Citazione:
Trinakria ha scritto:
[…]
Mi sorprende che un GpG (P.U.) abituato a redarre atti pubblici che fanno piena prova fino alla querela di falso attesta il suo pensiero con dichiarazioni inattendibili.
[…]
Quoto in linea di massima tutto il tuo intervento. Tuttavia non mi meraviglierei invece poi tanto.
Un meccanismo perverso a suon di leggi, circolari e normative spesso filtrate da prefetti, questori e aziende che ripropongono in altre chiavi ordinanze inadeguate alle guardie; un Ordinamento di Ordinanze volatili, divise e suddivise; regolamenti del momento sempre pronti a sbilanciare il tentativo di raggiungere un possibile equilibrio; fanno divenire la materia trattata poco chiara; spesso interpretabile dal Giudice del momento, figuriamoci per chi “comune mortale” prova decodificare questo insolito mestiere!
Così
Trinakria, (cui spero che la tua prima presenza che evidenzia una certa preparazione sia di buon auspicio per collaborare con il forum anche in futuro), neppure la tua competenza può sottrarsi all’urgente necessità di una riforma chiarificatoria del settore.
Mi spiego meglio.
La Guardia Particolare Giurata è inquadrata giuridicamente come "Incaricato di Pubblico Servizio", benché alcune sentenze della Corte di Cassazione ne abbiamo evidenziato anche la qualità di "Agente di Polizia Giudiziaria" e di "Pubblico Ufficiale"; ma solo quando, in determinate specifiche occasioni, chiamata a prestare soccorso ad altri Agenti o Ufficiali di Pubblica sicurezza Art.139 T.U.L.P.S. ed in altri SPECIFICATI casi.
I poteri delle Guardie Giurate si rifanno ad un ordinamento del 1931...
Infatti, solo una disposizione ad hoc in tema di giurisdizione e di norme processuali, come quella, fondamentale, contenuta nell'art.57 c.p.p. può attribuire ad un soggetto, sia pure investito dei poteri di vigilanza e controllo, la qualifica di ufficiale od agente di polizia giudiziaria e le correlative funzioni.
In mancanza di una siffatta disposizione legislativa, le gpg non possono essere considerate agenti di polizia giudiziaria.
Allo stato della vigente normativa, solo alle guardie volontarie ittiche (ai sensi dell'art.31 del R.D. 8 ottobre 1931, n.1604, e dell'art.22 della legge 14 luglio 1965, n.963) e zoofile (ai sensi dell'art.6, comma 2 L.n.189/2004) è riconosciuta la qualifica di agenti di polizia giudiziaria.
I verbali redatti dalle guardie giurate ittiche ed eco-zoofile, quali pubblici ufficiali, hanno forza di atto pubblico e costituiscono prova in giudizio fino a querela di falso. Ciò significa che quanto affermato dalla guardia (che è un Pubblico Ufficiale) nel verbale (per fatti accaduti alla sua presenza, acquisiti per percezione diretta e non per valutazioni o impressioni personali) è vero fino a prova contraria e ciò costituisce prova in giudizio.
Quest’ultimo aspetto determina quello che giuridicamente si può definire “potere certificativo” attribuito alle guardie giurate. Ciò discende dalla condizione per cui le guardie giurate in genere sono considerate, ai sensi dell’articolo 357 CP, pubblici ufficiali.
Immagino lo saprai, ma lo dico per altri lettori meno avezzi.
Le gpg addette alla vigilanza privata (il forum particolarmente a questi si rivolge, credo
scarface67 compreso, e pure il thread mi pare faccia specifico riferimento), salvo particolari autorizzazioni sopra viste, possono stendere dei verbali in relazione al servizio cui sono destinate; ma questi fanno fede in giudizio fino "prova contraria" e non a fino a "Querela di Falso" come avviene per gli agenti di Polizia Giudiziaria.
A dire il vero, a noi "semplici gpg" praticamente nessuno ci insegna come eseguire correttamente un “verbale”, perché da sempre, ad alcuno dei titolari delle scrivanie cui dovrebbero finire, fin più su, interessa che detti documenti abbiano un qualsiasi valore giuridico.
Quindi: ad ognuno le proprie falle!