Mi chiedo cosa ne penserà la fiorentina che ha appena concluso il corso di formazione professionale per diventare
"addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico e in pubblici esercizi", per poi alla fin-fine essere (ri)etichettata come ... la prima
buttafuori in Italia. Professionista bene inteso!
Lo Stato, proprio a seguito di avvenimenti drammatici condotti da energumeni addetti alla sicurezza nelle sale, volgarmente detti "buttafuori", ha preferito - come al slito - controllare quello che non può vietare.
Oggi non solo è regolamentata la figura giuridica di questo particolare operatore
rigorosamente disarmato, ma è in oltre vietato l'ingaggio di altre figure con medesimi compiti non autorizzate coi suddetti corsi, Guardie armate comprese.
I compiti di questi, oltre al coordinamento della gestione del pubblico in sicurezza e simili, lungi dall'essere quello di intervenire in modo diretto nelle risse (competenza quella dell'ordine pubblico, che lo stato a ri-sottolineato prettamente delle ff.oo.), ma quella di prevenire, fare intervenire la polizia e solo nei casi limite di bisogno (per non omettere soccorso) intervenire nei modi consentiti.
La vecchia figura del "buttafuori" è fuori gioco... quasi.
I proprietari dei locali spesso sono letteralmente costretti ad assumere detti operatori per assecondare la legge, senza però rinunciare tra il personale, magari assunto con altri ruoli o (in nero) confusi tra i clienti, a quei certi "bambinoni" che per dirla tutta, ritengo essere indispensabili.
Non so di che risse si sta parlando (quelle nelle discoteche al pomeriggio tra teenagers?) ma se entrano certi tipi sul quintale in su, mezzi strafatti che le risse le fanno tanto per fare e le ossa alla gente le spaccano per divertimento, e che al primo approccio processi mentali e psicologia vanno dritti-dritti giù per il
e caricano alla pari di un toro imbestialito, con medesimi risultati e con capacità mentali sinceramente ben al di sotto di un toro da corrida!...
Per una questione di ormoni che regolano anche una certa struttura fisica, fibra muscolare e reazione mentale, la donna è notoriamente svantaggiata a fronteggiare simili situazioni e credetemi non c'è palestra che tenga!
Eventuali discipline di difesa femminili sfruttano ben altri principi dove lo scopo è sottrarsi e non partecipare o affrontare.
Ma a dire il vero neppure uomini di corporatura media per quanto capaci si addicono a “questo mestiere”. Conta prima di tutto la presenza: vedere che ci sono “certi bisonti” che renderanno almeno le cose difficili, scoraggia. In secondo luogo quando il personale interviene, non è che possa ingaggiare un combattimento stile Brucee Lee, ma piuttosto servono uomini che
incassano e prendono di peso
senza tanti complimenti il “problema” e lo sbattono fuori.
Indiscutibile che omoni di una certa stazza anche senza capacità di combattimento (non si deve combattere) fanno il caso giusto.
Le questioni tra “buttafuori” e Legge sono sorte proprio quando “lor gentili signori dal quintale in su” si sono intrattenuti a fare .cazzotti, con risultati spesso dolorosi.
(la parola ".cazzotti" è censurata dalla moderazione automatica! ...
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