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Nel 1996, su richiesta di alcuni appartenenti alla vigilanza privata, il Vescovo di Piacenza, Mons. Luciano Monari, si fece promotore verso i vertici ecclesiastici per fare riconoscere San Giorgio martire di Lydda come patrono della Guardie Particolari Giurate. Il Vescovo propose San Giorgio perché in vita svolgeva un lavoro che potrebbe paragonarsi a quello delle GPG.
Secondo l'iconografia dei Santi, San Giorgio era un personaggio che difendeva terreni e villaggi tanto che uccise un drago per salvare una fanciulla d'un villaggio da lui difeso. Giorgio è uno dei Santi Cristiani più popolari, venerato in epoche diverse nelle tradizioni cristiane, orientale ed occidentale; occupa anche un posto nell'agiografia islamica che gli dà il titolo onorevole di Profeta. É conosciuto principalmente come l'uccisore del drago e il salvatore della fanciulla.
Tutto concorre a far credere che Giorgio sia stato un vero martire che patì a Lidda (l'attuale Lod in Israele) prima della dominazione di Costantino, forse durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, cominciata nell'anno 303. Secondo la narrazione copta, la sua morte avvenne nel 307.
Giorgio, ufficiale dell'esercito romano, donò i suoi beni ai poveri quando scoppiò la persecuzione e confessò apertamente la sua fede cristiana davanti alla corte. Patì torture terribili per essersi rifiutato di offrire sacrifici agli dei, descritte nei minimi particolari e della durata di sette anni.
Il culto si sviluppò sicuramente dalla metà del V secolo, quando il suo nome fu incluso nel Martilologio Geronimiano, mentre la Chiesa orientale si riferiva a lui come al grande martire e lo invocava come patrono degli eserciti bizantini. Nel V secolo un monastero bizantino venne dedicato a lui a Gerusalemme, inoltre i pellegrini in Terra Santa tra il VI e l'VIII secolo parlano di Lidda come del luogo principale legato al suo culto e luogo in cui si trovano le sua reliquie.
Giorgio divenne Santo Patrono di Venezia, di Genova, dell'Inghilterra, del Portogallo e della Catalogna, e il suo culto si sviluppò ampiamente in Russia ed in Etiopia. Fu uno dei Quattordici Santi Protettori, che, dal XIV secolo, si ritenne avessero poteri di intercessione di speciale efficacia. In tempi diversi è stato patrono di armieri, soldati, e cavalieri.
Data la popolarità non sorprende che Giorgio compaia molto frequentemente in varie forme d'arte. La più antica rappresentazione conosciuta è un affresco del XVI secolo in Egitto, ora sommersa per la costruzione della diga di Assuan. Una statua si trova sulla facciata della cattedrale di Chatres; una bella statua ad opera di Donatello si trova nel Bargello a Firenze e rappresenta Giorgio come un giovane guerriero dallo sguardo timoroso; sulla base è incisa la battaglia col dragone. Il famoso dipinto ad opera di Paolo Uccello, conservato alla National Gallery di Londra, contiene un enorme drago con ali molto ampie e una fanciulla, mentre Giorgio è raffigurato giovane.
In coppia con San Michele compare in un quadro di Raffaello che si trova al Louvre. Un altro dipinto ad opera di Raffaello, che si trova nella National Gallery di Washington, lo rappresenta mentre uccide il drago, soggetto questo anche di un quadro di Rubens conservato al Prado di Madrid.
Nell'Abbazia di Westminster in Inghilterra, sulla grata della cappella di Enrico VII, è raffigurato in armatura completa con il drago sotto i piedi. Infine, esiste un vasto numero di immagini bizantine del santo e la sua vita e le sue leggende furono argomento frequentemente usato dai pittori russi di icone.
Allega:
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Data invio: 1/5/2007 17:23
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