Maurizio Ricci è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza Civile di Ravenna

Maurizio Ricci è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza Civile di Ravenna

27 dicembre 2016 17:11Commenti disabilitati su Maurizio Ricci è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza Civile di RavennaViews: 16


L’incarico è immediatamente esecutivo e Ricci, che vanta esperienze in sindacato dal 2013, avrà il compito di rappresentare i colleghi difendendone i diritti e ampliare il progetto sindacale dell’UglMaurizio Ricci è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza Civile
Maurizio Ricci, 42 anni, guardia giurata, è il nuovo segretario provinciale di Ugl Sicurezza Civile di Ravenna, il sindacato di categoria. La nomina concessa dal segretario nazionale Enrico Doddi, con l’investitura del segretario regionale Ugl Sicurezza Civile dell’Emilia-Romagna Filippo Lo Giudice. L’incarico è immediatamente esecutivo e Ricci, che vanta esperienze in sindacato dal 2013, avrà il compito di rappresentare i colleghi difendendone i diritti e ampliare il progetto sindacale dell’Ugl che nel comparto guardia giurate è ampiamente il più rappresentativo fra le varie sigle confederali.

“In questi mesi abbiamo costruito rapporti istituzionali con prefettura e questura di Ravenna e presso l’opinione pubblica abbiamo sollevato eventuali problematiche emerse nella quotidianità e lanciato proposte per migliore sempre più le condizioni di lavoro delle guardie particolari giurate – commenta il segretario regionale Ugl Sicurezza Civile dell’Emilia-Romagna, Filippo Lo Giudice -. Il nostro apporto è sempre stato costruttivo e concreto, nella piena consapevolezza che in un ‘epoca in cui il tema della sicurezza pubblica e privata è al centro del dibattito non soltanto delle amministrazioni ma anche delle forze politiche anche un sindacato come l’ Ugl può e deve contribuire al miglioramento delle condizioni generali della nostra comunità e non soltanto della categoria che rappresentiamo”.

Fonte: http://www.ravennatoday.it/politica/m ... ugl-sicurezza-civile.html
http://www.uglguardiegiurate.net/maur ... -di-ugl-sicurezza-civile/

Cosmopol acquista La Ronda


28 novembre 2016

Cosmopol acquista La Ronda


L’Istituto di Vigilanza Cosmopol S.p.A., nella tarda serata di giovedì 17 Novembre 2016, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, ha sottoscritto l’accordo sindacale per l’acquisizione del complesso aziendale de “La Ronda” in Amministrazione Straordinaria, impegnandosi ad assorbirne l’intera forza lavoro di 274 dipendenti.

L’azienda lucana, pur in crisi dopo alcune recenti vicissitudini, è ancora leader nel settore della sicurezza privata in Basilicata e vanta un portafoglio clienti di assoluta qualità e spessore.

Allegato: comunicato stampa Cosmopol
http://www.assiv.it/2016/11/cosmopol-acquista-la-ronda/

Lavoratori vigilanza privata, Usb ha incontrato il prefetto Latella


Lavoratori vigilanza privata, Usb ha incontrato il prefetto Latella


Il sindacato: una discussione ampia sulle condizioni dei lavoratori



Martedì 22 Novembre 2016 - 19:17


Oggi alle ore 12,30 la delegazione dei lavoratori della vigilanza di Catanzaro della USB, hanno incontrato il prefetto di Catanzaro dott. a Latella. Lo comunica il sindacato stesso



Una discussione ampia sulle condizioni dei lavoratori che ogni giorno subiscono le “angherie “ dell’istituto con vessazioni, trasferimenti, sull’organizzazione del lavoro; sulle turnazioni, nessun Premio di risultato, Orario di lavoro e turni discriminatori… e poi - Condizioni di lavoro; licenziamenti; Gestione ferie; sicurezza e ambienti di lavoro; efficienza e manutenzione mezzi in dotazione, vestiario e D.P.I dotazione, oltre ad altri argomenti di natura serbata su cosa succede in questo ambiente di lavoro.

La USB, - si legge in un comunicato - non è voluta entrare nel merito delle questioni tecnica in questa interlocuzione riservandosi nei successivi incontri di porli al vaglio del prefetto del capoluogo, ha voluto ribadire l’atteggiamento che sta mentendo l’istituto alla richiesta di USB di un incontro a cui NON abbiamo chiesto soldi o modifiche contrattuali, - ma solo permettere ai lavoratori di scegliere chi li vuole rappresentare senza subire conseguenze.

Visto che, allo stato attuale e con il clima che hanno creato i dirigenti nell’azienda, abbiamo pure sgomento di presentare le deleghe per timore di ulteriori ripercussioni.

L’unica cosa che hanno saputo fare fino adesso –come azienda - è un comunicato stampa unitamente ai loro sindacati, dove ci fanno sapere che - per poter accedere ad un tavolo di confronto bisogna essere firmatari di contratti!!

La USB non è il sindacato che firma contratti a “perdere” ma soprattutto nessuno può precludere la costituzione delle Rappresentanze aziendale – e non lo dice la USB - ma la legge che: si possa costituita anche nell'ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie dei contratti collettivi applicati nell'unità produttiva le rappresentanze dei lavoratori.

E se non bastasse visto il clima politico nazionale sul referendum costituzionale diciamo che questa espressione è in contrasto con tre articoli della Carta Costituzionale (artt. 2, 3, e 39: il primo tutela i diritti inviolabili dell’uomo come singolo e nelle formazioni sociali; il secondo l’uguaglianza dei cittadini; l’ultimo la libertà di organizzazione sindacale). Per questo abbiamo chiesto al prefetto che un simile atteggiamento va giudicato illegittimo ed è intollerabile.

La riunione si è conclusa con l’attivazione di un successivo tavolo dove verranno chiariti altri aspetti.
http://www.catanzaroinforma.it/notizi ... -il-prefetto-Latella.html

Istituti di vigilanza foggiani: la misura è colma”. Lettera di Santo Mangia, sindacalista Usb

Istituti di vigilanza foggiani: la misura è colma”. Lettera di Santo Mangia, sindacalista Usb

15 novembre 2016 ·




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I fatti degli ultimi tempi nella Vigilanza Privata, stanno tutti li a dimostrare quanto, questo settore, sia arrivato ad un punto di non ritorno e che sia arrivato (anche se tardi) il momento di aprire un tavolo serio dal quale devono uscire norme certe per le aziende ed i Lavoratori.

Non è più accettabile che sia diventata una normalità, per quasi tutte le aziende, il non pagare non solo nei tempi dovuti ma, anche, non pagare per mesi gli stipendi.

Non è più accettabile che il Lavoratore venga vessato e ricattato per il solo fatto che richiede un suo elementare diritto (il pagamento del dovuto).

Non è più accettabile che chi rivendica il diritto alla retribuzione venga licenziato perché ha osato troppo.

Non è più accettabile che un Lavoratore venga “pagato” con un acconto mensile fermo restando, poi, che il datore di lavoro dimentica di corrispondergli il saldo.



Non è più accettabile che i Lavoratori siano schiavi di imprenditori che vogliono gestire anche la vita privata degli stessi Lavoratori (comunicazione del turno giornaliero a poche ore del turno stesso).

Non è più accettabile che la sicurezza dei Lavoratori venga messa in discussione per mero tornaconto del datore di lavoro.

Si può provare a capire come si sente un Lavoratore che viene etichettato dal proprio datore di lavoro come “fortunato” perché, comunque, un lavoro ce l’ha a prescindere se poi è retribuito o meno e senza considerare che, per lavorare, è costretto a chiedere prestiti (di questo ne abbiamo contezza) altrimenti non riesce a raggiungere il proprio posto di lavoro? Come USB abbiamo più volte denunciato questo stato di cose ma le risposte che abbiamo avuto, da tutte le Istituzioni, sono sempre state molto tiepide rispetto alla gravità dei fatti e, di questo, ne hanno sempre approfittato le aziende che, impunemente, continuano nella loro politica aziendale di massimizzare i profitti e scaricando sui Lavoratori quello che una volta era chiamato “rischio di impresa”. Le norme attuali prevedono, tra l’altro, che chiunque decida di operare nel settore deve dimostrare di avere; 1) capacità tecnica, 2) capacità economica e mentre la prima è facilmente aggirabile (bastano due monitor e una stanza per avere una centrale operativa) la seconda (la capacità economica) non puoi inventartela e se questa capacità ce l’hai e non paghi i Lavoratori sei un delinquente.

La USB invita tutte le Istituzioni a non voltarsi dall’altra parte su questioni che incidono, pesantemente, sulla vita dei Lavoratori e delle loro famiglie non fosse altro che essendo un servizio armato la tranquillità dei Lavoratori è un bene per tutti e comunica sin da ora la preparazione di uno sciopero provinciale del settore

Foggia, 14/11/2016

l’esecutivo USB territoriale

Santo Mangia
http://www.immediato.net/2016/11/15/i ... -mangia-sindacalista-usb/

Al via 'Tratta sicura', 20 guardie giurate sui treni Milano-Bergamo



Al via 'Tratta sicura', 20 guardie giurate sui treni Milano-Bergamo


L'assessore Sorte: "Non è previsto alcun aumento del biglietto per questo progetto sperimentale"


Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2016




















Scatta l’operazione vigilantes sui treni ad alto rischio. Ma è solo un esperimento








Bergamo più sicura, arrivano i vigilantes notturni





Bergamo, 15 novembre 2016 - Al via il progetto sperimentale 'Tratta sicura': da questa mattina, sui 104 treni giornalieri delle tratte Milano-Bergamo via Treviglio e Bergamo-Treviglio, sono entrate in servizio guardie giurate armate. "Per un mese - ha spiegato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita', Alessandro Sorte - su queste linee saranno in servizio 20 guardie giurate armate. Saranno impegnate in 9 squadre più una di riserva e riusciranno a coprire il 75% delle corse quotidiane. Allo stesso tempo saranno potenziate anche le squadre anti evasione che accompagneranno le guardie armate. Ricordo anche che non è previsto alcun aumento del biglietto per questo progetto sperimentale".

Il primo treno in partenza da Milano sul quale effettuanoservizio è quello delle 5.40, l'ultimo quello delle 22.10. Il primo treno da Bergamo è quello delle 6.02. L'ultimo quello delle 23. Si tratta dunque di un'evoluzione del percorso sperimentale avviato l'anno scorso con i vigilantes.

"Se anche questa seconda fase - ha aggiunto Sorte - darà i risultati sperati e che chi usa il treno per andare a scuola o al lavoro ci chiede, pensiamo di poter fare ancora di più mettendo in campo, nel prossimo anno, un Piano straordinario per la sicurezza sui treni con l'impiego di circo 250-300 guardie armate".
http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronac ... guardie-giurate-1.2681022

L’Istituto di Vigilanza Privata incontro con le organizzazioni sindacali


L’Istituto di Vigilanza Privata incontro con le organizzazioni sindacali


Per fare il punto sulla difficile situazione del comparto



Mercoledì 09 Novembre 2016 - 18:53


L’Istituto di Vigilanza Privata Notturna e Diurna di Catanzaro assistita da Confindustria Catanzaro, alla presenza delle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, per la Fisascat Cisl e per la UilTUcs Uil e i rappresentanti, hanno tenuto un incontro volto ad affrontare la delicata situazione che sta vivendo il comparto.



La società ha riferito che, in relazione alle spettanze maturate dei lavoratori, la stessa è in regola con gli emolumenti.

La società ha fatto altresì presente che, nell’immediato futuro non intravede una situazione economicamente agevole, vuoi per i diversi servizi che sono terminati e/o stanno per terminare; a generare la maggiore indignazione è che a causare tanti problemi non sono stati investimenti sbagliati, comportamenti avventati o una gestione scorretta; Il problema nasce a causa dei ritardati pagamenti da parte dei privati e della Pubblica amministrazione e vuoi perché da qualche tempo stanno prendendo piede determinate ONLUS che nei fatti svolgono funzioni di portierato e vigilanza presso enti pubblici e che fanno perdere ore a tutti gli istituti di Vigilanza che applicano regolarmente il contratto di riferimento.

Le organizzazioni sindacali nel prendere atto di quanto dichiarato dalla società, confermano la propria vicinanza ai lavoratori e all’Istituto di vigilanza confermando sin d’ora di lavorare per trovare tutti gli strumenti necessari per affrontare situazioni come quelle sopra descritte, e che determinate situazioni, che danneggiano le aziende che lavorano in modo corretto osservando tutte le norme di carattere contrattuale, vedi le ONLUS, verranno trattate anche nelle opportune sedi istituzionali.



Nell’odierno incontro, infine, la Società ha voluto informare le parti delle ripetute dichiarazioni rese dall’O.S. USB sugli organi di stampa, con riferimento ai ritardi di pagamento ed atteggiamenti vessatori nei confronti di lavoratori iscritti all’USB.

L’istituto di Vigilanza Notturna e Diurna Srl, precisa che è da oltre 50 anni svolge il proprio servizio con circa 400 dipendenti tra vigilanza armata e portierato a presidiare tra i più importanti enti pubblici e privati, onorando sempre i propri impegni nei confronti di tutti i dipendenti, ne mai è ricorso ad ammortizzatori sociali anche in momenti di crisi del settore e non ha mai assunto alcun atteggiamento vessatorio per i propri dipendenti che ritiene essere fondamentali per le capacità lavorative che nel tempo hanno maturato.

Inoltre la società ha informato le parti presenti che, alcun lavoratore risulta essere iscritto all’USB.

Infine la società ha voluto porgere i ringraziamenti alle organizzazioni sindacali e alle RSA per i costanti rapporti in tema di relazioni industriali e per la massima attenzione e vicinanza che le organizzazioni sindacali hanno per la società.
http://www.catanzaroinforma.it/notizi ... izzazioni-sindacali.html#

Inseguimento all'alba dopo il colpo, recuperate bici per 30mila euro. Metronotte

Inseguimento all'alba dopo il colpo, recuperate bici per 30mila euro

04 novembre 2016











È stata una notte da film quella che ha visto protagoniste le guardie giurate di Metronotte Piacenza che, dopo l’inseguimento dei ladri di biciclette, sono riuscite a recuperare la refurtiva. Nel mirino ancora il negozio di Formi Bike, già in passato oggetto di incursione dei ladri.

Alla fine sono state recuperate dieci biciclette rubate del valore complessivo di 30mila euro. I ladri sono entrati in azione sfondando la porta dell'esercizio con un bastone e hanno caricato le biciclette su un furgone, poi risultato rubato a maggio.

SCATTA L'ALLARME - Sono circa le 4 del mattino del 4 novembre, quando la centrale operativa di Metronotte Piacenza riceve un segnale di allarme dal negozio di bici sportive della periferia di Piacenza. Immediatamente una pattuglia raggiunge il punto vendita e nota che un furgone bianco si sta allontanando a fari spenti.

Il metronotte, con la propria vettura di servizio, si mette allora all’inseguimento del mezzo in direzione di via Tansini e successivamente in direzione La Verza.

INSEGUIMENTO - Accortisi di essere stati intercettati, gli occupanti del furgone tentano di arrestare la corsa delle guardie giurate spruzzando con un estintore verso l’auto della vigilanza; ma l’agente alla guida prosegue sulla propria strada.

I malviventi bloccano allora improvvisamente il loro veicolo ed innestano la retromarcia, nel tentativo di speronare la macchina dei metronotte; nel contempo, l’uomo seduto sul lato passeggero scaglia l’estintore verso le guardie giurate, che riescono però fortunatamente a schivare il colpo.

Con l’appoggio di un’altra pattuglia, le guardie giurate riescono a bloccare la fuga del furgone in una via chiusa e gli occupanti riescono prontamente ad abbandonare il mezzo, facendo perdere le loro tracce nella campagna.

FUGA NEI CAMPI - Durante la perlustrazione nei campi alla ricerca dei fuggitivi un metronotte rinviene la cassa contenente contanti asportata dal negozio oggetto di furto e sul furgone vengono recuperate tutte le biciclette rubate dal punto vendita.

Sul posto sono intervenuti anche Polizia e Carabinieri per i rilievi di competenza.
http://www.piacenzasera.it/piacenza/i ... o_padre=0&tipo;_cliccato=0

L’evoluzione della vigilanza privata, secondo ASSIV


25 ottobre 2016

L’evoluzione della vigilanza privata, secondo ASSIV


S News incontra Matteo Balestrero, Presidente ASSIV.

Missione fondamentale per ASSIV è rappresentare le Imprese di Sicurezza del comparto della Vigilanza Privata.

Ebbene sì. Quando ripenso a quella che era l’attività agli inizi, quando è nata l’Associazione, ed a quella che è l’attività che svolgiamo oggi, mi stupisco dell’incredibile evoluzione delle azioni intraprese, e, quindi, del nostro ruolo.

Le attività sono andate crescendo in maniera esponenziale. ASSIV è un Sindacato di categoria, quindi rappresenta le istanze, gli interessi dei propri associati ed è impegnata su tantissimi tavoli: Ministero del Lavoro, Ministero dell’Interno, Sviluppo Economico, sul fronte dei provvedimenti di legge, su tutta la parte sindacale. Inoltre presidia moltissimi tavoli: quindi UNI, certificazioni, ed altro ancora.

Un’attività veramente molto, molto complessa che è cresciuta tantissimo, di grandissima importanza, a maggior ragione in un momento così delicato e così complesso come quello attuale.

A breve termine, quali gli impegni più imminenti?

Abbiamo deciso in maniera autonoma di andare a rivedere la norma UNI 1089:2000 per gli istituti di Vigilanza Privata.

Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, che è quella non di rendere la norma solo compliant, quindi adeguata a quello che prevede il DM 269/2010, ma di andare ad introdurre, per la prima volta, degli standards sulla qualità dei servizi.

E’ un obbiettivo ambizioso che confidiamo di chiudere in breve tempo e che riteniamo essere di grande visione, anche per evitare poi che queste norme, come spesso purtrooppo nel passato è successo, ci vengano fatte avere confezionate sulle esigenze degli altri Stati membri.

Abbiamo ricevuto le piattaforme rivendicative delle organizzazioni sindacali, quindi si è aperto un tema molto importante che è quello del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

C’è il tema, certamente centrale, della qualificazione delle imprese del settore, ed un altro tema di grande interesse che è quello legato alla comunicazione.
Pochissimi sanno in che cosa veramente si concretizzino le attività di vigilanza, e non passa il giusto segnale, il giusto messaggio che è quello di dire: sì, ci sono ancora delle aziende non pienamente qualificate all’interno del settore, ma ci sono anche tante aziende che fanno investimenti, che crescono, che danno un contributo straordinario alla sicurezza di questo Paese e meritano di essere menzionate.

Tra poco, a novembre, l’assemblea annuale. E’ un’assemblea importante perchè segna il decennale di ASSIV.

E’ un’assemblea che avrà una dupluce veste, parte pubblica e parte privata, con una parte pubblica che sarà sicuramente di notevole interesse, con la presenza di relatori di grande spessore, con temi di grande attualità. Stiamo affinando il programma, a cui daremo il giusto rilievo non appena questo sarà definitivo.
http://www.assiv.it/2016/10/levoluzio ... za-privata-secondo-assiv/

 Vigilanza Privata: torna il REPORT di FEDERSICUREZZA 

 Vigilanza Privata: torna il REPORT di FEDERSICUREZZA 

Il 27 ottobre a Roma le aziende della vigilanza privata “sotto la lente”

Torna il Report FederSicurezza sul settore della vigilanza e sicurezza privata in Italia: giovedì 27 ottobre, presso la Sala Abbascià (già sala Consiglio) della sede nazionale di Confcommercio, Pierluigi Ascani, Presidente di Format Research, presenterà al pubblico i risultati dell’indagine commissionata da FederSicurezza su “Il mercato della vigilanza privata, tra conferme e contraddizioni”: un appuntamento da non perdere per fare il punto, numeri alla mano, sul reale andamento del settore e sulle criticità maggiormente percepite dalle imprese. Ma non solo: l’edizione 2016 del Report affronterà anche nuovi temi, dal portierato allo stewarding fino ai nuovi investimenti in tecnologia e ai droni, con un occhio anche all’associazionismo di settore. E ancora, un focus sul mercato della vigilanza privata nel Lazio, in occasione della presentazione ufficiale della nuova articolazione territoriale “FederSicurezza Roma e Lazio”.

Il Report sarà presentato in occasione del Convegno FederSicurezza dal titolo “Tra riforme, mercato e rinnovo del contratto: le aziende della vigilanza privata sotto la lente”, ai cui lavori parteciperanno anche Renato Borghi, Vice Presidente di Confcommercio, e Jole Vernola, Direttore Centrale “Politiche del lavoro e Welfare”. Le conclusioni, come di consueto, saranno affidate al Presidente di FederSicurezza Luigi Gabriele.

FederSicurezza dà appuntamento a tutti gli interessati, operatori del settore e non, giovedì 27 ottobre, alle ore 9.45, presso la Sala Abbascià (già sala Consiglio) della sede nazionale di Confcommercio (Piazza G.G. Belli, 2) a Roma.

In allegato il programma dell’evento

L’ingresso è libero previa registrazione a: [email protected].

Save the date!
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=112

Migranti, la Svizzera sceglie il rigore, anche guardie private

Rancate (Svizzera), 20 agosto 2016 - Mentre l’Europa vacilla sotto l’assalto dei migranti c’è un’«isola», nel cuore del Vecchio Continente, i cui confini si sono dimostrati impermeabili a ogni «sbarco». Si tratta della Svizzera, poco più di otto milioni di abitanti di cui due nati altrove, dove da almeno tre anni si studiano contromisure alla potenziale invasione. Dai droni che pattugliano 24 ore su 24 le frontiere al rafforzamento del contingente di guardie di confine, tutto è stato programmato, compreso l’impiego di esercito e riservisti. Inutile negare che nelle ultime settimane a preoccupare è soprattutto la frontiera Sud, quella con l’Italia.

DOPO settimane di respingimenti alla spicciolata, in Svizzera hanno deciso di risolvere, a modo loro, il problema creando a Rancate, una decina di chilometri dopo il confine, il primo Centro unico per migranti del Canton Ticino. Visto da fuori si tratta di un anonimo capannone, ma all’interno da alcuni giorni sono al lavoro i tecnici dell’esercito elvetico e della Protezione civile che stanno creando all’interno camerate e un refettorio, per ospitare i migranti che si presenteranno al confine senza documenti fino a un massimo di dodici ore.

«Qui dentro finiranno coloro che non sono interessati a fare richiesta di asilo politico – spiega Renato Pizolli, commissario capo e portavoce della polizia cantonale, impegnato per conto dello Stato maggiore dell’immigrazione –. Non si può attraversare la Svizzera senza essere in possesso di documenti, per ovvie ragioni di sicurezza dobbiamo conoscere l’identità di chi entra e chi esce». In burocratese si chiama «riammissione con procedura semplificata» e prevede, in virtù di un accordo con l’Italia, che tutti i profughi in arrivo dal Bel paese senza documenti siano rispediti al mittente. «I migranti arrivano a Chiasso in treno, nascondendosi sui Tilo o gli Eurocity che collegano Milano con Lugano e Bellinzona – prosegue Pizolli –, quando li fermiamo controlliamo i loro documenti e spieghiamo loro che possono presentare richiesta di asilo politico». Un diritto che la Confederazione Elvetica quest’anno ha valutato di estendere a un massimo di 40mila persone, ma che, nella maggior parte dei casi, non raccoglie molti consensi tra chi è in fuga dall’Africa. Colpa della procedura estremamente rigida, che prevede tra l’altro la confisca immediata di tutti i beni sopra i mille franchi di valore, una durata limitata e l’impossibilità di spostarsi poi nel resto d’Europa, visto che la Svizzera non fa parte dell’Ue.

AD occuparsi di tutto è la Segreteria di Stato della Migrazione Svizzera, che poi ripartisce i profughi all’interno dei vari Cantoni. I più sfortunati sono finiti addirittura nelle baracche che, negli anni ‘70, erano affittate ai lavoratori italiani. I richiedenti asilo non solo devono trovarsi un lavoro, ma, quando lo trovano, sono tassati più dei cittadini svizzeri: devono ripagare l’aiuto che lo Stato ha fornito loro. Non c’è da stupirsi che tanti preferiscano stare zitti e farsi rimandare in Italia. Ad occuparsi di loro ci pensa lo Stato maggiore cantonale dell’immigrazione, nel magazzino di via La Rossa. Qui finiranno un massimo di 150 persone per non oltre 12 ore, il tempo necessario per prendere loro un’impronta digitale e assegnare un nome, anche di fantasia, non per schedarli ma per sapere «a fini statistici» quante volte si sono presentati al confine. «Qui dentro avranno delle brande fornite dall’esercito su cui potranno dormire – conclude Adamo Willimann, tecnico dell’amministrazione ticinese – ci sarà una mensa dove potranno ricevere un pasto caldo e potranno fare una doccia. È previsto anche un presidio medico, mentre la sicurezza sarà garantita da un’agenzia privata, sotto la supervisione della Polizia cantonale». Decisamente non è un albergo. «Ma sempre meglio che farli dormire in strada». Ogni riferimento all’Italia è puramente voluto.
http://www.quotidiano.net/esteri/migranti-svizzera-1.2441429

Rapina al Carrefour di Lallio, Assalto con la pistola alle 22,50



Rapina al Carrefour di Lallio
Assalto con la pistola alle 22,50

Rapina venerdì sera 19 agosto al supermercato Carrefour di via Don Luigi Palazzolo a Lallio. Due banditi - armati di pistola, pare italiani con accento del Sud - hanno fatto irruzione verso le 22,50, una decina di minuti prima della chiusura, prevista per le 23.



Entrambi con il volto travisato - uno da un casco integrale, l’altro da un passamontagna - sono entrati nel negozio e si sono subito diretti verso le casse. Uno di loro impugnava una pistola, con cui ha minacciato le quattro commesse presenti. I due hanno intimato loro di consegnare il denaro contenuto nelle casse, che potrebbe ammontare a diverse centinaia di euro. Le donne, spaventatissime, hanno eseguito l’ordine sotto la minaccia dell’arma. I banditi, una volta preso il denaro, dopo pochi minuti sono fuggiti, salendo su uno scooter grigio, forse lo stesso rubato qualche giorno fa a Curno.

Sul posto i carabinieri, oltre alle guardie giurate della Sorveglianza italiana, che hanno dato il via alle ricerche dei malviventi che sono riusciti a far perdere le proprie tracce, infilandosi con la moto in un senso unico contromano.
http://www.ecodibergamo.it/stories/hi ... ola-alle-2250_1197797_11/

Installazione GPS – Circolare ASSIV n. 18/2016

E' di qualche gg fa'....

Grazie alla NON partecipazione da parte dei colleghi all’attività sindacale; vengono autorizzati gli IVP all’utilizzo dei sistemi di geolocalizzazione e tutti quelli che precedentemente rientravano nell’art. 4 L.300/70 ai fini lavorativi, per la tutela del bene dato in affidamento e dell’attività svolta, così come modificato dalla riforma sul lavoro Jobs-Act.
Dove non si raggiunge un accordo Sindacale, sarà il Ministero del Lavoro a fornire l’autorizzazione dietro richiesta dell’Istituto.
Aspettiamoci una “valanga” di provvedimenti disciplinari, chi pensa di difendersi senza il Sindacato si trovasse un buon avvocato (tipo Perry Mason).
In alcuni IVP i licenziamenti disciplinari hanno già superato il “rodaggio”. (Mi rendo disponibile in PVT per qualsiasi chiarimento)”

Giovan Giuseppe Festa
http://www.uglguardiegiurate.net/inst ... circolare-assiv-n-182016/

Rinnovo CCNL vigilanza privata: la piattaforma sindacale 

 Rinnovo CCNL vigilanza privata: la piattaforma sindacale 

Gabriele, FederSicurezza: “le premesse ci sono, ora bisogna trovare il coraggio condiviso di innovare”

Filcams, Fisascat e Uiltucs, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno inviato alle rappresentanze datoriali la Piattaforma di rinnovo del CCNL vigilanza privata e servizi fiduciari, approvata all’unanimità dall’assemblea unitaria dei delegati del 21 luglio scorso.

Luigi Gabriele, Presidente di FederSicurezza, commenta così: “l'invio della piattaforma di rinnovo del CCNL da parte delle OO.SS. non giunge inattesa, tutt’altro. A prescindere dagli obblighi di appartenenza, ed evitando arroccamenti ed allarmismi, se non infondati,‎ comunque pericolosamente retrò, riteniamo non sia più tempo di classicismi di maniera bensì di volontà, oseremmo dire, di scelte futuriste o, quantomeno, plausibilmente futuribili…Nel nostro comparto oggi è già domani, e non può continuare, come pure alcuni vorrebbero, ad essere ieri...
Apprezziamo molto il necessario ritorno all’unità di proposizione, prescindendo al momento da una pur necessaria analisi di merito da svolgere con capacità di lettura politica e non professorale...Condividiamo pienamente il richiamo alla centralità del CCNL, specialmente in un’epoca di pericolosi cedimenti all’avventurismo, nonché la volontà di dare nuovo impulso alla bilateralità.
In estrema sintesi - conclude Gabriele -, possiamo dire che l'incipit c’è. Avremo tempo per l’analisi...purché, forti di un comune passato difficile, si abbia il coraggio condiviso di innovare”.

In allegato la Piattaforma di rinnovo del CCNL vigilanza privata e servizi fiduciari.
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=101

Furti e rapine alle attività commerciali, l’importanza della guardia giurata

Avere un’attività significa dover far fronte, oltre alle normali problematiche di gestione, anche a problemi relativi alla sicurezza. La presenza di beni esposti al pubblico, incassi serali e, in generale, il livello di esposizione che si vive in una attività commerciale può dare vita a problematiche di sicurezza che variano dal semplice taccheggiamento alla rapina a mano armata.

In soccorso delle aziende, specialmente quando si tratta di istituti finanziari, centri commerciali e attività con alto fatturato giornaliero, troviamo gli istituti di vigilanza che offrono la possibilità di controlli di vario tipo; tra questi c’è la figura fondamentale della guardia giurata.

La presenza di una guardia armata davanti o all’interno della propria attività, non svolge infatti solo una funzione attiva, (intervento in caso di rapina o furto). La guardia diventa essa stessa un deterrente per l’eventuale malintenzionato. Prima di tentare una rapina o un’aggressione, il criminale ci penserà infatti due volte, consapevole della presenza di un professionista della sicurezza, pronto a neutralizzarlo e consegnarlo alle forze dell’ordine.

Una guardia armata o meno, offre una funzione di controllo e di protezione della propria attività, dei lavoratori e dei clienti. Una guardia esperta è in grado di individuare attività e persone sospette, valutare eventuali rischi e prendere precauzioni. Molto spesso non è necessario aspettare che il reato si verifichi, una giusta prevenzione permetterà infatti di prevedere e scongiurare eventuali pericoli.

Per attività a rischio o per zone difficili, la presenza di una guardia creerà sicurezza, sia per voi che per l’area circostante. Protetti da una guardia sarà più facile e rilassante dedicarsi ai propri affari e allo svolgimento delle proprie attività.

Sempre più aziende e privati scelgono il servizio di piantonamento per i propri uffici e negozi, affidandosi a istituti di vigilanza professionali. Una guardia giurata scoraggerà eventuali aggressori e aiuterà voi e i vostri dipendenti a lavorare meglio e in maggiore tranquillità.
http://www.h24notizie.com/magazine/fu ... za-della-guardia-giurata/

Securpol: Contratto di Solidarietà Difensiva

Securpol: Contratto di Solidarietà Difensiva

25 luglio 2016 20:19


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Autore:
Pasquale Nicolardi

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Il 22 luglio 2016, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si è tenuto un’ulteriore incontro, presieduto dalla dott.ssa Fabiana Natale, nell’ambito della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo, avviata da Securpol Group S.r.L. ai sensi e per gli effetti degli artt. 4 e 24 legge 23 luglio 1991 n. 223 e successive modificazioni.

Sono presenti:
– per la SOCIETA’, Roberto Parascandolo, Omar Menghini e Claudio Mori;
– per la UGL Sicurezza Civile Nazionale, Enrico Doddi.

Sono, altresì, presentile RSA e le strutture sindacali territoriali.
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http://www.uglguardiegiurate.net/secu ... di-solidarieta-difensiva/

Addio furbi e rissaioli sui bus: guardie giurate armate sulle 20 linee più utilizzate

Addio furbi e rissaioli sui bus: guardie giurate armate sulle 20 linee più utilizzate

L’Amat corre ai ripari. Contro il fenomeno dilagante dei viaggiatori senza biglietto e delle aggressioni a bordo, la municipalizzata dei trasporti ha introdotto già da due domeniche i vigilantes a bordo degli autobus della linea 806, che collega il Centro con Mondello. “Il risultato è andato ben oltre le nostre più rosee aspettative – dichiarato Diego Bellia, vicepresidente dell’Amat – in una sola domenica il numero dei biglietti...
la provenienza: Palermo Today
http://www.le-ultime-notizie.eu/artic ... ugrave-utilizzate/2134934

Attivita' di vigilanza privata ed abbandono del posto di lavoro: licenziamento legittimo anche se l'assenza e' di breve durata

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15441 del 26 luglio 2016 si e' espressa in tema di abbandono e/o allontanamento dal posto di lavoro.
Nello specifico la Suprema Corte ha esaminato il caso di un dipendente che svolgeva attivita' di trasporto valori e di vigilanza privata che era stato oggetto di licenziamento per ragioni disciplinari a seguito dell'allontanamento dal posto di lavoro per soli 10 minuti.

La Corte ha statuito la legittimità del licenziamento ponendo l'accento non tanto sulla brevità dell'assenza del dipendente dal posto di lavoro quanto sul pericolo arrecato dall'assenza stessa, data l'attività svolta dal lavoratore (servizio di vigilanza).

http://www.ateneoweb.com/notizie-lega ... za-e-di-breve-durata.html

Renzi: i corpi di polizia si riducono da cinque a quattro

"Ma questo non vuol dire meno agenti nelle strade"

Roma, 28 lug. (askanews) - Le forze di polizia si riducono a 4, dalle 5 attuali. Lo ha spiegato il presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine della riunione del governo: "Siamo il paese occidentale con il maggior numero di forze di polizia, sono cinque: carabinieri, polizia, finanza, forestale e penitenziaria". Ora "anziché 5, (l'Italia avrà, ndr) 4 forze di polizia".

"Abbiamo fatto un percorso - ha spiegato Renzi - coinvolgendo donne e uomini della forestale, per portarli all'interno dell'arma dei carabinieri. Per dare un messaggio ai cittadini. Che non vuol dire meno poliziotti o carabinieri per le strade, ma i corpi si riducono, da 5 si passa a 4. L'organizzazione diventa più semplice. Ci saranno più carabinieri".

http://www.askanews.it/politica/renzi ... e-a-quattro_711869324.htm

Tribunale a Milano e la sicurezza

Milano 22 Luglio – Un tuffo nel passato per garantire la sicurezza del palazzo di giustizia di Milano. Ed evitare che qualcuno, come Claudio Giardiello, entri con una pistola e faccia una strage.

E’ questo quanto emerge dalla lettura del documento, non vincolante, redatto dalla Conferenza permanente dei capi degli uffici e dei dirigenti amministrativi su proposta del Procuratore generale Roberto Alfonso, nella sua veste di responsabile della sicurezza del palazzo di giustizia milanese, ed inviato al Ministro Andrea Orlando a cui spetta l’ultima parola.

All’indomani della strage del 9 aprile 2015, che l’allora presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli arrivò a definire un fatto simbolico in quanto rappresentava “la solitudine in cui è stata lasciata la giustizia”, tutti scoprirono che quello che doveva essere uno dei posti più sicuri d’Italia in realtà non lo era. La sicurezza del palazzo di giustizia di Milano era da rivedere completamente. A partire dal controllo degli ingressi, effettuato dalle guardie giurate.

Il progetto Alfonso, oltre a prevedere un massiccio ricorso alle nuove tecnologie, con più telecamere e più metal detector, per la componente “umana” è drastico: fine del ricorso agli istituti di vigilanza privata e ritorno dei carabinieri.

Fino alla metà degli anni novanta del secolo scorso, i carabinieri, infatti, tramite il nucleo tribunali e traduzioni garantivano il controllo e la vigilanza degli ingressi dei palazzi di giustizia, oltre a svolgere il servizio di traduzione dei detenuti dalle carceri agli uffici giudiziari.

Con la riforma della polizia penitenziaria entrata in vigore in quegli anni, venne meno la competenza sulle traduzioni e sui piantonamenti dei detenuti, quest’ultimi effettuati peraltro in alternanza con la polizia di stato.

Per quanto riguarda il servizio di vigilanza dei tribunali si decise, invece, per la sua esternalizzazione, affidandolo alle guardie private e lasciando i carabinieri solo nelle aule d’udienza durante i processi.

Attualmente, il servizio di controllo degli accessi del palazzo di giustizia di Milano costa oltre 3 milioni di euro l’anno. Il contratto con la società di vigilanza scade il prossimo 31 dicembre. Essendo state trasferite, l’anno scorso, le spese di gestione della sicurezza del tribunale dal comune al ministero di via Arenula, quest’ultimo, per poter rinnovare l’appalto, entro la fine dell’estate dovrebbe mettere a gara il servizio. A meno che Orlando non voglia seguire le indicazioni contenute nel documento di Alfonso, optando per il ritorno dei carabinieri e lasciando a casa le guardie giurate. Sarebbe un precedente importante che altri capi degli uffici giudiziari d’Italia potrebbero volere imitare.

C’è, però, da chiedersi se ci siano migliaia di carabinieri disponibili per questo genere di servizi. Carabinieri che andrebbero tolti dai normali servizi di controllo del territorio, stante il blocco parziale del turn over nel comparto sicurezza. Ai tempi, erano oltre 200 i militari complessivamente impegnati per la vigilanza del tribunale di Milano.

http://www.milanopost.info/2016/07/22 ... -a-milano-e-la-sicurezza/
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