Salvini: "Giovani senza disciplina, propongo il militare obbligatorio"


Salvini: "Giovani senza disciplina, propongo il militare obbligatorio"

Matteo Salvini ha parlato durante la protesta dei poliziotti in piazza Montecitorio, chiedendo a gran voce il ritorno del servizio militare obbligatorio: "Riportiamo onore, disciplina e rispetto in Italia".





Politica
15 ott 2015




























Matteo Salvini è tornato a parlare, e l’ha fatto in piazza Montecitorio, davanti al migliaio di poliziotti in protesta per il rinnovo del contratto chiesto dal Sappe. Lanciandosi in una filippica con il sapore dell’amarcord, il leader di Lega Nord ha puntato il dito contro i giovani a suo dire indisciplinati, ipotizzando il ritorno della leva obbligatoria come strumento per riportare ordine nel nostro Paese.

“Bisogna riportare ordine, disciplina e rispetto in Italia-ha affermato Salvini-e se per insegnare questi valori, se per insegnare a rispettare il prossimo, a convivere con il prossimo, bisogna ipotizzare di reintrodurre il servizio civile o militare obbligatorio, allora facciamolo!”.

Il Segretario della Lega, da sempre incline a sponsorizzare valori filofascisti (basti pensare al suo “No” all’introduzione del reato di tortura in Italia, chiesto a gran voce anche dall’UE, e al reato di eccesso di legittima difesa), si schiera dunque tra coloro che vedono nel servizio militare uno strumento efficace per la “correzione in corsa” delle nuove generazioni. Matteo Salvini si è poi lanciato contro gli indulti: “Basta con ‘sti cazzo di indulti che svuotano le galere, chi vota per far uscire i delinquenti vota contro i cittadini per bene”.

Ma può forse esistere un discorso di Salvini nel quale non vengano menzionati i clandestini? Probabilmente no. Il leader del Carroccio non ha infatti abbandonato il suo argomento preferito, cogliendo al volo l’occasione della protesta per reiterare slogan contro gli immigrati su Twitter: “In piazza con migliaia di poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco: per loro i soldi non ci sono, per i clandestini sì”.

Ma l’argomento principale del comizio di Salvini rimane comunque l’auspicato ritorno della leva obbligatoria: “La Lega sta preparando una proposta di legge per reintrodurre il servizio civile e militare obbligatorio per i maggiorenni. Rispetto per il prossimo, spirito di sacrificio, generosità. Voi sareste d’accordo?”, ha cinguettato il Segretario leghista.
http://news.fidelityhouse.eu/politica ... -obbligatorio-164799.html

Cassazione: licenziare chi fuma uno spinello sul posto di lavoro è legittimo


Cassazione: licenziare chi fuma uno spinello sul posto di lavoro è legittimo



14 Ottobre, 2015, 14:06 | Autore: Serafina Zamana






















Il licenziamento di un dipendente aziendale che si allontana dalla sede di lavoro basato sui rilievi del GPS installato sull'auto in dotazione è legittimo.

Per i giudici distrettuali, va confermata la giusta causa del licenziamento “in relazione alla fiducia che il datore di lavoro doveva porre nella corretta esecuzione delle future prestazioni lavorative – ritenendo la sanzione adottata - proporzionata al comportamento addebitato poiché avuto riguardo al contenuto specifico delle mansioni di manutentore affidategli, il comportamento del lavoratore contrastava con i doveri di diligenza e fedeltà del lavoratore dipendente connessi al suo inserimento nella struttura e nell’organizzazione aziendale”. La Suprema corte ha respinto il ricorso di un coordinatore di addetti alla nettezza urbana della provincia di Torino. Al lavoratore era stato addebitato di essersi allontanato dalla sede aziendale in orario lavorativo - tra le 6,30 e le 6,45 e tra le 10,45 e le 11,30 - e di trattenersi in bar o tavole calde "per conversare, ridere o scherzare coi colleghi". Secondo il giudice di merito, il dipendente aveva l'incarico di dare disposizioni agli operai e di verificare lo svolgimento del ritiro dei rifiuti indifferenziati, con una pausa di lavoro dalle ore 9 alle 9.10. Inoltre, è lecito il controllo svolto dal datore, al di fuori dell'azienda, tramite guardie giurate o con investigatori privati o con l'uso di uno strumento di localizzazione come il Gps. Comunque importante è che la tecnologia, nel suo costante progresso, sia resa funzionale ai diritti coinvolti nel processo lavorativo: "i diritti alla proprietà e all'iniziativa economica da un lato; il diritto alla protezione dei dati personali dei lavoratori, dall'altro, specificando che secondo la Corte di Giustizia europea il diritto alla privacy prevale sugli interessi economici".
http://rosarossaonline.org/2015/10/14 ... inello-sul-posto-di_25801

SECURSize: da ANIE SICUREZZA e ASSIV uno strumento per la verifica dei sistemi di sicurezza


13 ottobre 2015

SECURSize: da ANIE SICUREZZA e ASSIV uno strumento per la verifica dei sistemi di sicurezza


L’innovativo tool, da oggi online esclusivamente per le aziende associate, risponde alle esigenze di chi opera nel mercato della sicurezza, valutando l’efficienza e l’efficacia del sistema a trecentosessanta gradi: dalla componente tecnologica alla videosorveglianza ai servizi di vigilanza

Si chiama SECURSize ed è il nuovo strumento nato da ANIE Sicurezza e ASSIV nella Task Force costituitasi in seno a Federazione ANIE.

Dalla videosorveglianza all’antintrusione, alla rivelazione automatica incendio fino all’efficienza dei servizi di sorveglianza, questo tool innovativo permette di disegnare un identikit della sicurezza ottimale e di scoprire quanto il proprio sistema di sicurezza lo rispecchi.

Presentato oggi a Palazzo Italia ad Expo 2015, SECURSize si configura come un nuovo ed utile strumento di lavoro per moltiplicare le opportunità di business di installatori di impianti di sicurezza e di istituti di vigilanza. In pochi clic il software fornisce la risposta alle domande che spesso si pongono aziende, privati ed enti: “Quanto è sicuro il mio impianto di sicurezza? Quanto è tempestivo l’intervento dei servizi di vigilanza?”.

Con l’ausilio di questo tool, tutti gli installatori di impianti di allarme e gli istituti di vigilanza potranno presentare una valutazione puntuale dell’impianto, delle tecnologie e del collegamento alle centrali operative, fornendo ai propri clienti un preciso quadro di lettura del grado di sicurezza del loro impianto. In base al livello di rischio emerso, sarà così possibile offrire un intervento mirato ed efficace sia in termini impiantistici che di servizi di vigilanza. Lo strumento è disponibile da oggi online e gratuitamente per le aziende associate ANIE SICUREZZA ed ASSIV. Tutti gli operatori potranno trovare maggiori informazioni a questi link: http://aniesicurezza.anie.it/secursize-overview/ e http://www.assiv.it/secursize-overview.

Ma come funziona concretamente SECURSize? Sono quattro i semplici step per valutare l’efficacia del sistema di sicurezza: nella prima schermata, è possibile selezionare le dotazioni incluse nel proprio impianto di sicurezza, specificando anche il livello di certificazione e il vettore/tipologia di collegamento ai sistemi di vigilanza. Nel secondo step, si inseriscono le probabili fonti di rischio a partire dalle risk history passate di furti, sabotaggi, rapine subite. Nel terzo passaggio, è a disposizione una check list di collaudo e collegamento di tutte le componenti dell’impianto. Fino ad arrivare al risultato finale: un report che dà una valutazione oggettiva in base ai parametri precedentemente definiti del livello di efficienza del sistema di sicurezza. Un punteggio che può rassicurare l’utente, oppure far suonare opportuni campanelli d’allarme, che facciano correre l’utente ai ripari per implementare le dotazioni. Con la possibilità anche di capire quanto il sistema è lontano dai risultati minimi e da quelli invece ottimali.

SECURSize è uno strumento che può fornire un aiuto concreto alle preoccupazioni in termini di sicurezza non solo di abitazioni e quartieri residenziali, ma anche di uffici, banche, studi professionali, fino ad arrivare ai grandi stabilimenti produttivi e alla GDO. Perché tutti hanno bisogno di sentirsi al sicuro, e i numeri di questa industria lo dimostrano: le tecnologie per la sicurezza hanno fatto registrare nel 2014 un incremento del fatturato aggregato del 5%, espressione di un giro di affari complessivo di quasi 2 miliardi di euro.

“Gli ottimi risultati conseguiti dal nostro comparto nel 2014 sono espressione soprattutto dal driver primario di sviluppo del settore, ovvero la presenza di un’offerta poliedrica e attenta alle nuove esigenze espresse dagli utenti – ha commentato Rosario Romano, Presidente di ANIE Sicurezza. – I picchi positivi fatti registrare da particolari settori (Videosorveglianza +10%; Antintrusione +7%; Rivelazione incendio +2%) sono quindi innanzitutto il frutto di una risposta alle richieste di mercati finali di sbocco quali la pubblica amministrazione, il segmento retail e quello industrial. E sono proprio a questi stessi segmenti di mercato che SECURSize si rivolge, soddisfacendo le esigenze di tutti questi target”.

“Il test di valutazione dei sistemi di sicurezza – ha dichiarato Maria Cristina Urbano, Vicepresidente di ASSIV – si inserisce nella linea strategica avviata dall’ASSIV negli ultimi anni con il lavoro teso a raggiungere un maggior livello di qualificazione del settore attraverso una efficace riforma delle norme, sia di carattere cogente che di natura volontaria, a cui ASSIV ha partecipato attivamente. Lo strumento SECURSize, che si colloca in questa strategia di crescita professionale, nasce dalla volontà comune di ASSIV e ANIE Sicurezza di rispondere con strumenti innovativi all’esigenza del mercato di poter contare su sistemi di sicurezza di qualità e su servizi di sorveglianza altamente affidabili. In questo caso infatti il processo virtuoso che vogliamo innescare coinvolge l’installatore, con il suoi prodotti ed il suo bagaglio di conoscenze tecnologiche e l’istituto di vigilanza, con la sua interfaccia ricettiva e la sua organizzazione per l’erogazione dei servizi, considerati come una unica filiera di intervento”.
http://www.assiv.it/2015/10/secursize ... dei-sistemi-di-sicurezza/

Pirateria: dove possono operare i contractors italiani


10 ottobre 2015, pubblicato in Sicurezza Marittima

il 6 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto 24 settembre 2015 del ministero della Difesa “Individuazione delle acque internazionali soggette al rischio di pirateria nell’ambito delle quali è consentito l’impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana”.
Le aree identificate dal dm sono: Mar cinese meridionale, Stretto di Malacca e Singapore, Africa occidentale, Oceano indiano, Mare arabico e Golfo Persico.

In queste aree le navi mercantili battenti bandiera italiana potranno imbarcare guardie giurate. Il dm abroga il decreto del settembre 2011 di “Individuazione degli spazi marittimi internazionali a rischio di pirateria nell’ambito dei quali può essere previsto l’imbarco dei Nuclei militari di protezione” dal momento che ormai non vi sono più forze militari imbarcare a protezione dei mercantili, compito affidato dagli armatori a contractors specializzati .
http://www.analisidifesa.it/2015/10/p ... e-i-contractors-italiani/

Vigilantes sventano il furto di un furgone

Vigilantes sventano il furto di un furgone






Posted By: La RedazionePosted date: 10 ottobre, 2015In: Archivio News, CronacaNo Comments


Sono andati decisamente male i piani di due malviventi che questa notte hanno tentato di rubare un furgone Ducato, parcheggiato su una strada cittadina.

Grazie alla collaborazione di un cittadino che ha allertato gli operatori della Vigilanza Giurata, i vigilantes si sono messi subito sulle tracce del mezzo. I malviventi hanno provato a guadagnare la fuga, ma sono stati seguiti e tallonati dalle guardie giurate.

L’inseguimento è continuato sino al territorio di Andria, dove è intervenuta un’altra auto della Vigilanza Giurata che ha sbarrato la via di fuga. I malviventi, vistisi braccati, hanno abbandonato il mezzo e sono fuggiti.

Del fatto sono stati informati i Carabinieri di Andria ai quali è stato consegnato il mezzo e che cureranno le indagini per risalire all’identità dei ladri.
http://www.lostradone.it/vigilantes-s ... o-il-furto-di-un-furgone/

2° Trim. 2015 – Ricorso Ammortizzatori sociali – settore vigilanza privata


6 ottobre 2015

2° Trim. 2015 – Ricorso Ammortizzatori sociali – settore vigilanza privata


Nel secondo trimestre 2015, le imprese di vigilanza privata che hanno fatto ricorso alla CIG Straordinaria sono n. 46 per un totale di 773.826 ore autorizzate. Nel primo trimestre 2015 il totale ore autorizzate è stato di 777.752. La regione con il maggior numero di ore autorizzate risulta il Lazio (365.851 ore). Il numero medio dei beneficiari è pari a 1.087.

Mentre il numero delle imprese di vigilanza privata che hanno fatto ricorso alla CIG in DEROGA sono n. 6 per 19.427 ore autorizzate. Nel primo trimestre 2015 sono state autorizzate 44.927 ore. Il numero medio dei beneficiari è pari a 184.

Le domande di mobilità nei primi sei mesi del 2015 sono state n. 603, con un picco nella regione Campania, n. 215.

Le domande di disoccupazione nel periodo preso in esame (gen.-giu. 2015) risultano n. 2.326. Il picco si registra nella regione Lombardia (n. 447), seguita dalla Campania (n. 321).

Allegati:
•Scheda 2° Trimestre
•Amministrazione Sociale – Rilevazione 2° Trimestre
http://www.assiv.it/2015/10/2-trim-20 ... ettore-vigilanza-privata/

Uccide la moglie e si spara davanti a una scuola


Uccide la moglie e si spara davanti a una scuola

La donna aveva 47 anni ed era un'insegnante. L'uomo, 48 anni, carabiniere, è morto poco dopo il trasporto in ospedale. Si stavano separando





















30 settembre 2015











Albano Laziale. Ha aspettato che la moglie, da cui si stava separando, uscisse dalla scuola elementare in cui insegnava e le ha sparato dei colpi di pistola, uccidendola. Quindi ha rivolto la pistola contro se stesso e si è sparato al torace. Trasportato in condizioni gravissime in ospedale è morto poco dopo il suo arrivo. Si chiamava Luigi De Michele, era un carabiniere, aveva 48 anni e si occupava di rilievi scientifici a Frascati. La donna, Carmela Mautone, aveva 47 anni.

La sparatoria è avvenuta proprio mentre stavano uscendo i bambini al termine dell’orario scolastico. Subito


si è diffuso il panico tra i genitori e i piccoli, che hanno iniziato ad urlare e a tentare di nascondersi. La coppia, che ha due figli, stava per separarsi. L’uomo non riusciva ad accettare la fine della relazione.

Sulla vicenda indagano i carabinieri di Albano e Castel Gandolfo.




















30 settembre 2015

http://iltirreno.gelocal.it/italia-mo ... ola-1.12182172?refresh_ce

Istat – Settembre 2015 – Indice Clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato – Dettaglio – Servizi alle imprese ed altri servizi


28 settembre 2015

Istat – Settembre 2015 – Indice Clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato – Dettaglio – Servizi alle imprese ed altri servizi


A settembre 2015, l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi, elaborato dall’ISTAT, espresso in base 2010=100, sale a 112,2 da 110,0. Migliorano i giudizi e le attese sugli ordini, che passano rispettivamente a 9 da 4 e a 10 da 6, ma non le attese sull’andamento generale dell’economia il cui saldo si riduce a 16 da 19.

Circa le altre variabili che non rientrano nel computo del clima di fiducia, l’occupazione resta ferma a 7 nel saldo relativo ai giudizi e cala in quello delle relative attese (a 2 da 6), progredisce l’andamento degli affari ( a 19 da 13), stabile a -4 il saldo dei prezzi.

Nel dettaglio settoriale, la fiducia sale nell’informazione e comunicazione, a 106,3 da 102,5, grazie all’incremento del livello degli ordini (a 9 da -2 il saldo), e nei servizi alle imprese (categoria che include, tra gli altri, anche i servizi di vigilanza in base al codice ateco 80) (a 106,4 da 101,8), settore in cui si registra un diffuso miglioramento delle variabili considerate.

La fiducia scende, invece, nei servizi di trasporti e magazzinaggio (a 125,5 da 128,3) ed in quelli turistici (a 103,7 da 116,6), dove si contraggono in modo significativo le componenti del clima relative ai giudizi sugli ordini e alle attese sull’economia.
•Scarica file – Istat – Settembre 2015 – Indice clima di fiducia delle imprese di mercato – Dettaglio – Servizi alle imprese ed altri servizi

Articolo a cura di: Assiv Informa
http://www.assiv.it/2015/09/istat-set ... imprese-ed-altri-servizi/

 Pignoramento stipendi e pensioni, nuove regole 

22 settembre 2015

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 Pignoramento stipendi e pensioni, nuove regole 

La legge 132 del 6 agosto 2015, “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’Amministrazione giudiziaria”, ha introdotto importanti novità per quanto riguarda il pignoramento dello stipendio e della pensione, modificando gli artt. 545 e ss. del c.p.c. e introducendo così regole e limiti nuovi.

La novità principale consiste nell’innalzamento dello storico limite massimo di pignorabilità, fissato nella tradizionale misura del “quinto”.

Partendo dalle pensioni, ai sensi del nuovo comma dell’art. 545 c.p.c., “le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima dell’assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti del terzo (per crediti alimentari, nella misura autorizzata dal tribunale), quarto (per i tributi e ogni altro credito, nella misura del quinto) e quinto comma (concorso simultaneo di cause alimentari e altre cause, nella misura del 50%), nonché dalle speciali disposizioni di legge”.

In altre parole, la parte di pensione corrispondente ad una volta e mezzo la misura dell’assegno sociale – per una somma pari a € 672,78 per il 2015 – è ora assolutamente impignorabile; resta invece assoggettabile a pignoramento, nei limiti del quinto, la parte residua – cioè l’importo totale della pensione meno quello dell’assegno sociale aumentato della metà –.

Per quanto riguarda invece gli stipendi, un ulteriore nuovo comma dell’art. 545 c.p.c. prevede che “le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza, nel caso di accredito su conto bancario o postale intestato al debitore, possono essere pignorate, per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, quando l’accredito ha luogo in data anteriore al pignoramento; quando l’accredito ha luogo alla data del pignoramento o successivamente, le predette somme possono essere pignorate nei limiti previsti dal terzo, quarto, quinto e settimo comma (v. sopra), nonché dalle speciali disposizioni di legge”.

In sostanza, se stipendio o pensione sono accreditati sul conto corrente bancario o postale in data anteriore al pignoramento, gli stessi sono pignorabili, nei limiti dell’art. 545 c.p.c., per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale – pari a € 1.345,56 per il 2015 –; se invece l’accredito avviene alla data del pignoramento, o successivamente, le somme possono essere pignorate nei limiti ordinari di cui all’art. 545 c.p.c.

Il pignoramento eseguito in violazione dei divieti e dei limiti previsti è parzialmente inefficace – cioè è annullato con riferimento alle sole somme eccedenti la soglia di non pignorabilità –, e l’inefficacia è rilevata dal giudice anche d’ufficio.

22-09-2015

A.G.
http://www.federsicurezza.it/news.aspx?newId=29

Al via la petizione M5S per una città più sicura


Al via la petizione M5S per una città più sicura


Da Staff 4live -

25 settembre 2015

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Al ritmo di tre, quattro furti e rapine al giorno Forlì si guadagna il suo poco onorevole primato negativo nazionale: fra le città più vulnerabili al crimine, in cima alla classifica nazionale dei furti in casa. Come certificano le statistiche, Censis: in provincia di Forlì-Cesena triplicati in 10 anni dal 2004 al 2013 i furti in abitazione: +312,9%; Sole 24 Ore: la Provincia di Forlì-Cesena è 5° assoluta in Italia per il numero di furti in casa con un aumento del 24,2% in un anno e 655 casi per 100mila abitanti; Centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università di Trento: la provincia di Forlì-Cesena vanta un ritmo superiore a quello nazionale in tema di furti e razzie in appartamento: +232% in 8 anni (dal 2004 al 2012). Che fare? Il Movimento 5 Stelle di Forlì ha elaborato un vero e proprio “pacchetto sicurezza” composto in 10 punti, tutti immediatamente realizzabili che è nostra intenzione presentare agli organismi istituzionali locali: questore, prefetto, etc. E i cittadini potranno anche sostenere la proposta sottoscrivendo una petizione popolare che prenderà avvio sabato 26 settembre, alle ore 15,00 in piazza Saffi, in occasione dell’evento pubblico a tema che vedrà la presenza del senatore M5S Vito Crimi, membro della commissione sicurezza.
I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle: Simone Benini e Daniele Vergini, venerdì 25 settembre hanno illustrato in conferenza stampa il “decalogo sicurezza – Forlì città sicura”: “Il sindaco e gli amministratori locali parlano spesso di tavoli di lavoro, di piani e di provvedimenti vari contro la criminalità, misure sbandierate come slogan che purtroppo non trovano riscontro in qualcosa di concreto. Noi, invece, col nostro “Pacchetto Sicurezza” , abbiamo proposto invece soluzioni concretamente realizzabili ed in gran parte attuabili fin da subito, in grado di rendere di nuovo la città di Forlì capace di difendersi e di tornare ad essere fra le più sicure d’Italia”.
Nel piano in 10 punti coesistono elementi concretamente attuabili che prevedono: ordinanze comunali speciali riguardanti la sicurezza e la lotta al degrado, divieto di accattonaggio molesto, lotta all’abusivismo (commerciale e amministrativo) e in tema di prevenzione e sensibilizzazione dei doveri della cittadinanza e tutela dell’ordine pubblico; video sorveglianza mirata: a Forlì le 132 telecamere montate sono in gran parte non funzionanti o dislocate in punti non utili alle attività di indagine. Con solo 50 telecamere funzionanti e posizionate in punti strategici tutte controllate da una cabina di regia (in Questura) in funzione 24 ore, Forlì diventerebbe la città più sicura d’Italia.
E’ previsto, inoltre, il potenziamento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine: i tagli eseguiti nelle scorse legislature hanno indebolito fortemente gli organici delle varie forze dell’ordine non contento il naturale e necessario ricambio generazionale, allo stato attuale ci si trova quindi con un organico mediamente “invecchiato” che necessita di forze fresche in aiuto. Il sindaco dovrà farsi parte attiva nei tavoli prefettizi per sollecitare le autorità nazionali e governative a concorrere maggiormente alla sicurezza cittadina.
Anche per la Polizia Municipale il M5S ha previsto una soluzione: meno multe, più controllo del territorio e della sicurezza urbana. “Proponiamo di sollevare il corpo della Polizia Locale da compiti meramente amministrativi, come è attualmente, e in particolar modo la riscossione delle multe e dislocarli intelligentemente sul territorio per formare dei presidi di sicurezza a cui il cittadino può ricorrere in maniera collaborativa”: dicono Simone Benini e Daniele Vergini. I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle propongono poi più sinergia fra le forze preposte ai controlli, con il sindaco che dovrà farsi carico della proposta e mettere a disposizione risorse e tecnologie per far si che si intensifichino le collaborazioni e le sinergie tra le varie forze. L’impiego del personale della Vigilanza privata, che non dovrà sovrapporsi alla regolare attività delle forze dell’ordine, ma dovrà essere finalizzato al controllo diurno e notturno di aree a rischio di volta in volta identificate e segnalate quali: aree industriali abbandonate, zone cimiteriali, parcheggi a rischio rapina, aree urbane degradate, frazioni e quartieri periferici, etc. E assieme a questo anche la proposta di attivare percorsi di educazione alla sicurezza ed alla “sorveglianza di vicinato” perchè il M5S ritiene utile concorrere alla attivazione o favorire la nascita di gruppi territorialmente omogenei che possano essere informati ed educati a comportamenti virtuosi dal punto di vista della sicurezza e contemporaneamente che abbiano gli strumenti per comunicare tra loro e direttamente con le forze dell’ordine, eventuali anomalie del territorio in modo da creare una vera e propria rete preventiva di controllo di sociale. Fra le proposte più innovative contenute nel “Pacchetto sicurezza”: la stipula – a carico del Comune per conto di tutte le famiglie forlivesi – di un’assicurazione contro i furti in abitazione: “Esistono in ambito nazionale compagnie assicurative che coprono il rischio dei danni conseguenti ai furti in abitazione con prezzi convenzionati di cui si dovrà fare carico integralmente l’amministrazione comunale. I soldi ci sono. Molti milioni di euro sono stati spesi invano… Le risorse vanno stornate dai capitoli di bilancio dove come movimento 5 stelle abbiamo riscontrato maggior grado di disorganicità e quindi si chiede di definire nel bilancio annuale una voce specifica relativa a tale destinazione” . Poi c’è il capitolo dell’illuminazione intelligente, il M5S ritiene necessaria la nascita di un progetto che potrebbe diventare pilota a livello nazionale per l’utilizzo dell’illuminazione intelligente in maniera utile alla dissuasione dei reati e nel contempo rispettosa del risparmio energetico. L’utilizzo di sistemi a fotocellule consente l’attivazione solo quando necessaria, fermo restando l’utilizzo della illuminazione permanente dove necessaria, per esempio in tema di sicurezza stradale. Infine, ultimo punto, la richiesta a viva voce della certezza della pena e dell’inasprimento delle pene per reati così odiosi e gravi come i furti in appartamento, che tuttora ricadono sulle norme indultate e svuota carceri. “Demandiamo ai parlamentari del nostro movimento l’incarico di verificare la fattibilità di rendere più congrue le pene in materia di reati alla persona o il danno di cose e beni appartenenti ai cittadini e ritenendo fondamentale garantire la certezza della pena. Proprio di questo parleremo con il nostro parlamentare Vito Crimini invitato sabato 26 settembre a Forlì, in piazza Saffi, per un incontro pubblico con i cittadini, a lui il compito di sostenere il nostro progetto e indirizzare l’azione del M5S verso le nostre richieste” concludono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Simone Benini e Daniele Vergini.
http://www.4live.it/2015/09/al-via-la ... per-una-citta-piu-sicura/

Controllo biglietti sui bus: LineeLecco ricorre alle guardie giurate

24-09-2015

LECCO - Agenti di vigilanza sui pullman di Linee Lecco: ad annunciarlo è la stessa società di trasporto pubblico che ha preso la decisione in accordo con il Comune.

Le Guardie Particolari Giurate, come vengono definite in un comunicato dell’azienda, inizieranno il loro compito a partire da questo lunedì, 28 settembre, e si occuperanno di verificare la regolarità dei biglietti, ad effettuare multe in caso di irregolarità e di dare informazioni agli utenti riguardo al sistema di bigliettazione.

Gli operatori saranno riconoscibili in quanto si presenteranno con un’apposita divisa. Dall’azienda di trasporti spiegano che la scelta è orientata ad effettuare controlli più puntuali e costanti riguardo ai titoli di viaggio.
http://www.lecconotizie.com/attualita ... e-guardie-giurate-267091/

Carabinieri e vigilantes sventano rapina di baccalà norvegese


Carabinieri e vigilantes sventano rapina di baccalà norvegese

Assalto notturno alla Food Import: malviventi in fuga dopo aver cercato di portare via carico da 150mila euro

22 settembre 2015

Teramo - Corropoli





CORROPOLI - Il provvidenziale intervento, la scorsa notte, dei servizio di vigilanza notturna e dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica ha permesso di sventare un colpo dal bottino ingente nel deposito di baccalà della Food Import, nella zona industriale di Santa Scolastica di Corropoli, in Val Vibrata. Vigilantes e militari sono stati attratti dall’entrata in funzione, per la seconda volta a distanza di circa tre ore, del sistema di allarme dell’azienda. Una volta sul posto hanno sorpreso i componenti di una banda, forse tre o più persone, intente ad agganciare con una motrice, risultata poi rubata a Cerignola, un rimorchio all’interno del quale era custodita una ventina di bancali di baccalà parte di un carico da trasferire in magazzino stamattina. All’interno del cortile c’era anche il camionista che, dopo aver sorpreso i malviventi, era stato minacciato e tenuto a distanza dai rapinatori. Alla vista dei militari gli sconosciuti sono fuggiti e hanno fatto perdere le loro tracce, forse a bordo di un altro mezzo parcheggiato nelle vicinanze e pronto per la fuga. Il valore della merce a bordo e sottratta alla banda ammonta a oltre 150mila euro. Sono in corso le indagini per individuare gli autori del fallito colpo.
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Criminalità e sicurezza: Lo Giudice (Ugl) incontra il Questore


Criminalità e sicurezza: Lo Giudice (Ugl) incontra il Questore


Da Staff 4live -

19 settembre 2015

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Lunedì 21 settembre, in mattinata, il segretario provinciale della sicurezza civile dell’Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, Filippo Lo Giudice, incontrerà il questore di Forlì, Salvatore Sanna.
Il tema del colloquio richiesto dal sindacato? Le misure che si possono adottare per evitare episodi analoghi a quello del 25 agosto scorso: quando una guardia giurata forlivese della Coop Service è stata aggredita nei pressi del Conad Stadium. E nei mesi scorsi, si erano registrate altre intimidazioni ai danni delle imprese di vigilanza.
Filippo Lo Giudice invoca l’adozione di adeguate misure di sicurezza in favore dei lavoratori del comparto e discuterà con il questore della possibilità di avviare un dibattito che dal territorio locale possza prendere piede anche in ambito nazionale sulla modifica del Decreto Maroni che disciplina il riordino del settore e che consente l’invio nei luoghi a rischio anche di una sola guardia particolare giurata: “mentre è del tutto implicito che se i servizi di controllo e vigilanza delle guardie giurate fossero svolti in coppia episodi come quello dell’agosto scorso ed altri che pure sono occorsi e di cui non si ha pubblica notizia non sarebbero mai successi”.
“Per la legge – spiega Filippo Lo Giudice – secondo gli standard minimi, basta un solo uomo per un intervento su allarme e ronda ispettiva. Anche se ogni istituto di vigilanza deve essere sempre in grado di garantire, in caso di necessità, l’intervento di una seconda autopattuglia composta da un’ulteriore guardia giurata. La scelta tra inviare una o due guardie di ronda deve essere di norma sottoposta al vaglio dal questore, che la rapporterà alla situazione locale del tessuto economico e criminale. E’ evidente che se il servizio notturno e le ronde a rischio fossero svolte di norma da due guardie giurate aggressioni e intimidazioni potrebbero essere fronteggiate al meglio”.
“E di questo mi propongo di parlare nell’incontro che ho chiesto al questore Sanna col quale s’è già attivato un canale di confronto nel novembre scorso, quando l’Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, ha presentato all’opinione pubblica ed allo stesso questore un vero e proprio progetto di controllo del territorio e dei quartieri e a contrasto della criminalità che prevede l’impiego delle guardie giurate anche: a bordo degli autobus e nei luoghi pubblici come scuole, parchi, cimiteri e aree gioco per incontrare le accresciute esigenze di sicurezza dei cittadini forlivesi“ conclude il segretario provinciale della sicurezza civile dell’Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, Filippo Lo Giudice.
http://www.4live.it/2015/09/criminali ... ugl-incontra-il-questore/

Daspo a chi consuma o spaccia droga in discoteca, Camera al lavoro

Daspo a chi consuma o spaccia droga in discoteca, Camera al lavoro




Roma, 15 set. (askanews) - Divieto di accesso alle discoteche e ai locali da ballo - sul modello del Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive - per i soggetti riconosciuti responsabili di illeciti legati al consumo o alla cessione di sostanze stupefacenti. La proposta di legge arriva da Forza Italia, la firmano Francesco Paolo Sisto e Renato Brunetta, e, a dieci mesi dall'avvio dell'esame in commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia alla Camera, riprende domani il suo iter. L'appuntamento è alle 14 in sala del Mappamondo.

Il testo, di cui sono relatori David Ermini, responsabile Giustizia del Pd, e l'azzurra Elena Centemero, stabilisce le diverse ipotesi di Daspo per le discoteche che possono essere disposte dal questore: quest'ultimo adotta obbligatoriamente il divieto di accesso ai locali nei confronti di persone di cui la polizia giudiziaria abbia accertato - all'interno delle discoteche - il consumo, la detenzione o il flagrante spaccio o cessione di stupefacenti. La violazione del Daspo disposto dal questore è sanzionata, a titolo di contravvenzione, con la multa da 3mila a 10mila euro.

La proposta di legge prevede tre ulteriori ipotesi in cui il Daspo è a discrezione del questore: persone che, negli ultimi 5 anni sono state condannate, anche in via non definitiva, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti o solo denunciati per importazione, esportazione, acquisto, ricezione a qualunque titolo e detenzione di stupefacenti per uso personale; persone che negli ultimi 5 anni sono stati condannati, anche in via non definitiva, o denunciati per aver partecipato a "episodi di violenza su persone o cose" all'interno di discoteche o locali da ballo; persone che all'interno delle sale da ballo sono colti in flagranza e il cui comportamento, accertato dall'autorità di pubblica sicurezza, sia segnalata al questore dal responsabile della sicurezza del locale. In queste tre ipotesi, la violazione del divieto di accesso costituisce un delitto sanzionato con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro. Il Daspo è esteso anche al minorenne che abbia già compiuto 14 anni.

L'articolo 2 del testo introduce la figura del responsabile della sicurezza all'interno delle discoteche. Una ruolo diverso da quello dei cosiddetti buttafuori, disciplinati invece nell'attuale ordinamento. I proprietari di discoteche e locali di ballo avranno l'obbligo di nominare un responsabile della sicurezza, individuandolo tra le guardie giurate, e di comunicare i dati identificativi del responsabile alla questura. La pdl precisa che nell'esercizio della loro attività, i responsabili della sicurezza rivestono la qualifica di incaricato di pubblico servizio. I responsabili di sicurezza hanno funzioni di controllo al fine di prevenire lo spaccio e il consumo di droga nelle discoteche e possono inibire l'accesso al locale a persone che possano creare situazioni di pericolo.
http://www.firstonline.info/a/2015/09 ... 80-4be3-8856-99b841e9b18f

ISTAT – Indice fatturato dei servizi – II trimestre 2015


31 agosto 2015

ISTAT – Indice fatturato dei servizi – II trimestre 2015


Nel secondo trimestre del 2015 l’indice ISTAT del fatturato dei servizi aumenta dell’1,3% rispetto al primo trimestre 2015.

Nei confronti del secondo trimestre del 2014 l’indice del fatturato dei servizi aumenta del 2,9%.

Riguardo il dettaglio settoriale, nel secondo trimestre del 2015, la sezione N, che comprende i servizi di noleggio, i servizi erogati dalle agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese registra rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente una variazione positiva (+1,4%). L’indice del fatturato segna una variazione positiva per l’attività di ricerca, selezione, fornitura di personale (+16,4%), per i servizi di vigilanza e investigazione (+3,0%) e per le attività di pulizia e disinfestazione (+1,4%). I restanti due settori, attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese presentano, invece, variazioni tendenziali negative (rispettivamente –4,7% e –0,1%).

Scarica file: Indice fatturato servizi – II Trim. 2015
http://www.assiv.it/2015/08/istat-ind ... ervizi-ii-trimestre-2015/

Sabato a Parigi vertice Ue su sicurezza treni: si va verso controlli più rigidi

Sabato a Parigi vertice Ue su sicurezza treni: si va verso controlli più rigidi
27 Agosto 2015, 11.50Trasporti Share on facebookShare on twitterShare on pinterest_shareShare on google_plusone_shareShare on email

'Sceriffi' e telecamere a circuito chiuso a bordo dei vagoni, controlli con scanner su passeggeri e bagagli prima dell'imbarco: dopo l'attacco sventato al Tgv Thalys Amsterdam-Parigi l'Ue si riunisce sabato a Parigi per individuare nuove misure di sicurezza da introdurre - in modo omogeneo - sulla rete dei treni ad alta velocità. Si punta a serrare i ranghi, come già accade col trasporto aereo.

In Francia vengono scongiurati "attentati ogni giorno", mette in guardia il ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve promotore del vertice, a cui è prevista la partecipazione dei suoi omologhi e dei responsabili dei Trasporti di Italia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Belgio, Lussemburgo, Olanda, tutti Stati con connessioni ferroviarie veloci con la Francia.

Dal vertice si attende un mandato all'esecutivo comunitario (che sarà rappresentata dai commissari ai Trasporti Violeta Bulc e all'Interno Dimitris Avramopoulos) per una proposta a stretto giro, compatibile con la libera circolazione prevista dal Trattato di Schengen.

Tra le ipotesi al vaglio: l'installazione di videocamere di sorveglianza e di vigilantes armati in abiti civili a bordo dei convogli. Anche i controlli su bagagli e passeggeri, da effettuare con scanner a raggi x prima della partenza, saranno un punto all'attenzione. E per infrastrutture altamente sensibili, come l'Eurotunnel, potrebbero essere utilizzati 'body scanner', sistemi più sofisticati capaci di individuare esplosivi come il plastico.

Tra i punti di criticità: i costi e i ritardi che le misure potrebbero provocare sugli imbarchi, oltre al fatto che il sistema ferroviario è di competenza degli Stati, con sistemi di sicurezza diversi a seconda dei Paesi.

Il dossier arriverà sul tavolo del Gruppo di esperti sulla sicurezza per il trasporto di terra, composto dai rappresentanti dei 28 Stati, da quelli dell'industria ferroviaria e della Commissione Ue, in seduta straordinaria l'11 settembre. Ma una vera decisione politica su come proseguire arriverà solo col consiglio dei ministri dei Trasporti europei, l'8 ottobre.

TAGS: sicurezza ferroviaria • attentato tgv
http://www.travelnostop.com/news/tras ... ntrolli-piu-rigidi_126842

Rapinatore ucciso a Navacchio: dopo Ferragosto ispezioni della polizia alle guardie giurate


Rapinatore ucciso a Navacchio: dopo Ferragosto ispezioni della polizia alle guardie giurate

14 agosto 2015 15:43Cronaca Cascina




L'auto della guardia giurata


Scatteranno lunedì prossimo le ispezioni di polizia e carabinieri al corpo guardie di città, l’istituto di vigilanza al quale appartenevano Davide Giuliani e Simone Paolini, rispettivamente il rapinatore-vigilante e la guardia giurata che lo ha ucciso durante un tentativo di rapina avvenuto ieri prima dell’alba al Palabingo di Cascina nel Pisano.

Gli accertamenti sono stati disposti dalla prefettura dopo che è emerso che la guardia giurata che ha sparato aveva i titoli autorizzativi scaduti. Il vigilante che ha fatto fuoco è accusato di omicidio preterintenzionale e nel pomeriggio sarà nuovamente interrogato dal pubblico ministero Antonio Giaconi. Gli accertamenti condotti dai carabinieri hanno appurato che Paolini era regolarmente assunto dalla società ma non avrebbe dovuto svolgere la mansione avendo il porto di pistola e il titolo di guardia giurata scaduto da febbraio. Il suo stato di servizio, stando a quanto accertato dagli inquirenti, prevedeva solo la possibilità di svolgere incarichi d’ufficio.

Oggi la procura ha conferito gli incarichi con i quali ha disposto per oggi una tac sulla vittima e per domani l’autopsia, affidati al medico legale Luigi Papi, e la perizia balistica a Vittorio Balzi. L’esame della tac servirà a confrontare la presenza di eventuali lesioni sullo scheletro di Giuliani rispetto alla ricostruzione dei fatti fornita da Paolini e secondo la quale la colluttazione tra i due sarebbe iniziata dopo gli spari e quando Giuliani era già stato ferito.
http://www.gonews.it/2015/08/14/navac ... zia-alle-guardie-giurate/

Assaltato un portavalori della Prosegur

Prosegur, la guardia: "Ho visto uomini con fucili e pistole mascherati"
G.P. Ha raccontato la violenza con cui circa 10 persone hanno attaccato il blindato.
José María Jarpa
/ 2015/03/08 - 06:10
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Una guardia e un bandito morti nella sparatoria.
Una delle quattro guardie sopravissute racconta:

Ho sentito il mezzo frenare bruscamente, poi persone incappucciate che con armi in pugno ci hanno detto di scendere.

Una volta scesi qualcosa deve essere andato storto, uno dei banditi ha incominciato a sparare e le guardie hanno cercato di difendersi. Poi l'arrivo della polizia.

L'addio al collega caduto.


Familiari, colleghi e vicini di casa hanno salutato ieri Rafael Pardo. Intorno al 15.40 ore, tra gli applausi, ha lasciato il corteo funebre scortato da sei camion di Prosegur e altri cinque membri di altre società di sicurezza. Al cimitero sono arrivati ​​i discorsi e messaggi d'onore per il lavoratore.

"Siamo stati 54 giorni in sciopero per risolvere questo genere di cose e noi non ci ascolta nessuno", ha detto il presidente del sindacato dei lavoratori della società, Hugo Munoz, che ha aggiunto che tali incidenti, "è anche responsabile lo Stato, che Deve diventare parte di società controllate ". I lavoratori hanno annunciato che andranno a La Moneda il Martedì e il Presidente Bachelet lascerà una lettera chiedendo che vengano intraprese le opportune azioni.

Country Manager di Prosegur in Cile, Antonio Montero, ha detto che "stiamo facendo i rinforzi necessari e seguendo le regole. Questa settimana dobbiamo ancora incontrare con il Ministero dell'Interno per rivedere i protocolli di sicurezza ".
http://www.latercera.com/noticia/naci ... -fusiles-y-pistolas.shtml

Via l'altezza minima per arruolarsi in polizia, forze armate e vigli del fuoco


Via l'altezza minima per arruolarsi in polizia, forze armate e vigli del fuoco

Il consiglio dei ministri ha approvato il regolamento esecutivo della legge del 2 gennaio scorso. Il requisito dell'altezza sarà sostituito da una valutazione sull'idoneità fisica che prenderà in esame diversi parametri: dalla composizione corporea alla forza muscolare, ecco quali sono























31 luglio 2015















(ansa)ROMA - Tra le altre misure adottate dal consiglio dei ministri oggi c'è anche l'abolizione del limite minimo di altezza per entrare nelle forze armate e di polizia. Su proposta del premer Renzi, il consiglio ha approvato il regolamento "in materia di parametri fisici per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle forze armate, nelle forze di polizia a ordinamento militare e civile e nei vigili del fuoco".

Il Regolamento - in base alla legge approvata lo scorso 2 gennaio - indica, al posto del previsto requisito dell'altezza, i parametri fisici "della composizione corporea, della forza muscolare e della massa metabolicamente attiva" che i candidati dovranno avere per poter indossare una divisa. "Si è deciso quindi - si legge nella nota del Cdm - di non precludere l'accesso alle forze armate, alle forze di polizia e al corpo dei vigili del fuoco in ragione della mancanza del requisito dell'altezza minima prevista dalle attuali disposizioni, ma di consentire la valutazione dei soggetti in base a differenti parametri dai quali possa comunque desumersi la più generale ma imprescindibile idoneità fisica del candidato allo svolgimento del servizio militare o d'istituto".

I nuovi parametri fisici sono indicati in una tabella che prevede naturalmente limiti differenti per uomini e donne. Ad esempio, la percentuale di massa grassa nell'organismo dovrà essere non inferiore al 7% e non superiore al 22% per i candidati di sesso maschile e non inferiore al 12% e non superiore al 30% per quelli di sesso femminile. E la forza muscolare - misurata in kg - dovrà essere non inferiore a 40 kg per gli uomini e a 20 kg per le donne. Il terzo parametro da tenere in considerazione è la massa metabolicamente attiva, misurata in percentuale di massa magra teorica presente nell'organismo: non inferiore al 40% per i maschi ed al 28% per le femmine. Apposite direttive tecniche definiranno in modo omogeneo tra forze armate e di polizia le modalità con cui verranno accertati i requisiti.

Il regolamento non entrerà subito in vigore perché ora dovrà passare all'esame del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari competenti per un parere. Nell'attesa restano vigenti i limiti di altezza fissati dai vari corpi. Ad

esempio, per gli ufficiali, sottufficiali e volontari delle forze armate, 1,65 cm per gli uomini e 1,61 per le donne e, solo per la Marina, non superiore a 1,90 cm; per gli ufficiali dei carabinieri, 1,70 per gli uomini e 1,65 per le donne; per la polizia 1,65 cm per gli uomini e 1,61 per le donne.
http://www.repubblica.it/politica/201 ... ate-120202223/?refresh_ce
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