In ricordo dei nostri colleghi Caduti in servizio e non..

Calogero COMAIANNI ( 45 anni )
Rosario SCALIA ( 27 anni )
Carlo ALA ( 58 anni )
Giuseppe PISCIUNERI ( 30 anni )
Alfio ZAPPALA' ( 48 anni )
Erminio Vittorio CARLONI ( 36 anni )
Giuseppe SCAVAGLIERI - Rolando LANARI
Gianpiero PICELLO
Carlo BECCARI
Antonino SOFIA
Ignazio ALOISI ( 32 anni )
Romeo CERASOLI
Domenico
BRUNO ( 33 anni )
- Giovanni CENTO ( 50 anni )
Giovanni FORTUNA ( 31 anni )
Andrea PADOVANI (31 anni )
Mario PETRA ( 37 anni )
Flavio GALESSI ( 44 anni )
Giuseppe MASTRANGELO ( 46 anni )
Carlo PIACENTINI ( 41 anni )
Gian Giorgio CANU ( 63 anni )
Massimo GUALILLO ( 31 anni ) - Candido RANDO’ ( 43 anni )
Giuseppe CORIGLIONE ( 38 anni ) - Mario SIMONETTA ( 48 anni )
Luigi PULLI ( 52 anni ) - Raffaele ARNESANO ( 37 anni )
- Rodolfo PATERA ( 32 anni )
Adriano TERRONE ( 32 anni )
Massimiliano BALLANTI ( 47 anni )
Francesco MANNINO ( 36 anni )
Sandro SILENZI ( 30 anni )
Gennaro PARAGLIOLA ( 49 anni )
Milena LODA ( 34 anni )
Gianluca PES ( 35 anni )
Nicola SAMMARCO ( 59 anni )
Emil Servetti ( 28 anni )
Adolfo FERRARA ( 36 anni )
Rocco RIZZARI ( 57 anni )
Michele LANDA ( 61 anni )
Enrico MORANDI ( 53 anni )
Raffaele BALDANZI ( 42 anni )
Luigi RENDE ( 31 anni )
Nicola GERNONE ( 52 anni )
Luigi ZIPPO ( 57 anni )
Giusy CAIONE ( 33 anni )
Gabriele AIMAR ( 29 anni )
Marco L. ( 33 anni )
Savino AGOSTINO ( 42 anni )
Alessandro ROSA ( 31 anni )
Fabio MARCELLO ( 41 anni )
Massimiliano DE RIU ( 35 anni )
Massimo MICHELON ( 24 anni )
Alessio MAGGIO ( 32 anni )
Gennaro COTUMACCIO ( 41 anni )
Paolo ACQUAVIVA ( 44 anni )
Giuseppe MINOPOLI ( 37 anni )
Salvatore MERCURIO ( 32 anni )
Mauro TONIZZO ( 46 anni )
Pietro Luigi SOLINAS ( 50 anni )
Giacomo GONNELLINI ( 25 anni )
Giovanni CERON ( 44 anni )
Umberto CONCILIO ( 28 anni )
Vincenzo BONIFACIO ( 44 anni )
Gaetano MONTANINO ( 45 anni )
Calogero VALENZA ( 38 anni )
Salvatore SPARACINO ( 30 anni )
Alfonso TORTORELLA ( 30 anni )
Fabio LO FARO
Giovanni Di Nardo ( 49 anni )
Michele Nasca ( 57 anni )
Gerardo Citarelli ( 43 anni )
Pino Lotta ( 32 anni )
Gaetano Russo ( 38 anni )
Alfonso TORTORELLA ( 30 anni )

 

Francesco Malcore ( 35 anni )

Giuseppe Moretti ( 35 anni )

Citarelli ( 43 anni )

Massimo Fontanelli ( 30 anni )

Giovanni Di Nardo ( 43 anni )

Miriam Sermoneta ( 39 anni )

Rosario GUASTELLA - Pino FLORIANO - Rolando SCHIRINZI - Daniele EGIZI

Giovanni Di Nardo 48anni
Massimo Fontanelli,
Giuseppe Moretti, guardia giurata di 35 anni
Francesco Malcore, 35 anni
Salvio Chirullo 42anni
Sasa Brunello 32anni
Miriam Sermoneta 40anni
Fabrizio Reppeti 46anni
G. V. 48anni
Alessio De Cillis 30anni
A.T. Guardia Giurata
Michele Partipilo 48 anni
Emidio Fanelli 56 anni
Salvatore Proietti 55anni
Attilio Raia 45anni


Cristian Agostini 39 anni
Mario Tomaiuolo, 41 anni
Gioacchino Lo Bocchiaro 44 anni
Pietro Ammendola 36 anni

L'elenco aggiornato prosegue nella pagina con i testi completi delle notizie

 

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In ricordo delle Guardie Particolari Giurate decedute .

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Calogero COMAIANNI ( 45 anni ) Assassinato il 28 Marzo 1945 DINO PATERNOSTRO Non era un eroe Calogero Comaianni, ma un uomo normale che cercava di sfamare la moglie e i suoi cinque figli, facendo la guardia giurata. Certo, la Corleone degli anni .40 non era il posto migliore per esercitare un mestiere che in qualche modo avesse a che fare col rispetto della legalit�. Ma lui ci provava. Con equilibrio e buon senso, girava le campagne insieme alle guardie campestri comunali, vigilava, dava consigli a qualche giovane scapestrato, tentato da qualche "scorciatoia" per uscire dalla miseria. Il 2 agosto 1944, Comaianni stava facendo il suo solito giro di perlustrazione. Con lui c'erano le guardie campestri Pietro Splendido e Pietro Cortimiglia. Ormai era piena estate e il grano delle campagne corleonesi era stato quasi tutto mietuto da migliaia di braccianti agricoli, molti dei quali provenienti dai comuni della fascia costiera. La sola manodopera locale, infatti, non era sufficiente e si doveva ricorrere a quella proveniente da Bagheria, Misilmeri, Villabate e Ficarazzi. All'improvviso, si accorsero che due giovani stavano arraffando covoni di grano, caricandoli sui muli. �Fermi! Cosa fate?�, gridarono le guardie. Poi si avvicinarono e li videro in faccia. Erano Luciano Liggio e Vito Di Frisco. �Alla vista degli agenti Liggio non fece una piega. Si lasci� arrestare con quell'aria mansueta e vittimistica ostentata ogni volta che la giustizia arriver� a mettergli le mani addosso. Ma quando lo scatto delle manette gli imprigion� i polsi gett� un'occhiata di fuoco in faccia agli agenti, come per stamparseli bene nella mente�, scrive Marco Nese (�Nel segno della mafia. Storia di Luciano Liggio�, 1975). Per quel furto Liggio rimase in galera tre mesi. Ad ottobre usc� dal carcere in libert� provvisoria, ma i volti delle guardie che l' avevano arrestato non era riuscito a dimenticarli. Aveva un amico "Lucianeddu", un coetaneo di nome Giovanni Pasqua. �Cump� . gli disse . gli sbirri che mi hanno arrestato non la devono passare liscia. A cominciare da quel Calogero Comaianni, tuo vicino di casa�. E insieme studiarono un piano. L'occasione propizia sembr� presentarsi la sera del 27 marzo 1945, sei mesi dopo che la futura "primula rossa" era uscita dal carcere. Calogero Comaianni stava rientrando nella sua casa di via Sferlazzo, in pieno centro storico, quando si vide seguito da due uomini incappucciati. Acceler� il pass�, ma pure quelli accelerarono il loro. Con uno scatto felino, la guardia giurata fu svelta a guadagnare la porta di casa, cogliendo di sorpresa i due killer. �Ho avuto l'impressione che due uomini mi seguissero�, confid� alla moglie Maddalena Ribaudo. �Li hai conosciuti?�, gli chiese lei. �Uno mi � sembrato Giovanni Pasqua. Ma chi pu� avercela con me? Io non ho mai fatto nulla di male, solo il mio dovere�, fu la sua risposta. Il giorno dopo, di prima mattina, Calogero Comaianni pul� la stalla e poi usc� di casa per andare a buttare gli escrementi di animali nella vicina discarica. Fatti pochi passi, si accorse di avere dietro gli uomini della sera precedente. Si guard� intorno. Vide il portone aperto della stalla di un vicino di casa, prov� a cercarvi riparo, ma quello glielo chiuse in faccia. Allora Comaianni cap� e prov� a tornare precipitosamente a casa. Ebbe appena il tempo di bussare, che uno dei due inseguitori gli spar� addosso due colpi di pistola. La porta si apr� e, nonostante gi� fosse ferito, l'uomo prov� a salire i primi gradini. Fu raggiunto dai killer, che gli puntarono ancora addosso le loro armi. Ebbe il tempo di girarsi e di guardare in faccia quello pi� vicino. Lo riconobbe: era Giovanni Pasqua. �Giovanni, che stai facendo?�, gli grid�. Ma quello gli scaric� addosso altri colpi di pistola, ammazzandolo sul colpo. Comaianni aveva 45 anni. Dietro di lui, Luciano Liggio rideva, beffardo, guardandosi la scena. Ma la scena e i suoi protagonisti erano stati visti anche da Maddalena Ribaudo, la moglie di Comaianni, che si era affacciata sulla scala. E da Carmelo, il figlio pi� grande, che era corso a prendere il fucile per sparare agli assassini del padre. Ma fu fermato dalla madre, mentre i due killer si allontanavano a passo svelto. Fonte : LA SICILIA - DOMENICA 31 LUGLIO 2005 http://www.cittanuove-corleone.it/La%20Sicilia,%20Calogero%20Comaianni,%2031.07.2005%20pa03.pdf

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Rosario SCALIA ( 27 anni ) Ucciso durante una rapina il 23 Febbraio 1979 Rosario SCALIA guardia giurata, era in servizio alla Banca Agricola Milanese di Barzan� ( CO ), quando un gruppo, appartenente ai Comitati Comunisti Rivoluzionari, nell'assaltare la banca per rapinarla, gli spar� uccidendolo.

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Carlo ALA ( 58 anni ) Ucciso durante il servizio il 31 Gennaio 1980 Settimo Torinese - Era il 31 Gennaio 1980, Carlo ALA di 58 anni era di servizio presso la guardiola d'ingresso della ditta Framtek che produceva le molle per la FIAT e doveva svolgere il turno notturno. Si trovava all'interno della guardiola insieme ad un collega, ad un'agente di un istituto di vigilanza ed all'autista del pulman che poco prima aveva accompagnato in ditta la squadra di circa 40 operai che dovevano fare il turno di notte. Improvvisamente vengono attaccati da un commando di quattro persone armate e che li prendono in ostaggio, altri due entrano dal cancello della ditta e lanciano alcune bottiglie incendiarie verso il fabbricato dell'infermeria dove sono presenti anche I serbatoi di metano. Prima di darsi alla fuga a bordo di un'auto, il gruppo si dichiara � un gruppo di fuoco comunista � e sparano una decina di colpi contro Carlo ALA che morir� dissanguato nel trasporto in ospedale, ed il collega della guardiola . Alcuni giorni dopo, l'azione fu rivendicata dai Nuclei Comunisti Territoriali. Carlo ALA lascia la moglie e tre figlie.

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Giuseppe PISCIUNERI ( 30 anni ) Ucciso nel tentativo di rapinargli la pistola il 10 Aprile 1980 Erano circa le 7.30 del mattino quando Giuseppe PISCIUNERI guardia giurata della Mondialpol, sposato e residente a Torino in via Nizza, esce di casa per recarsi al lavoro. Giunto in via Ribet viene assalito da due uomini alle spalle, uno dei due riesce a sottrargli la pistola, PISCIUNERI reagisce immediatamente e ne nasce una colluttazione, l'aggressore spara e la guardia giurata raggiunta al cuore dal proiettile cade a terra e muore. Gli aggressori si danno alla fuga a bordo di una Fiat 128 verde nella quale altri due complici li stavano attendendo, l'azione verr� poi rivendicata da appartenenti alle Ronde Proletarie.

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Alfio ZAPPALA' ( 48 anni ) Ucciso durante una rapina in banca il 18 Dicembre 1980 Alfio ZAPPALA' guardia giurata, era in servizio alla Banca Cariplo di Zinasco (PV), quando durante una rapina reagisce al tentativo di disarmo ingaggiando una colluttazione con I banditi ma viene raggiunto da un proiettile che lo uccide. L'azione verr� in seguito attribuita a militanti usciti dai Comitati Comunisti Rivoluzionari.

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Erminio Vittorio CARLONI ( 36 anni ) Ucciso in un tentativo di rapina il 18 Novembre 1982 Erminio Vittorio CARLONI era una guardia giurata della Mondialpol e rappresentante sindacale della CGIL, quel giorno era di servizio insieme al collega Bruno L. in Viale Zara a Milano davanti al Banco di Napoli. Insieme al collega si era posizionato sulla corsia del tram, in modo da poter meglio vigilare l'ingresso della Banca, ma all'improvviso fra la gente che si trova in strada, nota due persone, a dire dei testimoni apparentemente distinte, che cercando di sorprenderli alle spalle. Si avvicinano, uno di loro porta l'impermeabile sul braccio sinistro, Carloni si accorge del pericolo, chiama il collega, fa in tempo a dirgli �attento� ma quando si gira nuovamente trova uno di loro che gli punta una pistola al petto, istintivamente cerca di prendere la pistola nella fondina ma il bandito spara e lo uccide sul colpo colpendolo al cuore. Il collega Bruno L. si getta a terra e cerca riparo dietro ad una macchina, risponde al fuoco e riesce a ferire un bandito, l'altro estrae un mitra da una borsa ed apre il fuoco. La gente che si trova di passaggio e sul tram si getta a terra impaurita, il tentativo di rapina � ormai fallito ed I due banditi fuggono a bordo di una A112 con il complice che li attendeva. Sembrerebbe che il tentativo di rapina sia stato compiuto da un gruppo di tre persone appartenenti ai NAR ( Nuclei Armati Rivoluzionari ), sigla principale del terrorismo neofascista dalla seconda met� degli anni '70 ai primi degli anni '80.

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Giuseppe SCAVAGLIERI - Rolando LANARI Agenti di P.S. deceduti in seguito ad un assalto a portavalori il 14 Febbraio 1987 Gli agenti di P.S. erano di scorta ad un Portavalori delle Poste Italiane, improvvisamente un'auto taglia la strada al portavalori che la investe fermandosi, la volante di scorta viene letteralmente crivellata di colpi e gli agenti SCAVAGLIERI e LANARI restano uccisi mentre il Brigadiere Pasquale P. resta gravemente ferito. L'attentato viene rivendicato dalle Brigate Rosse ( Partito Comunista Combattente ).

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Gianpiero PICELLO Ucciso durante un assalto al furgone portavalori il 30 Gennaio 1988 Il Furgone portavalori era appena arrivato al Supermercato Coop nel quartiere Celle a Rimini, erano le 18,00 circa quando due banditi armati di fucile a canna corta e pistola aprono il fuoco contro le guardie giurate uccidendo Gianpiero PICELLO e ferendo gravemente il collega. Nel tentativo di rapina resta ferita gravemente anche una bambina di nove anni e durante la fuga a bordo di una Fiat Argenta vengono ferite altre sei persone. I banditi sarebbero stati I componenti de � La banda della uno bianca �.

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Carlo BECCARI Ucciso durante un assalto al furgone portavalori il 19 Febbraio 1988 Erano le 20,15 quando le guardie giurate del furgone porta valori stavano effettuando il prelievo dalla cassa continua del supermercato Coop di Casalecchio, improvvisamente alcuni rapinatori fanno esplodere un ordigno ed a bordo di un'automobile hanno iniziato a sparare contro le due guardie giurate per rapinarle. Le due guardie giurate reagiscono sparando cercando di difendersi ed aiutati da un carabiniere in borghese che aveva assistito alla scena e che reagisce sparando ai rapinatori,la rapina fallisce. I rapinatori fuggono ma sull'asfalto rimane la guardia giurata Carlo BECCARI colpito a morte. I rapinatori sarebbero stati I componenti de � la banda della uno bianca�.

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Antonino SOFIA Medaglia d'oro al Valor Civile conferita dal Presidente della Repubblica Sandro PERTINI Deceduto in servizio durante un assalto al furgone portavalori il 25 Ottobre 1990 La rapina : La mattina del 25 Ottobre 1990 Antonino Sofia guardia giurata ed il collega Giuseppe B., erano a bordo di una Alfetta blindata dell'Istitito di Vigilanza �La Saetta� per il quale lavoravano. Avevano avuto l'incarico di trasportare dei soldi, circa 750 milioni di lire, dalla sede della BNL di Messina ad un'ufficio postale di Barcellona (ME). Giuseppe B. era alla guida e Antonino SOFIA era seduto nel sedile accanto, metre percorrevano l'autostrada all'altezza di un viadotto, vengono costretti da una Fiat Croma che li stringe, con a bordo un commando di rapinatori, a fermarsi contro ad un guard-rail, dietro erano seguiti a distanza da un'altra Fiat Croma con altri complici. Dalle auto scendono quattro rapinatori fra cui Carmelo PAPA, tre dei questi incappucciati, armati di un fucile a ponpa calibro 12 con calcio e canna segati e tre pistole fra cui due calibro 38 ed una calibro 7,65. Uno dei rapinatori utilizzando una grossa mazza colpisce il parabrezza ed il finestrino destro dell'auto blindata riuscendo a praticare un foro, le guardie giurate impugnano le armi sparano alcuni colpi. A quel punto Carmelo PAPA inserisce la canna del fucila a pompa nel foro fatto nel vetro e spara colpendo in testa SOFIA uccidendolo. L'altra guardia giurata vista l'impossibilit� di reagire, si arrende alzando le mani ed aprendo la vettura dalla quale I rapinatori prelevano I sacchi con circa 600 milioni di lire (uno probabilmente non viene notato e resta sotto il sedile) e fuggono via. I risvolti della vicenda : Il metronotte fu ucciso durante una rapina al furgone blindato sull'autostrada Messina-Palermo Si � concluso, a 19 anni di distanza dai fatti, il processo per 5 imputati che dovevano rispondere dell�omicidio di Antonino Sofia, il metronotte assassinato durante una rapina ad un furgone blindato sull�autostrada Messina-Palermo. Stasera la Corte d�Assise d�appello di Messina ha ridotto le condanne per tutti gli imputati. Particolarmente sensibile lo sconto per il messinese Benedetto cariolo, condannato in primo grado a 22 anni e mezzo, ora ridotti a 15 anni. Queste le altre sentenze: 22 anni a Carmelo Papa (23 anni e 6 mesi in primo grado); 15 anni al catanese Salvatore Oddo, 11 anni a Carmelo Scucchia (16 anni e mezzo); e 11 anni per l�altro catanese Santo Alfio La Piana (15 anni e mezzo). Il pg Marcello Minasi aveva chiesto la conferma delle condanne inflitte dalla Corte d�Assise. L�omicidio fu commesso il 25 ottobre del 1990. Sofia si trovava su un furgone blindato della ditta �La saetta� che si stava recando a Barcellona per versare del denaro nella filiale della BNL. Alla guida del mezzo c�era il collega Giuseppe Basile. I due erano stati pedinati dal momento in cui avevano lasciato la sede della Banca d�Italia. Giunto sul viadotto Ritiro il furgone fu bloccato dal gruppo di fuoco composto da catanesi e messinesi. I malviventi si fecero aprire lo sportello e s�impossessarono di 600 milioni di lire. Ma Sofia, che era seduto sul sedile lato passeggero, accenn� una reazione ed uno dei banditi spar� attraverso il parabrezza, uccidendolo sul colpo. Ad uccidere Sofia, secondo quanto raccontato dai collaboratori di giustizia, fu Carmelo Papa. http://www.tempostretto.it

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Ignazio ALOISI ( 32 anni ) Assassinato il 27 Gennaio 1991 Era domenica 27 Gennaio 1991, Ignazio ALOISI guardia giurata di 32 anni esce dallo stadio insieme alla figlia di 14 anni e stava facendo ritorno a casa, improvvisamente viene raggiunto da un uomo a volto coperto che davanti alla figlia gli spara tre colpi di pistola uccidendolo. L'uomo verr� poi arrestato e condannato. L'uccisione di Ignazio Aloisi sarebbe ricollegata ad un episodio di rapina in seguito al quale lo stesso ALOISI collaborando con gli inquirenti parteciper� all'identificazione degli autori della stessa rapina e testimoni� confermando l'identificazione in tribunale. La rapina : Era il 3 Settembre 1979 quando Ignazio ALOISI guardia giurata ed un'altro collega, erano a bordo di un furgone portavalori ed impegnati nel servizio di ritiro dei soldi dei pedaggi dell'autostrada Messina-Palermo. Verso le 12.30 il furgone portavalori giunge al casello di Messina Gazzi e viene assaltato da quattro rapinatori armati I quali riuscendo nell'intento riescono a disarmare le guardie ed a ripulire il furgone dai soldi. Aloisi dopo la rapina collabora quindi con gli inquirenti ed I rapinatori vengono arrestati e condannati grazie anche alla sua testimonianza, a otto anni di carcere. Dalle notizie di cronaca �. quanto segue : Associazione Rita Atria: �Chiediamo riconoscimento di vittima di mafia per Ignazio Aloisi� L'associazione Rita Atria (intitolata alla ragazza che collabor� con Paolo Borsellino per svelare i segreti delle cosche e che si uccise una settimana dopo la strage di via D'Amelio), chiede al ministero degli Interni "di definire l'iter per il riconoscimento quale vittima di mafia della guardia giurata Ignazio Aloisi", ucciso a Messina per vendetta dopo aver accusato uno degli artefici della rapina del 3 settembre '79 al portavalori da lui condotto. Dopo la morte il rapinatore e mandante dell'omicidio, Pasquale Castorina, cerc� di infangare la memoria di Aloisi dichiarando in sede processuale che era stato il suo basista e non si era mostrato soddisfatto della spartizione del bottino. Il furgone trasportava valori della societ� dell'autostrada Messina-Palermo. Il 27 novembre 2008 la prefettura di Messina d� parere favorevole al ministero per il riconoscimento di Aloisi quale vittima di mafia. Per quelle dichiarazioni false nell'aprile 2009 il pm formul� la richiesta di rinvio a giudizio contro Castorina, ma nel maggio successivo, il gup dichiar� di "non doversi procedere nei confronti di Castorina per intervenuta prescrizione". "Riteniamo - dice l'associazione - che la famiglia Aloisi non debba aspettare ulteriormente per aver riconosciuto il diritto alla verit�. In questi anni lo Stato ha permesso che un riconosciuto mafioso, sebbene collaboratore di giustizia, infangasse la memoria di un uomo onesto. Ci impegniamo a inviare ogni settimana un fax di sollecito al ministero e alla prefettura di Messina". http://www.siciliainformazioni.com

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Romeo CERASOLI Ucciso in seguito ad un assalto ad un furgone portavalori l' 11 Marzo 1991 Faceva parte di un equipaggio di un furgone portavalori, appena arrivato davanti alla BNL di via Ugo Ojetti in localita Talenti (Roma), venne assaltato da un gruppo di rapinatori e Romeo CERASOLI guardia giurata, venne ucciso.

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Domenico BRUNO ( 33 anni ) - Giovanni CENTO ( 50 anni ) Assassinati barbaramente il 22 Marzo 1991 Era il 22 Marzo 1991 quando le due guardie giurate Domenico BRUNO e Giovanni CENTO vengono uccise. Vincenzo COMBERIATI viene accusato e processato per l'omicidio delle due guardie giurate, uno di queste, ricoverato prima nell'ospedale di Crotone e poi trasferito all'ospedale di Messina, prima di morire sarebbe riuscito a fare il nome del loro assassino.

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Giovanni FORTUNA ( 31 anni ) Ucciso misteriosamente e deceduto il 2 Ottobre 1991 VERNOLE/LECCE - La notizia � singolarissima: le intercettazioni non servono solo per scoprire i gusti sessuali dei politici ma anche per svelare il mistero su delitti irrisolti. Questa � una notizia che sembra un pulsante della macchina del tempo: attivit� di intelligence, fortuna, intuito, memoria storica. Il fascicolo di un vecchio omicidio potrebbe essere sottratto alla polvere degli archivi. E� un omicidio rimasto senza colpevoli e senza movente. Un vero mistero. Ma a distanza di 18 anni qualcosa si muove. C�� un�indicazione che potrebbe spingere gli inquirenti a riaprire il caso. Una novit� che - se confermata - potrebbe contribuire a squarciare il velo di mistero che avvolge il delitto. Una svolta che, finalmente, permetterebbe di fare luce su chi e perch� abbia ucciso Giovanni Fortuna, 31 anni, di Vernole, vigilante della Velialpol. Il 21 settembre del 1991 fu raggiunto all�inguine da un proiettile mentre si trovava in un�edicola. Mor� dissanguato. La novit� � arrivata in maniera inattesa. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Campi, scavando intorno ai presunti componenti di una organizzazione composta in gran parte da brindisini e specializzata nelle rapine e nel riciclaggio di auto rubate, hanno avuto modo di ascoltare una conversazione. Quel dialogo, estraneo a rapine e furti di vetture, ha destato subito l�attenzione degli investigatori perch� in quelle parole c�era un chiaro riferimento ad un omicidio. Proprio quello del vigilante di Vernole. Un delitto rimasto insoluto. Un omicidio di cui neppure i pentiti avrebbero fornito indicazioni. Quella conversazione, adesso, � al vaglio della Procura. Si valuta la consistenza delle dichiarazioni contenute nell�intercettazione ambientale. Si tratta di una sorta di inconsapevole confessione. Nel corso della conversazione, infatti, uno degli interlocutori fa riferimento all�omicidio del vigilante ma anche ad alcuni attentati dinamitardi. Episodi eseguiti su commissione. Crimini compiuti per guadagnarsi l�amicizia di un grosso pregiudicato della zona. Uno scenario che, 18 anni fa, nessuno avrebbe mai delineato. Gli inquirenti mantengono sulla vicenda un riserbo molto stretto, ma da alcune indiscrezioni emergono indicazioni sul possibile movente. Il vigilante, infatti, sarebbe stato ucciso per vendetta. L�omicidio non sarebbe maturato in relazione al lavoro svolto dalla guardia giurata. Il movente sarebbe da cercare altrove e pi� esattamente tra le sue frequentazioni. E il vigilante, probabilmente, aveva dato fastidio a qualcuno. Da qui la decisione di risolvere la questione in maniera cruenta, con la pistola. Nella conversazione intercettata l�autore dell�omicidio si sarebbe vantato dell�impresa. Ne avrebbe parlato per affermare come, bench� giovanissimo, avesse gi� un suo calibro criminale e potesse contare sull�amicizia con esponenti di spicco della malavita. Il contenuto dell�intercettazione � all�esame del sostituto procuratore Francesca Miglietta. Si tratta del magistrato che, sin dall�inizio, ha coordinato l�indagine del carabinieri sul gruppo che ha agito nel Nord Salento, a cavallo fra i territori delle province di Lecce e di Brindisi, compiendo rapine e furti. Le indagini si sono concluse con una raffica di arresti. C�� stata anche un�inchiesta gemella che, per fatti analoghi, � stata avviata dalla Procura di Brindisi nel corso della quale sono stati emessi nuovi provvedimenti restrittivi. I FATTI DELL'EPOCA Il misterioso omicidio avvenne all�alba del 2 ottobre del 1991. Giovanni Fortuna, all�epoca 31enne, sposato e con un figlio, aveva appena finito il turno di lavoro notturno per conto dell�istituto di vigilanza � Ve l i a l p o l � per il quale lavorava, svolto fra la zona industriale e la manifattura dei tabacchi. E come faceva spesso, dopo aver consegnato la relazione di servizio negli uffici dell�istituto, che si trovava proprio nella zona industriale, e parcheggiato la vettura di servizio, aveva raggiunto con la sua auto l�edicola di via Taranto, per acquistare il giornale. Sono da poco scoccate le 6.30, ed un istante prima di morire, la guardia giurata � intenta a sfogliare i quotidiani del mattino. All�improvviso, nel locale si materializza il killer, che lo ammazza sparando un solo colpo di pistola, sicuramente un�arma a tamburo, dal momento che sul pavimento, gli agenti della Squadra mobile (all�epoca diretta dal vice questore Luigi Spadea), non trovarono il bossolo. Il colpo viene esploso da distanza ravvicinata, e Giovanni Fortuna viene raggiunto alla zona dell�inguine, e pi� esattamente all�altezza dell�arteria femorale. Che sanguina a iosa, determinandone la morte in meno di mezz�ora. Le indagini non hanno mai appurato neppure se fra vittima e sicario, ci sia stato, per quanto breve, una sorta di alterco. Per non dire della pistola d�ordinanza, guarda caso, del tipo a tamburo, che dalla scena del delitto sparisce. Sicuramente portata via dall�assassino. L�ipotesi investigativa, � che l�assassinio venne compiuto proprio con la pistola della vittima. Ma per quanto cercarono di trovare una conferma, gli investigatori non riuscirono a trovarla. Anche perch� nessuno diede loro una mano. Neppure il titolare dell�edicola che, interrogato a lungo, ai poliziotti ebbe a riferire di aver udito un botto in tutto simile ad uno sparo, ma di non aver visto niente, tantomeno l�assassino, perch� in quel momento si trovava in bagno. Agli agenti, l�uomo rifer� inoltre di aver trovato il vigilante disteso sul pavimento in una pozza di sangue, e di averlo sentito soltanto invocare aiuto. E di nessun aiuto furono gli abitanti della zona. Nessuno, infatti, ud� nulla, sparo compreso, n� not� qualcuno fuggire o aggirarsi con fare sospetto nei pressi dell�edicola o lungo via Taranto. Una qualche conferma al fatto che fra vittima ed assassino ci sia stata una colluttazione, venne comunque dall�autopsia, che su disposizione dell�allora sostituto procuratore Cosimo Bottazzi, venne eseguita dal medico legale Franco Faggiano. Sul cadavere della guardia giurata vennero infatti riscontrati graffi ed ecchimosi. www.portadimare.it

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Andrea PADOVANI (31 anni ) Deceduto in seguito ad un assalto al portavalori il 15 Marzo 1992 Era la notte fra sabato 14 e domenica 15 Marzo 1992, quando nei pressi dell'area di servizio Limenella, il furgone portavalori della � Fidelitas � di Bergamo con a bordo tre guardie giurate veniva superato da un' Alfa 33 SW con a bordo tre componenti del commando, dietro invece lo seguiva un'altra Alfa 33 con due complici. Giunti in corrispondenza del viadotto sulla statale della Riviera del Brenta, improvvisamente dall' Alfa 33 SW messa di traverso, si apre il portellone posteriore e dopo alcuni istanti nel buio della notte il commando apre il fuoco con fucili mitragliatori contro il blindato. Alla guida Andrea PADOVANI di 31 anni rallenta bruscamente per evitare lo scontro col veicolo dei rapinatori ma uno dei numerosi proiettili sparati dal commando riesce ad introdursi all'interno dell'abitacolo colpendolo mortalmente al cuore. Padovani si accascia sul volante e contemporaneamente l'Alfa 33 che lo seguiva, con a bordo gli altri complici, tampona violentemente il portavalori e solo l'intervento del collega al suo fianco Roberto R. evita che il blindato finisca nel fossato che costeggia la carreggiata, continuando la sua corsa per un'altra cinquantina di metri bersagliato dai fucili mitragliatori del commando. Uno spazio che ha permesso alle altre due guardie giurate, Roberto R. di 31 anni, e Flavio F. di 24 anni, di gettarsi fuori dal furgone portavalori e rispondere coraggiosamente al fuoco. Attimi terribili ed interminabili nei quali il commando probabilmente sorpreso dalla reazione delle guardie giurate e profittando del buio, si � dileguato. Durante la sparatoria anche un'altra auto che sopraggiungeva, una Volkswagen Passat con due coniugi a bordo, nel tentativo di evitare I proiettili � sbandata uscendo di strada ed incendiandosi ma I due coniugi erano riusciti a mettersi in salvo riportando solo qualche contusione.

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Mario PETRA ( 37 anni ) Ucciso durante una rapina in Banca il 27 Novembre 1992 Erano circa le 8,30 del mattino del 27 Novembre, Mario PETRA guardia giurata di 37 anni sposato e con tre figli, era di servizio insieme ad altri due colleghi Giovanni C. di 42 anni e Fabio D.R. Di 23 anni, presso lo sportello della Banca di Roma all'interno dell'Ospedale Bambin Ges� di Roma. Davanti alla banca visto che � il giorno di paga, ci sono gi� in fila diversi dipendenti dell'ospedale e le tre guardie giurate. Improvvisamente un gruppo di sei uomini tutti con giubbotto ed occhiali da sole, si avvicina, impugnano le armi ( pistole ed una mitraglietta ) ed aggrediscono le guardie giurate. Due banditi disarmano Giovanni C. e lo spingono all'interno della banca, lo fanno sdraiare a terra a faccia in gi� e gridano agli impiegati di stare fermi e di tenere le mani in alto. Fuori gli altri rapinatori immobilizzano le altre due guardie giurate, Fabio D.R. viene colpito violentemente al capo e fatto sdraiare a terra mentre un'altro rapinatore, vistosamente nervoso ed agitato minacciando con la pistola puntata alla testa Mario PETRA, gli grida di buttarsi a terra. Mario PETRA inizia a chinarsi ma � in quel momento che dalla pistola del rapinatore parte un colpo che colpisce, da poca distanza, la testa della guardia giurata uccidendola. Il rapinatore corre all'interno della banca gridando ai complici � andiamo � andiamo via l'ho ammazzato! �. Presi quindi I soldi che erano presenti in cassa, circa 56 Milioni di Lire, ma non quelli presenti in cassaforte circa 800 milioni, I sei rapinatori scappano sparando diversi colpi e seminando il panico fra la gente per poi salire a bordo di due motorini ed una vespa e dileguarsi nel traffico caotico della citt�.

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Flavio GALESSI ( 44 anni ) Deceduto in seguito ad un assalto al portavalori il 26 Marzo 1994 Era Sabato 26 Marzo, quando un commando composto da tre uomini armati con AK47, un Hkg3a3, ed una pistola Sauer, assaltano l'equipaggio di un portavalori della FIDELITAS che trasportava in banca I soldi prelevati da un noto supermercato. Il commando apre il fuoco su Flavio GALESSI di 44 anni e padre di due figli, uccidendolo, e su Alessandro L. colpito al collo, al femore sinistro, alla coscia ed il braccio destri, per poi impossessarsi dei soldi e fuggire via. Sono stati presi ed accusati della rapina tre uomini fra cui Giorgio DROVIC, 48 anni, latitante, giudicato con rito abbreviato per aver ucciso una guardia giurata, per aver tentato di ucciderne una seconda nel corso di una rapina ad un portavalori, e condannato all'ergastolo dal giudice dell'udienza preliminare su richiesta del pm.

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Alfonso TORTORELLA ( 49 anni ) Assassinato durante una rapina in banca il 23 Giugno 1994 Alfonso TORTORELLA aveva 49 anni ed era una guardia particolare giurata dell'Istituto di Vigilanza Mondialpol, il 23 Giugno 1994 � stato ucciso da alcuni banditi durante l'assalto alla Comit (Banca Commerciale Italiana) di Via Newton a Monteverde - Roma. Nel conflitto a fuoco rimase ucciso anche uno dei rapinatori, Elio DI SCALA di 31 anni, ed un suo complice Fabio GAUDENZI rimase gravemente ferito.

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Giuseppe MASTRANGELO ( 46 anni ) Ucciso in servizio durante un assalto ad un furgone portavalori il 17 Novembre 1995 Cava de Tirreni - Giuseppe MASTRANGELO era un uomo sposato con figli, una guardia giurata, M.llo della CIVIS e spesso insegnava il proprio lavoro ad altre guardie giurate non solo del proprio istituto ma anche di altre agenzie come pure il giorno della sua morte. Quella notte si trovava a bordo di un furgone portavalori della �Brings Securmark� insieme ad altre due guardie giurate della Brings, alla guida del mezzo Giulio P. di 27 anni ed il collega Rosario C. di 28 anni. Arrivati davanti al Centro Commerciale Cavese, Giuseppe MASTRANGELO e Rosario C. scendono per effettuare il prelievo dell'incasso dalla cassaforte del centro commerciale, quando all'improvviso un commando composto da circa sette rapinatori spunta fuori dai cespugli ed armati di pistole e di carabine da guerra tipo Remington calibro 223, aprono il fuoco sparando numerosi colpi contro le due guardie e contro il furgone portavalori. Nel tremendo conflitto a fuoco le guardie giurate reagiscono agli spari e l'autista del furgone dato l'allarme, riesce a divincolarsi e ad allontanarsi dal luogo dell'assalto mettendosi in salvo e salvando il carico che trasportava. La rapina fallisce ed I rapinatori che avevano nascosto nelle vicinanze le auto, scappano. Vengono intercettati da una pattuglia della Civis che ricevuto l'allarme si era portato sul posto per aiutare I colleghi, ingaggiato quindi un secondo conflitto a fuoco, riescono a fuggire ma alcuni di loro restano feriti. Trasportati d'urgenza al Cardarelli di Napoli, la guardia giurata Rosario C. verr� ricoverato per le ferite riportate nella sparatoria, il M.llo Giuseppe MASTRANGELO invece non ce la fa e morira poco dopo.

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Carlo PIACENTINI ( 41 anni ) Ucciso in un tentativo di rapina il 2 Agosto 1996 Carlo PIACENTINI era una guardia giurata, sposato e separato con due figli ed in attesa del terzo figlio dalla nuova compagna con cui viveva. Era il 2 Agosto ed era di servizio presso la Rolo Banca di via Acquedotto del Peschiera, al Trionfale ( Roma ), verso le 11,20 due uomini scendono da una Fiat Uno targata Frosinone e si avviano verso l'ingresso della banca, altri due restano in macchina e si dirigono dietro all'isolato dove lasceranno la Fiat Uno per partire a bordo di una BMW per poi attendere I due complici, che sarebbero dovuti uscire dalla banca con I soldi della rapina e darsi alla fuga. Carlo PIACENTINI nota qualcosa , capisce che qualcosa sta per accadere e prende il telefono forse per informare la centrale operativa, I due rapinatori si accorgono di essere stati scoperti e lo aggrediscono, nella colluttazione lo sdraiano a terra e gli sparano alla nuca. Udito lo sparo, dall'interno della banca vengono bloccate le porte e la rapina fallisce, I due rapinatori si impossessano della pistola della guardia giurata e scappano via a bordo della BMW che li attende con I due complici. La gente si affolla attorno alla guardia giurata che giace a terra in fin di vita cercando di aiutarlo ma morir� poco dopo. I rapinatori verranno poi presi qualche mese pi� tardi, dopo una lunga e complicata indagine delle FF.OO. che porter� all'arresto di sei persone fra cui gli autori dell'omicidio.

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Gian Giorgio CANU ( 63 anni ) Assassinato da Donato Bilancia il 25 Gennaio 1998 Gian Giorgio CANU 63 anni, originario di Guspini in Sardegna, sposato e separato, padre di sei figli, � una guardia giurata da vent'anni della Vigilanza Privata �Valbisagno�. Mentre effettuava un controllo di una palazzina di corso Armellini a Genova, viene ucciso con un colpo di pistola alla testa all'interno dell'ascensore. A ritrovarlo un magistrato che abita nel palazzo verso le 2 di notte, quando al suo rietro scorge la sagoma della vittima all'interno dell'ascensore, accasciato al pavimento e con le spalle spinte verso la parete dell'ascensore, e chiama la Polizia. Alcuni inquilini riferiscono di aver sentito un rumore intorno alla mezzanotte ma di aver pernsato ad una finestrone sbattuto a causa del vento. Successivamente viene accusato di questo e di altri omicidi Donato BILANCIA.

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Massimo GUALILLO ( 31 anni ) - Candido RANDO� ( 43 anni ) Assassinati da Donato Bilancia il 24 Marzo 1998 Il 25 Marzo le due guardie giurate Massimo GUALILLO di 31 anni e Candido RANDO' di 43 anni vengono ritrovati uccisi . Autore del crimine Donato BILANCIA . Sembrerebbe che BILANCIA alla guida di una Mercedes nera ed in compagnia di un giovane viados si fosse appartato all'interno di un cantiere in cui vi era un' elegante palazzina in ristrutturazione in zona Barbellotta, sulla strada che porta da Novi Ligure a Serravalle, probabilmente con l'intento di ucciderlo. Il giovane viados si accorge che il suo cliente occasionale ha una pistola e vista l'impossibilit� di scendere dal veicolo a causa della portiera bloccata, pensa che voglia ucciderlo, a qual punto arrivano nel cantiere le due guardie giurate che avendo trovato il cancello automatico aperto entrano per effettuare un controllo. Bilancia visti I fari della macchina dell'Istituto di Vigilanza e notate le divise, impugna la pistola e spara subito alle guardie ferendole gravemente, poi scendere con calma e li finisce sparando ad entrambi un colpo alla testa, torna poi all'auto e spara all'addome ed all'avambraccio il malcapitato viados credendo di averlo ucciso ma quest'ultimo miracolosamente riesce a salvarsi.

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Giuseppe CORIGLIONE ( 38 anni ) - Mario SIMONETTA ( 48 anni ) Deceduti in seguito ad un assalto al portavalori il 30 Gennaio 1999 Varese � Induno Olona, il portavalori con a bordo tre guardie giurate giunge nel piazzale di un Supermercato, ad attenderli un commando con due cecchini appostati sul tetto di un'officina che si trova davanti al supermercato e posta nel lato opposto del piazzale a circa cento metri di distanza ed armati di armi da guerra. Le due guardie giurate Giuseppe CORIGLIONE di 38 anni, sposato e padre di un bambino di 6 anni, e Mario SIMONETTA di 48 anni, sposato e padre di due figli, scendono dal furgone blindato e subito vengono messi sotto tiro dai banditi. Il primo ad esser colpito � Giuseppe CORIGLIONE che cade rovinosamente a terra, Mario SIMONETTA cerca di trovare riparo dalla pioggia di proiettili dietro ad alcuni carrelli, e metre cerca di divincolarsi impugnia l'arma per difendersi, in quell'istante per� escono altri tre rapinatori che fanno parte del commando e che continuano a sparare, Mario spara non riuscendo per� a difendersi e viene ucciso. La terza guardia giurata alla guida del furgone blindato per evitare il tiro incrociato di armi pesanti e come da direttive, nonostante la pioggia di proiettili � riuscito a partire velocemente allontanandosi e lasciando a terra I corpi dei due colleghi. L'agguato ha pottuto portarsi a termine con tale ferocia anche a causa di una fila di panettoni in cemento posti, alcuni giorni prima, ad evitare l'ingresso di mezzi come pure il furgone portavalori all'interno del piazzale per evitare di sporcare la pavimentazione. In precedenza il furgone sostava difronte alla porta dove si svolgono le operazioni facendo da schermo con la sua struttura blindata agli operatori a terra, ma quel giorno non � stato cos�. Il commando � riuscito ad impossessarsi di circa 275 milioni di Lire uccidendo barbaramente e vigliaccamente due guardie giurate. Il mondo delle Guardie Particolari Giurate invece, ha perso due colleghi !

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Luigi PULLI ( 52 anni ) - Raffaele ARNESANO ( 37 anni ) - Rodolfo PATERA ( 32 anni ) Deceduti in seguito ad un assalto al portavalori il 06 Dicembre 1999 Era la mattina del 6 Dicembre 1999 quando un commando di rapinatori assalt� due furgoni portavalori della � Velialpol � trucidando tre guardie giurate e ferendone altre tre. Erano le 8 circa del mattino quando I due furgoni portavalori percorrevano la strada provinciale tra San Donato di Lecce e Copertino, trasportavano I soldi delle pensioni per gli uffici postali della zona circa tre miliardi di Lire. Il commando di rapinatori comandato da Vito Di Emidio (ex latitante della Sacra Corona ), dopo aver preparato la strada spargendo dei chiodi a quattro punte nel tratto di strada un po pi� avanti di quello in cui � realmente avvenuto l'assalto (nel caso non fossero riusciti nell'intento di fermare I due blindati), un rapinatore speron� violentemente con un pesante camion il primo furgone blindato uccidendo sul colpo Luigi PULLI, che lo conduceva, e bloccando la strada anche al secondo furgone che lo seguiva e che dovette fermarsi. A quel punto il commando composto da almeno sei persone apr� il fuoco con armi pesanti Kalashnikov, e pistole tempestando di proiettili I due furgoni portavalori . Il secondo portavalori venne sventrato con delle bombe ed I corpi di due guardie giurate che si trovavano all'interno, Raffaele ARNESANO e Rodolfo PATERA, dilaniati dalla violenta esplosione, tanto violenta da incastrare la seconda cassaforte e renderne impossibile l'aperture. Il feroce assalto frutt� circa 2 Miliardi di Lire al commando di rapinatori che fuggirono lasciando sul posto in uno scenario di guerra e di morte, I tre corpi senza vita di Luigi PULLI di 52 anni, Raffaele ARNESANO di 37 anni, Rodolfo PATERA di 32 anni e tre loro colleghi feriti, Claudio M. di 33 anni, Giovanni P. di 34 anni e Giuseppe Q. di 38 anni. La Cassazione ha confermato le condanne all'ergastolo per gli autori della strage. � Pasquale TANISI,di Ruffano, condannato all'ergastolo ; � Antonio TARANTINI, di Copertino, condannato all'ergastolo ; � Marcello LADU, 34 anni, nativo di Villagrande Strisaili ( NU), condannato all'ergastolo ; � Vito DI EMIDIO, 18 anni di carcere, grazie allo sconto di pena riservato ai collaboratori di giustizia ; � Pierluigi CONGIU, 27 anni di carcere ; � Gianluigi DE PAU, 30 anni di carcere.

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Adriano TERRONE ( 32 anni ) Deceduto in seguito ad una sparatoria il 06 Gennaio 2001 Adriano TERRONE si era sposato da pochi mesi ed aveva 32 anni, il 6 Gennaio dopo alcune ore di servizio giunge in un cantiere edile di Canosa di Puglia presso il quale deve effettuare il controllo. Sono le 2,45 circa quando si accorge che il cancello posto sul retro del complesso edilizio, che da accesso al cantiere e ad un'area dove sono sistemati gli orologi marcatempo, non si apre. Insospettito informa la C.Operativa che lo mette in comunicazione con il capo turno Luigi D.G. , il quale si reca immediatamente sul posto per un controllo pi� accurato. Al suo arrivo fanno insieme un controllo attorno alla cintura dei fabbricati poi decidono di entrare, spingono il cancello, spostando con forza una carriola posta a bloccarne l'apertura, e riescono ad entrare. In quel preciso istante con l'auto di servizio posta davanti all'ingresso ad illuminare con I propri fari l'area antistante, vengono centrati da tre colpi di fucile e cadono a terra. Adriano TERRONE viene colpito in testa, � immobile e perde tanto sangue, Luigi D.G. � ferito gravemente all'addome e chiede aiuto. Arrivano I soccorsi, l'ambulanza e le FF.OO. , le due guardie giurate vengono portate d'urgenza all'ospedale dove Luigi D.G. viene sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e si salva, ma Adriano TERRONE purtroppo non ce la fa. Da un controllo successivo delle FF.OO intervenute, sembrerebbe che gli spari fossero stati esplosi da una posizione dietro ad una lamiera dove era stata aperta una fessura e da dove spuntava la canna del fucile, in terra alcuni bossoli. Fra le piste seguite dagli inquirenti quella di un probabile furto in atto, I ladri colti sul fatto dalle due guardie potrebbero aver reagito sparando per poi darsi alla fuga. Ma fra le altre piste seguite, anche quella che le due guardie giurate siano state attese da qualcuno che conosceva I loro movimenti, apposta per ucciderli.

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Massimiliano BALLANTI ( 47 anni ) Deceduto in seguito ad una rapina il 23 Aprile 2001 ROMA - Erano circa le 23.45 quando il furgone portavalori transitava in via Rigamonti, alle spalle di un grande magazzino commerciale, per effettuare un'operazione di ritiro del denaro. A bordo del furgone portavalori, tre guardie giurate, Giovanni V. di 40 anni alla guida, Massimiliano BALLANTI di 47 anni e Massimiliano G. di 35 anni, rispettivamente Capo scorta e Porta-valori. Il furgone portavalori si ferma, le due guardie giurate Massimiliano BALLANTI e Massimiliano G. scendono per andare a ritirare I soldi e Giovanni V. essendo di guida resta sul furgone. Al loro ritorno, Massimiliano G. teneva in mano il sacco contenente il denaro e BALLANTI gli faceva da scorta e lo seguiva, ma mentre si dirigevano verso il furgone, una Fiat Panda imbottita di esplosivo parcheggiata nelle vicinanze esplode disintegrandosi e buttando a terra le due guardie. Nello stesso istante un commando diviso in due gruppi, uno nascosto dietro dei cespugli e l'altro dentro ad un fiorino, escono sparando alle due guardie giurate con l'intento di ucciderle ed al furgone portavalori, armati di fucili a pallettoni di pistole. Il furgone portavolori, come da procedura deve allontanarsi dal luogo dell'assalto e dare l'allarme mettendosi in sicurezza. Il commando di rapinatori, continuando a sparare si � impossesso del sacco contenente I soldi del bottino, e lasciando le due guardie giurate a terra, si � dato alla fuga con diverse auto facendo perdere le prorpie traccie. Massimiliano BALLANTI di 47 anni � rimasto ucciso da una fucilata che lo colpisce gravemente alla gola, accanto a lui il collega, Massimiliano G. di 35 anni, viene trasportato ed operato d'urgenza in ospedale, si salver�, I proiettili lo avevano colpito al viso e ad una gamba. Massimiliano BALLANTI, lascia la moglie Donatella di 38 anni ed il figlio di 11. ________________________________________________________________________________________________

Francesco MANNINO ( 36 anni ) Deceduto in seguito ad una rapina il 03 Agosto 2001 PALERMO - Era il 3 Agosto 2001 quando un gruppo di rapinatori armati, entr� in azione in via Villagrazia per rapinare la Banca Mercantile. La guardia giurata Francesco MANNINO si accorse dei rapinatoei e cerc� di fermarli ma gli spararono e venne ucciso da un colpo al cuore. Questo, come successivamente appurato anche da una perizia, non sarebbe successo, se MANNINO come previsto dai vari regolamenti esistenti, avesse indossato il giubbotto antiproiettile, ma l'Istituto di Vigilanza per il quale lavorava non aveva consegnato I giubbotti antiproiettile ai loro agenti e per questo motivo Il responsabile legale fu condannato dal giudice. Sucessivamente I rapinatori responsabili della morte della guardia giurata vennero tutti presi e condannati. ________________________________________________________________________________________________

Sandro SILENZI ( 30 anni ) Deceduto in seguito ad una rapina il 02 Novembre 2001 San Benedetto del Tronto ( Ascoli ) - Sono le 9 del mattino circa, quando il furgone portavalori con a bordo le guardie giurate che stavano consegnando I soldi per le pensioni, giungono all'ufficio delle Poste Centrali di via Curzi. Il furgone si ferma, le due guardie giurate scendono per consegnare I soldi, ma una volta dentro l'ufficio postale, fra le persone in fila agli sportelli ci sono ad attenderli alcuni rapinatori che li aggrediscono. Nella breve colluttazione un rapinatore spara a bruciapelo con una pistola calibro 9 colpendo ed uccidendo la guardia giurata Sandro SILENZI di 30 anni che si accascia a terra senza poter neanche reagire, poi continuando a sparare, prendono il sacco con I soldi e fuggono via a bordo di un motorino ma vengono intercettati da una una volante delle FF.OO... Nelle vicinanze c'� il mercato e le strade sono affollate, uno dei due rapinatori a bordo del motorino in fuga, spara all'impazzata una decina di colpi, gli agenti rispondono al fuoco e riescono colpire uno dei due malviventi. Paride CIAFONE di 42 anni viene catturato e trasportato, per le ferite riportate nella sparatoria, in ospedale dove viene ricoverato in stato di fermo e piantonato dagli agenti. Il complice lo aveva abbandonato per strada per poter scappare via col motorino.

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Gennaro PARAGLIOLA ( 49 anni ) Deceduto in seguito ad una rapina il 29 Marzo 2002 Erano le 7.30 circa del mattino, la guardia giurata Gennaro PARAGLIOLA di 49 anni e padre di tre figli, era di servizio presso lo sportello della Banca AntonVeneta posta all'interno del mercato ittico di Milano in via Lombroso. All'improvviso spuntano fuori due o tre rapinatori che uccidono Gennaro PARAGLIOLA probabilmente con la sua stessa pistola, sparando a bruciapelo un solo colpo alla nuca . Poi arraffano circa 5 mila euro dalle casse e fuggono via .

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Milena LODA ( 34 anni ) Deceduta in seguito ad incidente stradale durante il servizio il 24 Aprile 2002 Brescia � Erano circa le 5 del mattino del 24 Aprile, Milena LODA, guardia giurata di 34 anni, sposata e madre di una bimba di 11 anni, aveva quasi terminato il servizio di pattuglia notturno. Giunta all'incrocio tra via Milano e via Franchi, l'auto dell'Istituto di Vigilanza che conduce viene travolta violentemente e lei ridotta in fin di vita da un'altra auto, condotta da un rumeno, che attraversa l'incrocio ad alta velocit� incurante del semaforo rosso. Milena LODA viene trasportata in fin di vita all'ospedale di Brescia dove alcune ore dopo muore. Dopo una lunga indagine le FF.OO arrestano l'autista dell'auto �piarata � Adrian Mihai Ardeleanu di 30 di nazionalit� Rumena.

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Gianluca PES ( 35 anni ) Assassinato nel parcheggio della sua abitazione il 21 Dicembre 2004 Gianluca PES di 35 anni, guardia giurata della Centralpol, era da una quindicina di giorni in malattia. Abitava in una palazzina di circa un centinaio di appartameti di via dei Georgofili. Il 21 Dicenbre verso le tre del mattino rientra a casa dopo un'incontro con la compagna, parcheggia l'auto, scende, la chiude ed in quell'istante viene freddato da due colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata. In terra vengono rinvenuti due bossoli di una calibro 9 ed una catenina di plastica. Nessuno si � accorto di nulla, solo un inquilino riferisce di aver sentito dei rumori durante la notte ma di aver pensato a dei petardi. Solo dopo alcune ore, la mattina, al risveglio viene notato da un inquilino del palazzo il corpo di Gianluca in terra a pancia in gi� accanto alla sua auto. Fra le piste seguite dagli inquirenti, quella dell'omicidio passionale, infatti sembrerebbe che Gianluca PES frequentasse delle donne conosciute in chat. ________________________________________________________________________________________________

Nicola SAMMARCO ( 59 anni ) Ferito gravemente durante il servizio e deceduto il 6 Giugno 2005 Era la sera di domenica 5 Giugno 2005 quando la guardia giurata Nicola SAMMARCO di 59 anni in servizio in localit� Casapesenna ( CE ) a difesa di un edificio nel quale erano presenti le antenne di una societ� di telecomunicazioni, salito sulla sua auto viene raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco che lo feriscono gravemente. Alcuni passanti danno l'allarme e la guardia giurata viene soccorsa dai sanitari che provvedono ad accompagnarlo in ospedale. Nella notte le sue condizioni si aggravano e nonostante gli sforzi dei medici, muore la mattina del 6 giugno.

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Adolfo FERRARA ( 36 anni ) � Medaglia d'oro al Valore Civile � Deceduto in seguito ad una rapina il 03 Agosto 2005 GENOVA � Sono le 8.30 circa del mattino e Adolfo FERRARA di 36 anni guardia giurata in servizio sul furgone portavalori con il collega Dino F. vengono assaliti in Piazza Sant' Agnese nel centro storico di Genova mentre ritirano l'incasso di un grosso Supermervato. Adolfo FERRARA effettuata l'operazione di ritiro dei soldi dal supermercato, si dirige al furgone portavalori ma nel momento in cui deposita la borsa all'interno del furgone viene affrontato da un rapinatore che armato di pistola cerca di strappargli la borsa dalle mani ma FERRARA oppone resistenza trattenendo la borsa con l'incasso ed azionando la chiusura automatica del portellone. Reazione pronta e veloce quella di Adolfo FERRARA che non � riuscito per� ad evitare,nella chiusura del portellone, che il rapinatore potesse spargli a bruciapelo uccidendolo con un colpo al cuore. L'autore del gesto � poi fuggito facendo perdere le proprie tracce. Ad Adolfo FERRARA � stata conferita dal Presidente della Republica la � medaglia d'oro al volore cevile �.

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Pasquale TORINO Il suo cadavere fu ritrovato il 25 Agosto 2005 in una cava di Sarno NOLA - Pasquale TORINO era una guardia giurata e scomparve la notte fra il 19 ed il 20 Agosto 2005, fu ritrovato in una cava di Sarno il 25 Agosto 2005 in avanzato stato di decomposizione, con un colpo di arma da taglio al cuore, il viso sfigurato ed un braccio mozzato. Inizialmente si segu� la pista di un omicidio di camorra, dopo che un pentito rifer� che fu ucciso per aver truffato alcune persone e che l'omicidio fu eseguito dal clan Cava. Le FF.OO nel corso di un'altra indagine, per minacce e molestie telefoniche ai danni di un ragazzo, scoprono che il movente per l'omicidio di Pasquale TORINO era un altro. In alcune minacce fatte al ragazzo nella nuova indagine infatti, si fa riferimento all'omicidio di TORINO e da li gli investigatori seguita la nuova pista, scoprono che l'omicidio della guardia giurata non aveva un movente di camorra ma un movente �pi� modesto�. Sembrerebbe infatti che Torino la notte della sua scomparsa, fu portato da alcune persone nella cava e tenuto segregato per alcuni giorni per poi essere ucciso. TORINO sembrerebbe avesse espresso commenti negativi nei confronti della sua ex ragazza C.F di 32 anni e questa avesse chiesto di punirlo. Ad eseguire l'omicidio invece sembrerebbe essere stato A.N di 30 anni. Si indaga ancora per identificare gli eventuali complici dell'assurdo omicidio. Omicidio del metronotte Torino, fuori i fidanzati di redazione cronaca 09/01/2010 Anno III Numero 9 http://www.ilnolano.it/ NOLA - Il tribunale del Riesame ha scarcerato C. F. ed A. N. , arrestati a dicembre con l�accusa di omicidio. Secondo gli inquirenti sarebbero stati mandante ed autore materiale dell�omicidio del metronotte Pasquale Torino di Piazzolla, trovato ucciso in una cava di Sarno nell�agosto del 2005. I giudici del Riesame hanno ritenuto insussistenti i gravi indizi di colpevolezza, disponendo per entrambi la scarcerazione e dando quindi ragione alla difesa degli imputati. Il processo continuer� con i due protagonisti della vicenda in stato di libert�, mentre al procuratore aggiunto presso la Procura di Nola spetter� decidere per l�eventuale rinvio a giudizio.

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Rocco RIZZARI ( 57 anni ) Investito da un�auto durante il servizio � deceduto il 12 Agosto 2006 Rocco RIZZARI guardia giurata di 57 anni, di origine siciliana, lavorava a Cuneo e quella sera era di servizio all'area della fiera, in allestimento. Aveva comunicato alla Centrale Operativa di aver sentito degli schiamazzi ed aver notato delle persone e riferito che avrebbe fatto un controllo. Sul posto erano presenti due gruppi di ragazzi, pare, uno di italiani ed uno di albanesi con le proprie auto. Sembrerebbe che si stessero fronteggiando in una discussione, ma nel momento in cui le cose si mettono male ed I due gruppi si scontrano, interviene RIZZARI che cerca di calmarli e di separarli, comunica che le cose si stanno aggravando e dall'istituto partono altre pattuglie con altri colleghi per aiutarlo ma al loro arrivo lo trovano in terra in fin di vita. Giungono sul posto anche le FF.OO e l'ambulanza con I soccorritori ma Rocco RIZZARI era stato investito con un auto e ridotto in fin di vita, RIZZARI spara anche un colpo in aria nel tentativo di salvarsi ma non ce la f�. L'investitore viene rintracciato ed arrestato successivamente dalle FF.OO.

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Michele LANDA ( 61 anni ) Per cause misteriose e ritrovato carbonizzato nella propria auto � deceduto il 06 Settebre 2006 Michele LANDA 61 anni sposato e con figli, residente a Mondragone ( CE ), lavora come guardia giurata, il 5 Settembre 2006 deve presidiare allo scopo di evitare dei furti, il ripetitore di una societ� telefonica di Pescopagano ( CE ). Si reca sul posto con la propria auto , una Fiat Seicento, ed alle 22 circa prende servizio. Intorno alle 4 del mattino viene affrontato ed ucciso, il suo corpo verr� ritrovato nelle campagne di Mondragone alcuni giorni dopo, carbonizzato all'interno della sua auto. ________________________________________________________________________________________________

Enrico MORANDI ( 53 anni ) Deceduto in seguito ad un assalto a portavalori il 04 Novembre 2006 Erano le 20.00 circa, quando il furgone portavalori con a bordo tre guardie giurate, giunge sull'ex strada statale 235 che unisce Lodi al casello dell'Autostrada del sole. Il furgone portavalori, probabilmente era gi� pedinato e seguito da due auto con a bordo alcuni componenti del commando composto da circa sei o sette banditi, che intendevano rapinarlo, all'improvviso un grosso autocarro travolge violentemente il furgone scaraventandolo in un fossato. Immediatamente il commando cerca invano di aprire il furgone blindato ed all'arrivo della polizia scappa a bordo delle auto utilizzate per la rapina sparando con fucili mitragliatori kalashnikov e dandosi alla fuga senza il bottino. Enrico MORANDI di 53 anni che guidava il portavalori � stato condotto d'urgenza per le gravissime ferite riportate nel violento impatto, in ospedale dove � stato sottoposto a tre delicati interventi chirurgigi per cercare di salvargli la vita ma non ce l'ha fatta. Gli altri due colleghi di MORANDI che si trovavano nel furgone restarono anch'essi gravemente feriti ma sopravvissero all'assalto

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Raffaele BALDANZI ( 42 anni ) Deceduto in seguito ad un assalto a portavalori il 07 Gennaio 2007 Erano le 16.15 circa qundo il furgone portavalori che percorreva una stradina secondaria in zona Schiantapetto a Massa Marittima, dopo aver ritirato I soldi in diversi fra supermercati e banche della zona, viene assaltato da un commando di cinque rapinatori armati di kalashnikov. Mentre percorrevano la stradina fiancheggiata da campi e poche abitazioni, il furgone portavalori viene bloccato da un camioncino che I rapinatori usano per bloccare la strada e senza aver il tempo di capire ci� che sta succedendo, mentre cercano di divincolarsi facendo manovra, vengono tamponati violentemente da una geep con altri complici a bordo. Una parte del commando apre immediatamente il fuoco contro il furgone blindato colpendo le due guardie giurate, mentre gli altri complici sventravano con l'esplosivo la parte posteriore del furgone, dov'era il bottino, ed arraffati I soldi fra le fiamme causate dall'esplosione fuggono via. Raffaele BALDANZI di 42 anni viene colpito ed ucciso da due proiettili, uno alla testa ed uno all'addome, l'altro collega Fabrizio M. di 44 anni viene ferito ma non in maniera grave sopravvivendo cos� al tremendo assalto. ________________________________________________________________________________________________

Luigi RENDE ( 31 anni ) Deceduto in seguito ad un assalto a portavalori il 01 Agosto 2007 � Medaglia d�oro al valore � E' il primo giorno di Agosto del 2007 e per Luigi RENDE � il primo giorno di lavoro dopo un periodo di ferie, quella mattina si trovava sul furgone portavalori che portava fra gli altri, I soldi all'ufficio postale nella zona sud di Reggio Calabria , vicino allo stadio � Granillo �. Appena arrivato all'ufficio postale, mentre le guardie giurate depositavano I sodi nella cassetta di sicurezza dell'ufficio postale, un commando composto da almeno quattro rapinatori � improvvisamente saltato fuori sparando alle due guardie giurate. Luigi RENDE ed il collega reagiscono prontamente e coraggiosamenete all'assalto ingaggiando un feroce conflitto a fuoco con I rapinatori, tre di loro vengono feriti ed all'arrivo delle FF.OO. Quattro rapinatori vengono arrestati. Luigi RENDE di 31 anni residente a Reggio Calabria, sposato e padre di una bambina, riesce con il collega a respingere l'assalto ma nella sparatoria viene raggiunto da un proiettile che lo ferisce mortalmente, il collega fortunatamente resta illeso. A Luigi RENDE � stata conferita dal Presidente della Repubblica la Medaglia d'oro al Valore Civile .

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Nicola GERNONE ( 52 anni ) Deceduto in seguito ad un malore il 20 Settembre 2007 Il 13 Settembre Nicola GERNONE guardia giurata, sposato e con figli, dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento da parte dell' Azienda per la quale lavora, viene colpito da infarto ed il 20 Settembre dopo alcuni giorni di coma muore. Nicola GERNONE insieme ad altri colleghi aveva ricevuto la lettera di licenziamento a causa di un appalto perso dalla ditta per la quale lavorava e costringendola al licenziamento di alcuni dipendenti per sovrannumero.

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Luigi ZIPPO ( 57 anni ) Ferito mortalmente da Angelo SPAGNOLI e deceduto il 05 Novembre 2007 ROMA - E' morto Luigi Zippo, la guardia giurata ferita sabato sera a Guidonia da Angelo Spagnoli, l'ex ufficiale dell'Esercito che ha sparato all'impazzata dalla sua abitazione. Il bilancio della strage diventa cosi' di due morti e sette feriti. A Zippo, che era ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale San Filippo Neri di Roma, saranno espiantati gli organi, cosi' come hanno autorizzato i familiari. Gia' stamani la direzione del nosocomio aveva annunciato che era entrato in coma irreversibile e che rimaneva solo da aspettare la morte cerebrale. Un proiettile sparato dal cecchino aveva trapassato il cranio della guardia giurata. ''Solitamente Luigi - ha raccontato un collega - copriva il turno di notte, sabato sfortunatamente era in servizio il pomeriggio: davvero una fatalita'. Lavoravamo insieme da due anni e mezzo, nel nostro lavoro si corrono dei rischi, ma prevedere quanto accaduto l'altra sera era davvero impossibile''. Nel pomeriggio e' stata eseguita nell'Istituto di medicina legale dell'universita' La Sapienza di Roma, l'autopsia sul corpo di Giuseppe Di Sanfelice, l'uomo di 46 anni ucciso con un colpo di pistola alla testa e prima vittima della strage. Gli investigatori della polizia oggi hanno eseguito altri sopralluoghi nell'abitazione e sul terrazzo, trasformati in fortino, dal quale l'ex ufficiale ha sparato sui passanti. Il cecchino di Guidonia sara' interrogato mercoledi' dal Gip del tribunale di Tivoli, Elvira Tamburelli. Nella procura della cittadina alle porte di Roma gli investigatori di polizia e carabinieri hanno consegnato questa mattina un rapporto contenente la ricostruzione di quanto avvenuto sabato sera. www.ansa.it 2007-11-05 20:19

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Giusy CAIONE ( 33 anni ) Deceduta col figlio Alessandro di soli 3 anni in seguito ad incidente stradale il 10 Novembre 2007 Una tragedia che dalle strade della provincia di Ravenna si riverbera sulla comunit� di Monteroni di Lecce. Una tragedia della strada che lascia sul campo tre vittime ed un ferito gravissimo, una bimba di appena 6 anni. Giusy Caione, 33 anni, ha perso la vita in mattinata nel micidiale impatto frontale tra la sua Fiat Brava e la Polo guidata da Federico Brighi, 19enne, residente a Gambellara, anch�egli purtroppo deceduto. Ma il bilancio � ancor pi� tragico: fra le lamiere i soccorritori hanno infatti scoperto che con Giusy Caione � morto anche il figlio Alessandro, di soli 3 anni, mentre l�altra figlia, di 6 anni, pur respirando ancora, � stata estratta dall�abitacolo in condizioni gravissime. I primi rilevamenti sono stati eseguiti dalla polizia stradale di Ravenna. Teatro della tragedia, via Ravegnana, fra il capoluogo Ravenna e Longana. Particolarmente violenta la collisione fra le due auto: la Polo si � ribaltata finendo al centro della carreggiata, mente la Brava � caduta nel fosso che la fiancheggia. Sul posto, oltre alle ambulanze del 118, anche i vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare le lamiere per poter estrarre i corpi dalle auto. Unica sopravvissuta, la figlia di Giusy Caione, di 6 anni, trasportata presso l�ospedale Maurizio Bufalini� di Cesena in prognosi riservata. La tragica notizia ha sconvolto la comunit� di Monteroni di Lecce, dove abitano i genitori di Giusy. Il padre, Paolo Caione, responsabile della polizia municipale del comune salentino, � partito in mattinata per raggiungere l�Emilia-Romagna. La 33enne si era trasferita al Nord circa 10 anni fa per lavoro. Sposata, era dipendente di un istituto di vigilanza privata. http://lecceprima.it 11-11-2007

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Gabriele AIMAR ( 29 anni ) Suicidatosi il 02 Dicembre 2007 2007-12/03 08:30 CUNEO �Cos� mi rovinate�. Lo ripete pi� volte agli agenti che gli ritirano la patente. Piange, si dispera. �Faccio l�autista, perder� il mio lavoro�. E� notte, e lui ha bevuto. Non tanto da essere ubriaco, abbastanza per non passare l�esame dell�etilometro, il pi� temuto dagli automobilisti del sabato sera, quelli che tornano dalle discoteche, dalle cene con gli amici, dal divertimento non necessariamente eccessivo. Gabriele Aimar � terrorizzato: ha paura di essere licenziato, di perdere il posto da autista di furgoni alla Mondialpol. Su quella strada, davanti a quegli agenti, si vede perduto. Appena tornato a casa, nel suo paesello in alta Val Maira, prende la pistola da guardia giurata e si spara un colpo in testa. Muore cos�, per una multa. A ventinove anni. Adesso gli uomini della stradale non dice quanto avesse bevuto Gabriele. Oltre i limiti stabiliti dalla legge, e tanto basta. Raccontano solo delle sue lacrime davanti allo strumento che segnava la sua colpa. Quando chiama il padre � ancora sconvolto: �Mi hanno ritirato la patente - singhiozza -. Venite a prendermi...�. Sono le cinque del mattino. Gabriele aspetta i genitori lungo la strada, senza smettere di pensare al futuro. Poi si siede sulla sua �Alfa 156� al posto del passeggero. Dietro la mamma e l�amico ingegnere con cui ha passato la serata. Al volante, il pap�. Con lui, Gabriele si sfoga: �Senza patente perdo il lavoro. E anche se trovassi un altro posto, a Cuneo come ci vado?�. Parla di continuo, fino all�arrivo a casa, a Cartignano, neanche cinque chilometri dal punto dove era stato fermato. Scende e sale in camera di corsa. I genitori hanno appena il tempo di portare la macchina in garage e di sentire un colpo. Il primo a entrare � il padre: prende in braccio Gabriele. Urla, riprende l�auto e vola all�ospedale di Cuneo. Tutto inutile, poche ore dopo e il suo ragazzo muore. L�ultima notte di Gabriele era stata tranquilla: era andato a cena, poi una tappa al pub lungo la strada fra Dronero e Cartignano. Da queste parti la �movida� comincia e finisce nel giro di una decina di chilometri: in tutta la valle non ci sono discoteche. �Era un ragazzo per bene, solare, socievole - dicono i vicini di casa - non aveva problemi. Se beveva? In modo occasionale, nelle serate tra amici, niente di pi�. Parlava spesso del suo lavoro: fare la guardia giurata gli piaceva. Era innamorato di quella divisa�.

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Marco L. ( 33 anni ) Probabile suicidio la sua scomparsa risale al 17 Dicembre 2007 MILANO (29/01/2008) - Lo hanno trovato riverso in un canale nelle campagne che da via Ripamonti portano a Opera, con un proiettile conficcato nella tempia e un altro a terra, il volto e il corpo ormai resi irriconoscibili dalla lunga permanenza nell�acqua. Poco distante dal cadavere, la pistola e il telefono cellulare con cui, quasi un mese fa, aveva detto addio alla moglie. Marco L., 33 anni, guardia giurata presso una grande impresa di sicurezza, era scomparso da casa il 17 dicembre. La moglie aveva sporto regolare denuncia presso la stazione dei carabinieri di San Donato, dove risiedevano entrambi. La scomparsa L�ultima telefonata alla moglie risale dunque alla notte del 17 dicembre. �Sto male, ho un tumore - avrebbe detto la guardia giurata per telefono - ho deciso di farla finita�. Da allora di lui non si sono pi� avute notizie. Marco L., in effetti, era stato allontanato dalla propria azienda, la �Sicuritalia Ilvi� di San Donato, proprio qualche mese fa, per motivi di salute. Sembra infatti che il 33enne avesse dato segni di squilibrio tali da preoccupare i dirigenti dell�azienda e da far decidere per una sua temporanea rimozione dall�incarico. Problemi comportamentali forse dovuti alla scoperta di avere una malattia incurabile, come lui stesso ha confidato alla moglie, e che ora i carabinieri che si occupano del caso stanno cercando di chiarire. Il giallo Ma la vicenda, sebbene gli inquirenti parlino di �suicidio quasi certo�, presenta ancora qualche contorno oscuro. Innanzitutto, non � ancora chiaro il perch� la guardia giurata abbia deciso di uccidersi proprio in uno spiazzo di terra cos� isolato e buio, in piena campagna, a ridosso di un canale, dove di notte si tengono incontri sessuali e trattative per compravendita di droga. Inoltre, dalla pistola d�ordinanza trovata a poca distanza dal cadavere, sono stati esplosi non un colpo ma due, sebbene solo uno lo abbia colpito alla testa. E un terzo � rimasto inceppato in canna. Vista la lunga permanenza dell�arma nel canale, sar� pressoch� impossibile riuscire a risalire alle impronte digitali di chi l�ha toccata per l�ultima volta. Il ritrovamento E� stato un cacciatore, domenica sera intorno alle 19, a fare la macabra scoperta nelle campagne di via Ripamonti, a pochi passi dal carcere di Opera. Mentre passeggiava lungo la roggia, ha visto delle gambe affiorare dall�acqua. E dopo essersi reso conto di trovarsi davanti un cadavere ha telefonato al 112. I vigili del fuoco e i carabinieri hanno impiegato molto tempo prima di riuscire a estrarre il cadavere dal canale. Visto l�avanzato stato di decomposizione del corpo gli inquirenti ritengono che la morte violenta possa risalire allo stesso giorno della scomparsa. Arianna Giunti - [email protected] ________________________________________________________________________________________________

Savino AGOSTINO ( 42 anni ) Suicidatosi il 20 Dicembre 2007 Pesaro, 20/10/2007 Francavillese uccide ex compagna e poi si toglie la vita Solitudine, disperazione, passione e gelosia sono alla base del terribile omicidio/suicidio avvenuto intorno alla mezzanotte di ieri a Pesaro. Savino Agostino, 42 anni, ex guardia giurata di Francavilla Fontana (Brindisi), ha ucciso a colpi di pistola l'ex compagna e poi si � tolto la vita. L'uomo, 42 anni, era rimasto senza occupazione dopo aver lavorato alle dipendenze di un istituto di vigilanza privato. Alle spalle aveva un matrimonio fallito (l'ex moglie ed i tre figli sono rimasti in Puglia) e non ce l'ha fatta a superare l'abbandono subito da Anna Maria Serpentino, 42 anni, che tre mesi fa lo aveva lasciato per trasferirsi a Pesaro dove aveva trovato lavoro come cameriera in un ristorante di un centro commerciale. Ieri, l'ex guardia giurata ha acquistato una calbibro 9 parabellum in un'armeria del luogo ed intorno a mezzanotte ha messo in atto il tragico proposito. Ha avvicinato la donna in via Mameli ed ha aperto il fuoco raggiungendola al torace ed alla testa. Poi ha rivolto l'arma contro la sua tempia ed ha posto fine alla sua esistenza. Quando i Carabinieri sono giunti sul posto, l'uomo e la donna erano a terra agonizzanti. Trasportati nell'ospedale del capoluogo marchigiano sono deceduti poche ore dopo. le indagini sull'episodio sono condotte dai Carabinieri di Pesaro coordinati dal pm Monica Garulli che ha disposto le autopsie sul corpo dei due francavillesi ed ha ascoltato parenti e colleghi di lavoro delle vittime. http://www.brundisium.net ________________________________________________________________________________________________

Alessandro ROSA ( 31 anni ) Suicidatosi il 24 Febbraio 2008 Cremona 24/02/2008 31 anni bella presenza,ragazzo serio e gentile spesso considerato un'icona delle guardie,di sicuro un'icona del corpo vigili dell'ordine (c.v.o.) Rosa Alessandro spesso era lui a posare per i deplian e calendari,non e' un caso che un famoso gruppo musicale rap lo aveva inserito nel loro videoclip,a rappresentare la figura della guardia,era il classico modello che fa la guardia....e una guardia modello;ma la vita non e' sempre quella facciata che si vede, e spesso nasconde altre verita' che se non ci sei a contatto non puoi nemmeno immaginare......cosi stamattina Alessandro dopo una lite....l'ennesima lite con la moglie ha deciso di togliersi la vita con un colpo della sua pistola. ________________________________________________________________________________________________

Fabio MARCELLO ( 41 anni ) Deceduto in servizio in seguito ad un malore il 18 Aprile 2008 (ANSA) - FABRIANO (ANCONA), 18 APR - Un vigilante di 41 anni, Fabio Marcello, originario del Molise ma residente a Jesi, e' morto stroncato da un malore. E' avvenuto nello stabilimento delle Cartiere di Fabriano. La guardia giurata, dipendente della Fides di Jesi, era arrivata con un collega a Fabriano per scortare fino a Roma con un furgone della Fides un carico di carta di sicurezza (per valuta e documenti). Improvvisamente, l'uomo si e' accasciato al suolo, ucciso probabilmente da un infarto. ________________________________________________________________________________________________

Massimiliano DE RIU ( 35 anni ) Deceduto in seguito ad un incidente stradale il 05 Giugno 2008 06-06-2008 Senese, muore contro il guard-rail Terribile schianto dopo una sbandata L'incidente � avvenuto sul nuovo tratto di strada al bivio di Campagnatico. L'auto viaggiava in direzione Paganico. La vittima era una guardia giurata e lavorava da circa un anno. I colleghi lo descrivono come una persona tranquilla e molto riservata. Grosseto, 5 giugno 2008 - Una sbandata di una ventina di metri e poi l�impatto, violentissimo, contro il guard-rail. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e il medico del '118', arrivato con Pegaso, ha deciso di portarlo all�ospedale di Siena dove, per�, � morto poco dopo il suo arrivo. L�incidente � accaduto intorno alle 16.45 di ieri sulla Senese, nei pressi del bivio per Campagnatico, nel tratto a quattro corsie inaugurato nei giorni scorsi. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, la Fiat Bravo condotta da Massimiliano De Riu, 35 anni, originario di Civitavecchia ma residente a Grosseto, in via dei Barberi, � sbandata e dopo una ventina di metri si � schiantata contro il guard-rail. Un urto terribile nel quale la parte anteriore dell�auto � andata distrutta. L�uomo � stato estratto dall�abitacolo ancora in vita, ma le sue condizioni sono peggiorate velocemente e i tentativi di salvarlo sono risultati purtroppo vani. Per consentire i soccorsi e i rilievi, la cordia nord della Senese � rimasta chiusa per circa un�ora e il traffico � stato deviato sulla strada laterale. Massimiliano De Riu da circa un anno era un dipendente dell�Istituto maremmano Guardie giurate per il quale lavorava con un contratto a tempo determinato, anche se alla scadenza gli sarebbe stato rinnovato. I colleghi lo descrivono come una persona tranquilla e molto riservata. Ieri era il suo giorno di riposo e, in auto da solo, stava viaggiando in direzione Paganico. A Grosseto divideva l�abitazione con una compagna, mentre a Civitavecchia aveva i familiari e due figli nati da un precedente legame. Lanazione.it ________________________________________________________________________________________________

Massimo MICHELON ( 24 anni ) Deceduto in servizio in seguito ad incidente stradale il 05 Giugno 2008 05-06-2008 LEGNARO - Era in corsia di sorpasso lungo la Vigorovea, all�altezza di Legnaro (nella foto), quando si � schiantato contro un Tir ed � morto sul colpo. Questa la tragica fine di una giovane guardia giurata, Massimo Michelon, 24 anni, residente con la famiglia a Foss� (Venezia). L�impatto all�alba, poco prima delle cinque, ora in cui Michelon avrebbe dovuto smontare dopo il turno di sorveglianza iniziato alle 22 per la Padova Controlli. Ancora da chiarire le cause dell�incidente che ha bloccato la circolazione sulla statale 516 dei Pescatori per pi� di tre ore. Forse Michelon ha avuto un colpo di sonno, forse ha azzardato un sorpasso. Illeso l�autista italiano del camion di una ditta di Brescia. Michelon lavorava alla Padova Controlli da 4 anni e un paio d�anni fa, sempre durante il turno di notte, ebbe un altro terribile incidente: dopo un mese di coma e sei mesi di convalescenza torn� al volante della Fiat Punto Van d�ordinanza fino all�alba di ieri. ________________________________________________________________________________________________

Alessio MAGGIO ( 32 anni ) Deceduto in servizio il 27 Giugno 2008 La Nuova Venezia - 28/06/2008 Alessio Maggio, 32 anni, di Sant�Elena lavorava per la Sicurglobal. Con lui un dipendente dell�azienda di trasporto che non ha potuto salvarlo. Vigilante cade in Bacino e muore Passerella si stacca dall�imbarcazione mentre controlla i mezzi Actv. Morire a 32 anni per una passerella malridotta mentre si lavora a quattro passi da piazza San Marco dove centinaia di turisti si stanno gustando le bellezze di uno dei pi� nobili salotti del mondo. E� morto cos� Alessio Maggio, 32 anni, di Cannaregio, vigilante della �Sicurglobal srl� caduto in acqua mentre era impegnato in un normale controllo di tre mezzi Actv alla Piet�. E� successo ieri poco dopo mezzanotte. Alessio Maggio se lo ricordano bene a Cannaregio. Da 5 anni lavorava alla �Sicurglobal� di Mestre, ex �Vigile San Marco�. L�altra sera era gi� passato due volte davanti alla motonave �Bragora� per controllare l�imbarcazione trasformata in uffici e altri due mezzi dell�Actv. Entrambi ormeggiati a fianco della motonave. Sul posto ha trovato Moreno Spolaor dipendente dell�azienda di trasporti pubblici e addetto agli uffici per la notte. I due hanno iniziato il controllo, il terzo della serata, scendendo dalla Bragora a un motoscafo e quindi su un vaporetto della linea 18. Per passare da un�imbarcazione all�altra sono saliti su una passerella: in realt� si tratta di tavole di legno, che di �passerella� hanno solo il nome. Dopo la verifica i due tornano indietro. Spolaor precede Maggio di qualche metro. E� lui il primo a salire sulla �Bragora�. Ed � anche l�ultimo a vedere vivo Maggio. Infatti qualche attimo dopo essere entrato negli uffici galleggianti sente un rumore provenire dall�esterno. Ritorna indietro. Chiama Alessio. Ma il giovane non risponde. Vede che la tavola usata come passerella � caduta in acqua. Guarda gi�, ma non vede il vigilante. Il buio non permette di distinguere nulla. Chiama ancora. Ma non arriva alcuna risposta. Sono attimi, ma sembra l�eternit� per Spolaor. A quel punto chiama i soccorsi. Avverte i vigili del fuoco, la polizia e il Suem. Sul posto una prima squadra dei pompieri si mette alla ricerca del giovane. Ma dall�acqua non emerge nulla. Sembra svanito nel nulla. Le ricerche durano ore, senza esito. Riprendono di buon�ora ieri mattina. Verso le 10 il corpo senza vita di Maggio viene ripescato, dai sommozzatori del vigili del fuoco. Si era incastrato sotto la poppa della �Bragora�. Le indagini sono affidate agli agenti del commissariato San Marco. Il pm di turno ha disposto l�autopsia per capire cosa ha causato la morte del giovane. Maggio sapeva nuotare: quindi o � stato vittima di un malore o cadento in acqua ha battuto la testa contro una delle due imbarcazioni, dopo che la tavola che fungeva da passerella si � staccata da dove era bloccata. Inquientante quanto dichiarato da Spolaor alla polizia: �Avevamo segnalato all�Actv che la passerella era ridotta male. L�abbiamo segnalato gi� il 2 di giugno�. Quindi era una morte evitabile? Il dubbio per ora rimane. Marina, la sorella di Maggio, dice: �E� assurdo morire a 32 anni per un passerella non in regola. Deve essere fatta chiarezza�. I sindacalisti delle guardie giurate e colleghi di lavoro di Alessio non usano mezzi termini per condannare l�ennesima morte sul lavoro. �E� assurdo morire perch� si scivola da una tavola che si rompe. Era una passerella norma? Non c�� da meravigliarsi di questo quando dei capiservizio fanno lavorare i colleghi anche 16 ore senza sosta�, dichiara Sandro Ceccato, segretario nazionale del Sindacato autonomo guardie giurate. �Voglio vedere se Alessio aveva in dotazione l�equipaggiamento idoneo. Siamo solo carne da macello�. CHI ERA. Lavorava come guardia giurata da 7 anni Nato e cresciuto a Sant�Elena giocava a calcetto vicino a casa . Alessio Maggio viveva con la madre e la sorella a Sant�Elena, in Calle Pasubio 10. Nato nel 1975, era conosciuto in zona, dove abitava sin da quando era giovane. Lo descrivono con un ragazzo buono, sempre disponibile, che frequentava il patronato in via Garibaldi. Lascia due fratelli e due sorelle. Il fratello Gianpaolo abita in via Garibaldi, non lontano dalla casa della madre. Alessio lavorava come guardia giurata da circa sette anni e i colleghi lo ricordano come una persona sempre attenta al lavoro, meticolosa, che svolgeva la sua mansione con interesse. Il testimone che ha visto per l�ultima volta Alessio Maggio lo ricorda come un amico: �Lo incontravo la sera durante il lavoro, magari prima di iniziare il turno o quando finiva: andavamo al bar e si facevano due parole assieme. Una persona davvero gentile, mai arrogante e da sempre appassionata di computer. La notte che l�acqua lo ha inghiottito gli avevo dato un d�pliant di un ipermercato, perch� voleva guardare i prezzi dei telefonini di nuova generazione, sua grande passione. Sono davvero triste per quanto accaduto, perch� ieri � morto un amico�, spiega Moreno, marinaio dell�Actv. Alessio aveva la patente nautica, anche perch� spesso conduceva l�imbarcazione della Sicuglobal, ex Vigile San Marco. Inoltre stare in barca gli piaceva. I parenti ieri si sono chiusi nel dolore. �Gli avevo detto di alleggerire la divisa, proprio poche ore prima che cadesse. Gli avevo chiesto se non avesse caldo con la pistola e gli scarponi addosso, ma lui voleva rispettare le regole�, racconta sempre il marinaio Moreno. Alessio aveva lavorato, oltre che in riva degli Schiavoni, anche ai cantieri Actv di Sant�Elena, che lo ricordano esprimendo il proprio cordoglio alla famiglia. Gli amici ricordano i momenti vissuti da giovani: �Gli piaceva tanto giocare a calcetto nel campo di Sant�Elena. Quando aveva trovato lavoro alla San Marco era stato felice�. Il responsabile della Sicurglobal ieri ha espresso il cordoglio proprio e dell�azienda alla famiglia di Alessio Maggio. (Giacomo Cosua)

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Gennaro COTUMACCIO ( 41 anni ) Ucciso in seguito ad un tentativo di rapina e deceduto il 13 Agosto 2008 Gennaro COTUMACCIO DI 41 anni, guardia giurata della Europol, originario di Portici, il 16 Giugno insieme ad un collega stava prelevando con l'auto di servizio I soldi da alcuni supermercati. In localit� Marano l'auto della vigilanza fu assaltata da dei rapinatori che spararono nel tentativo di impossessarsi degli incassi prelevati, circa 60 mila euro. Le guardie giurate reagirono ed anche un ispettore della Polizia che vide la scena non esit� a qualificarsi e ad aprire il fuoco. Caddero a terra Gennaro COTUMACCIO gravemente ferito ed un Rapinatore che mor� sul colpo. Cotumaccio mor� il 13 Agosto 2008 dopo due mesi dalla sparatoria all'ospedale Cardarelli di Napoli.

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Paolo ACQUAVIVA ( 44 anni ) Deceduto in servizio in seguito ad incidente stradale il 30 Agosto 2008 Altamura: tampona auto vigilante e lo uccide, arrestato per positivit� ad alcool e cocaina Scritto da Pasquale Dibenedetto sabato 30 agosto 2008. Un vigilante di Matera, Paolo Acquaviva, 44 anni, e' morto mentre era a bordo della Fiat Punto dell'Istituto di Vigilanza 'Sivisi' di Santeramo in Colle dopo essere stato tamponato sulla statale 96 nei pressi di Altamura da una Audi A6 station wagon condotta da un giovane, A.C., di 23 anni, che poi e' risultato positivo agli esami del sangue sia per la cocaina che per l'alcool. E' accaduto questa notte. Verso le 3 il giovane conducente dell'Audi, residente ad Altamura e' stato arrestato dai carabinieri della Compagnia della citta' murgiana: l'ipotesi di reato e' omicidio colposo. Secondo quanto accertato la vettura procedeva a velocita' sostenuta. La vittima era sposata e aveva due figli. Per estrarlo dalle lamiere dell'abitacolo sono intervenuti i vigili del fuoco. http://www.notizie-online.it ________________________________________________________________________________________________

Giuseppe MINOPOLI ( 37 anni ) Ucciso nel corso di una rapina il 06 Settembre 2008 NAPOLI (7 settembre) - Stava cenando in una pizzeria a Pozzuoli, nel Napoletano, quando due persone, una delle quali armate, con il volto coperto da un casco, sono entrate nel locale per una rapina. Ha estratto la pistola ma uno dei rapinatori gli ha sparato colpendolo con due colpi al torace uccidendolo. La vittima � Giuseppe Minopoli, 37 anni, del luogo. Il tentativo di rapina � avvenuto nella pizzeria Il Regno dei Sapori in via Allodi, 70, nella frazione Monteruscello di Pozzuoli. Nel locale si trovava anche il proprietario, un uomo di 41 anni incensurato. I due rapinatori si sono allontanati, forse a bordo di una moto. Sul posto, per le indagini, i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e del reparto scientifico. http://www.ilmessaggero.it ________________________________________________________________________________________________

Salvatore MERCURIO ( 32 anni ) Deceduto in servizio in seguito ad incidente stradale il 22 Settembre 2008 Salvatore MERCURIO guardia giurata di 32 anni, sposato e con due figli, quella notte era in servizio a bordo dell'auto dell'Istituto di Vigilanza per il quale lavorava e stava percorrendo la strada statale 10 a Legnano in provincia di Verona. Probabilmente a causa di un sorpasso azzardato di un mezzo pesante invadeva la corsia di marcia scontrandosi frontalmente con una vettura che procedeva nella direzione opposta e nella quale viaggiava una coppia di coniugi Guerrino O. di 62 anni e la moglie Mirella C. di 57 anni. Nel violento impatto perdono la vita sul colpo Salvatore MERCURIO e la Signora Mirella C. L'autista del mezzo pesante non si � fermato fuggendo via senza neppure prestare soccorso.

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Mauro TONIZZO ( 46 anni ) Deceduto in seguito ad incidente stradale durante il servizio il 24 settembre 2008 Mauro TONIZZO era una guardia giurata e si trovava a bordo di un furgone portavalori che percorreva l'Autostrada A10 Genova-Ventimiglia. Tra le 18 e le 19 il furgone sul quale viaggiava ha tamponato violentemente un Tir e TONIZZO dopo aver sfondato il vetro a causa del violento impatto, resta sull'asfalto. Soccorso e trasportato all'Ospedale San Martino di Genova, muore a causa delle ferite riportate . ________________________________________________________________________________________________

Pietro Luigi SOLINAS ( 50 anni ) Deceduto in servizio in seguito ad incidente stradale il 6 Ottobre 2008 Erano le 13.15 circa del 6 Ottobre 2008 quando il furgone portavalori della Vigilanza Executive percorre la strada statale 672, la Sassari-Tempio, a bordo le due guardie giurate Pietro Luigi SOLINAS di 50 anni, sposato e con figli ed il collega Giovanni R. di 48 anni. Il furgone blindato percorreva il rettilineo in direzione Sassari, quando a circa quattro chilometri dal bivio di Ploaghe, una Opel Zaffira condotta da Speranza V. di 43 anni anch'essa sposata e con figli e medico del 118, tenta di sorpassare le auto davanti a lei in colonna, probabilmente accorgendosi di non riuscire ad effettuare il sorpasso sterza bruscamente per rientrare in corsia ma perde il controllo della sua auto. Urta una Citroen C3 sul lato sinistro e si scontra violentemente con il furgone blindato che procedeva nella corsia e nella direzione opposta. Il furgone dopo l'uto si rovescia sul fianco destro e la Opel condotta dalla dottoressa viene dilaniata dall'urto. Nell'incidente perdono la vita sul colpo, la stessa Dott.ssa Speranza V. e la guardia giurata Pietro Luigi SOLINAS, mentre il collega Giovanni R. viene trasportato in elicottero all'ospedale.

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Giacomo GONNELLINI ( 25 anni ) Deceduto in seguito ad incidente stradale durante il servizio il 10 Novembre 2008 CESENA - Schianto in E45, morto il vigilantes 25enne CESENA � Non c�� l�ha fatta il 25enne Giacomo Gonnellini, il vigilantes della �Sekurimini� di Citt� della Pieve (Perugia) vittima mercoled� pomeriggio attorno alle 16 di un bruttissimo incidente nel tratto di strada che collega il casello autostradale di Cesena Nord con lo svincolo che porta lo stesso nome della E45. Saranno gli agenti della Polizia Stradale del reparto infortunistica del Caps di Cesena a chiarire le cause (forse l�asfalto viscido) e la dinamica del sinistro. Secondo una prima ricostruzione, il 25enne stava percorrendo a bordo di un Fiat Dobl� della �Sekurimini� la rampa dell�uscita dell�E45 di Cesena Nord. Probabilmente, per effetto dell�asfalto reso viscido dalla pioggia caduta nelle prime ore del pomeriggio, ha perso il controllo del mezzo, scontrandosi contro un la motrice di un camion a rimorchio che proveniva dalla parte opposta, il cui conducente � rimasto illeso. La forza della collisione ha spinto il furgone a diverse piroette, concludendo la folle corsa contro il guard-rail nella sua corsia di marcia. Il giovane vigilantes � stato sbalzato fuori dal mezzo, riportando gravissime lesioni. Il ferito � stato soccorso dai sanitari del 118 che hanno provveduto al trasporto all�ospedale �Maurizio Bufalini� di Cesena dove � stato ricoverato presso il reparto di Rianimazione a causa del gravissimo trauma cranico patito nello scontro. Con il passare delle ore le condizioni del giovane sono peggiorate. Poi il dramma, con il cuore del 25enne che ha cessato di battere. http://www.romagnaoggi.it ________________________________________________________________________________________________

Giovanni CERON ( 44 anni ) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 06 Dicembre 2008 Giovanni CERON guardia giurata di 44 anni era di Villafranca Padovana e dipendente della CIVIS. Aveva appena finito il turno di servizio notturno quando con l'auto di servizio stava rientrando a casa. Percorreva il rettilineo della strada statale Piovese quando, giunto all'altezza di un noto magazzino di abbigliamento, probabilmente a causa di un malore o per un improvviso colpo di sonno, l'auto che conduceva attraversa diagonalmente l'altra corsia di marcia e senza alcun segno di franata esce di strada finendo nel fossato che costeggia la strada. Dopo un urto violento la Fiat panda si rotola un paio di volte finendo la sua corsa nello stesso fossato dove fra le lamiere contorte viene ritrovato il corpo senza vita della guardia giurata. A dare l'allarme un automobilista di passaggio.

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Umberto CONCILIO ( 28 anni ) Assassinato durante il servizio il 17 Gennaio 2009 NAPOLI - Oggi avrebbe dovuto festeggiare il suo 28/o compleanno, ma ieri sera poco prima della mezzanotte � stato ferito gravemente in un agguato avvenuto nel centro storico di Napoli, a pochi passi da Castel Capuano, l'edificio che fino a qualche anno fa ha ospitato il palazzo di Giustizia ed � morto qualche ora dopo. La vittima si chiamava Umberto Concilio, dipendente di un istituto di vigilanza, era impegnata insieme ad un collega in un servizio di sorveglianza in zona. E' stata avvicinata da due sconosciuti in sella ad un ciclomotore che hanno fatto fuoco pi� volte. Per Concilio non c'� stato nulla da fare: � deceduto all'ospedale "Loreto Mare". Sull'agguato indagano gli agenti della squadra mobile di Napoli che hanno ascoltato pi� volte il collega che era in servizio con lui. Ma gli investigatori stanno visionando anche le immagini riprese dalle telecamere di un'agenzia bancaria. Sono alla ricerca di ogni elemento utile che possa contribuire a dare una svolta alle indagini e a capire il movente di un delitto tanto efferato. L'uomo �stato raggiunto da tre colpi mentre stava risalendo nell'auto di servizio. Tre colpi esplosi in rapida successione. Uno ha raggiunto Concilio alla testa. Gli agenti della squadra mobile non si dicono del tutto certi che ci sia un tentativo di rapina dietro l'uccisione del vigilante. Gli assassini dopo aver sparato si sono dileguati nel dedalo di vicoli: senza l'esito sperato i numerosi posti di blocco immediatamente istituiti in tutta la zona. Concilio, dipendente dell'istituto 'La Vigilante' da circa due anni, viene descritto dai suoi colleghi come una persona tranquilla, un gran lavoratore che non aveva mai avuto alcun rimprovero dai suoi superiori. "Era cos� buono che era sprecato a fare il vigilantes", aggiungono commossi i colleghi. Intanto, oltre a quella del collega, con il quale la vittima stava svolgendo il suo turno di servizio, si cercano anche altre testimonianze: le strade del centro storico soprattutto il sabato sera sono sempre particolarmente affollate. Gli agenti della Squadra mobile di Napoli stanno lavorando a ritmo serrato nel pi� stretto riserbo. Una "tragica morte" che "ripropone le difficolt� ed i pericoli per chi opera su questo territorio nel tentativo di far rispettare la legge ed arginare fenomeni di brutale criminalit�". E' quanto si legge in una nota de 'La Vigilante'. L'Istituto esprime "massima fiducia e collaborazione con gli organi inquirenti affinch� al pi� presto venga fatta giustizia". "Dopo dodici anni l'Azienda viene colpita nuovamente con una giovane vita spezzata - si legge nella nota - Dopo la tragica morte dell'agente Moschetti, quella di Umberto porta alla luce difficolt� che si ripropongono all'opinione pubblica solo in tragiche occasioni come questa".(ANSA). (ANSA) - NAPOLI, 1 APR - Gli agenti della squadra mobile di Napoli hanno arrestato uno dei responsabili dell' omicidio della guardia giurata Umberto Concilio. L'omicidio avvenne il 17 gennaio scorso in Via Tribunali, nei pressi di Castel Capuano, mentre Concilio stava rientrando in auto, dopo aver effettuato il consueto giro di vigilanza. Le indagini della polizia hanno consentito di identificare il giovane, che agi' con un complice e che, all'epoca dei fatti, era minorenne.

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Vincenzo BONIFACIO ( 44 anni ) Trovato carbonizzato nell'auto di servizio il 24 Febbraio 2009 Il 15 Febbraio Vincenzo BONIFACIO di 44 anni, guardia giurata di un Istituto di Vigilanza con sede a Catanzaro Lido, � sparito con l'auto dell'Istituto. Quel giorno si trovava nel tratto di strada Sovereto � Chiaravalle mentre effettuava il solito giro di ritiro denaro da trasportare nel caveau dell'Istituto di Settingiano ma da quel momento in poi non si sapr� pi� nulla di lui e dell'auto di servizio. Verr� ritrovato carbonizzato il 24 Febbraio in localit� �Gionti � fra il territorio di Cardinale e Satriano nella Fiat Punto dell'Istituto di Vigilanza. Sembrerebbe che Vincenzo BONIFACIO qualche tempo prima avesse testimoniato in un processo per omicidio ma la sua morte resta un mistero. ________________________________________________________________________________________________

Gaetano MONTANINO ( 45 anni ) Ucciso in servizio durante un tentativo di rapina il 4 Agosto 2009 OTTAVIANO - Ieri mattina gli agenti della squadra mobile della questura di Napoli hanno arrestato il 19enne Vincenzo De Feo. Il ragazzo � accusato di avere partecipato con Davide Cella, 28enne gi� arrestato, alla sparatoria che ha portato alla morte della guardia giurata Gaetano Montanino, di Ottaviano, ed al ferimento del collega Fabio De Rosa. De Feo sarebbe il componente della banda di 4 rapinatori che lo scorso 4 agosto tentarono di rapinare le armi d�ordinanza di Montanino e del collega, e che al loro rifiuto spararono diversi colpi di pistola uccidendo il vigilante ottavianese. Il 19enne arrestato ieri � stato rintracciato su un treno diretto da Fondi a Napoli: per diversi giorni si era nascosto a casa dei genitori, poi in quella della fidanzata minorenne ( ragazza di famiglia per bene, hanno ribadito gli inquirenti in conferenza stampa). Anche per lui l'accusa � di omicidio, tentato omicidio e rapina. Le indagini degli uomini della Mobile hanno ricostruito il gruppo di persone vicine a Cella che avrebbero potuto essere tra le quattro a bordo di due scooter con il volto protetto da un casco inquadrate dalle telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali di piazza Mercato, il luogo del centro di Napoli in cui all'1.50 circa del 4 agosto si � consumata la rapina ai vigilantes. Le telecamere hanno mostrato anche la presenza sul luogo di potenziali testimoni, che per� non si sono mai presentati alle forze dell'ordine, fuggendo nell'immediatezza dei fatti. La Fiat 500 dell'istituto di vigilanza "la Vigilante", usata da Gaetano Montanino, 45 anni, la vittima, e Falvio De Rosa, 25 anni, la guardia giurata ferita a torace e braccia, � ferma davanti al portone del civico 14 per controlli; i quattro in scooter si avvicinano per rapinare le armi dei vigilantes, e ne nasce un conflitto a fuoco che termina con la morte di una guardia giurata, il ferimento di un'altra e quello di Cella. Questi viene accompagnato all'ospedale "Loreto Mare", lo stesso dove arriver� De Rosa con il 118, proprio da De Feo. A sparare, dicono i primi rilievi della polizia, tre pistole. Una � quella di Montanino, che consuma un intero caricatore contro i rapinatori; un'altra viene ritrovata a terra insieme a un casco sul luogo del conflitto a fuoco, ed ha la matricola abrasa; una terza non � stata trovata, mentre la scientifica ha trovato i bossoli dei proiettili esplosi da questa. Manca anche la pistola di uno dei vigilantes. Per Cella scatta subito il fermo, poi convalidato dal gip. De Feo � identificato quasi subito, ricercato, e oggi rintracciato e destinatario di un provvedimento di fermo di pm. Gli altri due complici sono stati identificati. fonte:http://www.ilnolano.it/ ________________________________________________________________________________________________

Calogero VALENZA ( 38 anni ) Deceduto in seguito ad un incidente stradale il 13 Novembre 2009 Desio ( MI ) - Erano le 6,45 del mattino e Calogero VALENZA di 38 anni, guardia giurata percorreva con la propria moto, una Honda Hornet, il Viale Enrico Fermi a Milano, il tratto finale della Superstrada Milano-Meda per recarsi al lavoro. Secondo la ricostruzione della Polizia Locale di Milano intervenuta per i rilievi, Calogero VALENZA avrebbe perso il controllo della sua moto senza urtare altri mezzi per cause ancora da accertare, ed appena caduto a terra � stato investito e travolto da un veicolo che sopraggiungeva. L'inpatto � stato violento e la guardia giurata � morta sul colpo, l'autista che lo ha investito non si � neppure fermato per soccorrerlo ed � fuggito via. Calogero VALENZA lascia la moglie ed una bimba di appena sei mesi. ________________________________________________________________________________________________

Salvatore SPARACINO ( 30 anni ) Deceduto in seguito ad un incidente stradale il 15 Novembre 2009 Perde il controllo della moto - Muore una guardia giurata a Palermo Incidente mortale questa mattina all�uscita dell�autostrada A29, nei pressi dell�ospedale Cervello. Salvatore Sparacino, giovane guardia giurata palermitana di 30 anni, ha perso la vita cadendo rovinosamente con la sua moto. Il ragazzo stava rincasando con la sua moto dopo avere terminato il turno al servizio di sicurezza dell�aeroporto �Falcone e Borsellino�, ma subito dopo aver imboccato lo svincolo si � trovato di fronte un�auto posizionata di traverso che gli ha bloccato la strada e non � riuscito ad evitare l�impatto. Sul posto si � portata la polizia stradale. http://www.livesicilia.it/ ________________________________________________________________________________________________

Daniele MASSIUCCI ( 36 anni ) Deceduto in seguito ad un incidente il 14 Dicembre 2009 Fagnano-Vigilantes muore in un incidente Si � schiantato con l'auto contro un albero ed � morto sul colpo La vittima � Daniele Massiucci, 36 anni di Succiano, frazione di Acciano. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri della stazione di Fontecchio, l'uomo era alla guida della sua auto quando, intorno alle 23 di luned� sera, nei pressi di Fagnano, ha perso il controllo del mezzo ed � uscito fuori strada. L'auto, un'Audi 4 sw, ha terminato la corsa contro un albero. Massucci � morto sul colpo. Ad accorgersi dell'incidente � stato un carabiniere libero dal servizio. Sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, per estrarre dalle lamiere il corpo senza vita dell'uomo. Sar� l'autopsia stabilita dalla magistratrura aquilana ad accertare se l'incidente stradale possa essere stato causato da un malore dell'automobilista. L'esame autoptico verr� eseguito questa mattina all'ospedale di Avezzano. Il giovane lavorava come addetto alla vigilanza all'Universit� dell'Aquila. http://iltempo.ilsole24ore.com

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Carlo QUERQUES ( 66 anni ) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 30 Dicembre 2009 Erano le 22,00 circa quando Carlo QUERQUES di 66 anni, guardia giurata, rientrando a casa da lavoro, al casello Melegnano-Binasco imbocca con la propria auto un'Opel Astra l'autostrada A1 contromano. Percorso qualche chilometro si � schiantato frontalmente con una Mercedes che percorreva lo stesso tratto di strada in direzione Bologna e procedeva nella corsia di sorpasso. Carlo QUERQUES prestava servizio a Milano ed abitava a Villanterio, nel tragico incidente lascia la moglie e due figli. Il conducente della Mercedes coinvolta nell'incidente, un uomo di 38 anni, � stato trasportato d'urgenza in ospedale ma ora fortunatamente � fuori pericolo, resta comunque ricoverato per le ferite riportate .

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Emil SERVETTI ( 28 anni ) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 07 Febbraio 2010 GENOVA - Emil SERVETTI Guardia Giurata di 28 anni residente a Borgoratti, tra le 3:30 e le 4:00 del mattino percorreva Corso Europa, nel levante di Genova, alla guida di uno scooter Yamaha T-MAX ed era diretto in centro. Improvvisamente e per cause da accertare, si � schiantato contro alcune macchine in sosta morendo sul colpo. ________________________________________________________________________________________________

Maurizio BARBAROTTO (48 anni ) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 06 Febbraio 2010 ENNA � Maurizio BARBAROTTO Guardia Giurata di 48 anni, intorno alle 11:00 del mattino, percorreva la Strada Statale 561 in direzione Enna quando nei pressi del lago Pergusa, alla guida di una Peugeot 106 si � schiantato improvvisamente e per cause da accertare, contro un albero morendo sul colpo. ________________________________________________________________________________________________

Emil Servetti (28 anni) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 07 Febbraio 2010 GENOVA � Un collega ventottenne trova la sua triste fine a seguito di un�incidente stradale causato dalla perdita di controllo del proprio scooter ed andando a schiantarsi violentemente contro delle auto parcheggiate. L�urto non ha lasciato scampo al giovane, il fatto si � verificato in Corso Europa nel Levante di Genova nella notte tra il 06 Febbraio 2010 ed il 07 Febbraio 2010 tra le ore 03:30 e le ore 04:00. Siamo spiacenti di non essere riusciti a dare un nome alla sua memoria. www.citt�digenova.com _______________________________________________________________________________

Fabio LO FARO (40 anni) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 14 Febbraio 2010 BERGAMO - Un altro collega ci lascia: Fabio LO FARO. Fabio � scivolato rovinosamente con la sua motocicletta e catapultato su una rotaia non ha avuto scampo. Stava tornando a casa per indossare la divisa e prendere servizio di pronto intervento per l�istituto da cui dipendeva, l�istituto di sorveglianza Bergamasco. L�incidente � avvenuto circa alle ore 18.00. La moto, la sua grande passione, le � costata la vita. Forse l�eccessiva velocit� � all�origine del drammatico incidente. Fabio � deceduto mezzora dopo l�impatto a terra, a nulla sono valsi gli immediati soccorsi. Il collega lascia moglie e figlio. www.ecodibergamo.it

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Giovanni DI NARDO (49 anni) Deceduto in servizio per tragica fatalit� il 05 Marzo 2010 CASERTA � Tragica fine per Giovanni DI NARDO, guardia giurata di Caserta. In servizio presso un cantiere edile, Giovanni si � addormentato nell�auto accesa dove stava trovando riparo dal freddo. Giovanni DI NARDO � stato trovato cadavere la mattina seguente nella medesima auto di servizio dell�istituto di vigilanza Security Pool, istituto per cui prestava servizio. Le cause del decesso sono riscontrabili nella respirazione delle esalazioni di gas emanate dal motore acceso. www.interno18.it

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Raffaele SOLLEVANTI (58 anni) Deceduto a causa di un malore il 10 Marzo 2010 AGRIGENTO � Trovato morto dai vigili del fuoco e dal personale del 118 in una camera di un bed & breakfast. Era morto da ore quando il suo corpo � stato trovato in quella camera dove aveva pernottato per motivi di lavoro. Raffaele SOLLEVANTI, tenente dell�istituto di vigilanza Securpol di Viterbo, trova cos� la sua triste fine. La causa del decesso � dovuta ad un malore. www.agrigentoflash.it

 

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Nome Ignoto (30 anni) Deceduto suicidatosi il 25 Marzo 2010 PIACENZA � Trova la sua triste fine suicidandosi con la propria arma un giovane collega poco pi� che trentenne. Il drammatico fatto � avvenuto circa alle ore 15:00 sotto il ponte del fiume Trebbia che collega Piacenza a San Nicol�. Il giovane lascia moglie e figlia. Siamo spiacenti di non essere riusciti a dare un nome alla sua memoria. www.radiosound95.it

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Nome Ignoto (50 anni) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 12 Aprile 2010 TORRE DEL GRECO � E� deceduto dopo giorni angoscianti la guardia giurata rimasta gravemente ferita nell�incidente stradale verificatosi il giorno 08 Aprile 2010 a Torre del Greco. Il collega era in servizio con la moto dell�istituto di vigilanza BSK, istituto per il quale prestava servizio, quando � avvenuto il drammatico impatto con una vettura. I soccorsi sono stati immediati e l�uomo trasportato d�urgenza all�ospedale di Loreto Mare dove pultroppo � deceduto dopo giorni agonizzanti. M.T. lascia la moglie ed i suoi tre figli. Siamo spiacenti di non essere riusciti a dare un nome alla sua memoria salvo le iniziali: M.T. www.lunaset.it

 

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Tommaso CUSCITO (47 anni) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 17 Marzo 2010 BARI � Tommaso CUSCITO, guardia giurata di 47 anni, ha trovato la morte in un impatto frontale tra Gioia del Colle ed Acquaviva delle Fonti ( Bari ) mentre tornava a casa dopo l�orario di servizio. www.telenorba.it

 

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Rino COSTANTIN (56 anni) Deceduto suicidatosi il 14 Aprile 2010 VENEZIA � La guardia giurata Rino COSTANTIN, veneziano di 56 anni,compie un folle gesto uccidendo la mooglie con la propria arma d�ordinanza per poi togliersi a sua volta la vita usando la stessa arma contro di se. L�uomo e la consorte avevano 10 figli. www.ilmessaggero.it

 

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Pasquale CARRACCIOLO (54 anni) Deceduto suicidatosi il 27 Aprile 2010 REGGIO EMILIA � Pasquale CARRACCIOLO, guardia giurata di 54 anni, si � tolto la vita con la sua Beretta 9 X 21, arma che utilizzava in servizio. La salma di Pasquale � stata trovata dal proprietario del vigneto in via Tasini a Reggio Emilia dove lo stesso Pasquale aveva deciso di compiere il folle gesto all�interno della propria vettura. Pasquale era separato e viveva solo. www.gazzettadireggio.it

 

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Giuseppe MAGAZZU� (46anni) Deceduto in seguito ad incidente stradale il 27 Aprile 2010 PIACENZA � Scontro frontale tra la vettura del collega ed una moto, cos� ha trovato la morte Giuseppe MAGAZZU� 46 anni e di professione guardia giurata di origine Messinese ma residente a Folignano di Pontedellolio (Piacenza). L�impatto si � verificato dopo le ore 16:30 tra la frazione di Carmiano e Biana lungo la strada Valnure. Giuseppe guidava la sua vettura, una Hyunday, ma lo scontro frontale all�altezza del conducente con la moto guidata da Pier Angelo Molinelli, 38 anni ed anch�egli deceduto nell�impatto, gli � stato fatale. www.piacenzasera.it

 

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Paola QUARTINI (55 anni) � Elvio FICHERA (72 anni) Assassinati in servizio il 12 Maggio 2010 GENOVA � Erano guardie volontarie zoofile regolarmente iscritti all�Associazione Animali Abbandonati di Genova ed alla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). Le due guardie Provinciali volontarie, Paola QUARTINI ed Elvio FICHERA, si sono presentati a casa del loro carnefice, Renzo CASTAGNOLA di 65 anni, a Sussisa frazione di Sori sulle alture della riviera genovese di Levante per attuare il sequestro del cane da caccia in seguito a segnalazioni di maltrattamenti. Il sequestro sarebbe dovuto avvenire regolarmente dato che le due guardie Provinciali volontarie erano in possesso di regolare decreto firmato dal Pubblico Ministero Dott. Pier Carlo Gennaro pultroppo per� non � andato tutto liscio come doveva andare infatti il Castagnola si allontana con la scusa di prendere una penna per firmare la notifica ma torna armato e spara uccidendo Paola QUARTINI e Fulvio FICHERA per poi togliersi ench�egli la vita. www.ilgiornale.it

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Nome Ignoto (22 anni) Deceduta suicidatasi il 14 Maggio 2010 SEDRIANO � Una giovanissima collega, di soli 22 anni, si � tolta la vita sparandosi un colpo alla tempia con la propria arma d�ordinanza. La salma della giovane donna � stata trovata nell�appartamento del quartiere Roveda di Sedriano nel quale viveva con il suo fidanzato. Non sono chiari i motivi che hanno spinto la giovane donna a compiere questo folle gesto. Siamo spiacenti di non essere riusciti a dare un nome alla sua memoria www.ilgiorno.ilsole24ore.com

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Riccardo CAVASSA (35anni) Deceduto suicidatosi il 17 Maggio 2010 MARINA DI GROSSETO � Viveva con i genitori Riccardo e sono stati proprio loro a ritrovare il corpo senza vita del loro figlio, solo un biglietto per salutarli e poi il folle gesto. Non ha mai lasciato trapelare il malore psicologico che lo affliggeva Riccardo: la situazione lavorativa precaria come guardia giurata. Riccardo era un collega con contratti precari, al momento in attesa di occupazione e di una chiamata che pultroppo non � arrivata in tempo. Sembra questo il motivo per cui Riccardo CAVASSA ha scelto di porre fine alla sua vita con l�arma con cui prestava servizio sparandosi un colpo alla tempia sinistra. www.lanazione.it

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Salvatore Sparacino (30 anni)

Perde il controllo della moto.
Muore una guardia giurata a Palermo

15 novembre 2009
Incidente mortale questa mattina all’uscita dell’autostrada A29, nei pressi dell’ospedale Cervello. Salvatore Sparacino, giovane guardia giurata palermitana di 30 anni, ha perso la vita cadendo rovinosamente con la sua moto.
Il ragazzo stava rincasando con la sua moto dopo avere terminato il turno al servizio di sicurezza dell’aeroporto  “Falcone e Borsellino”, ma subito dopo aver imboccato lo svincolo si è trovato di fronte un’auto posizionata di traverso che gli ha bloccato la strada e non è riuscito ad evitare l’impatto. Sul posto si è portata la polizia stradale.

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Fabio Lo Faro (40 anni)

Ghisalba, schianto in moto. Muore una guardia giurata14 febbraio 2010

Stava tornando a casa per raggiungere il posto di lavoro e iniziare il turno serale come guardia giurata, quando a Ghisalba, lungo la provinciale Francesca, è scivolato dalla sua moto venendo poi catapultato mortalmente all'interno di una rotatoria. Un volo che non ha lasciato scampo a Fabio Lo Faro, quarantenne di Fara Gera d'Adda, nato a Francoforte da genitori di origine meridionale ma da parecchi anni in Italia.
 La motocicletta era la sua grande passione: appena gli impegni di famiglia – era sposato e padre di un figlio – e quelli lavorativi glielo consentivano, saliva in sella alla Suzuki 1000 così come ha fatto anche sabato. Partito da casa nel primo pomeriggio, aveva programmato di rientrare verso le 18,30, per cambiarsi e iniziare il turno al pronto intervento dell'Ispb (Istituto sorveglianza provinciale bergamasco). Non è possibile sapere quale percorso abbia compiuto, di certo è che alle 18 il motociclista ha imboccato, nel territorio di Mornico, la strada provinciale Francesca in direzione di Ghisalba.
In sella alla potente Suzuki Gsx ha percorso il lungo tratto rettilineo intervallato da tre rotatorie, l'ultima delle quali situata circa mezzo chilometro prima dell'incrocio con la ex statale Soncinese 498. Uno dei due testimoni dell'accaduto è un trentaquattrenne di Palosco che viaggiava a bordo della sua Mercedes ML: «Ero dietro tre macchine – ha raccontato Giovanni Asperti – quando la moto mi ha superato, così facendo anche con le auto che mi precedevano. Dopo pochi secondi ho visto a distanza si una cinquantina di metri la moto volare in alto e così anche il motociclista. Ci siamo fermati e abbiamo prestato soccorso».
Stando appunto alla testimonianza dell'automobilista e ai rilievi effettuati poi dalla polizia stradale di Bergamo, all'origine dell'accaduto potrebbe esserci stata l'eccessiva velocità. Dopo il quadruplo sorpasso, come ricostruito dalla Polstrada, Fabio Lo Faro sarebbe rientrato nella propria corsia di marcia, forse accorgendosi in ritardo che era ormai prossimo al rondò. A questo punto, per limitare la velocità, il motociclista ha frenato bruscamente e la sua moto ha perso aderenza, cadendo sull'asfalto sul fianco destro, ormai senza controllo. Dieci metri di strisciata, come evidenziato dei segni rimasti sulla carreggiata, durante la quale la moto e il suo guidatore non hanno coinvolto altri mezzi.
Fabio Lo Faro e la Suzuki sono quindi andati a urtare violentemente il cordolo della rotatoria. Un impatto che ha avuto un effetto determinante, catapultando il mezzo e il centauro verso l'alto non prima di avere abbattuto parzialmente un cartello segnaletico. Dopo il contatto con il cordolo e il cartello, moto e guidatore sono stati scaraventati in alto per quattro metri, ricadendo entrambi poco distanti dal cordolo, nel terreno interno alla rotatoria. E sarebbe proprio nel cadere rovinosamente a terra che Fabio Lo Faro avrebbe riportato le ferite che non gli hanno lasciato scampo, forse anche urtando un tombino posto in mezzo all'erba.
I primi automobilisti che si sono fermati hanno verificato la gravità della situazione, richiedendo subito l'intervento del 118. Fabio Lo Faro respirava ancora ma non era cosciente. Sul posto pochi minuti più tardi sono giunte un'autoambulanza e l'automedica, il cui personale ha fatto ogni tentativo per rianimare lo sfortunato motociclista, deceduto mezz'ora dopo.
Fabio Lo Faro lavorava da quattro anni per l'Istituto sorveglianza provinciale bergamasco occupandosi del pronto intervento nelle zona della Bassa occidentale, vicino a casa, come lui aveva chiesto esplicitamente al suo responsabile, che ieri è stato colpito dalla morte del collega: «Abbiamo perso una persona seria, professionalmente capace – ha ricordato il maresciallo Piero Chiesa – sulla quale il nostro istituto faceva grande affidamento. Era un ragazzo molto riservato e comunque sempre disponibile all'occorrenza».
Come guardia giurata Fabio Lo Faro aveva maturato una significativa esperienza all'Istituto di vigilanza Città di Milano: trasferendosi nella Bergamasca era stato assunto dall'istituto della Città di Bergamo. Solo quattro mesi di incarico e poi, su sua richiesta, era stato trasferito all'Ispb. La salma di Fabio Lo Faro, su disposizione del magistrato, è stata trasferita nella serata di sabato a Fara d'Adda, dove l'uomo abitava con moglie e il figlio che frequenta la scuola media. I funerali dovrebbero essere celebrati lunedì. F.B.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/220734/

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Giovanni Di Nardo (49 anni)

Cesa, guardia giurata di Villaricca muore per esalazione carboni in auto

05 Marzo 2010
VILLARICCA (Caserta) - Una guardia giurata di 49 anni, Giovanni Di Nardo, di Villaricca, è morto per le esalazioni di anidride carbonica, questa notte a Cesa, nel casertano, mentre stava svolgendo il suo lavoro di vigilanza presso un cantiere edile di Via Caravaggio.
Di Nardo, per ripararsi dal freddo, si era portato dietro un braciere in metallo all’interno del quale aveva acceso dei carboni. Addormentatosi in auto, e’ morto per le esalazioni causate della combustione.
I carabinieri di Aversa lo hanno trovato questa mattina a bordo della Fiat Panda, intestata alla societa’ ’Nuova Superpol’ di Gigliano, l’istituto di vigilanza privato presso il quale l’uomo lavorava. Di Nardo era sposato e viveva a Villaricca con la famiglia. Il suo corpo e’ stato trasportato presso l’Istituto di medicina legale di Caserta in attesa dell’esame autoptico
http://www.ecodicaserta.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7222:cesa-guardia-giurata-di-villaricca-muore-per-esalazione-carboni-in-auto&catid=28:cronaca&Itemid=34

 

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Michele Nasca, 57 anni

Zapponeta guardia giurata muore risucchiata da idrovora mentre pescava cozze

19 giugno 2010
Risucchiato da un’idrovora che aspira acqua marina mentre raccoglieva frutti di mare. E’ accaduto in località Foce Aloisa, nel comune di Zapponeta, dove ha perso la vita Michele Nasca, 57 anni guardia giurata di Barletta. Stamani l’uomo, in compagnia del fratello, si è tuffato per pescare cozze in una zona di mare dove vige il divieto di balneazione.
Proprio lì è presente un impianto di Margherita di Savoia che, attraverso alcune idrovore aspira l’acqua del mare, per poi trasportarla in grandi vasche ed avviare così il processo di desalinizzazione. I due fratelli, dunque, nuotavano in quell’area. Forse spinti dall’abbondante presenza di mitili, si sono avvicinati troppo ai pilastri che circondano l’impianto.
Improvvisamente la tragedia: Michele Nasca, è stato risucchiato da una delle idrovore. Il fratello, accortosi di quanto accaduto, ha cercato in tutti i modi possibili di riportare a arriva il corpo. Ci è riuscito; purtroppo, però per Michele Nasca, non c’è stato nulla da fare. Il cadavere si presentava smembrato in più parti.
Il fratello ha chiamato poi i soccorsi; sul posto sono giunti una squadra dei vigili del fuoco di Manfredonia, il nucleo, SA (soccorso acquatico di Foggia) e i sommozzatori di Brindisi. Sul posto anche gli operatori dello SPESAL dell’Asl. Inoltre spetterà al Pm di turno, la dottoressa Gravina, accertare eventuali responsabilità. A detta di molti l’idrovora era priva della rete di protezione, che avrebbe impedito il risucchio dell’uomo. Notizia ancora ufficiosa, tutto rimesso ora alle indagini della magistratura.
Tatiana Bellizzi
http://www.vip.it/foggia-muore-risucchiato-da-idrovora-in-mare/

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Guardia giurata si spara in ospedale a Como, forse voleva donare gli organi.

13 settembre 2010
Un uomo di 37 anni si è tolto la vita domenica 12 settembre all’alba nel giardino interno dell’ospedale Sant’Anna di Como. L’uomo, una guardia giurata, si è sparato un colpo di pistola con l’arma d’ordinanza e, molto probabilmente, ha scelto di fare il suo gesto estremo vicino al Pronto Soccorso dell’ospedale perché avrebbe voluto donare gli organi.
I soccorritori lo hanno desunto dal tesserino dell’Aido che l’uomo aveva lasciato accanto a sé. Ma il presunto desiderio dell’uomo non è stato esaudito: il cadavere, riverso in un’aiuola del giardino dell’ospedale, è stato scoperto alcune ore dopo la morte, quando ormai era impossibile procedere all’espianto.
http://www.rubensaiutaciatrovarli.it/news-di-cronaca/news-di-cronaca/13-09-2010-guardia-giurata-si-spara-in-ospedale-a-como-forse-voleva-donare-gli-organi.html

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Gerardo Citarelli, 43 anni,Pino Lotta 38 anni

Casoria. Assalto a portavalori, muore guardia giurata di Nocera Inferiore

 

Gerardo Citarelli, 43 anni, stava portando via i soldi dalla banca con un collega quando, all'interno della sede dell'Unicredit, è stato sorpreso da un commando ed è iniziato il conflitto a fuoco

26 ottobre 2010

Intorno alle 10. 30 di questa mattina due guardie giurate stavano portando via i soldi dalla banca Unicredit di Casoria quando, all'interno dell'agenzia, sono stati sorpresi da un commando. E' iniziato il conflitto a fuoco. Gerardo Citarelli, 43 anni di Nocera Inferiore, papà di due figli, è morto. Ferito - al torace e alle gambe - un altro vigilante, Pino Lotta, di 32 anni. Un passante, di 43 anni, è rimasto ferito in maniera non grave.
La guardia giurata della banca si trovava all'esterno, al pari dell'autista del portavalori. Altre due vigilantes, tra cui la vittima, erano invece all'interno; avevano preso i soldi e stavano uscendo quando sono stati raggiunti dalla banda, composta da 5-6 persone armate e con il volto coperto. Forse una reazione dei vigilantes ed è scattato il conflitto a fuoco. Nella sparatoria è rimasto ferito anche un cittadino che, secondo quanto riferito dai carabinieri, molto probabilmente stava prelevando al bancomat; si è invece rifuggiato nella caserma dei carabinieri, l'autista del portavalore.

http://lacittadisalerno.gelocal.it/dettaglio/casoria-assalto-a-portavalori-muore-guardia-giurata-di-nocera-inferiore/2605026

Casoria (Na)
Sparatoria in banca con kalashnikov, muore guardia giurata

L’assalto compiuto da un gruppo armato ad un portavalori si è consumato all’interno dell’istituto di credito
Ferito gravemente un secondo vigilante e un cliente che era in coda allo sportello

27 ottobre 2010

 

(ASAPS), 27 ottobre 2010 - Una guardia giurata morta e due feriti, è questo il risultato di un agguato rivolto a un blindato portavalori che si è poi consumato all'interno di un istituto di credito a Casoria nell’hinterland napoletano. Ancora frammentaria la ricostruzione compiuta dagli inquirenti che si stanno occupando del caso.  Secondo gli investigatori, intorno alle 10:30 di martedì mattina un gruppo armato di  5 o 6 banditi armati di kalashnikov, ha seguito un blindato portavalori che prelevava contante dalla filiale Unicredit ed è riuscito ad entrare in banca a seguito delle guardie giurate.
Alla reazione dei vigilantes il commando ha cominciato a sparare con ferocia criminale uccidendo una delle guardie, e ferendo un collega e un cliente che era in coda ad uno sportello. Il terzo vigilantes che si trovava alla guida del mezzo blindato è invece riuscito a rifugiarsi nella vicina Caserma dei Carabinieri.
L’allarme è scattato mentre gli aggressori si allontanavano a bordo di un'auto e un furgoncino con una borsa piena di denaro, il bottino  al momento non ancora quantificabile. Sul sanguinoso agguato indagano i Carabinieri della compagnia di Casoria che hanno predisposto posti di blocco e stanno controllando le telecamere di sorveglianza della banca.
I due feriti sono stati trasportati all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, con lesioni non gravi per l’uomo che si trovava allo sportello bancario mentre più complicata appare la situazione clinica del vigilantes che ha riportato lo spappolamento della gamba destra, e diversi fori di entrata e uscita alla regione destra della gabbia toracica, con un probabile coinvolgimento dell'apice polmonare. I medici si sono riservati la prognosi ma non sarebbe in pericolo di vita.
L’agguato di ieri mattina presenta diverse similitudini con il “colpo” messo a segno lunedì ad Afragola sempre nel napoletano. La violenza espressa dai criminali e le modalità utilizzate fanno propendere per l’ipotesi che ha compiere la rapina di ieri possa essere stato lo stesso gruppo armato. L’Asaps esprime le sue condoglianze alla famiglia della guardia privata uccisa dai banditi e formula gli auguri di una pronta guarigione ai feriti. (ASAPS)

 

http://www.asaps.it/indexpage_n.php?id=29149&categoria=News&sottocategoria=Notizie%20brevi&pubblicazione=27.10.2010

 

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Gaetano Russo, 38 anni

MORTALE INCIDENTE STRADALE A FOGGIA

(AGI) - Foggia, 8 dic 2010. - Gaetano Russo, 38 anni di Foggia, e' morto questa mattina in un incidente stradale avvenuto sulla statale 16, nella zona industriale del capoluogo dauno. Secondo quanto accertato dalla polizia stradale la vittima, dipendente di un istituto di vigilanza di Foggia, era alla guida di una Fiat Panda della ditta, quando ha perso il controllo del mezzo che e' sbandato finendo fuori strada e sbattendo contro il guard-rail. L'auto si e' ribaltata piu' volte. Sul posto sono intervenute alcune squadre del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Secondo una delle prime ipotesi, ancora al vaglio degli investigatori, la guardia giurata - sposato e con un figlio - avrebbe perso il controllo del mezzo per evitare un cane che stava attraversando la strada. Sul posto oltre ad alcune pattuglie della polizia stradale sono intervenute anche due squadre della polizia municipale: a causa dell'incidente la circolazione, su quel tratto di strada, ha subito dei rallentamenti.(AGI) Fg1

 

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Morte bianca nel casertano. Una guardia giurata uccisa dall'esalazione di monossido di carbonio.
Giovanni Di Nardo 48enne, è stato trovato privo di vita stamani dai suoi colleghi. Probabile malfunzionamento dell'impianto di riscaldamento del suo veicolo o il braciere metallico con i carboni accesi...

5 marzo 2010
Giovanni Di Nardo 48enne, guardia giurata

Una guardia giurata, Giovanni Di Nardo di 48 anni, di Villaricca (Napoli), dipendente della societa' 'Securty' di Giugliano (Napoli) e' morto all'interno della vettura di servizio, probabilmente intossicato dalle esalazioni di monossido di carbonio sprigionatosi dall'impianto di riscaldamento mal funzionante. Lo hanno trovato privo di vita i colleghi che avrebbero dovuto dargli il cambio questa mattina, in un cantiere edile di Cesa, comune dell'agro aversano. Di Nardo, secondo le prime testimonianza raccolte dai carabinieri, a causa del freddo e del cattivo funzionamento dell'impianto di riscaldamento della guardiola nella quale avrebbe dovuto prestare servizio, era entrato in auto ed aveva acceso il motore ed il condizionamento della vettura. Il cadavere della guardia giurata e' stato portato nell'Istituto di medicina legale dell'ospedale di Caserta, per l'autopsia disposta dalla Procura della repubblica di S.Maria Capua Vetere.

 

Aggiornamenti:
Di Nardo, per ripararsi dal freddo, si era portato dietro un braciere in metallo all'interno del quale aveva acceso dei carboni. Addormentatosi in auto, e' morto per le esalazioni causate della combustione. I carabinieri di Aversa lo hanno trovato questa mattina a bordo della Fiat Panda, intestata alla societa' 'Nuova Superpol' di Giugliano, l'istituto di vigilanza privato presso il quale l'uomo lavorava. Di Nardo era sposato e viveva a Villaricca con la famiglia. Il suo corpo e' stato trasportato presso l'Istituto di medicina legale di Caserta in attesa dell'esame autoptico.

http://www.caiazzorinasce.net/2010/03/morte-bianca-nel-casertano-una-guardia.html

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Casoria, assalto in banca In 5 armati di kalashnikov Morta una guardia giurata

 

26 ottobre 2010
Citarelli, guardia giurata di 43 anni

Napoli -  Assaltato un furgone portavalori, a Casoria in provincia di Napoli. Una guardia giurata è morta e sono stati feriti un passante e un altro vigilantes.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi erano in cinque, armati anche con un kalashnikov.
L'attacco nella banca Il commando ha atteso l'arrivo del furgone in via Guglielmo Marconi, dove c'è una filiale Unicredit. Lì hanno seguito le guardie giurate all’interno dell’agenzia. Stando alle immagine dell'unica telecamera di sicurezza funzonante, ad agire potrebbero essere state tre o quattro persone: una era ferma in auto, un secondo elemento del commando ha bloccato l’agente addetto alla sicurezza all’esterno dell’agenzia, puntandogli un mitra alla testa e disarmandolo, mentre altre due persone sarebbero entrate. I dipendenti hanno visto soltanto l’uomo che aveva il mitra in mano, ripreso anche dalla telecamera. Ha sparato con un kalashnikov, senza dire una parola, e ha colpito alla testa Gerardo Citarelli,il vigilantes che trasportava un plico pieno di soldi destinato al portavalori. Citarelli ha tentato una reazione, avrebbe avuto il tempo di impugnare la pistola per estrarla ma non di sparare prima di essere colpito. Nel cadere, avrebbe esploso dei colpi. Sul posto sono stati infatti ritrovati decine di bossoli: oltre a quelli di un’arma lunga, a terra c’erano anche i proiettili di una 9X21.
Un morto e due feriti Nella sparatoria, oltre a restare ucciso Citarelli, 43 anni e con due figli, è stato ferito gravemente al torace e agli arti inferiori l'altra, Giuseppe Lotta, di 39 anni. Colpito, in modo non grave, anche Antonio Caputo, di 42 anni, che probabilmente stava effettuando un'operazione allo sportello. I due sono ora ricoverati all’ospedale San Giovanni Bosco, a Napoli. Non è ancora chiaro a quanto ammonta il valore dei plichi portati via dai rapinatori: dei tre pacchi, uno, forse il più grande, sarebbe rimasto in salvo nel portavalori; gli altri due sarebbero invece stati portati via dal commando, con circa 120 mila euro all’interno.. Ora i carabinieri di Casoria, comandati dal capitano Gianluca Migliozzi, hanno istituito numerosi posti di blocco nei dintorni.
Una rapina simile ad Afragola Già ieri cinque persone, sempre armate di kalashnikov, passamontagna e guanti avevano fatto irruzione in una banca di Afragola. La banda ha sfondato la vetrata blindata dell’istituto di credito con un furgone e, dopo aver fatto irruzione nei locali, ha portato via 10mila euro. I cinque sono poi fuggiti a bordo di un suv nero, seminando la polizia. Stessa violenza, stesso modo di agire: forse solo un caso o forse c’è dietro lo stesso commando.
Il racconto dei testimoni "Ho visto uno di loro puntare il mitra alla testa di Bruno, la guardia giurata che lavora all’esterno della banca - ha raccontato, Antonio, 25 anni, che era fuori dalla banca al momento dell'assalto - Gli ha levato la pistola dal taschino e così lo ha immobilizzato. E per fortuna a lui non ha fatto niente. È stato terribile. Sono entrati dentro e hanno iniziato a sparare. E a quel punto io sono fuggito". 
http://www.ilgiornale.it/interni/casoria_assalto_banca__in_5_armati_kalashnikov__morta_guardia_giurata/portavalori-ucciso-casoria-napoli/26-10-2010/articolo-id=482748-page=0-comments=1

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Guardia muore intrappolata nel blindato, la moglie: vogliamo capire cos’è successo

26 agosto 2011
Massimo Fontanelli,

la guardia giurata che mercoledì scorso ha avuto un malore mentre era chiuso nel furgone portavalori che conduceva, fa inevitabilmente sorgere dubbi: è normale, da parte di chi gli voleva bene, domandarsi se mai sarebbe stato possibile salvarlo. E’ umano, alla scomparsa di una persona cara, cercare di capire i motivi di un evento tanto doloroso, tanto più se inaspettato. Per la morte di Fontanelli, certi dubbi sono resi più pesanti da quegli interminabili attimi in cui si attendeva di sbloccare il portellone del blindato, nel quale l’uomo era di fatto imprigionato, per portargli soccorso. “Attendiamo i risultati dell’autopsia per capire che cosa sia successo, poi decideremo come comportarci”, ha detto la moglie del vigilante, che insieme alla figlia è ora chiusa nel dolore in attesa di maggior chiarezza sulla morte del marito.
Il modo in cui l’uomo ha perso la vita ha scosso chi in quel tragico pomeriggio era presente in via Adua e ha assistito ai disperati tentativi di liberarlo dal mezzo in cui si era sentito male e di strapparlo alla morte.
Scossi anche i colleghi di Coopservice, che ora attendono di sapere quando sarà possibile dare all’amico il loro ultimo saluto. Ma prima di fissare il funerale bisogna attendere l’autopsia, prevista per la giornata di oggi.
Massimo Fontanelli lavorava per l’azienda Coopservice dal 2005 e da anni viveva ad Albinea in via Cosmo Cosmi con la moglie e la figlia. Si era sentito male durante un servizio di routine effettuato insieme alla collega presso il supermercato Todis di Via Adua. La collega era entrata per un normale ritiro di denaro. Mentre la donna era nel supermercato, l’uomo si era sentito male e aveva inavvertitamente messo in moto il furgone, schiantatosi poi contro il muretto di una casa vicina. L’impatto aveva fatto scattare il sistema di sicurezza anti assalto del mezzo e le portiere si erano bloccate immediatamente, imprigionando di fatto il Fontanelli e ritardando, anche se di poco, il momento del soccorso.

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Guardia giurata di Mentana si suicida al Pertini

18 nov 2011
Sconosciuto, guardia giurata di 43 anni
Una guardia giurata, che stava svolgendo il turno di notte all’ospedale Pertini, si è tolta la vita intorno alle 5 di  mattina sparandosi un colpo di pistola alla bocca.
L’uomo, un romano di 43 anni, stava lavorando all’interno della guardiola dell’ospedale quando ha compiuto il gesto: al momento della morte, mancava solo un’ora prima della fine del suo turno. L’uomo che era da anni sposato, non ha lasciato nessun biglietto per giustificare il gesto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo Montesacro e di via In Selci.
Per il momento gli investigatori non escludono alcuna pista, anche se si ipotizza che alla base del suicidio vi fossero dei problemi familiari.
http://www.romaest.it/news/11/2010/guardia-giurata-di-mentana-si-suicida-al-pertini/

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Taranto, rapina a portavalori  Muore una guardia giurata

Giuseppe Moretti, guardia giurata 35enne, è rimasto ucciso da un colpo alla testa davanti alla filiale Unicredit dove stava prestando servizio. Inutili i tentavi di rianimarlo

 

19 dicembre 2011
Giuseppe Moretti, guardia giurata di 35 anni

Giuseppe Moretti, una guardia giurata di 35 anni, padre di una bambina, dipendente della Vis, un istituto di vigilanza, è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con due rapinatori, mentre prestava servizio a Taranto.
L'uomo, che si trovava vicino a una filiale Unicredit posta in via Ursini, nel quartiere Tamburi della città pugliese, è stato assalito da due rapinatori mentre era in corso un trasporto di denaro dal furgone all'interno della banca. L'agguato che ha coinvolto Moretti è avvenuto intorno alle tre del pomeriggio ed è stato eseguito da un piccolo commando, composto da due persone armate.
I due, pistola alla mano, hanno aspettato che arrivasse il portavalori per entrare in azione. Avvicinatisi alla guardia giurata gli hanno intimato di consegnargli il sacco di denaro che stava trasportando, provocando la reazione del vigilante e sparandogli in testa. I due si sono poi allontanati con il denaro.
Poco dopo la rapina un'ambulanza è giunta sul posto. Inutili i tentativi di reanimare l'uomo, in condizioni gravissime, che è deceduto poco dopo. Le forze dell'ordine stanno ancora lavorando alla ricerca di indizi che permettano di individuare e arrestare i due responsabili dell'assalto al portavalori. 

 

http://www.ilgiornale.it/cronache/taranto_rapina_portavalorimuore_guardia_giurata/portavalori-banca-taranto-rapina/19-12-2011/articolo-id=563237-page=0-comments=1

 

 

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Reagisce a rapinatori muore guardia giurata

20 Dicembre 2011
Francesco Malcore, 35 anni, guardia giurata

La stellata delle luminarie che sovrasta tutta la via Orsini, il salotto buono del quartiere Tamburi, stride con quel paio di scuri e pesanti anfibi che spuntano immobili dalla porta girevole dell’Unicredit. Francesco Malcore, 35 anni, padre di due figli di 2 e 5 anni, sposato, guardia giurata, è stato ucciso a bruciapelo con un colpo di pistola alla tempia da due rapinatori. Stava facendo il suo lavoro.

Le Cassandre che andavano predicando da tempo che, dopo una lunga escalation di rapine sempre più violente, prima o poi in città ci sarebbe scappato il morto, sono state tristemente accontentate. Francesco Malcore vestiva l’uniforme blu della « Vigilanza Vis» da oltre 10 anni. Nonostante la sua giovane età, era considerato uno degli uomini di punta dell’istituto di vigilanza. Sempre attento, sempre puntuale nell’esecuzione del suo lavoro. Ieri il suo zelo lo ha condotto dritto all’appuntamento con la morte. Malcore ieri pomeriggio era nel turno del portavalori. Con un collega doveva portare denaro in contanti alla filiale della Unicredit-Banca di Roma dei Tamburi. Nel «bussolotto» di soldi ce n’erano parecchi. C’è chi dice 30mila euro, chi ancora di più considerato il fatto che il denaro doveva servire a «coprire» il pagamento delle tredicesime di diverse aziende che hanno il conto proprio in quell’istituto di credito.

Malecore e il suo collega arrivano di fronte alla banca intorno alle 15. Via Orsini, nonostante manchi una manciata di giorni al Natale, ancora sonnecchia. Le due guardie giurate seguono scrupolosamente le procedure previste per le consegne. Dal furgone controllano la situazione. Sembra tutto calmo. Allora Francesco Malcore esce, prende il sacco con il denaro e si avvia verso la porta scorrevole della banca. È questione di attimi. Da una vecchia Fiat 500 parcheggiata su via Basento, che più tardi risulterà rubata, di fronte alla guardia giurata si materializzano due banditi. Sembra che i rapinatori non avessero nemmeno il volto travisato. «Dacci il sacco dei soldi», dice uno dei due rapinatori puntando una pistola alla testa del vigilantes. Malcore ha una reazione d’istinto. Si porta la mano sulla fondina, cerca di fare un balzo all’interno della banca e estrae la pistola d’ordinanza.

Sarà la sua condanna a morte. Uno dei banditi, quello armato di pistola, colto forse di sorpresa dalla improvvisa e decisa reazione della guardia giurata, preme il grilletto. Da distanza ravvicinata colpisce Malcore alla tempia destra. Il vigilantes si accascia pesantemente sullo zerbino di cocco della banca. Resta immobile mentre la sua vita lo abbandona. I malviventi, a quel punto, gli strappano il sacco con il denaro e fuggono a piedi verso la vicina chiesa di San Francesco de Geronimo. Ad attenderli, con tutta probabilità, c’è un complice con un’altra vettura che garantirà loro la fuga.

In quel momento la banca è piena di clienti. Chi è in fila e da le spalle alla porta non si accorge quasi di nulla. Sente il colpo di pistola e pensa ad un botto di Capodanno. Purtroppo non è così. In un attimo la tragedia si materializza in tutta la sua drammaticità. Malecore resta esanime sulla soglia della banca. Intorno a lui accorrono i colleghi, la moglie, che lavora nella vicina farmacia «Clemente», la folla degli abitanti del popoloso quartiere, i Carabinieri. Saranno questi ultimi a ricostruire la dinamica della rapina finita in omicidio. Gli investigatori, coordinati dal pm di turno Daniela Putignano, stanno cercando di dare un volto ai rapinatori. Due uomini senza pietà, senza morale, due bestie avide che hanno preferito giustiziare un padre di famiglia piuttosto che rinunciare ad un lauto bottino.

 

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MILANO, GUARDIA GIURATA TROVATA MORTA IN AUTO. È GIALLO 

11 feb 2012
Guardia giurata, 60 anni (nome sconosciuto)

 

MILANO - Un agente della società di vigilanza Mondialpol è stato trovato morto questa mattina da un suo collega a Milano. L'uomo, 60 anni, era senza vita all'interno della macchina di servizio con le portiere chiuse, parcheggiata davanti al dipartimento di biotecnologie e bioscienze dell'università Milano-Bicocca, in piazza della scienza 2. Alle 7.30 è arrivato un'altra guardia per il cambio e ha visto l'auto accesa con il suo collega all'interno, che si trovava sul lato del guidatore, con il sedile un pò reclinato. Dopo averlo chiamato più volte senza avere risposta, ha deciso di rompere il finestrino ma non ha potuto fare altro che chiamare il 118 che ne ha constatato il decesso per cause ancora da chiarire.

http://www.leggo.it/archivio.php?id=164729

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Guardia Giurata 42anni (nome sconosciuto)
4 febbraio 2012
Omicidio-suicidio in via Cremonese

Tragedia in via Cremonese.
Si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Le forze dell'ordine sono sul posto.
Secondo le prime notizie, autore del tragico gesto sarebbe stato una guardia giurata di 42 anni, mentre la vittima è una giovane donna. I due avrebbero avuto un litigio; poi la donna è salita in auto per recarsi al lavoro, ma l'uomo le avrebbe sparato, per poi togliersi la vita a sua volta.
Il tragico episodio (come si vede dalla foto) ha anche bloccato la strada. Sul posto c'è anche la polizia municipale, proprio per deviare il traffico. Per chi è diretto verso Cremona, sono aperte le laterali dopo via Giolitti (compresa via Vallazza). Si consiglia comunque di evitare la zona, dove ora dovranno svolgersi gli accertamenti medico-legali e le altre attività degli inquirenti.
I fatti (ore 10) - E' un vigilante dell’Ivri (Istituti di vigilanza riuniti d’Italia) di 42 anni l’autore dell’ omicidio-suicidio avvenuto questa mattina alle 6.30 in via Cremonese..
Secondo la ricostruzione della Polizia, l’uomo (che effettuava il suo servizio di vigilante soprattutto al Barilla center), dopo un diverbio ieri sera a casa della fidanzata di 24 anni, questa mattina l’ha inseguita in via Cremonese mentre in auto lei andava al lavoro, le ha tagliato la strada, e poi ha esploso quattro colpi su di lei: tre al corpo, uno alla testa. Poi si è sparato alla testa a sua volta. Cadendo, è partito un secondo colpo, finito contro una casa.http://www.gazzettadiparma.it/primapa ... dio_in_via_Cremonese.html

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Salvio Chirullo 42anni Guardia Giurata 
5 febbraio 2012
Parma, vigilantes napoletano 42enne: la fidanzata lo lascia, lui l'ammazza e si uccide
 Aveva appena smontato dal servizio il vigilante notturno Salvio Chirullo, 42 anni, originario di Napoli , e si era appostato a 100 metri dall'abitazione di Domenica Menna, la sua ormai "ex" fidanzata, per cercare di ottenere da lei un altro colloquio. 
Questa è secondo gli inquirenti la dinamica che ha portato all'omicidio-suicidio che stamani ha insanguinato via Cremonese, prima periferia della città di Parma. Chirullo ha esploso quattro colpi alla sua ex fidanzata e poi si è ucciso sparandosi con l'arma di servizio alla tempia destra.http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=179961&sez=ITALIA

 

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Guardia Giurata 60anni (nome sconosciuto)
11 febbraio 2012
Milano: guardia giurata trovata morta in auto
Milano: guardia giurata trovata morta in auto
E’ stato il suo collega per il cambio turno a trovarlo morto. Si tratta di un agente della società di vigilanza Mondialpol.
L'uomo, 60 anni, era senza vita all'interno della macchina di servizio con le portiere chiuse, parcheggiata davanti al dipartimento di biotecnologie e bioscienze dell'università Milano-Bicocca, in piazza della scienza 2. 
Alle 7.30 è arrivato un'altra guardia per il cambio e ha visto l'auto accesa con il suo collega all'interno, che si trovava sul lato del guidatore, con il sedile un pò reclinato. 
Dopo averlo chiamato più volte senza avere risposta, ha deciso di rompere il finestrino ma non ha potuto fare altro che chiamare il 118 che ne ha constatato il decesso per cause ancora da chiarire.
http://www.agoravox.it/

 

 

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Sasa Brunello 32anni Guardia Giurata
27 febbraio 2012
 Schianto contro il furgone Vigilante muore sul colpo
Schianto contro il furgone Vigilante muore sul colpo
Sasa Brunello, 32 anni abitava a Fiera. Ha perso il controllo della sua Fiat 500 Dopo l’impatto contro l’automezzo è rimbalzato sul muretto di contenimento
Sbanda con l’automobile, invade la corsia opposta e, in seguito a un doppio impatto fra il mezzo e il muro di contenimento in cemento della strata interrata, perde la vita un giovane residente a Fiera, in via Zanchi.
L’incidente si è verificato verso le ore 14 di ieri, lungo la strada «Gasparona», nel tratto compreso fra l’innesto con la strada statale 47 a Rosà e il cavalcavia che interessa via Carpellina. Ancora da definire la cause del tremendo incidente, sul quale sta indagando la polizia stradale di Bassano.
Stando a una prima ricostruzione dell’episodio, una Fiat 500, proveniente da est e condotta dalla guardia notturna Sasha Brunello, 32 anni, originario di Belgrado, residente a Treviso nel quartiere di Fiera ma negli ultimi tempi domiciliato a Bassano, ha sbandato sulla sinistra, andando a finire contro un furgone Mercedes Benz, che viaggiava con direzione opposta.
L’impatto è stato violentissimo. La Fiat, nell’urto fra il furgone e il muro di contenimento della strada, è rimasta distrutta, ridotta a un groviglio di lamiere contorte. Pezzi del motore e del veicolo, assieme agli oggetti contenuti, fra cui giocattoli per bambini, sono volati di alcuni metri sulla sede stradale. Per il conducente non c’è stato nulla da fare: è spirato sul colpo a causa dei traumi devastanti. Sono stati gli automobilisti di passaggio a cercare di prestare i primi soccorsi e a dare poi l’allarme al 118. La salma, dopo l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria, è stata raccolta dall’impresa funebre Battaglia di Rosà e trasportata all’obitorio dell’ospedale di Bassano.
Danni ingenti anche al motore del furgone Mercedes, divenuto inservibile. Il conducente, un immigrato ghanese, ha riportato ferite e contusioni. È stato ricoverato all’ospedale di Bassano, ma le su condizioni non sembravano gravi.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Bassano, che hanno collaborato al recupero della salma, alla gestione della viabilità e poi alla messa in sicurezza della zona. La dinamica del sinistro resta tutta da definire. Fra le cause dello sbandamento della Fiat 500 non si esclude l’ipotesi di un malore, di un colpo di sonno oppure un guasto improvviso al mezzo. Gli agenti della polizia stradale di Bassano, guidati da Pierangelo Carlesso, hanno provveduto a effettuare i rilievi e a regolare il traffico a senso unico alternato, fino alla rimozione dei due mezzi.
http://tribunatreviso.gelocal.it

 

 

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Guardia Giurata 42anni (nome sconosciuto)
6marzo 2012
Tragedia alla Pieve, muore una guardia giurata 
Tragedia alla Pieve, muore una guardia giurata
L'uomo è caduto con lo scooter mentre stava rincasando. Aveva 42 anni, lascia moglie e figlia.
La Spezia - Un uomo di quarantadue anni è morto questa sera poco dopo le 21.30 in un terribile incidente stradale in Via Sarzana all'altezza della rotonda che collega le zone dei Boschetti e della Pieve, davanti alle vecchie Fornaci.
L'uomo, una guardia giurata che aveva appena concluso il servizio e stava tornando a casa, è caduto dallo scooter People che stava conducendo in direzione la Spezia centro.
Anche se la dinamica è ancora da ricostruire, non si esclude che l'uomo abbia perso il controllo del mezzo a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia, dopo un parziale impatto con il palo segnaletico che delimita l'inizio della rotonda.
Il contatto con il manto stradale è stato violentissimo. Il quarantaduenne ha perso il casco venendo poi sbalzato proprio all'imbocco del tunnel che porta alla Pieve: era residente nel quartiere del Favaro e non si esclude che abbia perso il controllo del due ruote, proprio nel tentativo di imboccare il tunnel. Purtroppo, malgrado gli immediati soccorsi della Pubblica Assistenza, per lui non c'è stato nulla da fare. Il traffico nella zona è stato parzialmente deviato e fino alle 23 si è proceduto ad una deviazione per permettere la regolare procedura dei rilievi.
Ora la polizia stradale, coadiuvata dai colleghi delle volanti giunti sul posto, effettuerà i rilevamenti del caso per chiarire definitivamente la dinamica esatta di questa tragedia. L'uomo lascia moglie e una figlia piccola. Alcuni colleghi dell'istituto di sicurezza per cui lavorava sono giunti sul posto: "Una persona seria, un bravo ragazzo" - è stato il loro amaro commento. La salma è stata poi trasportata all'obitorio dell'ospedale Sant'Andrea. Condoglianze da parte della redazione di CDS alla famiglia.
http://www.cittadellaspezia.com

 

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Miriam Sermoneta 40anni Guardia Giurata
26 marzo 2012
 La vigilantes si toglie la vita dopo la lettera a Napolitano
Miriam Sermoneta, 40enne guardia giurata, scrisse al presidente: "Lavoro faticoso, sono sola". I colleghi: "Colpa della crisi"
Prima la lettera al presidente Giorgio Napolitano, per sfogarsi sulla durezza della crisi, quindi il suicidio annunciato in chat su Facebook ad un amico. Si è tolta la vita cosìm con un colpo di pistola al cuorem, Miriam Sermoneta, guardia giurata di 40 anni di Guidonia. Una morte annunciata, in qualche modo, su cui potrebbero aver influito le preoccupazioni per il lavoro. Lo sostiene il segretario del Savip, Vincenzo del Vicario, che denuncia la "politica sfrenata con il personale in cassintegrazione e futuri licenziamenti" dell'Axitea, la società per cui lavorava la Sermoneta. Mimmy, così la chiamavano amici e colleghi, stava chattando con un collega al quale avrebbe poi fatto intuire di volerla fare finita. A nulla è servito l'allarme dato dall'uomo: quando hanno sfondato la porta dell'abitazione, i vigili del fuoco hanno potuto solo constatare il decesso della donna. Della Sermoneta ora rimarrà il ricordo di quelle righe imbarazzate e dolenti in cui, rivolgendosi a Napolitano con il "tu" ("Sa almeno mi viene più semplice poterle anche scrivere", spiegava nella lettera), parlava di un lavoro solitario e della tristezza di quelle ore da passare "senza nemmeno la possibilità di parlare con qualcuno" tra turni massacranti e paghe ridottehttp://www.liberoquotidiano.it/news/9 ... ttera-a-Napolitano.h

 

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Fabrizio Reppeti 46anni Guardia Giurata
29aprile 2012
Schianto nella notte, muore guardia giurata
Una guardia giurata di Villanova Monferrato, Fabrizio Repetti, di 46 anni, è morto questa notte in un incidente stradale sulla statale che collega Stroppiana a Vercelli. L'uomo, al volante di una Peugeot, è finito contro la Ford Fiesta, che proveniva dalla direzione opposta, guidata da Gianmario Roncarolo, 42 anni, di Stroppiana. Nell'urto, violento, Repetti è rimasto ferito in modo grave ed è spirato durante il trasporto all'ospedale. E' ferito, ma in modo meno grave, anche l'autista di Stroppiana. Ad accertare la dinamica dell'incidente sono intervenuti la polizia stradale di Vercelli e i vigili del fuoco.http://edizioni.lastampa.it/vercelli/articolo/lstp/5538/

 

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G. V.  48anni Guardia Giurata
29 aprile 2012
Senza lavoro,48enne guardia giurata si spara
Senza lavoro, 48enne si spara
AVELLA - Si è sparato alla testa questa mattina, forse a causa della depressione conseguente la perdita del lavoro. G.V., 48enne di Avella, si è suicidato nella propria abitazione nei pressi di piazza San Giovanni. Da alcuni mesi era stato licenziato, era stato una guardia giurata. L'uomo, celibe, viveva con il padre e con la sorella.
http://www.ilnolano.it/index.php?page=0&news=18876

 

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Alessio De Cillis 30anni Guardia Giurata
30 maggio 2012
MALORE IMPROVVISO MUORE A 30 ANNI UNA GUARDIA GIURATA
BRINDISI – Prima un forte stato di malessere, poi il malore che lo ha strappato all’affetto dei suoi cari: se ne è andato così Alessio De Cillis, di 30 anni, guardia giurata dell’istituto di vigilanza Ivri, sposato con Danila e padre di una bimba di 3 anni. Il giovane si è spento ieri mattina, presso la sua abitazione in via Egnazia, nel rione Paradiso. E’ successo tutto nel volgere di poche ore. Alessio si era alzato presto per prendere servizio sul furgone portavalori. Mentre era a lavoro, comincia a sentirsi poco bene. Convinto che si tratti di un malore passeggero, Alessio si fa accompagnare a casa da un collega. Il 30enne pensava che qualche ora di riposo gli avrebbe fatto bene. All’improvviso, però, perde i sensi. La madre Gianfranca e la moglie chiedono immediatamente l’intervento dei soccorritori attraverso il 118. Una volta giunti sul posto, i sanitari praticano alcuni tentativi di rianimazione con l’uso del defibrillatore. L’elettrocardiogramma segna un tracciato piatto. Alessio non riacquisterà più i sensi. 
Papà Walter, anche lui vigilantes dell’Ivri di lungo corso, estremamente conosciuto nell’ambiente, viene a sapere subito dell’accaduto. La casa diviene meta di un continuo viavai di amici e parenti. Tutti increduli al pensiero che Alessio se ne sia andato così presto.

 

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A.T. Guardia Giurata
2 giugno 2012
Entra in azienda e si spara: guardia giurata suicida davanti a una decina di persone
VENEZIA - È entrato in azienda, dopo pochi istanti ha estratto la pistola e si è sparato alla tempia. Non era la sua azienda, non ci aveva mai lavorato ma ha scelto quel capannone quasi in punta San Giuliano a Mestre, forse perché tempo fa lì dentro lavorava una ragazza che conosceva. Alla base del gesto potrebbero esserci dei problemi di carattere sentimentale, ma è solo un’ipotesi. Comunque sia, la sua mente non ha retto, chissà qual era il tarlo che lo ha svuotato dentro, lasciando intatto solo il "guscio" di una persona normale.
È successo tutto in pochi minuti, ieri mattina poco prima delle 11, in riva al canal Salso. Nella ditta Ve.di.me. al 22 di via San Giuliano, titolari e impiegati stavano lavorando, come ogni santo giorno, per caricare i grossi topi da trasporto con le merci destinate a Venezia. Il vento soffiava da Sud e portava a riva acqua e sale nebulizzati, provocando quel senso di umidità e di afa che fiaccano le gambe, il sole era velato e quel cielo tingeva tutto di un grigio anonimo come il colore della Volvo V40 con la quale A.T. è arrivato in via San Giuliano. L’ha parcheggiata lungo la via, in un posto che dava pure fastidio alla movimentazione dei camion che scaricano le merci nei capannoni delle ditte. Sul cruscotto c’era il suo berretto da guardia giurata ma lui era vestito con abiti civili, ieri era il suo giorno di riposo.
È sceso, è entrato alla Ve.di.me. e ha detto buongiorno. Claudia Callegaro, sorella di Alfredo e Bruno, titolari della ditta, era in ufficio nell’ammezzato, lo ha visto e ha cominciato a scendere le scale per andargli incontro. Conosce la moglie, frequentavano amici comuni. Lui stava armeggiando con il cellulare, forse ha inviato dei messaggi. Mentre la donna gli stava arrivando quasi di fronte, ha estratto la pistola.
Alfredo, uno dei due fratelli, ha visto la scena ed è rimasto paralizzato dal terrore, come la sorella: l’uomo, prima di puntarsi la pistola alla tempia, l’ha armata, l’ha brandita e girata in varie direzioni quasi soprappensiero. Secondi che sono trascorsi come un’eternità hanno preceduto il suicidio, mentre il fratello di Claudia temeva per la vita della sorella o degli impiegati che stavano lavorando nel capannone con le merci. A.T. era affacciato alla porta che dà sul canal Salso, dove sono ormeggiate le imbarcazioni da trasporto, si è puntato la pistola alla tempia e ha fatto fuoco.
È caduto a terra ma non è morto sul colpo. Aveva ancora la pistola in mano e tutti sono fuggiti fuori. L’esplosione è stata fortissima tanto da spaventare anche chi stava lavorando nei capannoni vicini. Complessivamente sono passati pochissimi minuti. Alle undici era già tutto finito, sono arrivate le Volanti della Polizia, un’ambulanza, una ditta di pompe funebri. Gli investigatori della Scientifica hanno fatto i rilievi di rito, hanno sentito i testimoni, gli addetti delle pompe funebri hanno raccolto il cadavere, i vicini si sono stretti attorno a titolari e impiegati della Ve.di.me. per aiutarli: i camion con le merci continuavano ad arrivare e bisognava scaricarle ma i protagonisti erano troppo scioccati per pensare ai bancali da sistemare.
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=199892&sez=NORDEST

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Guardia Giurata (nome sconosciuto)
7 luglio 2012
SCONTRO TRA AUTO, MUORE GUARDIA GIURATA DELLA SABINAPOL
Erano passate da poco le cinque di stamattina, quando all’incrocio del”ex psichiatrico, noto per un susseguirsi di incidenti in questi mesi, ha perso la vita una guardia giurata reatina della Sabinapol, S.L. di ventotto anni. Il tragico impatto è avvenuto tra la Fiat Panda del giovane e una Fiat Punto, al bordo della quale vi erano due occupanti che sono rimasti feriti: la Panda proveniva dalla Terminillese e la Punto da via Palmiro Togliatti. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, la Polizia Stradale e la Polizia Municipale.
http://www.rietilife.it/?p=29812

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Michele Partipilo 48 anni Guardia Giurata
16 luglio 2012

Casamassima, metronotte uccide la moglie poi si toglie la vita con la pistola d'ordinanza

Casamassima, metronotte uccide la moglie
poi si toglie la vita con la pistola d'ordinanza
L'omicidio-suicidio è avvenuto nel pomeriggio nella villetta dove viveva la famiglia. La coppia ha un figlio di 15 anni che al momento del dramma non era in casa. In una lettera le ragioni del gesto, legate ai dissidi sulla gestione della famiglia. L'ultima telefonata: "Ho fatto un macello"
di FRANCESCA RUSSI
Casamassima, metronotte uccide la moglie poi si toglie la vita con la pistola d'ordinanza La villetta dove è avvenuto l'omicidio-suicidio
Una coppia di coniugi è stata trovata morta in casa, a Casamassima, nel Barese, in una zona centrale del paese. Secondo le prime ipotesi dei carabinieri, l'uomo avrebbe ucciso la moglie a colpi di pistola e poi si sarebbe ucciso con la stessa arma. A quanto si è appreso, sarebbe successo pochi minuti prima delle 16. I corpi sono stati trovati dopo le segnalazioni giunte al 112: sono stati i vicini della coppia a chiamare e dare l'allarme dopo aver sentito il rumori dei colpi di pistola. Con i carabinieri, sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno aperto la porta di casa con la forza e hanno trovato i corpi già senza vita.
L'uomo - Michele Partipilo, 48 anni - era una guardia giurata e teneva una pistola di ordinanza, verosimilmente l'arma del delitto. La pistola - secondo i primi militari intervenuti - era sotto al corpo del metronotte, steso a poca distanza da quello della donna, 41, Francesca Scarano, trovata tra la cucina e il balcone della stessa stanza. I due coniugi avevano un figlio, un ragazzino di 15 anni, che nel momento dell'omicidio-suicidio non era in casa. Il dramma è avvenuto nella villetta monofamigliare in cui viveva la famiglia. Almeno due colpi di pistola che il metronotte ha sparato contro la moglie (colpita all'addome e alla testa) prima di rivolgere l'arma contro se stesso, mirando alla tempia.
Il vigilante era attualmente disoccupato e saltuariamente lavorava assicurando servizio di guardiania nei cantieri della zona. La donna, originaria di un comune in provincia di Foggia, lavorava di tanto in tanto in una casa di cura. L'uomo ha lasciato una lettera in cui spiega i motivi del gesto che sarebbero riconducibili a dissidi sulla gestione della famiglia. Lo ha spiegato il pm di turno della procura di Bari, Isabella Ginefra, allontanandosi dalla villetta di via Modigliani dove i coniugi vivevano da poco più di un anno.
Tra i coniugi erano frequenti le liti, secondo le voci di paese: litigi che spesso scaturivano dai contrasti per la gestione della famiglia sulla quale marito e moglie avevano punti di vista radicalmente diversi. Dopo aver ucciso la moglie, Michele Partipilo - a quanto si è saputo - ha telefonato ad un parente e gli ha detto: "Ho fatto un macello". Poi si è ucciso. Sul posto sono al lavoro i carabinieri di Casamassima con i militari delle investigazioni scientifiche e il medico legale Francesco Introna.
http://bari.repubblica.it/cronaca/201 ... io-39157508/?ref=HREC1-10

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Guardia Giurata 35 anni (nome sconosciuto)
2 settembre 2012
Roma - Vigilantes morto nel Laurentino: ipotesi suicidio
Roma - Dovrebbe essersi trattato di un suicidio. Un 35enne è stato trovato morto nella tarda mattinata odierna in zona Laurentina. Si tratta del dipendente di un istituto di vigilanza che lavora come custode nel palazzo della società Italfondiario. 
Dai primi esami sembra si tratti di un suicidio. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Esposizione e la polizia scientifica per i rilievi. Secondo una prima ipotesi l'uomo si sarebbe tolto la vita gettandosi dalla finestra dell'edificio.
http://roma.ogginotizie.it/165926-rom ... si-suicidio/#.UEOPP9bN-i0

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Guardia Giurata 56 anni (nome sconosciuto)
22 settembre 2012
Guardia giurata si uccide dopo aver perso il posto
E’ successo a Robassomero nel Torinese. Era in casa con la compagna quando ha preso la sua pistola e si è sparato alla testa.
Si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa. Probabilmente all’origine del gesto, la perdita del lavoro da parte della guardia giurata avvenuta alcuni mesi fa. 
E’ successo poco dopo l’ora di pranzo a Robassomero,L’uomo di 56 anni è stato portato dai sanitari del 118 all’ospedale Cto, nel capoluogo piemontese, dove è deceduto poco dopo il suo arrivo.
http://torino.repubblica.it/

 

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Guardia Giurata 64 anni (nome sconosciuto)
2 ottobre 2012
Schianto da brivido all'alba: muore guardia giurata
Un grave schianto alle 6 di questa mattina a Canzo, via Monte Barzaghino. Un'auto della Vedetta2, istituto di vigilanza privata, ha sbandato e poi si è ribaltata. Ancora da accertare se per una disattenzione o per la velocità del mezzo. Il conducente, impegnato in un servizio notturno, è rimasto ferito in modo serio. Le sue condizioni si sono poi aggravate all'ospedale di Lecco, dove è stato trasportato, fino al decesso avvenuto nel pomeriggio. E' un 64enne dipendente dell'Istituto. Le ferite riportate sono state gravissime: lo hanno estratto dall'abitacolo i pompieri di Canzo loro sede a pochi metri -ed i colleghi di Erba.
http://www.ciaocomo.it/notizie-como/c ... gilantes-in-ospedale.html

 

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A.C. Guardia Giurata 60 anni
14 ottobre 2012
Il colpo secco della pistola si è perso nella notte attutito dal rumore dei compressori. Si è chiusa così in solitudine ieri mattina a Sant'Antioco la vita di A. C., la guardia giurata che prestava servizio al poliambulatorio cittadino, ritrovato privo di vita nel retro della struttura sanitaria. L'allarme è stato da alcuni operai del Comune che, poco prima le sette del mattino, hanno intravvisto disteso sul cemento il corpo dell'uomo.
Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri della stazione di Sant'Antioco e il medico legale che ha accertato il decesso della guardia giurata avvenuto presumibilmente tre le cinque e le sei del mattino. L'uomo, sulla sessantina, che lascia la moglie e due figli già adulti, era benvoluto da tutti: personale medico e non. Ogni sera montava in servizio nel poliambulatorio di via Rinascita alle 20, ora di inizio del servizio di guardia medica, sino alle otto del mattino dopo. Doveva garantire la sicurezza dei medici che accompagnava anche nelle visite domiciliari. Rimangono avvolti nel mistero i motivi che hanno spinto A.C. a compiere il tragico gesto. Coloro che lo conoscevano e che condividevano il lavoro non riescono a capacitarsi. "Un ottimo padre di famiglia benvoluto da tutti- lo ricorda il collega Pino Palmieri- molto attivo nel volontariato e sempre pronto a dare una mano d'aiuto ai più deboli". Espletate le formalità a fine mattinata la salma del vigilante è stata trasportata alla camera mortuaria del cimitero di Carbonia. I funerali si svolgeranno sabato alle 10,30 nella parrocchia di Rosmarino. Tito Siddi
http://www.tentazionidellapenna.com/g ... es-in-guardia-medica.html

 

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Emidio Fanelli 56 anni Guardia Giurata
31 ottobre 2012
Omicidio-suicidio della Guardia Giurata, l’ipotesi: non sopportava l’idea di far soffrire i suoi familiari

LEPORANO — Un colpo alla nuca della figlia poi uno di striscio alla sua tempia sinistra e un’altro definitivo sotto il mento. Sono morti così ieri mattina Rossana Fanelli, di 28 anni (nella foto da facebook), con il padre Emidio, di 56, omicida-suicida, guardia giurata in cassa integrazione e gravemente malato.
È successo intorno alle ore 11 in via Vivaldi a Leporano. Alla base del terribile gesto, secondo l’ipotesi più credibile, il tumore che stava consumando l’uomo da un anno e mezzo e l’immenso amore per la sua primogenita che negli ultimi tempi era tormentata dalla malattia che inesorabilmente gli stava portando via il padre. Ma anche, evidentemente, una mente sconvolta da un male che lo stava sopraffacendo pian piano. A trovare i due corpi senza vita è stata la moglie dell’uomo, Antonietta Falco. Era uscita per fare la spesa e quando ha aperto la porta si è trovata di fronte la prima scena da incubo: il marito era seduto sul divano con la pistola di servizio ancora in pugno, una calibro nove corta, e un terribile foro alla tempia. Ha gridato il nome della figlia perché venisse in suo aiuto. Ha scoperto subito dopo che la ragazza si trovava nel bagno priva di vita immersa in una pozza di sangue. Le urla della donna hanno fatto accorrere i vicini, testimoni anche loro di quelle morti orrende.
Le indagini condotte dai carabinieri della vicina caserma di Leporano hanno permesso quasi subito di escludere fatti accidentali o delitti commessi da terzi. L’ex guardia giurata aveva nella sua disponibilità l’arma con la quale ha sparato a Rossana uccidendosi a sua volta. A mezzogiorno è arrivata la figlia più piccola che lavora in un centro commerciale di Taranto. Anche lei, assieme alla madre, è stata portata in una villetta dei vicini utilizzata dagli investigatori come base per le indagini.
Dal racconto della moglie si è saputo che ieri mattina, prima che lei uscisse per le compere, il marito era stato visitato dal medico dell’Ant, l’associazione nazionale tumori, con il quale aveva concordato il piano terapeutico e le visite periodiche. Sul posto si è recato il medico legale Massimo Sarcinelli che ha effettuato la prima ricognizione sui cadaveri. Oggi pomeriggio lo specialista, su incarico della procura, eseguirà le autopsie sui due corpi.
L’intero paese è sgomento, incredulo. Gli ex colleghi di Emidio Fanelli, tutti in cassa integrazione dopo la crisi che ha colpito l’istituto di vigilanza di Leporano dove lavoravano, si sono raccolti davanti casa del loro amico. «Non era più lui, quella maledetta malattia gli ha consumato il cervello», era il commento unanime e doloroso delle guardie giurate e degli abitanti di via Vivaldi.


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Guardia Giurata 27anni (nome sconosciuto)
3 novembre 2012
Guardia Giurata si spara a Cona per una delusione d’amore.
Guardia giurata si spara a Cona, i rilievi sono stati effettuati dalla polizia
Ferrara, 2 novembre 2012 – Due pagine scritte a mano per esternare il suo immenso dolore che giorno dopo giorno lo stava divorando. Due pagine per dire alla donna che più amava che senza di lei non poteva più andare avanti. Posata la penna, ha afferrato la pistola d’ordinanza, l’ha puntata allo stomaco e ha fatto fuoco. E’ morta così, a soli 27 anni, una guardia giurata nel chiuso di uno degli uffici dell’ospedale di Cona tra lo choc e la disperazione dei colleghi. Proprio uno di loro, attorno alle 19,30 di ieri, spalancando la porta lo ha trovato in una pozza di sangue, già cadavere. «Era un bravissimo ragazzo — dice commosso il responsabile del corpo di sicurezza dove lavorava la guardia giurata —, aveva un’intera vita davanti. Perché l’ha fatto?».
Il 27enne (di cui non forniremo volutamente nessun tipo di generalità, ndr) era entrato in servizio alle 17 per cessarlo a mezzanotte. Da aprile lavorava all’interno dell’ospedale di Cona, prima di allora era nel vecchio Sant’Anna. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato alle 19,30 nell’ufficio gestione chiavi al secondo piano del nosocomio. «Lì dentro — sussurra un collega — ci sono tutte quelle dell’intero ospedale, oltre 1600 chiavi». Il giovane era riverso a terra nel sangue, la pistola vicino alla mano che ha fatto fuoco, sul tavolino una penna e due fogli bianchi interamente scritti. Un susseguirsi di parole e frasi strazianti che volevano raccontare al mondo il suo terribile stato d’animo, quello di un giovane che si era lasciato con la fidanzata. Un dolore lancinante, dal profondo, che ogni momento di più lo stava distruggendo. Fino a non farcela. Fino alla maledetta idea di farla finita per sempre. In silenzio carabinieri e poliziotti intervenuti sul posto per i rilievi di una tragedia che ha lasciato in tutti quanti tanta tristezza.

http://www.ilrestodelcarlino.it/

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Guardia Giurata  (nome sconosciuto)
20 novembre 2012
Crisi: senza lavoro da mesi, a Torino si suicida ex guardia giurata
Torino, 20 nov. (Adnkronos) - Ha preso la pistola, regolarmente denunciata, e si e' sparato un colpo in testa. A trovarlo senza vita in casa, al ritorno da lavoro, e' stata la moglie intorno alle 14 di oggi. L'uomo, un torinese di 50 anni, da alcuni mesi era senza lavoro dopo che non gli era stato rinnovato un contratto da guardia giurata.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cro ... giurata_313914303862.html

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Salvatore Proietti 55anni Guardia giurata
5dicembre2012
Morta la guardia giurata ferita dal vigilante-rapinatore alla Pisana
ROMA - È morta la guardia giurata ferita durante una tentata rapina a Roma lo scorso 15 ottobre in Via del Carafa intentata da un suo collega, poi arrestato dai Carabinieri dopo una serie di indagini. Salvatore Proietti,di 55 anni, era ricoverato all'ospedale San Camillo. La vittima era stata ferita nei pressi di via della Pisana, dove il rapinatore si era appostato coprendosi il volto con un passamontagna.
Il rapinatore sapeva che i suoi tre colleghi alle 7 di quel giorno sarebbero arrivati sul posto con un furgone portavalori per prelevare il contante custodito all'interno della cassa continua di un supermercato. Contro di loro sparò alcuni colpi di pistola ferendo due colleghi prima di scappare. Alcuni giorni dopo i Carabinieri del Nucleo investigativo di Roma arrestarono il rapinatore, un 39/enne di Ardea e dipendente della stessa società, la Coopservice. Per lui ora l'accusa è di omicidio.
http://www.ilmessaggero.it/roma/crona ... etti/notizie/236075.shtml

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Attilio Raia 45anni Guardia giurata
3 gennaio 2013
 Vigevano- Metronotte si uccide con colpo di pistola
Si e' chiuso nel suo alloggio di via Merula,a Vigevano, DOVE viveva da solo.E si e' tolto la vita,sparandosi un colpo al torace con la sua pistola di ordinanza,una Beretta Cal.9
,c'e'voluta una settimana prima che lo trovassero.
E' morto cosi' Attilio Raia,45 anni,guardia giurata alle dip
dipendenze di una societa' privata di metronotte.
Risale al giorno di Santo Stefano la segnalazione dei parenti
in provincia di Avellino,che l'avevano chiamato ripetutamente senza riuscire a mettersi in contatto. Al lavoro risultava non essersi piu' recato dopo Natale.
Ieri alle 11 i carabinieri,procuratosi una copia delle chiavi,sono entrati a vedere, trovandolo morto.

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Guardia Giurata (nome sconosciuto)
11gennaio2013
METRONOTTE SI TOGLIE LA VITA Tragedia a Borgo Bainsizza
LATINA – Un metronotte si è tolto la vita questa mattina in un appartamento di Borgo Bainsizza sparandosi un colpo alla testa con la pistola di ordinanaza, utilizzando l’unico colpo in canna. Una tragedia che ha colpito tutta la comità che conosceva bene l’uomo. A fare la drammatica scoperta la moglie che rientrava a casa ...

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Pietro Ammendola 36 anni Cosenza
03 / 02 / 2011 Nella tarda mattinata di domenica aveva avvertito un dolore alla schiena e dopo due giorni � morto, a soli 36 anni. Al pronto soccorso dell�ospedale di Lamezia avevano capito che la situazione era grave e che Pietro Ammendola, guardia giurata per tanti anni alla Vigilanza Securpol di Catanzaro, doveva essere operato subito. La diagnosi sembrava non lasciare dubbi: �shock in paziente con fissurazione aorta addominale�. All�ospedale �Annunziata� di Cosenza, per�, si decideva di non intervenire. Che non sarebbe stato necessario un intervento chirurgico immediato perch� la diagnosi di Lamezia per i medici di Cosenza non era quella ed il paziente, pur se in gravi condizioni, non sarebbe stato in imminente pericolo di vita. Alla fine per� la situazione si � ulteriormente aggravata fino a marted� pomeriggio quando per� per Pietro Ammendola non c�� stato pi� nulla da fare. Cinque ore di intervento chirurgico - eseguito due giorni dopo l�arrivo all�ospedale di Lamezia - non sono infatti bastati a salvargli la vita. Pietro Ammendola era molto conosciuto perch� fino a dicembre scorso, quando ha dovuto interrompere il lavoro per l�improvvisa perdita della vista a causa di una infezione causata da un virus era in servizio al centralino della sede Inps di Lamezia. La moglie ha raccontato che domenica sera, dopo una serie di esami, un chirurgo vascolare a Cosenza aveva riferito che le condizioni erano gravi e che le cause non erano da ricondursi alla rottura dell�aorta, come diagnosticato invece a Lamezia, ma presumibilmente a una massa tumorale sanguinante o allo strappo di un muscolo che avrebbe provocato la rottura di un capillare. Intanto la Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un fascicolo sul decesso del 37enne. L�uomo, sottoposto a intervento chirurgico, � morto due sere fa, intorno alle 19, nel reparto di Rianimazione dell�ospedale dell�Annunziata di Cosenza. Il pubblico ministero di turno, Giuseppe Cava, ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e si � riservato la disposizione del cadavere. Nella giornata di oggi il caso dovrebbe passare nelle mani del pm Donatella Donato, che dovrebbe assegnare l�incarico per l�effettuazione dell�autopsia. L�esame autoptico dovrebbe tenersi gi� nella giornata di oggi. http://www.calabriaonline.com

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Gioacchino Lo Bocchiaro 44 anni Padova
15 febbraio 2013 � accaduto alle 2.40 di notte sulla Bagnoli-Conselve. L�uomo era in servizio: la sua auto � slittata, forse per il ghiaccio, schiantandosi contro un palo in cemento inciodenti stradali Email + - di Nicola Stievano BAGNOLI. L�auto che slitta e l�uomo alla guida che non riesce a controllarla. Lo schianto violento contro un palo di cemento a bordo strada. � morto cos� un uomo, una guardia giurata in servizio, stanotte attorno alle 2.40 sulla strada che da Bagnoli porta a Conselve. La vittima � Gioacchino Lo Bocchiaro, 44 anni, guardia giurata della Civis. Stava viaggiando a bordo dell�auto di servizio, una Opel Corsa da Bagnoli in direzione di Conselve, quando lungo la provinciale Conselvana, poco prima di arrivare nella frazione di Pal�, ha perso il controllo del mezzo ed � finito fuori strada. L�auto ha sbattuto con violenza contro un palo di cemento a bordo strada e l�uomo � morto sul colpo. A dare l�allarme un�altra guarda giurata, di una diversa societ�, passata pochi minuti dopo. Sul posto i Carabinieri della radiomobile di Abano. Lo Bocchiaro, palermitano di origine, viveva a Conselve da oltre dieci anni, dove si era trasferito con la famiglia dopo aver trovato lavoro alla Civis. Lascia due figli e la moglie. A causare l�incidente probabilmente la velocit� e il fondo stradale ghiacciato a causa del freddo e della neve di questi giorni. http://mattinopadova.gelocal.it/crona ... morto-sul-colpo-1.6539045

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Guardia giurata nome non segnalato ,suicida 22 anni, piacenza
25 febbraio 2013 Guardia Giurata di 22 anni si uccide in mezzo alla strada sparandosi. �Un agente di un istituto di vigilanza privata si � sparato con la sua pistola d�ordinanza accasciandosi sul marciapiedi. I vicini svegliati dallo sparo. Indaga la polizia� www.ilpiacenza.it - �Non ci sono dubbi sulla dinamica della tragica morte di un ragazzo di 22 anni, il cui corpo senza vita � stato trovato intorno all�una e trenta di questa notte steso a terra in mezzo alla neve in via Romanini (nella zona di via Boselli): il giovane, Guardia Giurata presso un istituto di vigilanza privato, si � tolto la vita sparandosi alla testa con la sua pistola di ordinanza. E� morto sul colpo, e a nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari del 118 di Piacenza accorsi con l�ambulanza e l�automedica. I primi a intervenire sono stati gli agenti della squadra Volanti che hanno bloccato la strada ad entrambi i lati. Poi sono arrivati i colleghi della squadra mobile e quelli della scientifica che hanno lavorato fino all�alba per effettuare i rilievi: poco distante dal cadavere del 22enne � stata trovata dai poliziotti della Volante, in mezzo alla neve, la sua pistola di servizio, una Glock calibro 45.� �A chiamare i soccorsi sono stati alcuni residenti che intorno all�una e trenta si sono svegliati quando hanno udito uno sparo in strada in piena notte. Chi si � affacciato alla finestra ha poi notato il giovane accasciato vicino alle auto in sosta. Il 118 ha subito inviato sul posto l�automedica e l�ambulanza dalla Croce Rossa, ma purtroppo il 22enne era morto sul colpo. In tasca la polizia avrebbe trovato una lettera di addio nella quale il metronotte spiegava le ragioni del suo gesto, ma tutto � stato posto sotto sequestro. Nelle prossime ore verr� invece effettuata l�autopsia. Del caso � stato informato anche il magistrato di turno Ornella Chicca.�

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Mario Tomaiuolo, 41 anni
Manfredonia 12/03/2013 Guardia giurata si spara a Manfredonia, citt� sotto shock MANFREDONIA � E� stato trovato senza vita nella sua abitazione un uomo di 41 anni, una guardia giurata di Manfredonia. Inspiegabili le motivazioni di un gesto che ha sconvolto l�intera citt�. ambulanza_Foggia Una notizia arrivata con il sorgere del sole: Mario Tomaiuolo, 41 anni celibe, ex guardia giurata, si � tolto la vita stamane all�alba, verso le 6. Per porre fine ai suoi giorni ha utilizzato la sua pistola di ordinanza, scenario la camera da letto della sua abitazione in via Matteotti a Manfredonia. A nulla sono valsi i soccorsi immediati del 118 e dei carabinieri accorsi sul posto. Le ragioni di questo folle gesto sono ancora sconosciute, n� tanto meno sono trapelate notizie sull�accaduto che ha lasciato interdetti e angosciati gli abitanti di Manfredonia e quanti lo conoscevano. Un altro inspiegabile gesto, che probabilmente rester� tale, in una citt� in cui ancora non si sono rimarginate le cicatrici lasciate dalla serie di omicidi degli scorsi mesi. Crisi economica, depressione, caduta di valori, sono forse alla base di questo ciclo di morti volute o imposte, o almeno � ci� a cui chi resta istintivamente collega gli estremi gesti, ma nulla giustifica e nulla consola quando il prezzo � una vita. Marica Croce http://foggia.ilquotidianoitaliano.it ... a-sotto-shock-20673.html/

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Guardia giurata nome non segnalato ,suicida 44 anni, Bagheria
E' stato ritrovato all'interno della propria auto un uomo di 44 anni in localit� Capo Zafferano: pare che l'uomo che soffriva di depressione.si sia suicidato con un colpo di pistola alla testa. Scritto da Redazione bnews Venerd� 15 Marzo 2013 13:08 http://www.bagherianews.com/tutte-le- ... -un-colpo-di-pistola.html

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Guardia giurata nome non segnalato ,suicida 55 anni, Taranto
Una guardia giurata di 55 anni ha ucciso la figlia ventottenne e si � tolta la vita. E� successo a Leporano, nel Tarantino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i colleghi della Scientifica, che stanno ascoltando i testimoni. http://www.studioconsulenzaromano.net ... a-e-si-toglie-vita/70570/

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Guardia giurata nome non segnalato ,suicida 45 anni, Ternioo
aprile 2013 Il cadavere dell'uomo, un ternano di 45 anni, � stato scoperto dai vigili del fuoco che hanno fatto irruzione nel suo appartamento. Si sospetta il suicidio Terni - E' stato trovato a terra senza vita, nella sua casa di via Narni, con in mano la sua pistola. Gli inquirenti sono al lavoro per chiarire i dettagli della vicenda anche se gli elementi lasciarebbero intendere che si sia trattato di un suicidio. L�uomo, un ternano di 45 anni, lavorava come guardia giurata. Il ritrovamento del cadavere � avvenuto nella serata di ieri. Gi� dalla mattina i familiari avevano dato l�allarme, non riuscendo a contattarlo. I vigili del fuoco sono intervenuti forzando il portone d�ingresso dell�appartamento. Sul posto anche gli agenti della polizia scientifica per svolgere i rilievi che dovranno far luce sulla dinamica. http://perugia.ogginotizie.it/235882- ... ola-in-mano/#.UXVmYLW-2So

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Guardia giurata nome non segnalato ,suicida 57 anni, Torino
25 gioved� apr 2013 Un colpo di pistola in testa, esploso con l�arma di servizio nella casa che temeva di perdere per un debito di 14mila euro. www.cronacaqui.it- Si � uccisa cos�, l�altra sera, una guardia giurata di 57 anni, padre di due figli. La tragedia si � consumata nel quartiere Barriera di Milano, lo stesso in cui qualche giorno prima si era tolto la vita un muratore che non trovava lavoro e che tra poco sarebbe diventato pap�. L�uomo non ha lasciato biglietti per spiegare la decisione di togliersi la vita, ma tra le ipotesi c�� quella di un gesto dovuto alla disperazione per un debito di 14mila euro nei confronti del condominio in cui viveva per spese non pagate nel corso del tempo. �L�assemblea � spiega l�amministratore � aveva avviato le pratiche� che si erano poi concluse con un �decreto ingiuntivo per il pignoramento�.

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Cristian Agostini 39 anni,sucicida
03-05-2013 Guardia giurata uccide compagna e si suicida Ha sparato alla donna e poi si � ammazzato con la stessa arma. I due avevano un figlio che era a scuola Guardia giurata uccide compagna e si suicida ROMA - Un uomo ha ucciso la compagna e poi si � suicidato: � accaduto a Roma, venerd� all'interno di un appartamento in via Aurelia. L'uomo, Cristian Agostini, lavorava come guardia giurata e avrebbe ucciso la moglie, Chiara Di Vita, con una pistola prima di togliersi la vita con la stessa arma. Sulla vicenda indaga la polizia e sul posto � intervenuto il 118 di Roma. IL FIGLIO - I due avevano un figlio che al momento dell'episodio non era a casa, un appartamento seminterrato in via Aurelia, ma a scuola dove ad aspettarlo c'era suo nonno. Redazione Roma Online http://roma.corriere.it/roma/notizie/ ... urelia-212965926505.shtml

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Di alcune guardie giurate purtroppo non riusciamo a trovere notizie quindi ricordiamo i loro nomi. Rosario GUASTELLA - Pino FLORIANO - Rolando SCHIRINZI - Daniele EGIZI

 

 

Clicca sui vari nomi per leggere l'articolo.

Si ringrazia l'utente 4Mori e Avvy e Nardy e Beppex per la realizzazione.

Se amici,colleghi,parenti o conoscenti riscontrano errori o vogliono segnalare altro inviate una mail a [email protected] aggiornato al 07/05/2013

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L'Eterno riposo dona loro o Signore e splenda ad essi la Luce Perpetua, riposino in pace. Amen

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