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Re: PUBBLICO UFFICIALE
Donatore GuardieInformate
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18/11/2007 2:29
Da Roma
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Mamma mia cò sta gloria! Mia cugina si chiama Gloria!
Perdonami nuccio, e pure tu alessio (che nel tuo primo intervento hai mensionato le mie stesse argomentazioni), se svolgiamo un lavoro come quello di GPG dovremmo essere in grado perlomeno di inquadrare una persona con le prime occhiate che gli diamo. Se poi ci capita di parlarci e questa persona ci definisce uno sceriffo, due sono i casi: o ignoriamo tale esternazione fatta da una persona poco sensibile, ignorante in materia e magari pure maleducata (e ce ne sono), oppure, probabilmente c'è la possibilità che ci siamo posti male noi (e succede) e il nostro interlocutore, risentito, possa affibbiarci commenti spiacevoli tipo sceriffo, o considerarci alla stregua del celeberrimo Vito Catozzo alias Giorgio Faletti. Sta a noi a non cadere in tali provocazioni che non farebbero altro che dannaggiare un'immagine collettiva della GPG che, tuttavia non è così negativa come qualcuno vi vuole far credere.
Siamo operai generici è vero, e questo lo paghiamo in termini di retribuzione, ma siamo operai con i nostri "poteri" (x chi ci tiene molto), limitati, ma ci sono. Vorrei mensionare una frase citata nel film Spiderman: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità" e prendersi grandi responsabilità, soprattutto in Italia significa interpretare troppo spesso la poco fortunata figura dell'ortolano, che proverbialmente "gradisce" il cetriolo sempre nel medesimo posto...

Lunga vita e prosperità!

Data invio: 12/12/2007 18:02
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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E' vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità ma questo non mi senbra un buon motivo per rinunciare, come ha giustamente detto Sicurezza " se vogliamo crescere, dobbiamo imparere ad assumerci maggiori responsabilità. Costi quel che costi."
Se in Italia ognuno si assumesse le proprie responsabilità ci sarebbero sicuramente meno "ortolani".

Per quanto riguarda la gloria, io parlavo dell'immagine che abbiamo come categoria in generale e che purtroppo in certi casi è dovuta al cattivo comportamento di alcuni nostri colleghi, diventando Pubblici Ufficiali, eleveremo la nostra categoria ad un livello superiore e come ho detto nel mio primo intervento, ci libereremo di un po' di zavorra.

In una rivista di armi ho letto la seguente frase "qualunque disoccupato senz'arte ne parte può farsi assumere come guardia giurata ed avere un porto d'armi."

E' QUESTO che deve cambiare!!!!

Data invio: 12/12/2007 20:16
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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Caro Alessio, credimi, mi sei simpatico, perchè scorgo in te quella genuinità e quella caparbietà che generalmente mi contraddistingue quando un argomento mi interessa.
A questo punto consentimi di farti un appunto, anzi due, circa la frase che hai estrapolato dall'articolo, della rivista di armi, che tu hai interpretato male e che hai riportato su questo tuo ultimo post.
Diana armi n° 4 (aprile 2007), pag. 44, articolo: "le guardie giurate" di Edoardo Mori.
Prima di tutto una premessa.
Estrapolando una frase ("qualunque disoccupato senz'arte ne parte può farsi assumere come guardia giurata ed avere un porto d'armi.") come hai fatto tu, da un discorso articolato e mettendola lì così, rischi seriamente di far travisare i concetti (dell'articolo in questo caso) che una persona vuole esprimere. E' come vedere solo una scena di un film già iniziato, magari confondendo il buono col cattivo perchè non c'hai capito nulla ovviamente, e parlandone, distorci la vera natura dell'accaduto fornendo informazioni errate. Questa si chiama "disinformazione". Ora io sono convinto della tua buona fede nel riportare la frase, e a questo punto devo delle spiegazioni a te e chiunque legge.
Per prima cosa l'articolo (che ti conviene rileggere bene) tratta il rapporto che lega la necessità del rilascio del porto d'armi per difesa con l'attività svolta che ne implica il possesso, focalizzando l'attenzione sulla difficoltà in generale che si incontra per ottenerne il rilascio. Considerando che anche a molti funzionari di polizia ne viene negato il rilascio per "ingiustificati" motivi (questa è l'Italia), l'autore cita la relativa facilità con cui un neo assunto di un istituto di vigilanza ottiene il tanto sospirato porto. Ma, poche righe più avanti l'autore spiega perchè le cose stanno così. Difatti nella dettagliata argomentazione, porta l'esempio della categoria delle guardie volontarie (vedi guardia venatoria) che, tanne rari casi, non sono come la GPG un cittadino che (testuali parole) "diventa un P.U. solo nel momento in cui interviene per reprimere un reato o catturare il reo".
Ripetita juvant: poichè la GPG ha L'OBBLIGO di intervenire per reprimere un reato, essa in quell'istante diventa un PU a tutti gli effetti per questo necessita di porto d'armi per difesa, contrariamente al 99% delle guardie volontarie che non hanno tale obbligo d'intervento.
Mi fa specie inoltre, che tu affermi che non contiamo niente, quando nell'articolo in questione (ripeto, che non hai letto bene) si afferma esattamente il contrario, così come ti ho già risposto nei post precedenti.
Ricorda, il tuo rapporto di servizio che compili, è valido FINO A PROVA CONTRARIA. Sai cosa significa? Sai che potere eserciti? Caro Alessio questo è lo stato delle cose, e se cerco di spiegartele, citando una frase di un film per agevolare la spiegazione, non significa che rinuncio a migliorare o che non voglio prendermi le responsabilità. Queste ultime, piuttosto, te le assumi prendendo coscienza anche di quello che puoi o non puoi fare, evitando così in futuro di poter perdere questo lavoro delicato (basta poco) per una stupidaggine o un eccesso, facendola magari pesare alla tua famiglia o ai tuoi figli.
Non so quanti anni hai Alessio, ma da come ti esprimi posso supporre che mi sembri giovane. Tuttavia anche se non lo fossi, per favore non venirmi a insegnare come si fa a crescere e ad assumersi responsabilità! Non c'è crescita senza dolore. Dire costi quel che costi, non ha senso. Le cose, quelle serie, vanno fatte perbene, non per forza!
Questo significa crescere e assumersi le responsabilità!

PS: sul numero 6 (giugno 2007) della stessa rivista, a pag. 26, c'è un altro articolo che riguarda le GPG. Leggitelo, è molto carino e ne parla molto bene, con spirito benevolo. Ti accorgerai che non ci vedono solo come "sceriffi".

Cordialmente.

Lunga vita e prosperità!

2°PS. Per ADMIN: non so se è vietato citare riviste e autori come ho fatto io in questo post. Se così stanno le cose (immagino per evitare querele) in futuro lo eviterò.

Data invio: 13/12/2007 1:33
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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Alessio, non è l'attribuzione della qualifica di P.U. che eleverebbe la nostra immagine, perchè se oggi, come dici tu, "" per colpa di alcuni colleghi zavorrati, "" la stessa diventerebbe doppia, non è il titolo che cambia le persone, ma è il modo in cui ci si rapporta con l'ambiente esterno, spesso può capitare la persona che ci vede tutti come il suo conoscente, ma non è sempre così, io personalmente non ho mai subito di queste affermazioni e nè ne sento il peso addosso, ognuno con il proprio comportamento si assume le responsabilità e ne paga le conseguenze, certo è che non posso sentirmi inutile e non considerato se il giovanotto o l'automobilista non si cura della mia presenza nel infrangereil codice della strada, oppure che non mi si curi se si schiammazza nella pubblica piazza, che in borghese non posso esibire un tesserino per poter passare libero, io faccio altro, quello che mi interessa è che durante le mie funzioni chi ne ostacola lo svolgimento ho ben precise disposizioni per risolvere la questione, quindi per quella che mi riguarda se il motivo della speranza di una attribuzione di tale qualifica devono essere il sentirsi più considerati, non mi preoccupa, tale attribuzione mi interesserebbe al fine di svolgere al meglio il nostro lavoro, che concordo con te, potrebbe starci ed è fattibilissimo, vedremo verso marzo o aprile cosa succede.

Data invio: 13/12/2007 3:01
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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X Smittino:

1. Non mi sembra di aver fatto disinformazione, la frase che ho citato è palesemente offensiva nei nostri confronti, il fatto che l'articolo poi volesse esprimere un concetto profondamente diverso non cambia il senso della frase.

2. Non mi sembra di aver mai detto in questa discussione che non contiamo niente anche perchè non lo penso affatto, anzi mi disgusta l'idea che la società pensi questo di noi.

3. Non è mai stata mia intenzione dare a te o a chiunque altro utente di questo forum "lezioni di vita", esprimo semplicemente le mie opinioni riguardo a questo argomento. Nella frase "se vogliamo crescere, dobbiamo imparere ad assumerci maggiori responsabilità. Costi quel che costi", la parola "crescere" è riferita a noi come categoria ed è stata detta da Sicurezza nel 10° post di questa discussione, siccome penso e sottolineo PENSO che Sicurezza sia nella mia stessa linea di pensiero ho riportato la risposta che ha dato a Dago5 che immaginavo (e probabilmente mi sbagliavo) fosse della tua opinione.

Spero di aver chiarito tutto.


X Beretta98:

Io invece sono convinto che sarà proprio la qualifica a cambiare lo stato delle cose, in quanto ci sarà sicuramente meno tolleranza nei nostri confronti ed alcuni colleghi si troveranno davanti ad un bivio: cambiare comportamento o cambiare lavoro.
...E' vero che alcuni paraculati se la caverebbero comunque ma non tutti per lo meno.

Data invio: 13/12/2007 10:05
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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Ma vogliamo renderci conto che senza uno straccio di qualifica nessuno ci considera, perché non è vero che noi siamo allo stesso livello di un comune cittadino, ma siamo al di sotto. Vi faccio un es.: qualche giorno fa ero in servizio in città, mi squilla il telefonino, ovviamente mi fermo per rispondere, ma non trovando un parcheggio mi accosto nei pressi di uno scivolo per diversamente abili, non scendo e neanche spengo il motore (dato che la sosta sarebbe stata breve). Ad un tratto un tizio comincia ad inveire a voce sostenuta contro di me dicendo che non si poteva sostare lì, che noi non eravamo nessuno etc.. Io dico: “si calmi, so quello che faccio”. Lui, continuando a gridare, ferma una macchina delle ff oo. che in quel momento neanche a farlo apposta transitava lì; questi ultimi, senza sentire quali erano le mie ragioni, mi contestano il fatto chiedendomi i documenti e dando ragione al tizio che si allontana soddisfatto. Alla fine, il graduato si giustifica dicendomi che, purtroppo, doveva agire così per pararsi il c... perché quel tizio, come aveva gia fatto in passato per altri motivi simili, avrebbe informato stampa e tv locali dell’accaduto. Assurdo ma vero, ovviamente chi non ha avuto questo tipo di esperienze, non può rendersi conto della scarsa considerazione “togliendo le eccezioni”che si ha nei confronti della gpg.

Data invio: 13/12/2007 14:33
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I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici vedono allo stesso modo i tuoi errori e li fanno notare agli altri.
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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Smittino ha scritto:
Ripetita juvant: poichè la GPG ha L'OBBLIGO di intervenire per reprimere un reato, essa in quell'istante diventa un PU a tutti gli effetti per questo necessita di porto d'armi per difesa, contrariamente al 99% delle guardie volontarie che non hanno tale obbligo d'intervento.


In base a quale legge , scusa ?

Noi siamo privati cittadini che hanno avuto il porto d'armi per DIFESA PERSONALE per avere un arma ma se , paradossalmente , un rapinatore non ci degna di uno sguardo e rapina terze persone non non possiamo intervenire con l'arma !

Però non si sbaglia mai , nemmeno in servizio , se raccogliamo tutti quegli elementi necessari al successivo arresto del rapinatore da parte delle FF.OO.

Anche chiamare Polizia o CC al cellulare quando necessario rientra nelle nostre possibilità e se poi non affronterò viso a viso i malviventi perchè in sovrannumero rispetto a me o perchè un eventuale conflitto a fuoco che ne potrebbe scaturire sarebbe in realtà più deleterio che lasciarli andare via ... beh nessuno potrà mai dire che abbiamo comppiuto una omissione... anzi !
Ricordo tempo fà un poliziotto che in una banca disarmò un rapinatore con un ceffone e senza usare la sua pistola d'ordinanza . Beh gli fù conferito un encomio solenne ; cosa che non sarebbe accaduta se avessa usato invece la pistola , credetemi .

Allo stato attuale delle leggi i pubblici ufficiali possono prevenire e reprimere la consumazione di varie fattispecie di reati .
Noi GPG possiamo solamente intervenire per legittima difesa . E teoricamente effettuare fermi come privati cittadini .

Non lo dico io , lo dice il codice penale .

Per esempio controllare le borse col metal detector ok , dall'esterno . Ma all'interno io chiedo sempre di farmele aprire dal legittimo proprietario . Guai a toccare la borsa altrui con le mie mani ; rischio una bella denuncia .
E a nulla vale la parola di un eventuale pubblico ufficiale che mi investa temporaneamente della sua stessa carica ; ci vogliono gli atti scritti che poi in sede di eventuale processo le persone si rimangiano ciò che hanno detto se vedono la mala parata .

Ho detto la mia .

Ciao

Data invio: 13/12/2007 15:39
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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sicurezza ha scritto:
Ma vogliamo renderci conto che senza uno straccio di qualifica nessuno ci considera, perché non è vero che noi siamo allo stesso livello di un comune cittadino, ma siamo al di sotto. Vi faccio un es.: qualche giorno fa ero in servizio in città, mi squilla il telefonino, ovviamente mi fermo per rispondere, ma non trovando un parcheggio mi accosto nei pressi di uno scivolo per diversamente abili, non scendo e neanche spengo il motore (dato che la sosta sarebbe stata breve). Ad un tratto un tizio comincia ad inveire a voce sostenuta contro di me dicendo che non si poteva sostare lì, che noi non eravamo nessuno etc.. Io dico: “si calmi, so quello che faccio”. Lui, continuando a gridare, ferma una macchina delle ff oo. che in quel momento neanche a farlo apposta transitava lì; questi ultimi, senza sentire quali erano le mie ragioni, mi contestano il fatto chiedendomi i documenti e dando ragione al tizio che si allontana soddisfatto. Alla fine, il graduato si giustifica dicendomi che, purtroppo, doveva agire così per pararsi il c... perché quel tizio, come aveva gia fatto in passato per altri motivi simili, avrebbe informato stampa e tv locali dell’accaduto. Assurdo ma vero, ovviamente chi non ha avuto questo tipo di esperienze, non può rendersi conto della scarsa considerazione “togliendo le eccezioni”che si ha nei confronti della gpg.



Purtroppo la vista della divisa genera sfida nelle persone represse . Ecco perchè vado a lavoro in borghese e mi cambio di abito in loco . Per poter evitare queste situazioni ! Infatti se fossi stato in borghese stai sicuro che quello ci pensava 1000 volte prima di iniziare ad "attaccarti" così apertamente .
Comunque in servizio io uso l'auricolare . Evito tanti problemi !

Riguardo il codice della strada .

La sosta è vietata si ma la fermata se non specificato da apposito cartello verticale no . Se io sono nelle vicinanze dell'auto pronto a rimuoverla in caso di necessità quella è una fermata e quindi posso fermarmi anche in una zona dove la sosta è vietata .
Ma questi sono ragionamenti sopraffini che solo la Polizia Stradale ( e non tutti ) conoscono a fondo .

Ciao

Data invio: 13/12/2007 15:43
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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ombra42 ha scritto:
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bodyguardx ha scritto:
Io sono ottimista , secondo me... un giorno o l'altro si s veglieranno , ma noi dovremmo fare qualcosa di clamoroso in tutta l'italia uniti!


Si forse quando mia figlia andra in pensione, cioe' fra molto ma molto tempo ancora. Secondo me non passeremo mai come pubblici ufficiali, ci sono molti interessi e poi c'e' di mezzo il settore privato di mezzo.


Concordo però anche se dovessimo diventarlo quando i nostri figli cresceranno è una cosa che dovrà essere fatta ,interessi o non interessi io ci spero , alla fine le vite ce le rimettiamo noi..Anhce tra 100 anni ci sarà qualcuno che faraà il nostro lavoro e nel frattempo come accade ora le responsabilità continuao ad aumentare..

Data invio: 13/12/2007 16:06
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Re: PUBBLICO UFFICIALE
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Alessio ti risponderò punto per punto:

1- Non ti sembra di aver fatto disinformazione perchè appunto ti esprimi in buona fede, e si nota. Tuttavia il fatto che per te conta solo il senso della frase che hai citato, senza considerare il contesto in cui era inserita, (ovvero un artocolo di quattro pagine) palesa il fatto che hai strumentalizzato tale frase a suffragio delle tue argomentazioni.
2- Da come ti esprimi, traspare una certa amarezza sulla considerazione che, secondo te, la gente ha della figura della GPG. Ti preoccupa molto questo?
3- Ti avevo risposto in maniera molto generale quasi filosofeggiando, in quanto tu a mio avviso, rimarcando il concetto del nostro amico Sicurezza e ribadendo che la categoria dovesse prendersi le sue responsabilità, avessi peccato di presunzione esattamente come lui, ma evidentemente questo peccato l'ho commesso io, convinto di aver spiegato in modo cristallino concetti come crescita e responsabilità. Comunque tutto ciò non c'entra nulla con la convinzione comune (suppongo) che c'è tra Dago5 e me, circa il fatto che in questa Italia di marpioni che gioca a scaricabarile, le "responsabilità" vengano rimarcate sotto la luce del rovescio della medaglia, se e quando qualcosa non funziona come si deve. Anche valutare certi aspetti culturali significa essere furbi... Tra l'altro quella tra Dago5 e Sicurezza è stata soprattutto un'incomprensione a mio modo di vedere.



Sicurezza, che mi ha dato il benvenuto più caloroso su questo forum, ci ha raccontato poi, un classico qui-pro-quo da commedia all'italiana, e che pertanto rientra nella casistica che ho menzionato nell'ultimo mio post, ovvero ha incontrato un maleducato, stando alla sua versione dei fatti, che, probabilmente anche un pò represso, si sarebbe comportato così in qualsiasi situazione che glie ne avrebbe dato l'opportunità, e il poliziotto intervenuto, ha messo a tacere con saggezza, una sterile diatriba frutto dello stile di vita dei nostri tempi.



Per Opel 1972:

Opel, sai benissimo che NELL'AMBITO DEL NOSTRO SERVIZIO in caso di flagranza di reato siamo obbligati ad intervenire, e con le medesime condizioni con cui opera un poliziotto o un carabiniere che, svolgendo un piantonamento, non può abbandonare il proprio posto per intervenire su un'altro reato che si sta consumando al di fuori della competenza del servizio che sta svolgendo!
L'esempio della perquisizione della borsa che hai portato è calzante. Ripetita juvant pure a te: se tu SEI SICURO che nella borsa a cui ti riferisci c'è refurtiva, quella situazione si chiama FLAGRANZA DI REATO. A questo punto, svolgendo funzione di AGENTE (facente funzioni) DI PU (e non PU) devi intervenire come legge t'impone, se necessario anche con la perquisizione, che tra l'altro non differisce, concettualmente e legalmente, dalla perquisizione effettuata con apparecchi "metal detector" come li definisci. E' sempre un'invasione della privacy, attenzione! Ecco perchè si chiede gentilmente sempre SE vogliono farci "sbirciare" il contenuto delle borse.

Cordialmente.

Lunga vita e prosperità!

Data invio: 13/12/2007 17:14
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