IL BOSSING |
Oggetto: IL BOSSING da ADMIN su 5/12/2009 19:36:03 Molto interessanti a questo proposito sono i casi in cui manca la primafase, ossia quella del conflitto non ancora con caratteristichemobbizzanti. Nella maggior parte di questi casi siamo di fronte a ciò chesi definisce "Bossing", cioè Mobbing compiuto dai superiori o dai dirigenti dell'azienda, quasi sempre con lo scopo preciso di indurre ildipendente alle dimissioni. Come sappiamo, al giorno d'oggi, il dirittodei lavoratori rende molto difficile per un'azienda licenziare qualcunosenza problemi, soprattutto quando si tratta di persone organizzate neisindacati. Tuttavia, soprattutto in tempi di crisi, molte aziende sonocostrette a ridurre il personale, o a ringiovanirlo. Il Bossing o Mobbing pianificato si configura in questi casi proprio come una precisa strategia aziendale.In Italia ci sono vari casi di Mobbing pianificato, messo in atto dall'azienda allo scopo di eliminare singole persone scomode, oppure di razionalizzare, ringiovanire o ridurre ingenere il personale. Di solito l'organizzazione assume atteggiamenti davvero spietati, ai limiti (e spesso oltre) della legalità. In Italia la pratica del Bossing trova condizioni molto favorevoli per prosperare: la crisi latente e continuativa, infatti, causa necessariamente un elevato livello di disoccupazione e conseguentemente una fortissima paura daparte dei lavoratori di perdere il proprio posto. In questa situazione la pressione che il datore di lavoro ha la possibilità di esercitare sul dipendente con la minaccia del posto di lavoro diventa facilmente unostrumento di Mobbing pianificato. In un'azienda con sede nel Veneto, per esempio, venivano messe in atto da parte della Direzione o dei suoi collaboratori le seguenti azioni di Bossing verso una persona particolare che doveva essere eliminata:- gli venivano date istruzioni false o incomplete, in modo che egli era costretto a rimediare continuamente ad errori e ad "improvvisare" gran parte del suo lavoro, non sapendo mai nulla con precisione;- gli venivano spediti fax e altre comunicazioni con ordini e istruzioni anonimi che contenevano, oltre alla vera trappola, anche grossolani errori che potevano facilmente essere fatti ricadere su di lui: il fax non era firmato, in modo che non era possibile per lui difendersi dicendo di aver ricevuto tali ordini da altri;- il primo direttore compiva apertamente verso di lui la maggioranzadelle azioni mobbizzanti descritte in precedenza. La cosa era resa ancora più grave dal fatto che tale direttore si permetteva di rimproverarlo con grida ed insulti davanti a persone che poi dovevano dipendere da lui, in modo che la sua autorità fosse seriamente compromessa;- venivano favoriti i conflitti e le inimicizie tra la persona presa di mira e i colleghi, mentre gli erano vietati i contatti con chi invece aveva un buon rapporto.Alla fine, questa persona fu accusata di aver causato un danno ingente all'azienda e licenziata in tronco. Il ricorso al Tribunale del Lavoro era impedito dal fatto che il Bossing era stato accuratamente preparato: ildanno all'azienda effettivamente c'era stato e non era possibile in nessun modo dimostrare che non era stato lui a causarlo. |