Re: Le guardie giurate donna:"Sole, e mandate allo sbaraglio"

Inviato da  Bafometto il 10/10/2010 0:51:26
1. Una intervista che denuncia problemi personali in una giornata di “sciopero nazionale” riuscito, puzza di distorsione dell’informazione: le sindacaliste ci sono cascate a pennello (o sono state al gioco…) o hanno dato precedenza a delle notizie subalterne;

2. La notizia discriminante, proprio in un periodo di lotta per l’ugualità tra uomo e donna; lo è a danno dell’immagine femminile e non capisco come delle sindacaliste non l’abbiano intuito (o c’è dell’altro…);

3. Tutte le questioni che sono denunciate dal “gentil sesso sindacalista”, sono problemi impugnabili e facilmente risolvibili anche da parte di un non rappresentante:

i dispositivi di protezione sono ordinati dal Questore, se mancano puoi (devi) rifiutarti di effettuare l’intervento e in caso di non rimedio puoi (devi) rivolgerti alla segreteria sindacale di fiducia e all’amministrativa di PS;

zone lavorative al buio per la 626 non sono permesse; deve sussistere “luce” e “luce di emergenza”; diversamente come sopra: puoi (devi) non effettuare controllo e segnalare il disservizio a sindacato e Direzione del lavoro;

la radio deve funzionare; in temporanea mancanza può sussistere il telefono ma ovviamente, aziendale; senza contatti non si va da nessuna parte!

Credibile che delle sindacaliste non conoscano le modalità anche in caso di indifferenza ad oltranza dell’azienda? … e che il loro sindacato resti impotente? …

Non è scritto da nessuna parte che a livello nazionale le ronde devono essere eseguite in due: sono ordini locali che variano da questore a questore a seconda del livello di sicurezza che l’Autorità ritiene idonea per quella Provincia. Infatti se fosse così come dice la collega Annunziata, il Prefetto di Ravenna non avrebbe l’autorità di stravolgere oltre tutto in difetto, una normativa a carattere nazionale.

Infine, i “tour de force” descritti non sono obbligatori quindi altrettanto impugnabili.

Sono questioni trattate e ritrattate, che io stesso ho impugnato per me e (alcune di queste) per altri, un sacco di volte, arrivando alla soluzione senza neppure toccare “vertenza” dato che la ragione è ovvia.

Le sindacaliste avranno fatto segnalazione - anche se sinceramente lo dubito - e non vertenza. Altrimenti che diano un calcione nel sedere all’avvocato d’ufficio e alla segreteria sindacale cui dipendono.

Ma dove le hanno prese ‘ste sindacaliste?!!

4. Uhm. ‘Sta intervista, o meglio: le risposte dell’intervistata, mi puzza tanto di “terrorismo psicologico” per le gpg. Tradotta, vorrebbe dire: “se non riusciamo ad andare oltre noi del sindacato, figuriamoci altri…” e per di più c’è la fine malizia di non voler ricondurre tutto il marcio descritto all’intera categoria (non si sa mai che qualcuno non si scandalizzi!), ma meramente farla divenire una questione riservata ad un numero “ridimensionato” di donne.

E questi sarebbero quelli che dovrebbero rappresentarci e difenderci???? ....

Se non sanno ottenere quanto spetta, come pensano di farlo con delle innovazioni a migliore favore?????

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