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SEZIONE DEDICATA ALLE NOTIZIE DI CRONACA

Furto di rame, Paolini (Lega Nord): “Lo speronamento del metronotte un salto di qualità della criminalità”

5 marzo 2015 A+A-SHARE ON EMAILEMAILSHARE ON PRINTPRINT
Furto di rame, Paolini (Lega Nord): “Lo speronamento del metronotte un salto di qualità della criminalità”
FANO – “Il furto di rame alla ditta Mancini è, di per se, cosa grave. Non siamo più alla sottrazione di cavi abbandonati lungo le linee ferroviarie, ma all’attacco pianificato ad una ditta in zona artigianale, sempre trafficata, dotata di sistema d’allarme e collegata al pronto intervento vigilanza.

Qui è successo qualcosa di più: i ladri non hanno esitato un secondo a speronare il metronotte, che avrebbe potuto anche essere gravemente ferito o ucciso ! E’ un salto di qualità. Lo “speronamento” era una tecnica che, 15 anni fa, attuavano sistematicamente i banditi della Sacra Corona Unita contro le auto della Guardia di Finanza che li intercettavano con merce di contrabbando. Erano Suv rinforzati con piastre di acciaio e vetri blindati, fatti per terrorizzare, accada quel che accada, gli uomini delle forze dell’ordine.

Oggi la stessa tecnica è stata usata a Fano.

5 considerazioni: a) le leggi attuali sono inadeguate. I banditi oggi, sanno che non rischiano nulla ma, anzi, se per caso il cittadino o il poliziotto li uccide o ferisce…useranno le ns. leggi e ns. tribunali per ottenere addirittura il risarcimento !
b) cambiare le norme di ingaggio, rendendole adatte ai tempi: se non ti fermi sono autorizzato a sparare senza incorrere in alcuna sanzione
c) il carcere per i recidivi di certi reati deve essere vero, duro, lungo ed effettivo. Eliminare ogni beneficio penitenziario per chi osa giocare così con la vita o l’incolumità altrui… per soldi.
d) cambiare subito, con decreto, le norme sull’ abuso di legittima difesa, (c’è già un progetto di legge della Lega depositato n.d.r.) semplicemente cancellandolo: sei a casa mia, riesco a difendermi, la adeguatezza della legittima difesa deve essere presunto salvo casi di abuso più che manifesto
e) fuori senza pieta tutti i clandestini e tutti coloro che sono in Italia senza poter dimostrare di avere un lavoro e un reddito leciti, come fanno in Svizzera, Austria, Germania, ecc. Basta accettare, come scusa, il “mi arrangio”..
L’alternativa è rassegnarci a vivere sempre più nel terrore e nella impotenza. Che significa la fine dello Stato di Diritto”. !
http://www.occhioallanotizia.it/furto ... ualita-della-criminalita/

Non c'è Sicurezza, se non c'è sinergia tra Pubblico - Privato

Non c'è Sicurezza, se non c'è sinergia tra Pubblico - Privato


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04-03-2015




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S News incontra Vincenzo Acunzo, Coordinatore dell'Unità Organizzativa Vigilanza Privata del Ministero dell'Interno, relatore all’Assemblea Annuale ASSIV.

Quali sono le novità introdotte dal DM 115 nell’ottica dell’evoluzione della vigilanza privata?
“L’evoluzione portava a rendere gli istituti di vigilanza più consapevoli e soprattutto impegnati in prima persona nell’autocertificazione e nell’autocontrollo. Il meccanismo introdotto dal DM 115 è un meccanismo che vuol affidare al diretto interessato l’attività di controllo perché, di fatto, la paga rivolgendosi ad un organismo di certificazione.
Noi, come Ministero dell’Interno, riconosciamo l’organismo di certificazione, lo inseriamo in un elenco e solo da quell’elenco può essere tratto l’organismo che va a fare il controllo. Il certificato rilasciato dall’organismo, però, non è una patente assoluta: la potestà di controllo resta sempre in mano al Prefetto, che valuterà l’esistenza del certificato come un elemento positivo, la sua mancanza o la sospensione, invece, come un campanello d’allarme per poter attivare le iniziative necessarie per verificare la concreta operatività di un istituto di vigilanza”.

Dal suo punto di vista, l’iter per gli istituti di vigilanza in Italia a che punto è in questo?
“Oggi gli istituti di vigilanza dovrebbero essere pienamente adeguati al DM 269. Abbiamo fatto un monitoraggio, e dovremmo avere un sistema sano ed omogeneo. Su questo sistema si va ad inserire la certificazione operata dai privati, e questo dovrebbe semplicemente dare un vantaggio, perché rende più certo il controllo, più efficace, più immediato e quindi consente alle aziende sane, e a coloro che sono pronti a recepire le disposizioni di legge, ad emergere tra quelli che sono un po’ più lenti a non rispettare le norme”.

Proprio partendo da questo concetto, ci si può collegare all’affermazione del Vice Ministro Bubbico, che diceva “è imprescindibile la presenza della Vigilanza privata negli aeroporti, nei porti e nelle infrastrutture critiche”.
Oggi la Vigilanza privata è imprescindibile dappertutto: dalla storica scorta ai furgoni postali, al trasporto valori, agli aeroporti, ai porti, all’antipirateria, e quindi anche le possibilità future, quando parliamo di tutela alle persone, piuttosto che, qualcuno ha cominciato a ventilare, la gestione delle carceri; insomma le prospettive sono tante.
Il dato di fatto è che oggi non c’è sicurezza, se non c’è una sinergia concreta tra pubblico e privato”.

Confrontandoci con il resto d’Europa, vediamo esperienze a volte più avanti rispetto all’Italia. Ci allineeremo velocemente anche noi?
“Noi partivamo da una legislazione del ’31: è difficile fare il paragone col Regno Unito dove c’è la gestione delle carceri. Ci stiamo adeguando al sistema europeo che, attenzione, non è conforme ed omogeneo dappertutto. Oggi l’Italia rappresenta un buon livello di sicurezza e un buon livello di partenariato pubblico-privato”.
http://www.snewsonline.com/notizie/vi ... tra_pubblico_privato-2935

Territorio protagonista della sicurezza a Parma



Territorio protagonista della sicurezza a Parma
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4 Marzo 2015
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Temi:


Sicurezza.



Siglato in prefettura il protocollo Mille occhi sulla città, con il comune e gli istituti di vigilanza della provincia. Formazione degli operatori, scambio di informazioni e sensibilizzazione di cittadini ed enti locali i punti di forza del piano di sicurezza complementare




Criminalità 'comune' e degrado urbano, sono fenomeni che abbassano la soglia della sicurezza percepita dalle comunità locali.

Per questo il territorio di Parma si è dotato di un atto, il protocollo 'Mille occhi sulla città' siglato ieri in prefettura, che inquadra, coordinandole e favorendole, le forme di collaborazione pubblico-privato che implementano il sistema di sicurezza sussidiaria e complementare, in linea con la strada tracciata dal primo protocollo nazionale 'Mille occhi sulla città' siglato nel 2010 e rinnovato nel 2013 tra ministero dell'Interno, Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e associazioni rappresentative degli istituti di vigilanza privata.

Firmato dal prefetto Giuseppe Forlani, dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti e dai vertici degli istituti di vigilanza della provincia aderenti oltre che dal questore e dai comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, il protocollo rientra in una strategia condivisa per il controllo e la prevenzione dei reati sul territorio provinciale che prevede, tra le altre cose, l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza, lo scambio tempestivo di informazioni tra centrali degli istituti di vigilanza, delle Forze di polizia e della polizia locale; la formazione delle guardie giurate a cura delle stesse Forze di polizia e del comune; l'organizzazione di incontri con i cittadini per sensibilizzare e informare sulle diverse forme di autoprotezione.

Il contenuto del protocollo, che è aperto all'adesione degli altri comuni, sarà divulgato a livello capillare, informa la prefettura, non solo durante una serie di sedute 'dedicate' del comotato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma nelle sedi delle unioni di comuni della provincia, per coinvolgere al massimo tutto il territorio in un lavoro comune per una miglior sicurezza percepita e una migliore qualità della vita degli abitanti.


Ultimo aggiornamento:


Mercoledì 4 Marzo 2015, ore 11:37
http://www.interno.gov.it/it/notizie/ ... tagonista-sicurezza-parma

Vigilanza Privata: revisione norma UNI su requisiti minimi e qualità dei servizi

I requisiti per gli Istituti di Vigilanza Privata richiesti dalla norma UNI 10891:2000 per la certificazione vi paiono anacronistici, distanti dalla realtà del mercato, inefficaci a definire dei veri requisiti di qualità? Ebbene, fino al 10 marzo 2015 potete dire la vostra all’UNI (Ente Italiano di Normazione), inviando commenti o chiedendo di partecipare ai lavori di revisione sulla norma sui requisiti minimi e le modalità di controllo dei servizi offerti dagli istituti di vigilanza privata.

La revisione si è resa necessaria anche alla luce del richiamo contenuto nel DM 269/2010 (capacità tecnica) del Ministero dell’Interno, che impone agli istituti di vigilanza privata di acquisire la certificazione di conformità alla norma UNI 10891 (obbligatoria dal 16 settembre 2012). L’UNI ha quindi messo in stato di inchiesta preliminare il progetto “Servizi – Istituti di vigilanza privata – Requisiti (documento U63000140)”, per sondare le esigenze del mercato prima dell’avvio dei lavori di normazione. Per tutta la durata dell’inchiesta pubblica preliminare, gli interessati possono commentare il documento; la richiesta di partecipazione ai lavori è invece limitata ai soci UNI. FederSicurezza parteciperà ai lavori in qualità di socio
http://www.psagroup.it/vigilanza-priv ... mi-e-qualita-dei-servizi/

Spara ai banditi, vigilantes a processo

L’uomo, un 63enne di Portomaggiore, dovrà rispondere di tentato omicidio






IN AULA I fatti sono avvenuti nel marzo 2012 a Lugo (Ravenna)









Ferrara, 24 febbraio 2015 - La notte tra 14 e 15 marzo 2012, durante il servizio davanti alla filiale della Banca di Romagna, in via del Piratello A Lugo (Ravenna), esplose quattro colpi di pistola contro l’auto dei malviventi che avevano appena fatto esplodere il bancomat.

Lui, un 63enne di Portomaggiore è a processo per tentato omicidio. Ieri mattina la sua azienda, la Civis Augustus srl nella quale è confluita la Ronda Faentina per la quale operava all’epoca dei fatti, si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanni Scudellari, in vista dell’udienza preliminare fissata a inizio aprile. Il vigilante – difeso dall’avvocato Fabrizio Briganti di Forlì – disse di aver fatto fuoco perché i banditi avevano tentato di investirlo con l’auto, un’Audi rubata con targa tedesca.

Ma per il pm Isabella Cavallari voleva uccidere in quanto i colpi furono sparati in sequenza ad altezza parafango, sportello e finestrino. Quella notte i ladri dinamitardi – in trasferta dal Veneto – erano quattro: tre fuggirono, uno, l’autista, rimase nell’auto, colpito da un colpo al collo. Rimasto paralizzato, Stefano Guerra, 44enne padovano, è morto il 16 maggio 2014 in una clinica svizzera, forse sottoposto a morte assistita anche se al riguardo la famiglia non ha certezze. Già in occasione dell’udienza precedente la madre e gli eredi si erano costituiti parte civile con gli avvocati Pierluigi Barone di Ravenna e Ivan Agnesini di Rovigo.
http://www.ilrestodelcarlino.it/ferra ... pistola-processo-1.702364

Criticità legate al comparto sicurezza sussidiaria


Criticità legate al comparto sicurezza sussidiaria




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Roma – Da anni ormai le Guardie Giurate sono vittime del sistema colluso imprenditoriale, dove una situazione ben progettata ha portato questi operatori ad essere considerati solo un costo eccessivo per la sicurezza e la salvaguardia dei beni, dando luce al servizio di portierato “svenduto” come Guardie disarmate. Sono quelle persone che trovate spesso nei supermercati, ma anche in alcune filiali bancarie, nei cantieri e anche in alcune strutture sanitarie, che volutamente appaiono come deterrente anticrimine proprio perchè vestono uniforme da lavoro, con tanto di ecquipaggiamenti di difesa e di coercizione, riconducibili ad una Guardia Giurata ( vestiario fornito dalle stesse case di abbigliamento militare ), che dal 2008 è stata riconosciuta come incaricato di pubblico servizio, e in alcuni casi, come previsto dalla riforma nazionale, DM 269, paragrafo D cap. 3.1/a, la stessa è adibita anche alla tutela dei fruitori nei servizi definiti “sensibili”, laddove non vi sono possibilità di espletamento da parte delle forze dell’ordine. Purtroppo anche i confronti a livello Istituzionale e Amministrativi non hanno prodotto quelle risposte esaustive che tanto cercavamo, tutt’altro. I titolari di queste controfigure, tral’altro non selezionate anche dal punto di vista penale, visto che pochissimi richiedono al personale la visura dei carichi pendenti e del casellario giudiziario, differentemente dalla Guardia Giurata che viene nominato dal Prefetto e presta giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana preceduto dal rilascio del Titolo di Polizia, giobbano sull’indulgenza di una sentenza di cassazione che ha dichiarato la loro posizione come “vigilanza passiva”, utile a garantire il corretto utilizzo dell’immobile da parte dei fruitori ( mansioni proprio del portierato ), ma questi però svolgono in realtà un servizio di vigilanza attiva ad un costo molto conveniente per la committenza, ma anche per l’imprenditore stesso visto che questi operatori, inseriti nel ccnl della Vigilanza Privata, percepiscono una paga media identificata per la categoria D, di euro 870 lordi per 40 ore settimanali, e il costo dell’uniforme, nella maggior parte dei casi è a carico del lavoratore.
Ad oggi, grazie a queste evoluzioni accostate anche dalla tecnologia, chè ovviamente non collima con l’operato della Guardia Giurata ma lo sostituisce, si riscontrano percentuali altissime di Istituti di Vigilanza che dichiarano fallimento ( anche se poi compaiono sotto altro nome ) e migliaia di unità che gironzolano per le strade in cerca di una nuova occupazione dentro un altro IVP, che lo assume con contratti di durata di circa 6 mesi, con qaulifica di livello da apprendista ( un 6° livello percepisce una paga lorda di euro 1050 scarsi, diversamente dai 1260 euro del 4° livello, piu l’aggiunta dei scatti che mediamente si aggira intorno ai 100/120 euro per 18 anni di anzianità di servizio ) e turni massacranti giustificati dalla speranza di essere assunti a tempo indeterminato, sempre ovviamente ricominciando da “zero”, visto che il nuovo CCNL consente al datore di lavoro i primi 3 anni al livello base senza conteggio di anzianità.
Altra criticità è legata al basso investimento degli Istituti per la formazione del personale come previsto dalla riforma nazionale ( dm269/2010 ), che porterebbero gli operatori ad un tasso culturale e professionale piu elevato, ma sembra che questa categoria ormai sia stata abbandonata per dedicarsi al risparmio.
Chiediamo pertanto la possibilità da parte Vs di informare l’opinione pubblica che i “Vigilantes”, gli sceriffi e chi più ne ha e più ne metta, non sono quei dormiglioni ruba stipendio che giocano a fare i poliziotti, ma Guardie Particolari Giurate con autorizzazione di Polizia che fanno riferimento agli articoli vigenti nel TULPS, qualificati come Agenti di Polizia Giudiziaria ( come citano in molte sentenze di cassazione ) e Incaricati di Pubblico Servizio facendo riferimento agli art. 336 e 337 del Codice Penale che li tutela in caso di aggressione e minaccia come un Pubblico Ufficiale, per cui un’ottima risposta all’esigenze di sicurezza complementare Nazionale, sostituiti da emulatori umani che non hanno nessun titolo e autorizzazione di Polizia, che non fanno riferimento a nessun articolo del TULPS e del Codice Penale se non i diritti del Privato Cittadino, che però non li tutela nei servizi in cui vengono impiegati, a cui non sempre vengono richiesti i certificati penali, differentemente dalla Guardia Giurata che anche per i reati minori prescritti non viene dotata dei suddetti titoli, e in esigenze particolari, vengono effettuati i controlli anche alle generazioni precedenti per il rilascio del NOS ( Nulla Osta Sicurezza ).
Un altro punto abbagliante è la gestione e i nuovi imprenditori che hanno la mentalità da emporio turistico, ovvero, partono da Vigilanza Disarmata, per poi arrivando a quella armata, applicando le modalità contrattuali come gia espresso, con mezzi precari che evadono dalle regole del vigente regolamento, ma che però puntano sul silenzio dei dipendenti, vessati e minacciati di una procedura di fallimento, e quindi la perdita del lavoro e della dignità umana.
I nostri iscritti quotidianamente ci segnalano inadempienze giuridiche e contrattuali da parte dei titolari del loro Istituto. Mediamente vengono affidati al nostro studio legale e come associazione procediamo ad informare la Procura locale e tutti gli organi competenti per mezzo di un esposto, informando anche i Quotidiani locali chiedendo il loro contributo per la produzione di un articolo come segnale di appello per tutti i cittadinio e Istituzioni comprese.
Nella presente Vi allego il comunicato stampa inviato agli enti competenti, ma anche all’attenzione della Presidenza della Repubblica, dove già avevamo ottenuto un breve confronto con il Prefetto Cazzella della Segreteria del Quirinale a seguito della manifestazione del giorno 11 settembre 2013 in Piazza della Repubblica.


Scritto da Luigi Cignoni il 24 febbraio 2015 nella categoria IN ITALIA.
http://www.italynews.it/attualita/201 ... za-sussidiaria-46480.html

San Giuseppe Vesuviano, scoperta vigilanza privata abusiva

REDAZIONE / News



"Denunciate tre persone dalla dalla Polizia di Stato"


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SAN GIUSEPPE VESUVIANO - Denunciate tre persone in stato di libertà per la gestione di un’attività di vigilanza privata senza la prevista licenza prefettizia.

Sono stati denunciati una 34enne di Nola ed un 48enne di San Giuseppe Vesuviano in quanto ritenuti responsabili in concorso per aver esercitato vigilanza privata senza la prevista autorizzazione prefettizia ed un 46enne di San Paolo Belsito per lo stesso reato in concorso in qualità di titolare della Ditta, nonché per violazione alla normativa sul munizionamento della armi comuni da sparo.

A scoprire l’attività abusiva sono stati gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Giuseppe Vesuviano, al termine di un’attività di controllo svolta su tutti i paesi vesuviani del circondario di competenza.


La ditta, con sede a San Giuseppe Vesuviano, è titolare della sola licenza per esercizio di servizi di portierato rilasciata dalla Camera di Commercio. Negli ultimi tempi, aveva però stipulato con numerosi esercenti attività commerciali, contatti per la vigilanza privata, anche notturna, senza averne l’autorizzazione. Nel corso di un controllo presso la sua sede, sono state inoltre rinvenute numerose munizioni.
http://www.marigliano.net/_articolo.p ... rica=48&id;_articolo=39728

UNI: Tre progetti in inchiesta preliminare per la Commissione Sicurezza della società e del cittadino


24 febbraio 2015

UNI: Tre progetti in inchiesta preliminare per la Commissione Sicurezza della società e del cittadino


Differenti i temi trattati dai tre progetti – emanati il 23 febbraio in inchiesta preliminare UNI – di competenza della Commissione Sicurezza della società e del cittadino e di alcuni suoi gruppi di lavoro.

L’inchiesta pubblica terminerà il 10 marzo prossimo. Sino a quella data è possibile inviare commenti nelle apposite pagine del sito web dell’inchiesta pubblica preliminare. Gli interessati possono inoltre segnalare il proprio interesse a partecipare ai lavori di normazione.

Tra i tre progetti, il primo definisce e classifica i requisiti minimi e le modalità di controllo dei servizi offerti dagli istituti di vigilanza privaat. Dal titolo “Servizi – Istituti di vigilanza privata – Requisiti”, il documento U63000140 intende aggiornare allo stato dell’arte il parco normativo esistente, andando a revisionare la norma UNI 10891:2000, ritenuta tecnicamente obsoleta soprattutto alla luce del richiamo diretto nel D.M. 269/2010 del Ministero dell’Interno.
http://www.assiv.it/2015/02/uni-tre-p ... -societa-e-del-cittadino/

Caserta, vigilantes-buttafuori facevano dentisti abusivi: denunce



GdF sequestra laboratori e attrezzature per oltre 100 mila euro












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Roma, 20 feb. (askanews) - Sembravano regolari studi odontoiatrici con tanto di targhe all'ingresso, reception e sale d'attesa. C'erano anche tutti i sofisticati macchinari necessari per svolgere la professione sanitaria. Quelli che mancavano, però, erano proprio i dentisti. Questo è il quadro che si è presentato ai militari della Guardia di Finanza di Caserta che, al momento dell'accesso simultaneo presso due studi odontoiatrici, hanno sorpreso i due falsi dentisti intenti ad esercitare abusivamente la professione medica.

Accortisi della presenza dei finanzieri, uno di loro, lasciando nello sconcerto il paziente che stava curando, si è disfatto della mascherina asettica e del camice bianco, dandosi alla fuga verso l'uscita secondaria dello studio, mentre l'altro veniva bloccato dai militari appostati nelle immediate vicinanze mentre era già in procinto di dileguarsi.

Una volta sventata la fuga rocambolesca i due, davanti agli occhi sbalorditi dei clienti, che in quel momento erano in attesa per essere visitati e che avevano assistito alla fuga dei loro "dentisti di fiducia", hanno ammesso di esercitare l'attività senza averne alcun titolo
http://www.askanews.it/regioni/campan ... ivi-denunce_711244300.htm

A.T.M. L AZIENDA CERCA ADDETTI ALLA SECURITY

Rapina e sparatoria, Laierno resta in cella, riconosciuto dalle guardie giurate

PAGANI. Resta in carcere Enrico Laierno, il 51enne di Pagani arrestato a fine gennaio per l’assalto al portavalori in via Padovano. Il Tribunale del Riesame (presidente Sgroia, a latere Rulli e Pisapia) ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare in cui Laierno dichiarava di non essere lui il rapinatore ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre sparava all’impazzata. I giudici non gli hanno creduto, anche perché contro di lui ci sono non solo i filmati (che mostrano parte del viso lasciata scoperta dal casco non integrale) ma anche le testimonianze delle guardie giurate che lo hanno riconosciuto nelle foto segnaletiche. Laierno è accusato di tentato omicidio, porto d’armi da guerra e tentata rapina. I carabinieri lo hanno identificato come uno dei componenti del commando che lo scorso 28 novembre seminò il panico in via Padovano, tentando l’assalto al furgone della Securpol che stava trasportando il denaro alla filiale del Monte dei Paschi . Un agguato a colpi di mitraglietta in cui rimasero feriti un passante e due persone che erano nel vicino supermercato. (c.d.m.)

19 febbraio 2015
http://lacittadisalerno.gelocal.it/sa ... resta-in-cella-1.10901433

Terrorismo, ore di massima allerta Soldati con i mitra e mezzi blindati


Terrorismo, ore di massima allerta Soldati con i mitra e mezzi blindati

Prevista la revisione delle regole d’ingaggio: i militari pronti a rispondere al fuoco. Militari schierati intorno ai monumenti e tra la gente. di Rinaldo Frignani


di Rinaldo Frignani







ROMA Uomini e mezzi per blindare la Capitale. Con le armi e con regole d’ingaggio precise che stabiliscano i confini entro i quali i militari impegnati nei presidi antiterrorismo potranno muoversi. Comprese quelle che consentiranno loro di rispondere alle minacce sparando. Ma resta il fatto che lo spettro dell’Isis sempre più vicino e concreto preoccupa al punto che i soldati - almeno un centinaio per turno di servizio - non saranno utilizzati soltanto per i posti fissi fuori da ambasciate, musei, basiliche e monumenti, ma anche fra la gente. Di questo si è discusso ieri sera nel vertice al Viminale presieduto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha riunito oltre ai vertici delle forze dell’ordine anche quelli dello Stato maggiore dell’Esercito.







Non solo monumenti

Questa volta da contrastare non c’è la malavita, ma una minaccia che, attualmente, sembra molto più grave. Dopo l’annuncio del prefetto Giuseppe Pecoraro sulla necessità di 500 uomini in più per la vigilanza sulla Capitale, è arrivato il momento di individuare i luoghi da proteggere. Ci sono quelli istituzionali, gli obiettivi sensibili da sempre, ma c’è anche una lista di strade, palazzi e persone sulle quali si è concentrata l’attenzione degli investigatori. Il timore è sempre quello di azioni lampo, anche solitarie, di cani sciolti, sull’impronta delle stragi di Parigi o del blitz di Copenaghen. E per questo motivo ai militari potrebbero essere assegnati compiti specifici, che possono anche andare oltre alle vigilanze armate.
In questo senso non sarebbe escluso l’utilizzo di veicoli blindati, non soltanto le jeep , per poter affrontare un panorama di situazioni che fino a oggi si pensavano lontane da Roma.




Tra cittadini e turisti

Intanto polizia, carabinieri e Finanza hanno intensificato i controlli in tutti i quartieri. Fra le disposizioni al personale, c’è anche quella di lasciare le luci fisse blu sulle auto per essere ancora più visibili. Punti di riferimento per la cittadinanza e i turisti. Non solo, certo, per l’antiterrorismo, ma anche per la sicurezza più in generale, sebbene proprio nei giorni scorsi i romani siano stati esortati più volte a collaborare nella vigilanza, segnalando persone e situazioni considerate sospette. Una sensibilizzazione che ha da tempo coinvolto gli agenti della polizia municipale, già utilizzati (ma fra le polemiche per la mancanza di dotazioni di difesa) al Ghetto per la chiusura delle strade d’accesso ai non residenti, e i vigilantes, in particolare quelli in servizio nelle stazioni della metropolitana, un altro dei punti caldi del sistema di sicurezza cittadino.
La rete di vigilanza è in continuo aggiornamento, come anche la sorveglianza dei centri d’accoglienza e delle strutture per rifugiati, in provincia e in tutto il Lazio: si attendono nelle prossime settimane le conseguenze dell’ondata di sbarchi di questi giorni in Sicilia.
http://roma.corriere.it/notizie/crona ... 4-bef5-103489912308.shtml

Vitorchiano: una società di vigilanza privata per rinforzare i controlli sul territorio

Vitorchiano: una società di vigilanza privata per rinforzare i controlli sul territorio


In: Politica, Primopiano 2, Provincia, Vitorchiano

12 febbraio 2015 - 18:16




VITORCHIANO - Una società di vigilanza privata effettuerà dei passaggi notturni a tutela dei beni comunali, facendo inoltre da deterrente ulteriore contro l’ondata dei furti che si è registrata nelle ultime settimane. Lo ha deciso il Comune di Vitorchiano, accogliendo peraltro quanto suggerito da alcuni cittadini durante il consiglio comunale aperto sulla sicurezza svoltosi il 17 gennaio scorso. Durante i passaggi notturni, infatti, il personale della società di vigilanza sarà un attento occhio sul territorio capace ad interpretare quel che le telecamere possono solo riprendere, e eventualmente avvertire in tempo reale le forze dell’ordine.
Federico Cruciani e Annalisa Creta, in


Un passo ulteriore, quindi, a tutela dell’incolumità pubblica, dopo il potenziamento dell’illuminazione pubblica, l’installazione di telecamere e i continui incontri con le forze dell’ordine.



Una iniziativa portata avanti dai consiglieri di maggioranza collaborazione con Paolo Salotti, e subito fortemente e favorevolmente accolta dal sindaco Nicola Olivieri e dall’intera giunta comunale che l’ha rapidamente sposata e velocemente deliberata. Una dimostrazione di buona politica, un esempio di collaborazione al servizio del cittadino, un impegno preso pubblicamente e rapidamente mhttp://www.ontuscia.it/politica/vitor ... territorio-169369antenuto nell’interesse di tutti.

Cagliari le aziende di trasporto potranno affidare anche a guardie giurate la verifica dei titoli di viaggio.


16:23 11 FEB 2015


(AGI) - Cagliari, 11 feb. - Il 12% dei passeggeri dei mezzi pubblici della Sardegna non paga il biglietto e la Regione corre ai ripari con un disegno di legge, approvato dalla Giunta a fine novembre, per sanzionare i trasgressori. Il testo di sei articoli, il dl 150, e' all'esame della Quarta commissione del Consiglio regionale che oggi ha sentito in audizione l'assessore ai Trsporti Massimo Deiana. Chi verra' sorpreso su bus e treni senza biglietto paghera' multe da 40 a 150 volte la tariffa regionale per il biglietto ordinario. Quelli beccati con titoli di viaggio contraffatti o alterati rischiano di pagare fino da 150 a 400 volte il prezzo del biglietto. Le aziende di trasporto pubblico locale potranno affidare le verifiche (alle fermate e a bordo) non solo a controllori appositamente formati e abilitati, ma anche a guardie giurate.
(AGI) Rob

http://www.agi.it/cagliari/notizie/bu ... -201502111623-cro-rt10164









Assalto portavalori, guardie giurate chiedono intervento prefetto: «verifiche sugli istituti di vigilanza»

http://www.primadanoi.it/news/cronaca ... die-giurate-chiedono.html
Assalto portavalori, guardie
giurate chiedono intervento
prefetto: «verifiche sugli
istituti di vigilanza»
«Appurare condizioni precarie in cui ci
fanno lavorare»

TERAMO. «Abbiamo richiesto alla
Prefettura di Teramo di provvedere a
controlli capillari su tutti gli istituti di
vigilanza della provincia, ma ancora
non abbiamo avuto ritorno di
informazione, ora dopo quello che è
successo ci devono ascoltare e
rispondere».
Tuonano Il presidente e il segretario
dell’associazione dalla segreteria dell’
Associazione Nazionale Guardie Giurate
Italiane, dopo l’ennesimo assalto
avvenuto ad portavalori della ditta Ivri
di Teramo.
Dieci giorni fa un gruppo armato ha
assaltato un furgone riuscendo a portare
via 100 mila euro: sul portavalori (dove
erano custoditi circa 500 mila euro)
viaggiavano l'autista, un capo pattuglia
ed un gregario. Uno dei banditi,
appostati nei pressi dell'ufficio postale di
via Piemonte a Martinsicuro, ha assalito
una delle guardie giurate mentre era
intenta a consegnare all'ufficio postale
un plico contenente le pensioni.
Ma il colpo è parzialmente sfumato in
quanto l'autista del furgone blindato,
seguendo il protocollo, non appena ha
visto i banditi in azione ha messo in
moto ed è fuggito. Anche l'altra guardia
giurata è risalita a bordo. Contro il
mezzo, per questo motivo, i rapinatori
hanno sparato colpi di pistola incuranti
dei passanti e degli utenti che nel
frattempo avevano raggiunto l'ufficio
postale.
Nei giorni scorsi la Uil Tucs Abruzzo
aveva denunciato le criticità con cui si
devono confrontare ogni giorno le
guardie giurate, tra mezzi inadeguati e
carichi di lavoro insostenibili.
Una versione contestata però dall’Ugl
secondo cui non ci sarebbero particolari
problemi per i dipendenti della società
Ivri.
Ora l’Associazione nazionale Guardie
Giurate chiede certezze: «dopo
segnalazione di nostri iscritti abruzzesi
ma non solo dell’Abruzzo abbiamo
deciso di allertare tutte le Prefetture e
Questure d’Italia sulle condizioni
precarie in cui ci fanno lavorare.
Abbiamo chiesto di effettuare controlli
sulle condizioni di lavoro, di procedere
ad un controllo capillare degli istituti di
vigilanza, cosi da verificare il rispetto e
l’adeguamento della normativa vigente
onde evitare situazioni di disagio per le
guardie particolari giurate».
Oltre ai normali controlli di routine
l’associazione ne ha richiesti di più
specifici e approfonditi sulla regolarità
delle licenze, il possesso dei titoli da
parte dei datori di lavoro, controlli
mirati a scongiurare il pericolo di
infiltrazioni mafiose, sulle dovute
dotazioni di sicurezza e la turnistica
operativa dei dipendenti, sulle centrali
operative ed infine, ma non meno
importante, la regolare situazione
economica relativa alla mancata
erogazione degli stipendi.
«Adesso questi controlli dovranno essere
effettuati e per fortuna questa volta non
ci è scappato il morto. Staremo a vedere
gli sviluppi della vicenda e nel frattempo
allerteremo il ministero dell’interno»,
chiude l’associazione.
11/02/2015 - 08:56

Expo aggiudica la gara per la sicurezza

MILANO 03-02-2015

La società Expo aggiudica la gara per la sicurezza, dopo l’ok dell’Autorità anticorruzione. Ad aver vinto è un raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte Ivri, Sicuritalia All System e Consorzio Prodest Milano, con un’offerta di circa 20 milioni. In tutto si parla di un migliaio di professionisti che si dovranno occupare di sicurezza e controllo degli accessi all’esposizione, dove nei giorni di mas sima affluenza si stima arriveranno circa 250 mila persone.

In particolare, per Securitalia si tratta di una conferma della partnership, visto che l’azienda è già da due anni fornitore per i cantieri di Expo di servizi di vigilanza armata e non, con 60 specialisti. In una nota il presidente e ad di Securitalia, Lorenzo Manca, stima che per il suo gruppo «saranno impiegate oltre 300 persone, di cui i due terzi saranno nuovi assunti».

Il settore della sicurezza è uno dei più delicati, soprattutto in questo momento. Le imprese vincitrici hanno esperienza nei poli fieristici, porti, aeroporti, tribunali ed insediamenti civili e militari con elevate esigenze di protezione. Sempre Securitalia fa sapere che per le attività di accoglienza e reception «utilizzerà tecnologie avanzate per l’individuazione di oggetti e di sostanze proibite ed apparati radiogeni, sia mobili che fissi, per il controllo di bagagli e merci».

Nei giorni scorsi il commissario unico di Expo Giuseppe Sala si era espresso con toni ottimistici sul livello di sicurezza del sito, dicendo che da una parte è certamente facile individuare un evento del genere come possibile bersaglio di attacchi della criminalità, come sempre accade in queste occasioni, ma al tempo stesso tutto è stato fatto per rendere il sito accessibile e sicuro. Inoltre gli inquirenti a Milano, dopo un incontro in procura, sembrerebbero aver allontanato il sospetto di complotti e attentati.

Dunque, a rendere più preoccupati in questi giorni i vertici dell’evento e del Comune di Milano è la gestione dei cantieri del lotto B1 della strada milanese Zara-Expo, fondamentale per l’accesso in auto al sito di Rho provenendo da Nord Ovest. Una delle tre aziende è stata interdetta dalla prefettura un mese fa, ed è al tempo stesso in concordato fallimentare. Ha però anche fatto ricorso al Tar. Quindi in questa ingarbugliata situazione, la stazione appaltante (Metropolitana milanese) e l’Anac devono decidere se individuare un’impresa sostitutiva. Ormai è chiaro che l’opera sarà completata in ritardo, e dovrà quindi essere individuata in questi giorni un’alternativa provvisoria (almeno per il primo mese di Expo). Inoltre a Milano si sta insediando un comitato per l’ahttp://www.ilsole24ore.com/art/impres ... ?uuid=ABeOzQoCccessibilità

PAGANI (SA) : SI E’ COSTITUITO L’AUTORE DELL’ASSALTO AL PORTAVALORI




04 febbraio 2015 - ore 15,17







Si è costituito l’autore dell’assalto al portavalori dello scorso 28 novembre 2014, a Corso Ettore Padovano, a Pagani. È Enrico Laierno, 51enne volto già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, su disposizione del gip del tribunale di Salerno. La richiesta è stata avanzata dal sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Montemurro. Durante il tentativo di rapina al blindato furono tre le persone a restare ferite, a seguito di una sparatoria tra Laierno e le guardie giurate, che in quel momento stavano trasferendo alcune sacche con dentro 80mila euro alla filiale bancaria del Montepaschi di Siena di via Trotta. Poco distante da dove era stato parcheggiato il furgone. A dover ricorrere alle cure dei sanitari degli ospedali vicini, furono un38enne, ferito al volto. Con lui, la cassiera di un supermercato ubicato proprio lungo corso Padovano, colpita ad una gamba. E per terza una signora impegnata a fare la spesa, colpita alla mano e a un braccio. Furono sedici i colpi esplosi, secondo i rilievi dei carabinieri del reparto territoriale, impegnati nelle indagini insieme al nucleo operativo del comando provinciale di Salerno. Laierno, per metà a volto coperto, pare avesse sparato alcuni colpi in aria con una mitraglietta in segno di avvertimento. Poi la sparatoria e la fuga, mentre le telecamere immortalavano la scena.

http://www.zerottantuno.com/notizia/3 ... salto-al-portavalori.html

Un nuovo servizio di "sicurezza" privata, targato Securpol


















































La Securpol offre sorveglianza a piedi, bar e birrerie aderiscono all'iniziativa; controlli anti-scippi e anti-schiamazzi
di VERA SCHIAVAZZI






















31 gennaio 2015










Un nuovo servizio di "sicurezza" privata, targato Securpol, che a quanto pare sta ottenendo "importanti adesioni" soprattutto nella zona di piazza Vittorio e di Palazzo Nuovo. Almeno tre passaggi serali, in auto e a piedi, per sorvegliare che le vie siano tranquille e non ci siano "situazioni anomale". Per Paolo Gozio, responsabile cittadino dell'agenzia, si tratta di un'attività del tutto normale, che in questi ultimi tempi è stata solo rafforzata: "Molti esercenti, soprattutto i bar o i servizi di gastronomia come i kebab, vorrebbero più passaggi anche quando il negozio è aperto, per sentirsi più sicuri. Sono cose che ci vengono chieste e noi rispondiamo aumentando la presenza".

Ma sicuri di che cosa? Lo spiega a modo suo il titolare della "Gastronomia Salentina" di via Roero di Cortanze: "Qui la zona è troppo piena di ragazzi e di cani la sera, molti fanno cose insicure, si arrampicano sull'università o sui ponteggi, c'è rischio che qualcuno si faccia male". E in piazza Vittorio la nuova sorveglianza è stata proposta anche in chiave anti-scippi, con lo scopo di rendere più sicura la piazza, "evitare atti di delinquenza, sorvegliare le uscite degli esercizi pubblici".

Ad aderire però sono soprattutto i bar e i locali che restano aperti anche dopo le 20 o le 21, come se il timore fosse, in realtà, quello dei clienti-movidari che potrebbero restare sui marciapiedi a schiamazzare, sollevando le proteste dei residenti. O come se alcune abitudini estreme di chi frequenta la movida, come il sedersi o sdraiarsi per terra, potessero disturbare anche chi nel suo locale vende birra e panini. Insomma, toccherà alle guardie della Securpol, col nuovo servizio pagato un tanto al mese, dare un nuovo contributo alla tranquillità della movida? "Abbiamo 22 guardie armate e un'altra decina non armate qui a Torino - spiega ancora Gozio - La nuova campagna tocca anche altre zone, come Barriera di Milano, ma certo in quelle più "trafficate" l'interesse degli esercenti è maggiore".

In effetti, il servizio viene offerto anche ai negozi, che però tendono a non aderire, mentre la firma la mettono in fretta gli esercenti di bar, tavole calde, paninerie. Con tre passaggi a sera, e la promessa che la guardia Securpol scenderà dall'auto nelle vie dove i locali sono uno dietro l'altro, chi aderisce

si augura di veder sgombrare i giovani impegnati a bere birra e bivaccare fino a notte su muri e marciapiedi. Più che di una ronda, si tratta di un "calmiere". Ma per sapere che cosa risponderanno i movidari agguerriti alle guardie di Securpol bisogna aspettare i prossimi giorni e i weekend, quando anche le multe alle auto fioccano per i non residenti. E quando l'offerta fatta in questi giorni sarà a regime e il pattugliamento diventerà regolare.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2 ... e_della_movida-106178206/

Vigilanza privata e videosorveglianza, l'alta tecnologia sbarca a Pisa


Il Corpo Guardie di Città sempre più connesso. Se ne parla giovedì su 50Canale a Professione Sicurezza







Pisa, 24 gennaio 2015 - Il 17 marzo 2011, per celebrare i 150 anni dell'unità d'Italia, il Corpo Guardie di Città fece realizzare e pubblicare un nuovo sito desktop pensato, studiato e preparato per i computer, come tutti i siti internet di una volta, ma non valutato e ottimizzato per gli smartphone e i tablet.Il sito , costruito con layout liquido , fu pensato per adattarsi a tutte le risoluzioni desktop visto che il traffico web era principalmente sui computer.

L’anno successivo, nel 2012, il consulente informatico, Dr. Gabriele Bini, suggerì di fare anche un sito mobile per i cellulari anche se il traffico internet verso questi dispositivi era molto basso per problemi di velocità di internet e costi alti. Seguendo le indicazioni del Dr. Bini il Corpo Guardie di Città era già al passo con la tecnologia che si stava sviluppando avendo un sito internet desktop con layout liquido e un sito mobile per gli smartphone ed i tablet che , nonostante fossero dispositivi costosi, stavano già prendendo una fetta del mercato dei PC. Cellulari e tablet si moltiplicano e non conoscono crisi, anzi, in un solo anno aumentano del 14,2% il numero di smartphone sempre connessi a fronte della crescita complessiva dell'uso dei cellulari pari al 5,3%. Il 40% della popolazione italiana ha uno smartphone, ma tale cifra supera il 66% tra gli under 30.

Sul fronte tablet, l'utenza delle tavolette è del 16,9% della popolazione e la percentuale arriva in questo caso al 22,6% tra i giovani. L'intensa diffusione dei dispositivi mobile e la moltiplicazione di schermi con risoluzioni e caratteristiche sempre più diverse richiedono un nuovo orientamento nella realizzazione e progettazione dei layout web quindi per far fronte a questa evoluzione tecnologica l’Amministratore Unico del Corpo Guardie di Città Mariano Bizzarri Ollandini ha deciso di trovare una soluzione per aumentare la connettività al proprio sito internet , facendo progettare , sviluppare e realizzare un sito web adaptive - responsive da una delle aziende leader nel settore della realizzazione di siti web di ultima generazione, SemantycaWeb diretta dal Projet Manager Dr. Gabriele Bini che ha curato personalmente il restyling della veste grafica della versione desktop e la riedizione funzionale del portale in modalità responsive - adaptive web design con una nuova versione mobile ed una inedita versione tablet.

Ad oggi il portale web www.corpoguardiedicitta.it è l’unico , nel settore della vigilanza privata e servizi fiduciari in Italia, adaptive - responsive realizzato in tre differenti versioni , che si adatta automaticamente al dispositivo che lo visualizza rimanendo sempre chiaro e facile da navigare.www.corpoguardiedicitta.it è stato rivisitato , partendo dai suggerimenti pervenuti dai tanti navigatori che ogni giorno visitano il portale , con l'intento di illustrare maggiormente tutto ciò che l’Istituto di Vigilanza Privata è in grado di offrire: servizi , consulenze , vendita ed installazioni impianti di allarme e sistemi di sicurezza passiva dall'altro è stato dato ulteriore rilievo alle notizie di interesse comune (locale e nazionale), potenziando i canali video e informativi e sviluppando un calendario di eventi e news per dare maggior risalto alle attività del Corpo Guardie di Città. Oltre ad essere stato integrato il canale YouTube , è stata dedicata un’area al canale webTV della trasmissione televisiva PROFESSIONE SICUREZZA ideata e condotta da Mariano Bizzarri Ollandini che il Giovedì sera alle 21:30 in diretta TV sull’emittente regionale 50 CANALE tratta il tema della Sicurezza con chi della Sicurezza ai cittadini ha fatto la sua Professione ( autorità civili e militari ). Il nuovo portale www.corpoguardiedicitta.it permette al visitatore di interagire con l’azienda attraverso i contatti delle varie figure professionali dell’azienda , i vari social network Twitter, Facebook, Google Plus, LinkedIn, Google Business e YouTube e i due Form che facilitano l’invio del proprio curriculum vitae e la richiesta di un preventivo personalizzato alle proprie esigenze di sicurezza. Mariano Bizzarri Ollandini, Amministratore Unico del Corpo Guardie di Città, ha dichiarato : “ Avendo attentamente valutato che le vendite e-commerce su mobile hanno già superato quelle su desktop e che alcune attendibili stime indicano il 2015 come l’anno della svolta: la navigazione da mobile supererà quella da desktop ; ho ritenuto importante iniziare questo 2015, anno in cui la nostra società festeggia i 15 anni dalla sua costituzione, dotando l’azienda di un portale in modalità Responsive – Adaptive Design facendo realizzare le tre diverse tipologie di siti web ( desktop , tablet e mobile ) per erogare contenuti caratterizzati dalla massima fruibilità in ogni condizione di utilizzo in quanto responsive e quindi adattabile automaticamente ai dispositivi pc, tablet o mobile. Uno degli aspetti più affascinanti nell’avere un sito responsive risiede nella garanzia di assicurare una ottima “user-expirience” su tutti i dispositivi con qualsiasi risoluzione di schermo e ciò è importantissimo essendo impossibile prevedere che device o che risoluzione avranno gli utenti che accedono al sito web, quindi avere tre diversi siti web adattabili automaticamente a qualsiasi dispositivo, che funzionano bene e che esteticamente sono gradevoli, ritengo che garantisca di fatto una migliore e più proficua “user-experience” rispetto a un sito web in versione desktop che si adatta ai dispositivi mobili mantenendo però la stessa struttura creata per i computer e quindi più complessa e poco adatta per una navigazione da tablet o smartphone. Avere tre distinte versioni del sito web significa quindi stare al passo con la nuova tecnologia di comunicazione per consentire una ottima “user-experience” su qualsiasi dispositivo e a qualsiasi risoluzione con una gestione facile, rappresentando senza dubbio la migliore soluzione per una strategia di marketing anche in ottica SEO (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO - ottimizzazione che nel linguaggio di internet intende tutte quelle attività finalizzate ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider che generano un migliore posizionamento).”
http://www.lanazione.it/pisa/vigilanz ... ia-sbarca-a-pisa-1.604487

Formazione: convocata la sottocommissione per la predisposizione del D.M. in materia di formazione delle guardie giurate


23 gennaio 2015

Formazione: convocata la sottocommissione per la predisposizione del D.M. in materia di formazione delle guardie giurate


Il Presidente della Commissione Consultiva Centrale ex art. 260-quater del regolamento di esecuzione del TULPS ha convocato la riunione della sottocommissione per la predisposizione del D.M. in materia di formazione delle guardie giurate.
http://www.assiv.it/2015/01/formazion ... ne-delle-guardie-giurate/
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