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da ROMA - Un messaggio nella bottiglia lasciato cadere da un oblò, proprio come nei racconti dei pirati. l'equipaggio della Montecristò è riuscito così a comunicare la situazione a bordo ed a consentire il blitz delle forze speciali inglesi che ha risolto il sequestro dopo un solo giorno. La Montecristò - motonave da 56mila tonnellate della compagnia livornese D'Alesio - era stata assalita da due barchini con 11 pirati armati all'alba di ieri. A bordo 23 persone: 16 tra ucraini ed indiani e sette italiani, tra i quali i quattro addetti alla sicurezza. Questi ultimi hanno fatto scattare il piano predisposto in caso di attacchi. Imperniato su una contromisura che si è rivelata poi fondamentale per la riuscita del blitz: la cosiddetta "cittadella", un'area blindata della nave provvista di viveri e dalla quale si poteva guidare il mezzo. Lì si è subito rifugiato l'equipaggio, con il comandante che ha diretto il mercantile verso l'area in cui sapeva di poter ricevere aiuto. Per tutta la notte la cittadella ha resistito ai tentativi dei pirati - che avevano reso inservibile ogni strumento di comunicazione. Intanto, da un oblò era stato esposto uno striscione e fatto cadere un messaggio in una bottiglia per far sapere che a bordo stavano tutti bene e non erano direttamente minacciati dai banditi. La Fort Victoria, con a bordo elicotteri ed uomini delle forze speciali, ha comunicato di essere pronta ad intervenire. Sono entrati quindi in azione gli incursori della Marina inglese. I Gommoni, hanno circondato la Montecristo, mentre un elicottero sorvolava l'area. I pirati si sono subito arresi, senza resistenza, alcuni gettando in mare le armi. Gli aggressori saranno portati a bordo della Andrea Doria, la nave italiana che coordina Ocean Shield. Da parte sua, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha sottolineato come la decisione di far scattare il blitz sia stata presa dopo aver ricevuto assolute garanzie che non avrebbe comportato nessun rischio per l'equipaggio. Lo Stato Italiano ha ringraziato Londra per l'aiuto. Si invitavano le navi a mettere in atto le migliori pratiche per rendere più difficile la possibilità ai pirati di salire a bordo e prendere il controllo della nave. Esattamente quello che ha fatto l'equipaggio dell'Andrea Doria.
Data invio: 13/10/2011 9:20
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