Esperto 
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Prima di tutto, bisogna fare una consistente premessa.
Unica arma lunga concessa, se approvata da IVP il quale inoltra richiesta al Questore per ulteriore Licenza, quindi se infine accettata dall’autorità unicamente per determinati servizi (scorte valori e mansioni agrarie), è il fucile a canna LISCIA, come descritto da Michel.
Munizioni. In tutti i casi, arma corta o lunga, non si tratta di munizioni "non letali", ma di "munizioni meno letali" in quanto anche se a carica ridotta e con ogiva o palla o pallettoni in gomma, rimangono comunque molto pericolose, ma soprattutto rimangono munizioni anche in termini di legge. Ovvero, il loro uso per difesa è considerato per legge alla stregua delle” munizioni letali”. Forse, appena sarà considerata l’intenzionalità ad essere meno lesivi.
Altra considerazione, l’intenzionalità ad essere meno lesivi NON va a braccetto con la difesa personale, per due fondamentali motivi:
1. la materia insegna che in caso di difesa personale, ci si ritrova a dover fronteggiare l’altra parte preparata e consapevole che sei armato; determinata anche con l’uso di stupefacenti; ben equipaggiata e armata. Per questo nel campo della difesa legittima i luminari della materia si sono scervellati per dotare i bisognosi di armi e munizionamenti risolutive nell’immediato cioè, potenti ma allo stesso modo operative. Si era arrivati al giusto compromesso di palle espansive proprio nella ricerca di una stop immediato ed efficace, ma aimè, oggi vietate (per difesa).
2. di fatto, l’uso legittimo dell’arma verrà messo a nudo in aula di giudizio, basando il concetto sul criterio della difesa personale: a questo punto se ho sparato contro qualcuno sarò giudicato in uguale modo sia che lo abbia fatto con munizionamento letale o con munizionamento meno letale; l’unica grande differenza rimarrà l’efficacia. In definitiva, se devo difendere la vita di persone innocenti, dei miei cari o mia, meglio farlo nel migliore dei modi.
Cioè se devo difendermi dal ladruncolo posso intimidirlo anche con un’arma vera (di certo non puoi sparagli col munizionamento di gomma e l'eventuale sparo intimidatorio sarà giudicato come con l’altro munizionamento); se invece, devo difendermi da uno o forse più potenziali delinquenti, armato chissà come e determinati in chissà quale modo… meglio farlo nel migliore dei casi, per non ritrovarsi a sparare inutilmente contro una specie di zombi che dopo averti fatto a fettine, anche muore, ma a quel punto chi se ne frega più?!!
E ancora. In un eventuale processo, dove sarai giudicato per aver ammazzato il delinquente di turno con munizionamento di gomma (se gli spari troppo vicino o al volto facilmente succede), potresti ritrovarti a dover spiegare come mai non volevi ammazzarlo, ma invece è successo; ovvero come hai fatto diventare un munizionamento percepito per non essere letale, invece mortale, invalidando o comunque rendendo meno credibile la possibilità della “cristallina reazione di legittima difesa”.
È anche da tenere conto che le munizioni in gomma sono da usare con revolver per l’arma corta o con fucile a pompa per l’arma l’unga in quanto in un’arma semiautomatica, la bassa energia non è sufficiente a comprimere la molla di recupero dell'otturatore e può creare facilmente inceppamenti.
Infine, papale-papale troverei da ridire se in un servizio in coppia o di gruppo, vengo a sapere che carichi munizioni in gomma. Se lo fai nelle scorte valori, ti prendo a calci nel sedere (almeno ci provo).
Dopo la dovuta premessa: si sono legali, ma ritengo che per i motivi sopra descritti, l’eventuale avventato utilizzo in servizio, potrebbe esserti contestato nelle sedi opportune se impugnato con la dovuta responsabilità dal collega di turno o dall’ivp stesso o, non da meno , ma sicuramente meno probabile, dal cliente.
Data invio: 30/3/2013 16:16
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