Maestro 
Iscritto il: 23/5/2010 18:51
Da trieste
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Ciao Marte, queste sono le mie considerazioni personali per quanto riguarda la detassazione, mi scuso subito per la mia incapacità di sintesi.
Abbiamo visto come è finita, alcune ditte hanno detassato, altre no, ma tutte nel rispetto della legge, dato che la decisione ultima è stata concessa definitivamente a loro dalla circolare n. 3/E/2011 dell'Agenzia delle Entrate.
Gentilmente lo stato ha regalato alle aziende un vantaggio per le contrattazioni aziendali e territoriali future, vantaggio che potranno mettere sul piatto della bilancia a costo zero.
Mi sembra intuitivo che se non viene fatto un accordo non ci siano le basi per ottenere la detassazione, e se non ci si presenta a capo chino offrendo qualche sacrificio le aziende non hanno nessun motivo di accettare l'accordo.
Praticamente il governo dopo averci levato la 66/03*, averci imposto il DM** ed in attesa di un contratto peggiorativo*** che verrà firmato in ogni caso( almeno per migliorare di una inezia il nostro potere di acquisto), si è preso la briga di offrire il coltello dalla parte del manico alla nostra controparte per quanto riguarda i contratti aziendali e territoriali,che erano la nostra ultima speranza di rallentare la nostra discesa verso lo schifo a cui ci stanno spingendo da decenni, con la doppia presa in giro che la detassazione deve essere rinnovata periodicamente dallo stato, (che non ha nessun obbligo di rinnovarla), quindi una volta che le varie categorie interessate avranno subito il ricatto in cambio di questa non misera entrata economica, lo stato potrà beatamente non riproporre le agevolazioni, al limite, se lo vuole, inventando la scusa che le risorse verranno utilizzate in altro modo contro la crisi.(non vedo nemmeno come i sindacati potrebbero giustificare ai loro iscritti un non cedimento al ricatto che porterebbe al risultato che i dipendenti dei settori interessati non percepirebbero somme importanti, in una situazione tragica come quella attuale)
Ricordo che per quanto riguardava la detassazione degli straordinari notturni del 2008, le disposizioni erano state date chiaramente, e dato che non credo nella incompetenza improvvisa di chi ha stillato tale norme, mi viene naturale pensare che l'averla redatta in modo confuso debba avere uno scopo, che suppongo sia quello da me descritto sopra.
Ovviamente queste mie supposizioni, troveranno conferma o meno al momento delle contrattazioni territoriali.
[i] *“Gli addetti ai servizi di vigilanza privata sono dunque sottratti al campo di applicazione della disciplina dell’orario di lavoro di cui al D.Lgs. n. 66/2003, ivi compresa la disciplina dei riposi giornalieri dettata dall’art. 7 del Decreto.Va inoltre segnalato che in materia di riposi giornalieri non si rinviene alcuna altra norma di legge applicabile a tali lavoratori, atteso che l’art. 7 del D.Lgs. n. 66 ha rappresentato una assoluta novità nel nostro ordinamento. Gli unici vincoli alla durata dei riposi che devono intervallare due prestazioni di lavoro potranno, pertanto, essere dedotti dalla contrattazione collettiva applicabile” (spiegazioni sulla disciplina dell'orario di lavoro nel campo della vigilanza causata dalla soppressione della 66/03 nell'interpello 20/2009 del ministro del lavoro)
** a titolo di promemoria vi ricordo che la bozza non prevede nessun limite all'orario di lavoro dando la possibilità alle parti sociali di regolarizzare tale materia.(purtroppo ben sappiamo come sono bilanciate le forze in campo, soprattutto ora che il gioco sembra truccato),la possibilità di obbligare allo straordinario e non porre un limite accettabile allo stesso, come ho spiegato più volte a riguardo del testo dell'allegato A 4-1-5, preveda che la zona e gli interventi su allarme possano venir svolti da una persona sola,richiama la legge 81 sulla sicurezza e poi da disposizioni di servizio in antitesi a quanto richiesto dalla stessa,non prevedere servizi di guardia giurata non armata, non permettendo di conseguenza di reimpiegare il dipendente in caso esso perda i requisiti fisici per il porto d'armi,ha demandato l'istruzione alle aziende, lasciando invariata la situazione odierna, L'aver steso il testo con continui rimandi a leggi, commi, articoli, tups, decreti in modo da renderlo criptico e di difficile consultazione ai più, evitando di conseguenza la semplicità necessaria ad una regolamentazione di un settore che può essere considerato di interesse primario per la sicurezza), non portando quasi nulla di innovativo o migliorativo per il personale, come se la situazione attuale fosse ottimale.
***basta che andiate a vedere le varie piattaforme rivendicative dei vari sindacati e le richieste delle parti datoriali.
In ogni caso ti conviene insistere, non si sa mai che in qualche modo non si riesca a risolvere qualcosa, in ogni caso avrai gia inviato la richiesta nel caso cambi qualcosa.[/i]
Data invio: 11/4/2011 21:02
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