(AGI) - Campli (Teramo), 28 dic. - Periodicamente la sua azienda perde capitali per i continui furti con scasso che le sue macchinette automatiche distributrici di alimenti e bevande subiscono. Bruno Cardelli, titolare della Gedica srl di Campli (Teramo) denuncia gli atti vandalici e chiede aiuto alle istituzioni in una lettera aperta. Per arginare i raid vandalici e' costretto a fare da vigilantes di notte nei diversi punti in cui sono posizionati i suoi apparecchi. "Sono da piu' di un anno, insieme ad altri colleghi, nel mirino di piu' malviventi che forzano i miei distributori automatici sparsi nel territorio teramano, saccheggiandone il contenuto in monete - scrive l'imprenditore. Ogni furto che subisco significa per la mia azienda un danno monetario che si aggira tra i 500 ed i 2000 euro, tra manomissione delle macchine distributrici ed incassi. Ho fatto la prima denuncia il 13 agosto dello scorso anno presso la caserma di Teramo e le autorita' ne hanno preso carico con tanto di prove filmate tramite telecamera di sorveglianza; hanno fermato un colpevole in seguito rilasciato, senza pero' risolvere definitivamente la situazione. La mia azienda sta perdendo giornalmente capitali e sta riportando ingenti danni anche alle macchine distributrici.
Gli ultimi furti non li ho denunciati, visto che non c'e' modo di fermare quei malviventi temo che dovro' farmi giustizia da solo. Di sera mi aggiro nelle zone in cui sono posizionati i miei distributori, visto che non c'e' altro modo per tutelarmi.
Probabilmente saro' costretto anche a licenziare del personale visto che l'unico consiglio che ho ricevuto da alcune autorita' e' stato quello togliere le macchine dai posti "piu' a rischio" per risolvere il problema in modo definitivo. La situazione e' ormai divenuta paradossale. Questa e' la mia richiesta di aiuto, mi auguro che la mia protesta, resa pubblica dalla disperazione e dall'ingente numero di furti subiti e non risolti, balzi all'attenzione di qualcuno che possa aiutare me e l'azienda ad avere finalmente giustizia ed evitare l'inevitabile". (AGI) Te1/Ett