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CRONACA : Vigilantes sparano feriti due ladri

Inviato da kio73 il 9/6/2010 2:11:22 (225 letture)

Vigilantes sparano feriti due ladri
Repubblica — 05 giugno 2010 pagina 8 sezione: NAPOLI

Due giovani di 21 e 22 anni sono rimasti feriti a Portici nel corso di un conflitto a fuoco con due guardie giurate che stavano effettuando un controllo a un deposito. I due sono stati sorpresi dai vigilanti mentre rovistavano in un container e alla vista delle guardie giurate si sono dati alla fuga. Per scoraggiare l' inseguimento, secondo quanto riferito delle guardie giurate, i due avrebbero sparato un colpo di pistola provocando invece la risposta degli uomini dell' istituto di vigilanza che a loro volta hanno esploso alcuni colpi.

www.repubblica.it

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CRONACA : Presidiato dalla vigilanza il cimitero di Montevarchi

Inviato da kio73 il 9/6/2010 0:50:00 (59 letture)

Presidiato dalla vigilanza il cimitero di Montevarchi
Pubblicata martedì 8 giugno 2010

MONTEVARCHI - In seguito ai numerosi furti verificatisi in questo ultimo mese nel cimitero di Montevarchi, l’Amministrazione Comunale ha deciso che da stasera 8 giugno il luogo sarà presidiato da vigilanza privata.

www.arezzoweb.it

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CRONACA : Ballestrero (La Lince): "La tecnologia cambia la percezione della sicurezza"

Inviato da ADMIN il 8/6/2010 17:05:46 (60 letture)

Ballestrero (La Lince): "La tecnologia cambia la percezione della sicurezza"

La Spezia. Come cambia la percezione sulla sicurezza? Quanto incidono gli strumenti della tecnologia sulla qualità di un intervento veloce ed efficace? Matteo Ballestrero, amministratore delegato della Lince, storica società di vigilanza attiva sul territorio provinciale, fa il punto della situazione in un momento dell'anno piuttosto delicato: "Il lavoro è cambiato in modo radicale. Prima si dipanava essenzialmente in un'attività notturna mentre ora si è allargato a buona parte delle ventiquattro ore: nasceva anni fa come "metronotte", colui il quale verificava le saracinesche dei locali e applicava un bigliettino che confermava l'avvenuto monitoraggio. Ma nel frattempo è cambiato tutto: soltanto il 5% dei clienti oggi richiede il servizio tradizionale (utile ma di sola deterrenza) mentre tutto il resto è cambiato grazie alle tecnologie".

Ballestrero spiega come funziona l'intero apparato: "L'impianto di allarme è collegato con periferici radio alla nostra centrale operativa (nella foto) che avvisa in tempo reale dell'avvenuto segnale la pattuglia localizzata più vicina. Dovete pensare che il nostro servizio copre l'intera provincia, da Levanto ad Ortonovo con dieci auto più una responsabile. Per la Spezia e Sarzana si aggiungono poi ulteriori due auto per completare le ventiquattro ore. Abbiamo scelto un numero così cospicuo, per privilegiare la qualità del servizio: potevamo fare lo stesso con un numero di mezzi molto inferiore ma il tempo di intervento sarebbe stato più alto. Oggi il tempo medio si aggira sui sei minuti. Abbiamo uno strumento di verifica, certificato e quindi non passibile di manomissione, capace di accertare in tempo reale tutti i movimenti, il cui report viene girato al clienti. Quando si superano gli otto minuti si lavora sui motivi, sempre con l'intenzione di migliorare".

Come avviene la gestione dell'emergenza? "Quando scatta l'allarme, viene dato un segnale alle auto, localizzate dalla centrale con sistema satellitare. Quella più vicina prende in consegna il caso schiaccia un pulsante di prenotazione. Da quel momento parte un timer fino a quando la pattuglia non giungerà sul posto e a quel punto l'operatore schiaccerà il pulsante di nuovo. I dati rimangono nella memoria".

Quali le attività e le tipologie di clienti? "Attività commerciali e impresa, minore le richieste da privato, probabilmente perché non tutti conoscono che tipo di lavoro sia. La percezione della sicurezza è cambiata così come la cultura della sicurezza ma è materia di cui si parla ancora troppo poco".

L'attività è in contatto e collaborazione con le forze dell'ordine: "Decisamente. C'è un rapporto di reciproca soddisfazione ed è obbligatorio visto che la nostra attività è disciplinata dal Ministero dell'Interno e a livello territoriale da Prefettura e Questura. Recentemente abbiamo firmato un protocollo col ministro Roberto Maroni "Mille occhi sulla città", a conferma di un rapporto virtuoso, quotidiano".

In estate aumenta la richiesta visto il moltiplicarsi di episodi di furti e affini?
"Si lavora di più ma va detto che la domanda non corrisponde in modo proporzionale agli episodi. Molti utenti sono diventati nostri clienti soltanto dopo brutte esperienze. Sul privato molti non conoscono questo tipo di servizio e pensano che il solo allarme domestico sia strumento di garanzia mentre invece non è sufficiente. Facciamo anche video-ronde, cioè ispezioni virtuali per verificare il funzionamento dell'impianto".

Un servizio provinciale che potrebbe allargarsi a Massa Carrara: "E' una strada percorribile potenzialmente. Prima non era possibile ma la normativa sta cambiando e a breve dovremo avere delle novità".


http://www.cittadellaspezia.com/

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CRONACA : VIALE UMBRIA, CONTROLLATO DAVANTI BANCA AMMETTE: "SONO QUI PER FARE RAPINA"

Inviato da ADMIN il 8/6/2010 14:19:01 (87 letture)

VIALE UMBRIA, CONTROLLATO DAVANTI BANCA AMMETTE: "SONO QUI PER FARE RAPINA"
"Sono qui per fare una rapina in banca". Ha risposto così, senza preoccupazioni, il 53enne trovato ieri mattina seduto su un gradino con una pistola scacciacani infilata nei pantaloni davanti a una banca di viale Umbria. L'uomo, con precedenti per danneggiamento e porto abusivo di armi, è stato denunciato per tentata rapina ieri alle 10.50. Le volanti della polizia sono intervenute su segnalazione della guardia giurata dell'istituto, che ha indicato un uomo che si aggirava con fare sospetto nella zona. Nel corso dei sopralluoghi il 53enne italiano aveva anche intimato alla guardia giurata di non parlare al telefono. Interrogato dagli agenti, ha provato a fare il vago. Poi, senza esitazioni, ha confessato il vero motivo per cui attendeva con pazienza sul marciapiede. (Omnimilano.it)
(08 giugno 2010 ore 13:22)

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CRONACA : Seriate, la banda del botto fallisce da Decathlon

Inviato da kio73 il 8/6/2010 0:10:20 (57 letture)

Il colpo - I ladri hanno fatto saltare la cassa continua che però era vuota. L'istituto di vigilanza l'aveva svuotata la sera prima.

Seriate, la banda del botto fallisce da Decathlon

Il botto c'è stato e la cassa continua è saltata per aria, come previsto. Peccato per i ladri, però: era vuota. Il tentato furto è stato consumato attorno alle due della notte tra il 6 e il 7 giugno da Decathlon, a Seriate. A quell'ora un gruppo di malviventi ha preso di mira la cassa continua con la ormai nota tecnica del botto: gas che viene iniettato attraverso un foro nello sportello della cassa continua e poi la deflagrazione, per raccattare tutto il contante possibile. Il botto c'è stato e la cassa è saltata, ma era completamente vuota. L'istituto di vigilanza mondialpol l'aveva svuotata completamente nella serata di domenica, giorno di apertura di Decathlon. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Seriate e le guardie private. Decathlon ha annunciato un potenziamento delle misure di sicurezza.

www.bergamonews.it

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CRONACA : TENTANO IL FURTO AL MERCATONE UNO, MA PARTE L’ALLARME

Inviato da kio73 il 7/6/2010 23:48:03 (62 letture)

TENTANO IL FURTO AL MERCATONE UNO, MA PARTE L’ALLARME

L'obiettivo era la cassaforte. A mandare all’aria il piano ci ha pensato il sistema d’allarme, collegato con l’istituto di vigilanza Sveviapol. E fallisce il colpo nella zona industriale di Surano

SURANO - Il loro obiettivo era la cassaforte. L’avevano quasi raggiunta, ancora qualche minuto ed il colpo gli sarebbe riuscito. Ma a mandare all’aria il piano ci ha pensato il sistema d’allarme, collegato con l’istituto di vigilanza Sveviapol. Al quale è collegato il Mercatone uno di Surano, grande magazzino che si trova nella zona industriale, proprio di fronte al Gulliver che spesso è stato obiettivo dei ladri.

Era l’una e cinquanta quando è scattato l’allarme. Nel giro di pochi minuti sul posto sono arrivate due pattuglie dei vigilanti, che hanno fatto appena in tempo a vedere i ladri che tagliavano la corda. Sul retro dell’edificio alcune persone sono state vista fuggire a piedi, dileguandosi nelle campagne circostanti.

Avevano forzato l’ingresso, probabilmente con qualche arnese da scasso, per poi arrivare all’ultima stanza all’interno della quale vi era la cassaforte. Ma non hanno fatto in tempo a portarla via. La segnalazione è stata inoltrata ai carabinieri della stazione di Nociglia, che sono giunti sul post per effettuare il sopralluogo. L’interno della struttura è stato ispezionato anche alla presenza del direttore, ma stando a quanto emerso pare che non sia stato portato via nulla. Maggiori indizi potranno essere forniti dalle telecamere circuito chiuso che sono installate all’interno dell’esercizio commerciale.

www.lecceprima.it

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CRONACA : Pimonte - Altro colpo della gang, svaligiato bar del centro

Inviato da ADMIN il 7/6/2010 15:16:00 (41 letture)

Pimonte - Altro colpo della gang, svaligiato bar del centro


Non si arresta l'onda di furti ai danni di piccole attività commerciali nell'area dei Monti Lattari.

di sr StabiaChannel.it

Non si arresta l'onda di furti ai danni di piccole attività commerciali nell'area dei Monti Lattari. A finire nel mirino della gang che da mesi imperversa sul territorio, è stato questa volta un bar di Pimonte, tra l'altro già rapinato circa 30 giorni fa. Entrati nel locale nella notte tra venerdì e sabato, i malviventi hanno svaligiato la cassa del bar portando via poche centinaia di euro. Prima di lasciare il luogo del reato, poi, hanno anche razziato il bar prelevando alcuni generi alimentari dagli scaffali. Da inizio maggio sono già 6 i bar rapinati dalla gang. Tutti bottini di poche migliaia di euro, tra denaro e genere alimentari.

Intanto, divampa sempre più la protesta tra i cittadini pimontesi che lamentano la scarsa presenza delle forze dell'ordine nelle ore notturne. Alle 22, infatti, chiude la locale caserma dei carabinieri. Gli stessi cittadini, infine, pensano anche a soluzioni di vigilanza privata, senza escludere la possibilità di organizzare delle ronde nelle ore notturne.

Le forze dell'ordine, intanto, indagano per risalire agli autori di tali furti. Se in un primo momento le attenzioni erano state rivolte ad una gang di rumeni, ora le indagini sembra si siano spostate su alcune persone della zona.

http://www.stabiachannel.it

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CRONACA : Forzano finestra con tanto di trapano, ladri messi in fuga dall'allarme

Inviato da ADMIN il 7/6/2010 15:07:43 (29 letture)

Forzano finestra con tanto di trapano, ladri messi in fuga dall'allarme

Val di Magra - Val di Vara. Tentato furto in villa questa notte tra Castelnuovo Magra e Caniparola proprio al confine tra le province della Spezia e Massa Carrara. Erano da poco trascorse le 4 quando è scattato l'allarme in un'abitazione indipendente che ha messo in attività una pattuglia della Lince. I vigilantes arrivati sul posto inizialmente non hanno notato nulla di anomalo. Controllando le persiane ne hanno trovata una solo accostata: aprendola gli infissi della finestra erano bucherellati da un trapano e la stessa si è spalancata con una leggera spinta. I ladri erano riusciti a forzarla e quando è scattato l’allarme collegato con la centrale operativa della Lince l’hanno riaccostata sperando che le guardie giurate non se ne accorgessero. Sicuramente erano ancora nelle vicinanze pronti ad introdursi nella casa poco dopo.
All’interno dell’abitazione non c’era nessuno e la centrale operativa della Lince ha avvisato il padre del padrone di casa che arrivato sul posto poco dopo ha confermato che i malviventi non sono riusciti a rubare nulla. Sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione per i rilievi del caso.

http://www.cittadellaspezia.com

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CRONACA : Svuotata la cassaforte al Carrefour di Costa

Inviato da kio73 il 7/6/2010 4:08:14 (55 letture)

Svuotata la cassaforte al Carrefour di Costa

lun 7 giugno 2010

CASTELVERDE - Ladri professionisti in azione nella notte tra sabato e domenica al supermercato Carrefour (l’ex Gs) di Costa S. Abramo. Dalla cassaforte custodita negli uffici della direzione, tagliata con il flessibile, sono però riusciti ad arraffare solo tremila euro, perché li ha disturbati l’ispezione inattesa di una guardia giurata dell’Ivri, che ha dato l’allarme e mandato all’aria i loro piani. Che la banda mirasse ad un bottino più consistente si può facilmente intuire dalle modalità con cui ha agito. I predoni hanno infatti disattivato il sistema di allarme con l’abilità tipica di chi sa dove e come mettere le mani. Prima di entrare all’interno del market, forzando una porta di servizio, hanno coperto il lampeggiante esterno per evitare che si notasse l’accensione della luce di allarme, quindi hanno tagliato i cavi della sirena e delle telecamere esterne per agire indisturbati. Hanno insomma pianificato e previsto tutto, fuorché l’arrivo di una guardia dell’istituto di vigilanza privato.

www.cremonaonline.it

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CRONACA : Tre arresti per armi nel Fermano,indagini rapina portavalori

Inviato da ADMIN il 5/6/2010 16:58:25 (90 letture)

Tre arresti per armi nel Fermano,indagini rapina portavalori
Forse stessa banda fallito assalto ottobre in A14

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 5 GIU - Forse sono coinvolti nel fallito assalto al furgone portavalori del 2 ottobre scorso lungo l'A14, a Cupramarittima. Su ordine del gip di Fermo un pregiudicato, la sua compagna e un insospettabile parrucchiere sono stati arrestati dalla polizia per la detenzione illegale di una pistola Ruger cal. 357 magnum, e ricettazione. In carcere Andrea Maizzi, 59 anni, foggiano residente a Fermo, pregiudicato, che al telefono parlava di una nuova rapina e pedinato mentre annotava gli spostamenti di portavalori. Agli arresti domiciliari la convivente, Maria Antonietta Montini, 47 anni, di Fermo, e Otello Sgrilli, 46 anni, di Monterubbiano.(ANSA).

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CRONACA : Sassaiola contro Guardia Giurata

Inviato da TIGER il 9/6/2010 1:50:14 (161 letture)

Ieri intono alle ore 23,00 ennesimo attacco da parte presumibilmente di alcuni rom ,nei confronti di una Guardia Giurata dell’Istituto di Vigilanza Privata di Catanzaro.La Guardia Giurata P.C. dell’Istituto di Vigilanza Privata di Catanzaro, nell’intento di fare un controllo presso la concessionaria Nissan in località Aranceto, alcuni individui che si trovavano dalla parte opposta della strada scagliava contro di esso alcune pietre che si trovavano nei pressi di un chiosco. La stessa guardia tempestivamente avvisava la centrale operativa di quanto stava accadendo chiedendo il supporto delle forze dell’ordine. Alla vista dei carabinieri gli stessi aggressori si dileguavano facendo perdere le loro tracce. Fortunatamente la Guardia Giurata non ha riportato nessuna lesione.

da: SNGG Catanzaro
http://catanzarosindacatonazionale.over-blog.com/

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CRONACA : Bomba alla Procura di Reggio Calabria. La relazione del Procuratore Di Landro al Csm

Inviato da kio73 il 9/6/2010 0:32:25 (40 letture)

Bomba alla Procura di Reggio Calabria. La relazione del Procuratore Di Landro al Csm


Bomba alla procura. (foto Ansa)
Il risveglio di fuoco della ‘ndrangheta, che piazzò una bomba alla procura di Reggio Calabria la notte tra il due e il tre gennaio scorso, colpendo al di là di ogni usanza ndranghetista lo Stato, comincia a trovare delle risposte.

Il Sole 24 Ore ha reso noti alcuni tratti della Relazione sul fallito attentato alla procura, scritta ed inviata al ministro Alfano e al Csm, dal procuratore di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro. Lo sconcerto di quest’ultimo sui fatti avvenuti, è chiaro in un tratto della sua relazione: “….mi occupo di processi penali da 25 anni e, nonostante mi sia interessato delle cosche più agguerrite ed efferate, dai Ruga di Monasterace ai Piromalli di Gioia Tauro, passando per tutte le cosche della città di Reggio, mai in passato ho ricevuto alcuna minaccia, neppure a livello di prospettazione….”

Il documento è arrivato al Consiglio e al ministro della Giustizia il 6 marzo. Tre giorni prima la corte d’Assise d’Appello confermava cinque dei sei ergastoli richiesti in primo grado per l’omicidio della guardia giurata Luigi Rende, ucciso in un conflitto a fuoco nel tentativo di sventare una rapina alle poste di Via Hecce Homo, a Reggio Calabria. Difensore parte civile di quel processo era l’avvocatessa Giulia Dieni, mentre a difesa dell’imputato si poneva l’avvocato Gatto, avvocato generale era invece Franco Scuderi, che rimpiazzava Francesco Neri, per ovvie cause. Dietro questo processo ci sarebbero le motivazioni dell’attacco alla Procura del capoluogo calabrese.

Quando Salvatore Di Landro viene infatti designato dal plenum del Csm come procuratore generale e il 26 novembre s’insedia, decide di mandare proprio Scuderi come avvocato generale per il processo Rende previsto l’11 dicembre, al posto di Neri. A motivo dello scambio c’erano “rapporti strettissimi” del sostituto procuratore generale Francesco Neri con l’avvocato Gatto, che non potevano collimare nel processo Rende.

Nella relazione per Alfano e il Csm si legge infatti: “Invero, l’aspetto disdicevole e preoccupante consisteva nel fatto che, per come era emerso anche da giornali a carattere nazionale, spesso l’avvocato Gatto aveva assistito il collega Neri in numerosi procedimenti di carattere amministrativo e di carattere penale; per cui era largamente presumibile che vi fosse un rapporto particolarmente intenso tra il dottor Neri e l’avvocato Gatto con l’anomalia nascente dal fatto che quest’ultimo era al tempo stesso difensore del sostituto procuratore generale delegato al processo e dell’imputato”.

Il giorno del processo Rende – scrive Roberto Galullo nel suo blog del Sole 24 ore riportando la relazione del procuratore Di Landro-: “il clima e la contrapposizione tra lui -l’ avvocato generale Scuderi- e la difesa fu molto forte al punto che, andando via dall’udienza, Scuderi fu inusualmente salutato con tono allusivamente minaccioso dalla gabbia degli imputati”. Anche Giulia Dieni, difensore di parte civile nel processo, comunica a Di Landro il suo disagio, fino al punto di chiedere rinuncia al mandato. Le sue preoccupazioni sono alimentate da un mutato atteggiamento nei suoi confronti del sostituto procuratore Neri e dalle parole dell’avvocato Gatto, il quale -scrive Di Landro nella relazione- “l’aveva aspramente redarguita dicendole che, a seguito della sua segnalazione alla Procura della Repubblica, si era messo in moto il meccanismo che aveva portato alla sostituzione del dottor Neri.”

Di fatto è lei, Giulia Dieni, avvocato incorruttibile, ad avere suscitato incongruenze nel processo Rende a causa dei rapporti fra Neri e Gatto. E’ preoccupata, poiché già vittima di un altro attentato, e dice a Di Landro che “il carcere le avrebbe fatto mettere un’altra bomba.”

Andrea G. Cammarata

www.newnotizie.it

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CRONACA : Tentano di entrare in un'abitazione, l'allarme blocca gli intrusi

Inviato da ADMIN il 8/6/2010 14:20:01 (39 letture)

Tentano di entrare in un'abitazione, l'allarme blocca gli intrusi

08/06/2010 12:00:42 - Piacenza:

Ladri in azione questa notte a Pontenure, presso un'abitazione dove intorno a mezzanotte sono riusciti a introdursi dopo aver forzato una finestra al piano terra. Non appena sono entrati però è scattato l'allarme collegato all'Ivri e gli intrusi sono dovuti fuggire a mani vuote prima dell'arrivo dei metronotte e dei carabinieri.

http://www.piacenza24.eu

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CRONACA : Notte di follia al Piano, rumeni aggrediscono poliziotti

Inviato da kio73 il 8/6/2010 4:50:00 (136 letture)

La Volante era intervenuta per una lite famigliare in casa

Ancona - Notte di follia al Piano, in via Fiorini al civico 35, all'altezza del supermercato "Billa" (ex Standa). Era da poco passata l'una quando una Volante della questura è intervenuta, su segnalazione al 113, per una lite all'interno di un appartamento abitato da romeni. Urla belluine provenivano infatti dall'abitazione ed i residenti, impauriti che stesse accadendo una tragedia vera e propria, hanno chiamato il numero d'emergenza.
Una volta giunta la pattuglia sul posto, i due poliziotti hanno suonato alla porta ma sono stati subito aggrediti a calci e pugni da parte degli stranieri. Uno è stato gettato addirittura giù dalle scale. Stando alle primissime informazioni raccolte, i due tutori dell'ordine sembra siano stati anche aggrediti con una coltellata ed anche una bottigliata ma il tutto è ancora da confermare.
A questo punto i due poliziotti, zoppicando vistosamente, sono usciti dal palazzo per andare a chiedere i rinforzi via radio mentre i rumeni minacciavano anche loro di chiamare gli amici connazionali.
Pochi istanti dopo, sul posto sono giunte quattro gazzelle dei carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile ed altre tre Volanti della questura oltre ad una pattuglia della polizia Municipale ed una dei metronotte. Richiesto anche l'intervento del 118 e della Croce Rossa per trasportare i due poliziotti a Torrette.
La foto inviataci gentilmente da un lettore tramite mms, bene rappresenta come era via Fiorini all'1.15.
Carabinieri e polizia sono poi finalmente riusciti a fermare tre uomini e due donne, tutti romeni, e a portarli in questura. Le loro posizioni sono al vaglio degli inquirenti. I fermi sono stati effettuati nel giro di pochi minuti. Il timore era infatti che potesse arrivare da un momento all'altro il gruppo di romeni che i fermati avevano detto di aver chiamato a far da manforte.

[Aggiornamento delle ore 2.05]

Pagina notizia e foto

Redazione Anconainforma.it

www.anconainforma.it

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CRONACA : Furto al bar dell'Ip sulla tangenziale est, via con gettoniera della slot

Inviato da kio73 il 8/6/2010 0:02:49 (35 letture)

Furto al bar dell'Ip sulla tangenziale est, via con gettoniera della slot
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Lunedì 07 Giugno 2010 09:10 . .Lecce (Salento) – Ancora un bar del distributore di carburanti Ip, gruppo Api, nel mirino dei ladri. Questa notte un furto è stato perpetrato ai danni dell'attività commerciale, sulla tangenziale est, strada per Maglie.

Ad agire tre giovani malviventi, con il volto coperto da passamontagna. È quanto è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza poste all'esterno del bar. Erano circa le due di questa notte, quando con un sasso hanno spaccato la vetrata e sono entrati nel locale, dirigendosi subito verso il registratore di cassa. Ignaro ancora il bottino recuperato. Cosa certa è che i tre sono fuggiti a bordo di una Ford Fiesta di colore scuro, rubando la gettoniera di una slot machine.

Una volta scattato l'allarme, sul posto è immediatamente piombato il vigilante dell'Alma Roma, ma dei ladri nessuna traccia. Le indagini sono ora affidate agli agenti della polizia di Lecce.

Da ricordare che solo il 20 maggio scorso, un altro furto era stato perpetrato ai danni di un altro bar del distributore di benzina Ip, sempre sulla tangenziale est, nei pressi dell'uscita per Merine. In quella circostanza i ladri erano riusciti a portare via circa 300 euro.

www.ilpaesenuovo.it

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CRONACA : Neonato rapito: ecco l'identikit della finta infermiera

Inviato da kio73 il 7/6/2010 23:41:09 (64 letture)

(PRIMAPRESS) NOCERA INFERIORE, Salerno - E' stato a diffuso dalla squadra mobile della questura di Salerno l'identikit della donna che nella tarda mattinata di oggi ha rapito un neonato dal reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale "Umberto I" di Nocera Inferiore (Salerno). Si tratta di una donna di 35-40 anni circa, alta 1,60, con i capelli castani raccolti all'indietro, di carnagione olivastra ne' chiara, ne' scura, con occhi grandi di colore marrone e il naso piccolo e arrotondato. La donna indossava occhiali da vista, camicia e pantaloni bianchi da infermiera. Anche le scarpe erano di colore bianco, sportive con la scritta Nike di colore rosa sul tallone. Questa sera sono state ascoltate per diverse ore le 4 guardie particolari giurate in servizio al momento del rapimento dell'ospedale. I vigilantes hanno riferito alla polizia di aver chiuso tutti i varchi di accesso all'ospedale in attesa dell'arrivo di polizia e carabinieri, appena ricevuta la telefonata dal reparto in cui era ricoverato Luca Cioffi il bimbo rapito. Le ricerche sono attive non soltanto in Campania, l'identikit della finta infermiera e' stato infatti diramato su tutto il territorio nazionale. (PRIMAPRESS)

www.primapress.it

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CRONACA : Vigilante che sparò al rapinatore rifiuta i riti alternativi: "Mi sottometto alla decisione del Giudice"

Inviato da ADMIN il 7/6/2010 15:11:32 (199 letture)

07 Giugno 2010
Ora il GIP fisserà l'udienza preliminare
Vigilante che sparò al rapinatore rifiuta i riti alternativi: "Mi sottometto alla decisione del Giudice"
Arconate Si è conclusa la fase delle indagini preliminari nel procedimento penale che vede come indagata la vigilante M.C. di 32 anni, residente ad Arconate, accusata di aver aperto il fuoco l’estate scorsa all’indirizzo di un uomo che stava compiendo una rapina presso il Penny Market di Pero, in provincia di Milano. Le indagini erano state affidate al pm di Milano Sergio Spadaro.

La donna tramite il suo legale di fiducia, l’Avvocato Mirko Spelta del foro di Milano, afferma di non voler accedere ad alcun tipo di rito alternativo ed ha scelto quindi di essere sottoposta a processo ordinario.

“Come si è già avuto modo di rilevare all’indomani dei fatti, La mia assistita ritiene di doversi rimettere all’operato ed alle decisioni della Magistratura e, in caso di condanna, intende quindi accettare le determinazioni che il Tribunale di Milano riterrà di assumere nei suoi confronti.
Pertanto, come per espressa scelta dell’assistita in sede di indagini preliminari si è deciso di rinunciare ad impugnare la misura interdittiva della sospensione dall’attività lavorativa per un periodo di due mesi applicatale dal Giudice per le indagini preliminari, non intendiamo ad oggi accedere ad alcun rito alternativo previsto dal codice di procedura penale, bensì sottoporci al processo ordinario” dichiara l’Avv. Spelta.

Ora il fascicolo passerà nelle mani del G.I.P. per la fissazione dell’udienza preliminare.

http://www.cittaoggiweb.it/

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CRONACA : SNGG/Gennaro Alecce:scrive al Ministro Maroni

Inviato da TIGER il 7/6/2010 13:20:00 (108 letture)

Il mese scorso avevamo detto che questa Segreteria avrebbe scritto al Questore al Prefetto di Catanzaro e al Ministro dell’Interno,e così e stato. Oggi la Segreteria Provinciale di Catanzaro del Sindacato Nazionale Guardie Giurate ha inviato una lettera agli Organi di competenza sopra citati, lamentando la non applicazione del Regolamento di servizio degli Istituti di Vigilanza Privata e delle Guardie Particolari Giurate operanti nella provincia di Catanzaro.

Nella lettera abbiamo voluto citare uno dei tanti articoli, Art 8 servizio di vigilanza mobile che prevede che dalle ore 22,00 alle ore 06,00 una pattuglia deve essere composta da un minimo di due Guardie Giurate.
A quanto pare ancora oggi, abbiamo sul territorio della Provincia pattuglie degli Istituti di Vigilanza che dalle ore 22,00 alle ore 06,00 sono composte di una sola G.p.G. ,al contrario da come il regolamento stabilisce. Pertanto chiediamo al Questore e al Prefetto di Catanzaro che si ponga fine a questa situazione facendo rispettare questo regolamento e se necessario anche con sanzioni.
Signor Ministro questa segreteria ha voluto mettere a conoscenza dei fatti anche lei in quanto,viviamo in una Regione dove la microcriminalità e criminalità non lasciano a desiderare,non chiediamo altro che le Guardie Giurate possano lavorare con maggior sicurezza e tranquillità.
Con avvertenza espressa che,in difetto di riscontro positivo,questa segreteria si vedrà costretta ad investire ogni ulteriore Autorità competente,anche in sede penale,al fine di tutelare ogni diritto ed interesse leso.

http://catanzarosindacatonazionale.over-blog.com/

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CRONACA : Tre arresti per possesso abusivo di armi: «Rapina scongiurata»

Inviato da kio73 il 5/6/2010 23:22:25 (98 letture)

Squadra Mobile di Ascoli e commissariato di Fermo danno seguito alle ordinanze restrittive del Gip Lelio Amato. Un'intercettazione registra uno dei tre mentre parla di "rapine": pedinato, annotava gli orari dei furgoni portavalori

ASCOLI PICENO - All’alba di sabato mattina, la Squadra Mobile di Ascoli ed il Commissariato di Fermo hanno dato esecuzione a tre ordinanze restrittive emesse dal Gip del Tribunale di Fermo Sebastiano Lelio Amato, su richiesta del Pm Daniela Iolanda Chimienti, per i reati di detenzione di arma clandestina e ricettazione in concorso, nei confronti di Andrea Maizzi, classe 1951, nativo di Foggia e residente a Fermo, pregiudicato, destinatario di misura cautelare in carcere; Maria Antonietta Montini, classe 1963, nativa di Porto San Giorgio e residente a Fermo, convivente del Maizzi, destinataria di misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari; Otello Sgrilli, classe 1964, nativo di Porto San Giorgio e residente a Monterubbiano, incensurato, destinatario di misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari.

Le indagini in questione, condotte in collaborazione anche con la Polizia Stradale di Ascoli ed Ancona, si inseriscono nell’ambito delle attività investigative avviate a seguito del cruento tentativo di rapina a furgone portavalori verificatosi sul tratto autostradale della A/14 nel territorio di Cupramarittima, in data 2 ottobre 2009, sventato proprio grazie al pronto intervento di una pattuglia della Polizia Stradale di Porto San Giorgio.

Pur non essendo emersi collegamenti diretti con quei fatti, fanno sapere gli inquirenti, al momento sono state accertate le responsabilità dei soggetti tratti in arresto, in ordine all’abusiva detenzione di un’arma clandestina, una pistola a tamburo marca Ruger calibro 357 magnum con matricola abrasa, sequestrata il 2 aprile scorso in occasione dell’arresto in flagranza di Fabrizio Bonalumi, classe 1988, figlio del noto pregiudicato di origine foggiana Olinto.

Quel giorno, il giovane Bonalumi, presso il Bar ubicato all’interno del distributore IP di Via Rosselli di Porto San Giorgio, per futili motivi era venuto alle mani con un avventore dell’esercizio. Dopo essersi allontanato dal posto, il giovane era tornato sui suoi passi, questa volta armato e in preda ad uno stato di esaltazione, ed aveva minacciato di morte il suo contendente ed altre persone, per poi darsi nuovamente alla fuga, creando il panico tra gli astanti.

Le indagini hanno evidenziato che quella pistola sarebbe appartenuta in realtà al Maizzi che, da tempo, l’avrebbe affidata in custodia a Sgrilli, in quanto ritenuto insospettabile, trattandosi di un incensurato parrucchiere di Marina Palmense.

Secondo gli inquirenti comunque di tale circostanza il Maizzi aveva imprudentemente messo a conoscenza il giovane Bonalumi, considerato una sorta di «figlioccio» a cui badare in assenza del padre detenuto. Il padre Olinto, infatti, il 5 novembre del 2009 è stato tratto in arresto dalle Squadre Mobili di Ascoli e Foggia e dal Commissariato di Fermo in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa per il furto milionario consumato nel maggio 2009 presso il cavou della ditta NP Service di Fermo.

E sarebbe stato proprio presso l’esercizio commerciale di Sgrilli che il Bonalumi si sarebbe recato a prelevare l’arma per mettere a segno la sua spedizione punitiva.

Dalle medesime indagini, inoltre, è emerso che anche la convivente del Maizzi avrebbe concorso nella detenzione.

Dato che nel corso delle investigazioni Maizzi, pedinato da agenti in borghese, è stato osservato mentre annotava orari e spostamenti di alcuni furgoni portavalori, e tenuto conto del fatto che, in una recente intercettazione, è stato registrato mentre colloquiava con la sua convivente circa la necessità e l’impellenza di risolvere i propri problemi economici attraverso la commissione di una non meglio precisata “rapina”, in accordo con la Procura di Fermo, gli investigatori hanno deciso di procedere con urgenza alla richiesta dei tre provvedimenti cautelari oggi eseguiti, finalizzati anche a scongiurare il concretizzarsi dei propositi criminali sopra evidenziati.

Secondo quanto rilevato dal Gip nell’ordinanza di misura cautelare, il Maizzi, definito criminale scaltro e professionista, “è in grado di procurarsi agevolmente armi ed è pronto all’occorrenza ad usarle ai fini di offesa e comunque per la commissione di attività illecite”.

Nell’abitazione di Sgrilli, titolare di un porto d’armi che sarà ora revocato, sono stati sequestrati otto fucili da caccia con relativo munizionamento regolarmente detenuti.

di redazione

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CRONACA : Dimenticata in macchina,muore bimba

Inviato da ADMIN il 5/6/2010 16:57:49 (141 letture)

Dimenticata in macchina,muore bimba
Francia, madre si allontana per 4 ore

Una bambina di 16 mesi è morta per il caldo dopo essere stata dimenticata in auto dalla madre per quattro ore. E' accaduto in Francia. La donna si trova in stato di fermo ad Arcueil, nella periferia di Parigi. E' stata una ragazza ad accorgersi della piccola, ha dato l'allarme ad alcune guardie giurate, che hanno rotto il parabrezza del veicolo e chiamato i pompieri. I medici hanno tentato di rianimare, invano, la piccola.


La madre è arrivata dove aveva parcheggiato l'auto pochi minuti dopo l'intervento dei vigili del fuoco, proprio mentre alcuni medici stavano cercando di prestare soccorso alla bambina, ormai senza vita.

Secondo quanto si è appreso dalle prime indagini, la donna ha 37 anni, lavora per l'operatore di telefonia mobile Orange (France Telecom) ed è moglie di un poliziotto. Attualmente si trova in stato di "estrema prostrazione". La donna e il marito sarebbero stati in realtà al capezzale di uno dei quattro figli, ricoverato in ospedale per una "grave malattia". La madre avrebbe vegliato tutta la notte il bambino e poi, rientrata a casa, è ripartita per andare al lavoro dimenticando però in auto la bambina di 16 mesi che avrebbe dovuto accompagnare dalla "tata".

All'annuncio della tragedia, il sottosegretario alla Famiglia, Nadine Morano, ha annunciato una riunione urgente con i costruttori di auto e i fabbricanti di allarmi per studiare la possibilità di equipaggiare i veicoli con congegni che consentano di evitare tragedie del genere.



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