L’indagine dei carabinieri dell’ispettorato del lavoro. L’azienda forniva security ai locali di Nord e Centro ma non aveva l’autorizzazione










BRENDOLA (Vicenza) La società di vigilanza e sicurezza era abusiva: operava con i suoi bodyguard in diversi locali e disco del Nord e Centro Italia senza l’autorizzazione della Prefettura. Ma anche i suoi dipendenti, 267 in tutto, non erano in regola: 108 di loro erano addirittura del tutto in nero, senza uno straccio di inquadramento. A scovare l’agenzia di Brendola ci hanno pensato i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Vicenza con un’indagine che ha interessato anche altre province.

I militari, anche grazie alla marea di carte e documenti informatici sequestrati, hanno infatti riscontrato come la società di vigilanza privata per la durata di due anni, dall’aprile del 2011 al luglio del 2013, avesse lavorato fuori norma. Motivo per cui sono scattate le denunce nei confronti dei sei imprenditori che si sono succeduti nel tempo ai vertici dell’azienda, che nel frattempo ha cessato l’attività. Gli accertamenti dei carabinieri hanno anche permesso di contestare violazioni, di ambito amministrativo e penale, per quasi 1,4 milioni di euro. E’ ingente anche la cifra di recuperi contributivi e previdenziali che gli amministratori saranno chiamati a versare: quasi 1,3 milioni
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