Territorio protagonista della sicurezza a Parma



Territorio protagonista della sicurezza a Parma
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4 Marzo 2015
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Temi:


Sicurezza.



Siglato in prefettura il protocollo Mille occhi sulla città, con il comune e gli istituti di vigilanza della provincia. Formazione degli operatori, scambio di informazioni e sensibilizzazione di cittadini ed enti locali i punti di forza del piano di sicurezza complementare




Criminalità 'comune' e degrado urbano, sono fenomeni che abbassano la soglia della sicurezza percepita dalle comunità locali.

Per questo il territorio di Parma si è dotato di un atto, il protocollo 'Mille occhi sulla città' siglato ieri in prefettura, che inquadra, coordinandole e favorendole, le forme di collaborazione pubblico-privato che implementano il sistema di sicurezza sussidiaria e complementare, in linea con la strada tracciata dal primo protocollo nazionale 'Mille occhi sulla città' siglato nel 2010 e rinnovato nel 2013 tra ministero dell'Interno, Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e associazioni rappresentative degli istituti di vigilanza privata.

Firmato dal prefetto Giuseppe Forlani, dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti e dai vertici degli istituti di vigilanza della provincia aderenti oltre che dal questore e dai comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, il protocollo rientra in una strategia condivisa per il controllo e la prevenzione dei reati sul territorio provinciale che prevede, tra le altre cose, l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza, lo scambio tempestivo di informazioni tra centrali degli istituti di vigilanza, delle Forze di polizia e della polizia locale; la formazione delle guardie giurate a cura delle stesse Forze di polizia e del comune; l'organizzazione di incontri con i cittadini per sensibilizzare e informare sulle diverse forme di autoprotezione.

Il contenuto del protocollo, che è aperto all'adesione degli altri comuni, sarà divulgato a livello capillare, informa la prefettura, non solo durante una serie di sedute 'dedicate' del comotato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma nelle sedi delle unioni di comuni della provincia, per coinvolgere al massimo tutto il territorio in un lavoro comune per una miglior sicurezza percepita e una migliore qualità della vita degli abitanti.


Ultimo aggiornamento:


Mercoledì 4 Marzo 2015, ore 11:37
http://www.interno.gov.it/it/notizie/ ... tagonista-sicurezza-parma

Sentenza Centralpol appalto Snam/Italgas

Sentenza Centralpol appalto Snam/Italgas
28 FEBBRAIO 2015 14:13
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Autore:

Pasquale Nicolardi
Tags:
centralpolforneroreintregrosentenzaugl
Il Tribunale Ordinario di Roma, annulla il licenziamento opposto e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del posto di lavoro ed al pagamento di un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegrazione, da calcolarsi sulla base della busta paga in atti, in ogni caso in misura non superiore a 12 mensilità, oltre al versamento dei contributi omessi, rivalutazione ed interessi dal licenziamento.
Condanna la resistente al pagamento delle spese di lite liquidate in euro 700,00 oltre iva cpa e spesegenerali.
http://www.uglguardiegiurate.net/sent ... lpol-appalto-snamitalgas/

Consultazioni CONSIP per bando di gara per servizi integrati di vigilanza presso gli immobili della PA

Consultazioni CONSIP per bando di gara per servizi integrati di vigilanza presso gli immobili della PA
3 marzo 2015

Consultazioni CONSIP per bando di gara per servizi integrati di vigilanza presso gli immobili della PA

Lo scorso 27 febbraio una delegazione ASSIV è stata ricevuta dai rappresentanti della CONSIP nell’ambito del programma di consultazioni pianificato dalla società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in relazione all’attività legata alla pubblicazione del bando di gara comunitario per una Convenzione di “servizi integrati di vigilanza presso gli immobili della PA.

Con la gara che intende bandire, la CONSIP si pone l’obiettivo di fornire uno strumento che sia adattabile alle diverse esigenze delle singole amministrazioni, offrendo servizi quali: vigilanza attiva, mediante l’ impiego di GPG per l’espletamento dei servizi di cui all’art.2 del DM 269/2010; vigilanza passiva – portierato – mediante l’impiego di addetti ai servizi fiduciari; servizi tecnologici, intesi come la fornitura con posa in opera e la manutenzione (ordinaria e straordinaria) degli impianti tecnologici per la sicurezza.

Nelle intenzioni della CONSIP, i servizi oggetto di gara dovranno essere offerti dall’aggiudicataria della gara previa progettazione di un “sistema integrato per la sicurezza” che consenta alla PA di adottare le soluzioni più efficaci (migliore tutela dei siti) e più efficienti (razionalizzazione della spesa).

A seguito della gara sarà stipulata una Convenzione con ciascun fornitore aggiudicatario dei singoli lotti.

La pubblicazione del bando è prevista per il mese di luglio prossimo e l’aggiudicazione per la fine del 2015/inizio 2016.

In occasione dell’incontro, l’ASSIV ha avuto modo di esporre ai rappresentanti della CONSIP la propria linea in materia di appalti. In particolare: preferenza per il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; chiara e definita capitolazione dei servizi in base alla loro natura giuridica, soprattutto rispetto alla vigilanza e al portierato-reception; assoluto rispetto dei costi derivanti dal contratto di lavoro e dai contratti di secondo livello, oltre che da quelli derivanti dalla sicurezza; considerazione dei costi di settore obbligatori per legge; bilanciamento della valutazione della parte economica e di quella di progetto; divieto di partecipazione alle gare da parte di società di intermediazione ex 115 TULPS; inserimento nei bandi di gare della clausola del cambio di appalto laddove si tratti di servizi già esistenti e coincidenti o parzialmente coincidenti.
http://www.assiv.it/2015/03/consultaz ... so-gli-immobili-della-pa/

San Marino: ordine pubblico, merito agli agenti demerito a politica e comandant

"Stiamo rasentando il ridicolo, anzi ci siamo già. In questo periodo frenetico e inconsueto, fatto di furti costanti a danno della cittadinanza e fatto di disorientamento totale per le Forze dell’Ordine - pare addirittura - ma è ben più di una “chiacchera”, che qualche graduato illustre appartenente ad uno dei tre Corpi di Polizia, abbia espresso commenti molto poco lusinghieri nei confronti di qualche Segretario di Stato. Il tenore dei commenti è stato, questi Segretari di Stato sono degli incompetenti etc… etc... Da qui gli incontri di questi giorni nelle varie Segreterie. Ma tant’è ! Per qualcuno invece oggi gli unici responsabili sembrano le Forze di Polizia. Non è così ! A voler fare una breve ricostruzione del perché oggi le Forze di Polizia si trovano in questo stato di cose, ci accorgeremmo subito che la vera storia è vecchia come il mondo, nel senso che la Repubblica di San Marino, già a partire dagli anni 90 si è dimenticata delle proprie Forze di Polizia. E’ si, perché a partire da quegli anni, gli anni del grande benessere, gli anni della nascita della finta piazza finanziaria, gli anni dei grandi flussi di danaro sporco, gli anni delle società anonime, gli anni delle tangenti incontrollate, insomma a partire da quegli anni, la politica aveva creato uno Stato trasversale rispetto allo Stato della Legalità, che di tutto aveva bisogno, fuori che dei controlli e di una Polizia che nel tempo potesse evolversi. Con questo ovviamente non si vuole insinuare che la Polizia non facesse il suo lavoro, al contrario, lo faceva e cercava di farlo al meglio, purtroppo però senza alcun mezzo. Oggi lo stato di cose è il medesimo o quasi. Si perché eccetto pochi, pochissimi casi isolati di funzionari impegnati costantemente in reati per così dire contro il Patrimonio, tutto il resto delle Forze dell’Ordine, per capirci quello che dovrebbe tutelare la Sicurezza dei cittadini in strada, non ha neppure i mezzi primari per contrastare i sopprusi. E la colpa, se così la vogliamo chiamare è ampiamente distribuita fra le diverse Istituzioni, ormai senza più stimoli e capacità di intervento.

Alcuni elementi che fanno capire molto bene lo Stato dell’Arte dei Corpi di Polizia:
180 persone impegnate tra Gendarmeria – Guardia di Rocca – Polizia Civile
Il 50 % di questi ( 180 ) Agenti hanno più di 50 anni. ( Ve li vedete correre dietro a un ladro ? )
Venne inserito in passato personale senza alcun bando di concorso, spostato spesso dalla Pubblica Amministrazione senza avere alcuna qualifica particolare o avere fatto corsi specifici. ( E oggi ne paghiamo le conseguenze )
E’ stata modificata la possibilità di andare in Pensione a 53 anni, in quanto trattasi di lavoro ad alto rischio e usurante, e così non c’è un ricambio. ( Una cosa sensata poteva essere 55 e non 65 come è oggi )
Ci sono auto di servizio con più di 300000/400000 Km mal funzionanti e poco sicure.
Le radio non funzionano, non c’è copertura su un terzo del territorio. ( Se un Agente viene aggredito non può neppure chiamare i soccorsi o i rinforzi ) ( Stessa cosa per chiamare eventuali soccorsi per persone in difficoltà, devono affidarsi ai propri cellulari, se vanno )
Alcuni giubbetti antiproiettili hanno la garanzia scaduta e non vengono sostituiti ( molti )
Il Budget per le divise di ordinanza è stato ridotto da 650,00 € a 380,00 €, con addirittura 20 € di rimborso per i possibili rammendi magari avvenuti per inseguire qualche ladro.
Se un funzionario di Polizia, spara, nella peggiore delle ipotesi, per legittima difesa a un malvivente, viene lasciato solo dallo Stato, nel senso che oltre all’Avvocatura dello Stato, un possibile avvocato di parte deve essere pagato dallo stesso Agente.
Pattuglie diurne composte da un solo Agente.
Pattuglie della squadra Antincendio occupate in strada quale deterrente. Vi immaginate un inseguimento con il Camion dei Pompieri ? Mai visto in tutto il mondo. ( Umiliante per gli stessi Agenti di Polizia – Distaccamento Antincendio )
Agenti in divisa oberati dalla burocrazia. ( per molti di questi servizi andrebbe bene personale civile con la supervisione finale di un responsabile in divisa. )
E tante altre cose………………..

Di fronte a tutto questo, guardando come si sta muovendo goffamente il Governo e non solo, sembra che ne alla politica ne ai Comandanti dei Corpi, interessi nulla della funzionalità e dello stato penoso in cui versano le Forze di Polizia, e pare quasi che le attuali condizioni siano state oculatamente create. In momenti di disagio come questo, sembra quasi che la politica e i Comandanti dei Corpi, abbiano un solo interesse, e cioè spegnere il prima possibile le lamentele dei cittadini e non invece provvedere tempestivamente alle loro necessità. Alle così dette riunioni di urgenza, vengono adottati piani di intervento ridicoli e umilianti per gli stessi Agenti e non risolutivi per i cittadini, come vediamo in questi giorni assistendo a continui furti; piani al di fuori di ogni logica operativa, anche perché, si dice, che a dette riunioni, partecipano persone che non hanno mai stretto un paio di manette a polsi. L’importante è fare vedere ai cittadini che si fa, ma purtroppo si attuano solo prese in giro per oscurare l’incapacità e la poca visione d’insieme nel contrastare taluni reati.
Casa serve immediatamente:
Servono subito nuove forze giovani sia per sopperire a ruoli operativi in strada sia per ruoli di Polizia Giudiziaria, magari laureati che hanno seguito corsi specifici o che inizieranno a seguire.
Manca un coordinamento dei Corpi di Polizia e una Centrale Unica almeno per le emergenze o i reati penali più rilevanti.
Mancano più pattuglie notturne. Fino a poco tempo fa 2 pattuglie in servizio notturno su tutto il territorio per contrastare i furti, una della Polizia Civile e l’altra della Gendarmeria.
E’ necessario e indispensabile ormai un turnover dei Comandanti dei tre Corpi di Polizia, quindi nuovi Comandanti , possibilmente Sammarinesi.
Manca una banca dati condivisa, soprattutto per i reati più complicati.
Serve una maggiore collaborazione e un maggior coordinamento con gli Istituti di Vigilanza Privata che già sono sul territorio e che hanno una preparazione specifica.
Mancano nuovi strumenti idonei per le pattuglie operative.
Servono Agenti in borghese che di notte presidino il territorio.
Mancano Cani Poliziotto.
Tante cose possono essere fatte per il contrasto alla criminalità organizzata, ma ho la netta sensazione che alcuni politici ancora abbiano paura che alcune indagini o alcuni interventi vengono utilizzati contro lo “ Stato Malato “ in maniera trasversale, cioè quello che vige al di fuori dalla legalità e di cui ancora in molti fanno parte. Intanto ci fanno vedere le pattuglie ai confini, peccato che i furti continuano ! Ci manca solo che ci dicano: “Avete visto, rubano in tutto il mondo e lo fanno anche da noi!”, e così abbiamo chiuso il cerchio. Tutto questo pare davvero non interessare a nessuno, come sempre, basta fare passare il tempo e aspettare che il cittadino dimentichi. Evviva allora l’Isola Felice!"

comunicato stampa
Liberamente San Marino
Federico Pedini Amati
lunedì 2 marzo 2015
http://www.smtvsanmarino.sm/politica/ ... erito-politica-comandanti

Expo 2015, i posti di lavoro tra i padiglioni sono 6mila. Ecco come candidarsi

Expo 2015, i posti di lavoro tra i padiglioni sono 6mila. Ecco come candidarsi
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Hostess, informatici, fattorini, interpreti e tanti altri: ecco le figure cercate dalle agenzie di ricerca del personale che verrà impiegato fra i vari padiglioni di Expo

di Luca Zorloni






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Milano, 1 marzo 2015 - Gli ultimi annunci di lavoro riguardano cuochi e camerieri per i padiglioni di Expo. Manpowergroup, l’agenzia che ha vinto l’appalto per la selezione del personale, cerca mille persone per i ristoranti dell’evento. Cinquemila in totale, dalle hostess agli elettricisti, dai manager agli informatici, le figure che la società dovrà individuare per completare gli staff delle 14 nazioni ospiti che ne hanno già fatto richiesta, tra cui Germania, Messico, Thailandia e Qatar. Più ottocento persone per Expo spa, che ne ha già assunte 59. Sul sito internet dell’agenzia sono piovute duecentomila candidature. Nel frattempo si sono messe in moto anche altre società, come Adecco, che selezionerà 500 profili, tra cui gli addetti dei padiglioni di Spagna e Kuwait.

Quali sono le figure ricercate? Oltre a quelle già indicate, Manpowergroup ha pubblicato annunci per commessi, addetti alla reception, ai turni del personale dei padiglioni, artisti e ballerini per l’animazione, operatori della logistica, fattorini e autisti. I profili che stanno dando grattacapi all’agenzia sono quelli dei responsabili dei padiglioni e dei quartieri in cui è diviso il sito espositivo. Sono i più difficili da individuare.

Figure di coordinamento, simili a una torre di controllo, tanto che dall’agenzia è arrivato un appello a farsi avanti «ai cassintegrati di Alitalia e Meridiana». Sul sito di Adecco, inoltre, sono aperte posizioni per interpreti, guide turistiche, addetti alle pulizie e vigilantes. Altre figure saranno assunte dai vincitori degli appalti, per integrare il proprio personale. Sarà così, ad esempio, per la sorveglianza (vinta da un raggruppamento di imprese) e la pulizia del sito. La cooperativa Cir Food, che ha ottenuto la gestione dei ristoranti delle aree di servizio, conta di assoldare altre 300 persone, cento entreranno in Mc Donald’s. Anche Coop ha un programma di assunzioni per la squadra di commessi del supermercato del futuro.

Per candidarsi a lavorare per Expo, bisogna inoltrare il curriculum sui portali delle agenzie accreditate o sulle sezioni «Risorse umane» delle aziende coinvolte. Sul sito di Manpowergroup, ad esempio, si svolge una prima selezione online, con un test sulla conoscenza dell’inglese. Nelle ricerche per profili destinati ai padiglioni nazionali, la padronanza delle lingue straniere – dall’arabo allo spagnolo – è discriminante.

Quali sono i contratti offerti? Dato che Expo dura sei mesi, tutte le posizioni sono «a termine»: si tratta di contratti a tempo determinato, di somministrazione lavoro e stage. Inoltre, sono riconosciuti i tirocini formativi, sia per neolaureati sia per studenti freschi di diploma. Le retribuzioni medie, stando alle stime di Manpowergroup, saranno di 1.100/1.300 euro al mese, poche quelle superiori. Per regolare assunzioni e turni notturni, ferie e orario festivo, Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un protocollo che inquadra i lavoratori con il contratto del commercio e agevola i Paesi stranieri nella burocrazia. Tuttavia, alcune agenzie interinali hanno lanciato una guerra dei prezzi al ribasso, su cui i sindacati hanno acceso i riflettori.

Oltre ai lavoratori, a Expo ci sarà l’esercito dei giovani volontari, tra i 18 e i 30 anni. Uno dei programmi più contestati dal movimento «No-Expo». Tra gli ultimi annunci per il volontario, quello dell’Unione europea, che ha aperto mille posizioni.
http://www.ilgiorno.it/milano/expo-20 ... oro-expo-domanda-1.717330

IL TEXAS RECLUTA VIGILANTES PER LA FRONTIERA


Sabato 28 Febbraio 2015 14:09



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Stipendio sarà 59,000 dollari all'anno


Texas, EU.- Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza (DSP) Texas recluta più personale per la sorveglianza del confine con il Messico.

Il DSP ha annunciato che sta chiedendo più ufficiali di inserire una scuola avanzata per le reclute. Il termine di iscrizione si chiude il 25 marzo e il periodo di formazione è di otto settimane.

Le autorità del Dipartimento indicano che i laureati saranno assegnati principalmente alle regioni vicino al confine tra Messico e Texas.

I candidati devono essere membri delle forze di sicurezza con almeno due anni di esperienza in pattuglie e la polizia hanno licenza valida.

Il vostro stipendio iniziale sarà $ 59.000 all'anno e aumento di 71.000, una volta che il periodo di prova si conclude sei mesi.

Tutti i candidati devono avere almeno 21 anni di età e un cittadino degli Stati Uniti.

http://laopcion.com.mx/noticia/83559/ ... a-la-frontera-con-mexico-

Vigilanza Privata: revisione norma UNI su requisiti minimi e qualità dei servizi

I requisiti per gli Istituti di Vigilanza Privata richiesti dalla norma UNI 10891:2000 per la certificazione vi paiono anacronistici, distanti dalla realtà del mercato, inefficaci a definire dei veri requisiti di qualità? Ebbene, fino al 10 marzo 2015 potete dire la vostra all’UNI (Ente Italiano di Normazione), inviando commenti o chiedendo di partecipare ai lavori di revisione sulla norma sui requisiti minimi e le modalità di controllo dei servizi offerti dagli istituti di vigilanza privata.

La revisione si è resa necessaria anche alla luce del richiamo contenuto nel DM 269/2010 (capacità tecnica) del Ministero dell’Interno, che impone agli istituti di vigilanza privata di acquisire la certificazione di conformità alla norma UNI 10891 (obbligatoria dal 16 settembre 2012). L’UNI ha quindi messo in stato di inchiesta preliminare il progetto “Servizi – Istituti di vigilanza privata – Requisiti (documento U63000140)”, per sondare le esigenze del mercato prima dell’avvio dei lavori di normazione. Per tutta la durata dell’inchiesta pubblica preliminare, gli interessati possono commentare il documento; la richiesta di partecipazione ai lavori è invece limitata ai soci UNI. FederSicurezza parteciperà ai lavori in qualità di socio
http://www.psagroup.it/vigilanza-priv ... mi-e-qualita-dei-servizi/

ASSIV : ISTAT: Febbraio’15 – Clima di fiducia imprese di servizi alle imprese e altri servizi


26 febbraio 2015

ISTAT: Febbraio’15 – Clima di fiducia imprese di servizi alle imprese e altri servizi


L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato cresce ancora, attestandosi a 100,4 da 94,9 di gennaio.

Migliorano le attese a breve termine: quelle sugli ordini passano da -3 a -1 e quelle sull’andamento generale dell’economia italiana progrediscono fino ad un saldo pari a -2 (da -17 di gennaio); fermi a -9 i giudizi sul livello degli ordini.

Riguardo le altre variabili che non compongono il clima di fiducia, migliorano i giudizi sull’occupazione (da -10 a -4) ma non le attese (stabili a -6); sale il saldo relativo all’andamento degli affari (da 3 a 8) e resta a -12 quello circa la dinamica dei prezzi di vendita.

Nel dettaglio settoriale, il clima di fiducia aumenta nel settore dei servizi alle imprese e altri servizi (tra gli altri, includono anche i servizi di vigilanza e investigazione in base al codice ateco), passando da 90,7 a 98,3. Diminuisce il saldo sui “giudizi ordini”, -19 da -11, migliorano invece i saldi sulle “attese ordini”, 2 da -10, e “attese economia”, -6 da -19.

Scarica documento: Febbraio ’15 – Clima di fiducia imprese di servizi alle imprese e altri servizi
http://www.assiv.it/2015/02/istat-feb ... -imprese-e-altri-servizi/

UGL : Francesco Paolo Capone rieletto Segretario Generale

Francesco Paolo Capone rieletto Segretario Generale

25 febbraio 2015 19:35



Autore:
Ado Antonellini

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Francesco Paolo Capone rieletto Segretario Generale

l Consiglio Nazionale della Ugl, riunitosi oggi a Roma presso la sede confederale di via delle Botteghe Oscure, ha rieletto all’unanimità Francesco Paolo Capone alla carica di Segretario Generale. La candidatura di Capone era sostenuta da diciotto Federazioni di categoria, rappresentative del 76% degli iscritti al sindacato.

“Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno confermato la loro fiducia nei miei confronti – ha dichiarato il neo eletto Segretario Generale Paolo Capone -. Il sindacato è oggi chiamato ad affrontare sfide complesse, dall’attacco ai diritti alla disoccupazione, dalle pensioni da fame al lavoro che manca, passando per il Mezzogiorno e le tante fabbriche che chiudono. L’Ugl non arretra di un passo. Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto nella nostra storia lunga 65 anni: difendere i lavoratori, i disoccupati e i pensionati”.

fonte: http://www.ugl.it/2015/02/francesco-p ... etto-segretario-generale/
http://www.uglguardiegiurate.net/fran ... etto-segretario-generale/

Spara ai banditi, vigilantes a processo

L’uomo, un 63enne di Portomaggiore, dovrà rispondere di tentato omicidio






IN AULA I fatti sono avvenuti nel marzo 2012 a Lugo (Ravenna)









Ferrara, 24 febbraio 2015 - La notte tra 14 e 15 marzo 2012, durante il servizio davanti alla filiale della Banca di Romagna, in via del Piratello A Lugo (Ravenna), esplose quattro colpi di pistola contro l’auto dei malviventi che avevano appena fatto esplodere il bancomat.

Lui, un 63enne di Portomaggiore è a processo per tentato omicidio. Ieri mattina la sua azienda, la Civis Augustus srl nella quale è confluita la Ronda Faentina per la quale operava all’epoca dei fatti, si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanni Scudellari, in vista dell’udienza preliminare fissata a inizio aprile. Il vigilante – difeso dall’avvocato Fabrizio Briganti di Forlì – disse di aver fatto fuoco perché i banditi avevano tentato di investirlo con l’auto, un’Audi rubata con targa tedesca.

Ma per il pm Isabella Cavallari voleva uccidere in quanto i colpi furono sparati in sequenza ad altezza parafango, sportello e finestrino. Quella notte i ladri dinamitardi – in trasferta dal Veneto – erano quattro: tre fuggirono, uno, l’autista, rimase nell’auto, colpito da un colpo al collo. Rimasto paralizzato, Stefano Guerra, 44enne padovano, è morto il 16 maggio 2014 in una clinica svizzera, forse sottoposto a morte assistita anche se al riguardo la famiglia non ha certezze. Già in occasione dell’udienza precedente la madre e gli eredi si erano costituiti parte civile con gli avvocati Pierluigi Barone di Ravenna e Ivan Agnesini di Rovigo.
http://www.ilrestodelcarlino.it/ferra ... pistola-processo-1.702364

Criticità legate al comparto sicurezza sussidiaria


Criticità legate al comparto sicurezza sussidiaria




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Roma – Da anni ormai le Guardie Giurate sono vittime del sistema colluso imprenditoriale, dove una situazione ben progettata ha portato questi operatori ad essere considerati solo un costo eccessivo per la sicurezza e la salvaguardia dei beni, dando luce al servizio di portierato “svenduto” come Guardie disarmate. Sono quelle persone che trovate spesso nei supermercati, ma anche in alcune filiali bancarie, nei cantieri e anche in alcune strutture sanitarie, che volutamente appaiono come deterrente anticrimine proprio perchè vestono uniforme da lavoro, con tanto di ecquipaggiamenti di difesa e di coercizione, riconducibili ad una Guardia Giurata ( vestiario fornito dalle stesse case di abbigliamento militare ), che dal 2008 è stata riconosciuta come incaricato di pubblico servizio, e in alcuni casi, come previsto dalla riforma nazionale, DM 269, paragrafo D cap. 3.1/a, la stessa è adibita anche alla tutela dei fruitori nei servizi definiti “sensibili”, laddove non vi sono possibilità di espletamento da parte delle forze dell’ordine. Purtroppo anche i confronti a livello Istituzionale e Amministrativi non hanno prodotto quelle risposte esaustive che tanto cercavamo, tutt’altro. I titolari di queste controfigure, tral’altro non selezionate anche dal punto di vista penale, visto che pochissimi richiedono al personale la visura dei carichi pendenti e del casellario giudiziario, differentemente dalla Guardia Giurata che viene nominato dal Prefetto e presta giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana preceduto dal rilascio del Titolo di Polizia, giobbano sull’indulgenza di una sentenza di cassazione che ha dichiarato la loro posizione come “vigilanza passiva”, utile a garantire il corretto utilizzo dell’immobile da parte dei fruitori ( mansioni proprio del portierato ), ma questi però svolgono in realtà un servizio di vigilanza attiva ad un costo molto conveniente per la committenza, ma anche per l’imprenditore stesso visto che questi operatori, inseriti nel ccnl della Vigilanza Privata, percepiscono una paga media identificata per la categoria D, di euro 870 lordi per 40 ore settimanali, e il costo dell’uniforme, nella maggior parte dei casi è a carico del lavoratore.
Ad oggi, grazie a queste evoluzioni accostate anche dalla tecnologia, chè ovviamente non collima con l’operato della Guardia Giurata ma lo sostituisce, si riscontrano percentuali altissime di Istituti di Vigilanza che dichiarano fallimento ( anche se poi compaiono sotto altro nome ) e migliaia di unità che gironzolano per le strade in cerca di una nuova occupazione dentro un altro IVP, che lo assume con contratti di durata di circa 6 mesi, con qaulifica di livello da apprendista ( un 6° livello percepisce una paga lorda di euro 1050 scarsi, diversamente dai 1260 euro del 4° livello, piu l’aggiunta dei scatti che mediamente si aggira intorno ai 100/120 euro per 18 anni di anzianità di servizio ) e turni massacranti giustificati dalla speranza di essere assunti a tempo indeterminato, sempre ovviamente ricominciando da “zero”, visto che il nuovo CCNL consente al datore di lavoro i primi 3 anni al livello base senza conteggio di anzianità.
Altra criticità è legata al basso investimento degli Istituti per la formazione del personale come previsto dalla riforma nazionale ( dm269/2010 ), che porterebbero gli operatori ad un tasso culturale e professionale piu elevato, ma sembra che questa categoria ormai sia stata abbandonata per dedicarsi al risparmio.
Chiediamo pertanto la possibilità da parte Vs di informare l’opinione pubblica che i “Vigilantes”, gli sceriffi e chi più ne ha e più ne metta, non sono quei dormiglioni ruba stipendio che giocano a fare i poliziotti, ma Guardie Particolari Giurate con autorizzazione di Polizia che fanno riferimento agli articoli vigenti nel TULPS, qualificati come Agenti di Polizia Giudiziaria ( come citano in molte sentenze di cassazione ) e Incaricati di Pubblico Servizio facendo riferimento agli art. 336 e 337 del Codice Penale che li tutela in caso di aggressione e minaccia come un Pubblico Ufficiale, per cui un’ottima risposta all’esigenze di sicurezza complementare Nazionale, sostituiti da emulatori umani che non hanno nessun titolo e autorizzazione di Polizia, che non fanno riferimento a nessun articolo del TULPS e del Codice Penale se non i diritti del Privato Cittadino, che però non li tutela nei servizi in cui vengono impiegati, a cui non sempre vengono richiesti i certificati penali, differentemente dalla Guardia Giurata che anche per i reati minori prescritti non viene dotata dei suddetti titoli, e in esigenze particolari, vengono effettuati i controlli anche alle generazioni precedenti per il rilascio del NOS ( Nulla Osta Sicurezza ).
Un altro punto abbagliante è la gestione e i nuovi imprenditori che hanno la mentalità da emporio turistico, ovvero, partono da Vigilanza Disarmata, per poi arrivando a quella armata, applicando le modalità contrattuali come gia espresso, con mezzi precari che evadono dalle regole del vigente regolamento, ma che però puntano sul silenzio dei dipendenti, vessati e minacciati di una procedura di fallimento, e quindi la perdita del lavoro e della dignità umana.
I nostri iscritti quotidianamente ci segnalano inadempienze giuridiche e contrattuali da parte dei titolari del loro Istituto. Mediamente vengono affidati al nostro studio legale e come associazione procediamo ad informare la Procura locale e tutti gli organi competenti per mezzo di un esposto, informando anche i Quotidiani locali chiedendo il loro contributo per la produzione di un articolo come segnale di appello per tutti i cittadinio e Istituzioni comprese.
Nella presente Vi allego il comunicato stampa inviato agli enti competenti, ma anche all’attenzione della Presidenza della Repubblica, dove già avevamo ottenuto un breve confronto con il Prefetto Cazzella della Segreteria del Quirinale a seguito della manifestazione del giorno 11 settembre 2013 in Piazza della Repubblica.


Scritto da Luigi Cignoni il 24 febbraio 2015 nella categoria IN ITALIA.
http://www.italynews.it/attualita/201 ... za-sussidiaria-46480.html

San Giuseppe Vesuviano, scoperta vigilanza privata abusiva

REDAZIONE / News



"Denunciate tre persone dalla dalla Polizia di Stato"


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SAN GIUSEPPE VESUVIANO - Denunciate tre persone in stato di libertà per la gestione di un’attività di vigilanza privata senza la prevista licenza prefettizia.

Sono stati denunciati una 34enne di Nola ed un 48enne di San Giuseppe Vesuviano in quanto ritenuti responsabili in concorso per aver esercitato vigilanza privata senza la prevista autorizzazione prefettizia ed un 46enne di San Paolo Belsito per lo stesso reato in concorso in qualità di titolare della Ditta, nonché per violazione alla normativa sul munizionamento della armi comuni da sparo.

A scoprire l’attività abusiva sono stati gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Giuseppe Vesuviano, al termine di un’attività di controllo svolta su tutti i paesi vesuviani del circondario di competenza.


La ditta, con sede a San Giuseppe Vesuviano, è titolare della sola licenza per esercizio di servizi di portierato rilasciata dalla Camera di Commercio. Negli ultimi tempi, aveva però stipulato con numerosi esercenti attività commerciali, contatti per la vigilanza privata, anche notturna, senza averne l’autorizzazione. Nel corso di un controllo presso la sua sede, sono state inoltre rinvenute numerose munizioni.
http://www.marigliano.net/_articolo.p ... rica=48&id;_articolo=39728

UNI: Tre progetti in inchiesta preliminare per la Commissione Sicurezza della società e del cittadino


24 febbraio 2015

UNI: Tre progetti in inchiesta preliminare per la Commissione Sicurezza della società e del cittadino


Differenti i temi trattati dai tre progetti – emanati il 23 febbraio in inchiesta preliminare UNI – di competenza della Commissione Sicurezza della società e del cittadino e di alcuni suoi gruppi di lavoro.

L’inchiesta pubblica terminerà il 10 marzo prossimo. Sino a quella data è possibile inviare commenti nelle apposite pagine del sito web dell’inchiesta pubblica preliminare. Gli interessati possono inoltre segnalare il proprio interesse a partecipare ai lavori di normazione.

Tra i tre progetti, il primo definisce e classifica i requisiti minimi e le modalità di controllo dei servizi offerti dagli istituti di vigilanza privaat. Dal titolo “Servizi – Istituti di vigilanza privata – Requisiti”, il documento U63000140 intende aggiornare allo stato dell’arte il parco normativo esistente, andando a revisionare la norma UNI 10891:2000, ritenuta tecnicamente obsoleta soprattutto alla luce del richiamo diretto nel D.M. 269/2010 del Ministero dell’Interno.
http://www.assiv.it/2015/02/uni-tre-p ... -societa-e-del-cittadino/

Caserta, vigilantes-buttafuori facevano dentisti abusivi: denunce



GdF sequestra laboratori e attrezzature per oltre 100 mila euro












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Roma, 20 feb. (askanews) - Sembravano regolari studi odontoiatrici con tanto di targhe all'ingresso, reception e sale d'attesa. C'erano anche tutti i sofisticati macchinari necessari per svolgere la professione sanitaria. Quelli che mancavano, però, erano proprio i dentisti. Questo è il quadro che si è presentato ai militari della Guardia di Finanza di Caserta che, al momento dell'accesso simultaneo presso due studi odontoiatrici, hanno sorpreso i due falsi dentisti intenti ad esercitare abusivamente la professione medica.

Accortisi della presenza dei finanzieri, uno di loro, lasciando nello sconcerto il paziente che stava curando, si è disfatto della mascherina asettica e del camice bianco, dandosi alla fuga verso l'uscita secondaria dello studio, mentre l'altro veniva bloccato dai militari appostati nelle immediate vicinanze mentre era già in procinto di dileguarsi.

Una volta sventata la fuga rocambolesca i due, davanti agli occhi sbalorditi dei clienti, che in quel momento erano in attesa per essere visitati e che avevano assistito alla fuga dei loro "dentisti di fiducia", hanno ammesso di esercitare l'attività senza averne alcun titolo
http://www.askanews.it/regioni/campan ... ivi-denunce_711244300.htm

Jobs act, da 1° marzo contratto a tutele crescenti, muore art.18

venerdì 20 febbraio 2015 19:14 Stampa quest’articolo | Pagina singola[-] Testo [+]
1 / 1Schermo interoSu questo fronte, resta aperto il tema della coperture qualora non fossero sufficienti gli 1,7 miliardi stanziati in Finanziaria per il 2015, più altri 200 milioni per il 2016.

Il governo ha poi presentato altri due decreti al Jobs act, che dovranno passare al vaglio del Parlamento: quello sulla semplificazione delle forme contrattuali e il demansionamento e quello in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che punta a estendere la maternità a tutte le lavoratrici.

La norma più interessante è il superamento dei contratti a progetto, i co.co.pro, contratti che non potranno più essere sottoscritti dal 1° gennaio 2016. Da quella data, ha spiegato il ministro del Welfare Giuliano Poletti, saranno tramutate in lavoro subordinato le collaborazioni che di fatto hanno già queste caratteristiche. Rimangono in piedi le collaborazioni disciplinate da contratto nazionale, come quelle dei call center. E le partite Iva.

Resta invariata la possibilità di assumere con contratto a termine per 36 mesi per un massimo di 5 proroghe senza causalità. Mentre tramontano le associazioni in partecipazione e il job sharing, peraltro rarissimo.

L'impresa potrà variare unilateralmente le mansioni del lavoratore in caso di modifica dell'assetto organizzativo senza però modificare la retribuzione né il livello del dipendente.

Sale a 7.000 euro, da 5.000, l'ammontare massimo del voucher per il lavoratore e viene vietato il voucher per gli appalti. Semplificato anche l'accesso all'apprendistato e al part-time.

Restano ancora da fare "l'Agenzia nazionale per l'impiego e altri punti di merito come cassa integrazione", ha concluso il premier che punta entro giugno a rendere operativa tutta la riforma.

(Ha contribuito Giuseppe Fonte)



Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
http://it.reuters.com/article/topNews ... r=2&virtualBrandChannel;=0

A.T.M. L AZIENDA CERCA ADDETTI ALLA SECURITY

Rapina e sparatoria, Laierno resta in cella, riconosciuto dalle guardie giurate

PAGANI. Resta in carcere Enrico Laierno, il 51enne di Pagani arrestato a fine gennaio per l’assalto al portavalori in via Padovano. Il Tribunale del Riesame (presidente Sgroia, a latere Rulli e Pisapia) ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare in cui Laierno dichiarava di non essere lui il rapinatore ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre sparava all’impazzata. I giudici non gli hanno creduto, anche perché contro di lui ci sono non solo i filmati (che mostrano parte del viso lasciata scoperta dal casco non integrale) ma anche le testimonianze delle guardie giurate che lo hanno riconosciuto nelle foto segnaletiche. Laierno è accusato di tentato omicidio, porto d’armi da guerra e tentata rapina. I carabinieri lo hanno identificato come uno dei componenti del commando che lo scorso 28 novembre seminò il panico in via Padovano, tentando l’assalto al furgone della Securpol che stava trasportando il denaro alla filiale del Monte dei Paschi . Un agguato a colpi di mitraglietta in cui rimasero feriti un passante e due persone che erano nel vicino supermercato. (c.d.m.)

19 febbraio 2015
http://lacittadisalerno.gelocal.it/sa ... resta-in-cella-1.10901433

Terrorismo, ore di massima allerta Soldati con i mitra e mezzi blindati


Terrorismo, ore di massima allerta Soldati con i mitra e mezzi blindati

Prevista la revisione delle regole d’ingaggio: i militari pronti a rispondere al fuoco. Militari schierati intorno ai monumenti e tra la gente. di Rinaldo Frignani


di Rinaldo Frignani







ROMA Uomini e mezzi per blindare la Capitale. Con le armi e con regole d’ingaggio precise che stabiliscano i confini entro i quali i militari impegnati nei presidi antiterrorismo potranno muoversi. Comprese quelle che consentiranno loro di rispondere alle minacce sparando. Ma resta il fatto che lo spettro dell’Isis sempre più vicino e concreto preoccupa al punto che i soldati - almeno un centinaio per turno di servizio - non saranno utilizzati soltanto per i posti fissi fuori da ambasciate, musei, basiliche e monumenti, ma anche fra la gente. Di questo si è discusso ieri sera nel vertice al Viminale presieduto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha riunito oltre ai vertici delle forze dell’ordine anche quelli dello Stato maggiore dell’Esercito.







Non solo monumenti

Questa volta da contrastare non c’è la malavita, ma una minaccia che, attualmente, sembra molto più grave. Dopo l’annuncio del prefetto Giuseppe Pecoraro sulla necessità di 500 uomini in più per la vigilanza sulla Capitale, è arrivato il momento di individuare i luoghi da proteggere. Ci sono quelli istituzionali, gli obiettivi sensibili da sempre, ma c’è anche una lista di strade, palazzi e persone sulle quali si è concentrata l’attenzione degli investigatori. Il timore è sempre quello di azioni lampo, anche solitarie, di cani sciolti, sull’impronta delle stragi di Parigi o del blitz di Copenaghen. E per questo motivo ai militari potrebbero essere assegnati compiti specifici, che possono anche andare oltre alle vigilanze armate.
In questo senso non sarebbe escluso l’utilizzo di veicoli blindati, non soltanto le jeep , per poter affrontare un panorama di situazioni che fino a oggi si pensavano lontane da Roma.




Tra cittadini e turisti

Intanto polizia, carabinieri e Finanza hanno intensificato i controlli in tutti i quartieri. Fra le disposizioni al personale, c’è anche quella di lasciare le luci fisse blu sulle auto per essere ancora più visibili. Punti di riferimento per la cittadinanza e i turisti. Non solo, certo, per l’antiterrorismo, ma anche per la sicurezza più in generale, sebbene proprio nei giorni scorsi i romani siano stati esortati più volte a collaborare nella vigilanza, segnalando persone e situazioni considerate sospette. Una sensibilizzazione che ha da tempo coinvolto gli agenti della polizia municipale, già utilizzati (ma fra le polemiche per la mancanza di dotazioni di difesa) al Ghetto per la chiusura delle strade d’accesso ai non residenti, e i vigilantes, in particolare quelli in servizio nelle stazioni della metropolitana, un altro dei punti caldi del sistema di sicurezza cittadino.
La rete di vigilanza è in continuo aggiornamento, come anche la sorveglianza dei centri d’accoglienza e delle strutture per rifugiati, in provincia e in tutto il Lazio: si attendono nelle prossime settimane le conseguenze dell’ondata di sbarchi di questi giorni in Sicilia.
http://roma.corriere.it/notizie/crona ... 4-bef5-103489912308.shtml

Vitorchiano: una società di vigilanza privata per rinforzare i controlli sul territorio

Vitorchiano: una società di vigilanza privata per rinforzare i controlli sul territorio


In: Politica, Primopiano 2, Provincia, Vitorchiano

12 febbraio 2015 - 18:16




VITORCHIANO - Una società di vigilanza privata effettuerà dei passaggi notturni a tutela dei beni comunali, facendo inoltre da deterrente ulteriore contro l’ondata dei furti che si è registrata nelle ultime settimane. Lo ha deciso il Comune di Vitorchiano, accogliendo peraltro quanto suggerito da alcuni cittadini durante il consiglio comunale aperto sulla sicurezza svoltosi il 17 gennaio scorso. Durante i passaggi notturni, infatti, il personale della società di vigilanza sarà un attento occhio sul territorio capace ad interpretare quel che le telecamere possono solo riprendere, e eventualmente avvertire in tempo reale le forze dell’ordine.
Federico Cruciani e Annalisa Creta, in


Un passo ulteriore, quindi, a tutela dell’incolumità pubblica, dopo il potenziamento dell’illuminazione pubblica, l’installazione di telecamere e i continui incontri con le forze dell’ordine.



Una iniziativa portata avanti dai consiglieri di maggioranza collaborazione con Paolo Salotti, e subito fortemente e favorevolmente accolta dal sindaco Nicola Olivieri e dall’intera giunta comunale che l’ha rapidamente sposata e velocemente deliberata. Una dimostrazione di buona politica, un esempio di collaborazione al servizio del cittadino, un impegno preso pubblicamente e rapidamente mhttp://www.ontuscia.it/politica/vitor ... territorio-169369antenuto nell’interesse di tutti.

Cagliari le aziende di trasporto potranno affidare anche a guardie giurate la verifica dei titoli di viaggio.


16:23 11 FEB 2015


(AGI) - Cagliari, 11 feb. - Il 12% dei passeggeri dei mezzi pubblici della Sardegna non paga il biglietto e la Regione corre ai ripari con un disegno di legge, approvato dalla Giunta a fine novembre, per sanzionare i trasgressori. Il testo di sei articoli, il dl 150, e' all'esame della Quarta commissione del Consiglio regionale che oggi ha sentito in audizione l'assessore ai Trsporti Massimo Deiana. Chi verra' sorpreso su bus e treni senza biglietto paghera' multe da 40 a 150 volte la tariffa regionale per il biglietto ordinario. Quelli beccati con titoli di viaggio contraffatti o alterati rischiano di pagare fino da 150 a 400 volte il prezzo del biglietto. Le aziende di trasporto pubblico locale potranno affidare le verifiche (alle fermate e a bordo) non solo a controllori appositamente formati e abilitati, ma anche a guardie giurate.
(AGI) Rob

http://www.agi.it/cagliari/notizie/bu ... -201502111623-cro-rt10164









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