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Rottofreno, sparano alle spalle alla guardia giurata per 10mila euro. E' caccia |
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4/1/2007 19:21 Da VERONA
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SPARANO ALLE SPALLE - Non hanno esitato a sparare alle spalle a sangue freddo a una guardia giurata per impossessarsi di un bottino di 10mila euro.
E' un episodio di inaudita gravità quello accaduto nel pomeriggio del 22 aprile nel parcheggio del supermercato Mercatone Uno di Rottofreno, in provincia di Piacenza. Uno dei due dei criminali è stato bloccato, recuperata la refurtiva e il furgone portavalori, è ancora caccia al secondo rapinatore. La guardia giurata ferita, di 45 anni in servizio alla Securpol, è stata trasportata all'ospedale di Parma in gravi condizioni. Deve essere sottoposta a un delicato intervento. A BREVE AGGIORNAMENTI GRAVE GUARDIA GIURATA DI 45 ANNI - I rapinatori armati, probabilmente in due, sono entrati in azione intorno alle 16 a bordo di uno scooter (nella foto). Nascosti dal casco si sono avvicinati alla guardia giurata, che si stava spostando a piedi con l'incasso del supermercato, gli hanno sparato alle spalle, e poi hanno cercato di fuggire a bordo del suo furgone. A terra gravemente ferita è rimasta una guardia giurata di 45 anni dell'istituto di vigilanza Securpol. I FATTI - La dinamica dei fatti - che si sono svolti nel parcheggio del supermercato - è in corso di ricostruzione: secondo quanto si è appreso, due persone a bordo di uno scooter si sono avvicinati alla guardia a piedi che portava con sè un plico di denaro con circa 10mila euro, non hanno esitato a sparagli alla schiena. Si sono quindi impadroniti dei soldi e delle chiavi del furgone di servizio per fuggire. Ma una volta saliti sul mezzo, è scattato un sistema di blocco che li ha incastrati all'interno. Sul posto sono così giunti i carabinieri che hanno subito intercettato uno dei malviventi nei pressi del cimitero di Rottofreno. Sul posto anche i soccorsi del 118 con l'ambulanza da Castelsangiovanni e l'elisoccorso cha trasportato la guardia gravemente ferita all'ospedale di Parma. CACCIA AL SECONDO RAPINATORE - I carabinieri insieme alla polizia (nella foto il comandante provinciale Corrado Scattaretico con il questore Salvatore Arena) stanno dando la caccia anche all'altro rapinatore, fuggito a piedi dopo aver abbandonato il furgone Securpol nei pressi del campo sportivo di Rottofreno. Sono state recuperate le armi e anche gran parte della refurtiva. E' una caccia all'uomo con un grande spiegamento di forze nella zona di Rottofreno. SCATTARETICO: "E' UNA FOLLIA" - Molto dure le parole del comandante provinciale dei carabinieri Corrado Scattaretico: "Non esito a definire una follia quello che è accaduto, perchè sparare alle spalle a un uomo solo è da criminali squallidi, è fuori dalla grazia del signore". http://www.piacenzasera.it/provincia/ ... o_padre=0&tipo;_cliccato=0
Data invio: 22/4/2016 19:40
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Re: Rottofreno, sparano alle spalle alla guardia giurata per 10mila euro. E' caccia |
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8/11/2010 6:25 Da Lombardia
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Rapina al Mercatone, il fermato: «Non c'entro niente con questa storia. Ero "fatto" di cocaina»
Rapina al Mercatone, il fermato: «Non c'entro niente con questa storia. Ero "fatto" di cocaina» „ Non confessa la rapina ma ammette di essere stato sotto l'effetto di cocaina il 43enne di Binasco (Mi), fermato dai carabinieri dopo il colpo al Mercatone vicino al cimitero. Le indagini dell'Arma proseguono senza sosta. Operata alla schiena la guardia giurata Rapina al Mercatone, il fermato: «Non c'entro niente con questa storia. Ero "fatto" di cocaina» „«Non c'entro niente con questa storia. Ero "fatto" di cocaina». Queste le prime parole del 43enne italiano fermato dai carabinieri pochi minuti dopo la rapina al furgone portavalori di Securpol davanti al Mercatone Uno a Rottofreno nel pomeriggio del 22 aprile. L'uomo, pluripregiudicato residente nel Milanese, è fortemente sospettato di essere uno dei due malviventi che a bordo di uno scooter hanno sparato alle spalle a una guardia giurata di 45 anni. Il 43enne, tossicodipendente di Binasco (MI) bloccato a pochi metri dal cimitero di Rottofreno sulla via Emilia Pavese è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Antonio Colonna, e si trova in stato di fermo con l'accusa di tentato omicidio, rapina aggravata, e porto di arma clandestina. Non ha confessato ma non ha saputo spiegare agli inquirenti cosa ci facesse a piedi senza documenti nella zona della rapina. La sua posizione pertanto è al vaglio e le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo proseguono per rintracciare l'altro complice. Sulla possibilità dell'esistenza di un terzo uomo non ci sono ancora prove. Nel frattempo la guardia giurata è stata operata alla schiena e si trova ancora in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Maggiore di Parma. La pistola usata per ferire la guardia ha la matricola abrasa ed è Smith&Wesson; calibro 357 magnum. I due malviventi erano riusciti ad arraffare solo 13mila (che poi hanno abbandonato durante la fuga) dei 100mila che erano all'interno del furgone portavalori. Grazie a un sistema di sicurezza non sono riusciti ad aprire il contenuto della "pancia" del furgone: i banditi hanno tentato invano di provare a spaccare il vetro divisorio del mezzo, senza riuscirci. Dopo il colpo sono scappati a bordo del furgone, lo hanno abbandonato in via Resistenza in pieno centro a Rottofreno e sono scappati dopo aver buttato in un cassonetto le due pistole, l'incasso del Mercatone, e i vestiti che indossavano per travisarsi. Lo scooter sul quale hanno fatto il colpo è risultato essere intestato a un pregiudicato di Milano, per questo e per tanti altri sospetti, i carabinieri stanno torchiando il 43enne. Le volanti, la squadra mobile, i carabinieri delle stazioni e del Nucleo Radiomobile, la polizia municipale e la finanza hanno setacciato il territorio per ore, concentrandosi anche sul cimitero: si temeva infatti che l'altro rapinatore potesse essersi nascosto lì in attesa che le acque si calmassero. Il comandante provinciale dei carabinieri: «Sparare alle spalle è un atto vile e folle. L'uso di sostanze stupefacenti porta a compiere gesti violenti con drammatiche conseguenze. E ieri ne abbiamo avuto un'ennesima conferma». La caccia al complice continua. “ http://www.ilpiacenza.it/cronaca/rapi ... ero-fatto-di-cocaina.html
Data invio: 23/4/2016 21:39
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Re: Rottofreno, sparano alle spalle alla guardia giurata per 10mila euro. E' caccia |
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Trasportava da solo migliaia di euro: "Risparmiano sulla pelle dei vigilanti" - AUDIO
“Giuseppe stava lavorando da solo, è inaccettabile”. A parlare è Enrico Doddi, segretario nazionale Sicurezza Civile dell’Ugl, sindacato di cui fa parte anche Giuseppe Vigorito, la guardia giurata raggiunta da un colpo di pistola alla schiena durante la rapina al Mercatone Uno di Rottofreno. E’ vero, il vigilante si è recato al centro commerciale da solo, da solo ha recuperato sacchi con all’interno migliaia di euro e sempre da solo stava per mettersi alla guida di un furgone portavalori contenente in tutto circa 13mila euro. Tutto da solo. E’ normale? Lo abbiamo chiesto proprio a Enrico Doddi, che oltre a essere sindacalista dell’Ugl è da oltre 30 anni anche guardia giurata, proprio come la vittima del blitz criminale: “Sì, è tutto normale, nessuna falla nel sistema o regola non rispettata” esordisce Doddi che spiega: “Il decreto ministeriale 269 prevede che sotto una certa cifra trasportata il vigilante possa lavorare da solo. Una norma contro la quale da sempre ci battiamo”. In altre parole Mercatone Uno non ha alcuna responsabilità in materia, tutto riguarda una legge emanata dal Governo e inserita nella Gazzetta Ufficiale. Diamo dunque un’occhiata al decreto 269 che in effetti recita: - Trasporto valori per somme fino a € 100.000,00: onde evitare che tali somme vengano trasportate senza alcuna forma di protezione da personale non esperto (come ad esempio fattorini, commessi, ecc.), che più facilmente possono essere vittime di aggressioni e rapine, il trasporto potrà, pertanto, essere espletato da una guardia giurata, armata e munita del giubbotto antiproiettile. - Trasporto valori per somme da € 100.000,00 fino a € 500.000,00: tale trasporto dovrà essere espletato da due guardie particolari giurate, armate e con giubbotto antiproiettile, a bordo di un furgone blindato con caratteristica di blindatura previste dall'allegato IV del Decreto interministeriale n. 332/98, munito dei contrassegni identificativi dell'Istituto di vigilanza. - Trasporto valori per somme da € 500.000,00 e fino a € 1.500.000,00: il servizio deve essere svolto con l'impiego di tre guardie particolari giurate, armate, a bordo di furgone blindato con caratteristiche di blindatura previste dall'allegato IV del Decreto interministeriale n. 332/98 munito dei contrassegni identificativi dell'Istituto di vigilanza. Tutti comprendono facilmente che 1 milione e mezzo di euro è più appetibile di 100mila euro. E in effetti per assaltare furgoni portavalori di questa importanza entrano in azione quei famosi commando in grado di bloccare le autostrade con auto in fiamme e capaci di imbracciare bazooka e kalashnikov. Certamente per un vigilante che trasporta 100mila euro queste organizzazioni non si scomoderanno mai. Due individui a bordo di uno scooter però magari sì. E questi individui possono essere armati di pistola. In altre parole tutto è rapportato ma i rischi per chi trasporta soldi restano alti in tutti i casi. Perché allora questa norma? Risponde sempre Doddi: “Il punto è che nella commissione che ha stilato il decreto 269 erano presenti anche i rappresentanti del sistema bancario, i diretti interessati insomma, che hanno proposto di adeguare i costi della vigilanza ai rischi e al denaro trasportato. In altre parole ‘Per trasportare 100mila euro non possiamo spendere la stessa cifra impiegata per trasportare 1 milione e mezzo di euro’. In questo modo le banche hanno ottenuto di risparmiare denaro sulla pelle delle guardie giurate, perché il rischio in termini economici varia, ma in termini umani no. Che siano 10mila euro, che sia 1 milione di euro sono comunque soldi che possono far gola a qualche bandito e indipendentemente dalla quantità di denaro il vigilante rischia comunque la vita”. Doddi si dice pronto a intervenire politicamente: “Ho scritto al Ministero dell’Interno chiedendo una riunione urgente del tavolo per rivedere la norma inerente il trasporto valori. Anche perché non è il primo e non sarà l’ultimo episodio di questo tipo”. http://www.piacenza24.eu/Cronaca/7216 ... lle+dei+vigilanti%27.html
Data invio: 24/4/2016 16:38
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