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Contratti: Vigilanza privata, tre piattaforme al tavolo del rinnovo
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Contratti: Vigilanza privata, tre piattaforme al tavolo del rinnovo

Roma, 26 gen. (Labitalia) - Un unico tavolo per tre piattaforme. Questo il dato di partenza del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti alla vigilanza privata, in tutto circa 30.000 lavoratori, cifra che, però, potrebbe raddoppiare se al campo di applicazione dell'accordo si aggiungessero, come chiesto da qualche sindacato, tutti gli addetti ai servizi di guardiania non armata. Al tavolo, Filcams Cgil, Uiltucs Uil, e Fisascat Cisl si presentano con tre distinte rivendicazioni, ai rappresentanti datoriali (Assiv, Anivip, Assvigilanza, Univ, Federsicurezza, Ancst-Legacoop, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agcipsl). Le parti torneranno a incontrarsi i prossimi 8 e 9 febbraio.
Per la parte normativa, tutte le sigle sindacali mettono al centro delle loro richieste, temi centrali come una diversa classificazione dei profili professionali, la definizione dell'orario di lavoro, la gestione del passaggio dei lavoratori da una società all'altra in caso di cambio d'appalto, l'estensione del campo di applicazione del contratto. Una consistente base comune di richieste che è stata riconosciuta dai datori, che hanno accettato infatti l'apertura di un tavolo unico per la trattativa.

L'aspetto su cui si registrano le differenze più marcate nelle piattaforme è però quello salariale. Allabase delle diverse richieste, l'adesione (o la mancata adesione) alle regole per la contrattazione collettiva previste dal protocollo del 22 gennaio 2009. Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, infatti, si attengono al protocollo, mentre Filcams Cgil, rimanendo fedele alle regole del '93, chiede il recupero del potere d'acquisto dei salari biennale e basato sul tasso d'inflazione programmato nel Dpef. Con le nuove regole, invece, il salario si aumenta ogni tre anni e si basa su un indice inflattivo europeo (Ipca) depurato del prezzo dei carburanti. La Filcams Cgil ha presentato una richiesta di aumento salariale che prevede, a partire dal 1° gennaio 2009, un incremento del salario medio mensile di 135 euro lordi. "Il contratto nazionale è scaduto il 31 dicembre del 2008 -spiega a LABITALIA Sabina Bigazzi della Filcams Cgil nazionale- e dunque ora si pone anche il problema del recupero di questo anno di ritardo sul rinnovo. Chi riconosce le nuove regole della contrattazione deve infatti sapere che non è prevista, nel nuovo modello, alcuna forma di 'recupero' attraverso l'una tantum o strumenti simili". "Non abbiamo pregiudizi sulla durata del contratto, ma non possiamo rinunciare al recupero del potere d'acquisto dei salari dei lavoratori: con le nuove regole e l'Ipca -stima Bigazzi- l'aumento sarebbe di appena 80-85 euro medi mensili".

Non concorda, Vincenzo Dell'Orefice, segretario nazionale della Fisascat Cisl, che però, non si sbilancia sull'ammontare dell'aumento calcolato con il nuovo sistema. "Nella nostra piattaforma -dice a LABITALIA- non è indicato l'importo dell'aumento salariale, perché di solito questo si calcola sulla paga base. Ma i minimi tabellari, nel nostro settore, sono i due terzi della vera busta paga, perché come è noto, il resto è composto da indennità e straordinari". Per questo, spiega il sindacalista, la Fisascat Cisl chiede di "stabilire una nuova base di calcolo dell'aumento salariale". Base che comprenda anche una parte del salario variabile. Quello che poi preme a Dell'Orefice è sottolineare che "per la vigilanza privata, per tutta la filiera, occorrono politiche che favoriscano il suo sviluppo". "Abbiamo raccolto l'appello che ci è arrivato dalle parti datoriali -conclude Dell'Orefice- per fare fronte comune e chiedere al Governo e alle istituzioni preposte più attenzione per questo settore". Su questo punto insiste anche Parmenio Stroppa, segretario nazionale della Uiltucs Uil. "Contestualmente alla firma del contratto -spiega a LABITALIA- dobbiamo firmare un avviso comune da presentare al governo". Stroppa sottolinea i molti punti in comuni delle rivendicazioni. "Innanzitutto una diversa regolamentazione dell'orario di lavoro e anche una diversa classificazione del personale: si dovrebbe modificare quella attuale, passando da un'organizzazione per gradi militari a una che esalti la professionalità delle figure". Una riorganizzazione dei profili che dovrebbe puntare anche "al riconoscimento delle figure con più rischio di altre e anche a una diversificazione degli aumenti".

Stroppa propone poi che "gli appalti nel settore della vigilanza privata siano regolati come negli altri settori: ristorazione e multiservizi". "Questo permetterebbe - conclude - il passaggio automatico dei lavoratori da una società all'altra, senza perdita di anzianità di servizio".

http://www.adnkronos.com

Data invio: 26/1/2010 17:23
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Re: Contratti: Vigilanza privata, tre piattaforme al tavolo del rinnovo
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Cisl e Uil devono spiegare ai lavoratori perchè hanno firmato il nuovo modello contrattuale dove si prevedono aumenti secondo l'indice IPCA depurato dai costi energetici che porta ad aumenti miserevoli e alla depurazione della vacanza contrattuale (il recupero con una tantum dell'anno perso di non rinnovo)
Perchè ci vogliono dare salari sulla produttività (premi, straordinari ecc.) siamo tornati al cottimo dei primi del 900? più lavori più guadagni?
Prechè vogliono salari differenziati? vogliono farci scannare tra noi? la guerra tra poveri? il salario deve essere uguale per tutti, poi possono cambiare o aggiungere delle indennità!
Cosa intendono per: "una diversa regolamentazione dell'orario di lavoro" andare in contro alle aziende e dargli mano libera sulla flessibilità degli orari e straordinari liberi? vogliono mantenere la 66/2003 che da un minimo di regola a questo scempio?
Il cambio appalto nelle pulizie e nei multi servizi mantieni il posto e la postazione, ma l'anzianità la perdi!!!!! (e in qualche caso anche il livello) cosa si intendono?



P.S. flessibilità degli orari vuol dire che lavori tre ore in una postazione tre in un'altra due in un'altra ancora e lo spostamento in tempo e spese (benzina) è a tuo carico.

Data invio: 27/1/2010 0:40

Modificato da durito su 27/1/2010 0:57:56
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Re: Contratti: Vigilanza privata, tre piattaforme al tavolo del rinnovo
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21/7/2009 20:41
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durito ti quoto a stecca,come avevo già citato torniamo ai tempi dei feudi, tra 4/5 anni dovremo pagare per lavorare.!!!
comunque è colpa nostra se siamo messi così.

Data invio: 27/1/2010 10:00
_________________
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
(Dante Alighieri, Divina Commedia)
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Re: Contratti: Vigilanza privata, tre piattaforme al tavolo del rinnovo
Maestro
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Il nuovo contratto come tutti i precedenti, viene stilato nelle sedi degli istituti, dettato dai datori di lavoro, e poi "letto", firmato e sottoscritto dalle confederazioni sindacali. Ma l'importante è che ci siano colleghi che fanno le doppie triple zone, che se ne fregano dei regolamenti del questore, ecc. Questi colleghi hanno fatto e faranno sempre danno a chi realmente lavora. Ringraziamo i ruffiani, e andiamo avanti così, finchè si potrà...

Data invio: 27/1/2010 15:14
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Re: Contratti: Vigilanza privata, tre piattaforme al tavolo del rinnovo
Maestro
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28/5/2008 17:38
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durito ti quoto, e pure dani
grazie a tutti noi finirà molto presto

Data invio: 27/1/2010 15:25
_________________
BARCOLLO MA NON CROLLO
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