Guardie Informate = Guardie Giurate :: Forum http://www.guardieinformate.net/site/ PORTALE D'INFORMAZIONE PER LE GUARDIE PARTICOLARI GIURATE :: Modulo Forum per XOOPS Mon, 21 Jun 2010 09:42:14 +0200 http://backend.userland.com/rss/ CBB 1.16 Forum GpG [email protected] [email protected] it Guardie Informate = Guardie Giurate :: Forum http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/images/xoopsbb_slogo.png http://www.guardieinformate.net/site/ 92 52 info su quale calibro beretta 90 two tra 9x21 e 40sw [da lanzafame] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=7129&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: info su quale calibro beretta 90 two tra 9x21 e 40sw<br /> <a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />ciao a tutti sono un diciamo amatore delle armi esasperate,ma da qualche mese sto valutando per motivi vari di acquistare un calibro comune,un grande amico(leon) mi ha consigliato la 90two beretta,e sono andato a provarla,direi ottima dal mio punto di vista,anche se il calibro che normalmente ho usato � di gran lunga pi� grosso,ma poi li nascono discosi di sonica subsonica ecc.. ecc...<br />vorrei qualche informazione da qualcuno che l'ha usata sia in 9x21 che in 40.<br />o magari l'opinione di chi ne capisce,perch� di questi calibri non capisco un h.<br />scusate la mia ignoranza ma non riesco a capire certi calibri.<br />grazie anticipatamente per i consigli............ Sun, 12 Jul 2009 11:38:35 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=7129&forum=19 RUGER SUPER REDHAWK [da buldozer] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=6278&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: RUGER SUPER REDHAWK<br /> Produttore: Sturm Ruger & c. inc., 1 Lacey place, Southport, CT 06890, Usa, tel. 00.12.03.25.97.843, fax 00.12.03.25.63.860, <a href="http://www.ruger.com" target="_blank">www.ruger.com</a><br />Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 04.71.80.30.00, fax 04.71.81.0.899, <a href="http://www.bignami.it" target="_blank">www.bignami.it</a>, <a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />Modello: Super redhawk<br />Tipo: pistola a rotazione<br />Calibro: .454 Casull<br />Impiego specifico: tiro informale (caccia negli Usa)<br />Meccanica: telaio chiuso, tamburo basculante sul lato sinistro<br />Numero colpi: 6<br />Scatto: Singola e Doppia azione<br />Percussione: indiretta mediante cane esterno e percussore flottante ubicato nel fusto<br />Sicure: automatica al percussore; a tamburo aperto lo scatto � bloccato; a cane armato � impossibile aprire il tamburo<br />Canna: lunga 7,5� (190 mm), a 6 righe con passo destrorso di un giro in 24�<br />Mire: tacca di mira regolabile in elevazione e derivazione; mirino intercambiabile (il castello � predisposto per il montaggio degli anelli originali per l�installazione dell�ottica)<br />Lunghezza totale: 333 mm<br />Peso: 1.516 g<br />Materiali: acciaio inossidabile; guancette in gomma con pannelli in legno laminato<br />Finitura: target grey<br />Numero del Catalogo nazionale: 12.961 (arma comune)<br />Prezzo: 947 euro, Iva inclusa Thu, 19 Mar 2009 17:06:32 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=6278&forum=19 REGOLAMENTO [da william] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5961&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: REGOLAMENTO<br /> REGOLAMENTO DEL FORUM �GUARDIE INFORMATE�:<br /><br />E� VIETATO: aprire nuove discussioni che trattino temi gi� affrontati.<br /><br />E' VIETATO: aprire nuove discussioni che abbiano per titolo una sola parola, o il cui titolo non richiami l'argomento della discussione stessa.<br /><br />E' VIETATO: inserire in una discussione messaggi non in tema con l'argomento trattato.<br /><br />E� VIETATO: scrivere pi� volte lo stesso messaggio in stanze differenti.<br /><br />E� VIETATO: cambiare il tema della discussione in corso - nel caso in cui nella discussione si faccia riferimento ad altri temi, aprire una nuova discussione nella stanza adeguata.<br /><br />E� VIETATO: scrivere tutto il testo dei messaggi in maiuscolo.<br /><br />E' VIETATO: pubblicizzare, direttamente o indirettamente, siti ed attivit� commerciali che non siano pertinenti ad eventuali e lecite richieste di aiuto di altri utenti.<br /><br />E' VIETATA: qualsiasi forma di spam.<br /><br />E' VIETATO: utilizzare avatar o immagini offensive nei confronti di altri iscritti e/o di terzi.<br /><br />E' VIETATO: offendere, provocare, usare un linguaggio volgare o eccessivamente sarcastico, nonch� aprire discussioni di natura politica, religiosa, sportiva che possano essere interpretate come insulti verso qualsiasi altro partecipante e/o terzi.<br /><br />E' VIETATO: contestare, criticare o commentare l�operato dell'Admin e dei moderatori sul forum nei casi inerenti la cancellazione di messaggi e/o discussione.<br />PER SPIEGAZIONI contattarli via mail o MP.<br /><br />E� VIETATA: la propaganda politica e qualsiasi forma di vilipendio alle Istituzioni, al Governo ed ai suoi rappresentanti, nonch� alle Forze dell�Ordine.<br /><br />E� VIETATO: menzionare a scopo di propaganda e/o diffamazione le sigle sindacali � eventuali messaggi, pubblicati a scopo propagandistico, dovranno essere approvati dall�ADMIN.<br /><br />E� VIETATA: qualsiasi forma di apologia di associazioni mafiose, criminose, eversive, terroristiche, oltre che di incitamento alla violenza sessuale, alla discriminazione, all�odio etnico, nazionale, razziale e religioso.<br /><br />E' VIETATO: inserire annunci di vendita armi nella sezione "Mercatino", pena la cancellazione immediata dell'account.<br /><br />E� VIETATO: pubblicare foto che ritraggano l�autore o terzi � questa regola � valida anche nella sezione �Le mie foto�.<br /><br />E� OBBLIGATORIO: nella sezione �Invia notizie�, inserire il link alla fonte dalla quale e� stata prelevata la notizia pubblicata nonch�, qualora fosse indicato, anche il nome dell�autore.<br /><br />Le notizie e le foto pubblicate, che non rispettino tali regole, non saranno approvate. <br /><br />SUGGERIMENTI:<br /><br />Prima di aprire una nuova discussione, verificare sul forum che lo stesso argomento non sia gi� stato trattato, mediante la funzione �Cerca nel sito�: in caso negativo, aprire una nuova discussione nella stanza appropriata.<br /><br />Il forum e� diviso in stanze e ogni stanza tratta un argomento specifico, pertanto le nuove discussioni devono essere inserite nelle stanze appropriate<br /><br />I messaggi e le discussioni che non osserveranno il regolamento verranno cancellati senza preavviso, l�autore di tale inosservanza verr� dapprima avvisato e poi sospeso/bannato dal sito.<br /><br />NOTA BENE:<br /><br />Si declina ogni responsabilit� in merito al contenuto dei messaggi e/o di ogni altro illecito commesso attraverso il Forum.<br /><br />Per tutto quant'altro non specificato nel regolamento, si fa riferimento alle regole della NETIQUETTE, ossia quella serie di tradizioni e di principi di buon comportamento che si sono sviluppati nel tempo fra gli utenti di internet.<br /><br />Per maggiori informazioni leggete qui: <a href="http://www.nic.it/NA/netiquette.txt" target="_blank">http://www.nic.it/NA/netiquette.txt</a><br /><br />L'inosservanza del presente regolamento autorizza i moderatori a spostare, modificare, cancellare <br />singoli post o intere discussioni, nonch� a bannare temporaneamente gli utenti colpevoli di comportamenti censurabili, a seconda della loro gravit�.<br /><br />Nei casi pi� gravi, un comportamento reiterato verr� segnalato all�autorit� giudiziaria ed ai preposti organi di controllo.<br /><br />Il presente regolamento potr� essere modificato e/o integrato dall'amministratore del sito e dai moderatori. Wed, 11 Feb 2009 22:22:51 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5961&forum=19 SMITH & WESSON - Military & Police [da Smittino] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5614&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: SMITH & WESSON - Military & Police<br /> PRODUTTORE: Smith & Wesson<br /><br />MODELLO: Military & Police<br /><br />TIPO: pistola semiautomatica<br /><br />CALIBRO: 9x21 - .40 S&W - .45 ACP<br /><br />FUNZIONAMENTO: chiusura stabile a canna oscillante sistema Browning modificato<br /><br />ALIMENTAZIONE: caricatore prismatico bifilare a singola presentazione<br /><br />CAPACITA': 15 colpi + 1<br /><br />FUSTO: polimeri (Zytel)<br /><br />CARRELLO: acciaio inox con finitura "black melonite"<br /><br />CANNA: lunghezza 108 millimetri, rigatura a 5 principi destrorsi<br /><br />PERCUSSORE: lanciato<br /><br />MIRE: tacca di mira Novak innestata a coda di rondine, mirino a lama innestato a coda di rondine (mire notturne al <br />trizio optional)<br /><br />SICURE: automatica al grilletto, automatica al caricatore, automatica al percussore<br /><br />PESO: 680/690 grammi<br /><br />SCATTO: semi-doppia azione (in realt� � una SA mascherata)<br /><br />CATALOGAZIONE: arma comune<br /><br />IMPORTATORE: Bignami S.P.A.<br /><br />PREZZO: 650� circa Thu, 25 Dec 2008 06:01:35 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5614&forum=19 S&W 686-5 6" powerport [da gabriele_m] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5378&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: S&W 686-5 6" powerport<br /> Salve a tutti <br />Ho appena aqcuistato una s&w 686 6" powerport (compensata)<br />in 357m mi � sembrata un ' ottima arma anche se non troppo giovane ma comunque in ottimo stato dovrebbe essere del 2000 circa ed � il modello 5 <br />cosa ne pensate?<br />che tipo di gare posso fare?<br />un saluto a tutti Gabriele Mon, 1 Dec 2008 17:14:03 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5378&forum=19 BERETTA 9000 S Type F [da toffy] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=4223&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: BERETTA 9000 S Type F<br /> Questa e la mia fedelissima compagna:<br /><br /><br /><a href="http://www.beretta.it/index.aspx?m=74&idc=2&ids=22" target="_blank">http://www.beretta.it/index.aspx?m=74&idc=2&ids=22</a> Wed, 20 Aug 2008 02:21:06 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=4223&forum=19 Norinco 1911 A1 [da Goestaf] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=3032&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Norinco 1911 A1<br /> Clone della ben pi� blasonata Colt (madre legittima di tutte le armic orte moderne, civili o militari che siano), di fabbricazione cinese, mostra una qualit� di fabbricazione alta nella sostanza e bassa nella apparenza.<br />Cosa significa?<br />A vederla � grezza, con delle guancette in plastica troppo economica, con una lavorazione esterna non troppo curata, con qualche visibile traccia di armeggio all'interno.<br />Ma � una pistola affidabilissima e precisa.<br />E' talmente uguale all'originale Colt, che i maligni hanno immaginato che i cinesi abbiano acquistato nel passato i macchinari industriali delle linee di produzione Colt per produrre oggi queste fedeli ed economiche copie.<br />Economiche, s�, poich� costano dai 350 euro ai 450 euro nuove in armeria, sia nella versione arma comune che nella versione sportiva che viene comunque modificata in Italia.<br />Questa � una signora arma corta.<br />In calibro .45 ACP e fornita con doppio serbatoio da 7 colpi.<br />E' per� difficile reperire info su questa arma, in quanto la Norinco ne � solo l'azienda esportatrice dell'arma.<br />Se qualcuno riesce ad avere notizie in merito a questa signora, � pregato di farsi avanti.<br />Io, adoro questa arma.<br />Guardare questo filmato per credere:<br /><a href="http://it.youtube.com/watch?v=xwbtXnNbbDg" target="_blank">http://it.youtube.com/watch?v=xwbtXnNbbDg</a><br />Gustavo 1911 Thu, 17 Apr 2008 14:42:48 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=3032&forum=19 Re: weiraucht [da Armaiolo] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2642&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: weiraucht<br /> Dovrebbe essere weihrauch ti do l'idirizzo web dove ci sono le schede di tutte le armi prodotte da questa casa, personalmente di questa casa conosco solo le carabine ad aria compressa tra le migliori del mercato..<br /><a href="http://www.weihrauch-sport.de" target="_blank">www.weihrauch-sport.de</a> Wed, 9 Apr 2008 21:15:22 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2642&forum=19 GLOCK 19 [da fox74] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2194&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: GLOCK 19<br /> Si tratta di una semiautomatica dotata di fusto polimerico, caricatore bifilare, chiusura geometrica a corto rinculo, sistema Browning modificato, scatto in semi Doppia azione (Safe action) e carrello in acciaio al carbonio. Il fusto polimerico incorpora le guide in metallo per lo scorrimento del carrello e, nella parte inferiore, anteriormente al ponticello, reca una piastrina d�acciaio riportante il numero di matricola. Da alcuni anni, la stessa porzione del fusto reca una slitta tipo Weaver per il montaggio di vari accessori, come per esempio laser o torce. Il carrello, in acciaio al cromo molibdeno, � ricavato dal pieno per asportazione di materiale, successivamente indurito superficialmente e trattato in funzione antiossidante: Tenifer � la denominazione commerciale attribuita dalla Glock a questo particolare trattamento, che ha stabilito nuovi standard di riferimento nell�industria armiera, per la resistenza alla ruggine e all�abrasione (i tecnici austriaci sono soliti illustrarne le qualit� ai pi� dubbiosi "aggredendo" il carrello con un cacciavite). Lo scatto, denominato Safe action, pu� essere definito una semi Doppia azione. Arretrando il carrello, il percussore viene parzialmente armato, pur tenuto in condizione di sicurezza per interposizione della sicura automatica. Applicando una trazione al grilletto, inferiore a quella di una Doppia azione classica, il percussore completa la sua corsa d�armamento sino allo sgancio. Mantenendo il grilletto in trazione, il dente di scatto intercetta il percussore in posizione di massimo armamento, consentendo cos� un movimento ridotto per doppiare il colpo. Nelle Doppie azioni convenzionali, il grilletto deve essere portato in posizione di riposo (tutto avanti) per riagganciare la catena di scatto.<br />Nella versione "C" il carrello presenta due ampie fresature superiori, alle quali corrispondono altrettante asole poste sulla canna. Dopo lo sparo, parte della pressione dei gas viene evacuata da queste asole, per compensare il movimento verso l�alto, il rilevamento, della volata della pistola. Internamente, il carrello presenta due piani inclinati, allo scopo di rendere ancora pi� efficace questo effetto. Come per le altre versioni, la rigatura della canna di questa Glock � di tipo semipoligonale.<br />Le mire di serie sono composte da un mirino di plastica, spinato al carrello, dotato di riferimento bianco e da tacca di mira regolabile, anch�essa in plastica e inserita a coda di rondine, con bordo bianco. Nella versione Tactical, per�, gli organi di mira sono stati sostituiti da funzionali mire notturne al trizio, fisse e di ingombro assolutamente sovrapponibile a quello dei riferimenti di serie, realizzate in metallo e facilmente riconoscibili per le scritte laterali "Trilux H3". Sia sulla tacca sia sul mirino, � impresso il logo della Casa austriaca. Il trizio, in forma gassosa (� un isotopo dell�idrogeno), � contenuto in tre piccole ampolle inserite all�interno delle mire, ovviamente una anteriore centrale e due posteriori ai lati della finestra. La luminosit� prodotta, in un bel colore verde, � ben definita senza essere fastidiosa. Le mire sono anche disponibili in colore ambra o miste (mirino ambra e tacca verde). Anche se sulla carta il contrasto di colori pu� risultare interessante, dopo vari test effettuati sia in poligono (a luci spente) sia all�aperto, ci sentiamo di consigliare i tre riferimenti verdi, pi� brillanti e rapidi nell�allineamento. Lo sgancio del caricatore richiede una modifica del fusto rispetto all�originale e anche rispetto a quello, con lo scasso pi� alto, proprio dei modelli sportivi. L�area d�appoggio risulta, infatti, superiore in larghezza, senza sporgere per� maggiormente dall�arma e senza aumentare, quindi, il rischio di sganci accidentali durante il porto o l�estrazione. La superficie � rigata verticalmente, per offrire un migliore grip. La funzionalit� � ottima, molto superiore a quanto non possa sembrare "a vista". Lo sgancio originale non brilla certo per rapidit� d�utilizzo (rimanendo, comunque, molto sicuro in caso di urti accidentali) e la differenza si nota al primo azionamento. Quest�accessorio pu� essere installato anche su armi di serie, ma richiede, come dicevamo, una piccola modifica non reversibile al fusto, effettuata presso le officine dell�importatore Bignami. L�hold open maggiorato � lo stesso utilizzato sulle versioni sportive. Per un contrattempo, per�, non era installato sull�arma al momento del servizio. Lo scatto monta una differente leva di attuazione, allo scopo di alleggerire la trazione di sgancio. � sempre difficile quantificare il peso dello scatto di quest�arma, in quanto la prima parte della corsa serve a ultimare l�armamento del percussore. Anche i consueti strumenti dinamometrici che utilizziamo non ci sono stati d�aiuto, perch� non sono riusciti a scindere le due diverse fasi di armamento e scatto. Arrivati all�arresto che precede lo sgancio vero e proprio, il peso dichiarato �, comunque, inferiore ai 2.000 grammi. Piacevolmente inferiore, aggiungiamo noi. <br />Oltre a questo allestimento, si possono richiedere, come opzioni, il tappo per chiudere l�antiestetica apertura posta nella parte inferiore del dorsale del fusto e la sicura Ghost block, che agisce sul percussore tramite una chiave come quella utilizzata per le manette. Il tappo risulta molto gradevole all�occhio e al tatto, pur non avendo rilevanza a livello funzionale. Se non lo montate, quindi, non succede nulla, salvo l�accumulo di un po� di polvere e di fibre di tessuto nella cavit� (cieca, senza sbocchi nella meccanica) dell�impugnatura. Altro discorso, invece, per la sicura, gi� presentata sul fascicolo di ottobre 2000 di Armi e Tiro. Se si lascia l�arma incustodita, la si pu� mettere "sotto chiave", per evitare utilizzi non autorizzati. E questo � un vantaggio non da poco. Altro particolare, di cui tanto si parl� negli anni passati, ma che quasi nessun vide, � il "percussore marino" ovvero quello che permette l�utilizzo dell�arma appena estratta dall�acqua. L�accessorio � costituito dalla boccola anteriore della molla del percussore (quella divisa in due semilune) che viene "scaricata" di materiale nella zona periferica, consentendo il rapido deflusso dell�acqua senza frenare l�azione del percussore. Probabilmente nessuno dovr� mai sparare in condizioni cos� estreme, ma una soluzione del genere pu� dare ancor pi� sicurezza sulla propria arma. Noi, a dire il vero, ci abbiamo provato a mettere alla prova il percussore e il risultato � stato sorprendente, con il povero fotografo investito dalla nube d�acqua contenuta nel barile e sollevata dai gas di scarico dello sparo. L�ultima modifica riguarda l�installazione della torcia flashlight della Insight tecnology, un potente faro che si installa in un paio di secondi sulle guide ricavate nel dust cover. Questa torcia ha un fascio di luce potentissimo e comandi ergonomici, che consentono di accenderla e spegnerla senza modificare l�impostazione di tiro. La prova vera e propria della pistola si � protratta per un periodo insolitamente lungo. L�arma non � stata messa a disposizione dall�importatore, ma acquistata direttamente allo scopo di testarla per il maggior tempo possibile. Abbiamo portato l�arma quotidianamente per alcuni mesi, all�inizio usando una fondina Blade tech in Kydex e, successivamente, una Uncle Mike�s nello stesso materiale. Alla fine del periodo di prova, gli unici segni presenti, riconducibili al materiale della fondina, sono una lucidatura nella zona dell�estrattore e sull�hold open. Segni simili sono presenti nella parte superiore della canna, sulla quale avviene lo sfregamento durante il ciclo di sparo. Null�altro. Abbiamo utilizzato qualche migliaio di colpi, di varie marche, pulendo la pistola saltuariamente. Dopo questo impegnativo esame, abbiamo smontato completamente l�arma, l�abbiamo accuratamente pulita e tutte le parti sono state verificate dimensionalmente e visivamente, confrontandole con quelle di un�arma identica messa a disposizione dall�Armeria Sacchi di Milano. Nessuna usura particolare, a parte la lucidatura delle parti soggette a scorrimento (guide, dente di scatto, canna).<br />Per quel che riguarda l�utilizzo dinamico, abbiamo riscontrato un solo malfunzionamento, causato da una ricarica decisamente sovradimensionata a livello di bossolo. Nessun inconveniente con le munizioni di fabbrica. Questa nota � particolarmente importante perch� abbiamo sentito varie voci, specie nelle armerie milanesi, relativamente alla necessit� di utilizzare munizioni particolarmente potenti per assicurare il funzionamento della "C". Ci sentiamo di smentire queste affermazioni: dopo un test approfondito, avvenuto in varie condizioni (anche nel tiro notturno), la perdita di velocit� rispetto alla canna senza le asole di compensazione � stata rilevata dal 3 al 4%, a seconda della progressivit� delle polveri impiegate.<br />Sciolto il nodo relativo al funzionamento, la domanda successiva �: si avverte la differenza tra la 19 e la 19C?<br />I pareri non sono del tutto concordi. Per la maggior parte dei tester, la differenza � notevole. Qualcun altro, visto il calibro e la bont� dell�arma originaria, ha espresso pareri pi� tiepidi. Per definire la querelle una volta per tutte, abbiamo fatto provare la Glock compensata ad Andrea Gavazzeni, Grand Master Open Ipsc. Il risultato? Quando un tiratore di livello si permette di doppiare il colpi in 0,13 secondi sui piattelli metallici non ribaltabili posti a una quindicina di metri, � segno che il rilevamento � molto contenuto. Un altro aspetto da considerare, soprattutto nell�ottica dell�utilizzo notturno per il quale l�arma ha vocazione, � l�abbagliamento causato dallo sfiato dei gas ad alta temperatura attraverso le asole della canna. Molte persone, infatti, hanno esitazione ad acquistare una Glock serie "C", proprio temendo il flash di sparo nella penombra o nell�oscurit�. Dopo accurate prove, ci sentiamo di tranquillizzare gli utenti: nell�oscurit� pi� completa, infatti, la fiammata di sparo si manifesta come una vampata arancione, con una tonalit� calda e piacevole alla vista, ma assolutamente non abbagliante. Abbiamo provato differenti caricamenti, e in tutti i casi abbiamo potuto ripetere immediatamente il colpo senza nessun fastidio o disorientamento. Il rinculo � molto morbido, merito senza dubbio delle capacit� di assorbimento energetico del fusto in polimeri. La prova ha visto utilizzati colpi Winchester, Geco, Samson e Pov�tzke Stroj�rne, tutti con palla interamente blindata di 124 grani, e Geco con palla in piombo teflonata dello stesso peso. L�utilizzo di proiettili in piombo non ha provocato accumuli di lega ai margini dei fori, segno dell�ottima esecuzione degli stessi. Superfluo osservare che il funzionamento � stato regolare con tutti gli allestimenti. La precisione? Una rosata di tre colpi Winchester in 17 millimetri di diametro tra i centri pi� lontani dovrebbe rassicurare anche il pi� scettico. � compatta, precisa, affidabile e dotata di tutti quei piccoli accorgimenti utili per migliorare il tiro e la rapida acquisizione del bersaglio in ogni condizione di illuminazione ambientale e meteorologica. Il funzionale sistema di compensazione adottato dalla 19C si rivela azzeccato ed � determinante, a nostro avviso, per la riduzione del rilevamento e per la gestione della pistola, consentendo un ritorno in punteria pressoch� istantaneo. Ancora una volta, Glock ha centrato il bersaglio.<br /><br /><br /><br /><br />Costruttore: Glock #CENSURA#bH, Po box 9, A-2232 Deutsch-Wagram, Austria, tel. 0043/22.47.90.300, fax 0043/22.47.90.312<br />Distributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471/80.30.00, fax 0471/81.08.99, <a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />Modello: 19 C Tactical<br />Tipo: pistola semiautomatica<br />Destinazione d�uso: difesa personale<br />Calibro: 9x21 <br />Materiale fusto: tecnopolimero rinforzato con fibra di vetro<br />Materiale carrello: acciaio al cromo molibdeno<br />Lunghezza canna: 102 mm<br />Lunghezza totale: 174 mm<br />Percussione: percussore lanciato<br />Scatto: semi Doppia azione <br />Estrattore: a gancio, esterna al carrello<br />Espulsore: fisso, imperniato al fusto<br />Sicure: automatica al percussore; automatica al grilletto<br />Sistemi di mira: mirino fisso, tacca di mira innestata a coda di rondine con riferimenti luminosi al trizio<br />Alimentazione: caricatore bifilare a presentazione singola <br />Numero colpi: 15<br />Peso: 656 grammi, scarica<br />Accessori: torcia Insight tecnology, attacco a sgancio rapido; portata 70 m circa<br />Numero Catalogo nazionale: 12.566<br />Prezzo: 784 euro circa; torcia Insight tecnology 300 euro circa, Iva inclusa Wed, 23 Jan 2008 20:05:02 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2194&forum=19 SMITH & WESSON 329 PD [da Smittino] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1873&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: SMITH & WESSON 329 PD<br /> PRODUTTORE SMITH & WESSON<br />MODELLO 329 PD<br />CALIBRO .44 MAGNUM<br />CAPACITA' 6 COLPI<br />TELAIO LEGA D'ALLUMINIO ARRICCHITA CON SCANDIO<br />TAMBURO TITANIO<br />LUNGHEZZA CANNA 101 MILLIMETRI<br />PESO 700 GRAMMI<br />SCATTO SA\DA<br />CATALOGAZIONE ARMA COMUNE<br />IMPORTATORE BIGNAMI S.P.A.<br />PREZZO 984� (VERSIONE BLUE AIRLITE 1160 �) Tue, 18 Dec 2007 01:45:22 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1873&forum=19 Re: Tutto o quasi sulla beretta px4 storm. [da Armaiolo] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=700&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Tutto o quasi sulla beretta px4 storm.<br /> Beretta Px4<br /><br />� 1 - genesi dell'arma<br /><br />La Beretta Px4 (N.B. letteralmente il nome significa "pistola per quattro calibri", cio� 9x19mm NATO, 9x21mm , .40S&W e .45 ACP) � stata realizzata dall'Ing. E. Righi e dal suo staff di lavoro, in colalborazione con I. Turla (direttore sezione prototipi Beretta) e con M. Micheletti (responsabile vendite settore Difesa). La progettazione della meccanica ha richiesto a Righi ed al suo staff circa un anno e mezzo di studio, mentre lo studio completo dell'arma � stato completato in circa due anni di tempo. Il profilo esterno senza spigoli ed angoli retti � opera di G.Giugiaro, uno dei designer italiani pi� noti nel mondo. L'arma rappresenta la naturale evoluzione dei concetti gi� espressi con i modelli 8000 "Cougar" (relativamente alla meccanica rototraslante) e 9000 (relativamente al fusto in polimero) e per essa � prevista l'omologazione da parte della NATO. Si coglie l'occasione per sottolineare non solo come l'omologazione NATO sia attualmente in possesso di pochissime armi corte, ma che molte armi provenienti da produttori molto famosi non l'abbiano mai ottenuta (fallendo miseramente i severisimi test alle quali erano state sottopposte) !!<br /><br />� 2 - vita operativa media<br /><br />La vita operativa MEDIA di un esemplare di Beretta Px4 era originariamente fissata in 25.000 colpi in calibro 9x19mm caricato secondo le specifiche NATO. Ad ogni modo, una serie di verifiche sperimentali in fase di esecuzione alla casa madre di Gardone Val Trompia (all'atto della presentazione alla stampa nazionale ed internazionale) su di un ristretto numero di esemplari (N.B. tutti allo stadio prototipale !!) hanno messo in evidenza una vita operativa SUPERIORE ai 50.000 colpi SENZA alcuna rottura e con SOLI 10 inceppamenti totali. Nessun'altro produttore al mondo pu� vantare questi dati !!<br /><br />� 3 - funzionamento<br /><br />All'atto dello sparo, la canna (barrel) ed il carrello (slide) sono uniti per mezzo dei due tenoni di chiusura e arretrano insieme per un breve tratto. Il perno presente nel blocchetto attuatore converte (grazie alla camma) il movimento rettilineo della canna in movimento rotatorio della stessa. La rotazione della canna determina l'uscita dei blocchetti di chiusura dalle rispettive sedi, cosa che consente al carrello di liberarsi dalle sue sedi e di proseguire nel suo movimento retrogrado. Mentre la canna � ferma, il carrello continua ad arretrare fino a giungere al suo punto morto posteriore. A questo punto, la molla di recupero (recoil spring) comincia a distendersi ed il carrello ricomincia a muoversi in avanti. Spostandosi in avanti, il carrello preleva una cartuccia (cartridge) dalle labbra (lips) del caricatore (magazine) e la inserisce nella camera di cartuccia (chamber). Con il carrello giunto nel suo punto morto anteriore, il ciclo di fuoco si � cos� concluso.<br /><br />� 4 - sistema di chiusura<br /><br />La Beretta Px4 adotta un sistema di chiusura basato su una camma che provoca la rotazione della canna, che, per questo motivo, viene definito rototraslante. Contrariamente a quanto taluni possono pensare, NON si tratta di una versione "...riveduta e corretta..." della VECCHIA Beretta 8000 Cougar. Questo per diversi motivi. La Px4 ha due tenoni sfalsati di 180� in luogo di tre tenoni sfalsati di 120�, cosa che consente di garantire robustezza e di compensare le spinte fuori asse generate durante il funzionamento dell'arma. Inoltre, la Px4 ha una camma ricavata "...in negativo...", nel senso che � stata ricavata tramite fresatura di un apposito ingrossamento presente in prossimit� del vivo di culatta. Il tutto viene azionato da uno speciale blocchetto-attuatore che, similmente a quanto gi� avveniva nella Cougar, � collocato nella parte superiore del fusto. Al centro di questo blocchetto-attuatore vi � un risalto a forma esagono irregolare che ha lo scopo di garantire la rotazione assiale della canna durante il funzionamento dell'arma. Diversamente dalla "vecchia" Cougar, per�, il blocchetto-attuatore ha degli scarichi lateriali (cio� delle fresature) che EVITANO il depositarsi di pericolosi residui di combustione (gunk), i quali potrebbero inficiare il funzionamento dell'arma in caso di carente manutenzione (N.B. questo � estremamente importante specie se l'arma dovesse essere impiegata dalle FF.AA. !!). Degli scarichi con la medesima funzione sono stati praticati anche a livello del perno di attuazione, il che spiega la forma pressoch� esagonale dello stesso. Per massimizzare la durata dell'arma la canna ed il blocchetto di attuazione sono stati realizzati con acciai di tipo DIVERSO e sono stati sottoposti ad un trattamento termico selettivo e diversificato<br /><br />segue - cenni alle altre organizzazioni meccaniche scartate in sede di definizione progettuale<br /><br />In sede di definizione del progetto Px4 sono state scartate le seguenti organizzzazioni meccaniche :<br /><br />- Sistema Colt - Browning = scartato perch� gi� ampiamente utilizzato a livello mondiale ed in contrasto con l'idea di novit� che l'arma doveva trasmettere al pubblico<br /><br />- Sistema a blocco oscillante = scartato perch� gi� utilizzato nella serie 92 e nei suoi derivati<br /><br />- Sistema blocco cadente = scartato perch� avrebbe generato un'arma eccessivamente ingombrante<br /><br />- Sistema a rulli = scartato per gli stessi motivi per i quali � stato scartato il ssitema a blocco cadente<br /><br />� 5 - fusto<br /><br />Il fusto � realizzato in poliammide-12, una variante di policarbonato "caricato" (cio� rinforzato) con fibra di vetro. La Beretta ha posto particolare cura nella selezione del materiale del fusto poich� se la fibra di vetro � MOLTO importante onde ottenere un materiale leggero e resistente, una percentuale TROPPO elevata di fibra di vetro determina una evidente fragilit� del materiale del fusto. Per questo motivo, la percentuale di fibra di vetro impiegata dalla Beretta nella realizzazione del fusto della Px4 � oggetto di tutela secondo le norme vigenti in tema di segreto industriale. Avendo il fusto una struttura di natura monolitica, sono assenti el guancette intese nel senso classico del termine. Questo riduce il numero di componenti totali dell'arma, nonch� eventuali possibili rotture. Il frontalino (front-strap) � zigirinato in maniera tale da consentire una presa antisdrucciolevole anche nelle peggiori condizioni operative, pur garantendo la possibilit� di impignare in maniera continuativa l'arma SENZA avverire alcun fastiodio e/o dolore al palmo della mano. Nella parte superiore del fusto sono annegati del componenti metallici che consentono al carrello di scorrere con ESTREMA precisione nelle apposite guide. Il dorsalino (back-strap) non solo � zigrinato, ma � intercambiabile ed � disponibile in tre formati differenziati. Esso � trattenuto in sede tramite un apposito fermaglio metallico a "U" e pu� essere rimosso solo tramite una procedura non semplice che pu� essere cos� delineata :<br /><br /><br />- rimuovere il tappo posto sul fondo dell'impugnatura<br />- rimuovere il perno dell'anello del correggiolo<br />- estrarre il fermaglio metallico a "U"<br />- rimuovere il dorsalino vero e proprio<br /><br /><br />Una procedura del genere � stata prevista per evitare perdite accidentali del dorsalino, che avrebbero potuto verificarsi se lo stesso fosse stato bloccato in sede da una spina passante.<br /><br />� 6 - carrello<br /><br />Il carrello � realizzato in acciaio ed � di tipo chiuso, differenziandosi cos� da gran parte della precedente produzione Beretta. Esso non solo rende esteriormente immediatamente riconoscibile la Px4 rispetto rispetto a tutte le altre armi prodotte dalla Beretta (N.B. l'unica arma simile � la Beretta 8000), ma contiene al suo interno una interessante peculiarit� morfologica, poich� consente alla canna un solo grado di libert� durante il funzionamento dell'arma. In altre parole, la canna pu� effettuare solo una traslazione rettilinea, SENZA assumere nessun tipo di angolazione rispetto all'arma, e questo � MOLTO importante ai fini della precisione. Infatti, non esistendo nessun angolo tra la canna ed il resto dell'arma, il foro d'uscita della canna posto nella porzione anteriore del carrello � MOLTO stretto, cosa che consente di riposizionare la canna in maniera estremamente PRECISA colpo dopo colpo. Diversamente dalla Beretta M-98 STOCK, che possedeva una boccola speciale per facilitare il riposizionamneto della canna dopo l'esplosione di ogni singolo colpo, nella Px4 questa boccola NON esiste, ma questo non influenza minimamente la precisione di tiro (che, anzi, ne guadagna) e, inoltre, lo smontaggio di campagna ne risulta fortemente semplificato. Sul carrello trovano poi posto le due fresature a coda di rondine che accolgono gli organi di mira, nonch� gli intagli di presa anteriori (nei modelli che li incorporano) e posteriori. La leva di sicura � ambidestra ed � posizionata nella parte posteriore del carrello. Essa � progettata per evitare che venga erroneamente inserita in caso di scarrelamento improvviso. La finestra di espulsione � ampia e profondamente scanalata, in maniera tale da evitare ogni incertezza in fase di espulsione del bossolo.<br /><br />� 7 - meccanica autopulente<br /><br />Onde massimizzare il funzionamento dell'arma in condizioni di SCARSA manutenzione, la Px4 � dotata di un vivo di culatta (breech) con due scarichi laterali (assenti nella vecchia Beretta 8000 "Cougar"). Inoltre, in prossimit� del vivo di volata (muzzle), la canna presenta un ingrossamento che facilita il riposizionamento della stessa dopo l'esplosione di ogni singolo colpo, ma che consente altres� una riduzione della possibilit� di accumulo di residui di combustione. Infine il blocchetto-attuatore presenta a sua volta degli scarichi per evitare l'accumulo di pericolosi residui di combustione che potrebbero pregiudicare il corrretto funzionamento dell'arma<br /><br />� 8 - mire<br /><br />La Beretta Px4 ha un sistema di mira convenzionale costituito da un mirino (front sight) ed una tacca di mira (rear sight) inseriti in due fresature a coda di rondine ricavati nel carrello. La linea di mira � lunga 146mm. La tacca di mira ha un profilo simile a quello della tacca di tipo "Novak", onde faciliare l'estrazione e l'impiego dell'arma SENZA intoppi e senza incertezze. Le mire sono state trattate con un vernice speciale, brevettata dalla Beretta, denominata "Superluminova HS", che dovrebbe consentire una migliore acquisizione dei bersagli in condizione di luminosit� precaria. In realt�, per le esigenze delle FF.AA. e delle FF.PP. l'installazione di un paio di mire al TRITIO (tritium night sight) sarebbe stato molto pi� corretto. Infatti, la vernice con cui le mire della Px4 sono state trattate � in grado di "...assorbire la luce..." e di rilasciarla molto lentamente nel tempo (N.B. non si confonda il "Superluminova HS" con il "Luminor" brevettato dalla Panerai per i suoi orologi extralusso !!), ma questo NON � per nulla confacente con le normali esigenze operative delle FF.AA. le quali non hanno il lusso di poter esporre alla luce le mire dell'arma corta in dotazione a proprio piacimento. Comunque, non dovrebbe essere difficile sostituire le mire originali con un paio di VERE mire al tritio, le quali si illuminano in qualsiasi condizione di luminosit� e SENZA il bisogno di essere preventivamente illuminate.<br /><br /><br /><br /><br /><br />� 9 - smontaggio e manutenzione ordinaria<br /><br /><br /><br />Lo smontaggio della Beretta Px4 � estremamente semplificato. Dopo avere scaricato l'arma ed estratto il caricatore, per prima cosa si verifica che la camera sia EFFETTIVAMENTE vuota, dopo di che si abbassano le due alette (appendici) poste su ambo i lati del carrello. Fato questo � possibile sfilare in AVANTI il gruppo canna / carrello / molla di recupero / guidamolla, insieme al blocchetto attuatore. Una peculiarit� del progetto Beretta � che NON esistono parti che possono essere perse, dal momento che ogni singolo componenete interno (risultante dall'esecuzione dello smontaggio ordinario) � stato accuratamente progettato per rimanere insieme nella sua integrit� strutturale. Altra peculiarit� importante � che non sono stati usati perni cinafrinati, per cui il personale di servizio potr� smontare l'arma SENZA ricorrere ad utensili specializzati, ma con il semplice ricorso ad un cacciaspine o, nella peggiore delle ipotesi, ad un banale cacciavite.<br /><br /><br />segue - estrazione e sostituzione del gruppo di scatto<br /><br /><br />Il personale di servizio pu� procedere alla sostituzione del gruppo di scatto con la stessa semplicit� con la quale viene effettuato lo smontaggio di campagna (field stripping). Il perno del pacchetto di scatto � assicurato dalla molla della barra di scatto, la quale entra in un'apposito recesso, ed anche il perno del cane � fissato con una molla di cui occorre abbassare l'estremit� superiore per consentire lo smontaggio. Effettuando questa semplice manovra � possibile estrarre il pacchetto di scatto e passare da un'ama ad un'altra SENZA dover acquistare altre armi !!<br /><br />segue - manutenzione ordinaria<br /><br />Dopo avere effettuato lo smontaggio da campo completo (N.B. lo smontaggio avanzato DEVE essere fatto SOLO dal personale di servizio altamente specializzato !!), � NECESSARIO per prima cosa SGRASSARE accuratamente l'arma. Per fare questo � sufficiente irrorare abbondantemente l'arma con un idrocarburo altamente volatile come gasolio, cherosene, benzina bianca o diluente per vernici sintetiche (c.d. acquaragia). <br /> ATTENZIONE!!<br /><br />NON LUBRIFICATE MAI L'ARMA SE PRIMA NON L'AVETE SGRASSATA ACCURATAMENTE E SE NON AVETE RIMOSSO TUTTI I RESIDUI DI SPARO LEGATI ALLA COMBUSTIONE DEI PROPELLENTI USATI NELLE MODERNE MUNIZIONI !!<br /><br />Dopo avere sgrassato accuratamente l'arma, � possibile pulire la canna con lo scovolo e gli appositi prodotti per la rimozione dei depositi di rame. A questo punto � possibile asciugare l'arma e procedere finalmente alla sua lubrificazione. Dopo avere effettuato la lubrificazione, l'arma pu� essere rimontata e riposta in armeria. Prima di riporre in armeria la singola arma � necessario verificare che tutte le parti in movimento funzionino regolarmente, per cui il personale di servizio deve verificare (N.B. rigorosamente con arma scarica !!) :<br /><br />- il funzionamento dello scatto<br />- il funzionamento del carrello<br />- il funzionamento dell'hold-open (altres� detto leva di blocco del carrello o A.O.A.C.E., secondo la vecchia nomenclatura in uso presso le nostre FF.AA.)<br /><br />Se queste verifiche sono positive, l'arma pu� essere riposta in armeria, naturalmente dopo avere effettuato le appropriate iscrizioni sui registri di carico e scarico.<br /> ATTENZIONE !!<br /><br />PER FAVORE PULITE SEMPRE LA CANNA CON PRODOTTI SPECIFICI COME IL MILFOAM (consultate il sito <a href="http://www.milfoam.fi" target="_blank">www.milfoam.fi</a> per ulteriori informazioni) OD IL GUNSLICK (consultate il sito <a href="http://www.gunslick.com" target="_blank">www.gunslick.com</a> per ulteriori informazioni) . SI TRATTA DI OTTIMI PRODOTTI CHE ELIMINANO I DEPOSITI PARASSITI DI RAME IN PROFONDITA' E FACILITANO LE OPERAZIONI DI PULIZIA !! <br /><br />� 10 - tipologia dei pacchetti di scatto<br /><br />Il pacchetto di scatto della Beretta Px4 � un UNICO complesso modulare che pu� essere rimosso con facilit� dalla sua sede. Per motivi di semplificazione progettuale, al pacchetto di scatto � SOLIDALE la molla del cane (mainspring). I pacchetti di scatto sono 4, di cui uno (N.B. cio� il tipo C) esplicitamente destinato alle FF.AA. ed alle FF.PP., mentre gli altri sono destinati al mercato civile. Essi sono cos� denominati :<br /><br />- Tipo F = azione mista (DA - SA), funzione abbatticane, sicura al carrello e cane sporgente<br /><br />- Tipo D = sola Doppia Azione (DA), sicura assente e cane NON sporgente<br /><br />- Tipo G = azione mista (DA - SA), funzione abbatticane e sicura assente (peso di scatto della doppia azione 4Kg, circa)<br /><br />- Tipo C = semi - Doppia Azione con prearmamento del cane, peso di scatto di 3,6Kg e corsa del grilletto ridotta a soli 13mm<br /><br />Ogni tipo di pacchetto di scatto da il nome all'arma. I pacchetti di scatto di tipo F, D e G sono destinati al mercato civile, mentre il tipo C � destinato alle FF.AA. e FF.PP.<br /><br /> TABELLA RIASSUNTIVA SUI PROFILI ESSENZIALI DELLA BERETTA PX4 STORM<br /><br />Versione <br /> tipo F<br /> tipo F<br /> tipo D<br /> tipo C<br /> <br />lunghezza canna (mm)<br /> 102<br /> 102<br /> 102<br /> 102<br /> <br />lunghezza totale (mm)<br /> 192<br /> 192<br /> 192<br /> 192<br /> <br />tipo scatto<br /> DA - SA<br /> DA- SA<br /> DA<br /> ibrida<br /> <br />tipo sicura<br /> (1) + (2)<br /> (2)<br /> assente<br /> assente<br /> <br />spessore (mm)<br /> 36<br /> 36<br /> 30<br /> 30<br /> LEGENDA<br />- DA = doppia azione<br />- SA = singola azione<br />- ibrida = semi-doppia azione <br />- (1) = manuale sul carrello con abbatticane <br />- (2) = solo abbatticane<br />- assente = sicure esterne assenti (� per� presente la sicura itnerna al percussore)<br /><br />segue - possibilit� di personalizzazione<br /><br />Per facilitare al massimo la personalizzazione dell'arma da parte del rispettivo utilizzatore, la Px4 pu� accogliere i seguenti accessori :<br /><br /><br />- dorsalini intercambiabili in tre lunghezze (corto, medio e lungo)<br />- pulsanti di sgancio del caricatore in tre dimensioni (piccolo, medio e grande)<br />- leve di blocco del carrello in due profili (normale e piatto)<br />- tappo del dorsalino in due versioni (con o senza foro per il correggiolo)<br />- leve di sicura in due dimensioni (normale e ridotta)<br />- caricatore di capacit� variabile (da 17 a 20 colpi per il 9x19mm NATO)<br /><br />Completa poi il tutto la presenza di una rotaia realizzata a norma STANAG 1913 collocata SOTTO la parte anteriore del fusto (dust-cover), finalizzata a rendere possibile l'applicazione di svariati accessori (N.B. praticamente di qualsiasi produttore mondiale) quali torce ad alta intensit� proiettori di luce LASER e quant'altro. Se a tutto questo si aggiunge la possibilit� di cambiare il pacchetto di scatto a prorpio piacimento, si capisce subito il perch� la Px4 debba essere considerata un'arma estremamente personalizzabile. Tramite questi accessori � possibile dare origine ad oltre 5600 tipi differenziati di pistole, una caratteristica che nessun altro produttore mondiale di armi pu� vantare !!<br /><br /><br /><br />� 11 - scheda tecnica<br /><br /><br /><br />- MODELLO = Px4 STORM<br />- COSTRUTTORE = Beretta Armi SpA. via Beretta, 18 - 25063 Gardone Val Trompia (BS), telefono 030/83411, fax 030/8341421, sito internet <a href="http://www.beretta.it" target="_blank">www.beretta.it</a><br />- TIPO = pistola semiautomatica<br />- CALIBRO = 9x19mm NATO (disponibile anche in calibro 9x21mm IMI, .40S&W e .45 ACP)<br />- ALIMENTAZIONE = caricatore prismatico amovibile della capacit� di 17 cartucce (calibro 9x19mm NATO). Per il mercato civile tutte le versioni saranno limitate ad un massimo di 15 colpi, per cui la versione in calibro 9x21mm IMI avr� una capienza di 15 colpi mentre quella in calibro .40S&W a 14 (N.B. questo � stato fatto dalla Beretta per rendere pi� facile l'inserimento della PX4, nel C.N.A.F., del nostro Paese )<br />- CANNA = 102mm<br />- RIGATURA = convenzionale a sei rigature con passo costante di 1 giro in 250mm (1 in 10") per il calibro 9x19mm NATO (e per il 9x21mm IMI)<br />- FUNZIONAMENTO = semiautomatico, apertura con canna rototraslante e chiusura (stabile) di tipo geometrico<br />- SCATTO = disponibili quattro pacchetti di scatto differenziati per la massima adattabilit� all'esigenze del cliente<br />- MIRE = dotate di trattamento con vernice luminescente Super Luminova HS, inserite sul carrello tramite intagli a coda di rondire<br />- MATERIALI = poliammide 12 per il fusto, acciaio per canna, carrello ed altre minuterie metalliche<br />- LUNGHEZZA TOTALE = 192mm<br />- SPESSORE TOTALE = 36mm<br />- SPESSORE IMPUGNATURA = 30mm<br />- LINEA DI MIRA = 146mm<br />- PESO (SCARICA) = 785 grammi<br />- FINITURA = carrello fosfatato e trattato con finitura Brunitron (brevettata). Canna brunita esternamente e cromata internamente. Fusto di colore nero<br />- NOTE = sono disponibili accessori capaci di generare oltre 5600 tipi di armi diverse in 4 calibri<br /><br />COME GIUDIZIO PERSONALE, E' IL TOP TRA LE PISTOLE ATTUALMENTE IN VENDITA E LO SARA' PER UN DECENNIO ALMENO.<br />CORDIALI SALUTI. Fri, 14 Dec 2007 10:29:23 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=700&forum=19 FUCILE BERETTA - Modello: 682 LTD Trap [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1254&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: FUCILE BERETTA - Modello: 682 LTD Trap<br /> Modello: 682 LTD Trap<br />Calibro: 12<br />Camera: 70/2 mm<br />Bindella: 10<br />Strozzature: Fisse<br />Lunghezza: 76 cm<br />Peso medio: 3,650 kg Sun, 23 Sep 2007 10:30:34 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1254&forum=19 GLOCK mod. 36 cal.45 ACP [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1185&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: GLOCK mod. 36 cal.45 ACP<br /> MODELLO: Glock - 36<br />Calibro: .45 ACP<br />Numero colpi nel caricatore: 6<br />Lunghezza canne: mm 96<br />Lunghezza dell'arma: mm 177<br />Funzionamento: safe action<br />Stato o Stati in cui l'arma � prodotta: Austria Thu, 13 Sep 2007 10:08:05 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1185&forum=19 GLOCK mod. 22 cal. 40sw [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1184&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: GLOCK mod. 22 cal. 40sw<br /> Modello : GLOCK 22<br />Calibro: .40 Smith & Wesson<br />Numero colpi nel caricatore: 15<br />Lunghezza canne: mm 114<br />Lunghezza dell'arma: mm 188<br />Materiale fusto : tecnopolimero<br />Carrello: acciaio<br />peso:650gm<br />Lunghezza: 186mm<br />Funzionamento: safe action<br />Stato o Stati in cui l'arma � prodotta: Austria<br />Note: L'arma pu� essere corredata di: caricatore con capacit� di n.17 colpi; conversione (canna lunga mm 114 e caricatore da n.19<br />colpi) idonea ad impiegare la cartuccia in calibro mm 9 x 21 I.M.I. Thu, 13 Sep 2007 10:01:54 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1184&forum=19 �GT45� calibro .45 ACP(sportivo) [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=978&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: �GT45� calibro .45 ACP(sportivo)<br /> e schede di Armi<br />Costruttore: Pardini Armi srl � Via Italica, 154/A � Lido di Camaiore (LU) � Tel. 0584/90121 � Fax 0584/90122 � Internet: <a href="http://www.pardini.it" target="_blank">www.pardini.it</a><br />Modello: GT45<br />Tipo: pistola semiautomatica<br />Funzionamento: a sfruttamento del rinculo con chiusura stabile a corto rinculo di canna<br />Canna: lunga 128,5 mm (5�); 8 righe destrorse con passo di 450 mm<br />Sistema di percussione: indiretto, a mezzo cane esterno su percussore a lancio inerziale<br />Alimentazione: caricatore bifilare amovibile capace di 13 colpi<br />Congegno di scatto: ad azione singola<br />Peso dello scatto: 1.580 g<br />Estrattore: a gancio, interno al carrello-otturatore<br />Espulsore: a lamina, solidale alla parte dorsale dell�impugnatura<br />Mire: mirino fisso a rampa, tacca di mira regolabile micrometricamente nei due sensi; linea di mira lunga 179 mm<br />Congegno di sicurezza: manuale a leva ambidestra che blocca lo scatto<br />Impugnatura: guancette di legno zigrinate<br />Dimensioni: lunghezza 230 mm, altezza 139 mm, spessore 38 mm<br />Peso: 1.080 g<br />Materiali: fusto di lega leggera, il resto d�acciaio<br />Finitura: anodizzazione nera del fusto, brunitura del carrello (con supplemento di 35,00 euro anodizzazione grigia del fusto e cromatura del carrello)<br />Prezzo di listino al pubblico: 1.170 euro<br />Numero d�iscrizione al Catalogo nazionale: 10682<br />Nota: arma classificata per uso sportivo<br /><br />Note conclusive<br />La pistola Pardini �GT45� � consegnata in una robusta valigetta di plastica che contiene anche un caricatore di riserva, il manuale d�istruzioni, il certificato di garanzia, quattro chiavi esagonali e una molla di recupero di ricambio con due spire in pi�. � una pistola costruita con cura eccezionale che, per la sua particolare genesi che abbiano spiegato in apertura, non ha una �storia� militare (o cinematografica, o letteraria) e quindi � priva di una parte di quel fascino che molte armi, spesso inferiori tecnicamente, hanno e sfruttano per il loro successo; sotto quest�aspetto l�analogia con Tanfoglio � evidente. Inoltre, pur avendo concepito questa pistola per il tiro dinamico, la Pardini � per sua stessa ammissione � non ha mai seguito adeguatamente questo settore partecipando direttamente alle gare o sponsorizzando squadre; la piccola azienda toscana, grazie a una gestione oculata che in un paio di decenni le ha garantito una crescita continua, ha sempre preferito investire risorse nel tiro a segno, peraltro con risultati eccezionali. Tutto ci� nonostante, la �GT45� � un ottimo attrezzo per fare punti (o, semplicemente, per divertirsi a sparare bene) che, grazie anche a un prezzo interessante, raccoglie l�interesse di diversi tiratori e appassionati sparsi per il mondo.<br /><br />da:armimagazine Sat, 4 Aug 2007 19:08:18 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=978&forum=19 Telemetro Ranger Eyes 800 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=597&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Telemetro Ranger Eyes 800<br /> Nuovo telemetro della casa americana ATN<br /> <br />Distanza misurata: 15-800 m<br />Tolleranza: �1 m<br />Ingrandimento: 6x<br />Obiettivo: 24 mm<br />Campo visivo: 7�<br />Batterie: DC3 (in dotazione)<br />Peso: 180 gr<br />Prezzo: 225,00 EUR Thu, 31 May 2007 18:39:09 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=597&forum=19 S&W Modello 500 Magnum e S&W Model 629 44 Magnum [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=588&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: S&W Modello 500 Magnum e S&W Model 629 44 Magnum<br /> Gia la 44 magnum � un revolver grande e potente....<br />Ma la 50 � veramente esagerata.... certo per abbatere quel cinghiale!!!<br /><br /><br />p.s. purtroppo al momento nn sono riuscito a trovare i dati tecnici della 50..... Tue, 29 May 2007 19:49:25 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=588&forum=19 Taurus PT-Pro 9x21 [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=541&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Taurus PT-Pro 9x21<br /> Taurus PT-Pro <br /> <br />Calibro 9x21 <br /> Canna 127mm <br /> Capacit� 15+1 <br /> Azione Doppia e Singola <br /> Sicure Manuale, Automatica sul Percussore, Decocker e Taurus Lock System <br /> Mire Combat Low Profile <br /> Guancette Hogue Ultra Grip in Gomma <br /> Peso 969 grammi <br /> Materiali Acciaio (Carrello) Lega (Castello) Con Slitta Picatinny per Torcia <br /> Lunghezza 216mm <br /> Altezza 140mm <br /> Passo 1:9,84" <br /> Prezzo 609 Euro Tenox <br /> 659 Euro OD-Green <br /> 659 Euro Desert Tan <br /> 619 Euro Inox Sun, 20 May 2007 15:19:06 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=541&forum=19 nuove cuffie [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=540&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: nuove cuffie<br /> Queste nuovissime cuffie funzionano elettronicamente e vi consentiranno di sentire, sotto la soglia di 85db di rumore, di sentire normalmente, oltre si chiuderanno in una frazione di secondo proteggendo il vostro udito.. Sun, 20 May 2007 15:07:46 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=540&forum=19 Springfield Armory 1911.A1 TRP [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=539&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Springfield Armory 1911.A1 TRP<br /> Springfield Armory 1911-A1 TRP Operatorx<br /><br />Calibro .45 A.C.P. <br /> Canna 127mm Conica <br /> Slitta Picatinny 1913 <br /> Cane Combat <br /> Capacit� 7+1 <br /> Grilletto Match Regolabile <br /> Scatto 2.100gr <br /> Sicura Dorsale Maggiorata <br /> Sicura Laterale Ambidestra Maggiorata <br /> Dorsalino Zigrinato 25 Lpi <br /> Minigonna Solidale al Dorsalino <br /> Front Strap Zigrinato 25 Lpi <br /> Tacca di Mira Bo-Mar Regolabile al Trizio <br /> Finitura Armory Kote <br /> Teflon <br /> Sistema J.M.B. 1911 <br /> Guancette Micarta <br /> Caricatori 2 di Serie con Pad <br /> Prezzo 2.223 Euro Sun, 20 May 2007 14:53:47 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=539&forum=19 wildey 45 wincester magn [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=529&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: wildey 45 wincester magn<br /> Costruttore: Wildey Inc. � Brookfield (Connecticut) � USA � Importatore: Armeria Internet: <a href="http://www.bersagliomobile.com" target="_blank">www.bersagliomobile.com</a><br /><br />Modello: Wildeyum<br />Tipo: pistola semiautomatica<br />Calibro: .45 Winchester Magnum<br />Funzionamento: a sottrazione di gas<br />Canna: lunga 178 mm (7�)<br />Sistema di percussione: indiretto, a mezzo cane esterno su percussore flottante nell�otturatore<br />Alimentazione: caricatore monofilare estraibile capace di 7 cartucce<br />Congegno di scatto: ad azione mista (singola e doppia)<br />Mire: mirino fisso a rampa, tacca di mira regolabile micrometricamente nei due sensi; linea di mira lunga 254 mm<br />Congegni di sicurezza: manuale a leva, automatici incorporati nello scatto<br />Impugnatura: guancette di legno<br />Peso: ca. 1.900 g<br />Dimensioni: lunghezza 280 mm, altezza 152 mm<br />Materiali: acciaio inossidabile<br />Prezzo di listino al pubblico: 2.300,00 euro<br /><br /><br />SCUSA MARZIANO TI HO CANCELLATO I DATI RELATIVI AL SITO INTERNET E RECAPITI DELL'IMPOORTATORE, ADMIN NN VUOLE PUBBLICITA SUL FORUM <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e398ff7b.gif" alt="" /> Sat, 19 May 2007 16:24:21 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=529&forum=19 Arriva la Beretta Px4 Subcompact [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=525&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Arriva la Beretta Px4 Subcompact<br /> Presentata in anteprima a Shot show la supercompatta della linea Storm, sviluppata dalla Beretta Usa di Accokeek. Fusto polimerico, canna di 3 pollici (76 mm) e ben 13 colpi nel caricatore. Con gli scatti C/D (Semi-Doppia azione o sola Doppia azione) pesa appena 715 grammi scarica, 740 invece con le tipologie di scatto F/G (Azione mista con sicura, Azione mista con solo abbatticane). Nel 2008 dovrebbe arrivare anche la versione Compact della Px4, a completamento della linea. La meccanica della Px4 Subcompact impiega un pi� semplice sistema a canna oscillante tipo Browning modificato da Beretta, chiusura nel riquadro della finestra di espulsione tramite blocchetto prismatico. Notare (sotto) la doppia molla di ritorno prigioniera alla guida, la corta rampa di alimentazione all�imbocco della camera e la strombatura conica in volata per il centraggio della canna. Cliccate sulle immagini se volete ingrandirle. Fri, 18 May 2007 21:39:20 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=525&forum=19 tecnica di mira [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=462&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: tecnica di mira<br /> Le armi utilizzate per la difesa personale, vengono equipaggiate con mire fisse di basso profilo dalla forma arrotondata e priva di spigoli che potrebbero risultare d' impedimento durante le operazioni di estrazione da una fondina o da un paio di pantaloni. Gli organi di mira, in questo caso, non permettono (o quasi) nessun tipo di regolazione. Per facilitare l' acquisizione del bersaglio, presentano quasi sempre inserti in forte contrasto con il corpo (es. Bianco su nero) anche in materiale luminescente al buio (trizio). La loro conformazione deve garantire una veloce acquisizione del bersaglio. <br /><br /> <br />Nelle armi molto compatte o 'tascabili', gli organi di mira sono assenti o ricavati dalla fresatura della parte superiore del carrello o del castello. In questo caso, si tratta di armi da utilizzare velocemente in spazi molto ristretti ed in situazioni in cui non si mira ma si tira praticamente d' istinto.<br /><br />La tacca di mira REGOLABILE per arma corta <br />Le armi destinate all' uso sportivo, difficilmente verranno infilate in un paio di pantaloni o, almeno, ci auguriamo che a nessuno venga in mente di farlo... Gli organi di mira quindi, non vengono realizzati in funzione del porto bens� per assicurare una migliore e pi� precisa acquisizione del bersaglio. In linea di massima, la rapidit� di acquisizione del bersaglio non � determinante quanto la precisione. Vengono realizzati cos� mirini e tacche di mira di molteplici forme e dimensioni poich� le combinazioni arma, pratica sportiva, esigenza e gusto del tiratore sono veramente tante. <br /><br /> <br /> <br />Esiste l' errata convinzione che la mira regolabile sia indispensabile per assicurare la precisione poich� permette una regolazione ed una taratura altrimenti impossibile con mire tradizionali. Sento molti i tiratori (a cui qualcuno ha detto che la mira fissa � tarata per la difesa personale, quindi 10-15 metri) che si fanno montare una tacca di mira regolabile per sparare sulla linea dei 25 metri). L' arma in realt� non ha bisogno di nessuna regolazione. A 50-70 metri il tiro � infatti ancora ben teso. il tiratore principiante non ancora in grado di dominare lo scatto della sua pistola, noter� che la rosa dei colpi andr� a concentrarsi, di volta in volta, in un particolare settore del bersaglio (generalmente in basso a sinistra) ed andr� ad attribuire la colpa di ci� nella non perfetta taratura delle sue mire fisse. Andr� quindi ad acquistare un set di costosissime mire regolabili modificando la regolazione in modo da colpire il centro del bersaglio. Questa pratica � assai diffusa. Sarebbe necessario per� andare pi� a fondo e 'leggere' bene il proprio bersaglio analizzando il punto in cui i colpi si concentrano e correggendo quindi la postura, la presa e la posizione del dito sul grilletto. Se i colpi non entrano nel centro del bersaglio un motivo c' � sempre. Inutile quindi dare la colpa alle mire... <br /><br />TECNICHE DI MIRA<br />La linea di mira � una linea teorica che allinea l' occhio del tiratore, la tacca di mira, il mirino ed il punto del bersaglio che si desidera colpire. Generalmente il mirino viene quindi puntato sul centro del bersaglio. Alcuni tiratori accademici per� utilizzano un sistema differente: regolano la tacca di mira in modo che la linea di mira allinei l' occhio del tiratore, la tacca, il mirino e la base di quel barilotto nero che appare al centro dei bersagli per tiro accademico. (ovviamente l' arma colpir� sempre il centro del bersaglio) Sun, 6 May 2007 07:39:52 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=462&forum=19 meccanica armi corte da fuoco [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=461&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: meccanica armi corte da fuoco<br /> Le armi corte da fuoco, possono essere suddivise secondo la loro meccanica in tre grandi macrocategorie: <br /><br />ad alimentazione manuale <br />ad alimentazione meccanica <br />ad alimentazione automatica. <br /><br /><br />Pistole ad alimentazione manuale<br />Si tratta di armi in cui tutte le operazioni di caricamento, estrazione ed espulsione dipendono esclusivamente dall'operato manuale del tiratore. Sebbene ormai tecnicamente superate da decenni, vengono ancora prodotte e commercializzate.<br />Troviamo per esempio armi subcompatte tipo derringer mono o bicolpo o armi di grande pregio e precisione come la Thompson Contender. In questo ultimo caso, la semplicit� costruttiva di queste armi permette di garantire una robustezza elevata necessaria a pistole che devono sopportare cartucce particolarmente vivaci ed esuberanti ed una precisione ineguagliabile. <br /><br />Pistole ad alimentazione meccanica <br />In questa categoria rientrano armi ad una o pi� canne in cui tutte le operazioni di alimentazione dei proiettili avvengono meccanicamente per mezzo della forza applicata dal tiratore. Nei moderni revolver ad esempio, (che rientrano in questa categoria) premendo il grilletto si avvia la rotazione del tamburo. <br /><br />Pistole ad alimentazione automatica <br />In questa categoria rientrano le normali pistole semiautomatiche e quelle automatiche dove l'azione manuale nelle operazioni di caricamento � ridotta al minimo. In queste armi, � un sistema automatico non dipendente dalla forza applicata del tiratore bens� dipendente da quella dell' esplosione della carica che provvede al caricamento dell' arma. <br /><br />Questa categoria di armi pu� funzionare sfruttando la forza dei gas o quella del rinculo stesso dell' arma. In ogni caso, un sistema di chiusura deve provvedere a mantenere l'otturatore bloccato durante lo sparo. <br /><br />Funzionamento a Gas <br />In queste armi, uno stantuffo viene spinto dall' azione di una parte dei gas sviluppati durante l'esplosione ed esercita la forza necessaria sui meccanismi di alimentazione (per esempio spingendo indietro l' otturatore). Questo meccanismo di estrema semplicit� ha degli svantaggi: Le incrostazioni possono ostruire i fori per il passaggio dei gas causando spesso inceppamenti e la sottrazione di una parte dei gas di combustione provoca uno scadimento nelle prestazioni di un proiettile. <br /><br />Funzionamento a rinculo <br />Le armi funzionanti a rinculo sono pi� complesse ma, generalmente, pi� affidabili e diffuse. In questo caso, � la forza di reazione prodotta dal movimento del proiettile che esercita sulla culatta dell' arma la forza necessaria a muovere i meccanismi di alimentazione. Sun, 6 May 2007 07:34:57 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=461&forum=19 armi corte [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=441&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: armi corte<br /> Atlante storico delle armi corte - Historisches Atlas der Handfeuerwaffen - Historical Atlas of hand guns <br /><br /><br />--------------------------------------------------------------------------------<br />8-6 - Nuovo revolver Bernardelli 9-2 - Revolver olandese <br />8-7 - Nuovo revolver Bernardelli 10-1 - Nagant 1895 per Polonia, Ng 30, cal. 7,62 N.<br />9-1 - Ordinanza olandese 1873 11-1 - Ordinanza portoghese 1878-1886, tipo Abadie <br /><br /><br /><br />preso da <a href="http://www.earmi.it..!!!!!" target="_blank">www.earmi.it..!!!!!</a> Thu, 3 May 2007 10:48:26 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=441&forum=19 glock mod 37 cal. 45gap [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=424&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: glock mod 37 cal. 45gap<br /> Produttore: Glock, Nelkengasse 3, po box 9, A-2232 Deutsch-Wagram, Austria, tel. +43/22.47.90.30.00, fax +43/22.47.90.30.03.12, <a href="http://www.glock.com" target="_blank">www.glock.com</a><br />Messa a disposizione da: armeria Bersaglio mobile, via Zacchetti 14, 42100 Reggio Emilia, tel. 05.22.51.51.75, fax 05.22.51.83.54, <a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a>, <a href="http://www.bersagliomobile.com" target="_blank">www.bersagliomobile.com</a><br />Modello: 37<br />Tipo: pistola semiautomatica<br />Calibro: .45 Gap<br />Impiego specifico: difesa personale<br />Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato<br />Alimentazione: caricatore bifilare con presentazione singola della cartuccia<br />Numero colpi: 10+1<br />Scatto: sola Doppia azione denominata Safe-action<br />Percussione: mediante percussore lanciato che viene armato al momento dello sparo dalla trazione del grilletto<br />Sicura: automatica al percussore; automatica al grilletto; automatica anticaduta al sistema di scatto<br />Canna: lunga 114 millimetri con rigatura semipoligonale a otto principi e andamento destrorso<br />Mire: tacca di mira regolabile in altezza e derivazione; mirino sostituibile<br />Lunghezza totale: 186 mm<br />Altezza: 140 mm<br />Larghezza: 32,5 mm<br />Linea di mira: 165 mm<br />Peso: 810 grammi (con caricatore vuoto)<br />Materiali: canna e carrello in acciaio; fusto in polimeri<br />Finitura: antiriflesso Tenifer<br />Numero di catalogo: 14.064 (arma comune)<br />Prezzo: 620 euro, Iva inclusa Sun, 29 Apr 2007 08:43:20 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=424&forum=19 questa me la compro..SIG SAUER 232 SL INOX [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=414&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: questa me la compro..SIG SAUER 232 SL INOX<br /> Sig Sauer P232 Sl calibro 9 corto <br />25/10/2005<br /> <br /> <br /> <br /><br /><br /><br />La semiautomatica Sig Sauer P232 Sl calibro 9 corto � riservata a chi pretende un�arma di qualit� superiore. Alla versione protagonista della nostra prova, realizzata in acciaio inox, la Sig Sauer affianca anche quella con fusto in lega, oltre a quella con fusto in lega e scatto in sola Doppia azione. La prima � indicata se, a fronte di un peso superiore, ci si allena di frequente e se ne apprezza la maggiore dolcezza allo sparo. La versione in acciaio inox � appetibile per l�appassionato<br />e il collezionista di armi comuni, oltre che per il tiratore smaliziato. La dotazione di vendita comprende la valigetta di plastica con interno in schiuma, il caricatore di ricambio, la chiave Allen per il grano esagonale di fissaggio della tacca di mira, la rosata di prova e il manuale di istruzioni, in quattro lingue, ma non in italiano, chiaro e dettagliato. La P232 Sl � una semiautomatica con canna fissa, chiusura a massa e scatto ad Azione mista. Il caricatore monofilare, che pu� contenere 7 colpi, ha la suoletta di plastica sagomata per fornire un appoggio alla mano forte. La percussione � demandata al cane esterno a rimbalzo, il percussore � inerziale, la molla di recupero avvolge in modo coassiale la canna, il che ha permesso il contenimento dell�altezza dell�arma e il posizionamento basso della canna, per una sensibile riduzione del rilevamento. Le sicure impediscono lo sparo accidentale, ma sono congegnate per favorire l�impiego immediato, se si tiene il colpo in canna. Sono assenti la sicura manuale e quella automatica al caricatore. La leva di solo disarmo sgancia il cane, che non si abbatte in modo repentino, ma accompagna il ritorno verso l�alto della leva stessa. Una volta disarmato, il cane si ferma sulla mezza monta. Il blocco automatico intercetta il percussore in casi estremi, impedendo lo sparo qualora, per esempio, l�arma cada su una superficie dura. In tal caso, infatti, il percussore tende ad avanzare per inerzia e, mancando il blocco, potrebbe determinare la partenza accidentale del colpo. L�estrattore, verniciato in rosso nella parte superiore, funge da avvisatore visivo e tattile di colpo in canna. Come al solito, specie sotto stress, consigliamo di verificare la presenza del colpo in canna, aprendo leggermente il carrello. L�assenza dell�hold open esterno contribuisce a rendere pulito e filante l�aspetto formale e, sul piano pratico, la scelta dei progettisti appare corretta poich� avrebbe reso il porto meno confortevole con una fondina inside. Se si vuole lasciare aperta l�arma scarica, il carrello deve essere arretrato dopo aver inserito un caricatore vuoto. L�hold open della 232 Sl presenta un risalto posteriore squadrato che funge da espulsore. Lo sgancio rigato del caricatore, a leva, ubicato alla base dell�impugnatura, � in linea con la filosofia d�impiego della Sig Sauer, rendendo meno immediato il cambio del caricatore piuttosto che rischiare lo sgancio accidentale, quando la pistola � a stretto contatto col corpo.<br />Lo studio dei particolari � attento: la minuscola cresta del cane, arrotondata e rigata, protrude in misura minima dal carrello per scongiurare gli impigliamenti, senza per questo pregiudicare l�armamento manuale che resta agevole, poich�<br />basta far scorrere il pollice sul retro del carrello per agganciare il cane con sicurezza. Gli spigoli posteriori del carrello non sono taglienti e le alette di presa, distanziate, sono grippanti, ma non fastidiose al tatto. Le restanti superfici metalliche<br />sono prive di bordi taglienti e spigoli vivi, linee dolci e raccordate caratterizzano sia il ponticello sia il grilletto liscio. La piccola tacca di mira � accuratamente smussata e, per prevenire l�insorgere di riflessi indesiderati, le superfici superiori curve del carrello sono satinate. La bombatura mediana delle guancette migliora il comfort dell�impugnatura. Per smontare questa Sig Sauer, dopo aver estratto il caricatore e aver controllato che non vi sia il colpo in canna, basta ruotare verso il basso, di<br />circa 90�, l�apposita levetta ubicata davanti al grilletto, che, in posizione orizzontale, � perfettamente integrata nella sagoma del fusto. Dopo averla abbassata, si pu� arretrare il carrello, fino a estrarlo dalle guide, sollevandone la parte posteriore. Il carrello va rilasciato con cautela, data la compressione della molla. All�interno, il carrello � finito in modo esemplare e le tracce di lavorazione sono assenti pure nei punti non soggetti a lavoro. All�imbocco svasato della camera di scoppio corrisponde l�ampio svaso del telaio. Gli elementi di mira sono supportati da una sottile bindella rigata antiriflesso: la tacca inox, fissa, � inserita in un incastro a coda di rondine e ha dimensioni contenute. � fissata da un piccolo grano esagonale, bloccato a sua volta con collante (non di tipo permanente), sul quale si pu� agire con una chiave Allen, fornita di serie. I bordi della tacca sono accuratamente smussati, cos� come gli spigoli. Il traguardo, che si presenta come un lieve restringimento del canale centrale della tacca, � ampio. Il fatto che lasci una buona quantit� di luce ai lati del mirino, consente di acquisire quest�ultimo in scioltezza, nel tiro rapido. Per contro, le dimensioni squadrate delle mire favoriscono la precisione di puntamento. Per il tiro in condizioni precarie di illuminazione, troviamo due dot rossi ai lati del traguardo, ai quali corrisponde quello, pure rosso, al mirino. Il mirino � integrale al carrello. La Doppia azione ha peso e lunghezza nella norma, in linea con i valori dichiarati dalla casa (Singola azione circa 2 chilogrammi, Doppia circa 5). Arretrando il grilletto con decisione, si apprezza l�assenza di impuntamenti, mentre il peso � ripartito in modo omogeneo sulla corsa del grilletto. La gestibilit� favorisce il piazzamento del primo colpo, ma il passaggio dal primo colpo tirato in Doppia ai successivi in Singola richiede un certo allenamento. La Singola azione ha precorsa di lunghezza media, leggera e fluida, l�ingaggio del secondo tempo, lungo e pulito, sul quale si concentra buona parte del peso di scatto, � percepito con chiarezza. Lo sgancio del cane avviene senza squilibrare l�assetto dell�arma: scattando in bianco, si percepisce sia l�assenza del collasso di retroscatto sia una sensazione di ridotta incidenza dello sgancio del cane sulle masse, per l�effetto del rimbalzo del cane stesso. Per le prove pratiche abbiamo impiegato cartucce Fiocchi con palla in lega ogivale teflonata di 93 grani, Magtech con palla in lega ogivale di 95 e Winchester con palla blindata ogivale di 95. Abbiamo anche sparato ricariche assemblate con bossoli Fiocchi, inneschi Cci small pistol e palle Fiocchi ogivali blindate d 95 grani, spinte da una dose di 4,2 grani di Sipe N. In ossequio alla natura tranquilla della munizione e tenendo conto delle prestazioni rilevate, consigliamo di non superare la dose indicata per le ricariche. Il funzionamento � stato impeccabile e la Sig Sauer ha camerato in modo fluido anche le munizioni meno potenti. L�estrazione � stata decisa e regolare e dai bossoli di risulta abbiamo rilevato tracce di affumicatura normali, sfiancamenti del corpo contenuti e impronte di percussione centrate e di buona potenza. Le Fiocchi sono state le meno potenti, avendo spinto il proiettile teflonato di 93 grs alla velocit� media di 253 m/sec, la palla ogivale in lega di 95 grs della Magtech � stata cronografata a 265 m/sec, poco pi� potenti si sono dimostrate le Winchester blindate, con all�attivo 23 chilogrammetri e 272 m/sec. Le ricariche con la palla blindata ogivale Fiocchi hanno viaggiato a 311 m/sec, erogando 30 chilogrammetri. A conti fatti, � evidente la marcata differenza di prestazioni tra i diversi caricamenti, in termini di velocit� ed energia cinetica, anche relativamente a munizioni dello stesso tipo. Un andamento apparentemente incoerente si palesa, inoltre, per i valori della deviazione standard, che prescindono dal livello di esasperazione della munizione: il valore elevato di 8,1 � stato registrato per le potenti ricariche al numero 1 della tabella balistica, ma un valore quasi equivalente, di 7,0, si � avuto con le Fiocchi teflonate, le cartucce meno potenti tra quelle provate. I valori pi� contenuti di deviazione standard sono stati quelli delle munizioni con energia cinetica intermedia, anche se le Magtech avevano la palla in lega e le Winchester la palla blindata. Prove di giustezza sono state effettuate in tiro lento mirato, con scatto in Singola azione e impugnatura a due mani. Abbiamo sparato senza appoggio per saggiare la sfruttabilit� dell�arma, oltre che per quantificare la capacit� di concentrare la rosata. A prescindere dal caricamento impiegato, la P232 Sl si � dimostrata molto precisa, confermando quanto era lecito aspettarsi dopo aver visto l�ottima rosata di fabbrica. Cos� come ci � stata consegnata, l�arma tirava leggermente in alto e a destra. Per la deriva si pu� porre rimedio in modo semplice, facendo traslare la tacca nella sede dopo avere allentato il grano di bloccaggio. Per la regolazione in elevazione, non volendo provvedere in modo empirico, si dovr� sostituire la tacca di mira con una d�altezza diversa. La cosa � rilevante soltanto per chi pretende i massimi risultati a 25 metri, che, peraltro, l�arma � in grado di fornire, andando ben oltre le esigenze della difesa personale. La parte pi� divertente della prova, come al solito, � rappresentata dal tiro rapido. Serie brucianti, esplose da breve distanza, ci hanno fatto apprezzare la stabilit� della la Singola � esemplare per pulizia e velocit� di riaggancio. Il passaggio dal primo colpo in Doppia azione ai successivi tirati in Singola richiede una certa assuefazione. Il maneggio � agevole, le alette di presa del carrello sono grippanti, ma non taglienti e vincere la resistenza della molla di recupero non � difficile. L�azionamento della leva di disarmo riesce senza necessit� di modificare la presa a chi ha mani grandi o medie. Chi impiega pistole semiautomatiche d�impostazione moderna, deve abituarsi allo sgancio del caricatore posto alla base dell�impugnatura e all�assenza dell�hold open esterno.<br /><br /><br /><br />-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-<br />Modello: P232 Sl<br />Tipo: pistola semiautomatica<br />Calibro: 9 corto<br />Impiego specifico: difesa personale<br />Meccanica: chiusura a massa<br />Alimentazione: mediante caricatore monofilare<br />Numero colpi: 7+1<br />Scatto: Azione mista<br />Percussione: mediante cane esterno a rimbalzo e percussore inerziale<br />Sicure: automatica al percussore; leva di solo disarmo; mezza monta al cane; avvisatore visivo e tattile di colpo in canna<br />Canna: lunghezza 92 mm; rigatura a 6 principi con passo 250 mm<br />Mire: tacca di mira fissa, inserita in incastro a coda di rondine e bloccata con grano esagonale; mirino integrale al carrello; riferimenti colorati per il tiro in condizioni precarie di luce; disponibili tacche di diversa altezza<br />Lunghezza totale: 168 mm<br />Altezza: 119 mm<br />Spessore: 31 mm<br />Linea di mira: 120 mm<br />Peso: 635 grammi (caricatore vuoto)<br />Materiali: acciaio inox<br />Finitura: spazzolata; alcune zone hanno finitura antiriflesso<br />Numero del Catalogo nazionale: 12.100 (arma comune)<br />Prezzo: 820 euro, Iva inclusa Fri, 27 Apr 2007 19:21:50 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=414&forum=19 Atlante storico delle armi corte 3 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=412&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Atlante storico delle armi corte 3<br /> 38-17 Beretta (Armi Roma) mod. 90 cal. 7,65<br />38-18 Beretta mod. 84 cal. 9 corto (anche 81, 81 BB, 84 BB, 82 BB, 85 BB, 87 BB in calibri minori)<br />38-19 Beretta mod. 92, cal. 9 para<br />38-20 Sosso, Giulio Sosso, Torino, 1934 (I) e 1938 (II), cal. 9 para<br />38-21 Galesi 1923 (Industria Armi Galesi - IAG Collebeato, Brescia), vari calibri<br />38-22 Galesi 1930, vari calibri<br />38-23 Galesi mod. 1930 <br />38-24 Galesi mod. 6, vari caibri Fri, 27 Apr 2007 12:40:35 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=412&forum=19 Atlante storico delle armi corte 2 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=411&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Atlante storico delle armi corte 2<br /> 38-8 Beretta mod 1934, cal. 9 corto<br />38-9 Beretta mod. 949 Cougar, cal.9 corto<br />38-10 Beretta mod. 318, cal. 6,35 (il mod. 1919 in piccolo)<br />38-11 Beretta mod. 418 Bantam, cal. 6,35<br />38-12 Beretta mod. 418 Pantera, cal. 6,35<br />38-13 Beretta mod. 950 cal. 6,35<br />38-14 Beretta mod. 951 Brigadier, cal.9 para<br />38-15 Beretta mod. 70 cal. 7,65 (71, 72, 73, 74 simili in calibri diversi)<br />38-16 Beretta mod. 74, cal. 22 l.r. ( simile il mod. 74/A o100 Berben in cal. 7,65) Fri, 27 Apr 2007 12:39:10 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=411&forum=19 Atlante storico delle armi corte [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=410&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Atlante storico delle armi corte<br /> Italia<br />38-1 Glisenti 1906 e 1910, Metallurgica Bresciana gi� Temprini, cal.7,65 para e 9 Glisenti<br />38-2 Brixia 1912, cal. 9 Glisenti<br />38-3-4 Beretta mod. 1915, cal. 7,65 e 9 Glisenti<br />38-5 Beretta mod. 1915-19, cal. 7,65<br />38-6 Beretta mod. 1923 cal. 9 Glisenti<br />38-7 Beretta mod. 1931, cal.7,65 (in figura il modello per la marina) Fri, 27 Apr 2007 12:37:47 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=410&forum=19 tanfoglio custom 40 s&w inox [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=396&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: tanfoglio custom 40 s&w inox<br /> Produttore: Tanfoglio <br />URL Produttore: <a href="http://www.tanfoglio.it" target="_blank">http://www.tanfoglio.it</a> <br />Modello: Stock Custom 40 <br />Denominazione: FRATELLI TANFOGLIO MOD. STOCK CUSTOM 40 (MIRE REGOLABILI) <br />Cat. Nazionale: n�. 14910 , Anno 2004 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Sportiva <br />Calibro: .40 S&W <br />Altri Calibiri: 10 Auto, .38 SA, .45 Acp <br />Impiego Specifico: Tiro IPSC <br />Meccanica: Chiusura geometrica a corto rinculo di canna <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 15,00 <br />Azione: Mista <br />Percussione: Cane esterno <br />Sicure: informazione non disponibile <br />Lunghezza Canna: 119,00 <br />Misure: 220,00 x 0,00 x 0,00 (mm). Peso: 1160,00 <br />Mire: Regolabili e sostituibili <br />Pred. Ottica: No <br />Materiali: informazione non disponibile <br />Finitura: Inox <br />Versioni: Nessuna Mon, 23 Apr 2007 11:56:42 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=396&forum=19 tanfoglio combat sport 9x21 [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=395&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: tanfoglio combat sport 9x21<br /> Produttore: Tanfoglio <br />URL Produttore: <a href="http://www.tanfoglio.it" target="_blank">http://www.tanfoglio.it</a> <br />Modello: Combat Sport <br />Denominazione: F.LLI TANFOGLIO MOD. COMBAT SPORT (MIRE REGOLABILI) <br />Cat. Nazionale: n�. 14763 , Anno 2004 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Sportiva <br />Calibro: 9x21 Imi <br />Altri Calibiri: 10 Auto, .40 S&W, .38 SA, .45 Acp <br />Impiego Specifico: Tiro informale <br />Meccanica: informazione non disponibile <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 15,00 <br />Azione: Mista <br />Percussione: Cane esterno <br />Sicure: informazione non disponibile <br />Lunghezza Canna: 116,00 <br />Misure: 216,00 x 0,00 x 0,00 (mm). Peso: 1150,00 <br />Mire: Regolabili e sostituibili <br />Pred. Ottica: No Mon, 23 Apr 2007 11:54:39 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=395&forum=19 STI RANGER II [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=384&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: STI RANGER II<br /> Produttore: STI International <br />URL Produttore: <a href="http://www.stiguns.com" target="_blank">http://www.stiguns.com</a> <br />Modello: Ranger II <br />Denominazione: STI INTERNATIONAL MOD. RANGER II <br />Cat. Nazionale: n�. 14271, Anno 2003 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: .45 Acp <br />Altri Calibiri: No <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura Geometrica a corto rincilo di canna <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Monofilare <br />Colpi: 8,00 <br />Azione: Singola <br />Percussione: Cane esterno <br />Sicure: Manuale sul fusto, automatica sul percussore, dorsale <br />Lunghezza Canna: 105,00 <br />Misure: 197,00 x 0,00 x 0,00 (mm). Peso: 840,00 <br />Mire: Fisse <br />Pred. Ottica: No <br />Materiali: Acciaio Fri, 20 Apr 2007 19:04:40 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=384&forum=19 Cz 75 compact [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=383&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Cz 75 compact<br /> Produttore: Cz <br />URL Produttore: <a href="http://www.czub.cz/" target="_blank">http://www.czub.cz/</a> <br />Modello: 75 Compact <br />Denominazione: CESKA ZBROJOVKA UHERSKY BROD MOD. CZ 75 COMPACT <br />Cat. Nazionale: n�. 7774, Anno 1992 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: 9x21 Imi <br />Altri Calibiri: No <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura geometrica con corto rinculo di canna Sistema Colt-Browning modificato <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 13,00 <br />Azione: Mista <br />Percussione: Cane esterno <br />Sicure: Manuale sul fusto Automatica al percussore <br />Lunghezza Canna: 100,00 <br />Misure: 186,00 x 128,00 x 35,00 (mm). Peso: 920,00 <br />Mire: Fisse <br />Pred. Ottica: No <br />Materiali: Acciaio <br />Finitura: Nera Fri, 20 Apr 2007 19:02:21 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=383&forum=19 beretta 9000s [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=382&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: beretta 9000s<br /> Produttore: Beretta <br />URL Produttore: <a href="http://www.beretta.it" target="_blank">http://www.beretta.it</a> <br />Modello: 9000S type F <br />Denominazione: BERETTA MOD. 9000 S <br />Cat. Nazionale: n�. 12587, Anno 2000 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: 9x21 Imi <br />Altri Calibiri: No <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura Geometrica a canna oscillante <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 12,00 <br />Azione: Mista <br />Percussione: Cane esterno e percussore inerziale <br />Sicure: Manuale sul carrello - Automatica sul percussore - Abbatticane <br />Lunghezza Canna: 88,00 <br />Misure: 168,00 x 122,00 x 42,00 (mm). Peso: 760,00 <br />Mire: Mirino fisso e sostituibile, tacca di mira Fissa e removibile <br />Pred. Ottica: No <br />Materiali: Canna e carrello in acciaio, fusto in polimeri <br />Finitura: Nera Opaca <br />Versioni: Versioni D in sola Doppia Azione. Fri, 20 Apr 2007 18:58:00 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=382&forum=19 smith & wesson 327 Trr-8 [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=380&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: smith & wesson 327 Trr-8<br /> produttore : smith & wesson<br /> importatore : Bignami spa<br /> modello : 327 Trr -8<br /> destinazione d'uso : difesa<br /> canna lunga : 127mm (5")<br /> numero colpi : 8<br /> scatto : singola e doppia azione<br /> peso : 1007grammi <br />prezzo : 1.310.00 euro,iva inclusa hihihi Fri, 20 Apr 2007 17:20:13 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=380&forum=19 Desert Eagle [da ADMIN] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=361&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Desert Eagle<br /> La Desert Eagle o pi� semplicemente Deagle � una pistola semi-automatica azionata a gas di grosso calibro prodotta in Israele dall' IMI (Israel Military Industries) per la Magnum Research Inc.. La Magnum Research Inc.,con sede negli Stati Uniti,ha sviluppato e detiene il brevetto del design originale della Desert Eagle successivamente rifinito dall'IMI. La produzione venne trasferita nello stabilimento Saco Defense,nello stato del Maine,dal 1995 al 2000 ma riportata in Israele quando la Saco venne acquisita dalla General Dynamics. La Desert Eagle ha un funzionamento inusuale rispetto alla maggior parte delle pistole semi-automatiche a breve rinculo o a vampa di ritorno;il meccanismo di riciclo dei gas utilizzato nella Desert Eagle � di utilizzo pi� comune nei fucili. Infatti la rotazione dell'otturatore e il meccanismo di bloccaggio presentano una consistente somiglianza con i fucili della serie M16. Il vantaggio del riciclo dei gas dello scoppio risiede nel fatto che � possibile l'utilizzo di proiettili di gran lunga pi� potenti di quelli specifici per le tradizionali pistole semi-automatiche, e permette alla desert Eagle di competere in un mercato dapprima dominato dai revolver Magnum. Mon, 16 Apr 2007 19:23:04 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=361&forum=19 beretta mod 81FS in 7,65 browning [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=357&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: beretta mod 81FS in 7,65 browning<br /> Produttore: Beretta <br />URL Produttore: <a href="http://www.beretta.it" target="_blank">http://www.beretta.it</a> <br />Modello: 81FS <br />Denominazione: P. BERETTA MOD. 81F <br />Cat. Nazionale: n�. 5585, Anno 1988 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: 7.65 Browning <br />Altri Calibiri: No <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura a corto rinculo di canna <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore Bifilare <br />Colpi: 12,00 <br />Azione: Mista <br />Percussione: Cane esterno e percussore inerziale <br />Sicure: Manuale sul fusto - Automatica sul percussore <br />Lunghezza Canna: 97,00 <br />Misure: 172,00 x 122,00 x 35,00 (mm). Peso: 685,00 <br />Mire: Mirino fisso, tacca di mira fissa removibile <br />Pred. Ottica: No <br />Materiali: Canna e carrello in acciaio, fusto il lega leggera <br />Finitura: Nera o Inox Sun, 15 Apr 2007 16:22:56 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=357&forum=19 glock mod21 cal45Acp [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=341&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: glock mod21 cal45Acp<br /> Produttore: Glock <br />URL Produttore: <a href="http://www.glock.com" target="_blank">http://www.glock.com</a> <br />Modello: Glock 21 <br />Denominazione: GLOCK MOD. 21 <br />Cat. Nazionale: n�. 10392, Anno 1997 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: 45 Acp <br />Altri Calibiri: .45 ACP - cat. 7145 <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Browning Petter <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 13,00 <br />Azione: Safe Action System <br />Percussione: Percussore lanciato <br />Sicure: Automatica sl percussore - automatica sul grilletto <br />Lunghezza Canna: 117,00 <br />Misure: 193,00 x 139,00 x 32,50 (mm). Peso: 745,00 <br />Mire: Mirino fisso sostituibile, Tacca di mira regolabile e sostituibile <br />Pred. Ottica: Rail nel fusto <br />Materiali: Canna e carrello in acciaio, fusto in polimeri <br />Finitura: Nera opaca Sat, 14 Apr 2007 13:15:55 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=341&forum=19 glock mod 30 cal 45 Acp [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=338&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: glock mod 30 cal 45 Acp<br /> Produttore: Glock <br />URL Produttore: <a href="http://www.glock.com" target="_blank">http://www.glock.com</a> <br />Modello: Glock 30 <br />Denominazione: GLOCK MOD. 30 <br />Cat. Nazionale: n�. 10396, Anno 1997 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: .45 Acp <br />Altri Calibiri: .45 ACP - cat. 10396 <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Browning Petter <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 10,00 <br />Azione: Safe Action System <br />Percussione: Percussore lanciato <br />Sicure: Automatica sl percussore - automatica sul grilletto <br />Lunghezza Canna: 96,00 <br />Misure: 172,00 x 121,00 x 32,50 (mm). Peso: 680,00 <br />Mire: Mirino fisso sostituibile, Tacca di mira regolabile e sostituibile <br />Pred. Ottica: Rail nel fusto <br />Materiali: Canna e carrello in acciaio, fusto in polimeri <br />Finitura: Nera opaca <br />bellissima............. <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4dbc14f3f.gif" alt="" /> Fri, 13 Apr 2007 18:08:46 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=338&forum=19 walthe p99 [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=335&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: walthe p99<br /> Produttore: Walther <br />URL Produttore: <a href="http://www.carl-walther.de" target="_blank">http://www.carl-walther.de</a> <br />Modello: P99 <br />Denominazione: WALTHER MOD. P 99 <br />Cat. Nazionale: n�. 10319, Anno 1997 <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: 9x21 Imi <br />Altri Calibiri: .40 S&W <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura geometrica a corto rinculo di canna <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 16,00 <br />Azione: Mista <br />Percussione: Percussore lanciato <br />Lunghezza Canna: 102,00 <br />Misure: 180,00 x 137,00 x 32,00 (mm). Peso: 605,00 <br />Mire: Fisse <br />Pred. Ottica: Si, rail nel fusto <br />Materiali: Canna e carrello in acciaio, fusto in polimeri <br />Finitura: Brunita <br />Versioni: Versione DAO in doppia azione Thu, 12 Apr 2007 00:02:02 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=335&forum=19 Spray Antiaggressione [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=334&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Spray Antiaggressione<br /> � Il principio attivo dei nostri spray<br />Il principio attivo presente nei nostri spray � l�estratto naturale di peperoncino denominato Oleoresin Capsicum (O.C) con una concentrazione del 10% . Questa sostanza crea una momentanea irritazione sulla pelle e sulle mucose con cui viene a contatto. Nel caso del viso provoca tosse forte, lacrimazione degli occhi, abbondante produzione di muco nasale e un bruciore intensissimo. Dopo diversi minuti dalla contaminazione gli effetti passano senza lasciare nessuna traccia e nessun danno, sia sulla persona che sui suoi abiti. Questo<br />genere di prodotto � indicato sia per le persone che per gli animali feroci o molesti. Tutti i nostri prodotti sono realizzati nella comunit� europea secondo le leggi qualitative e di salvaguardia ambientale che ci governano. L�importanza dell�estratto naturale risiede nella legalit� e nella sicurezza dello stesso. Esistono prodotti illegali reperibili a prezzi inferiori<br />realizzati con principi attivi di derivazione chimica (CS \ CN) che in Italia vengono considerati �aggressivi chimici� e se usati contro le persone �armi da guerra�in quanto possono lasciare danni permanenti sugli intossicati. Il consiglio � di stare lontani da questi prodotti e di acquistare gas irritanti solo sul territorio italiano e con le dovute garanzie (marchiature CE, assenza di CFC, nome del distributore e avvertenze per l�uso).<br /> <br /><br /><br />� Ma sono legali?<br />Questa � la domanda che ci siamo sentiti fare pi� spesso all�atto della vendita. La risposta � SI seguita da una condizione: NON deve essere usato impropriamente o per gioco contro animali o persone. Per il resto non essendo una sostanza atta ad offendere ha la stessa valenza giuridica di un pacchetto di fazzoletti di carta o di un accendino. Prova ne sono<br />le 13 Sentenze a nostro favore che confermano la validit�� del nostro prodotto. Tali sentenze sono state avvalorate da perizie medico legali richieste sia dal Giudice sia dai Pubblici Ministeri, nella quali risultava che lo spray non ha attitudini all� offesa e non puo� cagionare danni alla persona. Gli stessi Giudici hanno inoltre piu� volte ribadito il concetto che<br />solo ed esclusivamente la magistratura � competente nel settore delle non armi. Infatti lo spray Mod. Pepper Fog � stato ritenuto nei piu� autorevoli Tribunali uno strumento di autodifesa del quale sia la vendita che il porto in pubblico � consentito. Analoga situazione per i Dissuasori elettrici anch� essi ritenuti dall�Autorit� Giudiziaria di libera vendita e di libero porto in pubblico alla stregue degli spray Mod. Pepper Fog. Wed, 11 Apr 2007 23:00:29 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=334&forum=19 pistola da palmo [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=326&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: pistola da palmo<br /> Pistole da palmo (Palm - Pistol, Squeeze Pistol)<br />Sono pistole che si sparano facendo sporgere la canna fra le dita e "spremendola" con lo stringere la mano a pugno; quella sotto indicata � basta su brevetto George Webber U. S. Patent Nr. 788 866 in ca. 32 S&W Sun, 8 Apr 2007 18:11:05 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=326&forum=19 glock ai raggi x [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=325&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: glock ai raggi x<br /> E' opinione ormai diffusa che le armi prodotte dall'austriaca Glock, essendo dotate di fusto in polimeri, siano in grado passare inosservate attraverso i metal detector degli aeroporti e delle banche e che siano invisibili ai raggi X. Si tratta di una bufala. Tale leggenda circola grazie anche ai numerosi film che descrivono quest'arma come l'indispensabile strumento del perfetto terrorista. <br /><br />Ogni pistola prodotto da Glock � composta da un fusto in polimeri ma anche da parti in acciaio di peso non indifferente: Canna, Carrello, molla, componenti del Caricatore e munizioni farebbero suonare qualunque metal detector. Per sfatare il mito dell' invisibilit� sotto i raggi X, ecco una foto che ben evidenzia come questa sia ben visibile ed identificabile... Sun, 8 Apr 2007 17:54:59 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=325&forum=19 kimber polimer gold match [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=324&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: kimber polimer gold match<br /> Produttore: Kimber <br />Modello: Polymer Gold MATCH<br /> (TACCA DI MIRA REGOLABILE) <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Sportiva <br />Calibro: .40 S&W <br />Altri Calibiri: 9x21 Imi, .38 Sa, .45 Acp <br />Impiego Specifico: Tiro informale <br />Meccanica: Chiusura Geometrica <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore monofilare <br />Colpi: 16,00 <br />Azione: Singola <br />Percussione: Cane esterno <br />Lunghezza Canna: 127,00 <br />Misure: 221,00 x 0,00 x 0,00 (mm). Peso: 0,00 <br />Mire: Regolabili e sostituibili <br />Materiali: Canna e carrello in acciaio. Fusto in lega Polimeri <br />Finitura: Nera o Inox Sun, 8 Apr 2007 17:50:14 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=324&forum=19 browning HP pratical [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=323&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: browning HP pratical<br /> Produttore: Browning <br />Modello: HP Practical <br />Tipo: Pistola Semiautomatica <br />Tipo: Comune <br />Calibro: 9x21 Imi <br />Altri Calibiri: No <br />Impiego Specifico: Difesa personale <br />Meccanica: Chiusura Geometrica <br />Funzionamento: Semiautomatico <br />Caricatore: Caricatore bifilare <br />Colpi: 13,00 Sun, 8 Apr 2007 17:37:22 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=323&forum=19 Taurus Tracker mod 455 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=322&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Taurus Tracker mod 455<br /> Modello: Tracker 455<br />Calibro: 45 ACP<br />Lunghezza canna: 101 mm<br />Colpi: 5<br />Peso: 1016 gr<br />Azione: mista<br />Materiale: Acciaio inox<br />Prezzo: da 669 � Sun, 8 Apr 2007 17:32:51 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=322&forum=19 Taurus mod 605 cal 357 magnum [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=321&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Taurus mod 605 cal 357 magnum<br /> Modello: 605<br />Calibrio: 357 magnum<br />Lunghezza cnna: 51 mm<br />Colpi: 5<br />Peso: 684 gr<br />Azione: mista<br />Materiale: acciaio<br />Prezzo: da 421 � Sun, 8 Apr 2007 17:27:19 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=321&forum=19 Re: Glock 23 spec. cal 40 S&W [da MARZIANO29] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=274&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Glock 23 spec. cal 40 S&W<br /> ma perche' vuoi fare il primo della classe?????ho mai corretto qualcosa di tuo ......<br />facciamo meno gli spiritosi,quasi gpg,e facile copiare dai libri Thu, 5 Apr 2007 19:07:29 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=274&forum=19 Re: Guardie volontarie venatorie - Agenti di polizia giudiziaria? No! [da FFS] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=291&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Guardie volontarie venatorie - Agenti di polizia giudiziaria? No!<br /> Interessante la precisazione che segue:<br /><br />Domanda n. 6: Vorrei maggiori informazioni sulle funzioni e i compiti delle guardie volontarie dei circoli venatori.<br /><br />Risposta: I riferimenti normativi relativi alla disciplina delle guardie volontarie venatorie sono recati dalla legge 11 febbraio 1992, n.157, avente ad oggetto: "norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio"; in particolare dagli artt.27 e 28, qui di seguito sintetizzati. Innanzitutto si rileva che la legge, al contrario di quanto prevede per gli agenti dipendenti dagli enti locali diversi dalle regioni, non attribuisce alle guardie venatorie volontarie alcuna qualifica pubblicistica: esse rivestono unicamente la qualit� di guardia particolare giurata. La qualifica di guardia volontaria pu� essere concessa, a norma del TULPS, a cittadini in possesso di un attestato rilasciato dalle regioni previo superamento di un apposito esame. A tutti gli agenti venatori � vietato l'esercizio venatorio nell'ambito del territorio in cui esercitano le funzioni ed in particolare alle guardie volontarie � vietato l'esercizio venatorio nell'esercizio delle loro funzioni. L'attivit� delle guardie volontarie venatorie delle associazioni agricole, venatorie e ambientaliste non ha carattere autonomo, ma viene coordinata dalle Province. I soggetti preposti alla vigilanza venatoria possono chiedere a qualsiasi persona trovata in possesso di armi o arnesi atti alla caccia, in esercizio o in attitudine di caccia, la esibizione della licenza del porto di fucile per uso di caccia, del tesserino di caccia, del contrassegno della polizza di assicurazione nonch� della fauna abbattuta o catturata. Gli organi di vigilanza che non esercitano funzioni di polizia giudiziaria (le guardie volontarie), i quali accertino, anche a seguito di denuncia, violazioni delle disposizioni sull'attivit� venatoria, redigono verbali, conformi alla legislazione vigente, nei quali devono essere specificate tutte le circostanze del fatto e le eventuali osservazioni del contravventore, e li trasmettono all'ente da cui dipendono ed all'autorit� competente ai sensi delle disposizioni vigenti.<br /><br />Data: 19-07-2003<br /><br /><br /><a href="http://www.poliziastato.it/pds/faq_new/index.php?idr=1&idcat=19&id=6" target="_blank">http://www.poliziastato.it/pds/faq_new/index.php?idr=1&idcat=19&id=6</a> Sun, 1 Apr 2007 23:42:11 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=291&forum=19 Re: Denunzia di armi in luogo diverso dall'abitazione [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=287&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Denunzia di armi in luogo diverso dall'abitazione<br /> Io ho la residenza e abito in un paese e ho denunciato regolarmente il possesso di 2 armi e relative munizioni, e in un altro paese e comando cc differente!! ho la detenzione di altre armi, collezione e relative munizioni.... va precisato che il numero massimo di armi consentite � sempre di 3 comuni 6 sportive ecc ecc indipendentemente da quanti siano i luoghi dove noi deteniamo le armi.... e comunque bisogna rispettare gli standar di sicurezza, cassaforte e allarme..... <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e398ff7b.gif" alt="" /> Sun, 1 Apr 2007 15:55:26 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=287&forum=19 Re: Trasporto di armi - modalit� [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=290&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Trasporto di armi - modalit�<br /> Io SINCERAMENTE, quando vado al poligono col le armi corte, le trasporto montate col caricatore tolto e privo di colpi, il tutto chiuso in una valigetta con combinazione e le cartucce le tengo in un sacchetto aparte.... <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e398ff7b.gif" alt="" /> Sun, 1 Apr 2007 15:33:23 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=290&forum=19 Re: Sintesi del diritto delle armi [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=284&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Sintesi del diritto delle armi<br /> Io trovo che la limitazione a tre armi comuni e sei sportive, sia una vera sciocchezza per due semplici motivi:<br />1� un soggetto e pericoloso anche con una sola arma....<br />2� si limita il mercato....<br />per non parlare del limite dei 200 colpi che � semplicemente assurdo, nemmeno una scatola per calibro!!!<br /> <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> Sun, 1 Apr 2007 15:20:20 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=284&forum=19 Caricatore per armi da caccia [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=289&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Caricatore per armi da caccia<br /> Qual � la capacit� massima per il caricatore delle armi da caccia a canna rigata?<br /><br />La legge sulla caccia 1992/157 ha stabilito le seguenti distinzioni:<br />- fucili a colpo singolo; possono essere ad una o due o a tre canne; per questi ultimi non sono consentite tutte e tre le canne rigate o tutte e tre le canne ad anima liscia, ma una deve essere diversa dalle altre due.<br />- fucili a canna liscia a ripetizione (ad esempio a pompa o a leva) oppure semiautomatici: il serbatoio o il caricatore non deve poter contenere pi� di due cartucce. Quindi complessivamente l'arma non deve poter sparare pi� di tre colpi (uno in canna e due nel serbatoio).<br />- fucili a canna rigata a ripetizione ordinaria (la cartuccia viene camerata manovrando a mano l'otturatore): non vi � limite alla capacit� del serbatoio, salvo ovviamente il limite stabilito nel provvedimento di catalogazione. Rientrano tra questi i fucili a leva e i fucili a canna rigata con ripetizione a pompa<br />- fucili a canna rigata a ripetizione semiautomatica (ivi compresi quelli slug): in base alla convenzione di Berna essi non possono avere il caricatore con pi� di due colpi.<br /><br />In conclusione: non si possono mai superare i tre colpi complessivi salvo che nei fucili a canna rigata a ripetizione manuale (otturatore con manubrio, a leva a pompa ecc.). Ma siccome avere pi� di tre colpi non serve a nulla con queste armi, � meglio dimenticarsi di questa eccezione e sul terreno di caccia limitare il serbatoio a due colpi!<br /><br />Il caricatore pu� avere in origine una capacit� maggiore, ma sul terreno di caccia esso deve essere limitato in modo stabile alla capacit� prescritta, vale a dire che il limitatore non deve poter essere eliminato sul posto. Sun, 1 Apr 2007 11:47:52 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=289&forum=19 Pericoli in caso di incendio di polveri o munizioni [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=286&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Pericoli in caso di incendio di polveri o munizioni<br /> Pericoli in caso di incendio di polveri o munizioni<br /> ---------......----------..........-----------<br /> L'esperienza insegna che il pericolo rappresentato da munizioni o loro componenti in caso di incendio � estremamente ridotto. Sicuramente in una abitazione o in un garage costituiscono un pericolo maggiore i recipienti contenenti sostanze infiammabili e tutte le bombolette sotto pressione.<br /><br />Unica eccezione � costituita dalla polvere nera che pu� dar luogo a vere e proprie esplosioni. Invece la polvere da sparo infume si limita a bruciare e lo sviluppo dei gas pu� portare ad esplosione dei recipienti in cui essa � contenuta, solo se essi sono molto resistenti, cos� che si crei in esso in eccesso di pressione. La polvere va quindi sempre conservata nei contenitori in cui viene venduta, di sottile lamierino.<br /><br />La polvere e le munizioni non devono perci� essere chiuse in armadi blindati (come purtroppo spesso impongono le questure e i vigili del fuoco!) perch� il vero pericolo � rappresentato proprio da questi, che potrebbero esplodere. In genere � consigliabile conservare questi prodotti in armadi di robusto legno che, in caso di incendio sviluppatosi nell'ambiente, isolano dal calore per un tempo sufficiente a consentire lo spegnimento dell'incendio. Altrettanto utile pu� essere un vecchio frigorifero con chiusura magnetica della porta: isola anch'esso il contenuto dal calore e, se questo diventa eccessivo e riesce ad incendiare la polvere, la pressione dei gas apre la porta.<br /><br />Gli esperimenti compiuti da pi� parte dimostrano che le munizioni cariche non scoppiano cumulativamente (salvo casi anomali di intasamento), ma singolarmente con proiezione del proiettile, assolutamente non pericolosa, dell'innesco e talvolta di frammenti di bossolo a due o tre metri di distanza. Le schegge di bossolo possono provocare ferite in quanto taglienti. L'innesco pu� essere proiettato con notevole forza a 4 o 5 metri di distanza e pu� ferire.<br /><br />Tra i vari componenti di cartuccia, gli inneschi sono i prodotti a cui fare maggiore attenzione. Gettati nel fuoco possono venire proiettati con notevole forza fino a 4 o 5 metri di distanza; se chiusi sfusi in un recipiente, possono esplodere cumulativamente con proiezione pericolosa di frammenti del recipiente e con una certa onda d'urto. Gli inneschi vanno perci� sempre conservati nei contenitori in cui sono venduti e studiati apposta per separarli l'uno dall'altro.<br /><br />La polvere nera va conservata separatamente dagli altri prodotti, possibilmente divisa in piccoli quantitativi e in recipienti di debolissima resistenza,<br />Polveri che si siano alterate vanno maneggiate con cautela ed eliminate al pi� presto. Sun, 1 Apr 2007 11:19:02 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=286&forum=19 scuola di polizia [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=285&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: scuola di polizia<br /> Scuola di polizia<br /><br />Quanto segue � un breve estratto di frasi di un'opera che � considerata un classico dell'umorismo involontario in materia di armi. Conosco alcuni che non sono mai riusciti a leggerlo interamente perch� dopo poche righe vengono colti da riso irrefrenabile ed isterico. Perci� lo tengono in libreria e gli basta guardarlo nei momenti di depressione.<br />Il libro dal titolo "Classificazione delle Armi e nozioni di merceologia balistica applicata (sic!) alle indagini di polizia" venne pubblicato nel 1976 dal prof. Aldo Luzi, insegnante di diritto di polizia presso l'Accademia del Corpo della Guardie di PS e Direttore dell'Ufficio Studi della Scuola di Polizia. E venne usato e commentato come testo di insegnamento. E questo spiega da dove molti Questori e Commissari derivino il loro sapere.<br />Le evidenziazioni di parole in grassetto sono mie, per indicare l'errore principale, cos� come i commenti in corsivo.<br /><br />*<br />Per fucile deve intendersi quell'arma da fuoco lunga che ha la canna o le canne ad anima liscia, capace di montare cartucciamento a pallini, a pallettoni, a palla unica; per carabina deve intendersi quell'arma da fuoco lunga che ha la canna o le canne con anima rigata, capace di montare cartucciamento per proiettili di forma allungata.<br /><br />*<br />Un fucile da caccia di calibro 12 indica un'arma il cui diametro di canna consente l'impiego di una cartuccia il cui diametro corrisponde a quello di una sfera (di quale materiale?) che costituisce la dodicesima parte di una libbra.<br /><br />*<br />Da notare che la produzione commerciale offre anche un calibro, il 410 magnum che, con il 12 magnum, non � molto diffuso nel nostro paese, mentre, conosciuto ed apprezzato nel tipo express tra gli appassionati di caccia grossa. (Ricordo che il 410 � la pi� piccola cartuccia a percussione centrale per fucili a canna liscia e corrisponde al calibro 36)<br /><br />*<br />Nei fucili a due canne queste sono parallele o sovrapposte (chiss�, forse queste sono intrecciate!)<br /><br />*<br />L'acciaio delle canne dei fucili deve avere una speciale lega che consenta alle canne stesse una certa elasticit�. La mancanza di tale requisito determinerebbe lo scoppio delle canne; ecco perch� i vecchi armaioli ed artigiani costruivano le canna "a pelle di serpente" o "a tagliatelle" e che sono efficientissime sia per potenza che per gittata. (Adesso capisco perch� ci sono i maccheroni lisci e quelli rigati!)<br /><br />*<br />La lupara consente un maggior allargamento della rosata a pi� breve distanza della rosata anche perch� si viene a perdere parte della strozzatura. (L'autore crede che la canna strozzata sia conica per tutta la sua lunghezza!)<br /><br />*<br />Molti corpi di polizia americana hanno in dotazione fucili cal. 12 a canne raccorciate, conosciuti in commercio come Doppio Safari, capaci di impiegare cartucce a pallettoni idonee a fracassare anche gruppi interi di apparato motore di grossi automezzi.<br /><br />*<br />Altra caratteristica della canna � la strozzatura che pu� essere: piena, piena a sinistra e mezza destra, canna destra cilindrica.<br /><br />*<br />Il peso dei fucili varia a seconda della lunghezza delle canne.<br /><br />*<br />Tra i cacciatori il "ripetitore" come viene comunemente chiamato il fucile automatico o, per essere esatti, semiautomatico, non trova generalit� di consensi� I calibri sono i classici: 410, 12, 16, 20 e 28.<br /><br />*<br />Non � quindi da escludere che un cacciatore preferisca acquistare un combinato con determinati calibri invece di altri, nella certezza di poter contare su rifornimenti di munizioni facenti parte di residuati bellici.<br /><br />*<br />L'otturatore Mauser � un meccanismo di perfettissima precisione perch� consente la chiusura quasi ermetica della camera di scoppio, per cui pi� potente � la forza di lancio del proiettile. (L'otturatore non chiude nulla; tiene solo fermo il bossolo)<br /><br />*<br />La carabina Enfield � meno ricercata del Mauser, ma le su prestazioni sono veramente straordinarie perch� consente l'impiego di cartucce nitro.<br /><br />*<br />Le carabine a percussione anulare sono nei calibri europei (5,6, 6, 9 a pallini per canne lisce) e nei calibri americani (22 short , 22 long ecc.) (Come se Flobert e cal. 22 fossero la stessa cosa!)<br /><br />*<br />Un tempo le cal. 22 erano escluse dal novero di quelle per le quali era stabilita la preventiva autorizzazione dell'autorit� di PS per l'acquisto (La legge del 1956 aveva esentato da nulla osta aria compressa e Flobert, non le 22!)<br /><br />*<br />Le pistole semiautomatiche sono pure armi comuni purch� il loro calibro non superi il 7,65.<br /><br />*<br />Le cartucce cal. 38 sono dotate di un proiettile che giunge sul bersaglio con una potenza d'urto di circa tre tonnellate e mezzo, pertanto capaci anche di abbattere un animale di notevoli dimensioni. (Ottimo quindi per elefanti; peccato che ricadano troppo lontano! L'affermazione del libro venne utilizzata in una sentenza delle Corte d'Assise di Latina per condannare come un mostro un imputato)<br /><br />*<br />� opportuno sapere che tra un discreto tiratore di revolver ed un ottimo tiratore di pistola semiatomatica, che non sia a doppia azione, impegnati in un eventuale scontro tra di loro, il secondo non ha scampo nell'ipotesi che la sua arma non sia pronta allo sparo. Ed � per questo motivo che la polizia di paesi pi� turbolenti hanno adottato modernissimi revolver.<br /><br />*<br />Per quanto concerne il cane dei revolver si deve far presente che tale parte pu� essere interna o esterna; agli effetti balistici la differenza non ha molta importanza.<br /><br />*<br />Nei moderni revolver la canna pi� corta che si registra in produzione � di appena 5 cm, per cui l'arma si presenta vista di fronte come un cane bull-dog, dalla grinta temibile e prova di ogni vezzo estetico. E proprio bull-dog vennero in un primo tempo chiamate tali armi dalla malavita dei tempi di Petrosino. (Il nome fu dato dalla Webley ad un suo modello nel 1878; Petrosino opera nei primi anni del 1900!)<br /><br />*<br />Subito dopo il generale impiego (mai adottata ufficialmente!) della Mauser C96 gli esperti militari si interessarono per esaminare la possibilit� della realizzazione di una pistola pi� maneggevole e meno impegnativa per il trasporto della persona. Si trattava in altri termini di poter realizzare un'arma alquanto pi� corta, per cui si pens� di spostare il caricatore nell'interno del calcio. Vi provvide Hugo Borchardt (sic) (Miracoloso, Borchard riesce nel 1883 a migliorare un'arma che sarebbe stata creata solo nel 1896!).<br /><br />*<br />La Luger � stata e rimane la parabellum per eccellenza e deve il suo nome al motto latino "si vis pacem, para bellum" che in tedesco suona "Bereite den Krieg vor Parabellum" (Traduzione delle frase in tedesco: Prepara la guerra prima della parabellum!!!).<br /><br />*<br />La canna di una pistola semiautomatica pu� essere montata in modo da rimanere ben ferma oppure di avere un certo gioco su apposita rotaia. � quest'ultimo il sistema della P38 e della Beretta Para che consente non solo una maggior precisione di tiro, ma elimina certe sollecitazioni che si estrinsecano nei cosiddetti sobbalzi. Inoltre l'azione della canna non fissa consente una pi� sollecita estrazione del bossolo.<br /><br />*<br />Le pistole da guerra, come nei revolver dello stesso tipo, (non ci sono revolver da guerra!) hanno canne di una certa lunghezza, sia per assicurare maggior gittata e sia perch� l'impiego di munizionamento di particolare potenza esige che il proiettile abbia notevole forza di rotazione, tanto maggiore quanto pi� lunga � la canna.<br /><br />*<br />Sotto il profilo dell'impiego criminale distingueremo le pistole in a) pistole automatiche da taschino; b) pistole automatiche da cintura; b) pistole automatiche sottoascellari. (E le pistole sottotetta per signora?) Sun, 1 Apr 2007 11:13:13 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=285&forum=19 Congegni di mira [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=270&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Congegni di mira<br /> Al contrario di ci� che vediamo nei film nessun soldato aprirebbe il fuoco prima di aver accuratamente preso la mira. Un fucile automatico spara circa 700 colpi al minuto e bastano tre secondi per finire il caricatore standard da 30 colpi. Se contate che ogni Marine ha in dotazione �solo� 8 caricatori e che per sostituire un caricatore sono necessari diversi secondi capirete che sparare a caso non � una via percorribile. Oltre a ci� � assai improbabile che colpiate un bersaglio mirando a istinto(� necessario almeno il tempo per portare l�arma in posizione di puntamento) e se sparate a raffica dopo il quarto colpo non riuscirete pi� a mantenere stabile il tiro.<br />Da anni gli sforzi per rendere i fucili pi� stabili proseguono ma il rinculo � una componente fisica non eliminabile se si vuole conservare l�energia cinetica di un proiettile. Nonostante questo fucili da cecchino come il Barret o il PSG1 e mitra come l�Mp5 rappresentano lo stato dell�arte dell�attuale ingegneria balistica e apportano miglioramenti davvero netti rispetto a fucili pi� vecchi e meno curati come l�M16 o il Kalashnikov (sebbene il paragone non � proprio corretto a causa della tipologia differente di arma).<br /><br />Un'altra direzione fondamentale in cui muoversi, per aumentare la probabilit� di un soldato di colpire il nemico, � quella di produrre congegni di mira sempre pi� pratici e precisi. Vediamo brevemente la storia, i pregi e i difetti di queste attrezzature tutt �altro che secondarie. <br /><br />Tacca di mira<br />� il congegno di mira pi� semplice ed � anche il primo a essere stato usato, � ancora oggi il meccanismo fornito come standard su fucili, pistole e armi automatiche di ogni tipo. In pratica consiste di due sottili sporgenze in metallo allineate (tacche), poste ciascuna all�estremo opposta dell�arma che formano una linea parallela a quella percorsa dal proiettile appena uscito dalla canna. Per prendere la mira si devono far coincidere le due tacche di mira. Esistono due varianti: tacca di mira fissa o regolabile. La seconda, molto utile, � presente nella maggior parte dei fucili e in diverse pistole.<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />Diottra<br />La diottra �, se vogliamo, una leggera variante della tacca di mira: al posto di far coincidere l�estremit� delle due tacche, qui per colpire il bersaglio dobbiamo vedere l�estremit� della tacca posta sulla canna allineata col sottile foro praticato nello schermo di metallo posto in corrispondenza dell�altra estremit� dell�arma. Solitamente la diottra � precisissima e molto usata dai tiratori esperti, purtroppo per� richiede una certa abilit� nell�uso ed � poco pratica, pregiudica troppo la rapidit� di tiro a favore della precisione. La grande precisione della diottra � dovuta sia alla sua particolare struttura che permette di collimare perfettamente diottra, tacca di mira sulla canna e centro del bersaglio (per questo � usata nelle gare di tiro a segno) sia alla regolazione molto precisa(1 click sposta il tiro di 0.2 mm a 10m) che si pu� fare dell� alzo e della deriva. Un difetto della diottra � invece il fatto di oscurare leggermente la visione periferica.<br /><br />Cannocchiale<br />Il cannocchiale con il reticolo di mira � fondamentale nel caso si debba sparare a una certa distanza, ma d� i suoi frutti anche nel tiro di precisione gi� a distanze relativamente brevi. Per dare un�idea concreta, gi� a cinquanta metri � utilissimo. Sebbene il fuoco automatico renda quasi inutile (e inutilizzabile per qualche secondo) il cannocchiale dopo il primo colpo di ogni raffica, la comodit� di poter vedere il nemico in faccia e rendersi conto se si sia stati visti o meno, in alcuni casi fa la differenza tra la vita e la morte.<br />Sebbene la presenza dell�ottica penalizzi il fuoco da distanza ravvicinata (in quanto non � solitamente possibile unire al cannocchiale altri congegni di mira pi� rapidi) ritengo che a parte ambienti specifici l�ottica sia fondamentale anche per mitra che coprono brevi distanze e assolutamente necessaria per almeno tre membri in una squadra di otto persone. Il fattore di ingrandimento di un cannochiale � molto variabile, si va da 2 a 40 ingrandimenti, ma i valori pi� utilizzati vanno da 4x a 6x. Alcune ottiche hanno uno �zoom� (ingrandimento) regolabile che pu� passare solitamente da 2 a 6 ingrandimenti con la rotazione di un�apposita ghiera. Tutte i cannocchiali hanno alzo e deriva regolabile.<br /><br />Introduzione del Trizio<br />La principale limitazione dei congegni di mira appena citati � quella di essere inutilizzabili di notte. Infatti al buio � impossibile vedere le tacche di mira o il reticolo di un binocolo, per questo motivo � stato introdotto in queste parti un materiale fosforescente (brilla di notte) che risolve in parte l�inconveniente. Il trizio infatti non richiede batterie per produrre luce, n� tanto meno necessita di essere illuminato precedentemente (come il fosforo che siamo abituati a vedere). Inoltre il trizio pu� essere usato ovunque (anche in ambienti esplosivi, infiammabili o sottacqua) cosa che non deve essere sottovalutata in ambiente militare.<br /><br />Puntatore Laser<br />Chiunque abbia visto un qualsiasi film sui reparti speciali avr� certamente notato l�effetto, altamente coreografico, prodotto dai mirini laser montati su mitra o pistole. L�utilit� di questo congegno per il puntamento rapido � enorme per l�irruzione in un interno o anche per gli esterni di notte. Risulta invece inutilizzabile di giorno, in quanto la presenza di luce forte anche non diretta riduce fortemente l�individuabilit� del puntino rosso del laser. <br />Laser � una sigla, sta per �light amplifier by stimulated emission of radiation� (amplificatore di luce basato sul fenomeno dell�emissione stimolata da radiazioni), le sue caratteristiche principali sono la coerenza, la non dispersione (il raggio presenta lo stesso diametro a un metro come a 1 km), e l�intensissima luminosit� (che lo rende visibile anche alla luce del giorno). I moderni laser hanno varie colorazioni (non si pu� cambiare il colore di un laser con un filtro, ma si possono costruire laser di colori diversi), costano pochissimo e possono essere montati su un gran numero di armi.<br />Se avete provato la praticit� di un puntatore laser, difficilmente tornerete indietro. C�� per� un altro problema che va considerato: i laser sono visibili da chiunque e il nemico/criminale sar� immediatamente cosciente della presenza dei soldati/polizia. Questo toglie un notevole vantaggio tattico�<br /><br />Dotsight<br />Il dotsight � un puntatore laser virtuale: il punto luminoso � infatti visibile solo guardando in una specie di cannocchiale che per� non ingrandisce. L�utilit� di questo sistema � duplice: da un lato il laser non viene realmente proiettato sul bersaglio e quindi � pi� difficile essere individuati, in secondo luogo, pu� essere utilizzato anche in pieno giorno (sebbene con forte luce diventi poco visibile). Per contro, il puntamento � meno immediato del puntatore laser, ma � comunque possibile tenere entrambi gli occhi aperti e la praticit� � molto superiore a quella ottenuta con la tacca di mira.<br /><br />Per darvi un�idea, nel caso in cui tutti i tipi di sistemi siano utilizzabili (interni o esterni con luce non troppo intensa) il puntatore laser consente di puntare il bersaglio all�istante e calibrare il movimento del braccio e del polso in modo da prendere la mira gi� mentre si sta alzando il braccio. Il dotsight richiede solo la posizione di puntamento, cio� di tenere l�arma allineata con la testa (altrimenti il punto luminoso non � visibile). La tacca di mira richiede qualche secondo in pi� e un�attenzione particolare (si deve costantemente controllare che le due tacche siano allineate) soprattutto se si vuole continuare a tenere il bersaglio sottomira. Tue, 27 Mar 2007 22:37:25 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=270&forum=19 Tiratore scelto o cecchino [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=269&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Tiratore scelto o cecchino<br /> Introduzione<br />I cecchini (sniper) sono soldati di fanteria addestrati nel tiro a lunga distanza e nella ricognizione a lungo raggio. La pattuglia sniper � composta generalmente da due elementi, un osservatore e un cecchino anche se in alcuni casi i cecchini sono mandati in missione anche da soli. Questo significa che una pattuglia sniper deve essere in grado, una volta infiltrata, di raggiungere il luogo dell�appostamento che pu� distare oltre 30km, attendere li il bersaglio, anche per settimane e una volta eliminatolo, tornare al luogo di recupero. Per questo motivo non � solamente l�abilit� nel tiro a contraddistinguerli ma anche la loro resistenza fisica e psicologica all� ambiente dove si trovano ad operare. I cecchini sono molto abili anche nel mimetismo e conoscono alla perfezione le regole fondamentali che sono: forma, colore, riflesso, ombra. <br /><br />Equipaggiamento<br />L�equipaggiamento base di una pattuglia comprende un fucile di precisione (m 40), un mitra leggero (m4, mp5), due pistole semi automatiche (browning, beretta), telemetro, cannocchiale, ghillie suit, diversi tipi di granate e creme mimetiche oltre ad acqua, viveri e materiale per il bivacco.<br />Il fucile di precisione � indispensabile per la missione del cecchino che dovr� eliminare un bersaglio alla distanza anche di 800 metri. Sebbene esistano fucili anche pi� precisi dell�m40, dotati di ammortizzatori o pesi di ponderazione, va considerata anche la robustezza del fucile che si trover� ad operare in condizioni critiche.<br />Durante la marcia verso il luogo di appostamento cecchino e osservatore si alternano per portare il pesante fucile m40, in modo che chi porta il mitra leggero possa recuperare le forze. La presenza del mitra leggero � necessaria in caso di scontro a fuoco con una pattuglia nemica data la capienza del caricatore ( 30 colpi) e la maggiore rapidit� di fuoco.<br />Il telemetro � un binocolo che rileva la distanza fino a 20km, � molto preciso fino ad un chilometro che � in genere la distanza utile di tiro. Le creme mimetiche servono a scurire faccia, collo,orecchie e mani se non si hanno guanti. Inoltre possono essere usati anche prodotti per neutralizzare l�odore (come Ghost Human scent neutralizer), necessari se ci sono dei cani da guardia nella zona.<br />La ghillie suit � la migliore, anche se la pi� ingombrante di tutte le divise mimetiche. Sebbene ne esistano numerosissime varianti, ogni cecchino la personalizza a seconda dell�ambiente in cui si trover� ad operare. Essenzialmente la Ghillie suite consiste in una serie di parti in stoffa, rete o sacco legate ad un poncho o a una tuta mimetica completa (giacca e pantaloni uniti). Il primo tipo � sicuramente pi� pratica in quanto pu� essere indossata o riposta nello zaino con facilit�. L�altra � consigliabile solo per azioni di breve durata. La ghillie suite viene usata quasi esclusivamente dai cecchini in quanto limita i movimenti ed � molto pesante (e calda). Questa mimetica rappresenta un�ottima soluzione in quanto risolve tre delle quattro regole fondamentali del mimetismo: sagoma, colore, riflesso e ombra. Infatti la ghillie spezza totalmente la forma (da umana diviene irregolare), elimina gli sbalzi di colore netti delle normali mimetiche e non riflette la luce (ottima quindi per mimetizzare anche fucili e ottiche). Nonostante questo l�ombra � sempre presente e un cecchino dovr� porre particolare attenzione a non esporsi a zone illuminate ed esposte. Restare in ombra � una cosa essenziale per un cecchino perch� gli permette di essere praticamente invisibile.<br />Il materiale per il bivacco e i viveri sono indispensabili nel caso in cui la missione abbia durata di pi� giorni. Le razioni comprendono cibi in scatola e liofilizzati, pasticche potabilizzatrici, ecc.<br />Per il bivacco si evita l�uso di tende e si predilige il sacco a pelo e il bivy bag.<br /><br /><br />Infiltrazione e tecniche<br />Prima di essere infiltrata una pattuglia sniper deve decidere il luogo di appostamento, i rally point (punti di raccolta), il luogo di rendezvous, le coordinate dell� esfiltrazione. Per fare questo studia attentamente carte topografiche, foto aeree o da satellite e informazioni ricevute da piloti o pattuglie in ricognizione. I rally point sono dei punti di raccolta lungo il percorso in cui si devono rincontrare osservatore e cecchino se si dovessero separare per uno scontro a fuoco con una pattuglia nemica.<br />Il luogo di rendezvous � un punto abbastanza vicino al nascondiglio/postazione di appostamento dove vengono lasciati gli zaini e il materiale non strettamente necessario. L�esfiltrazione � il luogo di recupero della pattuglia., che avviene in genere in elicottero.<br />Mentre si marcia verso la postazione stabilita e pi� ci si avvicina ad essa la pattuglia sniper prester� sempre pi� attenzione a non farsi individuare. Si muover� quindi molto lentamente, cercando di non fare rumore, passando sempre in luoghi coperti e difficoltosi (rovi, vegetazione fitta, terreno accidentato e scosceso) e fermandosi spesso a osservare e soprattutto a sentire rumori sospetti. Si pensi che in genere le pattuglie di osservazione prediligono le strade e il terreno non accidentato.<br />La formazione di una pattuglia � tale per cui lo sniper armato con m4/mp5 procede avanti seguito dal secondo a una distanza di non pi� di 25 m. La comunicazione verbale � ridotta al minimo e avviene per lo pi� attraverso dei cenni. In caso di contatto con una pattuglia nemica, se non si � individuati si effettua il congelamento, si rimane cio� immobili nella propria posizione lasciando allontanare la pattuglia. Se invece si viene individuati o se si cade in un imboscata si effettua una manovra di fuga e ci si rincontra al rally point stabilito. Esistono vari tipi di ripiegamento ma hanno tutti in comune la reazione immediata con un grosso volume di fuoco. Nel caso della pattuglia sniper l�elemento che procede davanti inizier� a sparare dato che pu� generare pi� volume di fuoco, lo sniper che si trova dietro lancer� una granata fumogena(non a frammentazione) tra la pattuglia nemica e il compagno. Una volta esplosa la granata lo sniper1 si metter� a correre indietro, mentre lo sniper 2 inizier� a sparare con il fucile. Una volta raggiunto il compagno lo sniper lancer� una granata incendiaria per poi separarsi. Osservatore e cecchino si rincontreranno al rally point. Anche se sembrano complicate, queste manovre evasive eseguite con coordinazione possono fare la differenza tra la vita e la morte.<br />Una volta raggiunto il luogo di appostamento la pattuglia sniper dovr� attendere l�arrivo del bersaglio e il momento pi� opportuno per colpirlo. Mentre il cecchino tiene sotto tiro il bersaglio, l� osservatore controlla la situazione generale e conferma la distanza e lo spostamento laterale dovuto al vento. Una volta eliminato il bersaglio la pattuglia procede al luogo dell�esfiltrazione dove sar� recuperata con un elicottero. Tue, 27 Mar 2007 22:33:03 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=269&forum=19 Com� fatto un giubbotto antiproiettili?? [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=268&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Com� fatto un giubbotto antiproiettili??<br /> Dyneema: il futuro<br />Molti di voi sapranno che i giubbetti antiproiettili sono realizzati in misto Kevlar e reti metalliche. Pochi per� sapranno che oggi anche questo materiale � stato superato. Infatti la continua ricerca militare ha portato alla scoperta del Dyneema ancora pi� resistente (100% in pi�) del gi� rivoluzionario predecessore. Questo materiale, 15 volte pi� forte dell�acciaio, � stato reso pubblico (declassificato) da pochissimo tempo ed � ad oggi il miglior materiale per la protezione balistica, infatti fornisce protezione anche contro colpi obliqui, raffiche e oggetti appuntiti..<br /><br />Il Dyneema � una fibra di polietilene originariamente studiato per usi in campo aerospaziale e non � suscettibile all�attacco da parte di microrganismi o umidit�, pertanto non subisce danni di alcun tipo a contatto con acqua o sudore. Il suo punto di fusione � intorno ai 150� e non subisce danni a temperature comprese tra -150� e 80� circa.<br /><br />Mentre i tradizionali giubbotti antiproiettile non sono in grado di fornire un�adeguata protezione contro armi automatiche, a meno di continuare ad aggiungere un sempre maggior numero di strati, questo nuovo materiale ci riesce grazie alla sua particolare struttura unidirezionale (senza punti di incrocio) che fa s� che ogni strato assorba buona parte dell�energia del proiettile prima che questo passi allo strato successivo. Il trauma da impatto � notevolmente ridotto grazie alla grande aderenza tra uno strato e l�altro.<br /><br />Kevlar: il presente<br />Nonostante il Dyneema sia una realt� gi� da alcuni mesi il Kevlar � attualmente la soluzione pi� diffusa. La domanda sorge spontanea: perch� non usare l�acciaio? In fin dei conti un vassoio o una portiera di alluminio riescono a parare un proiettile di piccolo calibro e l�acciaio non dovrebbe aver problemi nel fermare un calibro maggiore�<br />Il problema nasce dal peso e dall�assenza di flessibilit� di questo materiale, dovuto anche allo spessore necessario per parare un colpo di medio calibro di arma da fuoco. Indossare un giubbetto di acciaio non solo limita enormemente i movimenti, ma pesa incredibilmente. E non � nemmeno pienamente efficace.<br /><br />Il Kevlar al contrario � leggero, flessibile (� un tessuto a base di resina arammidica) e molto resistente (pi� dell�acciaio). Le sue peculiarit� sono la resistenza al taglio e alle alte temperature, oltre ovviamente ai proiettili. Per questo viene usato anche nel settore civile per la realizzazione di scarponi e tute da sci antistrappo.<br /><br />Il Kevlar � due volte pi� leggero del cuoio e offre una protezione dal calore fino a 500� inoltre non si deforma a quelle temperature (altri materiali si restringono). Infine � cinque volte pi� resistente del cuoio al taglio. <br /><br />Vetri antiproiettili: Lexan<br />Al contrario del Kevlar il Lexan non � flessibile, viene infatti usato nelle case e nelle automobili. L�uso nei caschi � limitato agli artificieri, in quanto le squadre antiterrorismo preferiscono una piccola quantit� di rischio aggiuntiva alla forte distorsione ottica prodotta dalle spesse visiere in questo materiale.<br /><br />Il Lexan non � altro che una fibra di policarbonato utilizzata per diversi scopi grazie alla sua resistenza oltre che agli urti anche ad agenti chimici e intemperie. A spessori alti diventa pressoch� indistruttibile, nelle banche viene usato anche fino allo spessore di 6 cm. Nulla riesce a penetrare, rompere un vetro di quello spessore: le prove mostrano che i proiettili di pistola lo scalfiscono appena, mentre quelli di fucile ne rendono necessaria la sostituzione. Ma nessun proiettile riesce a penetrare prima di almeno tre colpi nello stesso punto, e per una pistola (anche di grosso calibro) non bastano venti colpi (� sottinteso che queste prove sono state realizzate da esperti e la pericolosit� di una tale operazione � altissima in quanto i proiettili rimbalzano indietro). Nemmeno i fucili caricati a pallettoni riescono a perforarlo, sebbene riescano a scheggiarlo in pi� punti dando l�impressione che stia per cedere, tuttavia nemmeno diversi colpi consecutivi riescono a sfondarlo.<br />Dopo pi� colpi ripetuti il Lexan tende a fratturarsi in pi� pezzi, ma difficilmente si lascia attraversare. <br /><br />Il Lexan e altri materiali simili possono resistere anche all�urto contro i proiettili di un�arma automatica di medio calibro, a patto ovviamente di avere un certo spessore, che comunque solitamente non rappresenta un problema su veicoli blindati. Tue, 27 Mar 2007 22:29:44 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=268&forum=19 Calibri e misure dei proiettili [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=267&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Calibri e misure dei proiettili<br /> Calibri e misure di proiettili<br /><br />Il calibro � la misura, espressa in millimetri o pollici, del diametro interno di una canna di arma da fuoco misurata tra i pieni delle rigature.<br /><br />Innanzitutto dato che stiamo parlando di misure di lunghezza e di peso sar� bene introdurre le pi� usate e le unit� di conversione tra l�una e l�altra.<br /><br />Per prima cosa va detto che il Sistema Internazionale di pesi e misure riconosce oggi solo ed esclusivamente il sistema mks: metri, chilogrammi e secondi come unit� fondamentali. Il sistema cgs (centimetri grammi secondi), usato spesso in ingegneria, � stato eliminato in seguito a un costosissimo incidente occorso alla Nasa (l�ente spaziale americano).<br /><br />Il Pollice si indica con le virgolette (es. 14� si legge 14 pollici) ed equivale a 2,54 cm. Attenzione che il simbolo accanto al nome del calibro es. 22� non equivale a 22 pollici, ma va diviso per 100. <br />Un sottomultiplo del metro, molto usato nel misurare i calibri dei proiettili, � il millimetro (abbreviato mm).<br /><br /><br />I calibri possono essere sia in millimetri che in pollici o in centesimi di pollice.<br /><br />Il proiettile a cartuccia � un�invenzione recente, risale all�inizio del novecento, i primi fucili sparavano sfere in piombo e non avevano la canna rigata. Tralasciando le numerose scoperte e invenzioni che hanno portato ai fucili automatici moderni preferiamo invece parlare della situazione attuale.<br /><br />Parlare di calibri � davvero complesso: nella storia hanno visto la luce quasi tutte le misure, per di pi� la misura espressa dal numero pu� essere sia in millimetri che in pollici e come se ci� non bastasse a fare confusione in passato il calibro non indicava il diametro, ma il peso del proiettile! <br /><br />Questi elencati qui di seguito sono i calibri pi� attualmente in uso:<br /><br />Aria compressa<br /><br />Calibro 4,5<br />� usato nelle carabine ad aria compressa. Ha una potenza limitata rispetto a una pistola ma non va comunque sottovalutato. Dato che la spinta proviene dall�aria compressa e non dalla polvere da sparo contenuta nel bossolo la sua energia cinetica dipende dall�arma. Su una Diana 50 risulta essere di poco inferiore ai 7 joule.<br /><br />Armi a fuoco<br /><br />Calibro 22�:<br />� un calibro usato sia nelle pistole che nelle carabine, soprattutto nelle gare, a causa del debole rinculo prodotto e della conseguente precisione. Ovviamente � il pi� piccolo e il meno potente di tutti i proiettili; le carabine calibro 22 hanno un tiro utile di 100 metri.<br />Il diametro � di 0,22 pollici cio� 5,6 mm. Tra le carabine cal.22 sono da ricordare le Anschutz.<br /><br />Calibro 6,35 mm<br />� un calibro che assicura un giusto equilibrio tra potenza e precisione.<br /><br />Calibro 9 mm<br />E� il calibro di molte pistole semi automatiche utilizzato dalle Forza Armate. Esso ha una maggiore capacit� di penetrazione rispetto ad altri proiettili e riesce a perforare alcuni giubbotti antiproiettile. L�impatto risulta inoltre pi� devastante rispetto a calibri minori, cosa che lo rende l�arma ideale per fermare un uomo. Da ricordare la pistola semi automatica beretta 9x21. Il grosso calibro applicato alle pistole ha il difetto di generare un forte rinculo; richiede quindi una maggiore esperienza nel tiro.<br /><br />Calibro 10<br />Sotto richiesta dei corpi d�elite la Heckler&Koch ha prodotto una variante del suo mitra leggero MP5 che utilizza questo calibro: l�MP5 SD10 <br /><br />Calibro 357<br />9,06 mm<br /><br />Calibro 38�<br />9,6 mm<br /><br />Calibro 40�<br />10,01mm<br /><br />Calibro 44�<br />11,17 mm<br /><br />Calibro 45�<br />11,43 mm<br /><br />Carabine - fucili<br /><br />Calibro .222 rem<br /><br />Calibro. 223 rem<br /><br />Calibro .243<br /><br />Calibro .308<br /><br />Calibro .338 lapua magnum<br />8,58 mm<br /><br />Calibro 5.56<br />Calibro usato in diverse armi automatiche, standard USA e Europa occidentale.<br /><br />Calibro 7,62<br />� la misura standard del proiettile NATO.<br /><br />Fucili a canna corta<br /><br />Calibro 12: <br />Si basa sul numero di pallottole sferiche che si possono ricavare da una libbra (454 grammi) di piombo.<br /><br /><br />In artiglieria il calibro si usa anche per determinare la lunghezza della canna Tue, 27 Mar 2007 22:27:16 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=267&forum=19 calcolare la potenza di un'arma [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=266&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: calcolare la potenza di un'arma<br /> Come si misura la potenza di un�arma?<br />L�unit� di misura pi� usata � il Joule e indica l�energia. La misurazione viene ricavata facilmente tramite la misurazione della velocit� del proiettile all�uscita della canna. L�energia posseduta dal proiettile � infatti strettamente dipendente dalla sua velocit� istantanea e dal suo peso. Lo strumento con cui si esegue la misurazione della velocit� � detto cronografo e costa intorno ai 150�, in pratica consiste di due fotocellule molto sensibili che misurano il tempo che intercorre tra l�attraversamento della prima e della seconda fotocellula. Per eseguire la misurazione si spara pochi centimetri al di sopra di tale strumento. Ovviamente � possibile eseguire tale misurazione solo in un poligono di tiro ove potrete anche richiedere (di solito gratuitamente) lo strumento in questione.<br /><br />La velocit� fornita dallo strumento � solitamente misurata in m/s secondo lo standard internazionale. Tale standard denominato SI (sistema internazionale) prevede 4 unit� di misura dirette e numerose altre che derivano da queste: metri (spazio), secondi (tempo), chilogrammi (peso), Ampere (intensit� di corrente). Esempi di unit� derivate sono la velocit� (metri/secondi), l�energia ( ), ecc[1]. <br />L�energia di una pallottola in fisica indica esattamente un concetto ben preciso, indica la possibilit� da parte dell�oggetto che la possiede di compiere un �lavoro�, termine fisico che indica uno spostamento moltiplicato �scalarmene� per una direzione. Tralasciando di approfondire questi concetti rispondo subito alle domande che possono essere di maggior interesse generale: <br /><br />� possibile calcolare dall�energia di una pallottola cosa riesce a perforare? � un calcolo facile?<br />Si il calcolo � possibile, ma � tutt�altro che facile richiede dati precisi sui materiali e fornisce comunque risultati imprecisi. <br /><br />L�energia di una pallottola � costante?<br />No, anzi varia continuamente dato che l�attrito con l�aria rallenta ogni secondo che passa la velocit� della pallottola. Quindi tale energia � massima all�uscita della canna e scende man mano che ci si allontana dal proiettile.<br /><br />A cosa serve avere molta energia?<br />Dipende� innanzitutto all�aumentare dell�energia il proiettile aumenta di precisione, poi riesce a perforare bersagli pi� spessi, inoltre provoca pi� danni colpendo una persona o un animale. Per i corpi antiterrorismo a volte � necessario sparare attraverso muri o vetri di aereo ed � gi� capitato che una pallottola non sia riuscita a perforare un impedimento tra il tiratore e il bersaglio, il vetro di un Boeing 747 (Karachi 1986).<br /><br />Perch� aumenta la precisione?<br />Nonostante i proiettili si abbassino ugualmente (e alla stessa velocit�) la maggiore energia se ottenuta dall�aumento di velocit� (non dall�aumento di peso) implica un tempo minore per raggiungere il bersaglio e quindi non da il tempo alla pallottola di abbassarsi. In altre parole l�abbassamento del proiettile dipende solo dalla forza di gravit� (non dipende dalla velocit� e nemmeno dal suo peso!) e fa s� che il proiettile si abbassi di tot centimetri in tot secondi. Se dimezziamo i secondi necessari a colpire il bersaglio diminuir� anche l�abbassamento del proiettile.<br /> <br /><br />Perch� all�aumentare dell�energia aumentano i danni nei tessuti viventi? Avevo sentito dire che era il contrario�<br />Effettivamente � da poco che � stato scoperto. Ma sembra che l�alta velocit� produca un effetto ultrasonico nei tessuti in grado di espandere il danno ben oltre la zona circostante la pallottola. Sebbene possa sembrare crudele studiare come essere pi� letali, immaginate cosa significhi colpire un terrorista armato senza ucciderlo all�istante mettendo cosi a rischio la vita degli eventuali ostaggi presenti. <br /><br />Di quanto rallenta un proiettile al secondo?<br />Anche questo calcolo � piuttosto complesso perch� chiama in causa l�aereodinamica (che pu� essere studiata solo tramite esperimenti) e le equazioni differenziali. In pratica vi basti sapere che la velocit� si abbassa tanto pi� velocemente quanto pi� il proiettile � veloce. Quindi scender� velocemente appena sparato e poi scender� sempre pi� lentamente.<br /><br />In fisica l�energia si conserva, come fa quella del proiettile a scomparire?<br />La cosa non � esatta: non scompare ma si trasforma prima in energia termica (durante il percorso) per attrito con l�aria poi quella rimanente viene ceduta all�oggetto colpito.<br /><br />L�energia di un proiettile � detta �energia cinetica� ne esistono di altri tipi (elettrica, potenziale, termica, ecc.) ed � legata al fatto che il proiettile si muove. Tale energia � pari a dove m sta per massa (si misura con la bilancia) [2] e v per velocit�. <br /><br />Volendo fare un esempio di come si calcola l�energia di una pallottola possiamo eseguire tale calcolo per una ipotetica pistola che spari proiettili da 20g a 90m/s. Il peso della pallottola pu� essere ottenuto con una bilancia elettronica da cucina (si deve usare proprio il valore riportato dalla bilanci, si veda la nota a fondo pagina). Per effettuare una misurazione pi� precisa potete pesare 10 proiettili e dividere il peso cos� ottenuto per dieci. Per prima cosa convertiamo i grammi in chilogrammi dividendo il valore per mille: 20g = 20/1000 kg = 0,02 kg. La velocit� � gi� in metri al secondo (m/s) quindi procediamo col calcolo (supponiamo che la velocit� iniziale della pallottola sia di 300 m/s).<br /><br /> dove quindi Energia = 900 J<br /><br />Ovviamente � possibile eseguire anche il calcolo contrario: ho un fucile (da softair) che fa 0,98 Joule, la pallottola pesa 0,20g. A che velocit� esce la pallottola?<br /><br /><br /><br />Una velocit� (99m/s) in fin dei conti pi� che discreta.<br /><br />Vediamo un ultimo esempio giusto per sincerarci di non avere pi� dubbi: prendiamo un caso reale: una carabina ad aria compressa diana. Usiamo le munizioni Diana standard, peso di dieci munizioni = 78 g. Peso di una munizione = 7,8/10 = 0,78 g (pesarne 10 ci permette di essere 10 volte pi� precisi rispetto a pesarne solo una). Il peso in Kg si ottiene dividendo per mille ed � pari a 0,0078 kg.<br />La velocit� misurata dall�apparecchio � stata di: 235 m/s. Per la precisione abbiamo ripetuto la misurazione della velocit� sei volte ottenendo ogni volta un valore leggermente diverso, la media[3] dei valori era di circa 235.<br /><br /><br />Per rendervi conto dell�energia in joule che possiede un proiettile pensate che una pistola semiautomatica come la beretta 92 F ha una velocit� di uscita del proiettile superiore ai 300 m/s e produce 500 joule di potenza. Si pensi inoltre che i fucili d�assalto possono imprimere un energia di oltre 3500 joule ed una velocit� di 900m/s. Le carabine ad aria compressa producono circa 7 joule di energia.<br /> <br /><br /> <br />--------------------------------------------------------------------------------<br /> <br />[1] Per chi fosse a digiuno di matematica ricordiamo che il simbolo �.� indica la moltiplicazione, il simbolo �/� la divisione e il numero 2 in alto a destra indica l�elevamento a potenza. L�elevamento a potenza si calcola grazie al simbolo �^� nella maggior parte delle calcolatrici scientifiche (in alternativa potrebbe comparire il simbolo �x^y� o xy).<br /><br />[2] La massa � pari al peso diviso per l�accelerazione di gravit� terrestre (9,8) ma non serve dividere per tale valore il peso misurato da una bilancia poich� tutte le bilance del mondo dividono il peso per 9,8! In altre parole quello che chiamiamo �peso� di un oggetto e misuriamo con la bilancia � in realt� pari al peso diviso per 9,8. Se una bilancia segna 60 Kg quella persona ha un peso di 60*9,8 Kg = 588 Kg. Le bilance danno infatti un valore che � pari alla massa di quella persona! (ps: sulla luna le bilance dovrebbero essere ritarate dato che 9,8 � un valore diverso dall�accelerazione di gravit� lunare).<br /><br />[3] La media di tot valori si calcola come la loro somma divisa per il loro numero Tue, 27 Mar 2007 22:23:29 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=266&forum=19 Acessori per la difesa [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=265&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Acessori per la difesa<br /> Premettiamo che alcuni dei prodotti che vedete in questo articolo non sono attualmente di libero utilizzo in Italia. Tuttavia sono gi� utilizzati per la difesa personale in altri stati e la legge italiana ne sta attualmente valutando la legalizzazione.<br /><br />Oggi che la criminalit� � un fenomeno diffuso e in aumento sia a livello di borseggio, che di rapine, aggressioni e stupri � bene essere pronti e premuniti.<br /><br />La regola di base prevede ovviamente di mantenere sempre un minimo d�allerta e di non diventare nevrotici davanti al pericolo. Bisogna anche valutare la situazione ed evitare i gesti avventati: non vale la pena di rischiare la vita, magari addirittura per pochi spiccioli ed � stupido fare gli eroi quando si � in una posizione di netto svantaggio.<br /><br />Arti marziali e difesa personale<br />Anche se molti le sottovalutano le arti marziali sono di estrema utilit� in caso di aggressione. Soprattutto se si � disarmati. Purtroppo per� diventare esperti in una qualsiasi delle varie discipline (Karat�, Kung Fu, Judo, ecc.) richiede molto impegno e anni di pratica. Per questo motivo � consigliabile frequentare dei corsi specifici di difesa personale: molto efficace e rapida da apprendere, la difesa personale � basata su leve e permette di atterrare, immobilizzare o comunque neutralizzare avversari anche pi� grossi di noi. <br />Ricordiamo comunque che la conoscenza approfondita delle arti marziali o della difesa personale non autorizza all�eccesso di legittima difesa.<br /><br />Coltello<br />Ne esistono infinite varianti: a lama fissa o pieghevole, a serramanico, a scatto, multiuso, ecc. La lunghezza della lama pu� variare da pochi centimetri (6 cm) a pi� di 18 cm.<br />Possedere un coltello non significa necessariamente doverlo usare: la sua funzione deterrente potrebbe essere sufficiente a evitare lo scontro, la sua funzione � nella maggior parte dei casi quella di deterrente.<br />La legge che regola il porto di armi bianche � molto confusa e la sua interpretazione si � impostata secondo alcune linee guida: sicuramente non si possono portare n� coltelli a serramanico, n� a scatto, n� a lama fissa. I coltelli multiuso a lama pieghevole di lunghezza inferiore ai 7 cm sono al limite della legalit�, ma di fatto si possono tranquillamente trasportare�<br />In casa si possono detenere tutti i tipi di coltello senza licenze o permessi di alcun tipo. Per difendersi sono sconsigliabili i coltello multiuso (nel momento di panico trovare ed estrarre la lama pu� richiedere attimi preziosi) e quelli che non a serramanico (i coltelli a serramanico hanno un dispositivo di sicurezza che impedisce alla lama di richiudersi una volta aperta, evitando di ferirsi alle dita).<br /><br />Pistola scacciacani o fischietto<br />Un fischietto non � certo il deterrente ideale, ma sicuramente fa molto rumore e attira l�attenzione. Questo potrebbe bastare, in molti casi a mettere in fuga l�aggressore. <br />Una pistola scacciacani spara munizioni a salve. In pratica fa moltissimo rumore e una fiammata, ma non provoca danni all�aggressore. Tuttavia � difficilissimo distinguerla da una pistola vera, ma fate attenzione perch� questo potrebbe rivoltarvisi contro in caso l�aggressore sia armato di una pistola vera.<br /><br />Manganello telescopico<br />Un manganello � una sbarra di metallo pesante rivestita in gomma e dotata di impugnatura. Viene generalmente usata dalla polizia e dai reparti antisommossa. Un manganello telescopico � molto pi� sottile, meno pesante e pi� corto. Si pu� allungarlo all�occorrenza e utilizzarlo come un bastone.<br /><br />Spray al peperoncino<br />Ultimamente � diventato di moda. Spesso lo vediamo nei film americani utilizzato come strumento di difesa da parte delle donne. Ne esistono gi� numerose varianti: a forma di bomboletta, di penna, ecc. Lo spray utilizzato � un estratto di capsicum (peperoncino), l�effetto sugli occhi � molto intenso e dura circa trenta minuti, � efficace anche contro soggetti sotto l�effetto di droghe o alcool, cani e altri animali feroci. <br /><br />Non lascia effetti permanenti, ma si sconsiglia vivamente di infierire sull�aggressore. Provoca dolore e irritazione e impedisce di tenere gli occhi aperti, inoltre alcuni modelli contengono una leggera dose di colorante che rende facile l�identificazione dell�aggressore. Molti modelli sono dotati di sicura e il getto arriva a poco meno di un metro di distanza.<br /><br />Torcia abbagliante<br />Persino in America � poco diffusa, emette un lampo di intensit� enorme in grado di abbagliare l�avversario per alcuni istanti. Seguito da un allarme a sirena che ha lo scopo di confonderlo e lasciarlo spaesato per il tempo necessario a scappare. <br /><br /><br />Paralizzatore elettrico (apparecchio che da la scossa)<br />Ne esistono due varianti: una funziona a contatto mentre l�altra arriva a colpire l�aggressore a qualche metro di distanza con l�ausilio di cavi metallici che vengono sparati contro il soggetto.<br />Emette una scarica elettrica di intensit� enorme, ma di breve durata (fino a 200.000 Volt). La scarica elettrica � cos� forte da generare rumore ed essere visibile in aria. Ma non dovrebbe lasciare danni permanenti se usato secondo le istruzioni. I punti pi� sensibili sono le spalle, il collo e la pancia. La scossa riesce ad attraversare anche uno strato piuttosto spesso di vestiti, � dunque efficace anche d�inverno sotto maglioni o cappotti spessi. Gli effetti variano a secondo della durata del contatto: un contatto di durata brevissima produce solo un lieve dolore, simile a un crampo. Dopo circa 5 secondi la sensazione � di un forte tremore (ma di breve durata) seguito da perdita di orientamento e di equilibrio.<br />In Italia non � possibile trasportarlo con se, e pu� essere usato solo in casa. <br /><br />Pistola o fucile<br />In casi particolari pu� essere opportuno munirsi di un�arma da fuoco (una pistola o un fucile) da tenere in casa o richiedere il porto d�armi e portarla con se.<br />Portare in giro un�arma da fuoco non significa poterla usare. Si ricordi sempre che la difesa deve essere proporzionata alla minaccia e che l�eccesso di legittima difesa � punito dalla legge.<br /><br />In ogni caso quando si maneggia un�arma, carica o scarica che sia, l�attenzione deve essere massima. Vale sempre la regola di presumere che un�arma sia sempre carica (anche quando si � certissimi del contrario). Un detto popolare potrebbe aiutarvi a tenerlo presente: �Sapete qual � l�arma pi� pericolosa? Una pistola scarica!�<br />Mai puntare un�arma contro di voi n� contro un�altra persona. E attenzione a non sparare contro un presunto ladro che si rivelasse in seguito un vostro familiare.<br /><br />Consigli chiave:<br />- tenere l�arma in luogo sicuro ma facile da raggiungere e possibilmente chiuso a chiave (la cosa tra l�altro � obbligatoria per legge) e non alla portata dei bambini<br />- tenete sempre l�arma in sicura<br />- conoscete la vostra arma, utilizzatela al poligono almeno alcune volte all�anno<br />- non date in escandescenza se qualcuno vi si introduce in casa di notte. Nervi saldi e sinceratevi di non sparare per sbaglio (senza che sia necessario o peggio a un vostro familiare)<br />- scegliete con cura l�arma da acquistare (una pistola calibro .22 � molto pi� precisa e meno letale di una calibro 9�)<br /><br />Nell�acquisto di un�arma bisognerebbe tenere in considerazione: il tipo (fucile o pistola), il calibro, il modello, il tipo di automatismo, l�affidabilit� e la precisione.<br /><br />I fucili garantiscono di colpire il bersaglio pi� facilmente: ammortizzano il rinculo contro la spalla, si impugnano meglio e hanno una �rosa� di dimensioni consistenti grazie al munizionamento a pallini. Per questo stesso motivo impediscono un tiro selettivo e discriminante, infliggendo danni ingenti. Per colpire un bersaglio con una pistola � richiesta una maggiore abilit�, anche se il calibro .22 consente di piazzare colpi precisi anche a tiratori inesperti. Tue, 27 Mar 2007 22:13:51 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=265&forum=19 Visore notturno [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=264&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Visore notturno<br /> Che cos�� un visore notturno e come funziona<br />Un visore notturno � un apparecchio in grado di intensificare la luce presente di migliaia di volte in modo da produrre un immagine chiara e definita. I fotoni vengono raccolti nel fotocatodo attraverso la lente frontale, trasformati in elettroni e amplificati per poi passare attraverso lo schermo al fosforo che ne conferisce la tipica colorazione sul verde. Il visore per funzionare ha bisogno di una quantit� minima di luce (stellare o lunare). In assenza di fonti di luce viene utilizzato in genere un emettitore di raggi infrarossi (total darkness tecnology), che ha per� il difetto di essere visibile attraverso altri visori notturni.<br />Esistono quattro generazioni di visori notturni, la prima e la seconda generazione sono di libera vendita mentre la terza e la quarta sono riservate alle forze armate.<br /><br />Illuminatore infrarosso<br />Quasi tutti i visori notturni sono dotati di illuminatore infrarosso che consente il loro utilizzo in condizioni di buio assoluto( ad esempio dentro interni o grotte). Nelle caratteristiche viene indicato con la dicitura Built-In Infrared Illuminator. Quello fornito di serie � in genere debole e garantisce una visibilit� introno ai 15-20 metri. La luce infrarossa � invisibile ad occhio nudo ma ben visibile attraverso altri visori notturni, inoltre il diodo che emette il fascio di luce produce una debole luce rossa visibile solamente frontalmente a pochi metri di distanza. In alcuni modelli invece l�illuminatore IR � completamente invisibile ad occhio nudo. Gli illuminatori IR pi� potenti garantiscono una visibilit� intorno ai 100 metri.<br /><br />Prima generazione<br />I visori di prima generazione sono i pi� economici, con un prezzo che parte dai 200 euro per arrivare fino a 1500 euro per i modelli pi� costosi. Il principale difetto di questi visori � la bassa amplificazione della luce presente che � pari a 6000-15000 volte. L�immagine prodotta da questi visori ha i bordi sfocati (distorsione geometrica), ma questo difetto � stato risolto nei visori di prima generazione ad alta risoluzione. I visori di prima generazione emettono un leggero sibilo durante il funzionamento inoltre l�immagine prodotta � visibile per pochi istanti anche quando si spegne il visore. Garantiscono una visibilit� intorno a 80 metri o 150 metri per i modelli migliori.<br /><br />Seconda generazione<br />I visori di seconda generazione hanno un prezzo che va dai 1200 euro per i modelli base ai 3000 euro per quelli avanzati. Nei visori di seconda generazione viene aggiunta un amplificatore di luce costituito da tubi di vetro detto MCP (micro channel plate) che consente di amplificare la luce da 20000 a 65000 volte. Garantiscono quindi un immagine pi� nitida e brillante e una visibilit� che va dai 250 ai 600 metri. <br /><br />Terza generazione<br />I visori di terza generazione funzionano con una tecnologia all'arseniuro di gallio che consente di avere immagini pi� chiare e una visibilit� maggiore. La terza generazione � riservata alle forze armate. I tubi di intensificazione dei visori di terza gen. hanno una vita di ore maggiore dei visori di prima e seconda generazione grazie a un filtro di ioni.<br /><br />Quarta generazione<br />Nella quarta generazione il film di ioni viene rimosso consentendo un immagine di una nitidezza eccezionale a scapito di una durata minore della vita del tubo di intensificazione. La visibilit� raggiunge valori superiori a un chilometro. Inoltre l�immagine non viene disturbata da presenza di fonti luminose, e la nitidezza e la luminosit� dell�immagine sono superbe.<br /><br />Made in Europe <br />Se i visori di prima generazione sono quasi tutti prodotti in Russia e quelli di seconda, terza e quarta sono prodotti in america, l�Europa produce invece due tecnologie note come XD-4 e XR-5.<br /><br /><br />Come procedere all�acquisto di un visore notturno<br />Nell� acquisto di un visore notturno si devono tenere in considerazione diversi fattori. Prima cosa l�utilizzo che se ne vuole fare e quanto si � disposti a spendere, fattori questi che determinano in modo preponderante la scelta del modello. Fra i possibili utilizzi troviamo sicuramente escursionismo, campeggio, esplorazione di grotte, uso in barca, caccia, osservazioni naturalistiche, soft air fino ad arrivare a usi pi� professionali come sorveglianza della propria abitazione, guida notturna, osservazione a lunga distanza. I vari modelli in circolazione si adattano perfettamente a queste varie attivit� a patto che si scelga il modello giusto.<br /><br />Tra un visore di prima generazione e un visore di seconda generazione vi � un� enorme differenza in termini di qualit� dell�immagine prodotta, amplificazione della luce presente e distanza d�osservazione. Per� va detto che i visori di prima generazione partono da 200-300 euro mentre i visori di seconda costano sempre oltre i 1000 euro, quindi sta a voi decidere quanto volete spendere.<br /><br />Se vi occorre un modello che vi consenta l�utilizzo con entrambe le mani libere vi dovrete orientare su un visore che si possa montare in testa. Se si tratta di un visore bioculare il prezzo sar� praticamente il doppio di un visore monoculare, perch� appunto si tratta di due visori affiancati.<br /><br />Un altro fattore importantissimo � l�impermeabilit� (waterproof), se pensate di utilizzare lo strumento in condizioni avverse di tempo. Gli strumenti per uso in barca sono in genere di un colore vivace come il giallo e galleggianti, in modo da poter essere recuperato in caso di caduta in acqua.<br /><br />Per osservazioni a lunga distanza � preferibile un modello con uno zoom di almeno 5 ingrandimenti ed � d�obbligo un seconda generazione che consente un detection range di oltre 400 metri. La maggior parte dei visori notturni ha comunque un ingrandimento di 3X mentre i visori progettati per la navigazione hanno uno zoom di 1X o 1,5X in modo da potersi render conto della distanza reale degli oggetti osservati. Se si pensa di utilizzare lo strumento in movimento � preferibile un visore da navigazione.<br /><br />I visori di seconda generazione hanno il controllo automatico della luminosit�, caratteristica che manca nei visori di prima generazione ma che viene risolta in alcuni modelli con un circuito di spegnimento automatico in caso di abbagliamenti (ICT).<br /><br />Altri fattori da tenere in considerazione sono la dimensione e la maneggevolezza del visore, la presenza o meno dell�illuminatore infrarosso e la potenza di quest�ultimo, il guadagno del tubo intensificatore, la possibilit� di poter usare il visore con gli occhiali o comunque di poter regolare le diottrie. I visori notturni durante il funzionamento proiettano una debole luce verde che se non coperta da una guarnizione in gomma potrebbe rivelare la propria posizione. <br /><br />La messa a fuoco � quasi sempre manuale ma deve comunque risultare veloce e comoda. La possibilit� di aggiungere vari accessori, come adattatori fotografici, obiettivi, IR a lunga distanza � un altro fattore importantissimo. I visori notturni possono avere due pulsanti o uno solo: i due pulsanti consentono di poter accendere il visore e l�IR indipendentemente e quindi sono da preferire.<br /><br />Tra le marche pi� conosciute di visori notturni troviamo AMT, Bushnell, Night Owl Optics, ITT, Zeiss Tue, 27 Mar 2007 22:08:07 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=264&forum=19 LA FOSFATAZIONE [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=260&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: LA FOSFATAZIONE<br /> La fosfatazione<br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /><br />Queste le mie esperienze per una fosfatazione �casalinga�. Se deciderete di seguire queste istruzioni ricordate che anche io sono partito senza nessuna esperienza e sono un autodidatta in questo campo, per cui declino ogni responsabilit� da danni che possono derivare da quanto scritto.<br /><br /> <br /> <br /> <br /> Attrezzatura: <br /> Contenitore in acciaio inox (tassativo) o pirex ( vetro resistente al fuoco) <br /> Termometro <br /> Fornello a gas o piastra elettrica <br /> Filo di acciaio inox per sospendere le parti nella soluzione <br /> <br /> <br /><br />Ingredienti:<br /> <br /> Acqua distillata <br /> Acido fosforico 85% <br /> Biossido di manganese o biossido di zinco ( a seconda del colore che si vuole ottenere) <br /> Paglietta di acciaio o limatura di acciaio ( o attivatore) <br /> <br /> <br /><br />Il primo problema che si pone quando si vuole fare una fosfatazione � dove poter reperire gli ingredienti, al momento � molto difficile poter acquistare le soluzioni pronte dagli Stati Uniti, ma � possibile farsi inviare il biossido insieme ad uno speciale attivatore. L�acido � di facile reperibilit� in Italia, specialmente in negozi di prodotti chimici.<br /> <br /> <br /><br />Per il biossido io mi sono rivolto a questa ditta americana <a href="http://www.phosphatesolutions.com" target="_blank">www.phosphatesolutions.com</a><br /> <br /> Il titolare Tony � molto disponibile e gentile a dispensare consigli e suggerimenti per la buona riuscita dell�operazione. Mio consiglio � di acquistare sia il biossido di manganese sia quello di Zinco. Entrambi i prodotti completi di attivatore costano all�incirca 50$ e si possono fosfatare molti pezzi. <br /> <br /> <br /><br />Il secondo problema arriva quando volete fosfatare fucili con azione e canna montate, per cui avete bisogno di un contenitore molto lungo e stretto e di un bruciatore adatto a scaldare uniformemente la vasca.<br /> <br /> La vasca bisogna costruirsela o acquistarla in america su questo sito <a href="http://www.parkerizingtanks.com" target="_blank">www.parkerizingtanks.com</a> , per il bruciatore dovete costruirlo o dovete reperire un fornello con almeno 3 fuochi di uguale dimensione disposti in linea. Io ho scelto di costruirmelo partendo da un tubo ed installando un ugello montato sui fornelli da campeggio, dopo vari tentativi di miscelazione aria gas sono riuscito ad avere una buona fiamma facilmente regolabile. <br /> <br />Questo � il mio progetto:<br /><br />La mia vasca � lunga circa 95 cm e pu� contenere quasi tutte le armi lunghe, il bruciatore � composto da un tubo di ferro chiuso alle estremit�, dove ho praticato una serie di fori di 2,5 mm, ho installato un ugello di 1 mm ed ho praticato un bel foro di ventilazione in prossimit� dell�ugello, il tutto installato su un supporto dove poi appoggio la vasca.<br /> <br /> <br /> <br /><br />Una volta che l�attrezzatura � pronta dovete passare alla preparazione dei pezzi prima del bagno.<br /> <br /> � fondamentale sgrassare a fondo i pezzi, essi vanno lasciati a bagno per un notte dentro uno sgrassante. <br /> Potete usare acetone/diluente/trielina o ancora meglio il solvente usato per pulire i freni delle macchine, il cosiddetto �brake cleaner�. Bisogna anche munirsi di uno spazzolino morbido per pulire anche gli angoli pi� nascosti. <br /> <br /><br />Dopo che le parti sono state sgrassate conviene spagliettarle con lo scoth brite, o anche usare quelle spugnette verdi per pulire le pentole. Per la fosfatazione il miglior trattamento ai pezzi prima del bagno � la sabbiatura, che rende le superfici perfette per la fosfatazione.<br /> <br /> <br /><br />Dopo averle sabbiate bisogna sgrassarle ancora. Da questo punto dovete maneggiare i pezzi �esclusivamente� con guanti, ottimi quelli in lattice, in quanto la nostra pelle � unta e toccando i pezzi a mano nuda li ungeremo di nuovo compromettendo la uniforme �colorazione� delle parti.<br /> <br />Questi sono i miei pezzi prima e dopo la sabbiatura pronti per il bagno <br /><br />Suggerimento: prima di riempire il recipiente con la soluzione, specialmente se si usa la vasca, conviene preparare a misura il filo di acciaio inox per sospendere i particolari nel bagno e prendere le debite misure , anche perch� i pezzi non devono toccare il fondo del recipiente ma rimanere sospesi nella soluzione.<br /> <br /> Io per i piccoli pezzi ho costruito due cestelli di rete di acciaio inox da immergere nella soluzione. <br /> eccoli qua: <br /> <br /><br />Ora veniamo alla preparazione della soluzione, questa � la formula �master� da rispettare:<br /> <br /> <br /><br /> * 1000 ml di acqua distillata<br /> * 30 ml di acido fosforico<br /> * 14 grammi di Biossido di Zinco (polvere bianca) o Manganese (polvere marrone scuro)<br /> * 3 grammi di attivatore<br /><br /> <br /> Per quantit� maggiori moltiplicate le dosi <br /> <br /> <br />Attenzione: aggiungere l�acido all�acqua e mai l�acqua nell�acido<br /> <br /> <br /> <br /><br />Mettete l�acqua e l�acido nel recipiente e portate lentamente la soluzione a 180� F (82� C), questa temperatura � quella ottimale, comunque esiste una temperatura minima da rispettare di 170� F (76� C) ed una massima di 190� F (87� C) e queste non vanno mai superate.<br /> <br /> A questo punto aggiungete il biossido e lasciatelo bollire per 10 minuti, dopo aggiungete l�attivatore e lasciate la soluzione a raffreddarsi fino temperatura ambiente. Io la lascio una notte. <br /> <br /> <br /><br />Quando mettete il biossido nella soluzione questo cadr� sul fondo della vasca, tutto ci� � normale.<br /> <br /> Una parte viene assorbita dalla soluzione fino a saturazione, la quantit� di biossido in eccesso si posa sul fondo del recipiente. <br /> Quando immergerete i pezzi nel bagno il biossido passer� dalla soluzione ai pezzi. A questo punto il biossido posato sul fondo verr� assorbito dalla soluzione e cosi via. <br /> <br /> <br /><br />Quando aggiungerete l�attivatore ci sar� una piccola reazione nella soluzione che comincer� a bollire, tutto questo e normale, questo passaggio si chiama attivazione della soluzione. <br /> <br /> Fino a questo punto la soluzione era inattiva! <br /> <br /><br />Se non disponete dell�attivatore potete usare della comune paglietta d�acciaio, opportunamente sgrassata. Immergete nel bagno un batuffolo di lana di acciaio e lasciatela dentro fino a quando non comincia ad arrugginirsi, dopo toglietela. Al posto della paglietta potete anche usare della limatura di acciaio.<br /> <br /> Dopo aver lasciato la soluzione a riposare per un bel po� di tempo � arrivato il momento di fare la tanto sognata fosfatazione. <br /> <br /> <br /><br />Se intendete fosfatare molti pezzi occorre misurare quanta soluzione avete, questo serve per poter rimpiazzare l�acqua che evapora.<br /> <br /> Io misuro la distanza fra la superficie della soluzione ed il bordo del recipiente e la annoto, durante il bagno bisogner� aggiungere acqua per mantenere sempre lo stesso livello e quantit� di soluzione. <br /> (Aggiungere solo acqua perch� l�acido non evapora!) <br /> <br /> <br /><br />Riscaldate la soluzione e portatela lentamente a 180� F<br /> <br /> Una volta che siete riusciti a mantenere costante la temperatura del bagno prendete le vostre parti e immergetele. <br /> Immediatamente vedrete una quantit� enorme di bollicine provenire dai vostri pezzi, questo � normale, significa che il bagno sta funzionando. <br /> <br /><br />Attenzione: se immergete nel bagno pezzi molto grossi, come fucili interi, prestate particolare attenzione alla temperatura che potrebbe abbassarsi notevolmente.<br /> <br /> La cosa migliore sarebbe poter scaldare i pezzi per mezzo di un bagno con acqua bollente prima di immergerli. <br /> <br /> <br /><br />Ecco la reazione: <br /> <br /> <br /><br />Lasciate in bagno per minimo 10 minuti, e mai per pi� di 20 minuti.<br /> <br /> Controllate spesso le parti per vedere che non subiscano danni da parte dell�acido. <br /> <br /> <br /><br />Ogni acido, anche se 85%, reagisce in modo diverso. Consiglio di immergere prima un pezzo di poco valore e controllare la reazione per vedere se ci sono danni sul metallo.<br /> <br /> Appena terminato il bagno, passate i pezzi sotto acqua corrente e sciacquateli molto bene, asciugateli e cospargeteli di olio antiumidit�. Io uso il WD40 che � molto buono per questo genere di lavori <br /> Lasciate i particolari belli unti per almeno un giorno. <br /> <br /> <br /><br />Ecco il risultato che ho ottenuto sul mio Garand <br /> <br /> Colore <br /> <br /><br />A seconda del tipo di biossido usato otterrete una differente colorazione del metallo.<br /><br /> *<br /><br /> Il biossido di Zinco da un colore grigio scuro (colore topo)<br /> *<br /><br /> Il biossido di manganese da un colore grigio molto scuro, quasi tendente al nero <br /><br />Sta a voi scegliere quello che preferite.<br /> <br /> <br /> Il Garand <br /> <br /><br />Quando parliamo di fosfatazione non possiamo non nominare il mitico M1 Garand, tutto il fucile � fosfato ad eccezione della presa dei gas, costruita di un acciaio che non si pu� fosfatare, e verniciata con un particolare procedimento.<br /> <br /> Nel Garand � stato usato sia il bagno allo zinco sia quello al manganese. <br /> Nei fucili costruiti durante la 2� Guerra mondiale � stato usato il bagno allo zinco. <br /> Per quelli post Guerra � stato utilizzato quello al manganese. <br /> Oltre al colore, la differenza fra i due biossidi sta nella diversa resistenza che hanno. <br /> l manganese � molto pi� resistente e protettivo rispetto allo zinco. <br /> <br /> La domanda sorge spontanea: come mai tutti i Garand sono di colore verdastro? <br /> La tanto famigerata colorazione verde si ottiene con il passare del tempo a da una combinazione di solventi e lubrificanti usati per pulire ed oliare il fucile. <br /> Normalmente il verde viene fuori pi� marcatamente in quelle armi che sono state immagazzinate per lungo tempo e ricoperte dal Cosmoline, uno speciale di grasso protettivo, usato nel passato. <br /> La sua composizione reagisce con la fosfatazione e trasforma il colore da grigio a verde. <br /> Chi crede che i Garand venissero fosfatati con questo colore � completamente fuori strada!! <br /> Bisogna anche precisare che il � verde� si pu� ottenere solo sui fucili fosfatati con lo zinco e non con quelli al manganese. <br /> Esistono vari �trucchi� , che io non ho provato, per poter dare quel colore verdastro al fucile. <br /> Il pi� semplice ( anche se non so se funziona) e quello di prendere il fucile appena uscito dal bagno di fosfatazione, immergerlo in acqua bollente, e poi immergerlo in un grasso color verde . <br /> L�unico grasso verde che io conosco e quello per cuscinetti della Fiat. <br /> Seguendo i vari forum americani sull�argomento, ho appreso che i grassi contenenti lanolina sono molto indicati per ricreare questa patina. <br /> Sono a conoscenza che sono allo studio bagni di fosfatazione che danno immediatamente questo risultato. <br /> Ma credo che difficilmente riusciremo ad averli in Italia. <br /> <br /> D. C, Tue, 27 Mar 2007 20:32:53 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=260&forum=19 Remington Rand 1911 a1 [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=259&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Remington Rand 1911 a1<br /> Remigton Rand 1911 A1<br /><br /> <br /><br />Questa non � una pistola.<br /><br />E� un mito.<br /><br />E come diavolo si fa a parlare di un mito?<br /><br />Dalla sua adozione, nel 1911, � stata l�arma da fianco dell�esercito degli Stati Uniti fino al 1985. Presso alcuni reparti speciali dello stesso esercito, lo � tuttora (pur nelle sue varianti pi� recenti). Ha preso parte a due guerre mondiali, alla Corea ed al Vietnam, oltre che ad una miriade di altri scontri minori. � stata ed � l�ordinanza di molte Forze Armate e Polizie, non solo americane. I suoi �cloni�, cio� le armi che ne riprendono il progetto e l�impostazione di base (a volte solo limitandosi a copiarli totalmente) sono decine e decine, per un totale di molti milioni di esemplari. I libri che le sono stati dedicati, in ogni lingua, sono centinaia. Gli articoli sulle riviste specializzate, migliaia. E� stata camerata praticamente per tutti i calibri possibili, ma � nata insieme ad una cartuccia altrettanto mitica, con la quale forma una coppia da leggenda: �la� 45 per eccellenza. � figlia di John Moses Browning, da tutti considerato �il genio� delle armi da fuoco. � la pistola che chiunque vorrebbe avere se dovesse naufragare su un�isola deserta. Infine, � la pistola che ho sempre desiderato avere da quando avevo dieci anni� <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4d6422f04.gif" alt="" /><br /><br /> Come diavolo si fa a parlare di un mito? Per scrivere tutto quello che ci sarebbe da sapere non basterebbe un�enciclopedia. D�altra parte, qualunque cosa si scriva, si ha sempre l�impressione di aver lasciato fuori qualcosa. Eppure, se si vuole fare una scheda, qualcosa bisogna dire. Partiamo quindi nel modo pi� classico, dalla storia di quest�arma. <br /><br /> Le radici dello sviluppo della 1911 affondano nella dirette conseguenze della guerra ispano-americana, quella rivolta delle Filippine (1899-1902) in cui i Moros Juramentados, esaltati dal fanatismo e molto probabilmente anche da droghe di vario tipo, si dimostrarono del tutto in grado di massacrare a colpi di machete i soldati americani anche dopo essere stati raggiunti da diversi proiettili di quella che era all�epoca l�arma corta d�ordinanza dell�esercito USA, il revolver camerato nell�anemico .38 Long Colt. Oltre a distribuire rapidamente alle truppe le vecchie Single Action Army in calibro .45 Colt ed a fare ampio uso dei Winchester 1897 calibro 12, che riequilibrarono la situazione, l�amministrazione militare provvide ad istituire nel 1904 un�apposita commissione, la famosa Thompson-Lagarde, che al termine di una serie di esperimenti forse poco scientifici (con i criteri di oggi), ma sicuramente cruenti, condotti su cadaveri umani ed animali vivi giunse alla conclusione che l�unico calibro accettabile per l�impiego militare era il .45. Il War Department inizi� quindi a cercare un�arma in quel calibro, e le varie aziende si dedicarono attivamente a studiare e proporre nuovi modelli. Naturalmente, tutte semiautomatiche, la cui diffusione su larga scala iniziava giusto allora. Fra le grandi nazioni, solo la Gran Bretagna rimase legata al revolver fino alla seconda guerra mondiale. <br /><br /> La Colt affid� il compito di ideare la nuova arma al suo miglior progettista, quel John Moses Browning che per le sue realizzazioni si basava, fra l�altro, su due concetti fondamentali e intimamente legati fra loro: �ogni pezzo deve svolgere il maggior numero possibile di funzioni� e �quello che non c�� non si pu� rompere�. Si part� modificando la Colt 1902 in calibro .38 ACP per giungere nel 1905 alla realizzazione di una semiautomatica, la modello 1905 appunto, che camerava anche una nuova cartuccia appositamente studiata, la .45 ACP. Inizi� quindi una lunga trafila, fatta di continue migliorie e incessanti prove da parte dell�esercito americano (mai del tutto soddisfatto), che port� infine alla messa a punto della modello 1909 che, superando la Mauser C96 e la nostra Glisenti (scartate in partenza per il calibro) e la Luger Parabellum camerata per l�occasione in .45 ACP, dopo alcune ulteriori modifiche vinse la finale contro un�altra concorrente americana, la Savage.<br /><br /> Il 29 marzo 1911 l�arma della Colt venne quindi adottata ufficialmente con la denominazione di AUTOMATIC PISTOL CALIBER .45 � MODEL OF 1911. Nasceva una leggenda.<br /><br /> <br /><br />La pistola ottenne ben presto l�approvazione di personaggi importanti�<br /><br /> <br /><br /> La casa di Hartford mise subito in produzione la nuova arma ed il 4 gennaio del 1912 inizi� le consegne all�US Army. Il modello 1911 venne prodotto dalla Colt fino al 1923, per un totale di circa settecentomila esemplari. Inoltre, l�arma fu costruita anche presso l�arsenale governativo di Springfield (dal 1912 al 1918, per circa 25.000 esemplari), dalla Remington (negli anni della prima guerra mondiale, per poco pi� di 21.000 pezzi) e dalla canadese North American Arms (per un totale di circa cento pistole; naturalmente queste ultime sono comunissime, se qualcuno ne ha una e vuole liberarsene sar� lieto di aiutarlo� <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e398ff7b.gif" alt="" /> ).<br /><br /> La 1911 venne adottata anche dalla Norvegia (che la produsse su licenza come modello M/1914) e si diffuse ampiamente sul mercato civile, col nome di Government Model. Proprio da questa produzione civile la Colt trasse le pistole che utilizz� per onorare i contratti con il governo britannico (che nel 1915-16 acquist� una serie di circa 10.000 Government camerate in .455 Webley Auto per assegnarle ai Royal Flying Corps, i precursori della RAF) e con quello russo (1916, 14.500 pistole in .45 ACP).<br /><br /> Il 6 aprile del 1917 gli USA intervengono nella Grande Guerra e la 1911 � al loro fianco. Inizialmente pensata come semplice arma di difesa personale per gli ufficiali e gli artiglieri, dimostr� ben presto tutto il suo valore negli scontri ravvicinati all�interno delle trincee e nei fitti boschi francesi, dove un�arma corta, semiautomatica, maneggevole e con un buon potere d�arresto risultava sicuramente superiore ai lunghi fucili a ripetizione manuale della prima guerra mondiale. Fu proprio utilizzando una di queste pistole, insieme ad un fucile P17, che la mattina dell�8 ottobre 1918 l�allora caporale Alvin York riusc� praticamente da solo a neutralizzare una postazione di mitragliatrici tedesche, eliminare 25 soldati nemici e catturarne 132 (compresi 3 ufficiali), guadagnandosi la promozione a sergente, la Medaglia d�Onore del Congresso e l�ingresso nella leggenda, sancito anche dalla realizzazione di un film a lui dedicato.<br /><br /> <br /><br /> Al termine dell�immenso massacro che fu la prima guerra mondiale, i superstiti tornarono a casa. Si dice che gli americani avessero apprezzato cos� tanto le loro 1911 da �dimenticarsi� in massa di restituirle al momento del congedo, provvedendo invece a far rimuovere la scritta �US PROPERTY� dalle proprie armi e a ribrunirle. La met� circa delle 1911 inviate in Europa non torn� negli arsenali governativi � <br /><br /> La quantit� di pistole rimaste in possesso dell�esercito USA era comunque sufficiente alle esigenze del tempo di pace, per cui si pot� provvedere con calma a rivalutare l�intero progetto, visto che non c�era bisogno di ordinare immediatamente una nuova produzione. Nel 1924, sulla base delle esperienze maturate con l�uso pratico, la pistola venne sottoposta ad un �restyling� meccanico che introdusse varie modifiche e port� ad una nuova configurazione, adottata nel 1926 come modello 1911 A1.<br />Ai circa 10.000 pezzi di nuovo tipo acquistati dalla Colt nel 1924 seguirono altri tre ordini, nel 1937, 1938 e 1939, per un totale complessivo di poco meno di altri 10.000. Nel frattempo, la casa di Hartford continu� anche la produzione per il mercato civile; nuovi contratti (sia per la vendita di pistole prodotte in USA che per la cessione dei diritti per la produzione in proprio) giunsero dal Brasile e dall�Argentina. Intanto, in Europa, si andava preparando, e poi scatenando, un�altra mattanza� <br /><br /> Il 7 dicembre del 1941, la storia del mondo cambia. I giapponesi bombardano Pearl Harbour e �svegliano il gigante addormentato�, provocando l�intervento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Il potenziale economico ed industriale della nazione si dimostr� enorme. Con uno sforzo immenso, ogni azienda utile venne riconvertita alla produzione di materiale bellico. Complessivamente, dall�inizio alla fine della guerra furono costruiti circa due milioni di 1911 A1. Il Governo USA acquist� anche la produzione civile della Colt ancora invenduta, che venne rimarcata e inviata all�estero, nell�ambito della legge affitti e prestiti, insieme a molte vecchie 1911 presenti nei magazzini. Bench� inferiore a quello della prima guerra mondiale, il numero di militari americani armati di pistola fu elevatissimo anche nella seconda.<br />Molti ufficiali e soldati che vennero equipaggiati con la carabina M1 acquistarono personalmente la grossa semiautomatica, da utilizzare anche solo come arma di riserva. Oltre alla Colt ed all�arsenale di Springfield, durante il secondo conflitto mondiale produssero la 1911 A1 la Union Switch & Signal Company, la Singer Manufacturing Co., la Ithaca Gun Co. e, soprattutto, la Remington Rand Inc. che, con circa 900.000 esemplari realizzati, super� persino la produzione della Colt ed anzi arriv� quasi a realizzarne tante quanto la Colt e la Ithaca insieme. <br /><br /> La Remington Rand era un�azienda di costruzioni meccaniche nata nel 1927 dalla fusione della Rand Kardex Bureau Inc. (che produceva calcolatrici e sistemi di archiviazione) con la Remington Typewriter Company (che produceva macchine da scrivere e, prima di essere scorporata e venduta, era nata come linea di produzione della Eliphalet Remington & Sons, famosa fabbrica di armi da fuoco). Pur discendendo dalla stessa azienda d�origine, non era quindi la stessa Remington che aveva prodotto le 1911 della prima guerra mondiale.<br />Quando l�Ordnance Department si mise alla ricerca di ditte private in grado di affiancare la Colt e gli arsenali governativi nella costruzione di pistole, la Remington Rand, che aveva gi� iniziato a produrre pezzi di ricambio, ma nessuna arma completa, propose la propria candidatura.<br />La risposta, dopo le verifiche dell�amministrazione, fu un primo ordine di 125.000 pezzi, che la ditta ricevette il 16 marzo del 1942. Venne quindi realizzata una divisione apposita dell�azienda (la �Divisione C�) e fu approntato uno specifico stabilimento a Syracuse, New York, che nel novembre dello stesso anno inizi� a consegnare le prime pistole realizzate sui disegni della Colt. All�inizio i componenti pi� difficili da fabbricare vennero forniti dall�esterno (canne High Standard, Colt e Springfield Armory, controleve di sicura Colt, hold open Colt e Springfield Armory, disconnettori Union Swithch & Signals), poi la ditta divenne in sostanza autosufficiente, fatta eccezione per le canne.<br /><br />Poco dopo l�inizio, la produzione si arrest�, nel periodo compreso fra marzo e maggio del 1943, per il mancato superamento dei test di intercambiabilit� dei componenti delle armi, su cui il Bureau of Ordnance esercitava un controllo dalla severit� quasi maniacale. Il risultato di questa attenzione fu che, presso i vari reparti, era possibile smontare contemporaneamente diverse pistole prodotte da aziende diverse, sottoporle tutte insieme ad interventi di manutenzione ordinaria, e poi rimontarle prendendo i pezzi praticamente alla rinfusa. Dal punto di vista logistico era un grosso vantaggio (da due armi rotte se ne poteva fare una buona senza problemi), da quello collezionistico un po� meno, perch� spesso si trovano delle pistole che non sono altro che dei �miscugli� di varie componenti e non corrispondono ad alcun modello originale. Se fosse limitata unicamente ad interventi effettuati sul campo o in arsenale la cosa potrebbe anche essere accettabile (ed anzi riflettere una particolare caratteristica storica di queste armi), ma chi pu� garantire che queste pistole non siano state ottenute raschiando il fondo del barile di un mucchio di rottami dismessi e non siano quindi delle vere ex-ordinanza? Torneremo su questo aspetto.<br /><br />Una volta risolti i problemi di intercambiabilit� la produzione decoll� completamente e continu� senza altri problemi, utilizzando materiali e livelli di finitura di altissima qualit� (come richiesto dall�Ordnance Department), fino al 1945, cio� fino al termine del conflitto, quando usc� dallo stabilimento la pistola col numero di matricola 2465139, l�ultima prodotta. Il totale di 1911 A1 fabbricate dalla Remington Rand nel corso della guerra fu di 877.751 pezzi. In seguito, l�azienda non si dedic� pi� alla produzione di armi e nel 1955 scomparve, fondendosi con la Sperry Corporation per dare origine alla Sperry Rand Corporation. <br /><br />Gli Stati Uniti (insieme ad altre nazioni e con l�aiuto di moltissimi uomini liberi di ogni paese) avevano vinto�<br /><br /> <br /><br /> <br /><br /> � ma il costo, non solo in termini economici, era stato altissimo: <br /><br /> <br /><br /> Ovviamente, non solo gli americani sono caduti in quella guerra e non erano angeli salvatori, ma � al massimo � uomini di buona volont�. Tuttavia non fa male, ogni tanto, soffermarsi a ricordare e pensare� Il sonno della ragione genera mostri, e quello della memoria anche. <br /><br /> Terminata la seconda guerra mondiale, il numero di pistole a disposizione dell�US Army era enorme. Non ne venero quindi acquistate altre e non ci furono nuove produzioni militari. I pezzi rimasti furono sufficienti ad affrontare la Corea, il Vietnam e gli altri conflitti minori di quegli anni. Nel 1985 la 1911 A1 venne sostituita dall�adozione della M9, ma in realt� rimase in servizio ancora per anni, fino a che non venne completata la consegna ai reparti delle nuove armi. <br /><br /> La Remington Rand fotografata in questa scheda potrebbe quindi aver preso parte ai conflitti della WWII in Europa e/o nel Pacifico, alla Corea, al Vietnam o a chiss� che altro, oppure essere rimasta in un magazzino o in qualche corpo di guardia per oltre 40 anni, non c�� modo di saperlo� E� al tempo stesso il bello e il brutto delle ex-ordinanza: di solito, si pu� immaginare quello che si vuole, ma gli oggetti non parlano e non raccontano.<br /><br /> A questo punto, vediamola questa veterana. Il lato sinistro � quello dell�immagine di apertura. Il destro � questo:<br /><br /> <br /><br /> Come si vede, la pistola � parkerizzata (fosfatata), come deve essere per le pistole prodotte nel corso della seconda guerra mondiale. Le 1911 (non A1) erano invece brunite. Le Remington Rand della prima produzione erano caratterizzate da una finitura particolare, detta Du-lite, ottenuta con un complesso trattamento a caldo che portava ad ottenere, sostanzialmente, una colorazione grigio-blu su superfici sabbiate. Tuttavia, a partire dal 1943 e dalla matricola 995000 circa, anche le armi di questa ditta furono parkerizzate. <br /><br /> Passiamo quindi ad esaminare le scritte. Sul lato destro del fusto, dietro la guancetta, si trova questo punzone:<br /><br /> <br /><br /> Si tratta del punzone di ispezione dell�Ordnance Department, utilizzato dalla met� del 1942 in poi su tutte le pistole, fatta eccezione per quelle della US&S. E� impresso solo parzialmente, ma questa � quasi la regola. Comunque, deve sempre essere visibile, anche se non completo. Il disegno intero era questo:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br /> Sempre sullo stesso lato del fusto, ma davanti alla guancetta, si trovano invece queste scritte:<br /><br /> <br /><br /> I marchi di queste pistole venivano impressi in parte prima della finitura ed in parte dopo. Questa immagine � un buon esempio dei due casi: la scritta �UNITED STATES PROPERTY�, quella �M 1911 A1 US ARMY� ed il prefisso �NO.� sono state impresse prima, il numero di matricola � stato punzonato dopo. Oltre a questo, venivano impressi dopo la finitura anche i marchi degli Ispettori degli Arsenali, quello dell�Ordnance Department e, talvolta, quelli delle prove a fuoco.<br /><br /> Ricorderete che abbiamo detto che all�inizio del 1943 la Remington Rand sospese la produzione a causa di problemi con l�intercambiabilit� delle parti. Le pistole realizzate prima di questa pausa recavano il prefisso �No� davanti al numero di matricola, mentre in quelle successive alla ripresa delle consegne entrambe le lettere sono maiuscole. Tuttavia, nell�intervallo matricolare compreso approssimativamente fra 955000 e 1015000 si possono trovare alternativamente i due prefissi. Inoltre, nel 1943 venne prodotto a scopi sperimentali un centinaio di pistole che portavano davanti alla matricola il prefisso �NO. ERRS�, che significava Experimental Remington Rand Series. Difficile trovarne una.<br /><br /> Dal numero di matricola si possono trarre delle indicazioni per risalire all�anno di produzione, come spiegato qui<br /><br /> �Remington Rand_Matricole�<br /><br /> <br /><br /> Sul lato sinistro, le scritte sono tutte raggruppate intorno ai comandi principali: <br /><br /> <br /><br /> Le lettere FJA sono le iniziali del colonnello Frank J. Atwood, ispettore dell�intera produzione Remington Rand e Ithaca.<br /><br /> Il marchio TRA appartiene invece ad un distributore tedesco presso il quale la pistola � passata dopo il �congedo� e non riflette la vita militare dell�arma.<br /><br />Le diciture sul carrello sono del cosiddetto �Terzo Tipo�, utilizzato dal 1943 (matricola 980000 circa) fino alla fine della produzione. La scritta (su due righe) � pi� corta della lunghezza dell�hold open. Le scritte del �Primo Tipo� (1942-43, dalla matricola 916405 alla 955000 circa) riportavano invece le diciture �REMINGTON RAND INC.� sulla riga superiore e �SYRACUSE, NEW YORK� su quella inferiore. Il marchio del �Secondo Tipo� era identico al terzo tipo, ma sensibilmente pi� grande (di lunghezza leggermente superiore a quella dell�hold open). I tre marchi sono messi a confronto qui<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />Primo Tipo<br /><br />Anni: 1942-43<br /><br />Matricole: 916405-955000 circa<br /><br />�NEW YORK� e non �N.Y. U.S.A.�<br /><br /> <br /> <br /><br />Secondo tipo<br /><br />Anni: 1943<br /><br />Matricole: circa 955000-circa 980000<br /><br />Scritta poco pi� lunga dell�hold open<br /><br /> <br /> <br /><br />Terzo tipo<br /><br />Anni: 1943-45<br /><br />Matricole: circa 980000-2465139<br /><br />Scritta pi� corta dell�hold open<br /><br /> <br /><br /> La lettera �P� sotto il pulsante di sgancio del caricatore � il marchio che veniva impresso il giorno della prova a fuoco della pistola e si trova anche sul carrello, di fonte alla tacca di mira. Si conoscono �P� di diverse dimensioni, ma quello che � importante � che nelle armi che ne portano pi� di uno questi marchi siano tutti uguali, dato che venivano impressi con il medesimo punzone. La pistola fotografata, come tutte le Remington Rand, ha la �P� anche sul carrello:<br /><br /> <br /><br /> Come ricorderete, abbiamo detto che la rigorosa intercambiabilit� delle parti faceva s� che fosse possibile smontare contemporaneamente pi� armi e poi rimontarle pi� o meno alla rinfusa, ottenendo combinazioni collezionisticamente non corrette. In particolare, bisogna prestare attenzione a varie minuterie che, inizialmente zigrinate, vennero in seguito prodotte da diverse fabbriche con una semplice rigatura, in modo da consentire di risparmiare una lavorazione. La foto qui sotto riporta le caratteristiche dei vari pezzi cos� come si potevano riscontrare nelle Remington Rand all�uscita dalla fabbrica:<br /><br /> <br /><br /> Il cane � zigrinato, come fu per l�intera produzione. I primi esemplari, di solito con finitura Du-Lite, montavano cani forniti dalla Colt, del tipo a cresta larga (stile mod. 1911), in seguito si pass� al cane pi� stretto della 1911 A1. In ogni caso, nelle Remington Rand questo pezzo deve essere sempre zigrinato.<br /><br /> Analogamente, deve essere zigrinata la leva della sicura manuale, che non fu mai rigata.<br /><br /> Il mainspring housing e la leva dell�hold open, invece, furono inizialmente zigrinate ed in seguito solo rigate. In entrambi i casi, la variazione avvenne intorno al maggio del 1943, poco dopo l�introduzione del logo di Terzo Tipo, pi� o meno a partire dal numero 1350000.<br /><br /> <br /><br /> Come funziona e come si smonta una 1911 lo sanno anche i sassi; non sar� quindi il caso di dilungarci su questo argomento, dato che questa scheda � gi� di per s� piuttosto corposa. Vale solo la pena di ricordare come la semplicit� (che non vuol dire grossolanit�) del progetto di Browning si veda, ad esempio, dal fatto che la pistola � stata deliberatamente studiata in modo da poter essere smontata senza l�aiuto di alcun attrezzo, semplicemente utilizzando il guidamolla del cane come cacciaspine. Chi volesse fare un rapido ripasso e, soprattutto, verificare quest�ultima affermazione, pu� fare un salto qui<br /><br /> <a href="http://www.coolgunsite.com/disassembly/disassembly.htm" target="_blank">http://www.coolgunsite.com/disassembly/disassembly.htm</a><br /><br /> Quella che segue � un�immagine classica, che corrisponde all�esito finale dello smontaggio da campagna della pistola:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br /> Sulle parti cos� disassemblate � possibile fare ancora qualche rilievo. Sul fusto � visibile una �G�, impressa prima della finitura dei pezzi, che costituisce un marchio di ispezione e indica che la pistola � stata prodotta per soddisfare un contratto Governativo:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br /> Il caricatore � quello standard della 1911; sulla parte sporgente della sua base si deve trovare impressa una lettera, che indica la ditta che lo ha prodotto:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br /> Sulle Remington Rand si possono trovare solo quattro lettere, corrispondenti ad altrettante aziende:<br /><br />L = M.S. Little Mfg. Co., di Hartford<br /><br />R = Risdon Mfg. Co., di Naugatuck<br /><br />S = Scovill Mfg. Co., di Waterbury<br /><br />G = General Shaver Division.<br /><br />L�ultima era una divisione della stessa Remington Rand, che produceva i caricatori esclusivamente per la casa madre. I primi tre erano invece fornitori esterni, i cui prodotti si possono trovare anche su pistole Ithaca ed US&S. <br /><br />Anche le guancette, in plastica marrone, erano prodotte da una ditta esterna, la Keyes Fibre Co., che le contrassegnava sulla faccia interna con il proprio marchio, una �K� dentro una stella a cinque punte:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br /> La pistola fotografata monta, giustamente, delle guancette del secondo tipo, riconoscibili per la presenza di anelli di rinforzo intorno ai fori di passaggio delle viti. Nelle guancette del primo tipo, tipiche della produzione iniziale, tali rinforzi sono assenti. <br /><br /> Infine, la canna. La Remington Rand non ne ha mai prodotta nemmeno una. Le acquistava invece presso fornitori esterni, che le contrassegnavano imprimendo il proprio marchio sulla faccia esterna dello zoccolo su cui � fulcrata la bielletta. Nelle prime pistole (Primo e Secondo Tipo) venivano montate normalmente canne fornite dalla Colt (e marcate �Colt .45 AUTO� sul lato sinistro della camera di cartuccia, subito sopra lo zoccolo) e dalla Springfield Armory (marchio S P sul lato sinistro dello zoccolo). Analogamente, negli ultimi esemplari prodotti (fra le matricole 1700000-1800000) si trovano canne della Flannery Bolt Co. (marchio F sul lato destro dello zoccolo e P sul sinistro). Tuttavia, la grande maggioranza delle pistole Remington Rand � stata realizzata con canne prodotte dalla High Standard e contrassegnate da una P (che di solito si vede male) a sinistra e dal marchio HS sulla destra dello zoccolo:<br /><br /> <br /><br /> Siamo arrivati alla fine. Per concludere, non resta che inserire la tabella dei dati tecnici�<br /><br /> <br /><br />Marca e Modello<br /> <br />Remington Rand 1911 A1<br /><br />Calibro<br /> <br /><br />.45 ACP<br /><br />Numero di colpi<br /> <br /><br />7 + 1 in canna<br /><br />Lunghezza complessiva<br /> <br /><br />215 mm<br /><br />Peso (arma scarica)<br /> <br /><br />1105<br /><br />Lunghezza della canna<br /> <br /><br />127 mm<br /><br />Rigatura<br /> <br /><br />6 righe sinistrorse<br /><br /> <br /><br /> � e lasciarci con una foto d�insieme di due vecchi �compagni d�armi�: Tue, 27 Mar 2007 20:09:52 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=259&forum=19 Beretta 1915-17 [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=258&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Beretta 1915-17<br /> Beretta 1915-17<br /><br /> <br /><br /><br />� nato prima l�uovo o la gallina? Non lo sanno nemmeno alla Beretta.<br /><br />Tranquilli, non sono impazzito. Non pi� del solito, almeno. <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4d6422f04.gif" alt="" /><br /><br />In realt�, il problema � che di �Beretta 15� (nome generico e improprio, come vedremo) ne esistono due, una in calibro 9 Glisenti ed una in 7,65 Browning, e non si sa con chiarezza quale sia stata progettata per prima. Neppure la stessa ditta produttrice dispone di dati precisi in grado di fugare questa incertezza. <br /><br />Per comprendere la situazione in cui nacquero queste armi, � importante collocarle storicamente nel loro tempo. Al termine del primo decennio del �900 si andava delineando un nuovo sviluppo degli armamenti individuali che, soprattutto in campo militare, avrebbe portato al trionfo della pistola semiautomatica, che ormai stava uscendo dalla sua fase iniziale, nella quale si erano visti anche progetti e modelli a dir poco astrusi, per trasformarsi in un oggetto affidabile e di ampia diffusione. Questi progressi tecnologici diventavano ancor pi� importanti man mano che sull�Europa che si avviava ad uscire tragicamente dalla Belle �poque si andavano addensando nubi tempestose ed iniziavano a spirare venti di guerra sempre pi� forti. I comandi militari di tutte le Nazioni si sforzavano di adeguare i loro armamenti, per evitare di farsi cogliere impreparati da un eventuale conflitto, e l�Italia non faceva eccezione. <br /><br />Alla vigilia dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, le pistole in dotazione alle forze armate del nostro Paese formavano un gruppo variegato ed eterogeneo, al quale corrispondeva una variet� di calibri che certamente non aiutava dal punto di vista logistico. Accanto alle vecchie rivoltelle �89 e �74, alle Mauser �99 assegnate alla marina e ad un numero significativo di semiautomatiche di piccolo calibro e di basso costo mai adottate ufficialmente, ma comunque utilizzate, le semiautomatiche assegnate agli ufficiali del Regio Esercito erano le Glisenti Modello 1910 e le Brixia, entrambe camerate per il calibro 9 Glisenti. Queste armi, pur non essendo del tutto inadeguate, risultavano viziate da parecchi difetti che le rendevano ormai inaccettabili per un uso generalizzato in una guerra: erano infatti caratterizzate da una progettazione complessa, che le rendeva di difficile produzione e manutenzione, costose da realizzare e relativamente poco robuste. Tutti aspetti inaccettabili in un�arma militare. L�amministrazione regia si mise quindi alla ricerca di un�arma che fosse di facile manutenzione, grazie ad uno smontaggio da campagna semplice, nonch� robusta ed affidabile e che potesse essere prodotta in grandi quantit� in tempi brevi e ad un costo contenuto. La trov� in un modello proposto dalla fabbrica d�armi pi� antica del mondo, la ditta Pietro Beretta. <br /><br />All�epoca, la casa bresciana realizzava e commercializzava quasi esclusivamente fucili da caccia ad anima liscia, anche se non era del tutto estranea alle forniture militari perch� produceva per altre ditte parti di armi (canne per mitragliatrici e mitragliatori, ad esempio) e lavorava per l�Arsenale di Gardone Valtrompia. Tuttavia, lo studio di una nuova pistola, con la quale affacciarsi tanto sul mercato militare quanto su quello civile, doveva gi� essere stato intrapreso da un po� di tempo perch� la nuova arma venne brevettata il 29 giugno 1915, poco pi� di un mese dopo l�entrata in guerra dell�Italia, e si trattava di un progetto gi� compiuto e ben definito. Gi� l�11 novembre dello stesso anno venne stipulato un contratto per la fornitura di 5.000 pistole all�Esercito, seguito da un secondo per altre 5.000 il 20 dicembre. La distribuzione ai reparti inizi� nel 1916. Una nuova fornitura, in due contratti da 5.000 e 300 pezzi venne ordinata alla fine del 1917. La �Pistola Beretta Brevetto 1915� in calibro 9 Glisenti venne prodotta dal 1915 alla fine del 1918, per un totale di 15.670 pezzi, 15.300 dei quali destinati al Regio Esercito ed i restanti al mercato civile, e rest� in servizio fino alla fine degli anni 30. <br /><br />Tuttavia, esiste un�altra �Brevetto 1915�, la �modello 1917� fotografata in questa scheda e camerata per il calibro 7,65 Browning. Si tratta di una pistola pi� piccola e pi� leggera della sorella maggiore, rispetto alla quale presenta anche alcune semplificazioni. In particolare, � priva della sicura a leva posteriore, della molla ammortizzatrice di rinculo e dell�espulsore, la cui funzione viene svolta dal percussore. Inoltre, nella modello 17 il ponticello del grilletto � ovale invece che rotondo e le guancette presentano il monogramma PB in un ovale e sono caratterizzate dal rigature verticali invece di essere zigrinate.<br /><br />La �Modello 1917� venne accettata dal Ministero della Guerra il 14 settembre del 1917, stipulando il 12 ottobre successivo un primo contratto che prevedeva la fornitura di 10.000 pezzi, ognuno dotato di due caricatori di scorta. La serie matricolare si inser�, un po� confusamente, in quella della sorella in calibro 9 Glisenti; la prima 17 nota � la 15.649, ma la vera produzione dovrebbe essere iniziata col numero 16.000 circa. L�ultima matricola nota � la 71.744 e la produzione dovrebbe essere terminata intorno al 1921, continuando ben oltre la fine della guerra (soprattutto per il mercato civile) ed arrivando ad un totale di circa 55.700 pezzi. Un lotto venne anche destinato alla Regia Marina e marchiato con un punzone recante la sigla RM ed il disegno di un�ancora. Negli anni �40, un lotto di 1.500 pezzi venne inviato all�esercito della Finlandia e marcato SA (Suomen Armejia, cio� Esercito Finlandese) sul fusto, davanti alla leva della sicura. <br /><br />Sulle date di produzione, quindi, a parte qualche incertezza, sembrano esistere pochi dubbi. Ma quale delle due pistole � stata ideata per prima? Come gi� detto, nessuno pu� rispondere con certezza. Sono state formulate varie ipotesi, ed a me non resta che presentare la mia, sottolineando che si tratta di una semplice supposizione, non sostenibile (ma neppure confutabile) con prove certe. Come abbiamo visto, ai tempi del brevetto, nel 1915, la pistola era gi� molto ben delineata, tanto da rendere poco credibile l�idea di un�arma progettata in fretta e furia. Sembra invece che il titolare della ditta (Pietro Beretta) ed il progettista (Tullio Marengoni, all�epoca Capo Officina della casa bresciana) avessero studiato molto bene lo �stato dell�arte� delle pistole semiautomatiche dell�epoca, riprendendone varie caratteristiche (ad esempio, il carrello aperto anteriormente, come sulla Mauser modello 10/14, e dotato di una finestra di espulsione differenziata) ed armonizzandole in un disegno curato e, per certi versi, innovativo. Per quanto riguarda il calibro, il 9 Glisenti non trovava impiego al di fuori dell�Italia, mentre il 7,65 Br, pur non essendo stato adottato ufficialmente da nessun esercito, era gi� molto diffuso ed apprezzato per l�impiego civile. Personalmente, ritengo quindi che il progetto originale fosse quello di una semiautomatica moderna, semplice, di dimensioni abbastanza ridotte e realizzata in un calibro molto apprezzato e diffuso per la difesa personale, con un occhio alle commesse militari delle armi di supporto. Quando il Regio Esercito si mise alla ricerca di una pistola con caratteristiche simili, ma nel suo calibro d�ordinanza e con una sicura dorsale simile a quella della Glisenti modello 1910, alla Beretta non dovettero fare altro che adattare un progetto gi� esistente �gonfiando� la pistola intorno al calibro maggiore (peraltro, abbastanza debole da consentire la realizzazione di armi con chiusura a massa) ed inserendo i dettagli (come la sicura), richiesti dai militari. Nel 1917 (che, non dimentichiamolo, � l�anno di Caporetto), l�enorme richiesta di armi di ogni genere, meglio se valide e a basso costo, consent� di avviare e portare al successo la produzione di questa piccola semiautomatica che, rispetto alla valanga di �attrezzi da sparo� a volte quasi artigianali che venivano sfornati per gli alleati dalla miriade di fabbriche spagnole, costavano di pi� (65 lire nel 1918, contro le 37 lire di una �tipo Ruby� nel 1914), ma garantivano una qualit� sicuramente superiore. <br /><br />Terminato l�inquadramento storico, non resta che vedere le immagini dell�arma. Il lato sinistro della pistola � quello dell�immagine di apertura. Il destro � questo:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />L�aspetto che colpisce maggiormente � l�impugnatura nettamente diritta, con un�inclinazione di appena 9 gradi.<br /><br /> <br /><br />Sono chiaramente visibili le scritte riportate sul carrello: <br /><br /> <br /><br />Nella pistola in calibro 9, si legge invece (su due file): pietro beretta � brescia � casa fondata nel 1680 / cal. 9 m. � brevetto 1915. <br /><br />In questa immagine si possono vedere i numeri di matricola (che datano l�arma alla met� del 1918) e, sulle guancette, il logo PB in un ovale:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />Nella stessa posizione, ma sul lato opposto dell�arma, � chiaramente impresso il marchio di accettazione militare; oltre a quella raffigurata (DR), le altre punzonature degli ispettori che si possono trovare sono PS ed AB. Sulla calibro 9 si trovano soprattutto (ma non esclusivamente) le sigle IF e PS.<br /><br />Il mirino � realizzato direttamente sulla canna, in corrispondenza dell�anello che ne circonda l�estremit� vicina alla volata. In questa immagine si vede bene anche la parte anteriore del carrello, aperta come nella Mauser 1910. <br /><br />La tacca di mira � invece inserita a coda di rondine.<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />In questa posizione, nell�arma di calibro maggiore si trova la leva della sicura posteriore, il cui meccanismo di funzionamento � illustrato nella figura sottostante. [Non ricordo da dove ho tratto questa immagine; se qualcuno ritiene di averne la propriet� non ha che da farmelo sapere.] Pi� che di una miglioria, sembrerebbe trattarsi di un�inutile complicazione, mai pi� ripresa dalla casa produttrice nei numerosi modelli realizzati negli anni successivi.<br /><br /> Per procedere allo smontaggio da campagna della pistola, bisogna in primo luogo bloccarla in apertura servendosi dell�apposito gancio della leva della sicura. Infatti, non esiste un hold-open e dopo l�ultimo colpo l�arma resta aperta perch� il carrello appoggia sull�elevatore del caricatore.<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />Con la pistola cos� bloccata, la parte superiore della canna viene ad essere completamente scoperta�<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />� permettendo di sfilare la canna stessa semplicemente tirandola verso l�alto. Si vede bene il piolo di fissaggio, sulla quale � praticata la scanalatura in cui, ad arma chiusa, si inserisce il perno della leva della sicura .<br /><br /> <br /><br />Ora si libera il carrello dalla sicura, stando attenti ad evitare che venga �sparato� in avanti, e lo si sfila tirandolo anteriormente, fino a liberarlo del tutto�<br /><br /> <br /><br />�per poi estrarre dal suo interno la molla di recupero ed il guidamolla.<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />L�estrazione della leva della sicura (se non � gi� caduta a terra) completa lo smontaggio da campagna.<br /><br /> <br /><br />Visto che l�arma � smontata, si pu� apprezzare il cane interno:<br /><br /> <br /><br />Infine, rimuovendo le guancette, sul lato sinistro risulta visibile il disconnettore, che agisce �a scappamento�, passando da un�iniziale fase di aggancio<br /><br /> ad una di disconnessione.<br /><br /> <br /><br />Questa � la situazione che si ha dopo lo sparo: la pistola � carica, il colpo in canna e il cane armato, ma, se il grilletto non viene rilasciato prima di essere nuovamente premuto, il meccanismo di scatto non pu� agire. In questo modo si evita la raffica. Si tratta di un sistema che, opportunamente migliorato, si ritrover� su numerose Beretta successive. <br /><br />Il caricatore della pistola in calibro 9 Glisenti era inizialmente caratterizzato dalla presenza, per il conteggio dei colpi rimasti, di una serie di fori praticati nelle superfici laterali, che in seguito sono stati sostituiti da un�ampia fenestratura longitudinale; le due forme vengono indicate, rispettivamente, col nome di caricatore di primo e secondo tipo. � possibile vederli nell�immagine sottostante. <br /><br /> <br /><br />La �modello 1917� venne invece realizzata sin dall�inizio con il caricatore di secondo tipo, come quello visibile in questa immagine:<br /><br /> <br /><br /> In origine doveva averne tre, uno in dotazione e due di scorta, come da contratto militare. Tuttavia, con gli anni e le varie vicissitudini, belliche e non, che hanno attraversato, queste armi sono spesso andate incontro ad un notevole rimescolamento dei caricatori. Cos�, quella che stiamo esaminando ne ha due, che per� non sono quelli originali. Il primo apparteneva probabilmente ad una modello 1922, come si rileva dalle differenze relative alla forma dell�elevatore ed al sistema di ritegno del fondello:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />Il secondo presenta invece delle differenze ben pi� evidenti:<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />Che sia un Beretta non ci sono dubbi�<br /><br /> <br /><br />�ma appartiene ad un modello successivo e, utilizzandolo, la linea dell�arma cambia completamente:<br /><br />Ovviamente, cambia anche l�impugnabilit� (che migliora molto, specie per chi ha mani medio-grandi). Forse, uno dei suoi precedenti proprietari, che evidentemente contava di usarla e non di collezionarla, deve aver apportato questa miglioria con un �colpo di genio� basato principalmente sull��arte di arrangiarsi�. O forse questa mescolanza � solo un caso, chiss� � Tuttavia, va detto che nell�autunno 2005 � comparso sul sito di una nota armeria italiana un altro esemplare con un caricatore identico. Pu� darsi che due persone diverse avessero avuto la stessa idea, oppure che questa modifica avesse trovato una certa diffusione (capita ai progetti validi�).<br /><br />La pistola fotografata comunque veniva tenuta in una fondina, che non � quella militare originale, perch� queste erano dotate di apposite tasche per accogliere i caricatori di scorta.<br /><br /> <br /><br />Per finire, qualche dato numerico:<br /><br /> <br /><br />Denominazione:<br /> <br />Pistola Automatica Beretta Brevetto 1915<br /><br />Modello:<br /> <br /><br />15-17<br /> <br /><br />15<br /><br />Calibro:<br /> <br /><br />7,65 mm (7,65 Browning)<br /> <br /><br />9 mm Glisenti (9 M10)<br /><br />Numero di catalogo:<br /> <br /><br />Arma non catalogata<br /> <br /><br />8089<br /><br />Numero di colpi:<br /> <br /><br />8<br /> <br /><br />7<br /><br />Lunghezza canna:<br /> <br /><br />85 mm (6 righe destrorse)<br /> <br /><br />95 mm (6 righe destrorse)<br /><br />Lunghezza complessiva:<br /> <br /><br />150 mm<br /> <br /><br />171 mm<br /><br />Altezza:<br /> <br /><br />114 mm<br /> <br /><br />131 mm<br /><br />Spessore:<br /> <br /><br />26 mm<br /> <br /><br />29 mm<br /><br />Peso scarica:<br /> <br /><br />570 g<br /> <br /><br />850 g<br /><br /> <br /><br />Per chi fosse interessato, qui c�� l�esploso. � relativo al modello in calibro 9 Glisenti e, quindi, si vedono bene la molla ammortizzatrice di rinculo, l�espulsore e la sicura posteriore. Per il resto, le due pistole sono identiche. Tue, 27 Mar 2007 19:56:53 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=258&forum=19 WALTHER P38 [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=257&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: WALTHER P38<br /> Walther P38<br /><br /><br />Bench� le armi rappresentative in calibro 9 Para siano molte, � doveroso un accenno ad una delle pi� famose : la Walther P38.<br /><br />Piccola digressione polemica: negli anni 70 il termine P38 � stato usato fuori luogo per indicare le armi corte utilizzate dai cosiddetti �autonomi� o �partito armato� e la P38 stessa una sorta di arma di ordinanza delle brigate rosse, mentre sovente si trattava di revolver in calibro 38 special.<br /><br />Come gi� detto altrove questo sito � apolitico quindi non voglio addentrarmi in altre considerazioni, tuttavia, a mio parere, il terrorismo degli anni 70 (ad onta di certe riabilitazioni postume) � una delle pagine pi� vergognose e sanguinose della nostra storia recente.<br /><br />Oplologicamente la P38 ha un ruolo storico importante : realizzata nei primi anni 30 come progetto privato per una pistola militare rappresenta una svolta nella progettazione della Walter; per la prima volta la casa produsse un arma a culatta chiusa capace di sparare una cartuccia potente come la 9 Para.<br /><br />La canna non � pi� fissata al fusto ma � libera di rinculare per un breve tratto insieme al carrello poi la canna si arresta e si sblocca dal carrello che continua a rinculare, arma il cane ed � riportato in batteria da due piccole molle di recupero.<br /><br />Venne mantenuta ed ovviamente rinforzata la doppia azione delle PP e PPK ma con il cane totalmente annegato tra fusto e carrello; questa configurazione nota come AP ( Armee Pistole pistola per l�esercito) venne prodotto in numero molto piccolo, non oltre i 200 pezzi per le valutazioni da parte dell�esercito e molto criticata proprio per il cane nascosto.<br /><br />La riprogettazione port� alla HP ( Heere Pistole sempre pistola per l�esercito) identica alla AP ma con cane esterno che venne adottata dalla Wehrmacht nel 1938 da cui la designazione di P(istole)38<br /><br />E� interessante notare che la P38 nacque con un progetto praticamente perfetto : tra AP HP e P38 le differenze sono davvero minime.<br /><br /> <br /><br />La P38 venne scelta per affiancarsi e sostituire le P08 perch� prometteva di essere una pistola pi� adatta alla produzione in serie, meno costosa e meno suscettibile ai guasti; prodotta in circa un milione di pezzi � considerata una delle migliori, se non la migliore, pistola di ordinanza del periodo 1940-1970 : gi�, perch� nel dopoguerra , con castello in lega leggera e denominazione di P1 � tornata ad essere arma di ordinanza della Bundeswehr<br /><br /> <br /><br />Tra le caratteristiche peculiari vi sono: peso medio (circa 960 gr scarica), potenza della munizione ritenuta sufficiente (Vo circa 340 m/sec) , buona capacit� del caricatore (8 colpi), cane esterno, doppia azione, avvisatore di cartuccia in camera, facilit� di smontaggio. Il progetto � talmente valido che alcune sue soluzioni (in particolare il blocchetto di chiusura) hanno ispirato un'altra grande pistola : la nostra Beretta 92<br /><br />Punti negativi pochi : l�impossibilit� di montaggio del silenziatore e soprattutto una certa debolezza della molla di ritegno della slitta.<br /><br /> <br /><br /> <br /><br />Marchi : i primi tipi militari (le AP sono sparite tutte purtroppo) portavano il nastro con la scritta Walter, il P38 ed una matricola iniziante con O; poi vennero adottati i codici dei fabbricanti per ingannare lo spionaggio straniero ed alla Walter venne assegnato il numero 480 : un certo numero di P38 (numero ignoto ma sicuramente basso) costruite negli ultimi mesi del 1939 porta tale 480 sul carrello.<br /><br />Dal 1940 il sistema a numeri fu sostituito con lettere, la Walther di Zella Mehlis ebbe il codice ac seguito da due cifre indicanti l�anno di produzione ; all�inizio del 41 anche Mauser inizi� la produzione della P38 e quelle da essa prodotte hanno codici byf e svw (non � noto il motivo dell�alternanza ma i codici byf sono pi� numerosi), pi� tardi la produzione venne iniziata anche dalla Spreeewerke di Spandau ( codici cxq e cyq) .<br /><br />Verso la fine della guerra la fabbricazione dell�arma fu decentrata in diversi piccoli stabilimenti per sfuggire ai bombardamenti, quali la FN di Herstal o l�arsenale di Brno ed altri ancora che non riuscirono ad organizzarsi prima della fine del conflitto.<br /><br /> <br /><br />Varianti della P38 se ne conoscono pochissime: era un�arma nata perfetta !! Esistono poche P38 kurz con canna quasi dimezzata di uso sconosciuto (l�arma da una vampata ed un rilevamento impressionanti) ed alcune rare P38 in 7,65 a singola azione con guance in legno e mire singolari: tale versione non � mai stata effettivamente prodotta ma sono assemblaggi postbellici compiuti con gli avanzi del saccheggio dello stabilimento di Zella Mehlis. <br /><br />Ancora un dettaglio: la P38 nasce in 9Para, ovviamente l�arma di questa scheda � in 9x21IMI: come ben sapete una differenza di 2mm del bossolo (da 9x19 a 9x21) basta a trasformare un�arma detenibile in una pericolosissima arma da guerra ... senza commenti ...<br /><br />Caratteristica di quest�arma � la parte inferiore della canna foggiata in modo da portare un separato blocco di chiusura (blocchetto oscillante) mentre il carrello � costituito dalla solita sezione otturatore che reca percussore, leva di sicurezza ed estrattore; ad arma montata la canna � sistemata in modo che la culatta poggi sull� otturatore; la canna stessa scorre in apposite solcature del carrello,che, a sua volta, muove lungo guide nel fusto.<br /><br />Con la pistola pronta al fuoco le superfici di supporto del fusto spingono in alto il blocchetto di chiusura, facendo s� che le sue alette entrino nei relativi recessi del carrello e lo uniscano saldamente alla canna.<br /><br />Sparata la cartuccia, il rinculo fa arretrare il complesso lungo il fusto finch� l�asta dell�ammortizzatore va ad urtare la barra trasversale sul fusto stesso davanti al vano caricatore.<br /><br />La pressione sull�asta dell�ammortizzatore forza in basso la camma di bloccaggio e libera le alette dal carrello. Data la molla di fissaggio del blocco di chiusura che funge da ammortizzatore, la canna � portata in posizione con scioltezza, ma il carrello � ora libero di proseguire nel suo movimento all�indietro, comprimendo le molle di recupero ed armando il cane.<br /><br />Nella corsa di ritorno del carrello, appena l�otturatore camera una nuova cartuccia ed esercita una certa pressione sul complesso-camma, anche questa riprende ad avanzare; grazie alla camma nel fusto, il blocco di chiusura � ora riportato in alto per inserire di nuovo le alette nei loro alloggiamenti ed unire di nuovo saldamente canna ed otturatore.<br /><br />Il meccanismo della doppia azione � quello delle PP e PPK ma irrobustito; oltre alla sicura manuale che agisce anche da abbatticene vi � poi una sicurezza automatica costituita da una levetta connessa al cane che preme contro un pistoncino a molla; questo scorre verticalmente presso il percussore.<br /><br />Quando il cane � in posizione diversa dal sollevamento completo , tale pistoncino scende sotto la pressione della molla e blocca il percussore automaticamente. Per tutto il tempo in cui il grilletto viene premuto il pistoncino di sicurezza resta poi disimpegnato dal percussore<br /><br /> <br /><br />La scomposizione campale della P38 � molto semplice : basta arretrare il carrello e bloccarlo con l�hold open, togliere il caricatore e ruotare in avanti la leva di smontaggio, si fa avanzare il complesso canna-carrello e si abbatte il cane altrimenti il pistoncino di sicura automatica rimene sollevato e blocca l�uscita del carrello.<br /><br />Le molle di recupero, che sono uno dei punti deboli, non andrebbero tolte.<br /><br />In particolare bisogna fare molta attenzione , (per quanto improbabile, ma la madre dei cretini � sempre incinta) a non rimontare la pistola priva del blocchetto di chiusura : l�arma potrebbe essere ricomposta anche cos� ma diventerebbe un�arma a chiusura labile ad azione ritardata il che � pericolo con una cartuccia potente come il 9 para. E� vero che priva del blocchetto l�arma �balla� con rumore di ferraglia�� ma meglio avvertire !!!! Tue, 27 Mar 2007 19:45:52 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=257&forum=19 Beretta CX4 STORM cal 9x21 / 40 S&W / 45 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=242&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Beretta CX4 STORM cal 9x21 / 40 S&W / 45<br /> Produttore: Pietro Beretta Spa, via Pietro Beretta 18, 25063 Gardone Val Trompia (Bs), tel. 03083411, <a href="http://www.beretta.it" target="_blank">www.beretta.it</a>, <a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />Modello: Cx4 Storm<br />Tipo: carabina semiautomatica<br />Calibro: 9 Parabellum, 9x21, .40 Smith & Wesson, .45 Acp<br />Funzionamento: chiusura labile con otturatore a massa avanzata<br />Alimentazione: caricatori bifilari a presentazione singola della cartuccia, intercambiabili con quelli delle pistole Beretta serie 92 e 8000<br />Numero colpi: 10 (8 in .45 Acp)<br />Mire: tacca di mira a diottra con fogliette a 50 e 100 metri, regolabile in deriva; mirino a palo regolabile in altezza e deriva; predisposizione per slitte Picatinny per il fissaggio di ottiche e accessori<br />Scatto: Singola azione<br />Percussione: cane interno<br />Sicura: manuale a traversino al grilletto, blocco automatico dell�otturatore in caso di urti<br />Canna: lunga 422,5 mm, con sei righe ad andamento destrorso<br />Lunghezza totale: da 755 mm a 810 mm (a seconda del numero di spaziatori applicati al calcio)<br />Lunghezza linea di mira: 327 mm<br />Spessore: 63 mm<br />Altezza: 190 mm<br />Peso: 2.570 grammi scarica<br />Prezzo: 1001 euro circa, Iva inclusa Sun, 25 Mar 2007 16:52:52 +0200 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=242&forum=19 Beretta 98 G Elite II calibro 9x21 [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=233&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Beretta 98 G Elite II calibro 9x21<br /> Beretta 98 G Elite II calibro 9x21 <br /><br /> <br /> <br /> <br /> <br /><br /><br /><br />La Beretta 98 G Elite II � una pistola semiautomatica con chiusura geometrica a corto rinculo di canna con blocchetto oscillante. Il vincolo meccanico tra canna e carrello si attua mediante l�inserimento delle alette laterali del blocchetto di chiusura nelle sedi corrispondenti, ricavate ai lati del carrello. Quest�ultimo, rispetto alla normale Beretta 98 Fs � sensibilmente irrobustito in corrispondenza delle sedi del blocchetto, analogamente ai modelli Brigadier, Stock e Combat Combo. Il caricatore � bifilare a presentazione singola della cartuccia e ha la capacit� di 15 colpi. Con l�arma sono forniti due serbatoi, uno con il classico fondello piatto in metallo e l�altro con un pad pi� spesso e bombato, in gomma. Entrambi i caricatori hanno il corpo cromato satinato. Lo scatto � ad Azione mista facoltativa: il cane, dalla cresta arrotondata, � profondamente alleggerito, allo scopo di abbreviare il tempo di percussione. Improntate alla massima operativit�, le sicure sono costituite dalla mezza monta del cane e dal blocco automatico al percussore. La leva ambidestra ubicata sul carrello ha, infatti, la funzione di solo abbatticane, e torna automaticamente in posizione di riposo dopo l�azionamento. Questo evita il rischio che l�arma possa rimanere in sicura inavvertitamente quando si scarrella. La mezza monta intercetta il cane in caso di sgancio accidentale. Il blocco automatico al percussore, a ragione considerato un must per una semiautomatica moderna, non permette la partenza del colpo se il grilletto non � arretrato a fondo corsa. Conclude la dotazione di dispositivi di sicurezza l�avvisatore di colpo in canna, costituito da una appendice dell�estrattore che, a cartuccia camerata, fuoriesce dalla propria sede mostrando una zona dipinta di rosso. La canna, misura 119 mm, quindi, rispetto alle altre full size della serie 92, risulta leggermente pi� corta (125 mm). L�anima � solcata da sei righe ad andamento destrorso. Il vivo di volata, nettissimo, � profondamente incassato a protezione dagli urti accidentali. Sul guidamolla di plastica, a sezione cruciforme, scorre la molla di recupero, non vincolata alle estremit� e avente sezione circolare. Il carrello ha alette inclinate doppie (anteriori e posteriori) di presa. Le alette sono sottili, ravvicinate e nette al punto da essere grippanti ma non taglienti. Molto piacevole il contrasto tra il carrello e la canna in bianco e i numerosi particolari neri, come la tacca di mira, il mirino, la leva ambidestra di solo disarmo, il cane, il blocco automatico al percussore, l�hold open e il chiavistello della canna. Caratterizzano l�aspetto formale le scritte, molto curate e raggruppate tra le alette di presa del carrello. Il pulsante di sgancio caricatore, reversibile per l�utilizzo da parte di tiratori mancini, � maggiorato. La soluzione � valida per l�impiego sportivo. Le guancette sono fermate da viti Allen inox satinate. I profondi intagli verticali del front strap della 98 Fs sono stati sostituiti quasi totalmente da cuspidi, abbastanza grippanti. Le stesse interessano, sull�Elite II, l�intera superficie del dorso dell�impugnatura. Le svasature dell�imbocco dell�impugnatura agevolano l�inserimento del caricatore.<br />Entrambi i riferimenti di mira, di colore nero opaco, sono innestati a coda di rondine e possono essere sostituiti con relativa facilit�. La tacca fissa, tipo Novak, � di piccole dimensioni ed � fermata in posizione con un grano Allen ubicato in posizione centrale. Il profilo sfuggente facilita l�estrazione dell�arma, poich� riduce il rischio di impigliamenti. Per quanto concerne l�affidabilit� di funzionamento, l�Elite II ha confermato la proverbiale efficienza delle Beretta serie 92. Le cartucce provate sono state camerate in modo assolutamente fluido, a prescindere dalla forma del proiettile e dal livello di caricamento. L�estrazione e l�espulsione dei bossoli spenti sono state decise e regolari. Dagli stessi abbiamo rilevato tracce di affumicatura quasi nulle. Particolarmente contenute sono state le deformazioni anelastiche, anche quando i bossoli sono stati impiegati per le ricariche massime a palla blindata. Le impronte di percussione sono state potenti e centrate. La craterizzazione dell�impronta di percussione, apparentemente dovuta a valori pressori anomali, in realt� � determinata dalla conformazione del foro di egresso del percussore, ed � comune a tutte le armi della serie 92. Le ricariche hanno spinto la leggera palla Fiocchi Fmj di 115 grs a 375 m/sec, erogando un�energia media di 53 kgm. Con all�attivo 348 m/sec e 49 kgm di energia, le ricariche con la palla Fiocchi blindata troncoconica di 123 grs hanno fornito prestazioni di buon livello. Risultati simili si sono avuti con le Fiocchi teflonate, che hanno spinto la palla in lega troncoconica di 123 grs a 345 m/sec. La non disprezzabile energia corrispondente � stata di 48 kgm. Le ricariche con la palla Schwarzkopf hanno soddisfatto le nostre aspettative: con una velocit� media d�esercizio di 303 m/sec e 37 kgm di energia, infatti, si sono dimostrate precise, economiche e poco stressanti sia per l�arma sia per il tiratore, ma senza inficiare il funzionamen<br />Rosata eseguita a 25 metri con cartucce commerciali Fiocchi 123 grs LtctflProduttore: Pietro Beretta spa, via Pietro Beretta 18, 25063 Gardone Val Trompia (Bs), tel. 03.08.34.11, fax 03.08.34.14.21, <a href="http://www.beretta.it" target="_blank">www.beretta.it</a>, <a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />Modello: 98 G Elite II<br />Tipo: pistola semiautomatica<br />Calibro: 9x21<br />Impiego specifico: difesa personale<br />Funzionamento: chiusura geometrica a corto rinculo di canna con blocchetto oscillante<br />Alimentazione: caricatore bifilare ad andamento alternato con presentazione singola della cartuccia<br />Numero colpi: 15+1<br />Scatto: azione mista facoltativa<br />Percussione: indiretta mediante cane esterno e percussore inerziale<br />Sicura: automatica al percussore, mezza monta del cane<br />Canna: lunga 119 mm, a 6 principi destrorsi con passo di un giro in 250 mm<br />Mire: tacca di mira tipo Novak innestata a coda di rondine, mirino innestato a coda di rondine<br />Lunghezza totale: 211 mm<br />Spessore: 38 mm<br />Altezza: 137 mm con caricatore con soletta standard<br />Peso: 985 grammi<br />Materiali: canna e carrello in acciaio inox, fusto in lega leggera (Ergal), componenti minori in acciaio al carbonio<br />Finitura: inox satinata per canna e carrello, opaca antiriflesso per il fusto, caricatori cromati satinati<br />Numero del Catalogo nazionale: 12.998 (arma comune)<br />Prezzo: 1.207 euro, Iva inclusa Wed, 21 Mar 2007 21:43:50 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=233&forum=19 Taurus mod 415 calibro 41 Magnum [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=218&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Taurus mod 415 calibro 41 Magnum<br /> Modello: 415<br />Calibro: 41 magnum<br />Lunghezza canna: 51 mm<br />Colpi: 5<br />Peso: 789 g<br />Azione: Singola/doppia<br />Materiale: Acciaio<br />Prezzo: da 600 � Wed, 14 Mar 2007 22:55:15 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=218&forum=19 Taurus mod 605 cal 357 revolver [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=217&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Taurus mod 605 cal 357 revolver<br /> Modello: 605<br />Calibro: 357 Magnum<br />Lunghezza canna: 51 mm<br />Colpi: 5 <br />Peso arma scarica: 684<br />Azione: singola/doppia<br />Materiale: acciaio<br />Prezzo: da 421<br /><br />Bella, economica, ma pesantuccia (la smith 637 pesa 2 etti meno!!) Wed, 14 Mar 2007 22:45:00 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=217&forum=19 Smith & Wesson 342 PD cal.- 38 special [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=216&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Smith & Wesson 342 PD cal.- 38 special<br /> Modello 342 PD Airlite Ti<br />Calibro: 38 Special<br />Lunghezza canna: 48 mm<br />Colpi: 5<br />Peso: 306 g (E' UNA PIUMA CREDETEMI)<br />Azione: SOLO DOPPIA (ha il cane carenato)<br />Materiale: Lega legera/titanio<br />Prezzo: da 820 � <br />Catalogata arma comune Wed, 14 Mar 2007 22:08:42 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=216&forum=19 Beretta 96 Brigadier cal 40 S&W [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=215&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Beretta 96 Brigadier cal 40 S&W<br /> Modello: 96 Brigadier<br />Calibro: 40 S&W<br />Lunghezza canna: 125 mm<br />Chiusura: Stabile/blocco oscillante<br />Funzionamento: semiautomatico<br />Colpi: 11<br />Peso arma scarica: 965 g<br />Azione: singola/doppia<br />Fusto/ Lega leggera<br />Prezzo: da 975 �<br />catalogata arma COMUNE Wed, 14 Mar 2007 22:05:08 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=215&forum=19 Smith & Wesson mod 410 cal 40 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=213&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Smith & Wesson mod 410 cal 40<br /> Modello: 410<br />Calibro: 40 S&W<br />lunghezza canna: 102 mm<br />Chiusura: Stabile/ canna oscillante<br />Funzione: Semiautomatica<br />Colpi: 11<br />Peso arma scarica: 800 g<br />Azione: singola/doppia<br />Fusto: Lega leggera<br />Prezzo da 680 �<br />Non son riuscito a trovare altre informazioni a riguardo <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e02c5440.gif" alt="" /> Wed, 14 Mar 2007 21:51:08 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=213&forum=19 Beretta 21 Bobcat cal 22 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=212&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Beretta 21 Bobcat cal 22<br /> Modello 21 Bobcat<br />cat.n.4088 <br />Calibro22LR <br />Capacit� Caricatore 7<br />Azione Singola/Doppia<br />Lunghezza Totale 125 mm<br />Lunghezza Canna 61 mm<br />Spessore Totale 28 mm<br />Altezza Totale 94 mm<br />Linea di Mira 88 mm<br />Peso Arma Scarica 335 gr<br /><br />21 Bobcat. Affidabile e precisa.<br />Costruita in calibro .22 L.R., questa compatta e robusta pistola a doppia/singola azione misura anch'essa 125 mm di lunghezza e pesa solo 325 grammi. Il caricatore ha capacit� di 7 colpi in calibro .22 L.R. Wed, 14 Mar 2007 12:34:26 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=212&forum=19 Kevin ZP 98 cal 9 corto [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=211&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Kevin ZP 98 cal 9 corto<br /> Le schede di Armi<br />Costruttore: ZVI � Zbrojovka Vset�n Indet a.s. � Vset�n (Repubblica ceca) � Internet: <a href="http://www.zvi.cz" target="_blank">www.zvi.cz</a><br />Importatore: Prima Armi � Viale Kennedy, 8 � 10064 Pinerolo (TO) � Tel. 0121/321422 � Fax 0121/398739 � Internet: <a href="http://www.primarmi.it" target="_blank">www.primarmi.it</a><br />Modello: Kevin ZP 98<br />Tipo: pistola semiautomatica<br />Calibro: 9 mm Corto<br />Funzionamento: a sfruttamento del rinculo con chiusura labile (a massa)<br />Canna: lunga 57 mm (2� 1/4); 6 righe destrorse<br />Sistema di percussione: indiretto, a mezzo cane esterno su percussore a lancio inerziale<br />Alimentazione: caricatore amovibile capace di 6 colpi<br />Congegno di scatto: a sola doppia azione (DAO)<br />Estrattore: a gancio<br />Espulsore: a lamina<br />Mire: mirino fisso a rampa, tacca di mira fissa<br />Congegno di sicurezza: incorporato nello scatto<br />Impugnatura: guancette di legno zigrinate<br />Peso: 400 g<br />Dimensioni: <br />lunghezza 116 mm <br />altezza 95 mm <br />spessore 23 mm<br />Materiali: fusto di lega d�alluminio, il resto d�acciaio<br />Finitura: anodizzazione del fusto, brunitura nera delle parti d�acciaio, doratura di cane, canna, grilletto, pulsante del caricatore ed estrattore<br />Prezzo indicativo al pubblico: 530 euro (395 euro la versione standard senza dorature)<br />Numero d�iscrizione al Catalogo nazionale: 13343 Wed, 14 Mar 2007 12:23:42 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=211&forum=19 Beretta 3032 Tomcat cal 7,65 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=210&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Beretta 3032 Tomcat cal 7,65<br /> Calibro: mm 7,65 Browning<br />Numero delle canne: una<br />Numero colpi nel caricatore: 7<br />Lunghezza canne: mm 61<br />Lunghezza dell'arma: mm 125<br />Peso arma scarica: g 410<br />Fusto: Lega leggera<br />Funzionamento: semiautomatico singola e doppia azione<br />Stato o Stati in cui l'arma � prodotta: Italia<br />Stato da cui l'arma � importata: Italia<br />Classificazione: Arma Comune<br />Prezzo: da 710 �<br />Catalogo nazionale armi: nr. 9310 Wed, 14 Mar 2007 12:16:19 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=210&forum=19 Ruger GP100 cal 357 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=207&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Ruger GP100 cal 357<br /> Modello: GP 100<br />Calibro: 357 Magnum<br />Lungjezza canna: 102 mm<br />Colpi: 6<br />Peso arma scarica: 1.020 gr<br />Azione: Singola/doppia<br />Materiale: Acciaio<br />Prezzo da 670 �<br />Catalogata arma SPORTIVA<br />PER IL NOSTRO LAVORO NON VA BENE X' E' SPORTIVA!!!<br />Asservazione personale dato che l'ho avuta, molto precisa e dal grilletto sensibile, ottima arma da poligono.. <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> Mon, 12 Mar 2007 22:51:16 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=207&forum=19 Smith & Wesson 4006 cal 40 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=206&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Smith & Wesson 4006 cal 40<br /> Modello: 4006<br />Calibro: 40 S&W<br />Lunghezza canna: 102 mm <br />Chiusura: Stabile/canna oscillante<br />Funzionamento: Semiautomatico<br />Colpi: 10<br />Peso ad arma scarica: 1.071 gr<br />Azione: Singola/doppia<br />Fusto: Acciaio inox<br />Prezzo da 1.770 � Mon, 12 Mar 2007 22:46:10 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=206&forum=19 Glock 17 cal 9 x 21 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=205&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Glock 17 cal 9 x 21<br /> Glock 17 specifiche <br />Calibro 9x19 millimetro <br />Azione Azione sicuro (doppio modo costante di azione) <br />Lunghezza totale (scorrevole) 186 millimetri <br />Altezza, compreso lo scomparto 138 millimetri<br />Larghezza 30 millimetri <br />Lunghezza del barilotto 114 millimetri<br />Raggio di vista 165 millimetri <br />Rifling Profilo esagonale con una torsione destra di una girata in 250 millimetri <br />Peso, senza scomparto 625 g <br />Peso, scomparto vuoto 78 g <br />Peso, scomparto pieno 280 g <br />Capienza dello scomparto 17 tondi <br />Tiro standard di innesco 2.5 chilogrammi <br />Lunghezza di tiro di innesco 12.5 millimetri<br />Catalogata comune <br />Prezzo da 620 � Mon, 12 Mar 2007 22:31:24 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=205&forum=19 Glock 20 cal 10mm [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=204&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Glock 20 cal 10mm<br /> Glock modello 20 <br />specifiche <br />Calibro 10 mm Auto <br />Azione singola <br />Lunghezza totale 193 mm <br />Altezza totale 139 mm <br />Larghezza 32.5 mm <br />Lunghezza canna117 mm<br />Fusto in tecnopolimero<br />Raggio di vista 172 mm <br />Peso, senza scomparto 785 gr<br />Peso, scomparto vuoto 75 gr <br />Peso, scomparto pieno 325 gr <br />Capienza dello scomparto 15 colpi <br />Tiro standard di innesco 2.5 chilogrammi <br />Lunghezza di tiro di innesco 12.5 millimetri <br />Catalogata comune<br />Prezzo da 710 � <br /><img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e4c2e742.gif" alt="" /> Mon, 12 Mar 2007 22:26:43 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=204&forum=19 Beretta 98 FS 9 x 21 forse la pi� usata [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=202&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Beretta 98 FS 9 x 21 forse la pi� usata<br /> Modello: Beretta 98 FS<br />Calibro 9 x21 <br />Colpi: 15 + 1 Bifilare<br />Azione: Singola/doppia<br />Lunghezza Totale: 211 mm<br />Lunghezza canna: 119 mm<br />Spessore Totale: 38 mm<br />Altezza Totale: 150 mm<br />Linea di mira: 161 mm<br />Peso arma scarica: 980 gr<br />Prezzo: da 868 �<br />Catalogata arma COMUNE<br /><br />Quattro sistemi operativi, una gamma incredibile. <br />Ciascuno dei quattro sistemi operativi con i quali sono disponibili le pistole serie 98 vanta specifiche funzioni di sicurezza:<br />FS - Doppia/singola azione, sicura manuale ambidestra con dispositivo di abbattimento cane, svincolo del grilletto dal gruppo di scatto, rotazione della parte posteriore del percussore. Sicura automatica sul percussore.<br />DS - Solo doppia azione, sicura manuale ambidestra con dispositivo di rotazione della parte posteriore del percussore e di svincolo del grilletto dal gruppo scatto. Sicura automatica sul percussore.<br />D - Solo doppia azione, senza sicura manuale. Sicura automatica sul percussore.<br />G - Doppia/singola azione, dispositivo di abbattimento cane ambidestro, rotazione della parte posteriore del percussore, svincolo del grilletto dal gruppo di scatto e ritorno automatico del comando sicura in posizione di arma pronta al fuoco. Sicura automatica sul percussore. Tutti i modelli serie 98 dispongono, inoltre, di indicatore di cartuccia in canna.<br /><br />1) Otturatore di Tipo Aperto. L'otturatore di tipo aperto elimina praticamente la possibilit� d�inceppamento. Permette anche di introdurre il colpo direttamente in camera di cartuccia nel caso in cui il caricatore si fosse danneggiato o fosse andato perduto.<br />2) Finitura Antiriflessi. L'esclusiva finitura nero opaco antiriflessi mediante Bruniton � garanzia di maggior resistenza alla corrosione e di minore attrito fra il fusto ed il carrello-otturatore.<br />3) Sicura Automatica mediante Blocco del Percussore. La parte anteriore del percussore � bloccata finch� il grilletto non viene azionato completamente a fondo. Anche in caso di eventuale caduta della pistola con la volata rivolta verso il basso il percussore, bloccato, non pu� percuotere la capsula. <br />4) Sicura Manuale Ambidestra. Facilmente accessibile anche da parte di tiratori mancini, � tenuta con precisione in posizione inserita o disinserita. (Non presente sui modelli D e non attiva sui modelli G).<br />5) Impugnatura Anatomica. Arrotondata e leggermente incavata nella parte posteriore alta per una salda presa e un corretto posizionamento della mano. La parte posteriore e anteriore dell'impugnatura sono scanalate, mentre la parte inferiore � leggermente incurvata per un migliore controllo all'atto dello sparo.<br />6) Bottone Sgancio Caricatore Reversibile. Posizionato lungo il ponticello, il bottone sgancio caricatore pu� essere facilmente invertito per uso di tiratori mancini. Consente una veloce sostituzione del caricatore vuoto che viene lasciato fuoriuscire rapidamente dall'impugnatura.<br />7) Fusto in Lega Leggera d'Alluminio con Ponticello Combat. Il ponticello �' scanalato per consentire una presa salda anche nel tiro a due mani o con l'utilizzo di guanti.<br />8) Chiavistello di Smontaggio. Posizionato e congegnato in modo da rendere semplice lo smontaggio. Grazie a ci� la 98FS � una delle armi di pi� facile manutenzione.<br />9) Eccezionale Sicurezza d'Uso. La leva ambidestra della sicura sul carrello-otturatore ha anche la funzione di abbattimento cane. Quando � azionata, la parte retrostante del percussore viene ruotata e quindi separata dal percussore vero e proprio. <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> Mon, 12 Mar 2007 20:36:51 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=202&forum=19 Smith & Wesson 637 [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=201&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Smith & Wesson 637<br /> Modello: 637<br />Calibro: 38 special + P<br />Lunghezza canna: 51mm<br />Colpi: 5<br />Peso: 425 gr<br />Azione: mista<br />Materiale: Lega leggera<br />Prezzo: da 480 �<br />Ideale come 2� arma, ascellare o alla caviglia, potente ma precisione diciamo 10/15 metri poi va a fortuna!! <br /> <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> Mon, 12 Mar 2007 20:18:53 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=201&forum=19 Re: Colt Delta Elite 10 mm Auto BELLISSIMA [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=196&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Colt Delta Elite 10 mm Auto BELLISSIMA<br /> Catalogata Arma COMUNE...la cifra del nuovo � di circa 1300 euro...ecco la foto nn bellissima della cromata (che ho io).... Mon, 12 Mar 2007 18:21:40 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=196&forum=19 Re: Desert Eagle 44 Magnum TROPPO BELLA [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=194&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Desert Eagle 44 Magnum TROPPO BELLA<br /> Azz... mi son scordato due particolari importanti. Catalogata Arma COMUNE e la parte pi� dolente il prezzo del nuovo e di circa 1950 euro ma si trovano degli ottimi usati come nel mio caso l'ho pagata 800 euro la 44 magnum.. Mon, 12 Mar 2007 18:11:43 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=194&forum=19 NUOVA PISTOLA BERETTA 90TWO 9x21 e 40 s&w [da cucciolo13] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=195&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: NUOVA PISTOLA BERETTA 90TWO 9x21 e 40 s&w<br /> ARMI SPECIALI...PER IMPIEGHI SPECIALI<br />In un mondo pericoloso come quello d�oggi, i professionisti delle Forze dell�Ordine devono poter usufruire di tutti i possibili vantaggi. Armi che siano semplici, affidabili e sicure� dotate dell�elevata capacit� di fuoco necessaria nelle situazioni ad alto rischio, resistenti alla fatica, alle peggiori condizioni atmosferiche ed al passare del tempo. <br />La nuova pistola semiautomatica Beretta 90two possiede nuove ed uniche particolarit�, pur conservando tutte le elevate caratteristiche prestazionali, di sicurezza e di affidabilit� che hanno fatto delle pistole 92 una leggenda internazionale. <br />Il look completamente nuovo � assicurato da linee innovative e spigoli arrotondati che consentono un porto comodo ed un�estrazione rapida ed agevole della pistola dalla fondina.<br />Progettata con estrema cura nei minimi particolari, la pistola Beretta 90two � dotata di una lunga lista di dispositivi di sicurezza, ognuno specificatamente studiato per quanto concerne l�ergonomia, il design e per ottenerne la migliore accessibilit� della mano che impugna l�arma.<br />L�intercambiabilit� e modularit� delle parti, cos� come la guida integrale con il fusto e l�impugnatura amovibile, rendono quest�arma indicata per soddisfare qualsiasi esigenza operativa.<br />La pistola Beretta 90two � disponibile nella classica versione a singola/doppia azione e vanta caricatori di elevata capacit�, 9mm x 21 IMI e .40 S&W.<br /><br />Calibro 9x21 40 s&w<br />Caricatore 15 colpi 12<br />Azione singola/doppia singola/doppia<br />Lunghezza TOT 216 mm 216 mm<br />Lunghezza canna 125 mm 125 mm<br />Spessore totale 38 mm 38 mm<br />Altezza totale 140 mm 140 mm<br />Line di mira 163 mm 163 mm<br />Peso arma scarica 920 gr 920 gr<br /><br />IO HO LA e mi trovo strabene <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> <img src="http://www.guardieinformate.net/site/uploads/smil3dbd4e5e7563a.gif" alt="" /> Sun, 11 Mar 2007 22:33:34 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=195&forum=19 Re: nuova pistola beretta px4 storm [da GianPaolo] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=182&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: nuova pistola beretta px4 storm<br /> Salve,la PX4 in 40 S.W. � la mia arma di servizio,affidabilissima oltre ad avere un'estetica bellissima,inoltre con munizioni Federal blindate da 180 gr. ottengo rosate in poligono davvero eccellenti.Saluto! Sun, 11 Mar 2007 12:29:09 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=182&forum=19 colt defender 45 acp [da salswat] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=187&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: colt defender 45 acp<br /> Armi da Fuoco<br />Colt Defender calibro .45 ACP<br /><br /><br /><br />Dapprima fu la Commander. Una 1911 un po� pi� piccola che sarebbe dovuta essere adatta per il porto dissimulato. Poi venne la Officer, ancora un po� pi� corta, con la canna strombata ma ancora con il bushing. La precisione della Officer per la verit� non era proprio entusiasmante, ma alle distanze alle quali si pratica il tiro per difesa la cosa non aveva proprio importanza. Poi vennero le due piccoline, tra cui una mini-Governement, in calibro .380, ma il mercato americano, il pi� importante per la Colt, pur se tutte le riviste definivano quel calibro come il compromesso ideale per difesa, con il giusto equilibrio tra potere d�arresto e portabilit�, continuava a fidarsi del calibro .45 ACP, quello della vecchia e gloriosa �old reliable�.<br />Bisognava fare qualcosa di nuovo, anche perch� la concorrenza era sempre in agguato. Il mercato istituzionale, quello della polizia e dell�FBI, continuava ad adottare pistole di altri costruttori. C�era il rischio che il nome della Casa del cavallino fosse associato solo alla 1911A1, un�arma dai molti pregi e carica di storia ma inevitabilmente datata. Ecco la proposta di questa Defender che, se ricorda nella meccanica la vecchia ordinanza USA, se ne differenzia per alcune soluzioni innovative e, a nostro avviso, decisamente ben studiate. La nuova arma � piccola, comoda a portarsi, potente e molto, molto precisa. In aggiunta, ha tutta l�affidabilit� che la sua antenata militare ha dimostrato in quasi un secolo di vita. E che sta ancora dimostrando, a giudicare dall�elevato numero di cloni che ancor oggi il mercato ci propone.<br /><br />Questione di bushing<br />Un punto debole della Governement, si sa, � il bushing, cio� quella boccola assicurata in cima al carrello che provvede a centrare la canna. Se fosse troppo preciso non consentirebbe alla canna di basculare. I bushing elastici non si vedono pi� in circolazione. Non avevamo notato particolari difetti in queli componenti, ma se il mercato non li gradisce quasi pi� un motivo ci deve essere. Bushing con superficie interna torica erano - e sono tuttora - realizzati da elaboratori competenti, ma occorre mandare la propria arma, appunto, ad un preparatore. Una soluzione non gradita a chi, comunque, dall�arma appena estratta dalla scatola si aspetta prestazioni di qualit�. Un interessante bushing con una ghiera torica interna si trova come prodotto aftermarket, ma anch�esso richiede che si mettano le mani sulla propria pistola nuova. Infine, un bushing deve essere aggiustato anche sul carrello, e questo comporta che per smontare l�arma si faccia ricorso all�apposita chiave. Non � il modo migliore per facilitare lo smontaggio da campagna, che per essere davvero facile e veloce deve poter essere eseguito senza uso di utensili se non, forse, una cartuccia o il fondello del caricatore. Sembrava che non ci fosse modo di uscirne con dignit� fino a quando, su questa pistola, si � giunti alla soluzione radicale e definitiva. Se il bushing potenzialmente crea tanti problemi, aboliamolo. Detto, fatto. Il carrello resta sagomato come quello della progenitrice, aperto nella parte anteriore, ma il bushing che copriva l�apertura non c�� pi�.<br />Non c�� pi� o c�� ancora?<br />Dipende dai punti di vista. In effetti, un bushing c�� ancora, alloggiato all�interno del carrello nella sua parte inferiore. E provvede ancora, almeno in parte, a centrare la canna. Ma si tratta di un bushing che alloggia nella posizione in cui normalmente trova posto il tappo della molla di recupero e che � rivolto all�indietro. Con ci�, esso sostiene la canna a circa un centimetro dalla volata, spingendola conto il riferimento superiore, costituito dal cielo del foro anteriore del carrello. L�aggiustaggio pu� essere molto preciso perch� il �controbushing�, chiamiamolo cos�, sostenendo la canna a qualche distanza dalla volata, ne consente comunque l�oscillazione. La canna � cos� perfettamente riferita nella sua parte terminale anteriore, con grande vantaggio per la precisione.<br /><br />Una canna particolare<br />La canna ha una forma particolare ed � scaricata nella sua parte superiore tra la volata e i ramponi. C��, ovviamente, un motivo. La canna pu� essere accorciata a piacere, ma non cos� pu� essere per la corsa del carrello. Questo deve arretrare di una quantit� sufficiente a consentire l�espulsione del bossolo e, in caso di inceppamento o quando si voglia scaricare l�arma, l�espulsione della cartuccia completa. Questo vuol dire che il carrello, nel corso del suo movimento retrogrado, passa sopra i ramponi della canna, che infatti, ad arma trattenuta in apertura dall�hold-open, si affacciano dal foro anteriore. Se la canna deve essere riferita nella sua posizione dalla precisione di questo foto, occorre che il diametro complessivo della canna nel punto in cui si trovano i ramponi sia uguale a quello della colata della canna stessa. Ma in questo caso i ramponi non sporgerebbero. Ecco il motivo per cui la canna � stata scaricata superiormente: per consentire ai ramponi di sporgere. A rigore sarebbe possibile tornire la canna pi� stretta per tutta la sua lunghezza davanti ai ramponi, lasciando solo una volata ingrossata per l�accoppiamento con il carrello. La canna, in questo modo, risulterebbe naturalmente strozzata e pi� precisa. La canna per�, non l�arma. Infatti mancherebbe la possibilit� di farla sostenere da sotto dal controbushing e la precisione dell�arma sarebbe decisamente inficiata.<br /><br />Una molla speciale<br />Una canna corta prevede uno spazio ridotto in cui alloggiare la molla di recupero. Si � risolto il problema con una molla a due stadi. Una sola molla si sarebbe impaccata se realizzata con un numero di spire sufficiente a garantire l�accumulo di energia necessario per il ritorno del carrello in batteria ed il completamento del ciclo di sparo. In questo caso abbiamo due molle coassiali che entrano in funzione in sequenza. Un tubetto d�acciaio determina la massima compressione delle molle che in questo modo non avranno mai sfiancamenti nonostante il carrello leggero. Peraltro,<br />quanto all�energia del rinculo, stabilito che esso sottost� alle leggi della conservazione della quantit� di moto, ci sarebbe da pensare che un carrello corto e quindi leggero, come questo, rinculi pi� velocemente e in modo tormentoso. Ma non � cos�. � vero che � il carrello � corto, ma e anche vero che l�arma ha una canna corta che raccoglie meno energia, quindi il peso diminuito non comporta inconvenienti. Solo caricando le cartucce con polveri estremamente vivaci, in modo che la polvere finisca completamente di bruciare nel momento in cui il proiettile si affaccia alla volata, il rinculo diventerebbe piuttosto vigoroso. Ma questo non � un effetto desiderabile, tanto pi� che sarebbe ottenuto a prezzo di pressioni davvero eccessive e per conseguenza pericolose. Quest�arma, invece, accetta tranquillamente tutte le cartucce del commercio ed anche tutte le ricariche normali.<br /><br />Piccole differenze molto studiate<br />Il foro in cui passa il traversino dell�hold-open � ora completamente aperto, alla maniera di certe pistole spagnole. Ci�, verosimilmente, non � solo una semplificazione costruttiva, che non avrebbe senso visto che in casa Colt fanno il foro in maniera tradizionale da quasi cent�anni e sono perfettamente attrezzati per eseguirlo presto e bene. Fatto sta che il fusto di questa pistola � in lega leggera, per diminuire il peso e rendere pi� confortevole il porto. Il tormento del rinculo potrebbe produrre un rifollamento nella volta del foro tradizionale dell�hold-open. Questo rifollamento si produrrebbe nel senso dello spessore, frenando il carrello per attrito. In questo caso, se un rifollamento dovesse prodursi, tenderebbe a chiudere tra loro i culmini delle due pareti dell�apertura, venendo a formare - ovviamente sto esagerando in modo paradossale le deformazioni possibili, qui si tratterebbe tutt�al pi� di un paio di decimi di millimetro - un disegno simile a quello della volta del foro tradizionale. Il funzionamento resterebbe fluido e sicuro.<br /><br />Accorgimenti match<br />Alcuni dettagli dell�arma derivano direttamente dagli studi e dalle esperienze dei preparatori. La sicura dorsale, ad esempio, ha la cresta maggiorata. Il cane � alleggerito ed il grilletto � di tipo match, realizzato in alluminio ed alleggerito mediante fori. Le guancette avvolgono la parte anteriore dell�impugnatura al fine di determinare un buon grip e presentano le scanalature per il posizionamento delle dita della mano forte. Peraltro un�impugnatura di questo genere aumenta in qualche misura lo spessore dell�arma. Verosimilmente, sostituendo le guancette monolitiche in gomma con due guancette tradizionali dal profilo sottile, la portabilit� dell�arma ne trarrebbe un grande giovamento.<br /><br />Sicurezza all�americana<br />L�arma � fornita con un lucchetto dal lungo laccio che serve a bloccarla non consentendone l�uso indesiderato. Per il maneggio, un blocchetto di plastica rossa, molto visibile, deve essere introdotto nella camera di scoppio, che in tal modo sar� sicuramente vuota, e lascia un pezzo sporgente all�esterno, molto visibile. In questo modo si � certi di maneggiare un�arma senza colpo in canna e, finch� non sar� rimosso il blocchetto, senza possibilit� di camerarne. Ovviamente l�arma dispone di sicura automatica al percussore.<br /><br />La prova a fuoco<br />Un�arma di questo genere, che manifesta gi� dal punto di vista costruttivo l�attenzione alla precisione, meritava una prova a fuoco per verificare se le premesse corrispondessero poi alla realt� dei fatti. La prova si � svolta in un afoso pomeriggio agostano ed � stata piuttosto breve, sia perch� le conferme sono state ottenute subito sia perch� il tiratore si stava sciogliendo per il caldo insopportabile. L�idea di fare ancora una volta alcuni metri sotto il sole per andare a cambiare un bersaglio era improponibile al punto di apparire nettamente masochista. La prova si � svolta con cartucce ricaricate, con palla cast semi-wadcutter da 200 grani spinta da 4.8 grani di Winchester 231, una polvere molto adatta a questo calibro. I bossoli erano Geco e gli inneschi CCI. Ricariche abbastanza tranquille, non esasperate, ma comunque in grado di sviluppare una potenza pi� che adeguata. Il tiro si � svolto a due mani alla distanza di dodici metri, ritenuta adatta per una piccola arma da difesa ed una linea di mira corta. L�arma salta con decisione, ma � comunque ben controllabile. Dopo un paio di serie di prova, per abituarsi allo scatto e al rinculo, � stata ottenuta la rosata che pubblichiamo. Bisogna dire che le promesse di precisione che ci era sembrato di riscontrare sono state completamente mantenute.<br />Si ringrazia l�armeria Patro di Roberto Palam� (<a href="http://www.robertopalama.com" target="_blank">www.robertopalama.com</a>) per la preziosa collaborazione<br /><br /><br /><br />Scheda tecnica<br />Produttore: Colt, Hartford (Usa)<br />Distributore: Demarchi. Via Bidone 10 � 10125 Torino tel. 011/655659 fax 011/6687884<br />Modello: Defender<br />Tipo: pistola semiautomatica da difesa<br />Calibro .45ACP<br />Colpi: 7<br />Mire: fisse<br />Materiale del carrello: acciaio<br />Materiale del fusto: lega leggera<br />Prezzo al pubblico: circa 1360 Euro Thu, 8 Mar 2007 19:42:18 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=187&forum=19 LA PISTOLA A ROTAZIONE NAGANT M� 1895 [da ADMIN] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=181&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: LA PISTOLA A ROTAZIONE NAGANT M� 1895<br /> LA PISTOLA A ROTAZIONE NAGANT M� 1895<br /><br /><br />Questa pagina � dedicata alla pistola a rotazione d'ordinanza russa (e poi sovietica) Nagant modello 1895.<br />Non intendiamo esaurire l'argomento, di farne la storia, o di affrontare problemi tecnici, ma solo di offrire la descrizione di un esemplare, osservato nelle sue caratteristiche peculiari, nei marchi e nei punzoni. Ovviamente alcuni particolari tra quelli qui trattati, i cenni alla particolare soluzione meccanica, e alcuni tra i marchi, sono generalizzabili. L'appassionato trover� forse interessante l'ampio corredo di immagini, anche se ci� influir�, evidentemente, sulla velocit� di accesso, ma, si sa, Internet non � un giornale n� si sfoglia con la stessa velocit� delle pagine di una rivista. <br />Due parole sulla storia <br /><br />Come molti sanno i fratelli Emilio e Leone Nagant, attivi a Liegi, progettarono revolver che furono adottati dagli eserciti e dalle polizie di molti paesi: Belgio, Norvegia, Svezia, Argentina, Brasile. Nel 1892 Leon brevett� un meccanismo che permetteva di ovviare, in un revolver, alla soluzione di continuit� tra la camera di scoppio (nel tamburo) e la canna. Il tamburo, dopo la rotazione, avanzava, fino a far entrare il colletto del bossolo (in cui la pallottola era completamente contenuta) nella canna stessa per 1,7 mm.. All'atto dello sparo la fuoriuscita della pallottola prima e la pressione poi facevano aderire il colletto del bossolo alla parte interna della canna, garantendo la tenuta dei gas. Un simile principio era gi� stato proposto e sperimentato da Witton & Daw, da Coller, da Lang e da altri, ma i f.lli Nagant furono i primi ad ottenere un soddisfacente funzionamento. <br />Vedremo in seguito i dettagli.<br />La Russia decise di adottare il sistema Nagant e fu prodotto il modello 1895, dapprima nelle fabbriche Nagant di Liegi e poi, dal 1898, nella fabbrica d'armi imperiale di Tula (Mosca); le armi fabbricate nell'arsenale di Izhvesk a partire dal 1943 (ma secondo certi testi dal 1939) sono caratterizzate dal marchio recante una freccia all'interno di un triangolo. Dopo il 43-44 il marchio diventa un triangolo iscritto in un cerchio<br />In alcuni vecchi testi l'arma � denominata ""Revolver da tre linee" poich� il suo calibro di 7,62 mm. corrisponde a tre "linee", vecchia misura russa pari a 2,54 mm. L'arma fu prodotta a Tula dal 1895 al 1950, dapprima solo ad azione singola (armamento manuale del cane), poi in entrambe le versioni (azione singola e azione doppia) e successivamente solo in doppia azione (l'armamento del cane pu� essere effettuato anche con la sola pressione del grilletto). <br />Vi furono anche una versione spagnola prodotta dalla ditta F. Arizmendi & Goeneaga, una versione polacca, dal 1930 al 1935 e una greca (ordinanza 1912, prodtta negli USA) mentre Nagant sovietiche di preda bellica furono utilizzate anche in Finlandia.<br />L'arma qui presentata � una 1895 d'ordinanza russa, fabbricata a Tula nel 1912.<br />Dati tecnici:<br /><br />lunghezza 230 mm. <br />lunghezza canna 114 mm. <br />peso 0.750 Kg. <br />camere del tamburo 7 <br />rigature 4, destrorse <br /><br />La meccanica:<br /><br /> 1 = leva di rotazione (e avanzamento) del tamburo, <br />2 = camma di avanzamento del blocchetto spingibossolo, <br />3 = blocchetto spingibossolo.<br /><br />Alla pressione del grilletto (e/o all'armamento del cane) la leva 1, dopo aver fatto ruotare il tamburo lo spinge in avanti per un tratto non sufficiente a inserire il colletto del bossolo nella canna; questa operazione � compiuta invece dal blocchetto spingibossolo 3, che viene fatto avanzare, con un piano inclinato, dall'elevazione della camma 2, di cui si vede, a cane armato, solo la parte inferiore.<br />Che l'avanzamento del cane sia dovuto a due diverse azioni � confermato dal fatto che esso risulta minore a tamburo scarico, potendosi notare come il blocchetto spingibossolo, a cane armato, non aderisce al tamburo quando in esso non vi � una cartuccia in corrispondenza della canna. <br /><br /><br /><br />Dati tecnici sulla cartuccia (fonte: Fiocchi)<br /><br /><br />Tipo palla camiciata Peso in grani 98 <br /><br /><br />VELOCITA' (m/s) ENERGIA (j) CADUTA (cm) <br />volata a 25 m. volata a 25 m. a 25 m. <br />330 300 345 285 - 30<br /><br />LA SCHEDA IN PDF CON LE IMMAGINI LA TROVI NELLA SEZIONE DONWLOAD Tue, 6 Mar 2007 21:48:36 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=181&forum=19 Le pistole spagnole Ruby [da ADMIN] http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=180&forum=19 SCHEDE TECNICHE PISTOLE E FUCILI:: Le pistole spagnole Ruby<br /> Le pistole spagnole Ruby<br /> <br /><br /><br />Nel corso della prima guerra mondiale, quando le truppe rimasero immobilizzate nelle trincee, la Francia si trov� a non avere in dotazione un�arma corta adeguata (aveva ancora il revolver mod. 1892). Decise di acquistare all�estero e si rivolse alla Gabilondo y Urresti fondata nel 1904 ad Eibar che dal 1909 produceva una pistola derivata dalla FN Browning mod. 1903 con un allungamento del caricatore a 9 colpi e con la sicura spostata tra guancetta e grilletto; nel 1915 essa venne registrata come pistola Ruby (Rubin in inglese) cal. 7,65. Era una pistola molto semplice da costruire, ma il problema era che la Gabilondo lavorava solo con cinque persone e non poteva certo fornire il quantitativo di 10.000 pistole (presto salito a 30.000) al mese! Per di pi� anche l�Italia comincio ad ordinare la Ruby. Quindi dovette rivolgersi a quasi tutte le altre officine della zona che producevano le singole parti che poi venivano montate dalla Gabilondo. La pistola venne poi prodotta e imitata con modeste varianti fino alla guerra civile (i baschi di Eibar erano per lo pi� repubblicani), spesso con nomi di fantasia come Venus, Union, Waldmann, Bufalo, St�sel, tanto per farle passare come americane o tedesche.<br />Alla fine della I� guerra mondiale ne erano stae prodotte circa 250.000 e i francesi dal 1923 continuarono a produrla nella Manufacture d'Armes des Pyr�n�es con il nome di Unique<br />La Gabilondo y Urresti cambia nome dopo il 1916 e diventa Gabilondo, Urresti y Cia con sede a Elgobair e forse Guernica; le armi recano ora il marchio Ruby Arms Co.. Nel 1920 diventa Gabilondo y Cia (pare si tratti di una fusione con una autonoma ditta di nome Gabilondo y Cia che gi� esisteva prima del 1906) e si trasferisce a Vitoria. Il marchio Ruby � stato usato per molte altre armi in diversi calibri, tra cui una carabina 22 (Ruby Six del 1923), una pistola in 7,65 con ben 22 colpi (Ruby Extra del 1930), una serie di revolver (Ruby Extra dopo il 1950) . Nel frattempo la Gabilondo aveva acquisto il marchio Llama.<br />Ecco una serie di nomi sotto cui � stata venduta la Ruby:<br />A & A (Azanza & Arrizabalaga), <br />Action (Modesto Santos), <br />Arizaga (Gaspar Arizaga), <br />Azul (Arostegui), <br />Bristol (Gregorio Bolumburu), <br />Bulwark (Beistegui), <br />Brunswig (Unceta), <br />Campeon (Arrizabalaga), <br />Cebra (Arizmendi, Zulaica y Cia), <br />Crucero (Ojanguren & Vidosa), <br />Destroyer (Gaztanga), <br />Express (Urizar), <br />Fortuna (Unceta), <br />Giralda (Gregorio Bolumburu), <br />Izarra (Star = Echeverria), <br />Le Secours (Urizar), <br />Leston (Unceta), <br />Liberty (Retolaza), <br />Looking-Glass (Acha), <br />Omega (Armero Especialistas Reunidas), <br />Paramount (Retolaza und Apaolozo Hermanos), <br />Perfect (Jose Mugica), <br />Phoenix (Urizar), <br />Princeps (Urizar), <br />Praga (S.E.A.M.), <br />Royal (Zulaica), <br />Salso (Unceta), <br />Silesia (S.E.A.M.), <br />Singer (Arizmendi), <br />St�sel (Retolaza), <br />Teuf-Teuf (Arizmendi), <br />Titanic (Retolaza), <br />Union (Urizar & Unceta), <br />Venus (Urizar), <br />Victor (Arizmendi), <br />Victoria (Unceta), <br />Vincitor (Zulaica), <br />Walman und Waldmann (Arizmendi), <br />Ydeal (Arizmendi).<br /><br />La Gabilondo y Urresti marchiava le sue armi con le lettere GU entro ad un ovale.<br />Qui di seguito alcuni marchi degli altri produttori:<br />A = Gaspar Arizaga, <br />AA = Azanza yArrizabalaga, <br />AH =Acha Hermanos, <br />AR = Alkartasuna (Alkar), <br />BH = Beistegui Hermanos,<br />EA = Echave yArizmendi, <br />EU = Esperanza y Unceta, <br />GB = Gregorio Bolumburu, <br />GN = Garate Anitua, <br />HE = Hijos de A. Echeverria, <br />I = Bonifacio Echeverria (I = Izarra, in basco �stella� da cui � poi derivata la Star), <br />IG = Isidro Gaztanga, <br />IS = Iraola Salaverria, <br />MB = Martin Bascaran, <br />MS = Modesto Santos, <br />RH = Retolaza Hermanos, <br />TM = Looking-Glass (forse la ditta Acha), <br />UC = Urrejola y Cia, <br />VB = Vincenzo (Victor?) Bernedo, <br />ZC = Arizmendi, Zulaica y Cia.<br /><br />LA SCHEDA IN PDF CON LE IMMAGINI LA TROVI NELLA SEZIONE DONWLOAD Tue, 6 Mar 2007 21:47:46 +0100 http://www.guardieinformate.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=180&forum=19