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Ccnl Vigilanza privata: "Stavolta ci fregano" |
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4/1/2007 19:21 Da VERONA
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Ccnl Vigilanza privata: "Stavolta ci fregano"
di Sagittario290 Per la prima volta ci troviamo ad affrontare una trattativa contrattuale in perdita. L’arroganza e la protervia della parte datoriale che insiste nella volontà di far passare una disciplina del cambio d’appalto estremamente penalizzante per i lavoratori è degna degli istinti animaleschi primordiali che vogliono la supremazia del più forte sul più debole. Noi lavoratori capiamo il senso di voler inserire a tutti i costi una regolamentazione del cambio d’appalto che prevede la perdita di tre o più scatti d’anzianità in caso di cambio d’appalto. Se passasse la linea del cambio d'appalto con la perdita di tre scatti o più a fronte di un aumento salariale di 58 euro diviso per tre anni vorrà dire che a fronte di un aumento annuo di 19,33 euro ne perderemmo 63,39 di scatti d'anzianità. Al primo cambio d'appalto il lavoratore interessato al cambio perderà di botto 44,06 euro. E statene sicuri che di cambi d’appalto ce ne sarebbero a decine se non centinaia e nell’arco di una durata contrattuale (3 anni) tra il 75% e il 90% dei lavoratori della vigilanza perderebbe in media tra i 1.000 e i 1.200 euro l’anno di retribuzione. In pratica le aziende guadagnerebbero 45.000.000 di euro senza aumentare le tariffe alla clientela. E te credo che la Uil non viene agli incontri, che cosa dice ai suoi iscritti che hanno fatto il ccnl con un aumento di 44 euro per i datori di lavoro? A questo punto serve una presa di posizione netta dei sindacati a difesa e a sostegno dei salari e del potere d'acquisto, deve essere una presa di posizione pubblica e inequivocabile anche per evitare di essere poi additati come complici di questa situazione. Altro fattore positivo per le aziende è che a fronte della perdita degli scatti d'anzianità non avviene la perdita dell'esperienza che la Guardia Giurata ha acquisito nel tempo quindi con il cambio d'appalto fatto in questo modo il datore di lavoro si ritrova a pagare di meno un lavoratore che è già formato e con un'ampia esperienza di lavoro e che garantirebbe una qualità del lavoro elevata. Questa esperienza ha un suo valore intrinseco che non può essere ignorato né dai datori di lavoro né, tantomeno, dai sindacati dei lavoratori della vigilanza. Se lo facessero i sindacati di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs dimostrerebbero la tesi per cui più che essere i sindacati dei lavoratori sono i sindacati dei datori di lavoro. I lavoratori del settore ascoltati nei vari blog e Forum dedicati non accettano minimamente di perdere ancora denaro e diritti ma a differenza di altri comparti lavorativi non hanno un punto di riferimento preciso a cui affidarsi. Nei Forum e blog si nota una disaffezione al sindacato preoccupante ma ancor più preoccupante è la disaffezione del sindacato verso i lavoratori della vigilanza. Ormai è chiaro che per il sindacato confederale il soggetto principale non è più il lavoratore, anzi il lavoratore è una figura marginale che serve solo per perseguimento di altri scopi ed obiettivi. Obiettivi che si chiamano sanità integrativa e previdenza integrativa e gli enti bilaterali. Infatti se andiamo a vedere da chi sono stati fondate tutte le società o enti che compongono la galassia del bilateralismo e assistenzialismo sanitario e previdenziale ci accorgeremmo che sono entità che vedono tra i soci fondatori i sindacati confederali e l’organizzazione datoriale di categoria o le associazioni di categoria. Tutte cose buone per carità, utili anche ai lavoratori, se non fosse il fatto che queste entità fanno aumentare il costo del lavoro e che per compensare vengono ridotti gli aumenti salariali e nel caso in esame fanno addirittura perdere denari, facendoli guadagnare all’azienda, con il cambio d’appalto. Mai come in questa occasione dobbiamo compattarci al di là dell’appartenenza a questo o quell’istituto o sigla sindacale. 22/07/2009 11:58 http://www.rassegna.it/
Data invio: 22/7/2009 15:06
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Re: Ccnl Vigilanza privata: "Stavolta ci fregano" |
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4/1/2007 19:21 Da VERONA
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l articolo su citato e' stato scritto sul gazzettino della vigilanza del mese di luglio.
http://www.ilgazzettinodellavigilanza.org
Data invio: 22/7/2009 23:30
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Re: Ccnl Vigilanza privata: "Stavolta ci fregano" |
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Esperto
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1/8/2007 0:42 Da Roma
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-Caro RadomVis se leggi su news e cronaca:
Petizione popolare del COMITATO NAZIONALE" a "DIFESA" dei "50.000 Lavoratori della VIGILANZA" capirai che c'è qualcuno che trasversalmente si stà muovendo anche sindacalisti non in linea con le proprie burocrazie, ma in linea con i lavoratori, quindi tanto di cappello. -Poi se hai letto il comunicato (in questa stanza) della Cgil capirai che a qualcuno (anche in "alto") questo scempio non va bene! -Se a qualcuno interessa guardate cosa succede nei metalmeccanici, impariamo da loro e non dividiamoci nella vigilanza!!! Ecco perchè cisl e uil NON mettono i SOLDI in piattaforma e un serio Cambio Appalto, hanno paura del nostro voto che li spazzerebbe via!!! Referendum sul contratto, la Fiom ottiene il 94% di sì Rinaldini, «un dato assolutamente straordinario. Illegittima qualsiasi modifica della parte normativa» Oltre 410mila metalmeccanici hanno votato il referendum, proposto dalla Fiom, sull'ipotesi di piattaforma per il rinnovo del biennio economico 2010/2011. La piattaforma Fiom ha raccolto il 94,40% di sì 8.400 le aziende nelle quali è stata svolta la consultazione; 699.000 i lavoratori presenti e oltre 411.000 i votanti per una percentuali pari al 58,83%; hanno votato tutti i lavoratori anche i non iscritti alla Fiom. Contro la disdetta del contratto dei metalmeccanici fatta da Cisl e Uil, la Fiom ha ribadito che il contratto nazionale dei metalmeccanici rimane vigente fino al 31-12-2011 e non si possono cambiare le regole in corso d'opera, applicando gli accordi di gennaio. «E' un dato assolutamente straordinario», ha commentato il leader delle tute blu della Cgil Gianni Rinaldini, e spiega «c'è il contratto nazionale di cui siamo firmatari e diffidiamo da qualsiasi modifica della parte normativa perché la consideriamo illegittima. E poi i 270mila metalmeccanici che hanno votato la piattaforma separata di Fim, Uilm, Fismic e Ugl, sono una minoranza. Chiedono in 3 anni meno del salario che prima si otteneva in 2, chiedono la disdetta del contratto nazionale firmato e conquistato da tutti, per applicare l'accordo separato sulle regole che peggiora norme e diritti». «Il referendum è un nostro vizio. I metalmeccanici voglio sempre votare», aggiunge Rinaldini. A settembre riprenderà il negoziato, con una Fiom forte di questo risultato e sul tavolo ci saranno non solo la differenza tra rivendicazioni salariali con la piattaforma di Fim e Uilm ma anche soprattutto il fatto che la Fiom non riconosce la validità delle nuove regole contrattuali e insiste per rinnovare solo la parte economica del contratto dei metalmeccanici, senza toccare la parte normativa. Negli stabilimenti Fiat di Mirafiori e Pomigliano, come alla Brembo di Bergamo e alla Marcegaglia di Ravenna, Bergamo e Mantova la Fiom fa il pieno di consensi: il referendum ottiene infatti percentuali quasi bulgare: oltre 6 mila voti a favore, l'87,2%, su 7114 votanti a Mirafiori; 1.200 si', 98,7%, su 1230 votanti allo stabilimento di Pomigliano; 833 voti a favore, il 79%, su 1.091 votanti alla Brembo di Bergamo e percentuali di sì che vanno dal 95,6% al 78,3% fino al 90,32 negli stabilimenti Marcegaglia di Ravenna, Bergamo e Mantova. E alte percentuali di consenso anche alla Fincantieri di Monfalcone, 84% di sì, 636 voti a favore su 773 votanti, alla ferrari di Modena con il 92% di voti a favore pari a 649 sì su 712 votanti. www.larinascita.org Poi trai tu le conseguenze. A presto!
Data invio: 2/8/2009 23:13
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