Riconoscimento GGPPGG

Inviato da  Gerardo54 il 9/1/2016 16:55:31
IL PARADOSSO ITALIANO SULLA VIGILANZA


Offro questa mia riflessione agli amici del forum ed all’attenzione dell’Amministratore di questo sito al quale chiedo di farsi promotore, nei modi che ritiene più opportuni, al fine di sollecitare le coscienze dei responsabili del Ministero dell’Interno e dei tanti politici sensibili ai problemi della sicurezza nel nostro Paese.
Come è noto il DL 59/2008, all’articolo 4, u. c., ha riconosciuto alle GGPPGG la qualifica di Incaricato di Pubblico Servizio (quando sono in servizio), riconoscendo in tal modo la natura pubblica del servizio che le GGPPGG espletano. Pur essendo un importante passo avanti (basti pensare all’attribuzione della stessa tutela giuridica del pubblico ufficiale – vedi articoli 336 e 337 Codice Penale), di fatto alle GGPPGG, che nell’ambito della loro attività di sicurezza sussidiaria/complementare sono esposte allo stesso modo delle forze dell’Ordine, continuano a mancare taluni strumenti operativi quali la possibilità di identificare le persone sospette, ispezionare, perquisire, etc
Non è il caso, in questa sede, di andare ad elencare i casi di cronaca che avrebbero potuto avere ben diverso esito se le GGPPGG coinvolte avessero avuto la possibilità di utilizzare questi strumenti giuridici.
QUI NASCE IL PARADOSSO ITALIANO: oltre ai guardiacaccia, le guardie ittico-venatorie, etc, la normativa vigente contempla una categoria di operatori denominati Guardie Giurate Volontarie (Guardie con competenze ambientali e zoofile) i quali ricevono l’attribuzione della qualifica dalla Prefettura con la stessa identica procedura prevista per le GGPPGG (vedi articoli 133 e seguenti del TULPS e relativo Regolamento).
Questi operatori, che si occupano in maniera semplicemente volontaria, di ambiente, prevenzione incendi boschivi, protezione della flora, etc durante l’espletamento della loro attività sono pubblici ufficiali e svolgono funzioni di polizia amministrativa. E’ di tutta evidenza il paradosso quando operatori che ricevono la stessa qualifica, con la stessa procedura, vengano poi discriminati dal punto di vista dei loro poteri. Ancor più paradossale è il fatto che le Guardie Giurate Volontarie espletano servizio con carattere di volontarietà, occupandosi di materie che sono certamente importanti ma che non destano l’allarme sociale delle rapine in banca, degli assalti ai furgoni portavalori, degli attentati terroristici ai porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, etc, che quotidianamente le GGPPGG devono fronteggiare in quanto rientranti nella sfera della loro attività professionale.
Si tratta, quindi, di colmare una lacuna giuridica, applicando i principi della uguaglianza “formale e sostanziale” nonché di “ragionevolezza” della legge previsti dalla nostra Costituzione.
Dichiaro fin da ora la mia completa disponibilità a sostenere ogni iniziativa finalizzata alla soluzione di questa enorme svista legislativa.

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