Citazione:
Eragon ha scritto:
Per me la macchina se l'ha potevano cercare da soli...io nn fermavo nessuno e mi attenevo solo ed esclusivamente al mio tipo di servizio!! A mio modo hai fatto bene a dirgli così e che imparino ad uscire con più pattuglie la notte!! 
Premesso che il collega ha fatto bene ad evidenziare il problema e che la precisazione è stata appunto considerata; rifiutare però
a priori una consegna di ufficiali o dagli agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, pure che esuli dalle normali competenze di servizio, può comportare problemi molto seri per il futuro proseguimento del mestiere.
Il potere di controllo prefettizio inerisce non solo la fase genetica del rilascio (o del diniego) della licenza di VP, ma anche la fase funzionale, in relazione alle modalità in cui l’attività sarà svolta.
L’operatività può riconoscersi in un’ulteriore facoltà di controllo pubblico, in base a quanto disposto dall’art. 139 t.u.l.p.s., esercitabile sugli istituti di vigilanza o anche direttamente sulle guardie giurate, sulle quali incombe un obbligo di collaborazione con gli organi di polizia. La normativa in questione prevede, infatti, che, da un lato, gli istituti di vigilanza siano tenuti a prestare la loro opera a richiesta delle autorità di pubblica sicurezza e, dall’altro, che anche le stesse guardie giurate siano tenute ad assolvere i compiti loro direttamente impartiti su iniziativa di ufficiali o agenti appartenenti alle forze dell’ordine.
Si tratta, com’è evidente, di una forma di controllo diretto al quanto invasiva che risponde, non solo a quelle esigenze di collaborazione e coordinamento, tra “forze dell’ordine pubblico” e “forze dell’ordine privato”, ma di una disposizione che per le sue peculiari caratteristiche ben può inquadrarsi come estensione di quel principio di collaborazione civica, che, all’art. 652 c.p., sanziona penalmente quanti, in occasioni di necessità o pericolo, si rifiutino senza giusto motivo, di prestare la propria opera di soccorso.
Vediamo quindi più da vicino l’articolo del tulps qui di nostro interesse:
139. (art. 140 T.U. 1926). - Gli uffici di vigilanza e di investigazione privata sono tenuti a prestare la loro opera a richiesta dell'autorità di pubblica sicurezza e i loro agenti sono obbligati ad aderire a tutte le richieste ad essi rivolte dagli ufficiali o dagli agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria.Questo non vuole certo dire che il primo dei sopracitati può disporti qualsiasi cosa, ma come costoro hanno delle responsabilità su quanto richiesto, la gpg all’attenzione ne ha altrettante su eventuale rifiuto, cui mi auguro sia provata una inalienabile giustificazione, proprio come quella descritta dal collega
guardport in apertura.