CRONACA: Terrorismo, ore di massima allerta Soldati con i mitra e mezzi blindati

Inviato da : nicola74il 19/2/2015 2:06:45 631 letture
Terrorismo, ore di massima allerta Soldati con i mitra e mezzi blindati

Prevista la revisione delle regole d’ingaggio: i militari pronti a rispondere al fuoco. Militari schierati intorno ai monumenti e tra la gente. di Rinaldo Frignani


di Rinaldo Frignani







ROMA Uomini e mezzi per blindare la Capitale. Con le armi e con regole d’ingaggio precise che stabiliscano i confini entro i quali i militari impegnati nei presidi antiterrorismo potranno muoversi. Comprese quelle che consentiranno loro di rispondere alle minacce sparando. Ma resta il fatto che lo spettro dell’Isis sempre più vicino e concreto preoccupa al punto che i soldati - almeno un centinaio per turno di servizio - non saranno utilizzati soltanto per i posti fissi fuori da ambasciate, musei, basiliche e monumenti, ma anche fra la gente. Di questo si è discusso ieri sera nel vertice al Viminale presieduto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha riunito oltre ai vertici delle forze dell’ordine anche quelli dello Stato maggiore dell’Esercito.







Non solo monumenti

Questa volta da contrastare non c’è la malavita, ma una minaccia che, attualmente, sembra molto più grave. Dopo l’annuncio del prefetto Giuseppe Pecoraro sulla necessità di 500 uomini in più per la vigilanza sulla Capitale, è arrivato il momento di individuare i luoghi da proteggere. Ci sono quelli istituzionali, gli obiettivi sensibili da sempre, ma c’è anche una lista di strade, palazzi e persone sulle quali si è concentrata l’attenzione degli investigatori. Il timore è sempre quello di azioni lampo, anche solitarie, di cani sciolti, sull’impronta delle stragi di Parigi o del blitz di Copenaghen. E per questo motivo ai militari potrebbero essere assegnati compiti specifici, che possono anche andare oltre alle vigilanze armate.
In questo senso non sarebbe escluso l’utilizzo di veicoli blindati, non soltanto le jeep , per poter affrontare un panorama di situazioni che fino a oggi si pensavano lontane da Roma.




Tra cittadini e turisti

Intanto polizia, carabinieri e Finanza hanno intensificato i controlli in tutti i quartieri. Fra le disposizioni al personale, c’è anche quella di lasciare le luci fisse blu sulle auto per essere ancora più visibili. Punti di riferimento per la cittadinanza e i turisti. Non solo, certo, per l’antiterrorismo, ma anche per la sicurezza più in generale, sebbene proprio nei giorni scorsi i romani siano stati esortati più volte a collaborare nella vigilanza, segnalando persone e situazioni considerate sospette. Una sensibilizzazione che ha da tempo coinvolto gli agenti della polizia municipale, già utilizzati (ma fra le polemiche per la mancanza di dotazioni di difesa) al Ghetto per la chiusura delle strade d’accesso ai non residenti, e i vigilantes, in particolare quelli in servizio nelle stazioni della metropolitana, un altro dei punti caldi del sistema di sicurezza cittadino.
La rete di vigilanza è in continuo aggiornamento, come anche la sorveglianza dei centri d’accoglienza e delle strutture per rifugiati, in provincia e in tutto il Lazio: si attendono nelle prossime settimane le conseguenze dell’ondata di sbarchi di questi giorni in Sicilia.
http://roma.corriere.it/notizie/crona ... 4-bef5-103489912308.shtml