Esperto 
Iscritto il: 18/1/2013 18:03
Gruppo:
Utenti registrati
Messaggi : 613
|
La mia non è una opinione, bensì un’idea che abbraccia regole; pure piuttosto ovvie. Un DPR seguito da regolamenti di autorità ed organismi collettivi o propri, articolano un addestramento, cioè le conoscenze per acquisizioni e scelte fatte con criterio per coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati, proprio perché – a monte di fatti di cronaca accaduti – è ben risaputo che la Guardia Particolare Giurata possa trovarsi ad applicare una difesa legittima armata in servizio o fuori di esso, proprio per motivi vincolati alla mansione. A fronte di ciò, è la tua ad essere una “semplice” opinione, che pure non condivido.
Dovresti informarti sul perché nel corso di un cinquantennio, siamo passati da una vigilanza disarmata o con scacciacani, a quella armata solo in servizio e per provincia, fino all’odierno PdA per difesa personale valevole in tutto il territorio anche fuori servizio. Ma se vuoi tagliare le tappe, visita le pagine dedicate ai nostri caduti, sempre troppi, pure se non sono compresi i mutilati nel compimento del loro dovere e chi fortunatamente sono usciti illesi da sparatorie e minacce armate. Aimè, questo succede per un insieme di cause e concause, come l’inadeguata operatività e l’impreparazione, che inevitabilmente portano ad una cognizione mentale (giustificata) più che da “insicuri” più verosimilmente da “soccombente”, anche quando diviene più ragionevole tentare di reagire che subire. Lo dici a me, che – tra le tante – mi sono trovato in un conflitto a fuoco dove sono stati esplosi un centinaio di colpi in pochi minuti; a me che sono svincolato per poco nel trovarmi appiedato nel bel mezzo di una esecuzione mafiosa, dove i killer (strapieni di coca trovati poi sotterrati) si sono allontanati a piedi armi alle mani cariche per coprirsi la fuga; a me che per motivi di servizio, consigliato dalla questura ho girato anche fuori servizio per circa due anni col GAP e due armi pronte… dovresti rivedere la tua conclusione. Ti sfugge il principio madre: quando porti una divisa da operatore armato divieni un bersaglio!
Impara l’arta e mettila da parte. Addestrarsi in campi adeguati e saper scegliere l’arma e il calibro più consoni alla difesa, al porto e alle mansioni (che restano in linea generale: l’arma meno “complessa” col calibro più potente nei limiti delle capacità comprovate) diventando ben cosciente che la situazione può degenerare in un attimo. Se non succederà mai, lo spero e meglio: intanto mi sarò dedicato ad una attività affine ad un lavoro che svolgo con passione (nonostante le incredibili annose problematiche). Invece, se accade – alla “fine” basta una sola volta – avrò i requisiti per fare il preferibile.
Sia ben chiaro: sto parlando di difesa legittima armata: EXTREMA RATIO. Ove possibile lascio sempre “la patata” alle autorità competenti (egoisticamente parlando, pure volentieri). Niente Rambo o poliziotti superpiù!
Infine, più che mai comprensibile che tutto questo non dovrebbe essere a cura del dipendente. Ma questa è un’altra storia. Almeno però, non si cerchi di sminuire chi affronta la materia con la dovuta professionalità, magari a proprie spese.
(PS: Col manganello contro una minaccia armata fai ben poco).
Data invio: 22/12/2013 16:50
|