 “Tieniti Forte sta arrivando il Fondo For.Te.” 

03 novembre 2017


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Il Fondo For.Te. incontra le aziende a Milano il 16 novembre

Il Fondo For.Te., Fondo interprofessionale di riferimento di FederSicurezza e Confcommercio, organizza una serie di eventi dedicati a tutte le aziende che vogliono crescere e centrare i propri obiettivi attraverso la formazione continua dei propri collaboratori.

I primi tre appuntamenti si terranno a Milano, Bologna e Venezia nel mese di novembre, per poi proseguire anche nel corso di tutto il 2018.

Gli eventi saranno condotti da Anthony Smith, Executive Business Coach, Motivational Coach e Inspirational Speaker per numerose aziende del panorama italiano e internazionale.

Un’occasione da non perdere per capire come usufruire al meglio degli indiscutibili vantaggi che offre una formazione ben articolata alla crescita professionale delle risorse umane e delle aziende, ma anche per mettere concretamente a frutto, e far rientrare in azienda sotto forma di formazione per i dipendenti, un contributo che in ogni caso va corrisposto mensilmente, per legge, all’Inps.

Il prossimo appuntamento è previsto il 16 novembre a Milano, dalle ore 18, presso la Star Hotel Rosa Grand.

La partecipazione è a numero chiuso.

Vi invitiamo pertanto a prenotarvi il prima possibile cliccando sul seguente link: http://www.fondoforte.it/tieniti-fort ... o-il-fondo-for-te-milano/ o compilando direttamente la scheda di iscrizione in allegato, da reinviare all’indirizzo email [email protected].

Guarda il video
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=177

Ccnl vigilanza privata, trattative riaperte

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Riprendono i lavori per il rinnovo del Ccnl. Gabriele: "non perdiamo di vista la filiera della sicurezza"

Dopo la pausa estiva ripartono le trattative per il rinnovo del Ccnl del settore della vigilanza privata.

Torna sul tavolo il tema fondante dell'ambito di applicazione della nuova disciplina, che, alla luce delle revisioni e delle integrazioni apportate da tutte le Parti Sociali, prevede nella sua ultima versione un elenco esemplificativo e non esaustivo delle attività con una clausola di salvaguardia volta a consentire l'adeguamento in itinere della sfera applicativa in presenza di modifiche e/o integrazioni della normativa di riferimento del settore.

Prosegue la discussione anche sui principi regolatori della disciplina del cambio di appalto: dopo una prima valutazione di parte sindacale del testo presentato dalle Associazioni datoriali, e sottolineata l'importanza di tener ben distinta la fattispecie da quella del trasferimento d'azienda ex art. 2112 c.c., le OO.SS. presenteranno le proprie osservazioni in occasione del prossimo incontro.

Per Luigi Gabriele, Presidente di FederSicurezza, fermo restando l'apprezzamento per il contributo e l'apporto contenutistico profuso da entrambi i lati del tavolo, sarebbe bene, tuttavia, che si "osasse" un cambiamento di passo, andando "oltre il mero esercizio letterario e puntando invece ad un approccio più lungimirante e aperto alle diverse realtà che compongono concretamente la filiera della sicurezza - che nei fatti comprende, ad esempio, anche le attività di investigazione privata e i servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo -, concetto inizialmente condiviso ma dal quale mi sembra ci si stia progressivamente allontanando...".

Sul punto i Sindacati si sono riservati un apposito approfondimento, con un occhio anche al tema, emerso nel corso della discussione e da non sottovalutare in quanto sempre più attuale, della cybersecurity.

Prossimo appuntamento il 2 ottobre alle 10.30 in Confcommercio. Vi terremo come sempre aggiornati.

A.G.
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=167

FederSicurezza e l’Università Parthenope insieme per la formazione della vigilanza privata 

FederSicurezza e l’Università Parthenope insieme per la formazione della vigilanza privata 

Ad ottobre un evento per il lancio della proposta formativa

FederSicurezza, Federazione del Settore della Vigilanza e Sicurezza Privata aderente a Confcommercio, e l'Università degli Studi di Napoli "Parthenope" (dipartimento di Giurisprudenza), lanciano una triplice proposta formativa da presentare al Fondo For.Te e proporre agli operatori del settore.

I tre piani formativi messi a punto prevedono sia la somministrazione di corsi che le guardie giurate devono seguire obbligatoriamente (es. corsi di formazione e aggiornamento), sia corsi di inglese, privacy e primo soccorso.
L'accordo prevede anche la somministrazione di corsi specifici per gli operatori di sicurezza sussidiaria (direttore tecnico di servizi di sicurezza sussidiaria in ambito portuale e marittimo, addetto ai servizi di sicurezza sussidiaria in ambito portuale e marittimo; direttore tecnico di servizi di sicurezza in ambito ferroviario; addetto ai servizi di sicurezza in ambito ferroviario; direttore tecnico di servizi di sicurezza in ambito di trasporti terrestri in concessione; addetto ai servizi di sicurezza in ambito di trasporti terrestri in concessione; addetto ai servizi di sicurezza per la tutela dei beni).
Infine, una terza proposta formativa riguarda i Titolari di licenza, Institori, Direttori Tecnici e Security Manager in forma di corso di perfezionamento in materia di sicurezza privata.


Nel mese di ottobre, in occasione dell’evento in corso di organizzazione con l’Università Parthenope, verrà illustrato il dettaglio del progetto, insieme alle speciali condizioni riservate agli Associati Federsicurezza.
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=168

FederSicurezza insieme ad AISS e Federpol: conferenza stampa alla Camera


03 agosto 2017

FederSicurezza insieme ad AISS e Federpol: conferenza stampa alla Camera

Le Federazioni del mondo della sicurezza privata riunite in un’ottica di filiera

Con riferimento alle recenti circolari ministeriali in materia di servizi di sicurezza nell’ambito delle manifestazioni sportive, culturali e musicali, AISS, l’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, con il supporto e la partecipazione di Federpol e di FederSicurezza, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa presso la Camera dei deputati.

Franco Cecconi, Presidente di AISS, ha ripercorso cronologicamente gli step che, dal 23 maggio ad oggi, passando per i gravi fatti di Piazza San Carlo a Torino, hanno determinato la situazione di “confusione” regolamentare che ha indotto l’Associazione a richiedere un intervento urgente da parte del Ministero dell’Interno. Le Circolari richiamate - rispettivamente del 23 maggio, 7 e 19 giugno -, nell’individuare tra le misure atte a far fronte sia all’aumento delle manifestazioni pubbliche, tipico della stagione estiva, sia a situazioni critiche quale quella occorsa a Torino il 3 giugno scorso, la possibilità di ricorrere tanto a “servizi di stewarding” quanto a non meglio precisati “operatori appositamente formati con compiti di accoglienza, instradamento, regolamentazione dei flussi anche in caso di evacuazione, osservazione ed assistenza al pubblico”, hanno infatti ingenerato un’anomala situazione di irregolarità nella gestione dei controlli di sicurezza nell’ambito dei pubblici spettacoli ed intrattenimenti.

“Gli steward - ha chiarito Cecconi - sono certamente figure addette alla sicurezza, ma ai sensi del Dm 8 agosto 2007 la loro attività è circoscritta alle manifestazioni sportive calcistiche. Il Dm 6 ottobre 2009 e s.m.i., invece, specifica espressamente che nelle manifestazioni musicali, culturali e di intrattenimento i servizi di sicurezza debbano essere affidati agli addetti ai servizi di controllo, personale qualificato e opportunamente formato a tale scopo. Una commistione indiscriminata tra attività apparentemente simili, ma sostanzialmente diverse, anche sotto il profilo della normativa che ne regola lo svolgimento - ha spiegato -, rappresenta un danno non solo economico per le aziende titolari di regolare autorizzazione di polizia ex art. 134, che si vedono illegittimamente sostituite nei servizi, ma anche un rischio per la sicurezza e l’incolumità pubblica: abbiamo perciò chiesto che sia fatta chiarezza, al di là di ogni ragionevole dubbio, che questo tipo di attività debba essere svolta dagli addetti ai servizi di controllo, e non dagli steward. E abbiamo ottenuto un risultato: il Ministero, con grande attenzione e disponibilità, ci ha fatto sapere che a breve verrà diramata una nuova Circolare esplicativa volta a fare il punto della situazione per tutte le Prefetture e Questure d’Italia, sottolineando - ha concluso - l’assoluta necessità che le attività in questione siano svolte esclusivamente dagli addetti ai servizi di controllo”.

A sostenere la causa di AISS anche FederSicurezza, rappresentata dal consigliere Giuseppe Gabriele, e Federpol, le tre Federazioni maggiormente rappresentative del settore della sicurezza così detta “complementare”. “Una definizione - ha dichiarato Gabriele - alla quale preferiamo quella più ampia e moderna di “filiera della sicurezza”: l’obiettivo principale del percorso comune che abbiamo intrapreso è quello di creare una “massa critica” consistente per attirare quanto più possibile l’attenzione delle Istituzioni su un tema, quello della sicurezza, che mai quanto in questo momento storico merita di non essere sottovalutato, e di conseguenza deprezzato. Continueremo a chiedere interventi, tanto “chiarificatori”, come in questo caso, che di tipo normativo, augurandoci in tal modo di riuscire ad anticipare e quindi anche a prevenire il verificarsi di gravi fatti di cronaca come quello di Torino. L’interlocuzione di alto livello - ha proseguito - per noi è estremamente importante, e apprezziamo la notizia del solerte riscontro che il Ministero è in procinto di dare alle note che, congiuntamente, gli abbiamo inviato di recente. Altrettanto importante - ha concluso - è che siano tutte e tre le Federazioni del mondo della sicurezza privata ad unirsi e a muoversi nella stessa direzione, come storicamente, fino ad oggi, non si era mai verificato: si apre così un nuovo percorso univoco, e siamo certi fruttuoso, per tutti”.

Per finire anche Federpol, rappresentata da Ernesto Petrolà, ha dichiarato il proprio sostegno “al collega di AISS, con il quale, insieme a FederSicurezza, abbiamo intrapreso un percorso congiunto sotto il denominatore comune dell’autorizzazione ex art. 134 del Tulps. Siamo contenti del riscontro ottenuto rispetto alla Circolare, e condividiamo in pieno la necessità che determinati servizi vengano affidati esclusivamente ad operatori adeguatamente formati e autorizzati in tal senso. Senza nulla togliere agli steward, ma non sono loro le figure deputate per legge alla sicurezza nei locali e nelle manifestazioni pubbliche”.

A.G.
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=166

Addetto alla protezione planetaria cercasi. La Nasa arruola guardie giurate contro i batteri alieni

Addetto alla protezione planetaria cercasi. La Nasa arruola guardie giurate contro i batteri alieni

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La sonda Viking della Nasa viene sterilizzata in un forno speciale prima della partenza per Marte, nel 1975
Dovranno proteggere la Terra da eventuali forme di vita extraterrestri. Ma soprattutto evitare che le navi spaziali portino nel Sistema Solare i nostri microrganismi. L'agenzia americana ha messo online un annuncio di lavoro da 150mila dollari all'anno
di ELENA DUSI
02 Agosto 2017
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1' di lettura
Non è solo la Terra che va protetta dalla vita aliena. Molto più concreto è il rischio che la vita terrestre contamini gli altri pianeti, attraverso sonde e lander. Per entrambe le eventualità (ma soprattutto la seconda), la Nasa cerca un responsabile per il suo Ufficio per la protezione planetaria. Purtroppo il lavoro è riservato ai cittadini americani.

Tutte le sonde destinate all'esplorazione dei pianeti e dei satelliti del sistema solare, soprattutto quelle incaricate di riportare dei campioni sulla Terra, vengono realizzate in ambienti sterili, con addetti ricoperti da tutte e mascherine, e poi riscaldate in speciali forni prima della partenza, per uccidere i microrganismi residui. Le regole per la sterilizzazione sono tanto più rigide quanto più l'oggetto celeste da visitare ha la probabilità di ospitare esso stesso la vita. Le prossime missioni della Nasa e dell'Esa (l'Agenzia Spaziale Europea) per Marte sono sottoposte ai controlli più rigorosi. Anche alcuni satelliti particolarmente interessanti per "i processi di evoluzione chimica che sono all'origine della vita" come Europa ed Encelado vengono preservati con particolare attenzione. La maggior parte degli asteroidi e delle comete, Luna, Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono invece sottoposti a precauzioni minori.

Tutte le principali agenzie spaziali hanno un ufficio per la "Planetary Protection", con regole imposte da accordi internazionali. Gli hangar dove vengono costruite le sonde, spiega ad esempio l'Esa, "sono fra i luoghi più puliti della Terra, molto più sterili di una camera operatoria grazie a filtri per l'aria, applicazione di procedure rigorose e personale completamente coperto da tute". Purtroppo però l'eliminazione dei batteri non avviene mai al 100%. I rischi da evitare sono principalmente due: che altri pianeti vengano inquinati da microrganismi terrestri e che l'eventuale annuncio di una scoperta di vita aliena sia in realtà solo un caso di contaminazione.

I candidati al posto della Nasa devono essere laureati in ingegneria, matematica o fisica. Ma soprattutto devono dimostrare di avere "conoscenze avanzate in materia di protezione planetaria".
nasa
batteri alieni
protezione planetaria
missioni spaziali
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http://www.repubblica.it/scienze/2017 ... batteri_alieni-172203007/

Trenord, sciopero per la sicurezza: ipotesi prefiltraggio con tornelli e militari in stazione


Trenord, sciopero per la sicurezza: ipotesi prefiltraggio con tornelli e militari in stazione

I militari a pattugliare, una più massiccia presenza di guardie giurate armate, l'installazione di telecamere sui treni e di tornelli all'ingresso delle stazioni. Sono le richieste avanzate dai sindacati, ieri durante il tavolo in prefettura, durato oltre due ore, convocato dopo l'aggressione al capotreno accoltellato mercoledì scorso su un convoglio della linea Piacenza-Milano da un passeggero senza biglietto.

I lavoratori di Trenord hanno reagito proclamando lo sciopero inizialmente di 8 ore, ridotto a 4 dopo l'intervento del prefetto Luciana Lamorgese - che ieri mattina, dalle 9 alle 13, ha bloccato o quasi la rete dei treni regionali: soppressi all'80%. A fermarsi tutte le sigle sindacali, più compatte che mai. Poi, il vertice a Palazzo Diotti: presenti anche il governatore Roberto Maroni e l'amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè per fare il punto su un piano che protegga il personale sui convogli e nelle stazioni.

«Per il momento abbiamo ascoltato una serie di promesse e l'impegno a rivederci il 19 settembre. Allora capiremo se le nostre proposte si concretizzeranno», ha commentato il segretario generale della Cisl Giovanni Abimelech, che annuncia la ferma volontà di non mollare la presa. Maroni chiederà alla prefettura di fare da tramite con il governo per l'impiego dei militari, inviati dal ministero dell'Interno, lungo le banchine. Le forze dell'ordine non hanno uomini e mezzi a sufficienza per poter pattugliare anche le stazioni, quindi, gli uomini in mimetica paiono la soluzione più rapida per incentivare i controlli. Per i possibili tornelli Farisè contatterà già oggi Rfi per capire la fattibilità del progetto. La macchina si è messa in moto e già a settembre arriveranno le prime novità anti-aggressioni.
http://www.leggo.it/italia/milano/tre ... ari_stazione-2582022.html

Certificazioni e Vigilanza Privata: stretta del Ministero

8.7.2017

Tanto tuonò che piovve. Accertato che, ad oggi, solo 393 Istituti di Vigilanza Privata su 1367 (davvero?) si sono certificati, per un misero 28,74% del totale – che, anche considerando le certificazioni in corso, non arriva comunque al 40%, il Ministero dell’Interno ha deciso di finirla. Nel rammentare che la certificazione è obbligatoria non solo per accedere alla licenza ex 134 TULPS, ma anche per mantenerla, e che l’attuale situazione, oltre a rappresentare un imbarazzante vulnus nel sistema di verifiche dell’autorità tutoria, genera paradossali distorsioni della concorrenza (chi si è certificato ha speso tempo e soldi che dovrà poi ricaricare sui servizi, mentre i furbetti sguazzano allegramente sui ribassi), il Ministero esorta Prefetti a Questori a mettere mano seriamente alla questione. E non si tratta più di blandi solleciti alle periferie, ma di un vero vademecum sanzionatorio. La ricreazione è finita.

Nell’ultima circolare rilasciata dal Dipartimento di PS, si ipotizzano due situazioni tipo:

licenza rilasciata prima dell’entrata in vigore del DM 115/2014 (configurandosi una gestione dell’Istituto in difformità, i Prefetti dovranno emanare un provvedimento che contenga un avvertimento, una diffida a produrre la certificazioni tra i 40 e i 60 gg e, in caso di inadempimento, l’incameramento della cauzione. Scaduto il termine, il Prefetto non rinnoverà la licenza se entro max 120 gg dal rilascio del provvedimento l’Istituto non avrà esibito la certificazione);
licenza rilasciata prima dell’entrata in vigore del DM 115/2014 (entro 18 mesi dal rilascio della licenza, i Prefetti dovranno emanare un provvedimento che contenga una diffida a produrre la certificazioni tra i 40 e i 60 gg e, in caso di inadempimento, l’incameramento della cauzione. Scaduto il termine, il Prefetto potrà concordare un eventuale nuovo termine (di max 120 gg) con effetto sanante in caso di adempimento. In caso contrario, il Prefetto annullerà la licenza. Se sono già passati 18 mesi dal rilascio della licenza, i Prefetti dovranno svolgere azioni di diffida e controllo, sino alla revoca della licenza ex art. 257-quater del TULPS).Come dire? Stavolta si fa sul serio.
Circolare verifica certificazione Istituti Vigilanza Privata del giugno 2014 n.115

Circolare-verifica-certificazione-Istituti-Vigilanza-Privata-giugno-2014-115.pdf

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From: Certificazioni e Vigilanza Privata: stretta del Ministero
http://www.psagroup.it/certificazioni ... ta-stretta-del-ministero/

Venezia, vigilantes a San Marco e la Guardia civil con i carabinieri

Venezia, vigilantes a San Marco
e la Guardia civil con i carabinieri
Anche agenti spagnoli in servizio. La Procuratoria rinvia l’installazione dei tornelli

VENEZIA Vigilanti privati a sorvegliare i tesori di San Marco. La sicurezza della Basilica di San Marco per tutta la stagione estiva sarà assegnata a loro. Il servizio è iniziato un po’ in sordina i mesi scorsi, ma con l’avanzare della stagione estiva è raddoppiato. La fila per visitare la Basilica che si intreccia con quella per il campanile e sui gradini delle procuratie uno stuolo di cappellini con il frontino, che si tuffa sui panini portati da casa, mentre l’orchestra del vicino caffé si ritrova quasi a suonare anche per loro. Anche se il sole cocente concede un po’ di tregua ai masegni dell’area marciana, disertati in favore delle spiagge, sul tema della sicurezza con i grandi arrivi e il Redentore alle porte, nessuno abbassa la guardia. Meno che meno la Procuratoria di San Marco per la Basilica.

Da un anno, in realtà, si aspettava l’arrivo dei tornelli automatici per gli ingressi, ma proprio quando era tutto pronto per la loro installazione la Procuratoria ha preferito avviare una serie di verifiche, rimandando tutto all’autunno: «Ci siamo affidati ad una ditta di sicurezza esterna per un lungo consulto, che riguarda tutta l’area di basilica e campanile – spiega Carlo Alberto Tesserin, primo procuratore di San Marco – Abbiamo preferito prenderci più tempo per valutare al meglio, appoggiandoci a dei professionisti ». Nessuno ha mai nascosto l’impatto dei tornelli e la cautela è d’obbligo. In attesa del parere– che potrebbe anche consigliare di spostare gli ingressi o ridisegnare i percorsi – si lavora sul software di gestione e si sperimentano le guardie giurate: «Sono in supporto ai nostri dipendenti, che si sentono più tranquilli da quando ci sono – continua Tesserin – I tornelli dovrebbero arrivare tra settembre e ottobre, ma i piantoni potrebbero restare comunque».

Intanto anche il vicino palazzo Ducale modifica i suoi accessi per meglio sostenere la stagione turistica ed evitare pericolosi ingorghi: proprio da stamani, infatti, sarà aperta una terza porta, all’estremità opposta della facciata di piazza rispetto alla porta della Carta, dedicata esclusivamente alle visite dei gruppi accompagnati da guide abilitate, e solo dalle 10 alle 12; una misura che dovrebbe sgravare l’ingresso sulla riva, consentendo anche migliori controlli sui visitatori. Prosegue anche per quest’anno, infine, il servizio di affiancamento di un militare della Guardia Civil spagnola ai carabinieri di pattuglia nell’area marciana: iniziato nel 2014, il gemellaggio è iniziato il 1 luglio e si concluderà il 31 agosto; oltre a Venezia interesserà anche Roma e Firenze. L’antiterrorismo in piazza, comunque, resta affidato alle pattuglie miste di poliziotti e lagunari, una vista ormai consueta per tutti i lavoratori della zona. Proprio i commercianti delle procuratie, però, sono i primi a denunciare la mancanza di un altro servizio che negli scorsi anni si era fatto apprezzare, quello dei «San Marco Guardians», i ragazzi dalle magliette arancioni che fornivano indicazioni ai turisti e vigilavano sul decoro in piazza: «Erano gli unici che riuscissero ad evitare i bivacchi sui gradini di marmo, anche a costo di essere insultati e scherniti – raccontano gli orefici e i baristi dalle vetrine – I vigili urbani purtroppo non sono presenti da mattina a sera, loro invece insistevano pur non avendo addosso una divisa». La convenzione con Costa Crociere, però, è naufragata e per mantenere il decoro della piazza urgono nuove soluzioni: «Servirebbero cartelli di divieto più visibili – suggerisce qualche esercente – Ma soprattutto multe immediate, sul posto, anche solo di trenta o quaranta euro alla volta: solo toccando le tasche si riesce a convincere la gente».

08 luglio 2017
http://corrieredelveneto.corriere.it/ ... nieri-2401774213057.shtml

Furti nel magazzino Sda, tre arresti in pochi mesi. Cellulari e gioielli nel mirino

Furti nel magazzino Sda, tre arresti in pochi mesi. Cellulari e gioielli nel mirino

30.06.2017
Cellulari e gioielli nel mirino di alcuni magazzinieri che sono stati arrestati negli ultimi mesi all'Sda di Monticelli. Si tratta di tre uomini, un siciliano, un calabrese e un piaentino che lavorano per una cooperativa. La direzione dell'azienda di spedizioni dopo diversi ammanchi, fanno sapere i carabinieri, ha deciso di rafforzare i controlli inuscita e in entrata degli operai con una vigilanza privata che nella tarda serata del 19 giugno ha dato ancora una volta i suoi frutti.

Un 36enne calabrese è stato bloccato dalle guardie all'uscita del turno di lavoro: il metal detector aveva segnalato la presenza nella giacca di un oggetto. Come prevede il protocollo la sicurezza ha chiamato il 112 e in pochi secondi i carabinieri di Monticelli erano sul posto. Hanno perquisito l'uomo e gli hanno trovato addosso un pacco con all'interno gioielli Swarovski per un valore di 300 euro. I militari nella sua abitazione a Castelverde (Cremona) hanno trovato un cellulare Samsung S8, del valore di circa mille euro. Il 36enne non ha saputo dire dove lo avesse preso né ha fornito spiegazioni convicenti. E' stato denunciato per ricettazione e arrestato per furto aggravato. E' comparso nella mattinata del 30 giugno in tribunale per la direttissima davanti al giudice Italo Ghitti e al pm Antonio Rubino. Il suo legale ha chiesto i termini a difesa, l'arresto è stato convalidato e il processo rinviato: il giudice, visto che l'uomo aveva già una condanna per evasione, ha deciso per la misura di custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Il 21 giugno un 48enne piacentino, sempre in forze alla cooperativa che lavora per Sda, era stato arrestato per furto. Era uscito dall'azienda zoppicando, era stato controllato e in una scarpa aveva nascosto un cellulare Samsung S8. Il 29 marzo invece un siciliano di 28 anni era finito nei guai sempre per furto: aveva rubato all'interno dell hub di San Nazzaro un cellulare Huawei del valore di circa 300 euro.







http://fiorenzuola.ilpiacenza.it/furt ... -gioielli-nel-mirino.html

UGL : Incontro il 27 giugno al Ministero dell'Interno per la vicenda Securpol

Malore in metro per un militare e una guardia giurata: paura a Roma

Malore in metro per un militare e una guardia giurata: paura a Roma





Momenti di tensione a Roma alla fermata Spagna. Un militare e una guardia giurata hanno avvertito un fastidio portandosi le mani al petto



Luca Romano - Dom, 25/06/2017 - 13:24




















Paura e momenti di tensione a Roma alla fermata Spagna.






























Un militare e una guardia giurata hanno avvertito un fastidio portandosi le mani al petto e hanno immediatamente fatto scattare l'allerta. L'epsodio si è consumato nel tunnel che porta da Porta Pinciana fino alla stazione Spagna. I vigili del fuoco sono arrivati immediatamente con un mezzo specalizzato per questo tipo di interventi. Inoltre è arrivata anche una ambulanza e dopo qualche istante è scattata la procedura antiterrorismo. Ma dopo qualche ora di indagini è stato precisato che non si trattava di un attacco chimico in metro ma probabilmente di un malore. I treni sono stati immediatamente bloccati e i passanti che si trovavano in stazione non hanno riscontrato alcun problema fisico. Adesso però gli inquirenti vogliono accertare quali possano essere le cause del malore del militare e della guardia giurata che nello stesso momento hanno accusato alcuni dolori al petto
http://www.ilgiornale.it/news/cronach ... a-paura-roma-1413023.html

FederSicurezza e Univ al Congresso nazionale di Federpol

09 giugno 2017


 FederSicurezza e Univ al Congresso nazionale di Federpol 

Per il Presidente Gabriele “più siamo e più contiamo, sia in termini di rappresentanza che di qualità di ciò che esprimiamo”

Il 26 maggio scorso Federpol, la Federazione Italiana Istituti Investigativi, Informazioni e Sicurezza, ha festeggiato i “60 anni di vita associativa dell’Investigatore Privato” con un Congresso Nazionale presso l’Hotel Aurelia Antica di Roma.

Dopo i saluti introduttivi del Presidente Agatino Napoleone, e gli interventi del Senatore Maurizio Gasparri, del Coordinatore unità organizzativa per la vigilanza privata del Dipartimento di Pubblica Sicurezza Vincenzo Acunzo e di Anna Maria Domenici, Segretario generale dell’Univ, Unione Nazionale Istituti di Vigilanza, ha preso la parola Luigi Gabriele, Presidente di FederSicurezza: “Ringrazio come sempre il Presidente Napoleone per l’invito, e colgo questa occasione per ribadire a mia volta l’invito a tramutare la sinergia da tempo conclamata in qualcosa di concreto e operativo, alla luce del recente riconoscimento, anche da parte sindacale, dell’esistenza di una vera e propria “filiera della sicurezza”, di cui entrambe le nostre federazioni, a ben vedere, fanno parte, magari riunendole un domani in una confederazione dei servizi di sicurezza.

Un progetto ambizioso, me ne rendo conto, come mi rendo conto del fatto che difficilmente un soggetto rinuncerebbe ad un tassello della propria identità per una ipotetica causa comune, anche se personalmente sarei più che disposto a farlo per confluire in un contenitore comune, e questo essenzialmente per una ragione molto semplice: più siamo e più contiamo, non solo nella qualità di ciò che si esprime ma anche nella quantità di ciò che si rappresenta.

Gli indotti che rappresentiamo - ha proseguito -, come FederSicurezza e come Federpol, ci consentirebbero di fare realmente rumore, o quantomeno “notizia” in positivo, e non solo negativamente a livello di cronaca, e di alzare il livello della nostra interlocuzione. Vorremmo che chi fa il nostro lavoro possa farlo con la tranquillità e la consapevolezza che ciò che investe in termini di risorse umane, e professionalizzazione delle stesse, venga riconosciuto adeguatamente dall’utenza. Il bene sicurezza, che ribadisco sempre essere un bene primario, non è inferiore, anche in termini di iva agevolata, al bene cultura, ed i relativi costi di modernizzazione non possono essere addossati solo a noi prestatori del servizio.

La nostra Federazione è l’unica struttura italiana presente in Europa nel CoESS, la Confederazione europea dei servizi di sicurezza, e tramite la Confcommercio International saremo prossimamente ricevuti a Bruxelles: sarà l’occasione per chiedere agli europarlamentari, e ci impegniamo a farlo anche a vostro nome, di essere ascoltati con una sensibilità diversa e con una maggior capacità propositiva rispetto ai problemi trasversali comuni che ci riguardano in quanto segmenti, sia pur diversi, del mondo della sicurezza.

Già a livello di contrattazione collettiva stiamo lavorando in questo senso, facendo pressing con l’idea di un contratto unico, sia pur modulare, che ci consenta di fare massa critica che venga rispettata per ciò che realmente vale e offre alla collettività, e cioè la sicurezza. Credo perciò - ha concluso - che valga veramente la pena di fare il massimo, anche tentando percorsi nuovi e soluzioni innovative, perché i nostri interlocutori, a tutti i livelli, si interessino finalmente a noi in maniera concreta”.



A.G.
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=157

Ksm, licenziamento annullato: reintegrate sette guardie giurate

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Vigilanza privata: i dipendenti SicurItalia protestano davanti alla

Vigilanza privata: i dipendenti SicurItalia protestano davanti alla Prefettura di Torino - Quotidiano online della provincia di Torino http://www.torinoggi.it/2017/05/22/mo ... anti-alla-prefettura.html

Approvata la proposta di concordato preventivo del gruppo di vigilanza privata Axitea spa

Approvata la proposta di concordato preventivo del gruppo di vigilanza privata Axitea spa

Scritto da PBVPartners.

24/03/2017

















La maggioranza dei creditori ha approvato il piano di ristrutturazione di Axitea spa, il gruppo di vigilanza nato dal consolidamento di Sicurglobal con tutta una serie di piccole realtà del settore acquisite negli ultimi anni e controllato dal fondo Stirling Square Capital Partners.



Nell’operazione appena approvata, in attesa dell’omologa, a fronte di un indebitamento della società pari a circa 200 milioni di euro, si prevede il mantenimento della continuità aziendale tramite l’apporto di nuova finanza per circa 32 milioni di Euro da parte di un veicolo appositamente creato dal fondo di private equity Stirling Square Capital Partners.

Il 23 febbraio 2015 Axitea aveva presentato al Tribunale di Milano una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale e il piano contenente la descrizione delle modalità e dei tempi relativi, ivi compreso la proposta di trattamento del debito finanziario alle banche creditrici: Unicredit, Monte Paschi di Siena, Interbanca e Banca Popolare di Milano.

Il Tribunale aveva poi ammesso la società alla procedura di concordato preventivo nel maggio 2015.

Nella procedura di concordato preventivo, Axitea S.p.A. e Stirling Square Capital Partners sono stati assistiti dallo studio Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners per i profili legali dell’operazione, con un team composto da Riccardo Agostinelli, Sergio Fulco, Riccardo Sgrò e Matteo Mengoni e dall’advisor finanziario Equita Sim.

Il ceto creditorio di natura finanziaria è stato assistito dallo Studio Iannaccone e Associati guidato dai partners avvocati Giuseppe Iannaccone e Daniela Carloni, coadiuvati dall'associate Serena Cremonesi.
http://www.aziendabanca.it/legal/appr ... ilanza-privata-axitea-spa

Licenziamenti Ksm, lavoratori in assemblea: chiesto incontro al Prefetto



Cronaca



Accedi

















































































































































































































































































































































































































































































http://www.palermotoday.it/cronaca/li ... ti-incontro-prefetto.html








































































































Cronaca

Ksm, guardie giurate in assemblea: "Bloccare procedure per licenziamenti"

I dipendenti dell'istituto di vigilanza, che ha annunciato 405 esuberi, hanno chiesto un incontro al Prefetto. "Fanno quello che vogliono senza rispettare noi e i tariffari. Dove sono i sindacati?". E intanto l'Ugl "silura" il reggente provinciale




Redazione
17 marzo 2017 18:00


Paure e incertezze tra i lavoratori della Ksm sulle cui teste pende la “spada di Damocle” dei licenziamenti. E intanto un sindacalista della Ugl, ritenuto "scomodo" secondo alcuni colleghi, è stato silurato dai suoi superiori che gli hanno revocato la reggenza della compagine provinciale. Regna ancora il caos sull’istituto di vigilanza, travolto recentemente da vicende giudiziarie e che presto potrebbe prendere provvedimenti rispetto ai 405 esuberi per i quali sono state avviate le procedure.

Ieri mattina i rappresentanti della Cobas, al termine di un’assemblea con i lavoratori Ksm, hanno scritto al Prefetto di Palermo per chiedere un incontro urgente con una delegazione di dipendenti. L’obiettivo? Ottenere la “sospensione delle procedure di cessione di servizi - si legge in una nota - ad altre aziende, in attesa dei dovuti controlli degli enti preposti”. Nella stessa missiva l’invito a tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda a “concordare un percorso comune di lotta unitaria”.

"Stanno facendo quello che vogliono senza rispettare i tariffari e la dignità di noi lavoratori, sottopagati e sfruttati. Cosa stanno facendo i sindacati?", chiede una guardia giurata Ksm, intervistata davanti a una banca, che chiede di restare anonimo. "Siamo preoccupati per il nostro futuro - spiega un’altra guardia giurata - e la revoca del reggente provinciale dell'Ugl ci puzza". Il lavoratore si riferisce a Fabrizio Geraci, il quale pochi giorni fa è stato dichiarato decaduto dal suo ruolo sindacale.


Alla fine di febbraio il suo segretario nazionale gli ha inviato una lettera per ringraziarlo per l’attività svolta all’interno della federazione, tagliando corto e senza fornire spiegazioni. E alla richiesta di conoscere i motivi di tale decisione è stato risposto che si tratta del "normale avvicendamento relativo alle prerogative concesse dallo statuto federale" per la carica attribuita su base fiduciaria in attesa del prossimo congresso. "Lo hanno cacciato - spiega una terza guardia giurata che chiede di tutelare la sua privacy - a ridosso dei cambi di appalto e della cessione dei servizi ad altre aziende, anche piccole e in grosse difficoltà economiche".
http://www.palermotoday.it/cronaca/li ... ti-incontro-prefetto.html

Sncf ingaggia le guardie giurate per fermare i passeur sui treni

Sncf ingaggia le guardie giurate per fermare i passeur sui treni






Ventimiglia - Guardie giurate per impedire che i passeur utilizzino i treni per far passare la frontiera francese ai migranti. È stata la Sncf, la società che gestisce il trasporto su rotaia oltre frontiera, a ingaggiare i vigilantes armati. Sono in servizio alla stazione di Ventimiglia, dove i convogli transalpini rimangono tutta la notte sulle banchine per trasportare all’alba al lavoro i primi frontalieri. Il servizio si è reso necessario quando, in più occasioni, Sncf ha trovato migranti nascosti nei piani superiori delle carrozze viaggiatori e anche chiusi nei bagni o negli armadi-deposito che si trovano nei vagoni. Come? Semplice. I passeur li accompagnavano ai convogli e poi facevano vedere loro come con una semplice pinza modificata fosse possibile aprire le porte (con le serratura a chiave fissa). Un espediente semplice e con una bassissima dose di rischio. I passeur infatti incassavano in media 50 euro a cliente per accompagnarlo fino al treno e farlo salire. Superando in questo modo i controlli alla frontiera, i posti di blocco e la possibilità di essere arrestati e ritrovarsi la mattina dopo in tribunale. Sncf si è aggiudicata i servizi delle guardie giurate de «La Vedetta» anche a fronte dell’impossibilità delle forze dell’ordine italiane di vigilare in modo continuativo sui treni francesi in partenza.

Nessuno lo dice apertamente ma i vigilantes devono impedire anche, e soprattutto, che qualcuno si arrampichi nottetempo sul tetto dei convogli nel tentativo di effettuare il viaggio oltre confine vicino ai pantografi (in una occasione uno straniero era morto folgorato mentre un altro era rimasto gravemente ferito). L’ingaggio delle guardie giurate ha già prodotto risultati. Qualche settimana fa sono stati sorpresi ben quindici migranti che si erano nascosti al piano superiore di una carrozza del treno locale in partenza per Cannes. E solo tre giorni fa altri due stranieri erano stati trovati chiusi dentro una toilette (erano riusciti a far scattare la serratura utilizzando una pinza modificata).

«La Vedetta» ha mantenuto il massimo riserbo sull’attività del cliente e anche sull’impegno economico (che sarebbe nell’ordine di alcune migliaia di euro al mese). La presenza degli uomini in divisa e armati vicino ai treni «a riposo» non è passata inosservata e di fatto ha chiuso una delle «strade» più utilizzate dai migranti per passare il confine da quando è iniziata l’emergenza che ha portato la Francia a chiudere il confine
http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2 ... te_ingaggia_guardie.shtml

Istituti di Vigilanza Privata Certificati

Istituti di Vigilanza Privata Certificati

4 febbraio 2017 12:11


A seguito della riunione tenutosi il 28 Giugno, presso il Ministero dell’Interno, dove lo scrivente ha partecipato in rappresentanza dell’ UGL -Federazione Sicurezza Civile-, congiuntamente al Segretario Nazionale Enrico Doddi, dove al tavolo Tecnico erano presenti anche le altre OO.SS. e le Associazioni di Vigilanza più rappresentative tra cui l’ASSIV, si era ribadito in quella seduta come in altre precedenti, la necessità di avere da parte del Ministero la pubblicazione sul loro sito dell’elenco degli Istituti di Vigilanza Privata certificati.

La pubblicazione dell’elenco degli Istituti di Vigilanza Privata certificati fa seguito alla ricognizione disposta dai Prefetti in ottemperanza della circolare del Ministero dell’Interno del 7 luglio scorso, con la quale il Ministero dell’Interno ha richiamato gli Uffici Territoriali di Governo ad adottare gli opportuni provvedimenti, a seguito delle verifiche sul mantenimento, da parte degli Istituti di Vigilanza, dei requisiti previsti dal D.M. 269/2010, attraverso il sistema di certificazione ex D.M. n. 115/2014.

Come evidenzia Assiv, “il sistema di certificazione degli Istituti di Vigilanza privata prevede che il titolare di licenza ai sensi dell’art. 134 del TULPS, ai fini del rinnovo del titolo, presenti al Prefetto di competenza la certificazione di conformità rilasciata dagli organismi di certificazione indipendente, riconosciuti dal Ministero dell’Interno, ai sensi del D.M. n. 115/2014”.

Ci auguriamo che quanto disposto, apra all’interno dei mercati e della libera concorrenza, dei paletti basati sulla legalità.

La Segreteria.

Giovan Giuseppe Festa
http://www.uglguardiegiurate.net/isti ... anza-privata-certificati/

SPR sicurezza privata riunita cerca partner nella vigilanza privata


02/02/2017
Da Nord a Sud, da Est a Ovest: più realtà consolidate sul territorio nazionale si sono consorziate sotto la sigla SPR, sicurezza privata riunita con sede legale e operativa presso Secur Job di Altopascio. Gli altri consorziati vengono da Ravenna (CVSTOS), Jesi (Gabriele Coppari Investigazioni), Pescara (Viper Security – Investigation & Supervision), Napoli (AM investigazioni private), Bari (Dogus, Sicurezza e investigazione) e Lucca (Security investigation service) e si occupano di custodia e portierato, sicurezza nelle discoteche, investigazioni, indagini difensive, servizi di controllo, protezione ravvicinata, sorveglianza antincendio e gestione dei parcheggi. Il consorzio rafforza le singole realtà e consente di partecipare a gare di appalto dimensionate, e intende supportare la sicurezza pubblica attraverso il privato per raggiungere capillarmente i territori.
Se il primo step di SPR è assumere persone del luogo, il secondo è infatti consorziarsi con qualche vigilanza privata per offrire alla clientela un servizio sempre più ampio.
http://www.psagroup.it/spr-sicurezza- ... -riunita-cerca-vigilanza/
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