Cominciato il processo che vede in giudizio i quattro autori della rapina messa in atto durante l'European Poker Tour di Berlino dello scorso marzo al Grand Hotel Hyatt e che fruttò ai malviventi ben €240.000.
E proprio sul denaro che si concentra l'attenzione degli inquirenti in quanto i colpevoli, tre dei quali rei confessi, non hanno voluto dire dove hanno nascosto il bottino della rapina, in un primo momento andata a buon fine.
I quattro malviventi, tre quelli che hanno compiuto il raid armati di pistole e machete mentre il quarto, la mente della banda, era seduto al tavolo di gioco regolarmente iscritto al torneo e giudicato la mente della banda, rischiano fino ad un massimo di 15 anni di carcere come ha specificato Carl Petra, portavoce del Tribunale di Berlino. Ci sarebbe inoltre un quinto uomo che avrebbe aiutato i rapitori a fuggire.
I quattro componenti della banda, due tedeschi, un libenese ed un turco, avevano pianificato tutto in modo quasi perfetto. Secondo i piani avrebbero dovuto agire nel momento in cui i portavalori avrebbero trasferito il contante dall'Hotel al Casinò che si trova immediatamente di fronte, evitando così di entrare in azione nella sala gremita. Ma Mohammed Abou C., come detto la mente della banda che era all'interno della sala a monitorare i movimenti degli addetti alla sicurezza grazie alla copertura del giocatore di poker, ha modificato il piano facendo entrare in azione i propri complici prima del preventivato. Così la loro azione ha fatto scoppiare il panico all'interno della poker room.
I testimoni della rapina hanno infatti confermato che i malviventi hanno agito con un tempismo perfetto cogliendo gli impiegati della sala impreparati con ancora il denaro contante fuori dalla cassaforte. Cosa che si sarebbe potuta verificare solo grazie ad una soffiata dall'interno.
Si prevede un processo non dai tempi brevi quindi proprio perché gli imputati sono restii a confessare il nascondiglio dei soldi, punto focale della rapina. E spunta l'ipotesi di un ulteriore complice, non ancora identificato, che potrebbe nascondere il bottino.
Roberto 'Ronnie Rosenthal' Sorrentino
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