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ASSIV : ISTAT: Febbraio’15 – Clima di fiducia imprese di servizi alle imprese e altri servizi


26 febbraio 2015

ISTAT: Febbraio’15 – Clima di fiducia imprese di servizi alle imprese e altri servizi


L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato cresce ancora, attestandosi a 100,4 da 94,9 di gennaio.

Migliorano le attese a breve termine: quelle sugli ordini passano da -3 a -1 e quelle sull’andamento generale dell’economia italiana progrediscono fino ad un saldo pari a -2 (da -17 di gennaio); fermi a -9 i giudizi sul livello degli ordini.

Riguardo le altre variabili che non compongono il clima di fiducia, migliorano i giudizi sull’occupazione (da -10 a -4) ma non le attese (stabili a -6); sale il saldo relativo all’andamento degli affari (da 3 a 8) e resta a -12 quello circa la dinamica dei prezzi di vendita.

Nel dettaglio settoriale, il clima di fiducia aumenta nel settore dei servizi alle imprese e altri servizi (tra gli altri, includono anche i servizi di vigilanza e investigazione in base al codice ateco), passando da 90,7 a 98,3. Diminuisce il saldo sui “giudizi ordini”, -19 da -11, migliorano invece i saldi sulle “attese ordini”, 2 da -10, e “attese economia”, -6 da -19.

Scarica documento: Febbraio ’15 – Clima di fiducia imprese di servizi alle imprese e altri servizi
http://www.assiv.it/2015/02/istat-feb ... -imprese-e-altri-servizi/

Jobs act, da 1° marzo contratto a tutele crescenti, muore art.18

venerdì 20 febbraio 2015 19:14 Stampa quest’articolo | Pagina singola[-] Testo [+]
1 / 1Schermo interoSu questo fronte, resta aperto il tema della coperture qualora non fossero sufficienti gli 1,7 miliardi stanziati in Finanziaria per il 2015, più altri 200 milioni per il 2016.

Il governo ha poi presentato altri due decreti al Jobs act, che dovranno passare al vaglio del Parlamento: quello sulla semplificazione delle forme contrattuali e il demansionamento e quello in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che punta a estendere la maternità a tutte le lavoratrici.

La norma più interessante è il superamento dei contratti a progetto, i co.co.pro, contratti che non potranno più essere sottoscritti dal 1° gennaio 2016. Da quella data, ha spiegato il ministro del Welfare Giuliano Poletti, saranno tramutate in lavoro subordinato le collaborazioni che di fatto hanno già queste caratteristiche. Rimangono in piedi le collaborazioni disciplinate da contratto nazionale, come quelle dei call center. E le partite Iva.

Resta invariata la possibilità di assumere con contratto a termine per 36 mesi per un massimo di 5 proroghe senza causalità. Mentre tramontano le associazioni in partecipazione e il job sharing, peraltro rarissimo.

L'impresa potrà variare unilateralmente le mansioni del lavoratore in caso di modifica dell'assetto organizzativo senza però modificare la retribuzione né il livello del dipendente.

Sale a 7.000 euro, da 5.000, l'ammontare massimo del voucher per il lavoratore e viene vietato il voucher per gli appalti. Semplificato anche l'accesso all'apprendistato e al part-time.

Restano ancora da fare "l'Agenzia nazionale per l'impiego e altri punti di merito come cassa integrazione", ha concluso il premier che punta entro giugno a rendere operativa tutta la riforma.

(Ha contribuito Giuseppe Fonte)



Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
http://it.reuters.com/article/topNews ... r=2&virtualBrandChannel;=0

Tar: baristi non possono fare i "vigilanti"


Tar: baristi non possono fare i "vigilanti"

Il tribunale amministrativo mette fine alla querelle su un punto del Regolamento sulla movida: gli esercenti non sono responsabili del comportamento dei clienti fuori dai locali























11 febbraio 2015

















































Il Tar di Parma ha messo la parola fine alla querelle che nel corso del 2014 ha visto contrapposti diversi esercenti dei locali della cosiddetta movida e il Comune di Parma, che a colpi di ordinanze e regolamenti ha cercato di limitare la vita notturna imponendo rigidi orari di chiusura, norme sulla vendita di alcolici e sugli stazionamenti della clientela fuori dai locali.

Proprio su quest'ultimo punto si è consumata la battaglia davanti al tribunale amministrativo, con un ricorso presentato dai titolari di cinque esercizi di via D'Azeglio. Lo scorso dicembre i baristi sono giunti a un accordo con l'Amministrazione e hanno sottoscritto il Regolamento per la Convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di pubblico esercizio, che ha consentito un ampliamento degli orari.

L'unico punto su cui i ricorrenti hanno chiesto che il Tar si esprimesse nel merito era la richiesta, da parte del Comune, che i baristi fossero responsabili della permanenza e del comportamento dei clienti nella sede stradale in prossimità dei bar. Nell'arco di dieci metri dai locali, i baristi avrebbero dovuto personalmente

(o con propri vigilantes) impedire assembramenti e comportamenti di disturbo. Una responsabilità che può essere solo di pubblici ufficiali, lamentavano i ricorrenti.

Il Tar ha dato loro ragione, riconoscendo "la palese irragionevolezza di una attribuzione ai gestori di poteri propri della pubblica autorità e, in quanto tali, non delegabili a privati". Il provvedimento, comunque, era già stato oggetto di una sospensione cautelare. (m.c.p.)
http://parma.repubblica.it/cronaca/20 ... re_i_vigilanti-107063816/

CONSIP – nuovo Documento di Consultazione del Mercato


10 febbraio 2015

CONSIP – nuovo Documento di Consultazione del Mercato


La CONSIP ha pubblicato sul sito www.acquistinretepa.it un nuovo documento di consultazione del Mercato denominato “servizi integrati di vigilanza presso gli immobili della PA”.

Il documento è scaricabile seguendo il seguente percorso: programma/iniziative e servizi/questionari e formulari/questionari per le imprese/beni e servizi agli immobili.

La pubblicazione del nuovo documento di consultazione del mercato risponde alla volontà della CONSIP di bandire una gara d’appalto per la fornitura di “servizi integrati di vigilanza presso gli immobili della PA, intesi come l’insieme di tutte le attività finalizzate alla vigilanza attiva e passiva delle proprietà mobiliari e immobiliari della Pubblica Amministrazione.

Allegato:
•CONSIP – documento di consultazione del mercato
http://www.assiv.it/2015/02/consip-nu ... onsultazione-del-mercato/

Richiesta di riforma dello stato contrattuale e giuridico delle Guardie Giurate



Richiesta di riforma dello stato contrattuale e giuridico delle Guardie Giurate










Marco Tellaroli

Bracciano, Italia


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Cari Onorevoli,

a scriverVi siamo i tanti ragazzi di tutto il Paese Italia;

Costituzione della Repubblica Italiana, art. 50 – Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.

I cosiddetti “vigilantes” o "guardie particolari giurate" stanno vivendo momenti di particolare incertezza e frustrazione.

Eppure il mercato della sicurezza privata, in Italia, si aggira sui due miliardi di euro l’anno.n barba alle disposizioni di legge e contrattuali vigenti, le Guardie Giurate possono essere mandate in servizio in condizioni di assoluta insicurezza, isolate, prive di idonei indumenti protettivi, di apparati radio, del necessario addestramento e dell’istruzione minima – e obbligatoria – su diritti e doveri degli operatori della vigilanza. Basterebbe operare, invero, un’elementare ricognizione dei mezzi che certi Istituti mettono a disposizione delle Guardie per comprendere come la stessa vita umana, prima ancora che la dignità del lavoratore, possa passare in second’ordine dinanzi alla logica del profitto”. Ed ancora, “Turni massacranti, mancanza assoluta di disposizioni scritte sul servizio e di corsi di addestramento pratico, vigilanze ad agenzie bancarie svolte in abiti civili, piantonamenti isolati ad obiettivi estremamente sensibili, giovani, neoassunti con contratto di formazione, investiti, senza alcuna esperienza, della responsabilità di delicatissimi e pericolosi servizi. Sono queste le assurde condizioni di lavoro, comuni alla maggioranza delle Guardie Giurate, che ingigantiscono l’esposizione al pericolo e fanno venir meno il diritto alla sicurezza del lavoratore, lasciando anche spazi indebiti alla concorrenza sleale tra Istituti.

In tutta Italia sono 860 gli Istituti di vigilanza, forti di un organico di quasi 40.000 unità, forniscono una serie ampia di servizi:
- attivitá di sicurezza delle aziende (supermercati, banche, fabbriche etc.) e di organismi extraterritoriali (ambasciate, sedi Onu, etc.);
- trasporto e scorta valori;
- vigilanza e videocontrollo a distanza;
- gestione dei servizi antifurto;
- sistemi centralizzati di teleallarme;
- telesoccorso;
- radiomobili di pronto intervento.



Un passo in avanti l'abbiamo fatto nel 2008 con l'entrata in vigore della Legge n. 101, la quale riconosce alle Guardie giurate lo status giuridico di incaricati di pubblico servizio, ma cos'è cambiato esattamente? Bè può sembrare, per i profani in materia, un cambiamento radicale, ma in realtà non è cambiato assolutamente nulla tranne che qualche piccolo accorgimento. - dai primi metronotte che si aggiravano in bicicletta nelle vie dei centri urbani, le guardie particolari giurate sono lo strumento più capillare di controllo offerto ai cittadini; - il disagio che da anni investe la categoria delle guardie particolari giurate (GPG), diventata ormai un vero corpo al servizio dei cittadini e, molto spesso, utile alle forze dell'ordine, riguarda il mancato riconoscimento di una specifica funzione che ne attesti uno specifico status giuridico; - le guardie particolari giurate prestano la loro opera di vigilanza presso enti pubblici e privati, sono ormai figure di spicco nelle attività commerciali di cui il cittadino è utente: banche, supermercati, ospedali, centri commerciali, aeroporti, trasporto valori; - la disciplina vigente in materia di sicurezza privata risale al Regio Decreto del 18 Giugno 1931 n. 773, e nel relativo regolamento di esecuzione, approvato con Regio Decreto 6 Maggio 1940, n. 635.. Il riconoscimento della qualifica di «incaricato di pubblico servizio» è stato un passo importante, anche se molto piccolo, scaturito dalla diversificazione dei compiti assegnati a questa categoria di lavoratori, i quali, sempre più spesso, stanno integrando le forze dell'ordine nel controllo degli obiettivi sensibili, quali le strutture aeroportuali e portuali, gli uffici pubblici, le strutture sanitarie e così via; - le mutevoli e svariate condizioni d'impiego delle guardie particolari giurate e le continue richieste di una maggiore sicurezza in alcuni settori privati e della pubblica amministrazione rendono la legislazione in materia soggetta a continue modifiche, ciò che genera vuoti normativi e lascia all'interpretazione personale di prefetti e questori la soluzione dei continui quesiti sollevati; non univoco risulta l'orientamento della Corte di cassazione; - attualmente, al livello giuridico, la figura delle guardie particolari giurate si può collocare a metà strada tra il privato cittadino e gli agenti delle numerose forze di polizia presenti sul territorio; - il riconoscimento di servizio di pubblica utilità, inserito di recente nel testo unico di pubblica sicurezza, non consente, agli istituti di vigilanza, l'utilizzo dei sistemi di segnalazione visiva ed acustica di emergenza, per reprimere e contrastare il reato contro il patrimonio - si ricorda che l'80 per cento del denaro nel nostro Paese viene trasportato dalle guardie particolari giurate - né alle guardie particolari giurate è riconosciuto alcun potere, di nessun genere - questione che, ad avviso dell'interrogante, risulta inaccettabile a fronte dei compiti che oggi lo stesso Stato affida loro; - la guardia particolare giurata, come si evince dalla definizione, al momento del rilascio dei titoli effettua un giuramento di fedeltà al Capo dello Stato e alle sue leggi, il medesimo che prestano gli appartenenti alle forze dell'ordine e armate nonché tutti coloro che devono esercitare delle pubbliche potestà: -Dopo la suddetta Leggen. 101, chi ci aggredisce è passibile d'arresto in quanto viola gli artt. 336, 337 c.p, ma se operiamo singolarmente come potremmo dimostrare una cosa del genere?i nostri verbali proprio come quelli di un cittadino valgono fino a prova contraria (per il particolare servizio che espletiamo valgono praticamente nulla) mentre a noi sarebbe di indubbia utilità poter redigere verbali validi fino ad impugnazione di falso, caratteristiche attualmente attribuibile solo ed esclusivamente al pubblico ufficiale. Vi sono altri articoli incorporati in questo nuovo status giuridico, ad esempio l'interruzione di pubblico servizio, ma anche in questa fattispecie, chi perpetra il reato va via prima del sopraggiungere delle autorità e noi, come nella maggior parte dei casi, siamo soli senza alcun collega in supporto immediato. Espletiamo servizi di piantonamento presso: tribunali, aeroporti, istituti di credito, ospedali ed enti sanitari, supermercati, centri commerciali ecc.; espletiamo inoltre servizi di pattugliamento e trasporto e scorta valori. Il nostro lavoro è molto frustrante, ci tiene lontani dalle nostre famiglie, c'è chi espleta solo servizi notturni, ma nonostante ciò lo svolgiamo con dignità e precisione, rischiando la vita per 1.200€ o meno al mese. Veniamo trattati come oggetti, spesso ci tocca stare in piedi all'esterno di un istituto di credito espletando un servizio antirapina proteggendoci solo con un giubbotto antiproiettile; stare così tanto tempo in piedi non giova assolutamente alla salute, soprattutto se questo deve essere fatto con temperature invernali di -10° od estive di +40°, infine, ma non per ultimo, siamo beni sacrificabili in quanto non siamo protetti da un box blindato ma i primi ad essere uccisi in caso di rapina siamo noi all'esterno. Sui servizi in generale non possiamo neppure verificare se una persona è autorizzata o meno in quanto non abbiamo la facoltà di poter chiedere i documenti; la centrale operativa ci comunica le segnalazioni d'allarme pervenute presso gli uffici di gestione, inviandoci sul posto per verificarne la veridicità, ma nonostante ciò non abbiamo neppure i segnalatori luminosi ed acustici per segnalare ai passanti che siamo in emergenza e, se riuscissimo a sorprendere un criminale in flagranza, non potremmo neppure arrestarlo in quanto non possediamo tale facoltà. Il Ministro dell'Interno ha varato un D.M., più precisamente il n. 269, il quale specifica la capacità tecnica delle Guardie giurate nonché in che modo devono operare gli istituti. Nel Decreto su menzionato vi sono tantissimi articoli che impongono dei comportamenti alle Guardie ancor più sfavorevoli rispetto alle situazioni createsi in mancanza di essi, esempio lampante di ciò è il poter intervenire a seguito di un allarme singolarmente verificando prima dall'esterno eventuali anomalia e, in mancanza di queste, procedere all'ispezione interna. Da una prima analisi sembra non esserci alcuna anomalia, ma chi opera nel corpo della Vigilanza privata sa che nella fattispecie vi sono moltissime lacune, in quanto, chi commette il reato non entrerà mai dalla porta principale, bensì si nasconderà all'interno fin dall'orario d'apertura, oppure perpetrerà un foro in zone adiacenti all'utenza che ovviamente non possono essere viste dalla Guardia giurata; grazie all'Ex Ministro dell'Interno gli operatori si troveranno in situazioni ad alto rischio, quindi a dover affrontare un numero indefinito di persone che potrebbero essere armate, completamente solo senza alcuna copertura, per cui in caso di emergenza non potrebbe neppure inviare una richiesta d'aiuto alla Sala Operativa oppure ad un collega. Ci sono degli enti preposti alla tutela dei lavoratori, i "leggendari" sindacati, che dovrebbero tutelarci, ma purtroppo anch'essi restano nel silenzio più totale, nonostante svolgiamo compiti analoghi ai corpi di Polizia, siamo giuridicamente inquadrati come degli uscieri e neppure questo viene reso noto. Abbiamo visto tantissimi colleghi cadere in servizio e dallo Stato sempre e solo silenzio, per loro non siamo nulla, ecco perché probabilmente non prendono alcune iniziative per apportare un cambiamento radicale in questa categoria e, quindi, far cessare tutti questi decessi. Ogni giorno ci tocca combattere tra la Legge e la criminalità e così non è possibile continuare, poiché la paradossale situazione non coinvolge solo noi operatori, bensì anche le nostre famiglie. Pensavamo e speravamo che questa situazione fosse su scala Europea, almeno così potevamo interfacciarci con i colleghi d'Europa per trovare un rimedio, per cui abbiamo intrapreso l'iniziativa di inviare delle richieste di delucidazione agli Stati: Francia, Belgio e Spagna (ALLEGATO A), i quali molto celermente hanno fornito le risposte che tanto attendevamo, dalle quali abbiamo potuto apprendere che nei paesi succitati le Guardie giurate hanno compiti di Polizia giudiziaria. Per la fattispecie sopra esposta si sono pronunciati molti Giudici della Corte di Cassazione, confermando e sentenziando che lo Status giuridico attribuito alle guardie nell'espletamento delle proprie funzioni è di agente di polizia giudiziaria . Tutto il malumore e le sentenze favorevoli sono state ampiamente esposte agli organi di Stato , ma di questi solo la minima parte ha risposto , mentre il resto come di consueto, se ne è lavato le mani. Non chiediamo la Luna, ma solo quello che è giusto, che corrisponde in sintesi: avere la qualifica di Polizia giudiziaria nell'espletamento delle proprie funzioni (con dovuto addestramento); poter arrestare ammanettando in caso di necessità il reo (con dovuto addestramento); avere delle auto conformi al tipo di servizio espletato, per cui dotate di segnalatori acustici e lampeggianti; essere remunerati per i rischi effettivi che corriamo; indire un concorso pubblico per le assunzioni in modo da avere più selezione. È impossibile che noi Guardie giurate siamo ancora qui a combattere per avere ciò che ci spetta, mentre dei volontari come i guardia pesca sono agenti di Polizia giudiziaria o come la protezione civile che ha i sistemi acustici e visivi di emergenza sulle auto, nonostante le loro uscite in emergenza sono più uniche che rare. Signori Parlamentari e Ministri, le fonti del diritto comunitario sono principalmente i regolamenti e le direttive, ma è evidente che il nostro Stato con queste ultime non è in grado di giungere ad una conclusione accettabile, per cui richiediamo formalmente un vostro massiccio intervento regolatore. Siamo stanchi di lottare quotidianamente contro i criminali e la Legge, contro la vita e la morte, contro il sopravvivere per strada e nella vita privata a causa di tante ore di servizio e stipendi da fame, ma soprattutto siamo stanchi della totale indifferenza del nostro Stato. Se ed in quale modo intenda provvedere al fine di realizzare un riconoscimento giuridico di status, poteri e funzioni nei confronti della categoria indicata. (4-10671)

Non c'è alcuno scopo politico in questa operazione»; assicurano, «non è né di destra né di sinistra. Cambiare si può, basta poco». La petizione ondine avrà lo scopo di sollecitare lo Stato Italiano ad attivarsi per la riforma giuridica delle Guardie Particolari Giurate d'Italia e attivare un'interrogazione parlamentare.

Cordiali Saluti

Marco Tellaroli



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Lettera a



Parlamento Italiano

Piazza del Viminale, 1 Roma 00184IT Ministro dell'Interno

Via Veneto 56 - 00187 Roma Ministero del Lavoro e delle Poliche Sociali

Richiesta di riforma dello stato contrattuale e giuridico delle Guardie Giurate
https://www.change.org/p/parlamento-it ... ico-delle-guardie-giurate

Sicurezza sul territorio: le tre proposte di “Viviamo Olgiate Insieme”


LE PRESENTA IL COORDINATORE ALBERTO PISONI






Sicurezza sul territorio: le tre proposte di “Viviamo Olgiate Insieme”




OLGIATE OLONA - “Crediamo che il programma sottoscritto di fronte ai cittadini in campagna elettorale rappresenti una serie di promesse da mantenere, in ogni caso e in ogni condizione”; è con queste parole che Alberto Pisoni di Viviamo Olgiate Insieme ha introdotto la spiegazione di quali siano le proposte del suo gruppo in materia di sicurezza del territorio.

“Vogliamo proporre idee ed iniziative che, se accolte, potrebbero migliorare le condizioni del nostro paese, soprattutto in un periodo come questo in cui la gente percepisce un senso di insicurezza sempre più grande. Il nostro Comune, insieme a Marnate e Solbiate, ha sottoscritto una convenzione che prevede che i comandi delle polizie locali lavorino in sinergia, credo di poter affermare che questo testimoni la volontà di aumentare la sicurezza sul territorio; da parte nostra, dunque, ci permettiamo di fare alcune proposte, sperando che vengano prese in considerazione.



TRE PROPOSTE

Per prima cosa ci piacerebbe vedere più spesso gli agenti della Polizia Locale girare a piedi per i vari rioni; questo permetterebbe di instaurare un rapporto di fiducia ancora maggiore con i cittadini, che in questo modo sarebbero spinti a collaborare in maniera più fattiva ed efficace, segnalando i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana di un comune come il nostro.

In secondo luogo vorremmo che l’Amministrazione considerasse di stipulare un accordo con una ditta di vigilanza privata per avere un’auto che percorra le nostre strade durante le ore notturne; questo permetterebbe di rispondere alle segnalazioni in maniera più veloce, facendo quindi sentire i cittadini più sicuri.

L’ultima proposta è quella di stendere un accordo con una compagnia assicurativa per dare la possibilità ai cittadini di stipulare, gratuitamente o sotto il pagamento di un piccolo contributo, un’assicurazione contro il furto, la rapina e l’estorsione.

Questo permetterebbe di ricevere un grosso aiuto in caso si verificasse uno di questi eventi sia a livello pratico (molte polizze, infatti, prevedono l’intervento immediato di fabbri o vetrai per riparare velocemente i danni), sia a livello psicologico e fisico, con l’aiuto di medici e psicologi.

In molti Comuni ciò avviene già, crediamo che potrebbe essere utile anche nel nostro”.



















Loretta Girola
pubblicato il: 04/02/2015
http://www.informazioneonline.it/LAY0 ... 07.aspx?arg=1013&id;=18740

12° RADUNO NAZIONALE DELLE GUARDIE GIURATE

Il 12° RADUNO NAZIONALE DELLE GUARDIE GIURATE si terrà domenica 19 APRILE 2015 a Piacenza, unica città italiana dove esiste un monumento dedicato a tutte le GUARDIE PARTICOLARI GIURATE.

Il programma verrà pubblicato al più presto, comunque l’inizio della cerimonia avverrà verso le ore 10 con termine attorno alle ore 13.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI.

(Il Presidente dell’ Associazione Guardie Giurate in Congedo, Giordano Lacasella)

Affidamento dei servizi di vigilanza privata: in arrivo un provvedimento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Vigilanza contratti pubblici)


23 gennaio 2015

Affidamento dei servizi di vigilanza privata: in arrivo un provvedimento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Vigilanza contratti pubblici)


In applicazione del regolamento in tema di “disciplina dell’analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell’impatto della regolamentazione (VIR) (G.U. n. 278 del 27 novembre 2013), l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha avviato la consultazione on-line (www.anticorruzione.it) al fine di acquisire ulteriori valutazioni o aspetti critici da approfondire in merito agli affidamenti di servizi di vigilanza privata.

L’iniziativa dell’Autorità nazionale Anticorruzione trova origine da una segnalazione della Prefettura di Roma che ha evidenziato alcune criticità in relazione agli appalti indetti per l’affidamento dei servizi di vigilanza privata.

Tali criticità attengono, in particolare:
•all’esatta indicazione dell’oggetto dell’appalto;
•alla corretta individuazione dei requisiti di partecipazione da fissare nel bando di gara;
•alla determinazione della formula per individuare l’offerta economicamente più vantaggiosa;
•ai ribassi eccessivi proposti dagli operatori economici in sede di gara;
•alle modalità di attuazione del c.d. “cambio appalto”.

Sul sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione è disponibile il documento di consultazione realizzato dall’Autorità a seguito delle osservazioni emerse dal tavolo tecnico avviato lo scorso mese di novembre che ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche di un rappresentante dell’ASSIV.

Articolo a cura di: Assiv Informa
http://www.assiv.it/2015/01/affidamen ... lanza-contratti-pubblici/

Guardie Giurate: SIAMO TUTTI POSSIBILI MAURO PELELLA

Cari amici del blog, oggi vorrei apportare alla vostra attenzione, un fatto a me molto caro, in quanto si parla di Vigilanza e del rischio delle Guardie Giurate, che quotidianamente mettono la loro vita in seria difficoltà, non per gusto, ma per obblighi ed esigenze che vengono richieste da uno Stato assente, ed incapace nel definire un ruolo come la Guardia Giurata, che oramai è tabù assoluto.

Mi riferisco in particolar modo alla vicenda di Mauro Pelella che si è conclusa ieri in Cassazione e che potete leggere a questo articolo dove sono stati confermati 11 anni e 4 mesi, per l’omicidio colposo durante una rapina in Banca a Quinzano d’Oglio il 4 Aprile 2011, e nonostante la difesa degli Avvocati del Pelella, la Cassazione ha confermato quanto in precedenza nei confronti della Guardia Giurata.

Il tutto può essere condivisibile oppure no, e sinceramente ognuno può farsi le proprie considerazioni per questa sentenza, ma ciò che voglio analizzare assieme a voi, non è tanto il fattore di questa decisione che ha condizionato non solo la vita di Pelella, ma bensì la vita delle Guardie Giurate che si riconoscono in questo scritto, datosi che adesso, prima di estrarre l’arma per potersi difendere e salvarsi la vita, ci dobbiamo pensare un attimo, ovvero, quell’attimo che potrebbe decidere il nostro futuro e quello dei nostri figli, ma è anche quell’attimo in cui potremo perdere la nostra vita per mano altrui, considerato che il nostro tempo di reazione sarà sicuramente impoverito dal timore di poterci veder condannati e rovinati.

Sicuramente Mauro Pelella, forse avrà esagerato nel esplodere quei maledetti 15 colpi dalla sua pistola d’ordinanza, ma questo lo può capire solamente chi fa un lavoro in cui potrebbe perdere la propria vita per colpa di delinquenti che non si mettono scrupoli a farti fuori per la loro libertà di assassini.

Quanti di noi si sono trovati nella situazione di Pelella che ovviamente è stato costretto a fare quel gesto??e quanti di noi hanno subito delle vere e proprie situazioni da guerriglia dove purtroppo spesso sono rimasti uccisi colleghi e padri di famiglia??

Purtroppo i nostri legislatori fanno in fretta a legiferare, perchè tanto ci sono le guardie giurate che stanno zitte e non si ribellano a questo status vegetativo in cui siamo costretti ad operare, ma conviene fare questo mestiere per 1100 euro al mese???Conviene rischiare la vita con la possibilità di restare ucciso o nella migliore delle ipotesi, rimanere marchiato a vita come Pelella???Perchè a fare il trasporto Valori non ci vanno gli Uomini dello Stato come accadeva nel 1970 con furgoni blindati, macchine di scorta e semafori bruciati??Almeno se loro fanno fuoco per difendersi, hanno la legge dalla loro con l’art. 53 del c.p in base all’uso legittimo delle armi, mentre noi non possiamo avvalerci di quell’articolo, e questo già la dice lunga….

Perchè darci delle armi in mano, che comunque vada non possiamo utilizzare per difenderci perchè comunque vada rimaniamo fregati????

Perchè chi dovrebbe tutelarci se ne frega altamente nascondendosi dietro la parola “privati quali siamo“e ci usa/strumentalizza a comodo, per colmare la propria incompetenza nella gestione delle risorse Statali??? Se siamo privati, perchè lo Stato ci mette in condizione di affrontare la criminalità organizzata come quotidianamente facciamo???A quale cittadino privato, viene richiesto di affrontare la delinquenza in modo così evidente, ma così nascosto da Leggi create ad hoc per confondere le situazioni e renderle opinabili nel momento delle nostre richieste????

Un idea ce lo, ma la esporrò nel momento che sarà attiva la nostra Associazione a tutela delle Guardie Giurate che verrà presentata a giorni a tutti voi……..

Come possiamo difendere i beni altrui, se nessuno difende la nostra persona come lavoratore e UOMO????

Rohttps://ingiustiziedellarete.wordpress ... ibili-mauro-pelella/berto P.

Lavoro Roma, cercasi addetti alla sicurezza in aeroporto

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