semplicemente inaudito!

Parlando con un mio ex collega in servizio a roma alle volanti mi ha detto che quelli intervenuti illegalmente erano semplici buttafuori e non GPG con decreto ( meno male per la ns. categoria ma i giornali dovrebbero rettificare ) .
Le tre persone in divisa che si vedono nel video sono poliziotti veri del reparto volanti con addosso il giubbotto con fasce catarifrangenti che si usa per i servizi notturni . Infatti sul petto a sinistra si vedono su ogni giubbotto gli scudetti del reparto volanti ( colore bordeaux ) .

Ciao

sta bono...altrimenti si che la categoria era nei guai..altro che pubblici ufficiali:)

al tg5 hanno dato la notizia e hanno detto che erano guardie giurate!!!!!!!!!!!!


che schifo.............


sempre notizie false.

Cari Colleghi nel nostro Settore accadono cose ASSURDE......

Se confermato lo svolgimento dei fatti, questi emeriti "IMBECILLI" oltre a non sapere quali sono i loro compiti, Diritti e Doveri di una GPG, hanno dimostrato di SERVIRE IL PADRONE come dei CANI FEDELI commettendo irregolarità ed atti illegali e schierandosi con IL PADRONE invece che con i LAVORATORI decisi a DIFENDERE i proprio posto di LAVORO.
Meritano una bella lezione

Meditate gente meditate.....

Nibbio66 gli artefici di tale fatto, sono dip.ti di una società di portierato, non sono Guardie Particolari Giurate.
Nei precedenti post -di vari colleghi- è stato precisato.

Il fatto sarebbe comunque stato inaccettabile a priori, qualunque categoria l'avesse commesso; fortunatamente non erano GpG (almeno di fatto la nostra reputazione non è stata macchiata ulteriormente) ma intanto il termine GpG è stato usato impropriamente per dare un nome a chi invece il fatto l'ha commesso e con noi non centra nulla e chi non ne capisce molto del nostra settore che idea si fa se oltre alle nostre "cappellate" ci accogliamo pure quelle di "buttafuori","bodygard", "società di servizi" e "società di portierato"???
...ancora una volta le "cappellate" dei dipendenti di una società di portierato, e in questo caso centra anche la società stessa che ce li ha mandati,macchiano il nome delle GpG....ma questi mi hanno veramente rotto le p..le!!!

Non sò cosa farete voi, ma io ho scritto a Striscia la notizia facendo notare l'errore commesso dal TG5 e chiedendo giustizia.

Allego il testo della mail:

SEGNALAZIONE Errori_tv: Nel TG5 di ieri parlando del raid nella vecchia sede Eutelia di via Tiburtina a Roma, hanno detto che delle guardie giurate si sono spacciati per poliziotti per cacciare via i dipendenti in agitazione commettendo vari illeciti tra cui richiesta di documenti ecc. ecc..
Beh quelle non erano Guardie Giurate ma portieri della Barani Group che oltre a questo svolgono mansioni che non gli competono in tanti altri posti e vengono spesso scambiati per Guardie Giurate.
Il problema è questo appurato l'errore PERCHE' NESSUNO LO DICE???
Vi sembra giusto che la categoria delle Guardie Giurate venga sempre discriminata da questi fatti ???

Ieri ho mandato un mp a Fusco, speriamo che lo abbia letto e che possa fare presto un comunicato che esprima il disappunto di tutta la nostra categoria per come è stata attribuita a delle GPG la responsabilità di tali gravi e inaccettabili fatti, in maniera così esagerata e ripetuta, per il solo scopo di gonfiare la notizia, dai mezzi di informazione. Oltre la rettifica e le scuse di tali professionisti dell'informazione sarebbero bene che facessero molta piu attenzione in casi simili.

Intanto oggi ci sono stati altri sviluppi in parlamento che riporto tramite un'articolo di libero.

EUTELIA: TOUADI (PD), MARONI INDIVIDUI SOCIETA' RESPONSABILE RAID

Roma, 11 nov. - (Adnkronos) - "Chiedo al ministro Maroni di verificare se i vigilantes che la scorsa notte hanno effettuato il 'raid' all'interno dell'edificio di Eutelia lavorassero per una societa' di vigilanza privata, e quale sia il nome di questa societa'". Questo il contenuto dell'interrogazione presentata dal deputato del Pd Jean-Leonard Touadi al ministro dell'Interno Roberto Maroni.

"L'attivita' di queste agenzie di security -continua l'interrogazione- e' regolata dal testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza ed e' sottoposta ad autorizzazione del Prefetto. Il ministro verifichi se i quindici che hanno effettuato l'irruzione lavorassero, come gia' anticipato da alcuni giornali, per una societa' di vigilanza, e, qualora cosi' fosse, se non sussistano le condizioni per la revoca immediata dell'autorizzazione ad operare per tale societa' da parte del prefetto per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, cosi' come previsto dall'art. 136 del medesimo testo unico".

Un'altro articolo interessantissimo a riguardo.
Finalmente si sente parlare dei sindacati "tradizionali" della situazione della vigilanza privata.

CRONACA : Agile (ex Eutelia): Filcams, grave aggressione
Inviato da kio73 il 12/11/2009 1:04:11 (0 letture)
“La segreteria nazionale della Filcams condanna senza appello la grave aggressione attuata ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici metalmeccanici della ditta Agile (ex Eutelia) in lotta per la difesa del posto di lavoro. Tale aggressione, dagli articoli apparsi sulla stampa, sarebbe stata attuata da parte di addetti dipendenti della ditta Barani Group Linetta Servizi di Security”. È quanto si apprende da una nota della Filcams Cgil nazionale.

“Nell’esprimere piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici ed alla Fiom Cgil – si legge nella nota -, chiediamo l’immediato intervento del ministero dell’Interno perché, qualora gli stessi abbiano agito durante un servizio aziendale alla ditta Barani, sia impedito di operare per il futuro anche con ritiro della licenza qualora la stessa fosse autorizzata a operare nei servizi di vigilanza privata”.

Tuttavia “appare più probabile – aggiunge la nota - che questo atto si inserisca in quella zona grigia della sicurezza attuata con operatori non decretati che agiscono fuori dalle regole e i controlli. Chiediamo al sottosegretario Mantovano un intervento urgente – conclude il comunicato - al fine di dare certezze al settore della vigilanza privata eliminando tutte quelle aziende pirata spesso utilizzate dalla committenza per abbassare i costi, e che, da un lato colpiscono i diritti dei lavoratori e dall’altro operano ai limiti della legalità o come in questo caso addirittura fuori la legalità e contro la democrazia”.

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