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Da VERONA
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Questo è ciò che ci aspetta, il triste destino delle guardie giurate. Proprio come il collega che la scorsa notte mentre faceva il giro di ispezione in una cava nel ravennate è stato freddato da alcuni colpi d’arma da fuoco alle spalle. Cosi lo hanno trovato i colleghi, per terra morto, coperto dalla nebbia e dal buio della notte…solo come un cane. Le normative vigenti non prevedono due guardie giurate, si va da soli sempre sia per i controlli di routine che per gli interventi su allarme. Se va bene riportiamo la pelle a casa, se non ci schiantiamo contro un albero, ci facciamo sparare alle spalle, ci facciamo aggredire dai malviventi che ci aspettano. Non è la mia idea, non è fantasia bensì il succo di centinaia di episodi di cronaca realmente accaduti e di decine di colleghi morti. Da soli per strada. Di notte. Una cava, un cantiere, zone industriali deserte, case isolate. Questi sono i posti che andiamo a controllare di notte da soli e se succede qualcosa aspetteremo quando qualcuno si accorge della nostra assenza e del nostro silenzio radio. A volte anche il mattino dopo. La vigilanza privata è un mercato in crescita, i dirigenti aumentano i bilanci a discapito delle morti sul lavoro e degli infortuni, la sicurezza che dovremmo garantire ha un lato della medaglia nascosto. Ovvero la poca sicurezza dei lavoratori, delle guardie giurate che per mille euro al mese sono buttate alla merce’ dei delinquenti. Quanti di voi colleghi si rispecchiano in queste parole? Quanti di voi sono disposti a fare qualcosa per cambiare? Quanti di noi devono morire prima che cambi questa situazione? Domande senza risposte. Cosi e' morto ieri notte Salvatore,le chiavi ancora attaccate al cancello,spararato da un fucile alle spalle,cosi lo ricorderemo..lascia moglie e un figlio di 9anni..addio Salvatore, riposa in pace..
Leonardo Cea
Data invio: 30/12/2015 13:49
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