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Re: Sparatoria |
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Esperto
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18/1/2013 18:03 Gruppo:
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Teniamo ben presente che in quei frangenti la polizia USA effettua i controlli col guidatore seduto al posto di guida, una procedura arcinota a chi conduce un mezzo lì. Diversamente, il poliziotto richiede o intima il criterio, ma soprattutto quando si apre la portiera del posto di guida dovrebbe già suonare il primo campanello d’allarme.
Le armi prima si sono sospettate e poi si sono viste, eccome! E in tutti i casi i poliziotti erano in posizione di vantaggio. Premesso ciò, nel primo video, a parte le ripetute intimidazioni e il chiaro comportamento minaccioso dell’attentatore sceso inspiegabilmente dalla vettura: primo campanello d’allarme; al punto 0.30-0.31 il poliziotto doveva e poteva giustificatamente essere già “pronto” (riparo e arma impugnata), cioè quando il male intenzionato estrae visibilmente un’arma (cosa che era del tutto scontata) cercando di andare in punteria a distanza ravvicinata: questo era il momento esatto dello “stop”. Nel secondo filmato il delinquente dapprima apre la portiera rimanendo occulto in modo del tutto ingiustificato: ancora primo campanello d’allarme. Almeno uno dei due poliziotti doveva assumere immediatamente una posizione di contromisura; al punto 0.26-0.27 il delinquente prima di sparare – ovviamente essendo di spalle anticipa la punteria offrendo una sagoma con l’arma (mitra…) visibile, ma non puntata: questo era il momento esatto dello “stop”. In effetti l’uomo è stato colpito, ma gli agenti devono portare una candela alla Modonna che il tizio ha sparato male, mantenendo inspiegabilmente un posizione totalmente alla mercé (come per il personaggio di prima). La ricostruzione mostra dei colpi andati a segno sulla macchina, che invece nel filmato reale non c’hanno azzeccato. Ripeto, comprensibile un fattore stress. Sul fatto che ”Finchè non hai l'arma in vista non puoi fare nulla” riferito ad un poliziotto in USA non ci crede proprio nessuno! Se uno parte da casa con l’intenzione di uccidere e lo fa in modo azzardato come nei video e pure trova un poliziotto più capace di quelli sopra, probabile che non riesca a sparare neppure un colpo e rimanga di lui solo il ricordo dell’intenzione. Il poliziotto, quando intuisce il pericolo e soprattutto quando vede “il ferro” che sta entrando in azione deve pensare ad una sola cosa: difendersi immediatamente. E mi pare che negli USA è arcinoto che “il problema” sia piuttosto il contrario di quello che affermi… «Una vigile e provvida paura è la madre della sicurezza.» Edmund Burke, Discorso, 1792 Il timore di essere ammazzato dove sei ordinato a svolgere un servizio di autorità armata, ci sta tutto. Importante è risolvere il contrasto con soluzioni capaci e professionali. Altrimenti sei solo incosciente. Negli USA sicuramente hanno maggiore egemonia e autorità nelle fasi operativi di intervento. Sulle capacità ho i miei seri dubbi. In effetti risolvono le questioni con metodi operativi che con ovvietà sono risolutivi, ma dalle nostre parti democraticamente impensabili. Per la cronaca ho pubblicato due discussioni differenti una che riproduce come due poliziotti si sono fatti ammazzare salvo poi i delinquenti essere “giustiziati” dai colleghi QUI. E l’altra su un metodo produttivo USA su come ammanettare un poco di buono QUI.
Data invio: 1/2/2014 8:15
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Saluti Bafometto |
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