...Quindi, l'iceberg si trova sotto la sua punta.
Rispondo a
beretta98La disciplina delle guardie particolari giurate e degli istituti di vigilanza (e di investigazione privata) è contenuta negli artt. 133-141 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e negli artt. 249-260 del relativo Regolamento di esecuzione, secondo i quali, detti agenti vestono l’uniforme approvata dal Prefetto (art. 254 del Regolamento) ed hanno la qualifica di pubblici ufficiali e di agenti di polizia giudiziaria
“nell’esercizio concreto delle funzioni di prevenzione e repressione dei reati contro i beni affidati alla loro sorveglianza” (Cassazione penale 1991 - 405 s.m.) per portare le armi devono munirsi della prescritta licenza (art. 256 del Regolamento).
Gli stessi agenti, a norma dell’art. 53 del vigente Codice Penale, nella veste di pubblici ufficiali possono usare le armi o altro mezzo di coazione fisica (comprese le manette), solo quando sono costretti dalla necessità di vincere una resistenza o di respingere una violazione in atto o di stroncare il tentativo di commettere un grave delitto (strage, omicidio eccetera).A dire il vero in merito alla problematica "qualifica di Polizia Giudiziaria", molte delle interpretazioni normative reperibili nel "calderone giurisprudenziale", risultano del tutto divergenti.
La "qualifica di Polizia Giudiziaria" non si ottiene con un particolare atto di nomina conferito a determinati soggetti, ma si tratta di una "funzione", intendibile come tale in termini giuridici, che una moltitudine di categorie di soggetti "svolgono" in particolari circostanze od in forma permanente. Pertanto, escludendo tutte le situazioni per le quali la Legge, più o meno chiaramente, determina in modo inequivocabile gli elementi costituenti la "funzione" (appartenenza alle forze di Polizia dello Stato, appartenenza alla Polizia locale,
nomina temporanea ai sensi dell'art. 348 C.P.P., ecc.), per molti soggetti operanti nel settore della "vigilanza" in genere le funzioni di polizia giudiziaria possono essere svolte in casi particolari. E siccome i "casi particolari" sono quasi sempre delle eccezioni genericamente previste dalle norme, l'unico organo che può valutare la validità di un'operazione di polizia giudiziaria eventualmente svolta da una guardia giurata, e quindi dello status di polizia giudiziaria temporaneamente assunto,
è la magistratura.Quest'ultima osservazione
è, secondo me, la vera risposta al problema:
nessuno, considerando le norme vigenti, è nelle condizioni di poter escludere o sostenere la tesi secondo la quale una guardia giurata possa rivestire, a prescindere dalla temporaneità della funzione, la qualifica di polizia giudiziaria.Essendo comunque certo il fatto che la "funzione" di polizia giudiziaria non è permanentemente attribuibile alle Guardie Giurate, in quanto nessuna norma lo stabilisce espressamente, è bene per conto mio e come ho già accennato, che qualora una Guardia si trovi nelle circostanze di dover attuare operazioni di Polizia Giudiziaria per fatti inerenti materie di propria competenza,
si avvalga del supporto degli organi istituzionali ai quali la qualifica di polizia giudiziaria è chiaramente attribuita in forma permanente. Ciò al fine di evitare ogni possibile conseguenza negativa in termini di responsabilità (come precedentemente sostenuto, la qualifica potrebbe non essere riconoscibile) e di garanzia di validità dell'attività giudiziaria.
Aimè, la sentenza della Cassazione sopra richiamata in questione, generalizza forse eccessivamente il criterio di attribuzione della qualifica di Polizia Giudiziaria a tutte le guardie giurate
"nell’esercizio concreto delle funzioni di prevenzione e repressione dei reati contro i beni affidati alla loro sorveglianza”, perchè non fa riferimento ad alcuna norma.
Ma è pur sempre una sentenza della Cassazione ed in quanto tale rafforza decisamente i criteri di attribuzione della qualifica di Polizia Giudiziaria alle guardie particolari giurate.Le manette, infine, il cui utilizzo non è opportunamente regolamentato a livello normativo se non per quanto riguarda la relativa adottabilità nelle operazioni di traduzione di soggetti in condizione di restrizione della libertà personale (Art. 5 L. 354/75 -
"Nelle traduzioni individuali l'uso delle manette ai polsi é obbligatorio quando lo richiedono la pericolosità del soggetto o il pericolo di fuga o circostanze di ambiente che rendono difficile la traduzione. In tutti gli altri casi l'uso delle manette ai polsi o di qualsiasi altro mezzo di coercizione fisica é vietato.”), se portate al seguito durante i servizi d'istituto (
il porto è consentito in quanto non vi sono elementi ostativi di carattere giuridico) possono senza ombra di dubbio essere utili se non addirittura necessarie, nei casi-limiti sopra riportati quali necessità di vincere una resistenza o di respingere una violazione in atto o di stroncare il tentativo di commettere un grave delitto (strage, omicidio eccetera) oltre e senza ombra di dubbio negli interventi straordinari, chiamati in forze da agenti o ufficiali di pubblica sicurezza, dove nello specifico la guardia diviene a tutti gli effetti indiscutibilmente agente di Polizia Giudiziaria.
A conclusione è doveroso specificare che neppure il Questore può decretare regolamento con ordinanze provinciali che modifichi la materia di legge.
Trattasi di un provvedimento gravissimo perché emanato in contrasto totale con la normativa vigente e non certo provinciale.
Il Questore, pure con supervisione del Prefetto, puo' disporre di normative che regolino con maggiore attenzione ai problemi locali, facendo unicamente riferimento a dei modelli già preclusi, chiamati Leggi, che di sicuro non può cambiare.
Ci mancherebbe altro che adesso qualunque
questurino si mettesse a limitare i diritti dei cittadini in base a sue invenzioni o fisime particolari calpestando ogni norma del diritto amministrativo.
È ora di capire che il primo burocrate che si sveglia al mattino non può inventarsi obblighi e doveri per i cittadini! 