La cosa più importante, quando ci si rivolge ad un sindacalista o ad un avvocato, è sapere esattamente cosa si vuole e cosa si può ottenere: è inutile chiedere la luna e poi lamentarsi di non averla ricevuta.
Prima di richiedere il 3° livello o il 4° super (che spettano per un'infinità di mansioni), bisogna fare i passi necessari ed aspettare i tempi giusti.
Io ho ottenuto il 3° lvl, ma l'ho richiesto solo dopo 5 anni e solo dopo aver compiuto azioni che dimostravano il pieno "potere decisionale" richiesto dal CCNL.
Se lo avessi fatto alla scadenza dei tre mesi richiesti dal CCNL, l'azienda avrebbe potuto liquidarmi la differenza retributiva, senza concedermi il livello, mentre dopo 5 anni, vista l'entità del rimborso che avrebbe dovuto erogarmi, ha preferito optare per il livello.
Per cui, prima di intraprendere qualsiasi strada, bisogna informarsi, informarsi e informarsi ancora, sentendo più di un'opinione !
A questo scopo sono utilissime le sentenze della Corte di Cassazione, poiché ci indicano cosa è possibile e cosa no.
Inoltre, se un sindacato non vi soddisfa, basta una lettera per cambiare.
Tenete anche conto che molti sindacalisti sono ex colleghi e non sempre sono preparatissimi: quando volete intraprendere un'azione sindacale, avvaletevi anche della consulenza di un avvocato di fiducia (costa un po', ma garantisce il risultato).

Igor

Caro Cory parlo così, purtroppo per esperienze avute in passato, e non solo nel mio istituto. Tutti parlano, tutti si lamentano, tutti gonfiano il petto ma quando si tratta di mettere una firmina ad una denuncia o ad una richiesta, ecco, è meglio affidarci ad un sindacato o sindacalista. Così si salva capra e cavoli. Mi spiace dire queste cose, sarebbe molto meglio per tutti che non fossero così, ma la realtà è questa. Provate per credere e poi ditemi quanti si espongono in prima persona. Essere lupi ululanti non ti fà portare a casa la cena, ululare và bene, ma mordere forte quanti sono capaci?

Infatti, spesso basta mostrarsi decisi e far capire che si è capaci di fare danni seri (senza mai essere troppo precisi, per evitare contromisure) per ottenere di essere ascoltati: inoltre è importante mostrarsi "competenti".
Una buona "leva" è la legge 626 (sicurezza sul lavoro): considerato che è impossibile applicarla integralmente (visti i costi da sostenere) e che comporta sanzioni pesanti, costituisce un'ottima arma di persuasione.
Il sindacato va utilizzato per legittimare le nostre richieste, non per mantenere l'anonimato, ed ogni atto va registrato presso l'Ufficio del Lavoro competente, per evitare "ripensamenti" aziendali.
In sostanza, non "ululare" e, prima di mordere, fai un ringhio di avvertimento.
Se questo non basta, colpisci: facendo però capire ai tuoi interlocutori che, invece di sbranarli, ti sei limitato a morderli superficialmente e che ogni attacco successivo sarà più devastante.
Visto che sono già 5 anni che lotto, sia sindacalmente che personalmente, contro una dirigenza ottusa ed ostile, posso affermare che i migliori risultati si ottengono così.
Una vertenza sindacale, vinta dal lavoratore, costituisce un precedente pericoloso per qualsiasi azienda: a meno che tu non chieda veramente molto, vedrai che non arriveranno neanche al primo grado di giudizio.

Igor

Cory se da noi ci fosse l'80% di lupi e ben ululanti, come dici tu, faremmo già parte della polizia di stato....
il problema grosso è che come tutti i diritti che si hanno quello del sindacato è il più sfruttato, e come diceva qualcuno, spesso nel modo peggiore che ci possa essere.

condivido le parole di panther.anche noi più o meno siamo in quelle condizioni.tra di noi si fanno grandi discorsi ma poi quando c'è il capo molti stanno zitti e si nascondono dietro i pochi che parlano.

e come sempre i pochi che parlano sono sempre quelli che pagano per tutti!
sempre allo sbando noi.......

Confermo....
Nascondersi sempre paga nel nostro settore dove la dignità finisce più sotto dei piedi