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CRONACA : Un negozio su dieci vittima di un crimine

Inviato da ADMIN il 20/1/2008 16:51:28 (8 letture)

L’Osservatorio economico della Confesercenti ha censito oltre mille reati consumati l’anno scorso ai danni di esercizi commerciali della provincia
Un negozio su dieci vittima di un crimine
Il presidente Nicola Rossi: «Serve un intervento coordinato tra enti locali, forze dell’ordine e vigilanza privata»

Sono oltre mille gli atti criminosi censiti dall'Osservatorio Economico della Confesercenti a danno delle attività economiche della Provincia di Padova. Se escludiamo le imprese dell'agricoltura, non censite dall'Osservatorio, significa che almeno un'azienda ogni 60 è stata colpita da un atto criminale. Per quanto riguarda il territorio va rilevato come la concentrazione più alta sia su Padova e la cintura urbana. Tra i comuni più importanti dopo Padova, primeggia Monselice con 38 atti criminosi censiti, seguita da Piove di Sacco e Vigonza.
«Il dato rilevante - dichiara Nicola Rossi, presidente della Confesercenti - è che, anche nel 2007, sono soprattutto i bar i più colpiti con 163 atti criminosi, mentre tra le attività commerciali il primo posto è occupato da supermercati, seguiti da negozi di abbigliamento e tabaccherie». Per quanto riguarda i pubblici esercizi, almeno uno ogni dieci ha subito un atto criminoso. I mesi a più alta densità si confermano ottobre, novembre, febbraio, marzo.

«Interessante - continua Rossi - è anche l'analisi dei dati rispetto al 2006. Alcune variazioni territoriali: diminuiscono gli atti nei comuni della cintura, nell'alta padovana e nell'area delle terme, aumentano quelli nella città di Padova, nel conselvano-piovese e nella bassa padovana. Sono sicuramente segnali di modifica delle attenzioni da parte delle organizzazioni criminali, ma anche i segnali di un'organizzazione della risposta che proviene dalle forze dell'ordine, dalle categorie e dagli enti locali». Non è un caso, per esempio, se due tra le categorie più bersagliate stanno dando segnali di diminuzione degli atti criminosi. Per tabaccai e distributori di carburante è aumentato in maniera esponenziale il numero di esercizi che si è dotato di strumenti di prevenzione (vigilanza , vigilanza privata , sistemi di allarme, videosorveglianza, etc.).

«Il problema sicurezza è, e rimane, il problema prioritario per le attività commerciali, lo dimostrano i numerosi casi in cui i commercianti sono spesso soggetti ad atti criminosi relegati a fatti abitudinari. Nel 2007 l'escalation di atti criminosi ha assunto dimensioni impressionanti. Contro il commercio abbiamo avuto almeno due furti al giorno, una rapina ogni quattro giorni. Il problema sicurezza è prioritario, abbisogna di risposte complessive e rapide, non può aspettare i tempi della politica. Cosa si potrà promettere a quella nostra associata della Bassa padovana che, all'uscita dal negozio, si è vista scippare la borsa con l'incasso giornaliero, correndo anche seri rischi per la propria incolumità. Oppure a quella famiglia di commercianti dell'alta padovana che si sono svegliati al mattino ed hanno trovato negozio e magazzino completamente vuoti (non è facile ripartire da zero a 50 anni), o agli altri 1017 imprenditori commerciali che hanno subito un atto criminoso nel corso del 2007. Non si possono dare risposte di destra o di sinistra e nemmeno si può dimostrare impotenza o debolezza». Le attività commerciali sono categorie di frontiera, rispetto ai problemi della criminalità diffusa: «Sempre di più occorre costruire attorno ai negozi (veri e propri capisaldi della vivibilità nelle nostre città), quelle garanzie di sicurezza e tranquillità, che solo un intervento coordinato tra tutti i soggetti protagonisti (enti locali, forze dell'ordine, polizie municipali, istituti di vigilanza , operatori è in grado di dare) e questo anche a garanzia della qualità della vita di tutti i cittadini della nostra Provincia».


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CRONACA : Colpo da migliaia di euro e Jesolo ricade nell'incubo dei furti su commissione

Inviato da ADMIN il 20/1/2008 16:50:41 (8 letture)

Jesolo
Colpo da migliaia di euro e Jesolo ricade ...


Jesolo
Colpo da migliaia di euro e Jesolo ricade nell'incubo dei furti su commissione. Questa volta, insomma, ci sono riusciti i malviventi a mettere a segno un colpo in uno dei negozi delle aree commerciali aperte negli ultimi mesi nella cittadina balneare: nelle precedenti due occasioni era stato tempestivo e quanto mai provvidenziale l'arrivo della vigilanza privata della Vigile San Marco che li aveva fatti desistere dall'intento. Questa volta, invece, forse per la mancanza dell'allarme che pare non fosse stato ancora installato, i malviventi hanno potuto agire praticamente indisturbati, facendo razzia di quanto c'era all'interno dell'esercizio. Il tutto è accaduto all'Optikrom, negozio di occhiali situato all'interno del parco commerciale 'I giardini di Jesolo Shopping Center' situato in prossimità della rotatoria della Provinciale 43, alle porte di Jesolo.Una banda specializzata, quella che ha agito, gli inquirenti lo hanno potuto verificare ricostruendo le modalità, a cominciare dall'obiettivo scelto: quella colpita è, infatti, una attività che presentava due caratteristiche che ai ladri erano particolarmente favorevoli, ovvero quella di avere degli articoli di alta qualità e l'avere aperto da poco (il 20 dicembre l'inaugurazione) e per questo con molto da portare via. I malviventi sono entrati nel negozio forzando la serratura della porta d'ingresso, non prima di avere fatto attenzione che in giro non ci fossero pattuglie di polizia o della vigilanza privata . Una volta dentro hanno fatto razzia di tutti gli occhiali, delle marche più prestigiose; il bottino si aggirerebbe a poco più di 50mila euro. E visto che il colpo era andato bene, hanno poi tentato di introdursi anche al supermercato Bennet, ma in questo caso è scattato l'allarme e i malviventi si sono dovuti rassegnare; sul posto si è poi portato il direttore.

Un episodio, questo, che si inserisce in una attenzione particolare posta negli ultimi tempi dalle bande specializzate in furti su commissione ai danni dei centri commerciali, particolarmente presi di mira. Cosa che fa ritornare alla mente quanto avvenuto qualche anno fa, quando Jesolo cadde vittima di bande, soprattutto dell'ex Jugoslavia, che misero in ginocchio diverse attività. Allora la polizia riuscì a mettere agli arresti una banda molto pericolosa, recuperando anche parte della refurtiva, dopo un colpo in un negozio di abbigliamento di Jesolo Paese. "Le carenze di organico delle forze dell'ordine rischiano di esporre il territorio - ha detto l'assessore alla sicurezza, Andrea Boccato - per questo puntavamo al Progetto Vigilanza Privata . Al momento non ci sono indicazioni particolari di pericolo, di certo non abbasseremo la guardia"

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CRONACA : CITTADELLA-Esplode il bancomat: filiale fuori uso, danni per 150mila euro

Inviato da ADMIN il 20/1/2008 16:49:41 (10 letture)

CITTADELLA. POCO PRIMA DELL’ALBA ALL’ANTONVENETA, LADRI BEFFATI PERCHÈ I SOLDI SONO DIVENTATI INUTILIZZABILI
Esplode il bancomat: filiale fuori uso, danni per 150mila euro


Cittadella
Fanno esplodere il bancomat e si dileguano nella notte con una cassa piena di banconote, ma lo scoppio aziona un dispositivo di sicurezza che imbratta tutto il denaro con un liquido rosso indelebile e lo fa diventare inutilizzabile. E' successo ieri a Cittadella poco prima dell'alba. Sono circa le 5 di mattina quando i banditi fanno saltare lo sportello della filiale della Banca Antonveneta in via Laghi, davanti alla Chiesa. E' venerdì, il forziere è carico di soldi per rifornire la clientela durante il fine settimana, quando la banca è chiusa. L'esplosione non riesce però a sradicare completamente il bancomat e i malviventi, per rubare la cassa collegata allo sportello automatico, sono costretti ad entrare all'interno della struttura, scassinando la porta girevole con i coperchi in ghisa di due tombini recuperati nel giardino del vicino patronato. Scatta l'allarme e i delinquenti se la danno a gambe, incuranti dell'incendio divampato a seguito dell'esplosione, che viene domato grazie all'intervento della squadra dei Vigili del Fuoco di Cittadella. I danni all'edificio sono ingenti, superiori a 150mila euro, anche se non sono stati ancora esattamente quantificati. Oltre alla bussola girevole, completamente da sistemare, il fuoco ha danneggiato la rete informatica, le pareti dell'ufficio, il soffitto, il bagno, mobili e suppellettili, e sono andati distrutti anche alcuni documenti. Il bancomat è completamente fuori uso, la filiale inagibile. Durante il fine settimana sarà perennemente sorvegliata da "Vigilantes ".

Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti i Carabinieri di Cittadella e la Scientifica di Padova, per stabilire con che tipo di gas è stata provocata l'esplosione, e se dalle riprese della videocamera esterna alla banca sia possibile risalire ai malviventi. Si tratta del secondo assalto ad un bancomat in due giorni, dopo quello di giovedì notte a Fontaniva.

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CRONACA : GUARDIE GIURATE, ALESSANDRA MUSSOLINI PORTA IL CASO IN PARLAMENTO UE

Inviato da CIVISRIMINI il 20/1/2008 13:36:09 (52 letture)

(Sesto Potere) - Roma - 18 gennaio 2008 - Alessandra Mussolini fondatrice della Lista Azione Sociale Libertà d'azione esorta la Commissione Europea a intraprendere ogni iniziativa verso i Paesi membri per una regolamentazione uniforme degli Istituti di vigilanza, invitandoli a individuare una definizione univoca dei compiti risultanti dalla distinzione tra servizi armati e servizi non armati.
Inoltre Alessandra Mussolini esorta la Commissione Europea ad esprimersi in merito alla questione della extraterritorialità delle licenze.

"Le guardie giurate - ha spiegato Alessandra Mussolini - svolgono un importante ruolo di controllo e prevenzione dei reati di furto e danneggiamento a cose e persone su tutto il territorio nazionale e negli ultimi anni svolgono anche attività di sicurezza negli impianti industriali, nei cantieri, negli uffici pubblici, negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni e a bordo dei treni nonché attività di vigilanza nei centri commerciali e nella scorta valori. Tale situazione è stata anche creata dalla direttiva 92/50/CE, che ha determinato una notevole espansione del settore della sicurezza privata, sia in Italia che negli altri Paesi della Ue. Infatti, compiti di tutela e difesa della proprietà pubblica e privata, gravano quasi completamente sugli istituti privati che affiancano le forze dell'ordine. Negli ultimi anni, inoltre, si è assistito ad una notevole crescita, in Italia e in Europa, di servizi (ad esempio il portierato, o l’accoglienza), che poco hanno a che vedere con la sicurezza armata. Attualmente, non essendoci un'armonizzazione del settore nei Paesi Ue, si rende necessario avviare una riflessione concreta sull'opportunità, per il comparto della vigilanza privata, di meglio qualificare i lavoratori a vantaggio della sicurezza sul territorio europeo , anche al fine di evitare episodi come quelli accaduti pochi giorni fa in Gran Bretagna, dove sono stati scoperti centinaia di immigrati illegali che lavorano come addetti alla sicurezza negli aeroporti e negli uffici governativi. Un elemento di confusione è dato infine dal fatto che non esiste una distinzione tra servizi prestati da uomini armati e servizi prestati da uomini non armati",

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CRONACA : Emergenza quotidiana

Inviato da Coccinella il 20/1/2008 12:30:19 (23 letture)

IL BORGHESE

(19/01/2008) - I commercianti di San Salvario hanno inoltrato una lettera agli agenti e al dirigente del commissariato Barriera Nizza, una lettera diversa dal solito: non per reclamare a gran voce interventi di repulisti contro il crimine di strada, ma per dire «grazie».

I commercianti di un tratto del quartiere, per questo ringraziamento, hanno scelto il giorno in cui la Questura aveva disposto una massiccia serie di controlli, un giorno in cui decine di divise e di mezzi delle forze dell’ordine si riversavano per le strade del borgo. Ma questo ringraziamento, ci pare di capire, vuole valere anche per tutti i turni di vigilanza e le ronde che gli uomini del commissariato attuano tutti i santi giorni - per tacere delle notti - contro pusher, clandestini e banditi di strada. Gli agenti, così come i carabinieri. O i finanzieri, o anche i vigili.

Perché - e questo è un concetto che già in passato abbiamo espresso - per il cittadino, per il commerciante è fondamentale vedere le divise vicino a sé: come se il territorio fosse presidiato. Così come rassicura vedere le “pantere” o le “gazzelle” percorrere i viali cittadini. Nel periodo olimpico tutto ciò avveniva con regolarità ogni giorno, grazie ai rinforzi inviati da Roma e alla necessità di non sfigurare di fronte al mondo intero. Però sarebbe ugualmente importante non sfigurare neppure di fronte ai propri concittadini.

Se esiste la possibilità di “presidiare” una città in occasioni straordinarie - un grande avvenimento, o un corteo di squatter che lascia presagire poco di buono -, allora dovrebbe essere possibile anche far fronte alle piccole grandi emergenze di ogni giorno, quelle su cui non si soffermano le telecamere dei grandi network internazionali, che però contribuiscono a far dire ai torinesi che «Torino è bella, ma pericolosa».

E alla fine minano persino la fiducia nelle forze dell’ordine, rendendo il loro compito ancor più gravoso.

http://torino.cronacaqui.it/news-emergenza-quotidiana_2685.html

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CRONACA : La Commissione Europea risponde a Marco Rizzo

Inviato da ADMIN il 19/1/2008 16:35:53 (70 letture)

Interrogazioni parlamentari
20 novembre 2007 E-5742/07

INTERROGAZIONE SCRITTA di Marco Rizzo (GUE/NGL) alla Commissione

Oggetto: Settore sicurezza Risposta(e)

Con il decreto interministeriale del 27 aprile 2006 il governo italiano ha deciso una deroga, per gli operatori nel settore della vigilanza, sorveglianza o portierato, dal rispetto del decreto legislativo datato 8 aprile 2003 recante attuazione delle direttive comunitarie 93/104/CE e 2000/34/CE che pongono a 48 il limite massimo di ore lavorative settimanali. Le due direttive citate, ponendo a 48 ore il limite massimo di ore lavorative settimanali, sono state trasposte nella legislazione italiana in modo del tutto arbitrario e contrario allo spirito dei provvedimenti stessi; infatti, con il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro per gli operatori del settore della sicurezza si possono raggiungere anche le 70 ore lavorative settimanali.

1. È al corrente la Commissione delle modalità di attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE da parte del governo italiano?

2. Come intende intervenire la Commissione presso il governo italiano nel caso fossero rilevate violazioni nell'applicazione del diritto comunitario negli specifici casi menzionati dalla presente interrogazione scritta?

3. Non ritiene la Commissione che in questo caso lo strumento del regolamento sarebbe stato preferibile a quello della direttiva?



-La risposta della Commissione Europea


Interrogazioni parlamentari
10 gennaio 2008 E-5742/2007

Risposta data da Vladimir Špidla a nome della Commissione
1. Il decreto interministeriale del 26 aprile 2006 non sembra essere stato notificato alla Commissione nel quadro del recepimento da parte dell'Italia della direttiva 2003/88/CE(1).

2. La Commissione invierà al governo italiano una richiesta per ottenere tutti i dettagli del decreto e del contratto collettivo citato dall'onorevole parlamentare, allo scopo di analizzare la compatibilità delle norme italiane con i requisiti della direttiva.

Nel caso in cui la Commissione considerasse le misure nazionali non conformi ai requisiti della normativa comunitaria, essa si riserverà il diritto di prendere tutte le misure necessarie e appropriate, compreso il procedimento per infrazione.

3. L'onorevole parlamentare è senz'altro al corrente del fatto che l'articolo 137 del trattato, che costituisce la base legale della legislazione comunitaria in questo settore, prevede l'adozione di direttive ma non l'adozione di regolamenti.

(1) Direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro, GU L 299 del 18.11.2003. La direttiva codifica e abroga le precedenti direttive (93/104/CE e 2000/34/CE) citate dall'Onorevole parlamentare.



da http://www.comunisti-italiani.it/frames/index.htm

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CRONACA : ROMA -Ucciso buttafuori di una discoteca

Inviato da ADMIN il 19/1/2008 16:03:40 (26 letture)

ROMA - Il buttafuori di una discoteca che si trova sull'Aurelia, tra Ladispoli e Santa Marinella, è stato ucciso la notte scorsa a colpi di pistola sparati da un cliente che poi è fuggito, a bordo di un'auto di grossa cilindrata. Tra i due era scoppiato un diverbio quando, all'improvviso, l'uomo ha estratto l'arma e ha sparato. I carabinieri hanno subito identificato l'assassino che è stato arrestato alcune ore dopo mentre rientrava a casa. Si tratta di un pluripregiudicato di 40 anni, della zona.

Secondo la ricostruzione verso le quattro il buttafuori è intervenuto quando l'omicida ha infastidito alcune ragazze che ballavano su una delle piste della discoteca, ancora molto affollata. Dopo un breve scambio di battute e qualche spinta reciproca, l'uomo non ha esitato a sparare con una pistola tre proiettili in pieno petto al buttafuori, morto praticamente sul colpo. Mentre gli altri avventori scappavano spaventati, l'omicida si è allontanato a forte velocità a bordo di un'auto di grossa cilindrata.

Per M.P., 48 anni di Ladispoli, è stato inutile ogni tentativo di soccorso. Lavorava presso la discoteca Sunrise Ranch, un locale ai margini della statale Aurelia, tra i comuni di Santa Marinella e Ladispoli. Grazie alle testimonianze delle persone che si trovavano nel locale, i carabinieri hanno identificato l'omicida che è stato fermato davanti alla sua abitazione.

(19 gennaio 2008) www.Repubblica.it

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CRONACA : Frignano-Rapina sventata Banca, i complimenti del sindacato al vigilantes

Inviato da ADMIN il 19/1/2008 15:46:43 (48 letture)

LAVORO | Frignano – La tentata rapina si stava compiendo presso la filiale del Banco di Napoli di Frignano da tre rapinatori muniti di taglieri. E, per merito del vigilante in servizio presso la nota e conosciuta cooperativa che opera nella Provincia di Caserta “Lavoro e Giustizia”, che il colpo alla Agenzia di credito non è andato a segno.
Il segretario Provinciale del Sindacato Nazionale Guardie Giurate Giuseppe Cuccurullo, personalmente si congratula con il collega che non curandosi del rischio che avrebbe potuto correre, è riuscito a mettere in fuga i malviventi. Un meritato elogio va anche al Presidente della Cooperativa Cav. Giovanni Rubino che grazie al suo interessamento e preparazione dei suoi dipendenti riesce, nonostante le Leggi che non riescono a tutelare la meritata categoria, con corsi di formazioni, a farsi onore.
Con molto rammarico si precisa che questi eventi che danno prestigio alla categoria delle guardie giurate, i media non tanto ne parlano, o, almeno se ne parla per un giorno per qualche minuto e poi subito viene messo tutto a tacere. E’ da ricordare che il lavoro che svolgono le guardie giurate quotidianamente non è inferiore ad altri.
Si rammenta che per una maggiore tutela dell’incolumità delle guardie che operano davanti alle Agenzie di credito, fosse necessario il famoso Box, cosa che oggi quasi tutte le banca ne stanno facendo a meno. Perché? Forse per facilitare il lavoro dei rapinatori? Visto che tanto se ne parla della Legge 626/94, tutela del lavoratore, giubbino antiproiettile, e tanto altro, non sarebbe più semplice e sicuro visto che la micro e macro criminalità sta aumentando in un modo spaventoso, ricostruire i famosi gabbiotti? Un augurio sincero al collega.

http://www.casertanews.it

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CRONACA : Rapine, bloccata prima dell'ennesimo colpo la "Banda dei sette"

Inviato da matrix23 il 19/1/2008 15:34:46 (33 letture)

La Squadra Mobile ha arrestato in flagranza di reato sette la "Banda dei sette, che negli ultimi mesi avevano messo a segno una serie di rapine con un impressionante escalation criminale. Sempre travisati con caschi, guanti e mascherati da postini, entravano nelle banche e seminavano il terrore. Guardie giurate disarmate e clienti terrorizzati. La loro "carriera" criminale è stata fermata dalla Mobile che nella mattinata di ieri è intervenuta in flagranza di reato davanti alla banca Unicredit di Via Benedetto Croce, proprio mentre stavano per entrare in azione vestiti da postini. Tre le pistole sequestrate e sette gli arresti.

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CRONACA : Vigilante trovato agonizzante in strada: agressione o incidente ?

Inviato da ADMIN il 19/1/2008 3:50:10 (93 letture)

E' fitto il mistero sul ritrovamento di una guardia giurata priva di sensi a due passi dall palazzina di caccia di Stupinigi, a Nichelino. Era accasciato sul volate della sua auto, perfettamente parcheggiata sul marciapiede rialzato. L'ipotesi più probabile è quella di un malore, ma alcuni elementi rilevati dagli agenti della polizia municipale portano a pensare che in quella macchina ci possa essere stato qualcuno che che si è allontanato velocemente e senza chiamare i soccorsi. Inoltre l'uomo, 57 anni, presentava strani graffi e lacerazioni su varie parti del corpo. Il vigilante si trova adesso ricoverato in gravissime condizioni alle Molinette.


A dare l'allarme è stata una pattuglia della polizia municipale di Torino che ieri pomeriggio, intorno alle 17,30, stava transitando in viale Torino. Vedendo la macchina ferma i vigili hanno deciso di controllare e, quando si sono resi conto delle condizioni della guardia, hanno richiesto l'intervento del 118. L'uomo era seduto al posto di guida, privo di conoscenza e faceva fatica a respirare. Indossava la divisa di una nota agenzia di vigilanza e giacca e pantaloni erano spiegazzati e sporchi di terriccio. Sulla nuca e sulla schiena, inoltre, aveva diverse graffiature che potrebbero far pensare a una recente colluttazione. La posizione della vettura, parcheggiata regolarmente, faceva escludere l'ipotesi un malore alla guida. Più probabile invece che si sia sentito male dopo aver parcheggiato e incontrato qualcuno, come dimostrerebbero altri elementi raccolti dagli inquirenti. L'arma della guardia è stata affidata agli agenti della Questura e l'uomo è stato trasportato dalla Croce Rossa di Nichelino al pronto soccorso dell'ospedale Santa Croce di Moncalieri. In ambulanza ha ripreso i sensi per brevi istanti, ma poi le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate a causa di un'emorragia cerebrale ed è stato ricoverato in prognosi riservata alle Molinette.

www.crocacaqui..it

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CRONACA : San Dona'-Ospedale, scatta l'operazione sicurezza

Inviato da ADMIN il 18/1/2008 16:07:51 (28 letture)

SAN DONÀ Previsti un presidio fisso della vigilanza privata e il potenziamento della videosorveglianza
Ospedale, scatta l'operazione sicurezza
Le decisioni prese in un incontro fra l’assessore Schibuola e il nuovo direttore generale dell’Asl 10 Paolo Stocco

San Donà
Un presidio fisso della vigilanza privata e il potenziamento della videosorveglianza. Queste, in sintesi, le due iniziative che saranno attuate subito dall'Asl 10 Veneto Orientale per mettere in sicurezza l'ospedale cittadino di San Donà, necessaria dopo il grave episodio di due notti fa, con l'assalto di una banda di malviventi che volevano portarsi via il bancomat. I provvedimenti sono stati concordati con l'assessore alla sicurezza Alberto Schibuola, dal direttore generale della stessa Asl, Paolo Stocco, che lo ha voluto incontrare all'indomani del fatto.

Sono tre le iniziative che saranno intraprese, una delle quali tesa a guardare il problema nel suo insieme, comprendendo anche gli altri presidi ospedalieri (l'allarme era stato lanciato anche da Jesolo). "Verrà istituito un presidio fisso da parte della vigilanza privata con particolare controllo degli accessi - è stato riferito in una nota congiunta - quindi ci sarà il potenziamento del sistema di video sorveglianza nei punti maggiormente sensibili; istituzione di un tavolo permanente sulla sicurezza dei presidi ospedalieri di tutto il territorio dell'Asl 10 con le forze dell'ordine e i rappresentanti della Conferenza dei Sindaci". A proposito di questa istituzione tirata in ballo da Stocco e Schibuola, ieri è intervenuto il responsabile della sanità, il sindaco di Eraclea Graziano Teso. "Ho contattato subito Stocco - ha riferito - preoccupato per quanto accaduto. Qui si è andati ben oltre al semplice furto, per quanto deprecabile e da prevenire e combattere; un episodio che mina la sicurezza dei pazienti e del personale da una parte e degli impianti tecnologici dall'altra. Come sindaco e come referente per la sanità - ha concluso - mi sono messo a disposizione per collaborare con personale o altro tipo di risorse".

Soddisfatto Schibuola per l'esito dell'incontro. "Le soluzioni individuate sono quelle che avevo anch'io prospettato, per cui sono soddisfatto del fatto che siano state accolte. Sono rimasto favorevolmente impressionato dalla piena disponibilità del direttore generale e dal suo modo di agire e lavorare. Sul tema della sicurezza aveva già le idee chiare. Continueremo su questa strada. E' chiaro che quanto avvenuto l'altra notte dimostra come sia necessario perpetrare la linea dura".

Come si ricorderà due individui, coperti al volto e armati di piccone e mazzetta da muratore, hanno fatto irruzione in ospedale con la chiara intenzione di portarsi via il bancomat che si trova all'ingresso e che non è inserito nel muro. Quando si sono resi conto delle difficoltà e del fatto che la centralinista li stava osservando ed aveva dato l'allarme, sono fuggiti, non prima di avere sfasciato una vetrata e scardinato una delle porte della portineria, forse con l'intendo di aggredire la donna, che da parte sua ha saputo mantenere il sangue freddo.Tutta la scena è stata ripresa dalla video sorveglianza, le cui immagini sono ora al vaglio dei carabinieri. A quanto è dato a sapere, sono state già studiate in modo dettagliato ed ora saranno passate ai centri investigativi specializzati in modo da poterci ricavare degli elementi utili per risalire ai malviventi.

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CRONACA : Milano-Guardia Giurata Stupra la moglie ,due anni di carcere

Inviato da ADMIN il 18/1/2008 16:04:45 (54 letture)

Costringere a fare sesso una donna è sempre reato, anche quando quella donna è la moglie. Lo ha capito ieri A.L., una guardia giurata, denunciata dalla moglie per violenza sessuale. L'uomo, malgrado la richiesta della pubblica accusa che aveva sostenuto l'assoluzione in considerazione del rapporto coniugale, si è visto condannare ugualmente a due anni e sei mesi in appello. È stato invece condannato a una pena ben più pesante - nove anni - un docente universitario messicano, Felix Lerme, accusato di maltrattamenti aggravati e violenza sessuale nei confronti della moglie italiana, con cui vive in Messico e ha due figli. Quando la moglie è scappata in Italia con i figli è partita l'indagine, che ha portato all'arresto del docente, a Milano per un convegno al Politecnico, nel marzo scorso. City

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CRONACA : Napoli-Tenta un furto in un bar tabacchi, ucciso dal titolare

Inviato da ADMIN il 18/1/2008 16:02:35 (30 letture)

Aveva udito dei rumori e visto un’ombra muoversi velocemente nel retro di casa, e senza esitare nemmeno un minuto, ha afferrato la pistola e ha sparato. Tre i colpi sparati con la sua 7,65, regolarmente detenuta, uno dei quali ha attinto la schiena di Mario Mennillo, 52 anni, morto sul colpo. A sparare, invece, è stato Aldo Cantore Gallo, 56enne, di Rotondi, titolare del bar tabacchi a località Campizze. Arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
I fatti sono avvenuti tra la notte del 15 e 16 gennaio. La vittima, con precedenti per reati contro il patrimonio, residente a Cardito di Napoli, stando agli accertamenti, stava per compiere un furto all’interno di un bar tabacchi della frazione Campizze, sito sull’Appia, la strada che collega il centro caudino con Montesarchio. Era passata la mezzanotte, quando il titolare avverte strani rumori provenire dal retro della sua abitazione, dove c’è il suo bar tabacchi. Si affaccia alla finestra e vede un’ombra di una persona in movimento. Per titolare non ci sono dubbi: si tratta di un ladro. A quel punto, corre a prendere la pistola, regolarmente detenuta, apre la finestra e spara. Tre colpi secchi. Vede l’ombra correre e sparire nel buio. Posa, l’arma, e si rimette a letto. Convinto di aver dato una lezione a quel ladro che da un po’ di tempo faceva razzia nella Valle Caudina. Senza sapere, però, che lo aveva ferito mortalmente. Il 56enne, il giorno seguente aveva lavorato normalmente, e non aveva raccontato a nessuno quell’episodio. Intanto, sempre il giorno seguente, i familiari di Mennillo avevano denunciato la scomparsa presso i carabinieri di Montesarchio. Sono cominciate le ricerche. Attivando anche i carabinieri di Cervinara. I militari per tutta la giornata hanno setacciato montagne e boschi. Fino a ieri sera, quando passate le undici c’è stato il ritrovamento dell’uomo in un terreno di Rotondi.
Sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri del comando provinciale, insieme al capitano della compagnia di Avellino Nicola Mirante. Le attività sono state svolte anche dagli uomini del nucleo investigativo del reparto operativo ai comandi del maggiore Marco Morganti. Una notte, dove non è mancata la pioggia battente, passata a reperire quanti più elementi possibile per riuscire ad identificare l’autore del delitto. I carabinieri, appena hanno rinvenuto il cadavere, hanno subito capito che si trattava di un omicidio, dato che il colpo fatale l’aveva ricevuto alle spalle. Ed è stato subito evidente per gli inquirenti che poteva trattarsi di una modalità di delitto relativa ad un furto. Insomma, un lavoro di indagine svolto con grande professionalità e che in poco tempo ha identificato il responsabile. Le indagini dirette dalla dottoressa Antonella Ciccarella della Procura della Repubblica di Avellino, coordinata dal procuratore capo Mario Aristide Romano, hanno permesso di accertare che la vittima era presente in Irpinia probabilmente per compiere alcuni furti. In poche parole, Mennillo era un volto conosciuto alle forze dell’ordine. E proprio per questo le indagini si sono dirette sulla pista di furti ad attività commerciali. Per questo motivo i carabinieri per tutta la notte hanno interrogato numerosi titolari di esercizi commerciali della zona per riscontrare se avesse subito qualche furto. Gli interrogatori sono continuati nel corso della mattinata di ieri, sono state estesi anche alle guardie giurate che svolgono servizio di vigilanza nei pressi nella zona interessata e a tutti i titolari di porto d’armi residenti in località Campizze. Le indagini, svolte con l’ausilio di personale specializzato nei rilievi tecnici, si sono concluse verso le dieci di ieri mattina. Dopo ore di studi, si è capito che l’autore dell’omicidio era Aldo Cantone Gallo, un 56enne residente a Campizze, titolare di un bar tabacchi sulla strada Appia. L’uomo, dopo essere stato ascoltato dai carabinieri, è stato posto a fermo indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario e tradotto presso la casa circondariale di Avellino.

www.ottopagine.it

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CRONACA : Roma-Massima solidarieta' ai lavoratori della vigilanza privata

Inviato da ADMIN il 18/1/2008 15:59:30 (57 letture)

"Una valutazione fatta a caldo dai colleghi italiani dopo l’incidente di Torino che non è assolutamente condiviso dai vertici aziendali": così i vertici dell’azienda prendono le distanze dal dossier segreto sequestrato dalla magistratura ad alcuni dirigenti italiani

ROMA - L'azienda ThyssenKrupp prende le distanze "nel modo piu' fermo" dal testo del dossier segreto sequestrato dalla magistratura ad alcuni dirigenti della ThyssenKrupp Italia sottolineando che quel dossier rappresenta "una valutazione fatta a caldo dai colleghi italiani dopo l'incidente di Torino che non e' assolutamente condiviso dai vertici aziendali". E' questo, in sintesi, il risultato di un incontro di due ore tra il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e alcuni dirigenti dell'acciaieria tedesca. Il documento, spiega al termine dell'incontro Ralph Labonte, membro del Cda della Thyssen e responsabile delle risorse umane con delega alla sicurezza "e' stato redatto tra il 17 e il 19 dicembre, prima della mia prima visita in Italia a Roma e a Torino e come ho appena espresso al ministro Damiano non esprime la visione della nostra societa'", che ribadisce "il nostro impegno sul campo della sicurezza sul lavoro". Lo voglio dire con molta franchezza, aggiunge Labonte, "noi condanniamo ogni preconcetto di persone e gruppi di interesse, e assicuriamo piena disponibilita' a chiarire quello che era successo in quel tragico incidente. Si tratta di un impegno che ci siamo presi, e che e' confermato da una missiva del nostro amministratore delegato Schultz che ha consegnato di persona al ministro Damiano.

"Esprimiamo la massima solidarieta' ai lavoratori della vigilanza privata che, da ieri e fino a domani, presidieranno Piazza Montecitorio per chiedere una riforma del settore". Lo affermano,con una nota congiunta, Manuela Palermi, capogruppo del Pdci a palazzo Madama e Dino Tibaldi, responsabile Lavoro del partito. "La richiesta di riforma che prevede tra i vari punti- affermano- il pieno rispetto della normativa vigente da parte degli istituti di vigilanza, soprattutto per quanto riguarda gli orari di lavoro, e' giusta". Per questi motivi, concludono, "sottoscriviamo la petizione popolare che stanno portando avanti i lavoratori, nella speranza che vengano accolte tutte le loro richieste".

La Thyssen Krupp, aggiunge Ralph Labonte, membro del Cda dell'industria tedesca, "non accetta negligenze di alcun tipo ed agira' con grande rigore qualora dovessero emergere elementi che hanno contribuito alla tragedia di Torino", perche' "la sicurezza sul lavoro e' prioritaria per il gruppo quanto la sua redditivita'". L'incontro con il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, spiega il rappresentante della Thyssen, e' stato utile anche per parlare di una serie di impegni concreti, "dagli aiuti finanziari alle famiglie delle vittime, che sono gia stati definiti ma che saranno portati avanti anche in futuro, fino all'istituzione di un fondo a favore dei figli delle famiglie interessate per sostenere i costi della loro formazione fino alla conclusione dei loro studi". Non possiamo "diminuire la sofferenza della famiglie- conclude Labonte- ma possiamo far fede a quelle che sono le nostre responsabilita'".

(18 gennaio 2008)
http://www.superabile.it

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CRONACA : PARLAMENTO EUROPEO: DICHIARAZIONE SCRITTA DELL'ON. MUSSOLINI SULLA VIGILANZA PRIVATA

Inviato da CIVISRIMINI il 18/1/2008 15:45:43 (94 letture)

DICHIAZIONE SCRITTA Presentata a norma dell'art. 116 del regolamento da Alessandra Mussolini sulla armonizzazione della normativa europea in materia di vigilanza privata e guardie giurate Il Parlamento europeo, - visto l'articolo 116 del suo regolamento, considerato che:
in Italia la sicurezza privata viene esercitata dagli Istituti di vigilanza, dai quali dipendono le guardie giurate, che effettuano principalmente servizi di custodia di beni e di investigazione;
le guardie giurate, infatti, svolgono un importante ruolo di controllo e prevenzione dei reati di furto e danneggiamento a cose e persone su tutto il territorio nazionale;
negli ultimi anni le guardie giurate svolgono anche attività di sicurezza negli impianti industriali, nei cantieri, negli uffici pubblici, negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni e a bordo dei treni nonché attività di vigilanza nei centri commerciali e nella scorta valori.
tale situazione è stata anche creata dalla direttiva 92/50/CE, che ha determinato una notevole espansione del settore della sicurezza privata, sia in Italia che negli altri Paesi della Ue. Infatti, compiti di tutela e difesa della proprietà pubblica e privata, gravano quasi completamente sugli istituti privati che affiancano le forze dell'ordine;
negli ultimi anni, inoltre, si è assistito ad una notevole crescita, in Italia e in Europa, di servizi (ad esempio il portierato, o l’accoglienza), che poco hanno a che vedere con la sicurezza armata;
Attualmente, non essendoci un'armonizzazione del settore nei Paesi Ue, si rende necessario avviare una riflessione concreta sull'opportunità, per il comparto della vigilanza privata, di meglio qualificare i lavoratori a vantaggio della sicurezza sul territorio europeo , anche al fine di evitare episodi come quelli accaduti pochi giorni fa in Gran Bretagna, dove sono stati scoperti centinaia di immigrati illegali che lavorano come addetti alla sicurezza negli aeroporti e negli uffici governativi;
Un elemento di confusione è dato dal fatto che non esiste una distinzione tra servizi prestati da uomini armati e servizi prestati da uomini non armati,
*esorta la Commissione a intraprendere ogni iniziativa verso i Paesi membri per una regolamentazione uniforme degli Istituti di vigilanza; * esorta la Commissione, altresì, a sollecitare i Paesi membri alla individuazione di una definizione univoca dei compiti risultanti dalla distinzione tra servizi armati e servizi non armati; * esorta la Commissione, infine, ad esprimersi in merito alla questione della extraterritorialità delle licenze; * incarica il suo Presidente di trasmettere la presente dichiarazione con l'indicazione dei nomi dei firmatari, al Consiglio, alla Commissione e agli Stati membri. On. Alessandra Mussolini

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CRONACA : REGGIO CALABRIA - ALLA COSMOPOL TRASPORTI FIDUCIARI ANCORA STIPENDI NON PAGATI

Inviato da CIVISRIMINI il 18/1/2008 12:28:59 (34 letture)

REGGIO CALABRIA - ALLA COSMOPOL TRASPORTI FIDUCIARI ANCORA STIPENDI NON PAGATI
INTERVENTO DEL SEGRETARIO NAZIONALE FUSCO DEL SINDACATO NAZIONALE GUARDIE GIURATE


MISANO ADRIATICO, 18/01/2008 (informazione.it) QUESTO IL TESTO INVIATO ALLE ISTITUZIONI LOCALI DI REGGIO CALABRIA SULLA SITUAZIONE COSMOPOL: Con la presente, siamo ad informarVi che, le Guardie Particolari Giurate, dell’ Istituto di Vigilanza Privata Cosmopol Trasporti Speciali s.r.l., con sede in Reggio Calabria sembrerebbe, da quanto riferitoci in giornata dai nostri iscritti, che non abbiano ancora ricevuto lo stipendio riguardante il mese di Dicembre, mentre per quanto riguarda il pagamento della tredicesima sembrerebbe sia stato dato solo un piccolo acconto. Solitamente gli stipendi venivano percepiti il giorno 5 di ogni mese successivo a quello lavorato, ma evidentemente qualcosa è andato”storto” visto il ritardo. Possiamo capire ed accettare che per problemi di stampa e quantaltro ci siamo dei ritardi ma non accettiamo un ritardo, come nel caso della tredicesima mensilità, di 28 giorni che sta già creando grossissimi problemi alle guardie giurate e alle loro famiglie. Oltretutto, le Guardie Particolari Giurate dell’Istituto Cosmopol, sembrerebbe non siano state neanche informate di un probabile ritardo nei pagamenti pertanto tutto ciò è inammissibile; chiediamo a Voi Istituzioni di intervenire immediatamente al fine di tutelare i lavoratori. In attesa di un Vostro positivo riscontro Distinti Saluti. www.sindacatonazionale.com

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CRONACA : BENEVENTO - IL SINDACATO NAZIONALE GUARDIE GIURATE VINCE IL RICONOSCIMENTO

Inviato da CIVISRIMINI il 18/1/2008 12:16:54 (60 letture)


RIUNIONE IERI IN PREFETTURA


MISANO ADRIATICO, 18/01/2008 (informazione.it) Con estrema soddisfazione del Segretario Nazionale del Sindacato Guardie Giurate, Marco Fusco e del Segretario Provinciale Giuseppe Giorgione e il R.S.A Angelo Lizza, con tenacia e fermezza, alla presenza dei Funzionari della Prefettura di Benevento, al Dirigente dell’Ufficio Provinciale del Lavoro, Funzionari della Questura e gli amministratori dell’Istituto di Vigilanza “Il Poliziotto Notturno ”, hanno siglato una accordo con i dirigenti della Cooperativa in relazione all’applicazione del C.C.N.L. di categoria e il riconoscimento immediato del Sindacato Nazionale Guardie Giurate; questa è una data memorabile e sicuramente da ricordare perchè fino ad oggi 17.01.2008, nell’Istituto di Vigilanza, nessuna sigla sindacale era mai entrata a farne parte, con la speranza che il nostro lavoro nell’interesse dei colleghi e dell’azienda, sottoscrivendo la loro adesione, senza nessuna preoccupazione, a favore del Sindacato Nazionale Guardie Giurate.

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CRONACA :  Rapinatori in azione: Gavardo, secondo «colpo» alla Bipop

Inviato da matrix23 il 18/1/2008 9:48:24 (22 letture)

Rapina numero due in poco più di quattro mesi. Un «colpo» in fotocopia. Tanto che non si esclude che ad entrare in azione sia stata la stessa coppia di malviventi.
Bersaglio dell’incursione la filiale della Bipop Carire, nella centrale piazza Zanardelli, dove intorno alle 11 di ieri sono entrati due strani clienti.
Uno era a viso scoperto, l’altro parzialmente travisato. Hanno sorpreso i tre impiegati che hanno minacciato con la lama di un taglierino. E li hanno costretti a consegnare i soldi della cassa: quattromila euro in tutto. Sono bastati pochi minuti.

Conclusa l’«operazione», i malviventi si sono allontanati a piedi, senza che nessuno li notasse. Sul posto sono intervenuti poi i carabinieri della stazione gavardese e i militari del Nucleo radiomobile della Compagnia di Salò.
La rapina precedente era stata piazzata il 19 settembre scorso con modalità identiche. Anche in quell’occasione da due uomini (uno mascherato, l’altro non) armati di taglierino, con bottino di circa 12mila euro.
Gli investigatori dell’Arma hanno provveduto, anche ieri, ad acquisire la videocassetta della registrazione delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l’intera sequenza.
Materiale utile per verificare se, come sembra, la firma sui due «colpi» nella filiale bancaria possa essere la stessa.

e. g. dal Giornale di Brescia

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CRONACA : Rapina banca e spara tra la folla

Inviato da matrix23 il 18/1/2008 9:45:23 (53 letture)

Spari ad altezza d’uomo. Pallottole che si conficcano nelle portiere di due auto. Inseguimenti e manette, terrore e automobilisti da prendere in ostaggio. Tutto a Sampierdarena. Tutto nelle strade più attive della delegazione. Tutto in un’ora di punta, nel primo pomeriggio, in via Cantore e in via Buranello. La Sampierdarena che da qualche giorno sembrava meno preoccupata per l’emergenza criminalità si ritrova sul set di una rapina in banca. Solo che non c’è la macchina da presa, e la pistola del bandito è vera. Il problema di vedere se la l’arma è solo una scacciacani non se lo pongono certo i dipendenti della Popolare di Novara che ieri pomeriggio in via Cantore hanno consegnato il denaro a Domenico Pallotta, il trentunenne di Torino che è entrato in banca per uscirne carico di soldi. Sarebbe finita con un bottino neppure troppo consistente, circa 600 euro, se per le strade di Sampierdarena non ci fosse stata una pattuglia di carabinieri in servizio antirapina e antiscippo. I militari, in borghese, sono subito intervenuti e il rapinatore non ha esistato a sparare contro gli uomini della compagnia di Sampierdarena che lo inseguivano.

Il rapinatore, per fuggire più rapidamente, ha cercato anche di fermare alcune auto di passaggio, minacciando i conducenti che però non si sono fermati. I carabinieri, pistole in pugno, sono così riusciti a raggiungere il malvivente senza sparare un solo colpo, nonostante Pallotta abbia tentato una seconda volta di colpirli, sparando tra la folla. Concluso l’inseguimento e immobilizzato il rapinatore, i carabinieri hanno recuperato anche l’esiguo bottino del colpo appena tentato. In caserma è stato poi verificato il «curriculum» del malvivente, già ricercato dalla procura di Vercelli e protagonista di altre rapine in banca.

Sampierdarena torna così a scoprire l’emergenza criminalità, visto che si registrano in poche ore anche una rapina di un cellulare ai danni di un giovane e due furti in appartamento.

www.ilgiornale.it

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CRONACA : RAVENNA - Ladro maldestro contro vetrata, arrestato

Inviato da ADMIN il 18/1/2008 0:10:00 (27 letture)

RAVENNA – Ladro maldestro arrestato mercoledì pomeriggio all’Ipercoop di Ravenna. Alan D’Angelo, 25enne casertano, residente a Forlì, è stato sorpreso da un vigilantes mentre stava nascondendo all’interno del giubbotto una Playstation priva del dispositivo anti-taccheggio. Giunto alla cassa vi erano due guardie che l’hanno invitato ad un controllo, ma il 25enne si è dileguato, liberandosi di entrambe. La fuga, però, si è conclusa contro il vetro delle porte scorrevoli.



D’Angelo è stato notato attraverso un monitor da un addetto della vigilanza mentre stava nascondendo una consolle Playstation privata del dispositivo anti-taccheggio. Credendo di averla fatta franca, si è diretto alla cassa per pagare un budino. Ad aspettarlo vi erano due guardie che l’hanno invitato a sottoporsi ad un controllo.



Il 25enne, invece, è riuscito a liberarsi di entrambe, una delle quali finita a terra, dirigendosi verso l’uscita Est. Qui però si schiantato contro la vetrata delle porte scorrevoli che non si sono aperte all’istante. Il ragazzo, finito a terra, è stato arrestato dalla Polizia. Prima di portarlo in Questura, è stato trasportato al pronto soccorso per curare le ferite nella caduta.

http://www.romagnaoggi.it

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